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trampoliere

Processo Telecom, Tavaroli: "L'operazione Ladroni venne commissionata dall'Inter"

Post in rilievo

E' in corso la deposizione di Tavaroli nell'ambito del processo Telecom a Milano.

Non ho visto topic aperti sull'argomento quindi ho pensato di aprirlo.

Riporto interamente l'articolo, che è attualmente in aggiornamento.

L'udienza è ora chiusa.

 

 

 

Un processo che si trascinava stancamente da quasi un anno, con le accuse che una alla volta si avviavano verso la prescrizione, e la sensazione che la vera storia dei dossier illegali di Telecom non sarebbe mai stata scritta.

Invece questa mattina nell'aula bunker della Corte d'assise milanese si materializza l'uomo che della creazione di quei dossier conosce tutti i segreti: Giuliano Tavaroli, capo della security di Telecom all'epoca di Marco Tronchetti Provera, l'uomo sotto la cui direzione vennero commissionati e raccolti decine di migliaia di dossier su politici, giornalisti, concorrenti, e persino sui familiari di Tronchetti.

Tavaroli é uscito dalla scena del processo principale patteggiando una condanna a quattro anni di carcere, ma fino all'ultimo sembrava che fosse destinato a non venire mai interrogato in pubblico. Invece, dopo una lunga incertezza accompagnata da qualche manovra sotterranea, il presidente della Corte d'assise Pietro Gamacchio ha deciso: Tavaroli deve rispondere alle domande. Le uniche domande cui potrà opporre il silenzio sono quelle che riguardano i reati fiscali per cui é ancora sotto inchiesta. E tra le domande che lo attendono ce n'é una decisiva: chi fu, nei vertici di Telecom, a ordinare la creazione dei dossier? L'ufficio Security era una "scheggia impazzita" o invece, come sostiene anche una recente sentenza della Cassazione, agiva per conto della proprietà?

 

11:33 - Tavaroli ha iniziato a rispondere alle domande del pubblico ministero Stefano Civardi. Il pm chiede di ricostruire la genesi degli incarichi che la security di Telecom assegnava agli investigatori privati Cipriani e Bernardini. Tavaroli: "Tutti gli incarichi venivano dall'interno dell' azienda, un manager o una funzione aziendale ci segnalava una esigenza e noi la trasmettevamo al professionista più idoneo". Per le indagini sui parenti di Tronchetti Provera, il cosiddetto dossier " brothers" sui fratelli di Afef Jenin, Tavaroli dice che l'incarico venne direttamente da Tronchetti.

11:53 - Il pm affronta il tema del dossier sull'acquisto di Telecom da parte di Pirelli nel 2001 e del fondo Oak Fund, il Fondo della Quercia che figurava come azionista di minoranza di Bell e che secondo il dossier portava ai vertici del Pds. Tavaroli: "Questa attività è stata chiesta da Buora e da Tronchetti. Esistevano sospetti e chiacchiere che dietro questo socio di Bell non meglio specificato ci fossero dirigenti di Telecom che avessero tratto vantaggio da questa operazione. Si voleva capire chi ci fosse veramente dietro questo fondo che poi liquidò la sua partecipazione in Bell. Fu una attività che Cipriani svolse in modo molto professionale ricostruendo partecipazioni incrociate di società offshore fino a giungere a una ipotesi di proprietà. Questa ipotesi fu oggetto di conversazione tra me e Tronchetti che si sorprese molto e decise di dimenticare questa circostanza". Tavaroli non fa il nome del Pds e il pubblico ministero rinuncia ad approfondire.

 

12:18 - Il pm interroga Tavaroli sui rapporti tra Telecom e servizi segreti, e in particolare sul ruolo di Guglielmo Sasinini, giornalista di Famiglia Cristiana e consulente di Telecom. Dice Tavaroli: "Sasinini é un professionista che aveva relazioni con tutte le istituzioni di sicurezza del paese, aveva rapporti dal direttore del a funzionari di polizia e carabinieri. Mi ha presentato persone sue amiche che poteva essere importante per noi conoscere. Tra questi il generale Mori del Sisde. Grazie lui organizzammo un incontro istituzionale tra il dottor Tronchetti e il generale Mori". La security di Telecom riceveva informazioni dai servizi di sicurezza? "Telecom riceveva informazioni con le modalità informali con cui questi rapporti vengono tenuti nel nostro paese".

 

12:44 - La Procura ha concluso il suo interrogatorio di Tavaroli, sfiorando appena i temi chiave. Ma la parola adesso passa alle parti civili.

 

13:10 - I legali di Massimo Mucchetti, vicedirettore del Corriere della Sera e oggetto di un dossier, chiedono a Tavaroli di spiegare la genesi del dossier sul giornalista. "Un venerdì sera sono stato convocato in via Negri (uffici della presidenza di Telecom) dove mi fecero vedere un articolo del Mondo che ipotizzava la cessione del gruppo Pirelli Cavi, questo anticipava decisioni che erano in corso estremamente riservate di cui i manager potevano essere chiamati a rispondere alla Consob. Mi chiesero di analizzare eventuali rapporti e fughe di notizie che potessero essere andati verso la stampa.

Nei giorni successivi venne fatta una riunione in cui si ragionò del Corriere e delle fughe di notizie. Venne chiesto di iniziare a capire le attività che ruotavano intorno ai giornalisti. Anche Carlo Buora mostrò grande determinazione nel dire: voi della sicurezza dovete capire da dive escono queste informazioni e come vengono trasferite all'esterno, trovate il sistema di capire chi, come e quando". L'incursione nei computer di Rcs, dice Tavaroli fu "una stupidaggine sesquipedale di cui mi prendo la responsabilità. Nessuno ha detto mai a Ghioni di entrare nei computer di Rcs. Purtroppo è successo, ma i dati che vennero prelevati non furono mai divulgati a nessuno".

 

14:17 - "L'operazione Ladroni mi venne commissionata dall'Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti": lo ha detto Tavaroli rispondendo alla domanda del legale dell'ex arbitro De Santis. L'operazione "Ladroni" portò l'ufficio sicurezza di Telecom a indagare sui rapporti tra Luciano Moggi e alcuni arbitri di serie A.

 

15:03 - "Non fu Tronchetti Provera a dirmi di indagare sui Ds". Tavaroli lo ha detto rispondendo all'avvocato dei Democratici di sinistra che torna a chiedere dell'operazione sull'Oak Fund, il fondo che, secondo il dossier realizzato dall'investigatore Cipriani, portava al partito di D'Alema e Fassino. L'indagine, spiega Tavaroli, era partita perché si temeva che dietro il fondo ci fossero in realtà manager infedeli di Telecom.

"L'operazione - dice Tavaroli - andò avanti a lungo. Solo all'ultima pagina dell'ultimo rapporto mi resi conto che la attività investigativa riguardava un partito italiano". Il legale dei Ds chiede: perché comunque disse di andare avanti? "Non ricordo se dissi di andare avanti. C'era una struttura di società che rimandavano ad altri. Quando si ipotizzo quel risultato finale il report fu chiuso, ultimato e non utilizzato".

Il legale dei Ds ricorda a Tavaroli che in una intervista disse che il dossier sui Ds era stati ordinato da Tronchetti. "Non l'ho mai dichiarato. Non smentii l'intervista perché in quel momento avevo altre preoccupazioni. Ma nell'intervista c'erano anche altre inesattezze. Comunque Tronchetti non mi diede mai incarico di indagare su nessun partito italiano, estero o extraplanetario. Quando gli portai il risultato dell'indagine Tronchetti si preoccupò molto e si arrabbiò perché non c'entrava nulla con le motivazioni del incarico". Che utilizzo faceste del dossier? "Nessuno".

"L'operazione di controsorveglianza su Kroll fu richiesta da Buora che era il mio capo e dal dottor Tronchetti Provera". Lo ha detto Tavaroli rispondendo alle domande sulla incursione informatica ai danni dell'agenzia investigativa privata Kroll, che assisteva i rivali di Telecom nella lotta per il controllo dei cellulari in Brasile.

 

15:16 - Udienza chiusa: ma Tavaroli dovrà tornare in aula mercoledì prossimo per gli interrogatori dei legali degli imputati. E a quel punto forse si comincerà davvero a capirci qualcosa.

 

L'articolo di Tuttosport:

 

 

Dossier su De Santis. Tavaroli: La ordinò Moratti

 

Mandate in pesantissima contraddizione anni di versioni interiste e di Moratti soprattutto sulla vicenda dello spionaggio

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  • MILANO - Clamoroso a Milano: al processo Telecom depone, dopo un'udienza andata buca per malore, Giuliano Tavaroli. E manda in pesantissima contraddizione anni di versioni interiste e di Moratti soprattutto sulla vicenda dello spionaggio ai danni di De Santis, ma anche di utenze dei dirigenti juventini Giraudo e Moggi, dello stesso arbitro De Santis (che chiede 21 milioni di risarcimento per lo spionaggio Telecom), i designatori Bergamo e Pairetto e alcune utenze Gea. Tavaroli sotto giuramento ai giudici di Milano conferma quanto asserito in fase d'indagine e contestato (con la Figc a credere al numero 1 interista) che fu proprio Moratti e l'Inter a commissionare l'Operazione Ladroni. «L'operazione Ladroni mi venne commissionata dall'Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti»: lo ha detto Tavaroli rispondendo alla domanda dei legali dell'ex arbitro De Santis, Irma Conti e Paolo Gallinelli.

 

Questa l'affermazione, ora le domande.

Perché la Figc e Borrelli, allora capo dell'Ufficio Indagini, credettero alla versione Moratti («non ho mai dato alcun mandato a Tavaroli per redigere un dossier su De Santis») senza tenere conto degli interrogatori di Tavaroli, allora in carcere, che aveva parlato dei summit in Saras?

 

Perché si arrivò all'archiviazione del caso dello spionaggio per improcedibilità (la prescrizione cadde sui pedinamenti a Vieri e altri giocatori), dovuta alla morte sopravvenuta di Giacinto Facchetti?

 

Perché la Figc non ha mai chiesto ufficialmente al pm milanese Ilda Bocassini gli atti di archiviazione dell'assunzione di informazioni sulla deposizione di Nucini sui fatti poi divenuti accuse al tribunale di Napoli?

 

E perché l'indagine sui fatti di Telecom non è partita dal maggio 2006 quando Nucini, Cipriani e gli altri protagonisti della vicenda Telecom rilasciavano interviste?

 

Perché, stando alle parole sotto giuramento di Tavaroli (confermate nell'incidente probatorio di Tronchetti Provera) l'Inter indagava sui protagonisti di Calciopoli tra il dicembre 2002 e l'inizio del 2003, un anno e mezzo prima della Procura di Napoli e del maggiore Auricchio?

 

E perché l'unico arbitro sotto la lente illegale era De Santis, così come capitato poi a Napoli nell'indagine che ha portato alla semidistruzione della Juventus di Giraudo, Moggi e Capello?

 

Oltre le domande, oggi una parola sotto giuramento: Tavaroli indica in Moratti colui che commissiona l'indagine, che lo stesso Moratti in Figc nega di aver commissionato. La Juventus che è in causa contro la Figc per la modesta cifra di 443 milioni prenderà visione di quanto sta emergendo ormai ufficialmente in udienza a Milano? Pensiamo di sì.

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Bravissimo, non dimentichiamo l'altra grande partita che dobbiamo combattere!

Non facciamoci distogliere e prendere solo dalle vittorie in campo...dobbiamo pretendere giustizia e dare massima risonanza al marcio che viene fuori riguardo a calciopoli!

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eh ma i toni erano diversi, non possono difendersi, sono onesti, lo facevano per difendersi ecc..... (cit.)

è già stato detto qualcosa del genere dai pennivendoli? .the

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14:17 - "L'operazione Ladroni mi venne commissionata dall'Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti": lo ha detto Tavaroli rispondendo alla domanda del legale dell'ex arbitro De Santis. L'operazione "Ladroni" portò l'ufficio sicurezza di Telecom a indagare sui rapporti tra Luciano Moggi e alcuni arbitri di serie A.

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Quindi finalmente Tavaroli ha dichiarato in un tribunale che la famosa "Operazione Ladroni" fu commissionata da Moratti e Facchetti... interessante!

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"L'operazione Ladroni mi venne commissionata dall'Inter e poi la feci con Facchetti....".

 

PRETENDO che la Juventus punti i piedi per ottenere la revoca dello scudetto cartonato 2006 agli infami.

 

Poi si imponga per la revisione sulla base di tutto quanto era già emerso negli ultimi 2 anni.

 

Noi possiamo fare tutte le proteste che vogliamo, ma É LA JUVENTUS CHE DEVE INSISTERE!

 

14:17 - "L'operazione Ladroni mi venne commissionata dall'Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti": lo ha detto Tavaroli rispondendo alla domanda del legale dell'ex arbitro De Santis. L'operazione "Ladroni" portò l'ufficio sicurezza di Telecom a indagare sui rapporti tra Luciano Moggi e alcuni arbitri di serie A.

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finalmente si fa un po' di chiarezza, ma temo visto che son passati un po di anni che sia tutto inutile

ovviamente i media fanno passare il tutto nel massimo silenzio possibile, al popolo credulone non deve arrivare il messaggio che certe personaggi sono marci!

 

come già detto da altri utenti...interessano piu i deliri di carobbio non seguiti da prove, la verità e i fatti non contano!

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"L'operazione Ladroni mi venne commissionata dall'Inter e poi la feci con Facchetti....".

 

PRETENDO che la Juventus punti i piedi per ottenere la revoca dello scudetto cartonato 2006 agli infami.

 

Poi si imponga per la revisione sulla base di tutto quanto era già emerso negli ultimi 2 anni.

 

Noi possiamo fare tutte le proteste che vogliamo, ma É LA JUVENTUS CHE DEVE INSISTERE!

 

per gli scudetti la vedo dura, la giustizia sportiva è un mondo a parte io estenderei la richiesta di risarcimento danni sia all inter che a telecom, altri 500 milioni bastano?

 

Quale sarà il risalto mediatico che si darà a queste notizie, per me, sconcertanti???

 

per ora posso dirti con certezza spulciando vari siti che: sky,sportmediaset, gazzetta, repubblica,corriere ma anche tuttosport non ne parlano

sicuramente usciranno dichiarazioni su conte del gatto di carobbio

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..nn frega 'na cippa a nessuno, solo a qualcuno di noi ancora interessa, fuori c'è tantissima ignoranza e arroganza.

Siamo noi il problema per loro...da me nn puoi nemmeno girare con una maglia della juve xkè ti senti dire sempre ladro....nn mettono fuori le

bandiere....poi adesso con le scommesse è ancora peggio, mettono in giro la formazione della juve con al posto delle faccie dei giocatori quelle di Lupin...e nn scherzo. Io ho preso la magli di Chiello quella con il tris delle tre stelle e mi hanno minacciato di nn farmi più entrare in palestra....me ne frego e ci vado ugualmente......nei periodi postcalciopoli sono anche stato aggredito soltanto x essere juventino ed aver aperto bocca davanti a degli sfigati interisti...in italia o sei juventino o antijuventino nn esiste il tifo verso altre squadre.

Sono per la verità e per la vera informazione in tutti i campi....però la realtà è diversa e nelle teste di moltissima gente ci sono altre informazioni quello che vogliono sentirsi dire...se della juve scrivono che ruba per la maggioranza è così e vogliono sentire così....la gente in italia è una massa di pecoroni e devono credere quello che vogliono credere....la juve dicono che ruba e allora la juve è questa.....

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"L'operazione Ladroni mi venne commissionata dall'Inter e poi la feci con Facchetti....".

 

PRETENDO che la Juventus punti i piedi per ottenere la revoca dello scudetto cartonato 2006 agli infami.

 

Poi si imponga per la revisione sulla base di tutto quanto era già emerso negli ultimi 2 anni.

 

Noi possiamo fare tutte le proteste che vogliamo, ma É LA JUVENTUS CHE DEVE INSISTERE!

 

Infatti.. condivido pienamente..

 

E con questa deposizione direi che di "carne al fuoco" ce n'è abbastanza per cambiare completamente le cose, o quanto meno, per far inquisire una volta per tutti quel * di Moratti..

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Ma che credibilità può avere un sistema di giustizia sportiva e anche penale che viene orientato dalle iniziative di singoli?

Quanto detto da Tavaroli va oltre il calcio e farsopoli è di una gravità inaudita

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