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Reggio Calabria: la stampa locale apostrofa "indegni" i tifosi che festeggiano lo scudetto della Juventus

Post in rilievo

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Domenica 5 Maggio 2013 , mentre i nostri campioni conquistavano sul campo il 31esimo scudetto della nostra gloriosa storia, a Reggio Calabria si consumava la festa organizzata dallo Juventus Club DOC San Roberto. Dopo la proiezione della partita, nella centralissima sede distaccata in Reggio Calabria ,e il taglio della torta con i propri soci, lo Juventus Club DOC San Roberto del giovane Presidente Francesco Zampaglione, invadeva le principali strade della città con un corteo animato da tamburi , fumogeni e cori. Al gruppo di soci DOC capitani dall' “ultras” di giornata Giuseppe Carriago, si è unito un cospicuo gruppo di reggini bianconeri che hanno reso la festa ancora più entusiasmante, e forse la migliore mai vista a Reggio Calabria.

Un ringraziamento speciale va, oltre che a tutti i soci DOC e a tutti i bianconeri della città, agli altri membri del consiglio direttivo: Francesco Sorleti, Davide Benestare, Giorgio Vizzari che con il loro impegno quotidiano riescono a coronare i sogni di tanti juventini di Reggio e provincia.

Tutto normale verrebbe da dire, se non fosse per la pronta risposta del giornalismo locale che apostrofa indegni quei tifosi che hanno semplicemente manifestato la gioia per la vittoria della propria squadra, indegni di appartenere ad una città come quella di Reggio Calabria nella quale, a loro avviso, non ci dovrebbe essere nessuna fede calcistica oltre che quella amaranto, e se questo non bastasse, i protagonisti della festa, con lo JCD San Roberto in primis, hanno ricevuto insulti e minacce nei loro profili facebook. Questa la testimonianza del popolo bianconero che è stufo di sentirsi etichettare come razzista quando i razzisti sono gli altri.

 

Ed ecco uno degli articoli che accusano la festa bianconera:

 

 

 

Magari sembra fuori luogo mettere in questo contesto un dibattito strettamente cittadino. Eppure

il "support your local team" dovrebbe essere uno dei punti fermi del manifesto contro il calcio

moderno.

 

Grande festa per le strade di Reggio Calabria dopo la vittoria della Juventus, che ha battuto il

Palermo (condannandolo, di fatto, alla retrocessione in serie B) e ha conquistato il 29° scudetto

della sua storia: in migliaia si sono riversati per le vie del centro vestiti di bianconero, con

sciarpe, maglie e bandiere della Signora. Caroselli con le automobili, canti e balli sul lungomare.

Immagini che si ripetono in questo momento anche a Messina, dove però la città non sta

festeggiando vestita di bianconero, ma esalta i suoi colori, il giallo e il rosso, proprio oggi che il

Messina è tornato in Seconda Divisione di Lega Pro (la vecchia serie C2) dopo 5 anni di

Dilettanti (qui foto e video).

In diecimila (!!) hanno gremito gli spalti del San Filippo e adesso si sono riversati intorno a

piazza Cairoli, per celebrare il ritorno nel calcio professionistico della squadra che rappresenta

la città peloritana. Cori e striscioni tra cui uno che recita: “è il primo passo verso l’Europa“. Un

po esagerato, sicuramente. Tipicamente “buddace“. Ma si sa come sono i messinesi... Il

Messina dovrebbe vincere altri due durissimi campionati consecutivi per approdare in serie B, in

quella serie B in cui oggi milita la Reggina che ieri battendo il Cittadella in trasferta ha ipotecato

la salvezza. Una Reggina che negli ultimi 18 anni ha giocato sempre tra serie A e B (9

campionati di A e 9 di B), e in caso di salvezza ormai a un passo porterebbe a 19 le stagioni

consecutive nelle due principali categorie del calcio italiano, un piccolo “record” che solo in

pochissime possono vantare per l’ultimo ventennio, anche tra le grandi (pensiamo a Napoli,

Fiorentina, Palermo, Genoa, Verona e altre big che hanno assaporato la serie C proprio negli

ultimi due decenni, guardando la Reggina dal basso verso l’alto).

Ma siamo sicuri che Reggio Calabria, la gente di Reggio Calabria (o almeno, una parte di essa)

meriti una società così solida, una squadra così da vertice? La Reggina milita in serie B, una

serie B che squadre di realtà vicine come Messina, Cosenza e Catanzaro vedono col binocolo

da molti anni e che ammirano da lontano. Una serie B importantissima per tutta la città, una

serie B che la squadra sta difendendo sul campo con cuore e grinta, nonostante il Granillo sia

sempre più desolatamente vuoto. La media degli spettatori in questa stagione è inferiore alle

4.000 unità. Una miseria. Un’inezia. Troppo poco per Campagnacci e compagni, troppo poco

per il Presidente Foti assoluto artefice di questo periodo d’oro per la Reggina che nella sua

storia non aveva mai neanche immaginato di poter disputare la A, e pochissime volte era stata

in B.

Ma tutti questi juventini che stasera sono su Corso e Via Marina neanche sanno chi è

Campagnacci. Se lo incontrano per strada non lo riconoscono. Il sabato pomeriggio vanno in

palestra o escono con gli amici, non sapranno mai quant’è stata grande l’emozione di ieri al 90°

sul campo del Cittadella, quanto sono state commoventi le lacrime di Alessio che ha ritrovato il

gol nel momento più importante dopo il brutto infortunio di un anno fa. E questi stessi “riggitani”

sono quelli che vedono Foti come un truffaldino, un ladro, un malvagio e losco criminale.

Proprio loro che esaltano Moggi e Giraudo (!!!) che riempiono il * degli Agnelli e che

festeggiano lo scudetto “numero 31“. Per l’amor di Dio, nulla contro la Grande Signora (che mai

come quest’anno ha meritato la vittoria tricolore), il problema tipicamente “riggitano” riguarda

anche milanisti e interisti, quei tanti “riggitani” che preferiscono tifare per le grandi potenze del

nord piuttosto che per la squadra della loro città. Una mentalità provinciale, che dal calcio si

rispecchia anche nella società, nella politica, nell’imprenditoria, nell’economia. Se “Riggiu non di

vindiu mai ranu” lo deve proprio a questa mentalità esterofila e masochista, dedita a distruggere

se stessa per esaltare il barbaro, lo straniero.

E allora meglio buddaci. Meglio lo striscione “è il primo passo verso l’Europa” e una coreografia

da Champions League per una promozione in Lega Pro, anziché un continuo piangersi addosso

inconcludente. Almeno loro sanno sognare. E se solo Messina avesse avuto un ventennio

politico di stabilità come accaduto a Reggio, con due soli Sindaci in 17 anni (e non 3

commissariamenti quasi consecutivi...), per giunta brillanti come Falcomatà (che ha governato

dal 1993 al 2001) e poi Scopelliti (dal 2002 al 2010), con tutto ciò che ne è conseguito, la

crescita, lo sviluppo, le opere pubbliche, la città che cambia volto e si rilancia, la società civile e

imprenditoriale avrebbe saputo rispondere molto meglio rispetto a come non abbia fatto a

Reggio, dove oggi tutti quei benefici degli anni passati sembrano quasi completamente

dilapidati da quei “riggitani” che – tanto per dirne una – nella difficile situazione dell’emergenza

rifiuti di questi giorni, anziché aiutare a risolvere il problema non fanno altro che aggravarlo

appiccando fuoco ai cassonetti e spostando la monnezza in mezzo alla strada.

Più o come come andare in via Marina con la bandiera della Juve.

 

[Fonte:

Stretto Web]

 

 

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altri fegati spappolati..io ho sempre preferito lo scudetto a qualsiasi coppa..è quando vinciamo il campionato che la gente soffre c'è poco da fare

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Sono nato in Calabria, conosco questo tipo di mentalità...non si concepisce perchè non si tifi la squadra della propria città. Ma da qui ad insultare...

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sono come i napoletani .ok

 

uno nasce e vive a reggio calabria e deve tifare per forza la reggina? ma dove sta scritto? ma vadano in *.

 

poi ovviamente rosicano perchè non vincono mai una cippa.. brutto vedere sempre e solo gli altri festeggiare eh?

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per lo piu è un problema della juve, che è ovunque e inonda le strade di tutta italia... e riempie le farmacie e gli ospedali con lunghe file per un trapianto di fegato.

 

piu rosicano piu godo

 

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considerato il trattamento riservato ai festeggiamenti del messina, direi che più che stampa si tratta di un comunicato ultras... (roba alla napoliweb tanto per intendersi)

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anche qui i discorsi sono simili eh .ghgh come dire che la Juventus la può tifare solo chi è a Torino, visto che poi ogni zona ha la sua squadra locale .ghgh

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c'è chi riempie il c.ulo così e chi lo riempie con qualcos altro...

articolo vergognoso...

ognuno è libero di tifare chi vuole...

io sono di Benevento..molti che seguono lo Stregone (che non regala le soddisfazioni che regala la Reggina..ma, per ultimo, davanti a 7000 spettatori, perde il derby verità contro la Nocerina..meglio non citare la finale play off contro il Crotone...i sanniti che andarono al "Vigorito", sanno a cosa mi riferisco) sfilavano per lo scudetto della Juve...che c'è di strano?

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Io sta gente che sul tifo ha la mentalità da medioevo non la capisco proprio... fossero questi i problemi del Paese.

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solidarieta' agli amici calabresi..anche a sorrento i nostri festeggiamenti sono stati ostacolati da napolecani repressi che ci hanno minacciato mentre eravamo in corteo

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Vabbè, cercheremo di saperne di più di Campagnacci & co. In compenso però chi ha scritto quest'articolo, si informi sul significato della parola educazione,.

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che dovevano stare in lutto per la serie c della reggina?(se nn sbaglio sono retrocessi o è probabile, dal 2006-07 nn seguo + la b, solo per sentito dire)

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Mmm...questo articolo mi puzza tanto...sinceramente vado in vacanza in Calabria da tantissimo e sono tutti tutti tifosi o per la juve o per l'inter o per il milan; poi sono anche tifosi della reggina, ma non si può chiedere a una persona di tifare solo per la squadra del proprio paese quando quella squadra non ha un grande blasone e non è vincente. Capirei l'autore solo se la Reggina giocasse in Serie A e lottasse per lo scudetto...un tifoso è tale perchè vuol divertirsi, vuole gioire e festeggiare, per questo si tifano o inter o milan o juve perchè sono le squadre che più vincono. Il calcio è spettacolo e lo spettacolo lo producono i grandi giocatori, ora la Reggina che grandi giocatori ha???

Io sono Pugliese e tifo Bari, ma non per questo non posso tifare Juve! Il Bari è la squadra del mio paese (anche se sono della provincia, sono compaesano di Caputo) la Juve è la squadra che più mi fa divertire, gioire e mi fa venire le palpitazioni...se non ci fosse la Juve, ma solo il Bari sarei solo un tifoso depresso e quindi senza passione.

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Invece di elogiare come il tifo per una squadra di calcio possa unire diversi tifosi di realtà diverse, costituendo un fattore di aggregazione nazionale, questa stampa indegna deve sempre fare polemica basandosi su un campanilismo ridicolo...

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Ancora con sta storia nel confondere una squadra con una città, come se fosse una nazionale che effettivamente rappresenta un luogo.

Una squadra rappresenta la società sportiva che ha sede in un posto. Punto.

E' una tipica manifestazione di campanilismo estremo. Non a caso leggete i passi sul Messina...

E poi tifo chi cappero mi pare. A Genova tifo Sestrese , quindi a quel paese Genoa e Samp.

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