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La Cassazione annulla la sentenza Gea su Moggi: prima vittoria

Post in rilievo

Appena scritto su FB Nico Penta

 

 

ROMA - La Cassazione ha annullato la "sentenza Gea" che riguardava Luciano Moggi e il figlio Alessandro, condannati dalla Corte d'Appello per il reato di violenza privata per le presunte pressioni esercitate per l'acquisizione di procure sportive. Moggi padre era stato condannato a un anno di reclusione, il figlio a 5 mesi. Le imputazioni facevano riferimento alle modalità che portarono il cenrocampista Manuele Blasi ad abbandonare il procuratore Stefano Antonelli per passare alla Gea. Stesso discorso per Alessandro Moggi, che della Gea è stato il presidente, ma in relazione alle acquisizioni delle procure dei russi Zetulayev e Boudianski. Ora la sentenza, che aveva escluso il reato associativo, è stata annullata dalla Cassazione. Viene, insomma, a cadere un pezzo molto importante di Calciopoli, se vogliamo il seme da cui tutto era nato, la famigerata "combriccola romana" di arbitri che erano vicini al mondo Gea.

tuttosport

 

Luciano Moggi a "Stile Juventus": "Possono continuare a scrivere ciò che vogliono, ma intanto il mio casellario giudiziario è pulitissimo"

 

 

15.01.2014 22.50 di Mino Lombardo per tuttojuve.com

 

Intervenuto in esclusiva alla trasmissione radiofonica ‘Stile Juventus’ su Radio Manà Manà Sport, l’ex direttore generale bianconero, Luciano Moggi, ha fatto chiarezza sulla sentenza della V sezione della Cassazione, che ha annullato la condanna emessa per Moggi e il figlio Alessandro, nel processo d’Appello sulle presunte irregolarità legate all’attività della Gea.

Queste le dichiarazioni rilasciate da Moggi al microfono di Nicola De Bonis: “Io non ero presente fisicamente, i giornali possono scrivere ciò che vogliono anche perché in tanti rimangono male se io vengo assolto, non mi importa niente, ma l’importante è che il mio casellario giudizario è pulitissimo. Non si tratta di prescrizione, è stato assolto il punto d’accusa sulla violenza privata al calciatore Blasi, a me interessava uscirne fuori; pensate che si partiva da un’associazione a delinquere e invece cosa era rimasto: una violenza perché non avevo pagato lo stipendio ad un calciatore che veniva da 6 mesi di squalifica per un caso di doping. Dovrebbero vergognarsi tutti coloro che continuano a parlare a modo loro, e a scrivere le cose a modo loro. Della Juventus mi sembra che la Gea avesse solo due calciatori, un nazionale italiano Tacchinardi e uno rumeno Mutu, preso a parametro zero e rivenduto dalla Juve a 9 milioni, quindi tutto sommato penso a tutti quelli che parlavano di un’enorme quantità di calciatori sotto contratto con la Gea, ennesima bugia tra le tante dette a quel tempo: io non voglio andare a presso a questa gente, che ora si mangia il fegato davanti a queste sentenze e non do spiegazioni a nessuno di loro, anche perché queste persone non hanno il coraggio di guardarsi allo specchio mentre io certamente lo posso fare”.

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Ottimo. Così finisce la storia dei trasferimenti mirati a rinforzare solo la Juve e indebolire le altre.

Questo legittima ancora di più il fatto che i prescritti, allora come oggi, non erano in grado di far mercato strapagando bidoni e giocatori mediocri che mai e poi mai gl avrebbero consentito il salto di qulità, figuriamoci vincere coppe e scudetti.

Avanti così.

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Per prassi burocratica bisognerà adesso aspettare le motivazioni della sentenza, ma questo non toglie che è un'ottima notizia.

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Gea, Cassazione annulla la condanna per Luciano Moggi

 

 

Roma, 15 gen. (TMNews) - La V sezione della Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna emessa per Luciano Moggi nel processo d'appello per le presunte irregolarità legate all'attività della Gea. La Suprema corte ha di fatto accolto il ricorso presentato dai difensori dell'ex direttore generale della Juventus, gli avvocati Marcello Melandri e Maurilio Prioreschi. Secondo quanto si è appreso per una parte le contestazioni sono state dichiarate prescritte. L'annullamento ha riguardato anche Alessandro Moggi.

 

Il ricorso è stato discusso stamane dai legali. La Corte di appello di Roma aveva fissato in un anno di reclusione la pena per Luciano Moggi (un anno e sei mesi in primo grado) e cinque mesi per il figlio (un anno e due mesi). Allora fu confermata l'assoluzione degli altri imputati, tra i quali Davide Lippi, figlio dell'ex ct azzurro.

 

I due Moggi erano stati chiamati in causa rispetto alle presunte pressioni esercitate per l'acquisizione di procure sportive. In particolare, per l'ex dirigente l'imputazione faceva riferimento alle modalità che portarono il centrocampista Manuele Blasi ad abbandonare il procuratore Stefano Antonelli per passare alla Gea. Stesso discorso per Alessandro Moggi, che della Gea è stato il presidente, ma in relazione alle acquisizioni delle procure di giovani calciatori di origine russa.

 

Tmnews.it

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Si trattava in ogni caso di quattro boiate. Certo, una argomento in meno da tirar fuori da parte dei soliti idioti, ma si tratta di un'accusa di omicidio trasformata nella colpa di aver dato un buffetto sulla guancia ...

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