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3/9/1989-3/9/2014: il VoStro ricordo di Gaetano Scirea. Un capitano è per sempre

Post in rilievo

Io non mi lamento solo delle dimenticanze dei media a proposito del ricordo di Scirea (e comunque non tutti hanno dimenticato). Trovo grave, anzi gravissimo, che il forum più grande di tifosi juventini abbia dedicato soltanto dieci pagine al topic sul ricordo di una bandiera, oserei dire LA bandiera della Juventus. Ma d'altronde da tifosi che giornalmente spalano fango su protagonisti meno importanti di Scirea ma che comunque hanno dato molto a questi colori non potevo aspettarmi di meglio

 

100.000 iscritti , topic dedicato a Scirea, 10 pagine di contributi! Complimentoni!!!

 

purtroppo deriva anche dall'eta' dei frequentatori del forum

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Quando ho iniziato a seguire la Juve c'era lui. La prima partita della Juve che vidi lui segnò.

Dopo quella Juve ho sperato che altre formazioni bianconere mi emozionassero altrettanto, ma non è più stato così. Da allora (a parte qualche rara occasione) seguo le partite alla tv. Scirea è stato il rappresentante, insieme ad altri (da non dimenticare Cuccureddu, Morini, Cabrini, Zoff...etc) di uno stile e di un'epoca che non esiste più. E' inutile insistere... la Juve oggi non ha più quelle caratteristiche che la differenziavano dagli altri club....oggi si vive di rendita....ma un vero stile la Juve lo deve riconquistare.

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e chi si dimentica quella sera......trasferta a Verona, vittoria Bianconera, treno in ritardo.....e quando ritorno a casa verso le 23.00 mia mamma mi dice è morto in un incidente stradale un giocatore della Juve...... è andato via il migliore......Ciao Uomo e Giocatore Immenso.

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Come già detto non ho visto giocare Scirea ma mi piace citare una (bellissima) frase di Beccantini: "Un mito che, spente le luci, tornava un mite"

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Serata di Coppa Campioni al vecchio Comunale, non ricordo se con L'Aston Villa o col Lods, vado a cercare delle persone che non trovavano più il pullman e ho la fortuna di vedere passare e fermare il Grande Gaetano, con la Sra Mariella, su una A112 Blu (incredibile, vero?) Chiedo l'autografo e lui timidamente mi dice che non è il caso, di aspettare che i campioni arrivano dopo...... Conservo ancora quel biglietto con su il suo autografo, mi dispiace che prima lo aveva firmato Nanu, dopo quella frase ho ritenuto che solo una firma doveva rimanere su quel biglietto.

Quando ho visto Tardelli scoppiare a piangere alla DS non riuscivo a capire il perchè..... il Grande Gae non c'era più, una lacrima ha vergato la mia guancia, ONORATO di avere avuto in squadra un uomo ed un campione di tale umanità, classe, bontà.

 

commento più bello non poteva essere fatto

 

posso solo umilmente quotarti!

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Io non mi lamento solo delle dimenticanze dei media a proposito del ricordo di Scirea (e comunque non tutti hanno dimenticato). Trovo grave, anzi gravissimo, che il forum più grande di tifosi juventini abbia dedicato soltanto dieci pagine al topic sul ricordo di una bandiera, oserei dire LA bandiera della Juventus. Ma d'altronde da tifosi che giornalmente spalano fango su protagonisti meno importanti di Scirea ma che comunque hanno dato molto a questi colori non potevo aspettarmi di meglio

 

100.000 iscritti , topic dedicato a Scirea, 10 pagine di contributi! Complimentoni!!!

 

La Società ha la sua bella parte di colpa, mai una iniziativa per ricordare Gae, ma di che mi lamento se dopo 10 anni non hanno fatto nulla nemmeno per la memoria dell'Avvocato. Ricordo con disgusto, quando appena morto il santo subito, il primo a felicitarsi per aver intitolato col nome del telefonista il torneo primavera fu Cobolli Gigli. .doh

 

commento più bello non poteva essere fatto

 

posso solo umilmente quotarti!

 

E io non posso che ringraziarti.

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La mia prima Juve fu quella di Zoff, Gentile, Tardelli, Furino, Morini, Bettega,Causio, Cuccureddu e Scirea; quella dei 51 punti, quella della prima vittoria in europa a Bilbao.

Forse la Juve di Platini fu superiore, ma per me quella resta la prima Juve, la migliore, quella indimenticabile.

Io, ragazzino, ovviamente smaniavo per Bettega, ma non mi sfuggiva quanto fossero forti,e galantuomini, tutti quanti.

Ricordo che, nonostante tutto, da buoni tifosi incontentabili che siamo, allo stadio c'erano sempre un po' di critiche per tutti, per Zoff che non vedeva i tiri da fuori, per Causio che spesso si incaponiva nei dribbling, per Bettega che sembrava sonnecchiare.

L'unico che non ricordo mai aver subito alcuna critica era lui, il mite Gaetano, una sicurezza, implacabile in difesa e pericolosissimo quando si spingeva in attacco.

Era incriticabile, e tutti lo sapevano e lo sentivano incriticabile.

Come dimenticare i due gol in un derby storico del 1981 (da 0-2 a 4-2), come dimenticare il passaggio a Tardelli nella finale mundial del 1982 (il primo in contropiede fu lui, un libero!), o i due gol col Catania nel 1984, quando con Platini squalificato tutti si aspettavano una battuta d'arresto.

E mille altre partite da silenzioso protagonista.

Un pensiero e un ringraziamento, mitico Gaetano.

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Dino, Cosa accadde, dopo la vittoria di Madrid?

“Ero rimasto allo stadio più degli altri per le interviste e tornai in albergo non con le guardie del corpo, come succede oggi, ma sul furgoncino del magazziniere. Gaetano mi aspettava. Mangiammo un boccone, bevemmo un bicchiere, ci sembrava sciocco festeggiare in modo clamoroso: mica si poteva andare a ballare, sarebbe stato come sporcare il momento. Tornammo in camera e ci sdraiammo sul letto, sfiniti da troppa felicità. Però la degustammo fino all’ultima goccia, niente come lo sport sa dare gioie pazzesche che durano un attimo, e bisogna farlo durare nel cuore. Eravamo estasiati da quella gioia, inebetiti”.

Dino Zoff, lei pensa spesso al suo amico?

“Gaetano torna sempre. Lo penso a ogni esagerazione di qualcuno, a ogni urlo senza senso. L’esasperazione dei toni mi fa sentire ancora più profondamente il vuoto della perdita. Gaetano mi manca nel caos delle parole inutili, dei valori assurdi, delle menate, in questo frastuono di cose vecchie col vestito nuovo, come canta Guccini. Mi manca tanto il suo silenzio”.

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La mia prima Juve fu quella di Zoff, Gentile, Tardelli, Furino, Morini, Bettega,Causio, Cuccureddu e Scirea; quella dei 51 punti, quella della prima vittoria in europa a Bilbao.

Forse la Juve di Platini fu superiore, ma per me quella resta la prima Juve, la migliore, quella indimenticabile.

Io, ragazzino, ovviamente smaniavo per Bettega, ma non mi sfuggiva quanto fossero forti,e galantuomini, tutti quanti.

Ricordo che, nonostante tutto, da buoni tifosi incontentabili che siamo, allo stadio c'erano sempre un po' di critiche per tutti, per Zoff che non vedeva i tiri da fuori, per Causio che spesso si incaponiva nei dribbling, per Bettega che sembrava sonnecchiare.

L'unico che non ricordo mai aver subito alcuna critica era lui, il mite Gaetano, una sicurezza, implacabile in difesa e pericolosissimo quando si spingeva in attacco.

Era incriticabile, e tutti lo sapevano e lo sentivano incriticabile.

Come dimenticare i due gol in un derby storico del 1981 (da 0-2 a 4-2), come dimenticare il passaggio a Tardelli nella finale mundial del 1982 (il primo in contropiede fu lui, un libero!), o i due gol col Catania nel 1984, quando con Platini squalificato tutti si aspettavano una battuta d'arresto.

E mille altre partite da silenzioso protagonista.

Un pensiero e un ringraziamento, mitico Gaetano.

Amico , perdonami , son certo che non l'hai fatto di proposito , ma quando si cita quella JUVE datata 76/77 ...LA MIA PREFERITA IN ASSOLUTO ... ( eh sì che seguo dal vivo la Nostra Juve dal lontano 1958 ) ... ai 9 Giocatori da te citati ..è doveroso aggiungere altri 3 giocatori che fecero di quella SQUADRA UN'ARMATA INVINCIBILE .. UN MIX PERFETTO DI CLASSE e POTENZA ! uum A chi mi riferisco ? CABRINI-BENETTI-BONINSEGNA ! 12 ITALIANI DOTATI DI ATTRIBUTI e CONTROATTRIBUTI ...VERI UOMINI ... ANCOR PRIMA CHE GRANDI CALCIATORI ! Il lor motto era uno solo ; VINCERE ! E così fecero con perizia e merito , arrivando , addirittura , se solo la " DEA EUPALLA " avesse avuto un minimo occhio di riguardo per la Nostra Nazionale , a rischiare di Trionfare anche ai Mondiali Argentini del 1978 : il tutto per la serie ... " MANCO' LA FORTUNA MA NON L'ONORE " - Mai nessun'altra nostra Nazionale , neanche quella del Mondiale 1982 , espresse una qualità di gioco pari a quello messo in mostra dagli Azzurri in quel Mondiale ! 9 JUVENTINI erano in campo , quando , grazie ad un gol di Bettega , sconfiggemmo per 1-0 coloro che poi , grazie anche ad alcuni " risultati assai anomali e strani " , diventeranno i Campioni del Mondo , e cioè I padroni di casa dell'Argentina ! :) Ciao ! Stefano!

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Amico , perdonami , son certo che non l'hai fatto di proposito , ma quando si cita quella JUVE datata 76/77 ...LA MIA PREFERITA IN ASSOLUTO ... ( eh sì che seguo dal vivo la Nostra Juve dal lontano 1958 ) ... ai 9 Giocatori da te citati ..è doveroso aggiungere altri 3 giocatori che fecero di quella SQUADRA UN'ARMATA INVINCIBILE .. UN MIX PERFETTO DI CLASSE e POTENZA ! uum A chi mi riferisco ? CABRINI-BENETTI-BONINSEGNA ! 12 ITALIANI DOTATI DI ATTRIBUTI e CONTROATTRIBUTI ...VERI UOMINI ... ANCOR PRIMA CHE GRANDI CALCIATORI ! Il lor motto era uno solo ; VINCERE ! E così fecero con perizia e merito , arrivando , addirittura , se solo la " DEA EUPALLA " avesse avuto un minimo occhio di riguardo per la Nostra Nazionale , a rischiare di Trionfare anche ai Mondiali Argentini del 1978 : il tutto per la serie ... " MANCO' LA FORTUNA MA NON L'ONORE " - Mai nessun'altra nostra Nazionale , neanche quella del Mondiale 1982 , espresse una qualità di gioco pari a quello messo in mostra dagli Azzurri in quel Mondiale ! 9 JUVENTINI erano in campo , quando , grazie ad un gol di Bettega , sconfiggemmo per 1-0 coloro che poi , grazie anche ad alcuni " risultati assai anomali e strani " , diventeranno i Campioni del Mondo , e cioè I padroni di casa dell'Argentina ! :) Ciao ! Stefano!

 

si, non era mia intenzione citare tutta la formazione (che peraltro conosco a memoria da allora :-)), facevo giusto un elenco sparso, per contestualizzare

ciao!

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si, non era mia intenzione citare tutta la formazione (che peraltro conosco a memoria da allora :-)), facevo giusto un elenco sparso, per contestualizzare

ciao!

Ma Figurati , ci mancherebbe ! Come scritto , l'avevo intuito , solo che , ma questo , lo ammetto , è un mio limite , quando si parla di JUVE 76/77 , non posso fare a meno di citare tutta la " Dozzina " , lasciarne fuori anche solo uno , non mi sembra giusto ! A mio giudizio una delle Formazioni Juventine più forti di Tutti i Tempi , non tanto per i singoli interpreti , ( i Platinì - i Sivori - gli Zidane - i Baggio - i Boniperti ...tanto per citarne alcuni , non ci sono ) , ma per quell'amalgama di classe - forza - tenacia - furore agonistico - serietà - ferrea volontà - capacità di gettare il cuore oltre l'ostacolo - coesione d'intenti - che li portava a lasciare negli spogliatoi ... frequenti ed accesi " scambi d'opinione " , logica conseguenza di una quotidiana e stretta vicinanza tra Uomini dotati di Grandissima e Forte Personalità ! Ciao ! Stefano! :)

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Il ricordo di chi non c'è più è sempre, inevitabilmente, ammantato di retorica. Per Gai però non si tratta di questo, era sul serio la personificazione di tutto quanto ci può essere di positivo e pulito nel calcio: impegno, sacrificio, voglia di primeggiare e nel contempo modestia, rispetto per l'avversario e per le regole dello sport (anche quelle non scritte). Era autorevole senza essere autoritario.

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