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BeppeFurino

Il Topic del Jazz

Post in rilievo

Gli Snarky Puppy sono una band jazz, fusion e progressive rock di Brooklyn guidata dal bassista, compositore e produttore, vincitore di un Grammy Award.

Questa nuova fantastica realtà nasce a Denton nel Texas per iniziativa del bassista Michael League, il primo nucleo della band si forma nel 2004 sono circa 40 musicisti, tutti studenti dell’Università del North Texas ed eccellenti strumentisti. Si dedicano alla attività del collettivo con una gavetta estenuante, dopo dieci anni di attività hanno nove album all’attivo, un grammy e centinaia di concerti all’anno. Con ogni nuovo progetto, con ogni nuovo spettacolo, giocano e sperimentano, cercando di creare qualcosa che non hanno mai fatto prima.

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Il trombonista Jimmy Knepper, noto soprattutto per la sua collaborazione con Charles Mingus . La causa del decesso è legata ad una complicazione del morbo di Parkinson di sui Knepper era affetto. Iniziò giovanissimo e fece parte di varie big band e combo prima di approdare alla musica di Mingus: Freddie Slack , Roy Porter , Charlie Spivak , Charlie Barnet , Woody Herman, e Claude Thornhill Durante il periodo di collaborazione con Mingus, suono anche nelle orchestre di Stan Kenton , di Herbie Mann (con cui fece un tour in Africa nel 1960), di Gil Evans, di Benny Goodman (con cui fece un tour nell'Unione Sovietica nel 1962). Successivamente suonò con la Thad Jones/Mel Lewis Orchestra , e negli anni '70 suonò con il Lee Konitz Nonet e la Mingus Dynasty.

https://www.youtube.com/watch?v=h8zqlaiSJmA

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Orrin Evans è stato riconosciuto come uno dei pianisti più interessanti della sua generazione. Egli crea composizioni ben stratificate che risuonano nella mente dell'ascoltatore.

 

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Panossian Rémi è nato a Montpellier, in Francia, e ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di sette anni. Tre anni più tardi ha partecipato a un concerto di Michel Petrucciani, pianista francese peculiare che ha anche mostrato una tecnica notevole. Il suo stile, che combina un'atmosfera romantica con grande uso del ritmo e la potenza di attacchi persecutivi, è stato quello che ha lasciato Rémi agganciato sul jazz.

Rémi poi studiato alla Montpellier Jazz School, dove si è allenato come un esperto non solo in teoria e storia del jazz, ma ha cominciato a distinguersi come un grande improvvisatore.

https://www.youtube.com/watch?v=lgPuP4UPhxA

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Geri Allen, nata a Pontiac nel 1957 e cresciuta a Detroit, è da un trentennio compositrice e pianista di primo piano della scena jazzistica, fra le più celebri pianiste donne del jazz di tutti i tempi, degna di affiancare figure carismatiche come quelle di Mary Lou Williams e Carla Bley. E’ emersa con prepotenza sulla scena jazzistica internazionale a metà degli anni Ottanta, dopo essersi trasferita a Brooklyn ed aver studiato con Kenny Barron.

 

Jazz in rosa!

Grande delicatezza tanta forza....

 

https://www.youtube.com/watch?v=XHs-pNjC4eo

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Cyrus Chestnut,uno dei pianisti più solidi del panorama mainstream americano, con una proprietà di linguaggio che attraversa decenni di jazz fino a toccare radici intrise di blues e di gospel.Fin dalla sua comparsa sulla scena jazz si è sempre distinto per uno stile unico, in simbiosi con il suo strumento, il pianoforte, capace allo stesso tempo di essere un improvvisatore leggero, ma anche un compositore impegnato.

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Ci lascia un altra icona della musica. Grande maestro di un talento purissimo......Bobby Hutcherson.

Mi lascia tanta tristezza..

 

R.I.P. Bobby

 

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Ci lascia un altra icona della musica. Grande maestro di un talento purissimo......Bobby Hutcherson.

Mi lascia tanta tristezza..

 

R.I.P. Bobby

 

 

purtroppo l'ho saputo solo pochi gg fa, e ci sono rimasto un po' cosi'....... Casualità volle che anni fa iniziai ad apprezzare il jazz grazie anche ad Hutcherson insieme ai soliti Davis e Coltrane.

 

Se ne va' un gigante dello strumento, del jazz, e della musica in generale, quella musica creativa, sempre in evoluzione e che splendidamente vive e si muove sempre senza paracadute sul sottile filo del non essere mai uguale a se stessa, a costo a volte di non essere apprezzata, capita.

 

Bobby Hutcherson era uno della vecchia guardia, uno dei pochi pionieri ancora in vita, un sopravvissuto che quando ci lascia come ha fatto lui, ci fa sentire davvero piu' soli. E non è il solito modo di dire.

 

 

anche se questo è il topic del buon Beppe Furino, consentimi di omaggiare questo grande artista seppur con netto e colpevole ritardo.

 

 

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Mi è passato per le mani questo , che a giugno mi ero lasciato colpevolmente sfuggire.

 

3886.jpg

 

Tra i dischi più belli del 2016. Forse il più bello.

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Chihiro Yamanaka (nata a Kiryu, ma residente a New York), si è imposta come una tra le pianiste più importanti della scena jazz contemporanea. Acclamata negli Stati Uniti, lo scorso anno è stata definita «miglior pianista» in Giappone. Alcuni critici l’hanno paragonata a Petrucciani, altri ad Oscar Peterson. A impressionare nei suoi concerti sono l’energia, la passione e l’intensità con cui si muove (letteralmente) sulla tastiera, saltando sul seggiolino e raggomitolandosi sul pianoforte. Virtuosa, energica, swingante e percussiva, Chihiro Yamanaka è dotata di una tecnica sbalorditiva e si esprime con uno stile jazzistico basato su volume altissimo, ritmi frenetici, armonizzazioni non usuali pur partendo da noti standard.

 

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Junko Onishi è una pianista jazz tra le più promettenti, costante, inventiva e dinamica. Le sue registrazioni sono sorprendentemente forti e suo modo di suonare dal vivo, che da qualche anno sono eventi rari.

Cresciuta a Tokyo, ha ricevuto lezioni di pianoforte classico, ma dopo si è interessata al jazz. Ha studiato al Berklee e dopo tre anni si trasferisce a New York. Ha lavorato con Joe Henderson, Betty Carter, Kenny Garrett, e Dynasty Mingus prima di registrare il suo debutto come leader. Il suo stile è basato su Duke Ellington, Thelonious Monk, e Ornette Coleman.

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Bill Evans

Chick Corea

Art Tatum

 

I miei tre pianisti jazz preferiti. Dai , scrivete i vostri se volete.

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Quando si pensa al Funk il primo nome che viene in mente è quello di Maceo Parker . Nessun musicista più di lui rappresenta l’essenza stessa del genere, sin dagli esordi al fianco di James Brown, intorno alla metà degli anni sessanta. Il marchio del suo sax ha segnato indelebilmente i successi del “Padrino del Soul”, a cui ha impresso il suo leggendario groove. Un artista straordinario che riesce ad essere contemporaneamente una forza della natura in termini di “spinta” ed un raffinatissimo strumentista dalla tecnica sopraffina. Ha cominciato a suonare alla tenera età di 11 anni e ben presto il suo talento e il suo stile si sono rivelati in quel particolare modo di suonare il sax, più vicino alla batteria che al suono che si addice ad uno strumento melodico; al modello musicale di Charlie Parker ha aggiunto una sferzata funk dalle sfumature più percussive, con il risultato di ottenere una miscela trascinante, irresistibile, che invita a muoversi e ballare senza tregua.

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Harold Mabern, leggenda vivente del pianoforte, ha lavorato, a partire dagli anni Cinquanta, con i grandi come Harry Edison o Lionel Hampton, proseguendo poi negli anni ‘60, nelle formazioni guidate da astri come Rollins, Lee Morgan, Wes Montgomery, Freddie Hubbard, brillando per il suo approccio muscolare e prettamente hard-boppistico alla tastiera.

Ad 80 anni appena compiuti, Mabern sta vivendo un seconda giovinezza: ha da poco pubblicato il suo ultimo album in cui compaiono alcuni nomi più inportanti del jazz vocale contemporaneo: Gregory Porter, Norah Jones, Jane Monheit, Kurt Elling.

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Pepper Adams è stato uno dei più grande di tutti i tempi al sax baritono, tra i vari, Harry Carney, Serge Chaloff e Gerry Mulligan.

Mulligan ha oscurato Adams praticamente per tutta la sua carriera, era un po 'strano, perché Pepper aveva un suono molto diverso (più pesante e più intenso), con luce di tonalità. Maturò musicalmente esibendosi assieme a Miles Davis, Sonny Stitt e Wardell Gray, e poi col gruppo di Kenny Burrell; e concluse il primo periodo della carriera suonando con Ron Carter e John Coltrane.

https://www.youtube.com/watch?v=k5jQMY4dbU4

https://www.youtube.com/watch?v=20xYbn2TVLA

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La storia del trombettista parigino Stephane Belmondo e Chet Baker risale agli anni ’80, quando il giovanissimo Belmondo suonava nei club di Parigi, fino all'incontro con Chet Baker. Alla fine della sua performance, Chet lo invitò a suonare al New Morning. A questo incontro ne sono seguiti altri prima della morte di Baker ad Amsterdam, nel 1988. A distanza di molti anni da quell'amicizia Belmondo ha voluto rendere omaggio al grande trombettista americano interpretando gli standard prediletti da Baker e raccolti nel nuovo disco "Love for Chet" che è il filo conduttore della scaletta al Blue Note.

 

Pianista, compositore e bandleader di fama internazionale, Jacky Terrasson è nato nel 1965 da una famiglia franco-americana e ha iniziato la sua carriera da solista nel 1992. L'anno seguente ha vinto il premio Thelonious Monk ed è partito in tour con la leggendaria Betty Carter.

Maestro del fraseggio e modello di precisione, è autore di una musica gioiosa, contagiosa e vitale.

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Bill Evans

Chick Corea

Art Tatum

 

I miei tre pianisti jazz preferiti. Dai , scrivete i vostri se volete.

 

Sun Ra

McCoy Tyner

Duke Ellington

 

Anzi, faccio per ogni strumento

 

Sax

Coltrane

Kirk

Adderley

 

Per la tromba Davis e per il contrabbasso Mingus. Per la batteria Blakey. Ecco il quintetto dei sogni impossibili sarebbe Sun Ra-Coltrane-Davis-Mingus-Blakey, poca roba .ghgh

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Sun Ra

McCoy Tyner

Duke Ellington

 

Anzi, faccio per ogni strumento

 

Sax

Coltrane

Kirk

Adderley

 

Per la tromba Davis e per il contrabbasso Mingus. Per la batteria Blakey. Ecco il quintetto dei sogni impossibili sarebbe Sun Ra-Coltrane-Davis-Mingus-Blakey, poca roba .ghgh

 

sax a parte i tre mostri sacri (coltrane , parker , rollins) voto lester young , adderley , shorter. Visto che adderley è già preso metto uno fra stan getz e braxton al terzo posto (non riesco a decidere). Tromba e basso sceglierei sempre i tuoi , quindi passo alle seconde posizioni , baker e chambers. batteria impossibile non scegliere max roach credo.

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Steve Turre, virtuoso trombonista, compositore, arrangiatore e insegnante singolarmente creativo nell’utilizzo di strumenti ancestrali e naturali, come le conchiglie utilizzate nelle antiche comunità Azeteche.

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Bill Evans

Chick Corea

Art Tatum

 

I miei tre pianisti jazz preferiti. Dai , scrivete i vostri se volete.

idem tutti e 3 con in aggiunta keith jarrett e thelonious monk...un passetto sotto ci metto herbie hancock e stefano bollani,per spirito patriottico...ma onestamente a me ne piacciono veramente tanti,non riuscirei a scegliere,dipende da cosa voglio ascoltare in un determinato periodo...attualmente sono nella fase joe zawinul e weather report in continuazione

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