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VIDEO Conferenza pre Juventus-Lazio - Allegri: "Coppa Italia importante per preparare finale CL. Mia Juve è una tigre". Chiellini: "Finale speciale"

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Massimiliano Allegri e Giorgio Chiellini si materializzano davanti ai giornalisti per presentare stavolta la finalissima di Coppa Italia contro la Lazio. Tuttojuve.com segue in diretta la conferenza stampa e riporta integralmente e in tempo reale le dichiarazioni dell'allenatore e del capitano della Juventus.

 

Per Giorgio. E' una finale speciale per quello che può succedere?

CHIELLINI: "Questa finale è speciale perchè questa è una coppa che manca da troppo tempo. Sono dieci anni alla Juve, abbiamo giocato una sola finale e ancora non ci è andato giù il fatto di averla persa. Ce la siamo sudata e conquistata sprecando energie e quindi è una Coppa che ci teniamo a vincere. Il nostro pensiero, nonostante quello dei tifosi non sia lo stesso, è solo alla partita di domani, esclusivamente".

 

Si immagina una partita diversa rispetto a quelle di campionato?

ALLEGRI: "Una partita sicuramente diversa perchè è una finale, sarà una partita secca e c'è in palio un trofeo. Ci sarà molto equilibrio e non è detto che si risolva nei 90 minuti".

 

Pirlo non è stato tra i migliori a Madrid. Come lo vedremo da domani? Come verrà gestito?

ALLEGRI: "Per quanto riguarda Pirlo, innanzitutto domani gioca, domani non si riposa. Poi credo che da qui al 6 giugno, abbiamo la partita di domani, quella col Napoli e l'ultima col Verona, quindi non è che possiamo pensare di stare a riposo fino al 6 giugno dopo domani, bisogna allenarsi perchè bisogna arrivare aò 6 giugno in una condizione ottimale. Intanto pensiamo alla partita di domani sera, poi vedremo il da farsi da dopodomani"

 

Quanto chiede alla possibilità che la Juventus possa centrare il triplete?

CHIELLINI: "Credo che la nostra forza sia stata quella di pensare passo dopo passo, non farsi prendere magari anche da sogni o di guardare troppo lontano. Abbiamo conquistato queste finali una partita alla volta, un passo alla volta, quindi intanto giochiamoci quella di domani. Speriamo di vincere, faremo tutto per vincere, poi avremo tanto tempo per preparare la finale col Barcellona. Per parlare di triplete ne dobbiamo fare ancora tanta di strada".

 

Quello che sta facendo la Juventus, è sinonimo che il calcio italiano sta migliorando?

ALLEGRI: "Nel calcio italiano, come tutti gli altri campionati, ci sono momenti di picco, momenti dove le cose vanno meno bene, però il campionato italiano non è assolutamente da buttare. Quest'anno a livello europeo, a parte la Juventus arrivata in finale, ma il Napoli e la Fiorentina, hanno sfiorato la finale di Europa League. Credo ci sia una crescita. Non è che in un giorno si possa ritornare ad essere super competitivi. Quindi ci vuole un po' di pazienza, ci vuole del lavoro e come in tutte le cose della vita che sono cicliche, è normale che il campionato italiano e soprattutto la Nazionale.... perchè la Nazionale e il campionato italiano sono andate sempre di pari passo, quando le squadre italiane hanno fatto ottimi risultati in Italia e in Europa, la Nazionale ha fatto degli ottimi risultati all'Europeo e al Mondiale. Le squadre che sono arrivate quasi alla finale di Europa League e la Juventus che è arrivata alla finale di Champions League, spero che possano essere anche di buon auspicio per la Nazionale".

CHIELLINI: "Io lo spero ancora di più, perchè sono parte in causa anche in Nazionale, però credo che il miglioramento ci sia stato e i segnali siano positivi. E' un peccato che Napoli e Fiorentina non siano riuscite a conquistare la finale perchè sarebbe stato bello poter lottare per entrambe le coppe. Adesso il nostro compito, parlo di movimento di calcio italiano, è dal prossimo anno continuare questo miglioramento, dare continuità; ormai c'è stata una presa di coscienza importante sull'Europa League che in passato era stata un po' snobbata da tutti. Io sono convinto che magari già dal prossimo anno, con l'aiuto di tutti, si possa ribaltare quel famoso quarto posto del ranking che permette di avere una squadra in più Sarebbe un bel segnale riuscire a riconquistarlo durante tutta la prossima stagione".

 

Perchè è importante per te la finale? Questo trofeo Conte non l'ha mai vinto...

ALLEGRI: "La Coppa Italia è importante perchè è il secondo obiettivo della stagione. Il primo era il campionato e il secondo diventa la Coppa Italia. Poi abbiamo anche una finale di Champions da giocare. Credo che domani la gara sarà molto difficile, ma bisogna cercare di vincerla perchè portare a casa la Coppa Italia è molto importante soprattutto per preparare al meglio la finale di Champions".

 

Non ti interessa il paragone con Conte?

ALLEGRI: "Ma nooo, nella vita, nel calcio, è normale che possano essere fatti i paragoni, però alla fine, quello che conta, sono sempre i risultati, il lavoro e il rispetto che uno ha per tutti. Soprattutto il lavoro e la professionalità. Detto questo, come ho detto tante volte - poi divento noioso, sempre le solite domande - credo che Conte abbia fatto un ottimo lavoro e quando un allenatore passa attraverso le società, lavora dentro le società e fa degli ottimi risultati, rimane e fa parte della storia. Però poi le società rimangono, il calcio va avanti. I paragoni non mi hanno mai dato fastidio, ma era normale che ci fossero. E soprattutto per noi è importante domani cercare di vincere questa Coppa, anche se non sarà facile".

 

Non rischia di venirvi a noia questa superiorità che avete rispetto al resto del calcio italiano? Questo divario sembra destinato ad aumentare...

ALLEGRI: "Per quanto riguarda il fatto che la Juventus abbia vinto 4 campionati, deriva dal fatto che la società ha lavorato bene, il gruppo di giocatori con l'allenatore che c'era prima hanno fatto un ottimo lavoro, quest'anno abbiamo fatto un buon lavoro. Non è facile rivincere, dopo quattro anni - l'anno prossimo sarà ancora più difficile - devi ancora migliorare e metterci qualcosa in più. E quest'anno credo che la Juventus lo abbia fatto nel migliore dei modi. Non è assolutamente facile, non viene assolutamente a noia, perchè anche quando giochiamo le partite dove magari abbiamo già raggiunto l'obiettivo - vediamo la gara di sabato a San Siro - la squadra ha giocato con la stessa cattiveria come se i tre punti fossero importanti per la vittoria dello Scudetto. Questo è un segnale importante perchè poi quando si perdono le partite ci girano le scatole e allenarsi diventa più faticoso. In questo momento bisogna cercare di perdere il meno possibile, perchè abbiamo domani la Coppa Italia e poi questa finale di Champions che più ci arriviamo con le partite giocate bene e con punti portati a casa e meglio ci prepariamo".

CHIELLINI: "Per quanto mi riguarda, è impossibile farsi venire a noia una cosa così bella, sono 4 anni che vinciamo in Italia, però personalmente sono stato qua sei anni senza vincere niente. Quindi vi posso assicurare che è tutt'altro che facile, dall'esterno giustamente sembra molto più semplice, però anche questa stagione, per arrivare all'obiettivo finale, ci sono stati tanti passi, tanti momenti in cui abbiamo dovuto davvero tirare fuori il meglio di noi stessi. Mi auguro che continuerà così a lungo, sarà sempre più difficile, però l'importante è non farsi passare mai quella voglia di vincere e di festeggiare che ci ha permesso poi di raggiungere questi traguardi in questi anni".

 

Felipe Anderson somiglia più a Neymar o a Cristiano Ronaldo. Come sarà rivedere Suarez?

CHIELLINI: "Credo che Felipe Anderson possa cominciare a essere chiamato solo Felipe Anderson, senza doverlo paragonare a Neymar o Cristiano Ronaldo, perchè è un giocatore che in questa stagione è cresciuto esponenzialmente e ha fatto vedere delle doti incredibili, delle doti da giocatore straordinario e non solamente da promessa del calcio brasiliano. Mi auguro che domani non stia tanto bene, che magari sia un po' stanchino, perchè comunque abbina una grande velocità, alla tecnica, al passaggio, tiro, forse può essere l'emblema del campionato che ha fatto la Lazio perchè poi da altri giocatori importanti come Candreva, Klose, Biglia, Mauri, un rendimento costante ce lo saremmo aspettati, l'esplosione di questo giocatore ha permesso alla Lazio di fare un salto di qualità importante".

 

E' d'accordo con sarri che aveva espresso qualche giudizio negativo sulla formula della Coppa Italia? Le piacerebbe vedere la vincitrice della coppa nazionale qualificata ai preliminare di Champions?

ALLEGRI: "Per quanto riguarda la formula della Coppa Italia, credo che tutti lavorino per far sì che la formula sia la migliore possibile. E' normale che magari le squadre che arrivano tra le prime otto giocano meno partite, però è anche vero che sono anche impegnate nella Champions, è difficile anche trovare i buchi per farle giocare durante la stagione. Intanto la vincitrice dell'Europa League che gioca la Champions League quello è già un passaggio in avanti. Sarebbe una cosa bella però credo sia molto difficile, altrimenti ogni competizione nazionale porterebbe una squadra in più in Champions".

 

Questa estate, prima di arrivare alla Juventus, Lotito l'aveva corteggiata spietatamente. Cosa non è andato? Se lei dovesse paragonare la sua Juventus a un animale, a quale animale la paragonerebbe?

ALLEGRI: "Con Lotito mi sono visto questa estate, col presidente avevo fatto una chiacchierata, ma era rimasta lì. poi lui ha scelto Pioli e fortunatamente per lui ha scelto Pioli, perchè ha scelto un ottimo allenatore che ha dimostrato soprattutto quest'anno di avere grandi qualità. E nel campionato che sta facendo la Lazio c'è grande merito di Pioli. Per quanto riguarda l'animale, la tigra".

 

La zebra?

ALLEGRI: "La zebra è troppo... a una tigre".

 

Forse sarebbe stato meglio giocarla dopo questa finale, per mantenere la tensione alta in vista del Barcellona?

ALLEGRI: "Sa qual è il vantaggio? Se la vinciamo. L'unico vantaggio è quello lì. Lo possiamo dire il 6 giugno. C'è da giocare le partite. Il calendario è questo, quindi bisogna essere bravi a prepararsi al meglio per arrivare al 6 giugno nelle condizioni fisiche e mentali ottimali. E' normale che la partita di domani ci alza molto la tensione, perchè la Juventus è 20 anni che non vince la Coppa Italia, può essere la decima Coppa e quindi credo che sarebbe un risultato importante straordinario, che ci permetterebbe di preparare con ancora più entusiasmo questa bellissima finale di Champions".

 

Chi temi di più degli attaccanti del Barcellona? Incontrerai di nuovo Suarez....

CHIELLINI: "Sinceramente è veramente difficile dire chi temo di più degli attaccanti del Barcellona. In questo momento, con il massimo rispetto, tutti noi pensiamo solo a domani sera. Quindi agli attaccanti della Lazio e ai pericoli che ci può creare la Lazio. Abbiamo tanto tempo per pensare al Barcellona, quindi avremo modo di parlarne, vedremo più avanti tutti i loro pregi e tutti i loro difetti. E' una settimana che abbiamo vinto col Real e non fanno altro che chiedermi di Suarez. Per me non c'è nessun problema, non ho bisogno di sentirlo, non ho rancore, non ho niente, marcherò Suarez come ho marcato Benzema o marcherò Messi come ho marcato Ronaldo, e Neymar come Bale. Non c'è niente di diverso se non nel fatto che è capitato, è stato espulso lui, purtroppo hanno vinto, io ho perso, quindi l'unica cosa di cui ero veramente dispiaciuto è per l'essere uscito dal Mondiale, per il resto... fammi pensare alla partita di domani, poi avremo tutto il tempo per pensare al Barcellona".

 

Quali similitudini vede tra la finale di domani e quella contro il Barcellona?

ALLEGRI: "Di simile, le due partie hanno che sono due finali. E' normale che sono due finali diversi. Per noi il valore è uguale, perchè domani la Coppa Italia, che è la prima che viene, ha un valore importantissimo e bisogna cercare di portarla a casa".

 

Hai giocato la serie B con la Juventus. Cosa significa la finale di Champions per te?

CHIELLINI: "E' sicuramente motivo d'orgoglio per me poter arrivare a giocarsi una finale di Champions dopo tutto quello che è ho vissuto negli anni alla Juventus. Ne parlavamo anche con Gigi e Claudio, che abbiamo vissuto quell'anno insieme, ne abbiamo passate tante ed è anche bello e giusto che possiamo anche goderci una partita del genere. Mi ricordo ancora Rimini, Frosinone, Crotone, e adesso potersi giocare questa Coppa ci dà davvero uno stimolo in più".

 

Che effetto ti fa giocarti una finale nello stadio in cui hai vinto il primo Scudetto? Ti porti qualche dubbio di formazione?

ALLEGRI: "Speriamo che mi porti fortuna, questa è la cosa che posso pensare. Per quanto riguarda la formazione bo ancora qualche dubbio, però ho 23 giocatori a disposizione e questo è molto importante, anche perchè la partita può diventare lunga, oltre i 90 minuti e quindi avere gente in buona condizione, soprattutto quelli in panchina, è molto importante".

 

Come nasce questa voglia che avete?

CHIELLINI: "Io credo che un po' nell'ambiente ci sia, poi è una cosa che si crea vincendo. Finchè non vinci non riesci a percepire quelle sensazioni e soddisfazioni. Quando provi quelle sensazioni è una cosa che ti viene dentro e ti deve venire dentro il fatto di volerle a tutti i costi. Siamo stati bravi a darci una mano e spronarci in questi anni, a non sederci mai sulle vittorie e accontentarci mai di quello che abbiamo fatto negli anni precedenti. Questo credo sia più un discorso umano che tecnico ed è stata una grande forza di questo gruppo, di questi anni".

 

Tuttojuve

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Hanno chiesto il permesso a Claudiuccio nostro? :d

Tu ci scherzi ma quell'intrallazziere maledetto sta veramente rompendo i cabbasisi.

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Finale importante secondo chiello dopo le ultime due perse

 

Partita diversa rispetto al campionato, secondo Allegri quindi è più dura perché si potrebbe andare oltre i 90 minuti

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