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goleador78

Heysel, la notte del calcio (1985-2015) - Il film documentario di Repubblica

Post in rilievo

Ho visto ieri il documentario, anzi, per la precisione, ho provato a vederlo. A metà ho dovuto chiudere; non sono riuscito ad andare avanti perchè troppo toccante. Che fatica riuscire a stare di fronte a quelle immagini e ai racconti della gente presente lì quel giorno senza piangere. Impossibile non commuoversi sentendo il racconto di quel papà che lì ha perso la figli di soltanto 12 anni; andare insieme ad una partita e tornare con la propria figlia morta non è umanamente accettabile. Come mi ha commosso il suo racconto quando dice che il primo a consolarlo e abbracciarlo è stato un tifoso Inglese; anche per loro è stato un dramma o comunque lo è stato per i veri tifosi del Liverpool.

Io penso che questo documentario dovrebbero farlo vedere a tutti quelli che vanno allo stadio con la maglietta con su scritto -39, le parole di quel padre dovrebbero farle sentire a tutti quelli che inneggiano all'Heysel con godimento. I video e le foto di quei morti o di quel signore che implora di essere aiutato e grida "non voglio morire", il videro delle persone spaesate che disperatamente cercano i propri amici e parenti temendone la morte, tutte queste immagini devono entrare nella testa e nella mente di tutti i tifosi.

Solo gli ignoranti non possono avere rispetto di una tragedia di queste proporzioni. Solo gli ignoranti possono godere per fatti del genere. Solo gli ignoranti possono godere dei morti, qualsiasi sia la maglia indossata. Rispetto per tutti, Heysel, Grande Torino, i due tifosi laziali, il tifoso del Parma, il tifoso del Genoa (spanuolo se non erro) e via dicendo. RISPETTO PER TUTTI!

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Sono passati 30 anni ma il ricordo indelebile vive ancora, quando ci ripenso mi vengono in mente le istantanee di quel giorno

Come flash, ricordo la Grand Place la mattina alle nove che già ci picchiavamo, ricordo una rissa enorme dentro al Mac Donald, ricordo gli agenti a cavallo con le facce di chi pensa ma che ci faccio qui , ricordo le cariche sotto nello spicchio di curva degli inglesi, due ore prima eravamo padroni della pista d'atletica, e le nostre cariche si susseguirono, ricordo i razzi sparati dagli inglesi in curva e poi la loro carica,

ricordo che nella curva opposta coperti dalla tribuna non vedemmo la tragedia, non fosse stato così i morti sarebbero stati a centinaia, poi la partita in un clima surreale attendevamo quel momento dalla finale di Atene e nessuno avrebbe potuto togliercelo , ma non sapevamo niente di quanto era successo, era una finale annunciata e ce le eravamo promesse dalla Serata di Supercoppa a Torino in una sera nevosa di gennaio, ricordo che chiamammo i giocatori sotto la curva e li costringemmo a venire, ricordo che dicevamo che

Se non venivano con la coppa non saremmo usciti dallo stadio, ricordo le facce stranite dei giocatori e noi che non ci capacitavamo...ma ragazzi abbiamo vinto la coppa dei campioni! Ricordo il rientro in hotel con le prime notizie che arrivavano...ci sono stati dei feriti...c'è stato qualche morto....sono morte un sacco di persone e ci sono dei bambini...

Ricordo l'arrivo in hotel e le immagini della TV belga, ricordo gli Stewart dell'hotel che impazzivano per farci telefonare a casa, non esistevano i cellulari, ricordo che con mio fratello chiamai i miei che ci credevano fra i morti.

Ricordo un rientro in pullman lungo una giornata in silenzio tombale fino a Torino e il mio rientro a Roma in treno , arrivammo a casa due giorni dopo la tragedia.

Ricordo la fine della mia carriera da ultra, avevo 23 anni e passarono più di dieci anni prima che tornassi in uno stadio a vedere la Juve

io ero a casa a vederla purtroppo.....e stata una guerra,capisco la rabbia e lo sgomento che ai provato,grazie per la testimonianza.

 

Ho visto ieri il documentario, anzi, per la precisione, ho provato a vederlo. A metà ho dovuto chiudere; non sono riuscito ad andare avanti perchè troppo toccante. Che fatica riuscire a stare di fronte a quelle immagini e ai racconti della gente presente lì quel giorno senza piangere. Impossibile non commuoversi sentendo il racconto di quel papà che lì ha perso la figli di soltanto 12 anni; andare insieme ad una partita e tornare con la propria figlia morta non è umanamente accettabile. Come mi ha commosso il suo racconto quando dice che il primo a consolarlo e abbracciarlo è stato un tifoso Inglese; anche per loro è stato un dramma o comunque lo è stato per i veri tifosi del Liverpool.

Io penso che questo documentario dovrebbero farlo vedere a tutti quelli che vanno allo stadio con la maglietta con su scritto -39, le parole di quel padre dovrebbero farle sentire a tutti quelli che inneggiano all'Heysel con godimento. I video e le foto di quei morti o di quel signore che implora di essere aiutato e grida "non voglio morire", il videro delle persone spaesate che disperatamente cercano i propri amici e parenti temendone la morte, tutte queste immagini devono entrare nella testa e nella mente di tutti i tifosi.

Solo gli ignoranti non possono avere rispetto di una tragedia di queste proporzioni. Solo gli ignoranti possono godere per fatti del genere. Solo gli ignoranti possono godere dei morti, qualsiasi sia la maglia indossata. Rispetto per tutti, Heysel, Grande Torino, i due tifosi laziali, il tifoso del Parma, il tifoso del Genoa (spanuolo se non erro) e via dicendo. RISPETTO PER TUTTI!

guarda me la ricordo come fosse ieri,quella sera fino in nottata sono rimasto sconvolto....,ti straquoto per il rispetto per tutti.

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Avevo quasi 15 anni, volevo andare a vedere la partita avevo la possibilità di prendere il biglietto poi mio padre me lo impedì perchè a scuola nn andavo bene, aspettai la finale con trepidazione e quel giorno a casa dei miei compagni del liceo quando accendemmo la tv e iniziarono a passare le immagini nn riuscivamo a capire cosa stava succedendo capimmo che qualcosa di tragico allo stadio era accaduto e stava continuando ad accadere...il silenzio davanti alla tv diventò insopportabile e le immagini che poi passarono spensero in me tutto quello che ero...un tifoso, mi cadde il modo addosso la felicità di vedere i miei campioni e ciò che in me suscitava si spensero come spensi la tv quando dissero che c'erano 36 morti e poi 39 carissimi fratelli che da quel giorno siete diventati angeli...nn ce la farò mai a raccontare le mie emozioni e i miei sentimenti perchè ancora oggi il groppo alla gola è così tanto e il ricordo troppo vivo anche se sono passati trent'anni

ti superstraquoto!!!!

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Ho appena visto il film documentario, sono un testimone dell'Heysel, ho scritto un articolo che dovrebbe essere pubblicato su Juventibus che racconta la mia personale esperienza.

Mi sono scese alcune lacrime ....

Non ci sono parole anche a trent'anni di distanza ...

Un dramma che rimarrà sempre dentro di me, nel cuore, nell'anima e nella testa !

Ogni volta che un deficiente scrive, espone, dileggia qualcosa contro i 39 angeli di Bruxelles, occorrerebbe far vedere le lacrime di quel padre che ha perso la figlia !!!!

La cosa più vergognosa, è che la FIGC non punisca con durezza chiunque infanga questa tragedia, non allontani per sempre chiunque prenda in giro i tifosi bianconeri per i suoi morti.

La stessa cosa dovrebbe accadare per i caduti di Superga, anche se quella fu una disgrazia accidentale, una fatalità, quella dell'Heysel fu un omicidio di massa compiuto dall'UEFA, dalla Polizia Belga per mezzo di una banda di animali inglesi !!!!!

 

Bellissima la curva sabato scorso, mi venivano le lacrime anche in quell'occasione,

I cartelli con i nomi delle vittime, una cosa da brividi !!!!!

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Grazie dell'info

Grazie anche a chi a scritto la propria testimonianza

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Fiero di aver alzato quegli stricioni in curva sabato.

 

Englishanimal.

 

Comunque titolo sbagliato. La notte del calcio fa ridere.

La notte di un massacro.

 

Chi ha scelto quello stadio fatiscente deve pagare.

Chi ha scelto di far giocare quella partita deve pagare.

Chi ha ucciso deve pagare.

 

Noi non dimentichiamo quel massacro.

 

Profondo e viscerale schifo.

la notte del calcio = quando sul calcio scese la notte

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Ho appena visto il film documentario, sono un testimone dell'Heysel, ho scritto un articolo che dovrebbe essere pubblicato su Juventibus che racconta la mia personale esperienza.

Mi sono scese alcune lacrime ....

Non ci sono parole anche a trent'anni di distanza ...

Un dramma che rimarrà sempre dentro di me, nel cuore, nell'anima e nella testa !

Ogni volta che un deficiente scrive, espone, dileggia qualcosa contro i 39 angeli di Bruxelles, occorrerebbe far vedere le lacrime di quel padre che ha perso la figlia !!!!

La cosa più vergognosa, è che la FIGC non punisca con durezza chiunque infanga questa tragedia, non allontani per sempre chiunque prenda in giro i tifosi bianconeri per i suoi morti.

La stessa cosa dovrebbe accadare per i caduti di Superga, anche se quella fu una disgrazia accidentale, una fatalità, quella dell'Heysel fu un omicidio di massa compiuto dall'UEFA, dalla Polizia Belga per mezzo di una banda di animali inglesi !!!!!

 

Bellissima la curva sabato scorso, mi venivano le lacrime anche in quell'occasione,

I cartelli con i nomi delle vittime, una cosa da brividi !!!!!

 

A me, stanno uscendo le lacrime solamente nel rileggere le emozioni attraverso i vostri racconti.

Chissà se un giorno , quei poveri defunti verrano lasciati in pace da questi quattro ignoranti che sbandierano le loro morti.

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Ho appena visto il film documentario, sono un testimone dell'Heysel, ho scritto un articolo che dovrebbe essere pubblicato su Juventibus che racconta la mia personale esperienza.

Mi sono scese alcune lacrime ....

Non ci sono parole anche a trent'anni di distanza ...

Un dramma che rimarrà sempre dentro di me, nel cuore, nell'anima e nella testa !

Ogni volta che un deficiente scrive, espone, dileggia qualcosa contro i 39 angeli di Bruxelles, occorrerebbe far vedere le lacrime di quel padre che ha perso la figlia !!!!

La cosa più vergognosa, è che la FIGC non punisca con durezza chiunque infanga questa tragedia, non allontani per sempre chiunque prenda in giro i tifosi bianconeri per i suoi morti.

La stessa cosa dovrebbe accadare per i caduti di Superga, anche se quella fu una disgrazia accidentale, una fatalità, quella dell'Heysel fu un omicidio di massa compiuto dall'UEFA, dalla Polizia Belga per mezzo di una banda di animali inglesi !!!!!

 

Bellissima la curva sabato scorso, mi venivano le lacrime anche in quell'occasione,

I cartelli con i nomi delle vittime, una cosa da brividi !!!!!

ti quoto in tutto,pensa che ieri sera in una discussione su questo forum ho osato dire che non sento quella coppa come mia,non sento quella partita a livello sportivo perché il ricordo di averla vista in tv e nei TG dell'epoca mi ha dato solo del dispiacere come tutt'ora....mi hanno insultato tutta la sera strumentalizzando tutto quello che scrivevo!RISPETTO PER CHI NON C'E' PIU'!solo questo conta.

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sabato in curva dietro di me sentivo gente singhiozzare

visto tutto

straziante

 

Se sei in Nord io ero uno di quelli... Che tragedia non si può dimenticare

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Sono passati 30 anni ma il ricordo indelebile vive ancora, quando ci ripenso mi vengono in mente le istantanee di quel giorno

Come flash, ricordo la Grand Place la mattina alle nove che già ci picchiavamo, ricordo una rissa enorme dentro al Mac Donald, ricordo gli agenti a cavallo con le facce di chi pensa ma che ci faccio qui , ricordo le cariche sotto nello spicchio di curva degli inglesi, due ore prima eravamo padroni della pista d'atletica, e le nostre cariche si susseguirono, ricordo i razzi sparati dagli inglesi in curva e poi la loro carica,

ricordo che nella curva opposta coperti dalla tribuna non vedemmo la tragedia, non fosse stato così i morti sarebbero stati a centinaia, poi la partita in un clima surreale attendevamo quel momento dalla finale di Atene e nessuno avrebbe potuto togliercelo , ma non sapevamo niente di quanto era successo, era una finale annunciata e ce le eravamo promesse dalla Serata di Supercoppa a Torino in una sera nevosa di gennaio, ricordo che chiamammo i giocatori sotto la curva e li costringemmo a venire, ricordo che dicevamo che

Se non venivano con la coppa non saremmo usciti dallo stadio, ricordo le facce stranite dei giocatori e noi che non ci capacitavamo...ma ragazzi abbiamo vinto la coppa dei campioni! Ricordo il rientro in hotel con le prime notizie che arrivavano...ci sono stati dei feriti...c'è stato qualche morto....sono morte un sacco di persone e ci sono dei bambini...

Ricordo l'arrivo in hotel e le immagini della TV belga, ricordo gli Stewart dell'hotel che impazzivano per farci telefonare a casa, non esistevano i cellulari, ricordo che con mio fratello chiamai i miei che ci credevano fra i morti.

Ricordo un rientro in pullman lungo una giornata in silenzio tombale fino a Torino e il mio rientro a Roma in treno , arrivammo a casa due giorni dopo la tragedia.

Ricordo la fine della mia carriera da ultra, avevo 23 anni e passarono più di dieci anni prima che tornassi in uno stadio a vedere la Juve

Dovrebbero leggere questi racconti, quelli che si mettono a disquisire sul perché hanno giocato, perché i giocatori sono andati in giro con la coppa...

 

Io ero a casa, da bambina, mi ricordo che non capivo perché ci fossero dei morti, e la mattina dopo, proprio quelle cose da bambini che si pensa non capiscono nulla...quello che mi ricordo è che ne parlavamo nel cortile nell'atriodella scuola elementare del fatto che saliva il numero dei morti...perché ancora non si sapeva tutto.

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Io avevo 14 anni e quelle immagini rimaranno indelebili nella mia memoria..

Non mi vergogno, sabato ho pianto quando ho visto la coreografia in curva, lo striscione, i nomi dei 39 angeli...

Loro dall' alto vedrete...saranno con Noi a Berlino...ne sono certo...

 

Ed è anche pe loro che dobbiamo vincere a Berlino.

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Ho appena visto il film documentario, sono un testimone dell'Heysel, ho scritto un articolo che dovrebbe essere pubblicato su Juventibus che racconta la mia personale esperienza.

Mi sono scese alcune lacrime ....

Non ci sono parole anche a trent'anni di distanza ...

Un dramma che rimarrà sempre dentro di me, nel cuore, nell'anima e nella testa !

Ogni volta che un deficiente scrive, espone, dileggia qualcosa contro i 39 angeli di Bruxelles, occorrerebbe far vedere le lacrime di quel padre che ha perso la figlia !!!!

La cosa più vergognosa, è che la FIGC non punisca con durezza chiunque infanga questa tragedia, non allontani per sempre chiunque prenda in giro i tifosi bianconeri per i suoi morti.

La stessa cosa dovrebbe accadare per i caduti di Superga, anche se quella fu una disgrazia accidentale, una fatalità, quella dell'Heysel fu un omicidio di massa compiuto dall'UEFA, dalla Polizia Belga per mezzo di una banda di animali inglesi !!!!!

 

Bellissima la curva sabato scorso, mi venivano le lacrime anche in quell'occasione,

I cartelli con i nomi delle vittime, una cosa da brividi !!!!!

 

Hai perfettamente ragione. Punizioni esemplari per chi offende i morti.

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Nel pieno rispetto delle opinioni di tutti e senza alcun intento polemico, la delicatezza dell’argomento non merita sterili ed irrispettose diatribe, vorrei dire la mia.

Sono 30 anni che quando si affronta l’argomento Heysel, immancabilmente, da parte di tifosi avversari e media di parte, saltano fuori le solite questioni: si doveva giocare? L’esultanza è stata opportuna? I giocatori sapevano?

Non vi vergognate cari juventini di quella sera?

Tutte questioni di lana caprina assolutamente secondarie rispetto al cordoglio ed alla rabbia che 39 vittime innocenti, morte per una partita di calcio, dovrebbero suscitare.

No, si preferisce prendere la vicenda molto alla larga per arrivare all’unica sentenza che in Italia interessa davvero: la Juve è colpevole a prescindere.

Troppo difficile limitarsi a ciò che sarebbe giusto evidenziare: le responsabilità enormi di Uefa, Autorità Belghe, agenzie prive di scrupoli che misero in vendita biglietti su biglietti nel settore sbagliato. Troppo difficile raccontare il lato umano di quella sera. Meglio limitarsi a giudizi affrettati e pieni di livore: vi dovreste vergognare voi juventini…

 

Non so voi ma io sono sinceramente stufo.

 

Cosa avrebbe dovuto fare la Juventus quella maledetta sera? Ritirare la squadra e consentire un ulteriore carneficina? Una guerra di tutti contro tutti? La decisione di far giocare la partita fu l’unica decisione corretta a pare mio.

 

E veniamo al lato umano cui accennavo prima.

 

Il cordoglio, la tristezza ed il rispetto per 39 vite umane stroncate dovrebbe venire prima di tutto. Quei poveri corpi raccontano storie di persone semplici e piene di passione che, come molti di noi oggi si accingono a fare, erano accorse a Bruxelles per inseguire un sogno, quel maledetto sogno “dalle grandi orecchie”. Loro vengono prima di tutto.

 

I giocatori. Quella squadra prima che da grandi campioni era composta da grandi persone. I facili giudizi su di loro da parte di chi crede di avere una moralità integerrima, mi fanno ribrezzo. Mi ricordano tanto il comportamento di chi si reca ad un funerale non per dare conforto ai parenti ma per scrutarne le reazioni: una bassezza senza pari.

 

Chi ha vissuto sulla propria pelle eventi luttuosi e tragici sa bene che nell’immediato si possono tenere comportamenti che, rivisitati dopo tempo, paiono fuori luogo e completamente irrazionali.

È la vita che in maniera prepotente reclama il suo spazio sulla morte, ed il calcio è assolutamente un fenomeno vitale.

Rivedendo la partita oggi è facile accorgersi che per almeno 20 minuti i giocatori delle due squadre non sanno cosa fare (tant’è che un delegato uefa alla fine del primo tempo ribadì negli spogliatoi che la partita era valida!) si passano la palla confusi, quasi si chiedono se sia proprio il caso di giocare.

Poi però col passare dei minuti lo sport, la vita, prendono il sopravvento: la partita fu vera ed i nostri la vinsero meritatamente.

Quella coppa deve restare a Torino, come una sorta di monumento in ricordo di quella serata, magari andrebbe spostata nell’angolo della memoria e listata a lutto, ad imperituro ricordo.

Cabrini ha giustamente detto che, con le dovute proporzioni, anche i giocatori furono vittime di quella maledetta serata. Vero anzi verissimo!

Giovani atleti che erano li per disputare una delle partite più importanti della loro carriera, travolti da ciò che mai avrebbero immaginato di dover vivere.

Certo l’esultanza dei nostri, vista oggi, pare completamente fuori luogo, penso però, anche alla luce di quanto detto prima, che in determinate situazioni sia assai difficile giudicare con il senno di poi… nessun evento storico può essere compreso e giudicato usando gli occhi del presente.

Platini tempo dopo ebbe a dire: “..Io che esultai all’Heysel non finirò mai di sdebitarmi”.

Caro Le Roi la vita è spesso come un mosaico ciò che ci capita può essere compreso pienamente solo dopo tempo, osservando quella parte di mosaico che si è completata!

 

Voglio concludere con il mio ricordo personale. Mi rivedo bambino (avevo 10 anni) davanti alla tv con il mio completino bianconero, non compresi la gravità di quello che stava succedendo finchè non vidi il volto di mio padre: terreo, un misto di stupore ed angoscia.

A quell’età il senso di quello che si sta vivendo lo si percepisce in pieno dal volto dei propri genitori…

 

Impresso nella mia memoria però c’è il giorno successivo, erano gli anni 80 e stava maturando la mia passione per le sonorità new wave e post punk (che dura alla grande ancora oggi!), ricordo che in quei giorni stavo ascoltando ossessivamente un disco che mi era stato duplicato su cassetta da mio cugino più grande: “War” degli U2.

Un pezzo quel giorno non riuscivo a smettere di ascoltare: New Year’s day, associavo nella mia fantasia, sospesa tra infanzia e prima adolescenza, quelle note malinconiche a quanto successo la sera prima.

Anni dopo nel leggerne e comprenderne il testo, una strofa mi colpì come uno schiaffo: “Under a blood red sky A crowd has gathered in black and white Arms entwined, the chosen few The newspapers says, says Say it's true it's true...” (Sotto un cielo rosso sangue una folla si è radunata in bianco e nero A braccia conserte, i pochi eletti, Il giornale dice, dice, Dice che è vero, è vero ...).

Questa parte del testo, seppur scritta anni prima, sembra descrivere in poche semplici parole lo sgomento di quella sera.

Forse la mia associazione non era casuale, era il mio modo per omaggiare ed imprimere nella memoria quanto successo.

 

A volta nulla succede per caso..

Odio fare certi discorsi, il “sacro” ed il “profano” non vanno accostati, però esattamente dopo 30 anni siamo ancora a giocarci quella coppa in una città del nord Europa, chissà che non siano 39 stelle nel cielo, con la loro luce imperitura, ad aiutarci a sollevare quel maledetto trofeo verso di loro…

 

39 ANGELI PER SEMPRE CON NOI!!

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Alla fine del video ho pensato che alla fine della partita, vinta o persa, spero in un ricordo da parte della Juventus.

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I nostri fratelli furono mandati a morire.Che Dio perdoni tutti i parrucconi che decisero di giocare quella finale in una baracca di un paese assolutamente impreparato a gestire un evento cosi' ad alto rischio sicurezza.

39 persone persero la vita e centinaia di parenti costretti a piangere un proprio caro perche' l'Uefa penso' di stare ad organizzare un torneo di briscola tra nonnette arzille.

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un pugno nello stomaco. Ecco perché spero, davvero, che il 6 giugno si onorino anche quelle 39 vittime con una vittoria

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I nostri fratelli furono mandati a morire.Che Dio perdoni tutti i parrucconi che decisero di giocare quella finale in una baracca di un paese assolutamente impreparato a gestire un evento cosi' ad alto rischio sicurezza.

39 persone persero la vita e centinaia di parenti costretti a piangere un proprio caro perche' l'Uefa penso' di stare ad organizzare un torneo di briscola tra nonnette arzille.

Anche gli sportivissimi ed educatissimi inglesi furono colpevoli...la polizia non fece nulla ma furono loro a caricare e picchiare e costringere i nostri a scappare.

 

Tra l'altro, oggi ho scoperto due disastri in stadi inglesi di cui non sapevo nulla :o

http://it.m.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Bradford

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Tanti stanno ragionando su un eventuale COREOGRAFIA per Berlino... per me sarebbe OPPORTUNO, visto il trentennale dell'Heysel, che noi tifosi all'Olympiastadion facessimo una coerografia dedicata esclusivamente alle 39 vittime.

 

Sarebbe importante perchè siamo in MONDOVISIONE e si potrebbe ricordare degnamente quei morti sottolineando il fatto che NOI NON DIMENTICHIAMO.

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Il video sul Heysel e semplicemente..straziante un colpo duro...io essendo del 88 nn ho vissuto quella sera...ma mi basta vedere le immagini per capire...io ho una bambina di 3 anni nata. Proprio il 29 maggio del 2012...

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