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#VSrewind - Ripercorriamo insieme il cammino della Juventus in Champions in attesa della finale di Berlino • Parte II: Madrid e Atene

Post in rilievo

In attesa della finale della Champions League del prossimo 6 giugno, che vedrà la Juventus contendersi con il Barcellona il trofeo calcistico europeo più ambito, Vecchiasignora.com ha deciso di ripercorre tutto il cammino della squadra bianconera in questa edizione della Champions League.

 

Un viaggio lungo 12 partite, che ci porterrano alla vigilia del match più importante di tuttta una vita. Il nostro forum vi invita a ricordare le sensazioni, le emozioni e le giocate dei nostri campioni durante tutti i match disputati fino ad ora.

 

Lo potremo fare utilizzando anche i nostri canali social Facebook e Twitter utilizzando l'hashtag: #VSrewind

 

 

Il viaggio prosegue con le due successive trasferte. Si scende in campo a Madrid e ad Atene:

 

 

246m14y.jpg

 

Atletico Madrid - Juventus 1-0

 

Marcatori:

 

74' Arda Turan

 

Olympiacos - Juventus 1-0

 

Marcatori:

 

35' Kasami

 

 

Dopo la bella vittoria contro il Malmo, la Juventus cade in entrambe le due successive trasferte: Arda Turan a Madrid e Kasami ad Atene spingono i bianconeri lontano dalla vetta.

 

Ecco gli highlights dei due incontri:

 

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Aver concesso praticamente nulla ai vice-campioni d'Europa (o forse vincitori della mini-Champions?) fu un bel segnale, secondo me. Si vedeva che la squadra, pur non brillando, non aveva più la paura mostrata l'anno precedente.

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Dopo Atletico-Juve ero contento, un'ottima Juve sconfitta solo da un tiro (se così si può chiamare) fortunato. Abbiam avuto in mano il gioco per 90'.

Contro l'Olympiakos, mi resi conto che, il 3-5-2, era da accantonare. Sia Licht che Evra salivano contemporaneamente, per cui, ci lasciavano scoperti quando loro ripartivano.

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Grande partita a Madrid con un'ingiusta sconfitta. Ad Atene invece abbiamo giocato così così... Si che il portiere ha fatto delle parate incredibili ma il primo tempo non eravamo in campo.

Certo che dopo quelle due sconfitte era impensabile solamente immaginarci alla seconda fase... E invece...

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Le sberle vanno in coppia? :d

La squadra era in quella fase di transizione dal vecchio regime al nuovo, soprattutto ad Atene. Ha tenuto discretamente a Madrid, è andata in confusione con l'Olympiakos, nonostante il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto.

Insomma, due botte che potevano pregiudicare nei numeri e soprattutto a livello psicologico (paura di fallire un'altra stagione...) il successivo percorso europeo.

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Entrambe queste partite sono arrivate per motivi diversi 2 sconfitte che non meritavamo proprio, per nostra fortuna abbiamo saputo reagire e superato il girone per fare il cammino che ben conosciamo. .ehm .ehm .ehm

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Dopo Atletico-Juve ero contento, un'ottima Juve sconfitta solo da un tiro (se così si può chiamare) fortunato. Abbiam avuto in mano il gioco per 90'.

Contro l'Olympiakos, mi resi conto che, il 3-5-2, era da accantonare. Sia Licht che Evra salivano contemporaneamente, per cui, ci lasciavano scoperti quando loro ripartivano.

Giocava Asamoah ad Atene :d

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Partitaccia a Madrid di entrambe le squadre, ma era giusto il pareggio....la prima ora di Atene sconfortante, il terrore nelle faccie, nelle gambe, negli occhi....poi è vero Roberto, ma due gol ce li mangiammo proprio.....

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Furono due partite diverse.

Al Calderon fu una gara bloccatissima, non successe praticamente nulla. Io non ero soddisfatto, perché palesavamo una sterilità offensiva pietosa. Certo, non era facile contro quell'Atletico, ma non riuscimmo a costruire una sola azione da goal.

Al Karaiskakis partimmo in maniera disastrosa, subendo il ritmo dei greci. Poi però prendemmo controllo della gara, grazie a Morata titolare e a qualche accorgimento tattico. Fummo sfortunati e imprecisi. Ero affranto, ma non deluso.

 

Ecco i miei commenti all'epoca:

Atletico Madrid

 

È ovvio che la partita di ieri sarebbe potuta finire con una nostra vittoria, o con un equo pareggio a reti inviolate. Ha però poca importanza.

La partita di ieri è solo l'ennesimo esempio delle deficienze intrinseche del nostro gioco e della nostra rosa. Io rimango amareggiato per quello (ormai non c'è più bisogno di arrabbiarsi, si sa da prima).

 

Si sa. Allegri ha introdotto alcuni cambiamenti ma, come aveva evidenziato la partita col Malmo e come avevo ravvisato, questi non bastano a modificare i limiti intrinsechi del 352.

Ti prego mister, non arenarti su sto modulo solo perché ci garantisce vittorie semplici in Italia.

 

Chi prospetta con veemenza il cambio modulo lo fa perché è ormai conscio dei limiti strutturali di questo sistema di gioco che cozzano irreparabilmente con i principi affermatisi nel calcio moderno. Non a caso efficacissimo in Italia dove si gioca un calcio obsoleto. In questo senso la partita di oggi diventa solo l'ultimo dei tanti esempi.

Poi è ovvio che oggi avremmo potuto anche vincere e che il pareggio sarebbe stato equo, ma ha poca importanza, o comunque relativa.

 

 

Olympiakos:

 

Allegri non ha i mezzi per mettere in pratica le sue teorie (per la capacità vedremo), anche se concordo sul non aver tenuto fede ai piccoli accorgimenti apportati finora solo per far giocare i senatori. È molto grave, ha perso punti. Può recuperarli.

 

Il mio pensiero è che in quanto da te espresso si tenda a traslare su Allegri molte colpe che, in realtà, appartengono a Conte.

La confusione a cui siamo andati incontro ultimamente risiede in tentativi di cambiamento apportati da Max che scuotono un sistema che NON sa scuotersi. Vedo una squadra fossilizzata e abbarbicata al sistema contiano i cui difetti sono molti di quelli da te espressi e condannati nel topic.

Impossibilità di cambiamento che sta a due livelli. Il primo è quello di spogliatoio. Troppo ingombranti i senatori, troppo assurdo vedere Pirlo in campo ad Atene per poi uscire dopo nemmeno un'ora. Gli accorgimenti apportati da Allegri sono stati cancellati per gran parte della gara con l'Olympiakos per far spazio ai giocatori pesanti nello spogliatoio. Ciò ha determinato un ritorno completo, un'aderenza totale al gioco contiano nella gara incriminata. La grande mole di gioco è nata dopo, dallo spostamento di Tevez in fascia, dalla velocizzazione fornita da Marchisio. Elementi allegriani.

Vi è inoltre un'impossibilità di cambiamento a livello di rosa. Abbiamo offerte limitate di calciatori. C'è poca variabilità in squadra. Il tutto è dovuto ai mercati marotta-contiani.

Stanti i meriti enormi, monumentali, sacrosanti di Antonio Conte i difetti strutturali della rosa sono esattamente quelli da lui determinati e le risposte della squadra ai cambiamenti sono insoddisfacenti e portano a scompensi nelle prestazioni.

 

È chiaro che l'errore di schierare Pirlo sia di Allegri. Errore grave, aggiungerei. Volevo solo sottolineare come, avendo ceduto ad alcuni equilibri di spogliatoio, abbia per forza di cose riproposto in toto i meccanismi creati da Conte, accantonando i propri accorgimenti. Da cui una maggiore fatica nella prima parte di gara, fino appunto ai cambiamenti. Volevo dunque sottolineare come con Conte la fatica fosse maggiore, con Allegri ci fosse già un poco più di fluidità.

Riguardo alla confusione sono più o meno d'accordo. Giusto dire che Allegri deve essere risoluto, non impappinarsi sui cambi, per esempio. Però se i giocatori faticano a interpretare uno schema diverso non è solo colpa sua. Ci sta un po' di eredità dalla precedente gestione, un po' di confusione fatta da Allegri, un po' di necessità di tempo per migliorare le nuove soluzioni. Il punto cruciale è secondo me capire quanto abbia inciso Allegri contro l'Olympiakos nello spostamento in fascia di Tevez. Non ho ben compreso se sia stato un input preciso del mister o una decisione autonoma di Carlos che sarebbe andato di sua sponte a trovare la posizione migliore e più funzionale.

Io credo che Conte sarebbe stato fautore di rivolgimenti nella rosa a livello di uomini, non a livello di caratteristiche. Ma qui non si può dire, non avremo mai la controprova.

Probabilmente io tendo a dare più peso a quanto fatto per costruire questo tipo di squadra, tu alla confusione apportata da alcuni atteggiamenti e decisioni.

 

La gestione del pallone dipende in maniera preponderante dall'occupazione degli spazi e dalle linee di passaggio che si vengono a creare. Ergo dal modulo. Nello specifico il nostro modulo determina sia una difficoltà nel possesso del pallone sia, contemporaneamente, un'impossibilità di verticalizzazione.

Si potrebbe anche aggiungere l'impossibilità di pressing e lo schiacciamento del baricentro, ma non voglio essere troppo cattivo.

 

 

 

Se non si fosse capito, volevo il cambio modulo sefz

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Pensavo si fosse già rotto, vabbè il succo non cambia

:)

 

Certo .ok Infatti ricordo le statistiche della partita: la linea di passaggio più sfruttata fu Chiellini per Asamoah, la seconda Asamoah per Chiellini .ghgh

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Ricordo che eravamo sí stati sfortunati in entrambe le trasferte perse, ma che avevamo pure mancato ancora una volta qualcosa come mentalitá. Io ricordo che avevo scritto qui sul forum che il nostro atteggiamento sia a Madrid che ad Atene era stato troppo prudente ed italianista e che serviva un cambio tattico ma anche di mentalitá se volevamo andare lontano in questa Champions. Quel cambio é avvenuto nella partita successiva. Bravo Allegri ad avere il coraggio di cambiare quando serviva. Dubito che Conte avrebbe cambiato qualcosa, probabilmente avrebbe testardamente insistito col 3-5-2 anche a costo di uscire dalla coppa......e sottolineo che non sono certo un anti-Contiano, anzi gli sono molto riconoscente per i tre bellissimi anni da nostro allenatore. Ma é pure evidente che il limite piú grosso di Conte come allenatore é l´eccessivo orgoglio e testardaggine. Preferisce perdere da martiro piuttosto che vincere dopo aver ammesso i propri errori ed averli corretti. Conte é un ottimo allenatore, per caritá. Ma se vuole crescere e diventare un GRANDISSIMO allenatore, deve imparare ad essere piú umile e meno narcissista. E mettere da parte alcune manie di grandezza che a volte ha.....

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Arrivavano vedove di conte dappertutto.

 

Tanto per ricordarne qualcuna:

 

se non fossero in malafede, le teste di marotta e acciuga sarebbero esposte in pubblica piazza già da stasera

antonio hai fatto bene a scappare

p.s e mi raccomado date a pirlo e Roberto le colpe di questa sconfitta

"con allegri al posto del fuggitivo almeno passiamo i gironi (cit. dei fenomeni del forum)

 

senza una dirigenza nuova in blocco: ambiziosa, capace, competente, da JUVENTUS e senza investimenti veri, non andremo mai da nessuna parte in Europa!!!

l'allenatore neppure a dirlo, anche perché ad oggi non ne abbiamo uno.

 

Questa è una squadra scarsa con un allenatore inadeguato. Punto.

 

Tutto torna. Ecco la Juve che sapevo che sarebbe stata, senza Conte e con il solito mercato mantenitivo e provinciale.

Quest'anno non si vince neanche la coppa del nonno. Ma già si sapeva.

 

L'unica cosa positiva è il fatto che nell'intervallo il Grande Condottiero sia entrato negli spogliatoi: significa che il * gli comincia a bruciare, significa che presto potrebbero servire le valige. la Grande Dirigenza deve dire Tutta la Verità nient'altro che la Verità su conte e poi togliere il disturbo.

GLI AGNELLI (forse) PASSANO, LA JUVE RESTA.

 

Buffon è stato un grande giocatore, ma purtroppo solo in una occasione (parlo ovviamente a livello di club) diversi anni or sono ha potuto assaporare cosa si provi ad essere parte di una delle formazioni che si giocano il successo ai massimi livelli. Il resto delle sue certezze derivano dalla convinzione che deriva dall'essere stato considerato individualmente un grandissimo portiere. Quindi lo ribadisco: non può sapere con esattezza come deve comportarsi una squadra in grado di rendere tangibile il sogno di vincere una UEFA Champions League, ed ha una offuscata visione di quali siano i rapporti di forza in gioco quando la sua squadra partecipa alla consuete mattanze internazionali. Detto questo, grande rispetto per ciò che Buffon è stato nella sua dimensione individuale. Saluti.

 

....

 

Vede sig. Portatore di luce, mi duole dirlo, ma stiamo rischiando di diventare una nobile decaduta a livello Europeo, quando vede giocare Real e Bayern con tale qualita, con una tale organizzazione di gioco, che sia in casa o fuori casa con degli interpreti fenomenali, guarda la Juventus e sembra di assistere ad un altro sport, ormai anche il Porto ci è superiore per individualita...

Riguardo le conferenze e le intterviste, ormai non ci faccio piu caso, un'insieme di banalita, quando leggo o sento di mentalita mi viene da ridere, se sei scarso sei scarso, senza storie.

Riguardo il posto da DG invece, ci metterei massimo 3 anni a costruire uno squadrone da Champions,innanzitutto prenderei un'allenatore da calcio Europeo, con delle idee da grande squadra come Pochettino, che gioca con il 4-2-3-1 e 4-3-3 con giocatori fisici e che giocano corto e quindi gli comprerei giocatori adatti al suo modulo. A centrocampo alcuni tra Imbula, Schnederlin, Lucas Silva, Goretzka, Barkley, Kondogbia, O. Torres, sulla trequarti e sugli esterni invece sceglierei tra Praet, Draxler, Depay, Brahimi Thauvin, Bellarabi, Son, Calhanoglu, Lacazette, N'tep, Lazaro, Tadic, Mane, Yarmolenko, Konoplianka, Meyer e via discorrendo, anche riguardo la difesa i terzini potrebbero essere R. Rodriguez, Alex Sandro, Versaljko, Danilo, Gaya e compagnia...invece andremo a prendere Allan e Zaza...Insomma di idee ne avrei parecchie!

Buona serata lei, è sempre un piacere leggere le sue disamine.

 

Come volevasi dimostrare Conte con la rosa che aveva ha fatto anche troppo bene.

Dai in mano la squadra ad Allegri ed ecco i risultati,spero che arriveremo ultimi nel girone,perchè continuando a giocare cosi la Roma lo scudetto lo vince a mani basse.

Purtroppo quando hai una dirigenza incapace,succede questo,molti giocatori spremuti da Conte ormai sono arrivati alla frutta,non ci voleva un mago a capire che alcuni punti cardine della squadra andavano cambiati (Barzagli,Lich,lo stesso Pirlo non puó reggere più certi ritmi) ma Conte pretendeva troppo,perció la società ha dato la squadra a un signor si come Allegri,che mai si lamenterebbe di nulla,in Italia la Roma ha colmato il gap,in Europa abbiamo sempre fatto male,e cosi siamo sulla strada giusta per tornare a vincere il nulla. Marotta è riuscito nella sua missione,che era stata interrotta dopo le dimissioni di Delneri e l'arrivo di Conte. Ora potrà continuare il lavoro,di farci diventare la Sampdoria di turno. Ah no,però ha preso Pirlo e Pogba,per molti è considerato ancora un top dirigente.

Siamo alla frutta.

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