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Calciopoli: uscite le prime motivazioni della sentenza, ma riprendono perlopiù il filone Giraudo (rito abbr). La confusione dei media. (in aggiornam)

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(ANSA) - BOLOGNA, 28 LUG - "Sono proprio i diretti contatti tra gli emissari della società che avevano concorso a predisporre le griglie arbitrali e l'arbitro definitivamente sorteggiato, a costituire la prova dell'inquinamento complessivo del sistema". E' un passaggio delle motivazioni della sentenza di Cassazione su Calciopoli. La Cassazione ha dichiarato la prescrizione dell'associazione a delinquere contestata all'ex dg della Juventus Luciano Moggi e all'ex ad bianconero Antonio Giraudo.

 

cds

 

Calciopoli e Cassazione: “Ecco come veniva inquinato il sistema”

 

“Sono proprio i diretti contatti tra gli emissari della società che avevano concorso a predisporre le griglie arbitrali e l’arbitro definitivamente sorteggiato, a costituire la prova dell’inquinamento complessivo del sistema” iniziato con la predisposizione delle griglie e dunque, “della piena operatività di un sistema ben organizzato costituito da soggetti a vario titolo e con vari ruoli, intenzionati a porre in essere condotte penalmente illecite dirette a influire sul campionato di calcio di serie A 2004-2005″. E’ un passaggio delle motivazioni della sentenza di Cassazione di Calciopoli, riportato in una dichiarazione dall’avvocato Bruno Catalanotti, che assiste il Bologna Fc 1909, retrocesso al termine di quella stagione e parte civile nel processo. La Cassazione ha dichiarato la prescrizione dell’associazione a delinquere contestata all’ex dg della Juventus Luciano Moggi e all’ex ad bianconero Antonio Giraudo, condannati dalla Corte di appello di Napoli a due anni e quattro mesi e un anno e otto mesi. Sono rimaste confermate le condanne al risarcimento dei danni a favore delle parti civili, tra cui quella di Giraudo a favore del Bologna. Quanto alla sussistenza dei delitti contestati, osserva il legale, la Cassazione ha respinto tutti i 13 motivi di ricorso di Giraudo.

In relazione al delitto associativo, la Corte osserva che la sua esistenza e “l’intraneità di Giraudo nel sistema illecito facente capo a detta struttura” è dimostrato anche, si legge nella sentenza, “dalle schede estere comprate in Svizzera e in grado di neutralizzare tentativi di intrusione da parte di estranei” da distribuire “a quei soggetti con i quali avrebbe dovuto, di volta in volta, interfacciarsi per il perseguimento di determinate esigenze (…) ponendosi al riparo di occhi ed orecchie indiscrete: tale sistema inusitato e per certi versi ingegnoso” costituisce “la base fondante del funzionamento dell’associazione come esattamente ritenuto dalla Corte di appello”. Ci sono poi gli incontri e le riunioni “di carattere programmatico e destinate ad una cerchia di persone (Giraudo, Moggi, Pairetto e Bergamo) spesso tenute a ridosso di determinati incontri calcistici” e, tra l’altro, la partecipazione di Giraudo alla “cerimonia di predisposizione delle ‘griglie arbitrali'”. L’alterazione delle partite di campionato, si legge in un successivo passaggio “può benissimo essere perseguita e ottenuta attraverso una pluralità coordinata di condotte di altro tenore in vista di una manipolazione delle gare, di cui la predisposizione delle griglie rappresenta l’inizio del sistema illecito”. La conseguenza è “l’insidiosità, penalmente valutabile” della partecipazione dei dirigenti del calcio alla predisposizione delle griglie, in modo da poter inserire “con il beneplacito dei designatori arbitrali, giudici di gara considerati ‘vicini’ al proprio gruppo di interesse”. E ben si spiega, per la Corte, “in tale ottica, l’intervento a tutela dell’imparzialità arbitrale” da parte di organismi della stampa specializzata “opportunamente e sapientemente manovrati dietro le quinte dall’onnipresente duopolio juventino Moggi e Giraudo (quale provetta ‘spalla del primo’) in modo da far passare davanti all’opinione pubblica l’immagine non solo imparziali, ma anche tecnicamente competenti e degni di plauso”.

 

Marco Belinazzo (Sole 24 ore)

 

Cassazione: «Sistema inquinato». Ma non spiega i misteri di Calciopoli

 

La giustizia ha deciso che Moggi e Giraudo hanno effettivamente «inquinato» il sistema, lo ha deciso nel 2006 e non ha voluto sapere, né conoscere altre verità

 

TORINO - La Cassazione riporta indietro l’orologio di Calciopoli: si torna alle cene e alle griglie, ai quei «contatti con il mondo arbitrale» che costituiscono «la prova dell’inquinamento complessivo del sistema». Scrive così la Cassazione nelle motivazioni della sentenza, il cui dispositivo era stato emesso il 24 marzo e aveva “prescritto” Antonio Giraudo e Luciano Moggi, ex amministratore delegato ed ex direttore generale della Juventus. Quarantacinque pagine nelle quali si prendono in considerazione i ricorsi alle sentenze di secondo grado e nelle quali si reiterano alcuni equivoci di fondo, tramandati da sentenza a sentenza nel corso dei lunghissimi nove anni della vicenda. La giustizia ha deciso che Moggi e Giraudo hanno effettivamente «inquinato» il sistema, lo ha deciso nel 2006 e non ha voluto sapere, né conoscere altre verità. Anzi lo aveva deciso prima, durante le indagini, quando non erano state prese in considerazione tutte le telefonate che potevano scagionare o alleviare la posizione dei dirigenti della Juventus, fino a smontare il concetto stesso di Cupola. Moggi e Giraudo, dunque, hanno «inquinato» il sistema: termine che serve a dribblare il fatto che nessun giudice ha mai rietnuto sufficienti le prove per affermare che quel campionato (oggetto di indagine fu solo il 2004-05) è stato effettivamente alterato. Anzi, nella sentenza di primo grado si legge sostanzialmente il contrario.

 

Oh che bel castello - Esiste però il castello accusatorio, costruito con le intercettazioni sapientemente selezionate dalle 170mila. Esistono cioè le famose «grigliate», ovvero le telefonate fra Moggi e il designatore Bergamo, durante le quali i due stabilivano gli arbitri da inserire nello schema del sorteggio. Telefonate che hanno particolarmente colpito la Cassazione che le cita come esempio di inquinamento. Insomma non viene tenuto in considerazione fatto che anche altri dirigenti (Meani del Milan, Facchetti dell’Inter, tanto per fare un esempio, ma l’elenco potrebbe essere lungo) chiamassero Bergamo per perorare la loro causa e chiedere esplicitamente questo o quell’arbitro (Collina, per esempio...). Ma quindi, quante cupole esistevano? La Cassazione non ce lo dice, anche se ammette fra le righe che «il sistema delle predisposizione delle griglie era piuttosto diffuso» e ammette che gli sviluppi dei comportamenti di Meani e Facchetti (citati esplicitamente) «non sono stati approfonditi dalle indagini».

 

Senza arbitri - Così come non ci dice come si fa a inquinare in modo così profondo il sistema se, una volta sistemate le griglie, non si ha potere effettivo sugli arbitri, che ne sono usciti tutti puliti (tranne De Santis condannato e Racalbuto prescritto). Il processo di Calciopoli si conclude, quindi, senza sapere come mai Moggi e i suoi sodali abbiano messo in piedi tutta la struttura, con tanto di schede svizzere supersegrete per la Cassazione (ma che si poteva intercettare e non si capisce ancora perché la Procura di Napoli non l’abbia fatto, visto che avrebbe avuto in mano la pistola fumante di una conversazione fra Moggi e gli arbitri), se poi alla fine non c’erano arbitri disponibili a “truccare” le partite. Sono stati assolti tutti tranne due e uno dei due (De Santis) viene condannato per una partita in cui la Juventus non c’entrava niente. Insomma, la Cassazione ratifica quello che sapevamo già e quello che abbiamo saputo dopo, ma non tutti hanno voluto sapere.

 

Guido Vaciago - Tuttosport

 

Sulle motivazioni del filone relativo a Giraudo, nel merito, il delirante articolo di Catapano (GdS)

Juventus, Giraudo prescritto: ecco le motivazioni della sentenza

 

In attesa di conoscere quelle di Moggi e De Santis, la Cassazione non lascia dubbi: "Non vi sono elementi per evincere l'insussistenza dei reati nè la loro non attribuibilità al Giraudo"

 

Prescritto, non assolto. Antonio Giraudo deve ringraziare il tempo e il decorso della prescrizione, che come ha osservato il Procuratore generale nella sua requisitoria sono "i protagonisti principali" della vicenda Calciopoli. L'ex amministratore delegato della Juventus, condannato per i delitti di associazione a delinquere e frode sportiva a cinque anni di reclusione, poi ridotti in Appello ad un anno e otto mesi, il 24 marzo scorso ha chiuso la sua vicenda giudiziaria, svoltasi con rito abbreviato, con una sentenza di prescrizione. Le lungaggini della giustizia italiana, per qualcuno non del tutto casuali, hanno condizionato pesantemente il processo per Calciopoli. Ma le motivazioni depositate il 21 luglio, in attesa di conoscere quelle relative al rito ordinario (Moggi e De Santis) non lasciano più spazio ad alcun dubbio: "Non vi sono elementi - scrive la Terza Sezione Penale della Cassazione - dai quali evincere l'insussistenza dei reati suddetti nè la loro non attribuibilità al Giraudo...".

 

RISARCIMENTI E SCHEDE — Parole pesanti, che hanno una logica conseguenza: la Suprema Corte ribadisce ovviamente la condanna di Giraudo al risarcimento dei danni alle parti civili, società (tra cui Bologna e Atalanta), Figc e consumatori. Quanto alla sussistenza dei delitti contestati all'ex a.d. bianconero, la Cassazione ha respinto tutti i 13 motivi di ricorso presentati dall'imputato, osservando in relazione al delitto associativo che "...l'intraneità del Giraudo nel sistema illecito facente capo a detta struttura" è dimostrato anche "dalle schede svizzere in grado di neutralizzare tentativi di intrusione da parte di estranei", da distribuire "a quei soggetti con i quali avrebbe dovuto, di volta in volta, interfacciarsi per il perseguimento di determinate esigenze (tutte rientranti in quel programma criminoso globale), ponendosi al riparto di occhi e orecchi indiscreti". Un sistema, ribadisce la Corte, "che costituisce la base fondante del funzionamento dell'associazione".

 

INTERCETTAZIONI E GRIGLIE — Nelle motivazioni della Cassazione, però, finiscono anche le intercettazioni telefoniche che dimostrano "la pluralità e costanza dei contatti tra i vari consociati", "gli incontri niente affatto conviviali" anche "nelle abitazioni private di ciascuno dei partecipanti", compresi quelli "per il salvataggio della Fiorentina", la "predisposizione delle griglie arbitrali", contestata dalle difese come "innocua e penalmente irrilevante", ma, secondo i magistrati della Suprema Corte, "dimostrativa della vicinanza dell'arbitro di volta in volta designato ai soggetti attivi nell'ipotizzato gruppo associativo".

 

Alessandro Catapano - gds

 

Sono per ora i primi stralci, ma ci sarebbe da rabbrividire!!!

I "DIRETTI CONTATTI" sarebbero una prova??? E allora quante squadre dovrebbero essere punite? Quanti diretti contatti (e in certi casi DIRETTISSIMI, dato che avvenivano tra dirigenti di società al telefono "direttamente" con gli arbitri), andrebbero puniti?

La "moviola"... i "giornalisti"... ma che razza di fuffa sarebbe?

Sorvolo sull'articolo della rosea a firma "Alessandro Catapano", perchè potrei auto-bannarmi!

 

Cmq... attendiamo altri aggiornamenti.

 

 

EDIT:

 

Motivazioni senza motivazione

 

Precisiamo che ad essere state pubblicate finora sono le motivazioni del giudizio di Cassazione relativo a Giraudo e agli altri imputati che avevano scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato. http://www.cortedicassazione.it/cassazione-resources/resources/cms/documents/31623_07_15.pdf

Precisiamo inoltre che non ci interessano, e quindi non le commenteremo, le considerazioni (di parte) dell'avvocato Catalanotti, prontamente riprese dalla maggior parte dei media (chissà perché...), come fossero oro colato.

Come detto in precedenza lasciamo ai legali della società Juventus il compito di analizzare parola per parola, punto per punto, cosa ci sia nelle motivazioni, tanto queste quanto quelle riferite a Moggi e agli altri imputati giudicati con il rito ordinario.

Commenteremo comunque attraverso una o più analisi dedicate, nei prossimi giorni, sia le une sia le altre. Nel giudizio di Cassazione sull'abbreviato, niente di utile (per gli obiettivi della società Juventus) da segnalare. La Cassazione conferma le motivazioni fantasiose della sentenza d'appello dell'abbreviato. Confermato il reato di pericolo a consumazione anticipata.

Sì, avete capito bene: "reato di pericolo a consumazione anticipata". Respinti i ricorsi del Pm e delle difese. Il "reato" c'è, ma è tutto prescritto. Non è stato alterato nulla, ma forse c'era l'intenzione di provarci... Confermato, senza dimostrarne l'esistenza (se non con illazioni) che c'è un'associazione per delinquere, finalizzata a "nonsisachecosa". Anzi, si sa: finalizzata a favorire la Juventus. Truccavano le griglie (non truccate) per avere nei sorteggi (regolari) più possibilità di avere arbitri amici (assolti) che favorissero la Juventus nelle partite (non taroccate) di quel campionato (non alterato). Associazione per delinquere della quale si sospetta faccia parte Giraudo. Perché? Perché non può non farne parte. "Non vi sono elementi dai quali evincere l'insussistenza dei reati suddetti né la loro non attribuibilità al Giraudo". Associazione per delinquere che si concretizza nella partecipazione a cene e incontri vari. Cene e incontri vari finalizzati a cosa? Boh... nel dubbio, saranno senz'altro servite a condizionare arbitri, partite e campionati.

Il ruolo di Giraudo, al quale non è attribuita alcuna sim svizzera, nell’associazione per delinquere consisterebbe nell’aver partecipato ad una cena prima di Juventus-Udinese. Cena nella quale si sarebbe tramato per condizionare la formazione della griglia arbitrale della partita. Partita non truccata, con arbitro e assistenti tutti assolti e sorteggio regolare. Cena seguita dalla nota telefonata tra Moggi e Bergamo (che Giraudo neppure lo nominano), nella quale Moggi ipotizza una cinquina di nomi della quale non fa parte Rodomonti, che sarà l'arbitro della partita, poi comunque assolto, così come gli assistenti Gemignani e Foschetti. Il tutto, dentro una sentenza penale della Corte suprema di Cassazione della Repubblica italiana. Ora attendiamo di leggere anche quelle per Moggi e gli altri imputati giudicati con rito ordinario. Ma ci pare difficile possano essere molto diverse da queste. Intanto, ringraziamo i giudici per averci fatto ringiovanire di nove anni...

 

ju29vero.com

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colpo definitivo per potersi riprendere gli scudi...e il risarcimento....noi soli contro tutti....aa invece vorrebbe restaurare il calcio italiano..bahh

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Niente di nuovo, i giudici si spalleggiano l'un l'altro per non andarsi contro. Ne avrei da raccontare a tal proposito e ben più gravi di questa farsa.

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Adesso voglio sapere quali arbitri ci siamo "accaparrati" e per quali partite, visto questo sistema corrotto delle griglie predisposte .uhm Chissà perchè immagino già l'eventuale risposta .uhm

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L'inter è l'unica squadra di giuda che è riuscita a vincere con il tribunale... invece di giocare sul campo hanno giocato con le intercettazioni false, dovrebbero essere cancellati dalla storia del calcio

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Motivazioni basate su pratiche comuni e stra-conclamate! E' assurdo!

Su Giraudo poi il colmo! Invece di portare elementi probanti... "non ci sono elementi per evincere l'insussistenza dei reati"!

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Sono per ora i primi stralci, ma ci sarebbe da rabbrividire!!!

I "DIRETTI CONTATTI" sarebbero una prova??? E allora quante squadre dovrebbero essere punite? Quanti diretti contatti (e in certi casi DIRETTISSIMI, dato che avvenivano tra dirigenti di società al telefono "direttamente" con gli arbitri), andrebbero puniti?

La "moviola"... i "giornalisti"... ma che razza di fuffa sarebbe?

Sorvolo sull'articolo della rosea a firma "Alessandro Catapano", perchè potrei auto-bannarmi!

 

Cmq... attendiamo altri aggiornamenti.

 

Direi che sta tutto in questa frase:

 

la Cassazione non lascia dubbi: "Non vi sono elementi per evincere l'insussistenza dei reati nè la loro non attribuibilità al Giraudo"

 

Giustizia sottosopra, nel senso letterale del termine...

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quindi si può falsare un campionato a favore della juve consociandosi con arbitri che poi non la arbitreranno.

ok, mi pare fattibile.

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Ma è vergognoso! Queste motivazioni non hanno senso! Cioè si rifanno a tematiche sulle quali siamo già stati assolti!

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la pallottola magica di jfk era piu' verosimile di questa pagliacciata fondata non su atti ma sul sentito dire

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nei giorni che nn si gioca a calcio..ovvero fuori dai 90 minuti che la juve calca ilcampo...x il tifoso juventino sono soltanto giornate di caccca

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Motivazioni basate su pratiche comuni e stra-conclamate! E' assurdo!

Su Giraudo poi il colmo! Invece di portare elementi probanti... "non ci sono elementi per evincere l'insussistenza dei reati"!

 

Si... "fantastico"... in pratica è come il "non poteva non sapere" di Conte 2 anni fa....

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