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Giannij Stinson

VIDEO Conferenza presentazione di Dani Alves: «Mi piace sognare e voglio aiutare la Juve a raggiungere il suo sogno. Sono un lavoratore, non una star»

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VIDEO Conferenza presentazione di Dani Alves: «mi piace sognare e voglio aiutare la Juve a raggiungere il suo sogno. Sono un lavoratore non una star»

 

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La Juventus presenta ufficialmente l'ultimo top player arrivato a Torino, Dani Alves. Dalle 09:30, la stella brasiliana risponderà alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Tuttojuve.com seguirà in diretta l'evento riportando integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni.

 

Buongiorno Dani. Perchè tra tanti grandi club hai scelto proprio la Juventus? Che numero di maglia prenderai?

"Buongiorno a tutti. E' davvero un onore stare qui, è un onore entrare a far parte di questa squadra. Ho scelto la Juve perchè mi piace sognare, sognare squadre grandi, sognare insieme ai grandi giocatori e penso che la Juve abbia un grande sogno che io voglio condividere e cercare di renderlo una realtà. So che è da molto che la Juve non vince la Champions e che è un titolo che ambisce ad avere quanto prima, è da molti anni che è leader in Italia, in Europa ha questa voglia di trionfare, così come in Italia. Ha dei giocatori molti importanti, ha una storia importante, a me piacciono molto le squadre che hanno una storia. Io voglio far parte di questa storia. Visto che considero una grande squadra la Juve, penso che sarà un'esperienza davvero interessante, sarà interessante vivere in un altro Paese, scoprire un nuovo tipo di calcio che non conosco, per questo ho scelto questa avventura. Voglio condividere con tutti voi, con tutti loro questo sogno e voglio raggiungere l'obiettivo che tutti vogliono conseguire. Ho scelto il 23 come numero della maglietta. Le ragioni sono due, importanti giocatori: LeBron James, che è un giocatore che si reinventa, che non si siede sugli allori, ma vuole sempre trovare nuove sfide e vincerle. Non si accontenta mai. E visto che lui ha cambiato squadra, era a Miami, stava facendo una buona carriera e ha deciso di cambiare, è da un anno che sta facendo questa nuova esperienza. Quest'anno è tornato alla grande e si è reinventato. E' un numero che mi risveglia questa sensazione di venire in un nuovo Paese, in una nuova squadra e potermi reinventare, conoscere nuovi compagni di squadra, conoscere un nuovo tipo di calcio e altre squadre con le quali mi confronterò, per questo ho scelto il 23".

 

Cosa credi che manchi alla Juventus per vincere la Champions?

"Diciamo che a dire il vero non so rispondere, perchè io non c'ero e potrò avere un'opinione a riguardo da qui in avanti di quello che possa mancare a questa squadra per arrivare a raggiungere questo obiettivo. Vediamo di risolvere insieme ai compagni di risolvere quello che manca a questa squadra a livello europeo. E' sicuramente una competizione importante, dove bisogna giocare bene, non basta avere dei buoni giocatori, ma bisogna saperla affrontare nel modo giusto. Sicuramente se ci manca qualcosa, a partire da adesso cercheremo di scoprire che cos'è e di risolvere, in modo che quando sarà il momento di dimostrare quello che valiamo saremo in grado di fare il nostro dovere al meglio".

 

Come si fa a lasciare il Barcellona per arrivare in un calcio come quello italiano che deve rilanciarsi?

"E' proprio come dicevo prima, è una squadra che ha molta voglia di reinventarsi, di raggiungere obiettivi. Abbiamo gli stessi obiettivi. Mi piace questa parola reinventarsi perchè sono quelle sfide non solo per la squadra e per i giocatori che la compongono, ma è una questione che riguarda tutto il calcio italiano. Di solito il calcio italiano è rappresentato quasi sempre dalla Juve all'estero, quindi è un'opportunità unica quella di far parte di una squadra unica, che ha una storia importante, una squadra che non vince da molti anni questa competizione europea e quindi lotteremo fino in fondo per poterlo fare. Vengo con questa illusione, con questa grande voglia di mettermi in gioco, non mi piace sedermi sugli allori, sedermi in un posto e stare tutta la vita a fare la stessa cosa, sempre con gli stessi obiettivi. Arrivo ad un punto in cui poi mi stufo di non avere altri obiettivi da raggiungere, per questo io voglio cambiare, voglio farlo in un posto nuovo e ringrazio molto la Juve per avermi dato l'opportunità di stare qui e di vivere questa esperienza molto importante. Sono sicuro che ci divertiremo moltissimo, perchè per quanto so le informazioni sono buone, sono tutti professionisti e voglio anche che sappiate che non mi ritengo una stella del calcio, sono uno che lavora molto, che si allena molto e farà il proprio meglio. Insieme ai miei compagni speriamo di unire le forze e dare la miglior risposta quando sarà necessario".

 

Hai avuto modo di parlare con Allegri? Ti ha detto cosa si aspetta da te?

"Sì, ho parlato con lui, ma in realtà non abbiamo ancora approfondito cosa si aspetti da me. Quando uno entra in una squadra viene contrattato per le proprie qualità, per quello che può apportare tanto dentro, quanto al di fuori. Penso che una delle cose più rimarchevoli della Juve è lo studio che fa sempre sui giocatori che contratta, che segue. Non devono essere slo importanti a livello individuale, ma anche devono rientrare in una situazione di squadra. Conoscono sempre bene a fondo i giocatori che contrattano e questa è una delle cose che senz'altro apprezzo molto. Ci sono senz'altro moltissime squadre interessate che mi hanno anche contattato, ma una delle cose che mi ha convinto a venire alla Juve è stata proprio questa, studiano i giocatori e se mi hanno scelto vuol dire che pensano che sia all'altezza".

 

Ti aspetti ti ritrovarti Pogba come compagno di squadra? Cosa pensi di lui come giocatore?

"Credo che sia davvero un giocatore importante, un grandissimo giocatore. Salvo qualche novità straordinaria dell'ultimo momento penso di sì, che lo avrò come compagno e sarà un grande onore giocare con un giocatore di questo livello. Non solo con lui, perchè ci sono giocatori storici in questa squadra, molto importanti, di molta esperienza, giocatori con un percorso incredibile nella loro carriera calcistica, che hanno molto da dire. Davvero sono contentissimo di poter condividere con loro questa nuova esperienza. Una squadra è formata dagli indivdui che la compongono e i titoli, gli obiettivi, si possono raggiungere grazie proprio all'unione di tutte le individualità forti che compongono una squadra. Tutti saremo importanti e sarà un onore condividere questo anno con loro, queste avventure con loro. Io mi identifico molto con lui, perchè ci somigliamo forse nell'approccio alla vita, come affrontiamo le cose e come ci avviciniamo alla nostra professione che deve essere divertimento, anche con responsabilità e testa sulle spalle. Ma siamo qua anche per stare bene, divertirci, perchè solo in quel modo si riesce forse ad arrivare agli obiettivi".

Dybala ti ha chiesto di fargli segnare tanti gol come hai fatto con Messi. Vuoi lanciargli un messaggio?

"Sicuramente sono qui per aiutarlo, per aiutare tutti e se potrò fare in modo che possa fare molti gare e fare la differenza, sarà un piacere, sarò contento di farlo e ovviamente cercherò di fare del mio meglio, tutto quello che posso. Gli attaccanti sono contenti solo quando riescono a fare dei gol, invece io sono più felice quando li faccio fare, quindi sarà l'accoppiata ideale il fatto di riuscire a farglieli fare e di riuscire a mattere in pratica, trasformare questo grande obiettivo della Champions. Sappiamo che è un obiettivo difficile, difficile come competizione, ma sappiamo anche che per conseguirlo, per raggiungere questo traguardo, bisogna lavorare molto e lo faremo senz'altro. Faremo in modo che questa squadra, in questa competizione, faccia di nuovo la storia, anche perchè è da molto tempo che non accade. Farò del mio meglio, sono venuto per fare quello che è in mio potere per le mie qualità, le mie caratteristiche, anche perchè i tifosi siano contenti e possano avere questa grande soddisfazione della Champions".

Ho letto che sei appassionato di musica brasiliana. Hai preso informazioni dove andare a ballare questa danza?

"Sì mi piace molto la musica in generale, non solo quella brasiliana. Mi piace in generale la musica. In realtà sì, ho scoperto un posto dove si può ballare molto, sarà la mia casa, sarà il posto dove balleremo tantissimo e io se potrò ballare lì sarò già molto contento, perchè la musica mi permette di viaggiare, di andare in posti dove poche volte posso andare, cercherò anche di contagiare i vicini e compagni con tutte le mie cose musicali".

 

Hai visto la finale di Copa America? Hai un messaggio per Messi che sembra intenzionato a lasciare la Nazionale?

"No, in realtà non l'ho vista perchè era molto tardi e avevo degli impegni. Dopo mi sono interessato del risultato e penso che alla fine queste decisioni si prendono a caldo, quando è successo un evento importante, ma credo che nessuno e niente possa togliere la grandezza e l'importanza di questo giocatore del quale ho il piacere di essere amico. Non ho nessun messaggio da mandargli, lui sa cosa rappresenta per il calcio, sa quanto è forte, sa quello che rappresenta per la famiglia e gli amici, fa divertire, stare bene molte persone e quello che dobbiamo ricordarci sempre è che dobbiamo stare con la gente che ci capisce, che ci rispetta, non con quelle che cercano sempre di screditardi o di metterci sotto uan cattiva luce. Quelle persone sono la minoranza e non possono avere più importanza rispetto alle persone che ti rispettano e si divertono guardandoti giocare. Sicuramente gli direi di ripensarci, che le decisioni di questo tipo vanno prese a freddo, pensandoci molto a fondo. Sarà per molto ancora un grande giocatore e farà divertire tutte le persone che vivono di calcio e che si divertono a guardarlo. Non si può pensare di perdere un giocatore così importante, sarebbe uno spreco di talento se smettesse di giocare adesso. L'unico messaggio potrebbe essere questo, di animarlo e incoraggiarlo a continuare, non mi importa se ha perso o vinto, questo fa parte del nostro lavoro, è una cosa che dobbiamo saper affrontare, può succedere che uno vinca o perda. Non è abbastanza una sconfitta per decidere di lasciare il calcio. L'unico messaggio è quello di continuare".

Sei a quattro titoli dal primato di Giggs, il giocatore più titolato al mondo. E' un traguardo che ti sei posto?

"No, a dir la verità vivo alla giornata, vivo i momenti, uno per uno, non voglio l'ossessione di un obiettivo storico così importante, voglio lavorare, voglio aiutare la mia squadra a vincere, voglio che tutti si divertano vedendoci giocare. Poi se riesco a fare tutto bene, se andrà tutto come deve andare, arriveranno tutti quei risultati senza che uno se ne accorga. Giocando in una squadra che lotta per certi obiettivi questo può accadere. L'unica cosa che posso dire è che voglio lottare con loro per arrivare a questi obiettivi. Se ci riuscirò bene, se non ci riuscirò pazienza, penso che sarò meno contento per non aver raggiunto il traguardo. Ci sono tanti grandi giocatori o ex compagni che hanno segnato una tappa importante delle società dove sono stati, Giggs del Manchester United e altri. In generale ringraziamo che esistano dei giocatori così importanti nel calcio, che sono dei modelli da seguire, ma non è importante cercare di superarli mettendosi questi obiettivi forzatamente. Il tempo ci dirà".

 

Hai avuto modo di parlare con Mascherano della tua scelta di venire alla Juve? Potrebbe essere un rinforzo giusto per questa Juve?

"Diciamo che è uno dei giocatori con i quali ho maggior rapporto, parliamo molto di calcio noi due. Sarebbe dunque un onore giocare con lui, sono un suo fan incredibile. E se potessi condividere quest'anno con lui sarebbe davvero grande, ma sicuramente non dipende da me, dipende da vari interessi che possa avere la Juve nei suoi confronti o lo stesso Mascherano. Sono delle questioni che non dipendono certamente da me. Se potessi condividere con lui questa avventura sarebbe davvero un onore, sarebbe un altro grande giocatore che si unirebbe a questa grande squadra. E avere tanti giocatori con quello spirito e con quella voglia di fare bene è davvero qualcosa di fantastico. Non è sicuramente facile e non dipende solo dalla volontà di uno".

Nella sua lettera di saluto al Barcellona, lei ha scritto che bisogna cogliere i momenti al momento giusto. Quando lei ha capito che era arrivato il momento di lasciare il Barcellona?

"Io credo che il momento in cui ho preso questa decisione di chiudere questo capitolo incredibile della mia vita con il Barça, è quando uno si accorge che c'è qualcosa che non va. Forse il fatto di usurarsi stando troppo tempo insieme, stare troppo insieme, alla fine stavo annoiando il Barcellona. E quando vedo che qualcuno si annoia di me, io voglio allontanarmi da quelle situazioni. Durante il mio percorso al Barcellona ci sono stati momenti bellissimi, incredibili, perchè anche quella è una squadra con una storia enorme, importante e pochi hanno il privilegio di poter giocare in squadre del genere. Sicuramente mi considero un privilegiato per aver fatto parte di questa squadra, di aver fatto parte di questa storia di questo grande club. Sono molto grato a tutti quelli che hanno fatto sì che questo fosse possibile, da Laporta, che mi ha dato l'opportunità di arrivare a questa squadra. Ero piccolo e abbastanza insignificante, ma il mio nome, per quanto piccolo, sono riuscito a inserirlo nella storia di questo club. Ma qualsiasi storia ha un punto di fine, non è questione di decidere quando e neanche che gli altri lo decidano, arriva un momento in cui certe cose si percepiscono. Mi sono reso conto che anche loro avevano una qualche idea di chiudere e non mi piaceva questa situazione, sentire che anche loro non erano così contenti e cambiare la storia scritta da me, di mio pugno. Quindi ho deciso di mettere io il punto finale prima che lo facessero loro. Smetterò di giocare a calcio quando non mi sentirò più di poter giocare e di poter fare bene, quindi mi rendo conto quando arrivano i momenti dei cambiamenti nella mia vita. Sono molto grato e contento di aver fatto parte di quel club, adesso però sto scrivendo un altro capitolo della mia storia, umile, ma vera, di cuore, in questo club. Darò tutto quello che ho in questa nuova avventura perchè possa essere una buona storia anche questa".

 

TuttoJuve.com

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Guarda che non abbiamo preso Messi o C. Ronaldo ....

Giusto. Ad oggi abbiamo preso solo il miglior centrocampista in italia (a parte i nostri) e il miglior terzino al mondo

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non credo sai... uum ....per lo meno con i giocatori importanti c'e sempre stato

ricorderò male

Scommetto che nell'angolo stanno gia dicendo che è a chiudere per qualche giocatore ahahahha

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si sto rivedendo le foto delle presentazioni di Mandzukic Zaza e Lemina, Marotta non c'è mai stato.

E aggiungo PURTROPPO, sarebbe stato un segnale che sta Marottando da qualche parte per acquistare qualcuno.

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Guarda che non abbiamo preso Messi o C. Ronaldo ....

 

Sempre polemica, anche oggi.

Cosa c'entra, intendevo che la società ha questo obiettivo per la prima volta dichiarato. E lui è dichiaratamente venuto per questa coppa.

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