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ValerioBncnr

Tasse al 17%, Pil e investimenti in crescita. La Gran Bretagna post Brexit vola: è presto per fare bilanci, ma gli indicatori sono tutti positivi

Post in rilievo

Tasse al 17%, Pil e investimenti in crescita. La Gran Bretagna post Brexit vola

E' presto per fare bilanci, ma gli indicatori sono tutti positivi

 

Fare bilanci di sorta a soli tre mesi di distanza dal referendum popolare che ha decretato l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea può essere esercizio sterile; è passato troppo poco tempo, i dati riflettono dinamiche anche precedenti al voto e in ogni caso i britannici non hanno ancora attivato l’articolo 50 del trattato di Lisbona (quello che fa effettivamente partire il processo di uscita), e secondo alcuni osservatori politici probabilmente mai lo faranno realmente. Tuttavia non si può ignorare il fatto che le previsioni catastrofiste, che raccontavano di un immediato crollo dell’economia d’Oltremanica, si stiano dimostrando clamorosamente sbagliate. Perchè in futuro le cose potrebbero cambiare, ma al momento l’economia britannica naviga tutt’altro che in cattive acque.

 

NUMERI – Partiamo dagli indicatori economici più immediati: come già scritto gli investimenti esteri sul suolo di Sua Maestà sono aumentati dell'11% nell'ultimo anno. Si aggiunga che le vendite al dettaglio sono cresciute dell’1,4% a luglio (che vuol dire + 5,9% su base annua, numeri da boom economico), che le richieste di sussidio di disoccupazione sono scese di 8.600 unità, che la fiducia dei consumatori è aumentata del 5% nei mesi estivi, che l’indice dei direttori acquisiti (l’indice composito dell’attività manifatturiera di un Paese) è ai massimi da vent’anni a questa parte, che la Borsa di Londra è cresciuta del 10% dopo lo scivolone di giugno e che anche la sterlina è in forte recupero. Lo scorso 17 agosto, inoltre, l’agenzia di rating Moody’s (che prima del referendum aveva vaticinato revisioni al ribasso in caso di Brexit) ha scritto di non attendersi alcuna recessione, prevedendo anzi una crescita dell’1,5% quest’anno e dell’1,2% il prossimo anno, in entrambi i casi più di qualunque altro partner europeo.

 

DISOCCUPAZIONE – Il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 4,9% nei tre mesi a luglio come atteso. Si tratta del livello più basso da agosto-ottobre 2005. Nei tre mesi a luglio, il totale dei disoccupati è risultato essere pari a 1,63 mln di unità (-39 mila rispetto al trimestre precedente e -190 mila rispetto allo stesso trimestre del 2015). Nello stesso periodo il numero degli occupati si è attestato a 31,77 mln di unità, salendo di 174 mila unità su trimestre e di 559 mila unità su anno.

Infine, il tasso di crescita dei salari medi (esclusi i bonus) ha mostrato una variazione positiva del 2,1%, dal 2,3% del trimestre precedente e contro il 2,2% atteso. Includendo i bonus si è registrato invece un incremento del 2,3%, rispetto al 2,5% precedente ed al 2,1% del consensus.

 

TASSE AL 17% – Subito dopo l’esito del referendum pro-Brexit, l’ex cancelliere Osborne aveva annunciato l’intenzione di abbassare la percentuale di tassazione alle imprese al 15% per mitigare l’effetto dell’addio all’Unione europea. Al momento la Gran Bretagna ha una corporate tax del 20%, che secondo il programma dovrebbe diminuire al 19% nell’aprile 2017, fino a scendere al 17% entro il 2020. Lo ha confermato Philip Hammond, Cancelliere allo scacchiere di Sua Maestà, durante il vertice Ecofin con i suoi colleghi europei.

(quifinanza.it)

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Per ora l'unica cosa che so' e' che la moneta ha perso dal 10 al 12% e la borsa va meglio delle altre.Il resto lo scopriremo solo vivendo(cit)

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L'economia inglese dopo il Brexit è calata abbastanza e solo a luglio-agosto si è un po' rialzata, ma le previsioni partivano dal fatto che si supponeva che l'uscita fosse immediata. Tecnicamente l'UK è ancora in UE comunque. Già solo il fatto che per la campagna "Leave" si è utilizzata una massiccia politica post-fattuale indica la qualità del Brexit.

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tutti numeri che si riferiscono a un anno solare in cui il Regno Unito è stato nell'Ue (e ci è ancora adesso), che secondo me al contrario dimostrano che ci stava bene.

I ragionamenti sui bonus e malus della Brexit si fanno quando la Brexit avviene.

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Ok, ma non è ancora uscita. Vedremo. Che ci sia terrorismo mediatico è evidente, ma prima di fare bilanci occorre attendere che esca effettivamente.

 

è vero ma ricordo che avevano previsto locuste e cavallette dal giorno dopo se avesse vinto il brexit

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Io dico che il furore ideologico pro e contro l'uscita della Gran Bretagna dall'Europa ha raggiunto da tempo livelli di assurdità memorabili. Io personalmente non sono esattamente un fautore dell'UE, non di un'Europa così strutturata, ma articoli di questo genere sono ben oltre la spazzatura se vengono reclamizzati come dimostrazione del fallimento delle politiche europee.

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Growth has slowed, and is projected to be 1¾ per cent in 2016. Uncertainty about the outcome of the end-June 2016 referendum, which could lead to an exit of the United Kingdom from the European Union (Brexit), has undermined growth. This projection assumes that the United Kingdom remains in the European Union, in which case growth is projected to pick up in the second half of 2016 and then stabilise in 2017. The unemployment rate has fallen to around 5%. The current account deficit has reached 7% of GDP, the highest level on record, increasing vulnerabilities.

Fiscal consolidation is planned to continue, but its pace will ease to below 1% of GDP per year over the projection horizon, which is appropriate given a weaker economic outlook. Capacity pressures have abated and should remain contained, but the recent exchange rate depreciation will push up prices. This projection assumes interest rate normalisation will start in early 2017.

Productivity has been exceptionally weak since 2007, and reviving it is essential to sustain growth and living standards. Fiscal decentralisation and greater infrastructure investment would support capital stock accumulation and better use of resources. Better matching of skills to jobs and higher skill levels would also lift productivity. Financial conditions have improved for businesses, but as markets tighten more rapid exit of non-viable businesses would make room for new, more innovative businesses.

fonte: OECD

 

In realtà, un rallentamento della crescita c'è stato. Inoltre, com'è stato fatto notare la Brexit ancora deve avvenire. PWC stima una crescita del PIL dello 0.7 % per il 2017. Il Fondo Monetario Internazionale non si discosta molto. La sterlina si è deprezzata non poco nei confronti dell'euro. Questo ancora prima dell'uscita dell'eurozona e tenendo conto che l'Inghilterra ha sempre mantenuto la propria divisa.

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Al di là dell'articolo , noi abbiamo fatto la * di entrare nell'ue e soprattutto nell'euro , moneta forte , con un'economia debole , senza un piano industriale , senza condizioni favorevoli nei trsttati commerciali tipo quelle strappate dal uk. Il che ha agevolato le esportazioni (in italia e nel resto dell'europa) dalle economie forti (germania) a discapito nostro e ridotto il consumo interno italiano. Risultato: piccola media impresa (un quarto del nostro pil è export) in crisi , diminuiti investimenti esteri (e turismo , 10% del pil e praticamente unica fonte di produzione per intere aree del paese), aumento disoccupazione. Ovviamente il tasso di crescita del pil reale non poteva che calare di 3 punti percentuali nei primi due anni. Dei teorici vantaggi manco l'ombra , il costo della vita è calato?

 

oggi ce l'abbiamo in * e bon , ce lo teniamo. uscire sarebbe la beffa oltre al danno.

E lo dico io , che ho un sentimento europeo fortissimo e di solito voto a sinistra. Ma le cose sono state fatte a * di cane.

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l'aumento degli investimenti esteri è dato da un calo della sterlina nell'ultimo anno, la brexit è stata solo una concausa, ma il declino già c'era. Per il resto sì, bisogna aspettare e che ormai s'era capito e si sapeva che sto effetto catastrofico non ci sarebbe mai stato....

 

tutti numeri che si riferiscono a un anno solare in cui il Regno Unito è stato nell'Ue (e ci è ancora adesso), che secondo me al contrario dimostrano che ci stava bene.

I ragionamenti sui bonus e malus della Brexit si fanno quando la Brexit avviene.

 

ma soprattutto nel lungo

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staranno sempre meglio. noi invece staremo sempre peggio.

tranquillo....quando i Ns.NOeuro saranno al governo diventeremo ricchi.

 

Forse.

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tranquillo....quando i Ns.NOeuro saranno al governo diventeremo ricchi.

 

Forse.

più ricchi di adesso sicuro.

Comunque non accadrà mai. Non siamo in democrazia e la volontà popolare si fa presto a ribaltarla. Vedi Roma.

 

 

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tutti numeri che si riferiscono a un anno solare in cui il Regno Unito è stato nell'Ue (e ci è ancora adesso), che secondo me al contrario dimostrano che ci stava bene.

I ragionamenti sui bonus e malus della Brexit si fanno quando la Brexit avviene.

 

Appunto. Ma di che stiamo parlando ?

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.uhm io sto ancora aspettando i barconi pieni di Inglesi che , a sentire i N/S. mass media ,

dovevano sbarcare sulle N/S. coste al grido : " riportateCi in Europa !! " ..... sefz !!

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Per ora l'unica cosa che so' e' che la moneta ha perso dal 10 al 12% e la borsa va meglio delle altre.Il resto lo scopriremo solo vivendo(cit)

e l'euro invece che in questi anni ha perso oltre il 30%???

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.uhm io sto ancora aspettando i barconi pieni di Inglesi che , a sentire i N/S. mass media ,

dovevano sbarcare sulle N/S. coste al grido : " riportateCi in Europa !! " ..... sefz !!

Sì, peccato che per chiedere di tornare dovrebbero prima uscire

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Sì, peccato che per chiedere di tornare dovrebbero prima uscire

ciò non cambia che sono i "giovani" europei a perderci maggiormente :d

e di conseguenza a piangere! Ora come andremo a lavare i piatti a Londra!!!

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"Si rimpiangeranno l'uscita, vedrete"

"Ne risentiranno"

 

Sto ancora aspettando .the

 

Come? Non accadrà mai? Che strano.

Quale uscita?

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