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"Alto Piemonte", la difesa di Dominello: "In aula sentiremo un dirigente Juve, forse Agnelli". Stampa: "Desecretazione, Pecoraro accetterà o no?"

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La difesa di Dominello: «In aula sentiremo un dirigente Juve»

 

TORINO, 5 aprile 2017 - Ai primi di giugno si saprà l’esito del procedimento sportivo, ma non andrà per le lunghe neanche quello penale. È ormai entrato nel vivo il processo «Alto Piemonte», nato da una indagine dei pm di Torino sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord finita poi sul tavolo della procura Figc: ieri si è tenuta a porte chiuse nella Maxi Aula 1 del tribunale di Torino l’udienza numero tre e l’attenzione massima è sempre sull’interesse dei clan nel bagarinaggio allo Stadium. Nessun dipendente della Juve è indagato, ma l’inchiesta ha evidenziato un compromesso club-ultrà: biglietti da rivendere in cambio di pace sociale. Alla sbarra con l’accusa di associazione mafiosa anche Rocco Dominello, incensurato figlio di un boss ormai dissociatosi dai clan: è il personaggio chiave, un ex ultrà capace di interloquire con il club ai massimi livelli. La sua strada processuale sembra ormai decisa: niente dibattimento, niente lunga sfilata di dirigenti Juve in aula. Dominello ha scelto il rito abbreviato che dovrebbe portare a una sentenza in piena estate. Sarà, comunque, «condizionato» all’ascolto di alcune, limitate testimonianze. Di certo, due capi ultrà: presumibilmente Dino Mocciola e Loris Grancini. Il terzo testimone è da cercare in ambito Juve, come detto a margine dell’udienza da Ivano Chiesa, difensore di Dominello col collega Domenico Putrino: «Chiederemo la testimonianza di un dirigente Juventus, stiamo valutando se chiamare lo stesso Agnelli».

 

Fonte: GdS (Filippo Conticello)

 

 


 

 

 

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Fonte: La Stampa

 

 


 

 

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Fonte: QS-La Nazione

 

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Speriamo che si arrivi sino in fondo nell'inchiesta bagarinaggio. Riguardo al sistema in generale di cui parla Tommasi ben venga se questa indagine serva per chiarire ulteriori buchi neri su questa branca del sistema calcio italiano

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Cosa accetta, non esiste l'intercettazione almeno non nei termini declinati. Se quell'intercettazione ci fosse sarebbe già uscita, avendola descritta come la madre di tutte le intercettazioni. Come diceva Emilio Fede nei fuori onda? "che figura di M...a" Pecoraro, voglio la gogna.......

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#Desecretatestercoraro

 

Per l'immagine dell'Italia Pecoraro andrebbe secretato non desecretato, è inaccettabile che personaggi come Pecoraro ricoprano ruoli di quel rilievo. Provate a pensare per un attimo se la stessa cosa fosse capitata ad un comune cittadino accusato di collusione con la Mafia, e che questo ovviamente non avendo il peso mediatico della Juve e di AGNELLI, si trovi a doversi difendere. Lo ricordiamo tutti Tortora la galera che ha fatto come è morto e i giudici su cosa basarono il piano di accusa nei confronti del presentatore senza riscontri oggettivi e quale credibilità avessero gli accusatori, bene il sig. Pecoraro assomiglia tanto a quei pubblici ministeri.

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