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Fantomas

TS: "La Figc riflette su Pecoraro". Malagò: "Prima di parlare bisogna leggere le carte". La Stampa: "Tavecchio ha chiesto confronto con Pecoraro"

Post in rilievo

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Fonte: La Repubblica

 

 


 

 

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Fonte: La Stampa

 


 

Il dg Uva: «Laveremo i panni in famiglia». Malagò: «Pecoraro dovrà chiarire e prima di parlare bisogna leggere le carte».

 

TORINO - Il procuratore federale Pecoraro ha dovuto ritrattare sulla famigerata intercettazione che avrebbe dimostrato la consapevolezza di Agnelli riguardo ai legami con la Ndrangheta di Rocco Dominello. Pecoraro ha specificato come non ha mai associato Agnelli alla Ndrangheta, smentendo - di fatto - il suo stesso deferimento. Al punto che adesso tutti attendono con curiosità il processo del 26 maggio, quando dovrà sostenere un’accusa che ha molto smorzato nel corso della sua seconda audizione all’Antimafia. Ed è proprio a queste incongruenze che probabilmente si riferisce Michele Uva che a Radio 24 ha dichiarato: «Ci sono delle cose da valutare in questi giorni, io non vorrei ritornare sull'argomento. Rispetto assolutamente la commissione antimafia e il lavoro della giustizia federale: Se dovessero esserci stati degli errori ognuno, e parlo solo della Federazione è chiaro, i panni se li laverà in famiglia»

 

A essere maliziosi...

Sospende il giudizio anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: «Indubbiamente c’è qualcosa che non quadra, ho letto i giornali, è indispensabile che il procuratore Pecoraro chiarisca bene, perché non ci siano equivoci, mi sembra importante nell’interesse di tutti e del suo sistema in particolare. Le denuncia della Bindi? Non posso essere contrario, ha gli elementi per giudicare, ne prendiamo atto. Io ho già detto che sul tema dell’Antimafia invito tutti, se non si è letto gli atti, a non dare giudizi, si rischiano brutte figure», avverte invece il numero uno dello sport italiano e a voler essere proprio maliziosi si potrebbe fare riferimento all’errata lettura di Pecoraro delle carte di Torino che ha creato l’equivoco sulla telefonata. Si astiene, invece, il ministro dello Sport, Luca Lotti: «Se Pecoraro ha fatto confusione con le intercettazioni? Dovete chiederlo a qualcun altro». L’impressione è che la vicenda avrà ancora diversi capitoli, con un cocktail di scintille in arrivo tra le decisioni delle giustizia sportiva e l’audizione dello stesso Agnelli in Antimafia ai primi di maggio.

 

 

 

Fonte: Tuttosport

 

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Cioè sto tizio ha fatto accuse scritte sostenendo cose gravissime base di intercettazioni mai esistite...altro che colloquio .doh

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Il dg Uva: «Laveremo i panni in famiglia». Malagò: «Pecoraro dovrà chiarire e prima di parlare bisogna leggere le carte»

 

La Figc riflette su Pecoraro «Se ci sono stati errori...»

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Interessante l'intervista ai PM di Torino. Alla fine, quello che emerge è la differente "statura" tra due magistrati che sanno fare il loro lavoro, rispetto a un semplice sbirro. Perché questo è Pecoraro. Un poliziotto erroneamente catapultato sullo scranno di procuratore, seppure di giustizia sportiva. Casualità ha voluto che queste audizioni della commissione antimafia abbiano fatto luce sulla faccenda. Pecoraro si è suicidato da solo. Prima sbagliando il contenuto di una intercettazione, poi attribuendone la responsabilità interpretativa alla magistratura torinese, da cui lui stesso si è invece colpevolmente distanziato nella stesura del deferimento che contesta una collusione che non esiste. E' andato in evidente confusione per scarsa competenza giuridica. Non credo che ci saranno chissà quali ripercussioni, né mi pare il tipo da dimettersi. Probabilmente, gli verrà consigliato di attenuare le richieste di condanna, il giudice le attenuerà ulteriormente e tutto si risolverà tra ammende e possibili (brevi) inibizioni. Never say cat until is in the sack, ma da oggi sono più tranquillo. Se tutto si fosse svolto nelle stanze "oscure" della giustizia sportiva, ecco che c'era da temere assai di più.

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Cena che vuol dire?

Agnelli Elkann a cena da soli con esponenti ndrangheta oppure una cena , magari con decine o un centinaio di tifosi a cui ha partecipato anche Dominello?

 

Continuate ad insinuare ma non è emerso nulla di nulla

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Non sanno più cosa inventare per giustificare e coprire la figura di m..da che hanno fatto e quindi continuano a gettare ombre e a fare illazioni e supposizioni gratuite e campate in aria... che schifo!!!

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"Chiede un confronto"???

 

Nella vita della gente normale, si sarebbe licenziati per molto meno...

Nella vita di questi, fanno cassate mostruose (o peggio sono in malafede)

e gli si chiede un confronto per cortesia... .doh

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Cena che vuol dire?

Agnelli Elkann a cena da soli con esponenti ndrangheta oppure una cena , magari con decine o un centinaio di tifosi a cui ha partecipato anche Dominello?

 

Continuate ad insinuare ma non è emerso nulla di nulla

 

Ma infatti, citano questa cena ma non si capisce chi abbia partecipato oltre a Dominello senior e (forse, perchè anche qui non è chiaro) Calvo...

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E come funzionava? Non l'ho capito

 

Mettendo assieme tutti i pezzi, il contesto che emerge è più o meno questo. Nel 2011 la juve apre uno stadio di proprietà, senza barriere, e interloquisce con i gruppi Ultrà per evitare casini. In cambio, vende loro biglietti, pur sapendo che questi probabilmente li rivenderanno facendoci la cresta. I rapporti non sono sempre semplici, perché alcuni di questi soggetti sono vere teste di c. Finché, col tempo, si fa avanti sto Rocco Dominiello che riesce a imporsi all'interno del mondo curvaiolo. Due suoi fratelli vengono arrestati per ndrangheta nell'ottobre del 2012, successivamente condannati, ma lui risulta incensurato. Finché non viene arrestato l'estate scorsa.

 

A quel punto, venendo a conoscenza del suo ruolo nella rivendita dei biglietti, i pm di Torino intercettano e interrogano alcuni dirigenti della Juve per vederci chiaro. Alla fine dell'indagine, arrivano a concludere che non ci sono elementi per un rinvio a giudizio. In base alle prove raccolte non si può parlare di estorsione (la juve non è colpita nel proprio patrimonio e infatti non può costituirsi come parte lesa), ma nemmeno di collusione perché la Juve agisce sostanzialmente per mantenere l'ordine allo stadio. Non ci guadagna una lira in più del dovuto a vendere biglietti gli ultras, anche se di fatto ne agevola l'azione di bagarinaggio.

 

Pecoraro interpreta tutto a modo suo e nel deferimento suggerisce invece una collusione vera e propria, distanziandosi dalle conclusioni della procura, nonostante si basi sulle loro stesse carte. Pasticcia e rimedia una figuraccia davanti alla commissione antimafia, che probabilmente finirà per minare pesantemente il suo contorto castello accusatorio che in realtà avrebbe dovuto limitarsi a sancire l'infrazione all'art 12 che vieta favoritismi agli ultrà e pone regole sulla vendita dei biglietti. La Juve, tramite il suo avvocato, ha già ammesso questa infrazione e riceverà senz'altro una sanzione. Sapremo a maggio se questa sanzione si limiterà a una ammenda o se invece porterà alla sospensione temporanea di alcuni dirigenti e, eventualmente, del campo.

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Mettendo assieme tutti i pezzi, il contesto che emerge è più o meno questo. Nel 2011 la juve apre uno stadio senza barriere e interloquisce con i gruppi ultrà per evitare casini. In cambio, vende loro biglietti, pur sapendo che questi probabilmente li rivenderanno facendoci la cresta. I rapporti non sono sempre semplici, perché alcuni di questi soggetti sono vere teste di c. Finché, col tempo, si fa avanti sto Rocco Dominiello che riesce a imporsi all'interno del mondo curvaiolo. Due suoi fratelli vengono arrestati per ndrangheta nell'ottobre del 2012, ma lui risulta incensurato. Finché non viene arrestato l'estate scorsa. A quel punto, sapendo del suo ruolo nella rivendita dei biglietti, i pm di Torino intercettano e interrogano alcuni dirigenti della Juve e alla fine arrivano a concludere che non ci sono elementi per un rinvio a giudizio. In base alle prove raccolte non si può parlare di vera estorsione (la juve non è colpita nel proprio patrimonio e quindi non può costituirsi come parte lesa), ma nemmeno di collusione perché la Juve agisce sostanzialmente per mantenere l'ordine allo stadio. Non ci guadagna una lira a vendere biglietti gli ultras, anche se di fatto ne favorisce l'azione di bagarinaggio.

Pecoraro interpreta tutto a modo suo e nel deferimento suggerisce invece una collusione di fatto, distanziandosi dalle conclusioni della procura, nonostante si basi sulle loro stesse carte. Pasticcia e rimedia una figuraccia davanti alla commissione antimafia che probabilmente finirà per minare definitivamente il suo contorto castello accusatorio, che in realtà avrebbe dovuto limitarsi a sancire l'infrazione all'art 12 che vieta favoritismi agli Ultra e pone regole sulla vendita dei biglietti. La Juve, tramite il suo avvocato, ha già ammesso questa irregolarità e riceverà senz'altro una sanzione. Sapremo a maggio se questa sanzione si limiterà a una ammenda o se invece porterà alla sospensione temporanea di alcuni dirigenti e, eventualmente, del campo.

Perfetto!

 

Ma è mai possibile che una ricostruzione così precisa la debba fare tu...e non chi in teoria dovrebbe farlo per mestiere e verrebbe anche pagato per questo??

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Perfetto!

 

Ma è mai possibile che una ricostruzione così precisa la debba fare tu...e non chi in teoria dovrebbe farlo per mestiere e verrebbe anche pagato per questo??

 

I giornali son fatti così. Anche loro vanno... "interpretati". :d :d :d

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questo pensava di fare la stessa porcata che ha combinato Palazzi con la sua

cricca e passarla franca!!

 

L'idea è quella. Ma stavolta non credo che ci riusciranno. E' vero, abbiamo tutti contro, siamo accerchiati, ma penso che questa volta ne usciremo puliti!

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ma repubblica quanto fa schifo? la soprattutto come mai ci odia tal punto?

hanno riportato le parole dei PM. Cosa dovevano fare scusa?

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Qui c'è un caso grave: Matteo Pinci.

 

Matteo Pinci che cita le valutazioni dei PM. E lo fa anche in modo tentenzioso per dimostrare che stessero là là per associare la Juventus alla ndrangheta.

Da dove saltano fuori questi dialoghi tra PM quasi fossero intercettazioni? Secondo me dovrebbe essere la Procura di Torino in primis a muoversi.

 

Inoltre, visto che vengono usati tentenziosamente contro la Juventus ci sarebbero anche gli estremi per una querela ma il giornalista potrebbe difendersi dicendo che ha pubblicato solo una notizia con dei fatti, ovvero quei dialoghi.

 

Visto che quei dialoghi probabilmente escono dall'ufficio di Pecoraro si deve muovere Spataro che rischia di essere sbugiardato circa le sue dichiarazioni: si deve muovere la Procura di Torino.

 

PS

Noto ora che sono dichiarazioni rese all'Antimafia in forma di chiacchierata. Ma queste erano pubbliche o secretate?

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Ieri col senatore a Radio VS sono stati troppo signori, solo uno ha aperto il proverbiale barattolo di vermi chiedendo "secondo lei è possibile il tizio abbia deciso di inventare perchè sa che se spari cacate contro la Juve fai carriera come nel 2006?".

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