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Laura1965

VIDEO Conferenza Allegri pre Chievo: «Dybala giocatore aerobico ha bisogno di giocare, potrebbe fare la prima punta. Non si può pensare al Barcellona»

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VIDEO Conferenza Allegri pre Chievo: «Dybala giocatore aerobico ha bisogno di giocare, potrebbe fare la prima punta. Non si può pensare al Barcellona»

 

 

Massimiliano Allegri presenta la sfida con il Chievo nella conferenza stampa della vigilia al Media Center di Vinovo. Tuttojuve.com riporta integralmente e in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero.

 

Come si fa ad affrontare il Chievo senza pensare al Barcellona? Higuain riposerà con il Chievo o con il Pescara?

"Come si fa ad affrontare il Chievo? Domani è una partita importante, perché mancano otto partite alla fine del campionato, più si va avanti e più le partite diventano più importanti. I punti diventano più pesanti. Noi non abbiamo la possibilità di sbagliare domani, un bonus ce lo siamo già giocati a Napoli facendo un pareggio, quindi domani bisogna vincere. Poi al Barcellona ci penseremo da domenica, ma partite come quella col Barcellona non ci vuole tanto per prepararle, perché è una sfida talmente belle e affascinante, ma è una sfida che si prepara da sé. Quello che conta è la partita di domani, bisogna affrontarla molto seriamente, è una partita a rischio perché veniamo da due partite difficili, due partite impegnative sotto l'aspetto fisico, sotto l'aspetto mentale, quindi non ci deve essere assolutamente un calo di tensione".

 

Higuain?

"Higuain... domani Mandzukic difficilmente sarà a disposizione, però, una buona idea, magari potrebbe giocare Dybala centravanti".

 

Dybala è reduce da un problemino, ha giocato a Napoli. Non è rischioso farlo giocare domani?

"Ma no, perché sta bene. Anzi, ha bisogno di giocare, Paulo è un giocatore aerobico, un giocatore che fa 12 chilometri a partita, è un giocatore che ha bisogno di giocare. E, anzi, più gioca e più migliora la condizione. Mercoledì ha fatto 70 minuti, quindi direi che in una condizione accettabile ma non ottimale. Quindi ha bisogno di giocare. Poi calcoli non bisogna farne. Noi domani abbiamo l'obiettivo di vincere, poi dopo la partita di domani sera penseremo al Barcellona. Ma non abbiamo possibilità, quando arrivi in fondo alla stagione e sei dentro in tutte le competizioni, non puoi pensare.... domani faccio riposare uno, soprattutto quando ti manca qualcuno davanti come Mandzukic e Pjaca, non hai altra scelta. Poi dall'altra parte ho la fortuna che torna dall'infortunio e ha bisogno di giocare".

 

Hai fatto già la tabella sui punti che ti servono da qui per lo sprint scudetto? A centrocampo cambierai qualcosa? Magari può riposare Khedira e tornare Marchisio?

"Per quanto riguarda le tabelle non le faccio, la matematica non concede alternative, la Roma può fare 92 punti e noi dobbiamo farne 93. Quindi mancano ancora tante vittorie. Andiamo un passo alla volta. Intanto domani pensiamo ai tre punti da fare, a giocare la partita con il Chievo, a giocarla seriamente, come ho detto dopo Napoli, domani sarà una partita molto importante. E domani servirà molto l'aiuto dei tifosi, perché domani passa un altro pezzetto di campionato. Per quanto riguarda il centrocampo devo valutare oggi, chi sta più o meno bene, Marchisio potrebbe rientrare, Khedira non so se lo farò recuperare, Dipende, le scelte sono condizionate da quelli davanti".

 

Hai fatto in questi giorni più un lavoro di testa sulla squadra o anche dato indicazioni tattiche su questa partita?

"Preparazione tattica per questa partita no, perché l'unico allenamento che facciamo quello di oggi, a parte domani mattina la rifinitura. La cosa che non bisogna fare è quella di pensare e immaginare quello che potrà succedere a fine stagione, questo fa sì che non dobbiamo snobbare né Chievo, né Pescara, , né Genoa, perché da queste tre partite passa gran parte dello scudetto. Più vai avanti e meno hai possibilità di poter sbagliare, perché non abbiamo più tempo per recuperare. Questo i ragazzi lo sanno, il raggiungimento della finale mercoledì è un bel salto in avanti, una bella spinta in avanti, a livello di entusiasmo. Mercoledì hanno giocato otto giocatori nuovi, rispetto a quelli che avevano giocato domenica, hanno fatto una grande partita, per un'ora è stata una partita importante per la Juventus, poi dopo ce la siamo complicata, neanche più di tanto, contro un ottimo Napoli. Però bisogna vincere, non abbiamo altra scelta".

 

Ci sono differenze rispetto la partita di andata? Domani vedremo in campo il Dottor Giorgio Chiellini?

"Per quanto riguarda il Dottor Giorgio Chiellini vediamo oggi, perché ieri si è laureato e non vorrei che magari accusasse le fatiche di ieri. Il Chievo è una squadra che gioca molto bene, molto ben preparata tatticamente, ha giocatori di esperienza, tra l'altro viene da una brutta sconfitta in casa contro il Crotone, e poi giocare allo Juventus Stadium… loro tra l'anno scorso hanno fatto un punto qui da noi, quindi hanno tutte le carte in regola per fare una grande partita. Non hanno responsabilità perché ormai il loro obiettivo l'hanno raggiunto. Sta a noi indirizzare la partita, perché dobbiamo avere molte più motivazioni di loro, poi abbiamo un solo risultato quello della vittoria".

 

È possibile non pensare al Barcellona? Come vi avvicinate a quella sfida?

"Non bisogna pensare al Barcellona, anche perché dobbiamo giocare col Chievo, inutile pensare a quello che succede tra quattro giorni. Non ha nessun senso. Per quanto riguarda il Barcellona, noi lo rispettiamo perché è una grandissima squadra. È un quarto di finale di Champions, sono due quarti di finale, Juventus-Barcellona e Bayern-Real, in questo momento, Bayern, Barcellona, Real Madrid e Juventus, come le altre squadre, sono in ottima condizione fisica e mentale. Ma era normale, perché in questo momento della stagione le squadre sono al top della condizione".

 

Ha già tracciato nella sua testa i confini tra quella che potrebbe essere una stagione straordinaria, una stagione buona e meno buona? Si rincorrono le voci sul suo futuro, che effetto le fa tutto questo?

"Innanzitutto ringrazio le parole che hai espresso l'ingegnere John Elkann, per il lavoro fatto dalla squadra e dalla società, questo credo che sia motivo di orgoglio e soddisfazione. Per quanto riguarda gli obiettivi della squadra, se sarà una stagione straordinaria o no, facciamo un passo alla volta: intanto abbiamo il raggiungimento della finale, una finale l'abbiamo raggiunta, per la terza volta di seguito. Questo è merito dei ragazzi, per quello che stanno facendo, stanno facendo delle cose veramente straordinarie, soprattutto perché hanno grandi qualità tecniche - e su questo non avevo nessun dubbio -, ma soprattutto hanno delle qualità morali che li portano a fare risultati anche nei momenti di difficoltà. Quindi, è difficile, noi dobbiamo lavorare per cercare di vincere tutte e tre le competizioni, non è facile, lo sappiamo, già è difficile vincere il campionato, è ancora più difficile vincere una finale, perché le finali sono sempre difficili da vincere. E soprattutto abbiamo la Champions che è una competizione straordinaria ed è per questo che dico che questo momento va vissuto con grande energia, grande entusiasmo. E soprattutto avere la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo, quindi alzare l'asticella di quello che dobbiamo e possiamo assolutamente fare. Questa squadra è in grado di fare questo, ma soprattutto è il pensare di poterlo fare che farà la differenza".

 

Ci potrebbero essere esperimenti sulle fasce? Può giocare col centrocampo a tre, col rombo?

"Devo vedere come stanno, perché Pjanic mercoledì non ha giocato, Mandzukic, ripeto, difficilmente sarà a disposizione, Piaca non ce l'ho, non ho neanche Kean, quindi dovrò vedere. Domani poteva essere un giorno importante per il ragazzino, se stava bene. Dovrà vedere. Quelli che saranno a disposizione, in qualche modo facciamo. 10 in campo ce li mettiamo in qualche modo".

 

Quante possibilità ci sono, a questo punto della stagione, che lei possa essere l'allenatore della Juventus nella prossima stagione?

"Al momento 100%, perché ho un contratto fino al 2018, credo, sì, 2018. Ma in questo momento, il problema dell'allenatore, non sussiste, E non deve sussistere, per un semplice fatto: perché siamo dentro al momento cruciale della stagione, questo credo sia l'ultimo dei problemi, sia da parte mia, che da parte della società. Anche perché da parte mia e della società non ci sono mai stati problemi, viaggiamo di comune accordo, quindi bisogna rimanere concentrati perché al momento non abbiamo vinto ancora niente. E domani, domani, passa gran parte dello scudetto. Ripeto, più andiamo avanti, più le partite diventano importanti".

 

Gli ultimi risultati e la possibilità di allungare il contratto, hanno allontanato la negatività che aveva denunciato?

"Ma quando io parlo di negatività… forse è una parola troppo eccessiva, perché dopo un pareggio a Napoli, con la terza della classe.... sicuramente non abbiamo giocato una bella partita a livello tecnico offensivo, cosa che mercoledì invece la squadra ha fatto. Ma la squadra ha fatto una buona difesa. Il calcio non è solo fase offensiva. Poi dopo uno può interpretarla in tutti modi, per raggiungere gli obiettivi, ci si può arrivare dritti, ci si può arrivare facendo una curva, facendo due curve, ci sono delle strategie, ci sono momenti, ci sono partite che vanno giocate in un modo, partite che vanno giocate in un altro, l'importante alla fine è raggiungere gli obiettivi, quello per cui io sono qui alla Juventus, per cercare di raggiungerli. Io cerco di aiutare i ragazzi, perché chi vince sono i ragazzi, invece quando perdiamo perdiamo tutti insieme".

 

Nelle ultime uscite Dani Alves è cresciuto. In cosa è migliorato tecnico tatticamente? Può migliorare ulteriormente?

"Fortunatamente lì ho lui e Lichtsteiner, che sono due giocatori diversi, ma due grandi giocatori, che sono importanti e fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi. Dani Alves ha avuto difficoltà all'inizio, perché si è fatto male, perché non è facile arrivare da un campionato straniero e lui dopo otto-dieci anni al Barcellona ha trovato sicuramente un calcio diverso, un ambiente diverso. Nel momento in cui stava crescendo si è fatto male. Però direi che un giocatore importante, come importante è Lichtsteiner".

 

Sul suo futuro: un anno fa lo aveva detto chiaramente. Dipendeva dal fatto che eravate fuori dalla Champions e si poteva già programmare? Una grande società come la Juventus saprà se il prossimo anno il suo allenatore sarà in panchina...

"Ogni anno è una situazione diversa, quest'anno è un'altra situazione, siamo dentro a un momento cruciale della stagione e poi dopo questo momento, la società magari mi chiamerà. Non sono io che devo chiamare la società, È la società che deve chiamare me. Io sono contento di stare alla Juventus, sono alla Juventus, quando ci incontreremo, ci metteremo a tavolino, e parleremo, quello che vogliono fare loro.... Alla fine io sono un dipendente che gestisce dei giocatori, delle risorse umane, non solo i giocatori…"

 

Tutto normale per lei…

"Dalla Juventus, non da me (ride, ndr). E tutto normale, ma io con la società... l'abbiamo accennato, ma un mese e mezzo fa; in questo momento credo non sia neanche giusto. Io personalmente non ho la testa per pensare a quello che potrà succedere l'anno prossimo. In questo momento bisogna avere tutti la concentrazione su quelle cose, poi se le cose vanno bene non capisco perché ci dovrebbe essere separazione".

 

Se le cose dovessero andare troppo bene, ci sono gli allenatori che hanno anche lasciato. È il caso di Mourinho dopo il triplete. Spalletti dice: Vado via se non vinco qualcosa". Allegri potrebbe dire "vado via" se vince tutto?

"Io tolgo il se, perché a me se non piacciono, quindi non mettiamo il carro davanti ai buoi, ma pensiamo innanzitutto a vincere il campionato, cheè l'obiettivo principale di questa stagione. Perché altrimenti perdiamo la realtà delle cose. L'obiettivo principale di questa stagione è il campionato, perché la Juve deve entrare nella leggenda. Ci sono dei giocatori che hanno vinto, e che quest'anno possono vincere sei scudetti di fila e rimarrebbero veramente nella storia della Juventus. Quindi questo obiettivo non bisogna farselo sfuggire. Poi la Champions è una competizione a sé, che ha fascino, ma l'obiettivo della Juventus era quello di entrare nelle prime otto. Il percorso della Juventus è cresciuto molto da quando c'è questa dirigenza agli ultimi tre anni e questo è un risultato importante. Poi le Champions... puoi arrivare in finale, semifinale ai quarti di finale, l'importante è centrale sempre i quarti di finale per poi arrivare in fondo. Per quanto riguarda la Coppa Italia, siamo in semifinale di coppa Italia per cercare di vincere, quindi i se e i ma, assolutamente.... penso a quello che succede ora. Poi quando riparti si possono aprire altri cicli, chiamateli… non progetti, perché nel calcio progetti non se ne fanno, perché bisogna fare solo dei risultati e delle vittorie. Perché alla fine quello che conta sono i punti; poi è normale che vai avanti e la società avrà un programma da propormi, come ha sempre fatto. Ma credo che la Juventus in questo momento sia una delle società più forti e più importanti d'Europa ed è quello che conta".

 

 

 

(tuttojuve.com)

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quindi Higuain riposa per il Barcellona

magari

buffon

lich rugani barzagli asamoah

marchisio rincon

cuadrado pianic sturaro

dybala

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quindi Higuain riposa per il Barcellona

 

Secondo me invece lo vedremo in campo anche sabato, magari per un tempo solo se il risultato sarà buono.

Quelli che non ci saranno sono Manzo e, credo, Khedira. Per il resto... immagino questa formazione (tanto non ci piglio mai):

 

Buffon

Licht-Barza-Rugani-Sandro

Pjanic-Marchisio

Cuadrado-Dybala-Sturaro

Higuain

 

oppure dentro Lemina mezz'ala destra, Asa terzino, Sandro alto con Dybala centravanti, ma ne dubito.

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cioè?

 

 

Lemina nei 2 non lo mette nemmeno sotto tortura

 

Che era divertente leggere Higuain riposa c9l barca sefz

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Domani qnd saremo nella mel.ma poi entrerà higuain...mi fa ridere che riposi e che dybala fa il centravanti...il Chievo domani mette il pullman davanti a sorrentino

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