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*Th3 Joker*

Come giocano le avversarie 3.0: focus Monaco

Post in rilievo

Ci risiamo: l’urna di Nyon ha cantato ancora una volta. Un’ultima volta. Juventus, Real Madrid, Atletico Madrid e Monaco: questi i nomi contenuti all’interno delle 4 palline manovrate dall’ex Juve Ian James Rush, gli accoppiamenti sono probabilmente quelli più sperati. La Juventus infatti si troverà a dover affrontare il Monaco di Jardim, sulla carta un gradino sotto Real ed Atletico; sulla carta, avanti in un’ipotetica graduatoria di gradimento. La ridondanza della locuzione «sulla carta» non è affatto un mero esercizio stilistico, ma un modo concreto di esplicitare le difficoltà cui vanno incontro gli eroi del Camp Nou capitanati da Max Allegri. Andiamo a vedere nel dettaglio.

 

 

 

Come gioca il Monaco?

 

 

Il progetto Les enfants terribles avviato dal club monegasco è di quelli nobili e coraggiosi: rispetto al Monaco che due anni or sono affrontò la Juventus ai quarti di finale sono cambiati 7 titolari, rimpiazzati da numerosissimi under-23. Si tratta di Lemar (21), Bakayoko (22), Mendy (22), Sidibé (24), Tourè (20) e (il fiore all’occhiello) Kylian Mbappé (18).

Il tecnico Jardim è riuscito a combinare la loro freschezza con l’esperienza dei veterani Falcao e Glik creando un mix esplosivo capace di primeggiare in Ligue 1, di guadagnare la semifinale di Champions League e di superare il bottino di 100 reti stagionali.

L’assetto base scelto dal tecnico portoghese è il 442

 

 

Subasic

Sidibé Jemerson Glik Mendy

B.Silva Bakayoko Fabinho Lemar

Falcao Mbappé

 

 

Come potrebbero suggerire le caratteristiche dei giocatori in campo, il Monaco è una squadra estremamente verticale, che preferisce concedere il possesso all’avversario e giocare di transizione. Del resto Mbappè, Lemar, Mendy e Toure sono elementi chiave che grazie alla loro esuberanza fisica possono risalire il campo da soli.

Non è un caso che la squadra monegasca faccia largo uso di lanci lunghi mirati a mettere la palla alle spalle della difesa avversaria, laddove la velocità delle frecce d’attacco e il tempismo aereo del Tigre possono fare la differenza. E non è un caso (x2) che molto spesso Subasic si riveli uno dei giocatori ad aver effettuato più lanci lunghi.

 

 

giphy.gif

 

Dal posizionamento del corpo e dal controllo indirizzato

in avanti, Glik ha già deciso di lanciare palla

 

 

 

giphy.gif

 

Nulla da aggiungere.

 

 

Queste caratteristiche intrinseche si amplificano sensibilmente quando l’avversario è per natura portato a giocare a difesa aperta. Esempi? Borussia Dortmund e Manchester City.

I tedeschi, alla pari del City di Guardiola, sono stati gli avversari ideali per esaltare i concetti di gioco del Monaco. Un Monaco che manifesta tutta la sua preparazione tattica già nel primo non possesso: sull'impostazione bassa dell’avversario i 4 centrocampisti francesi non sono perfettamente in linea ma assumono posizioni ibride giocando in avanti rispetto ai due mediani e più interni rispetto ai terzini. Il motivo è di quelli evidenti: fare densità in mezzo al campo invita i difensori o il regista a giocare una palla esterna: a quel punto gli scorrimenti e la limitatezza delle soluzioni del portatore di palla rendono facile la chiusura dell’azione.

 

 

2skdJ.jpg

 

 

Ovviamente all'interno di un contesto di questo tipo risulta fondamentale il lavoro delle due punte, che sono chiamate a pressare continuamente uno dei due centrali e a schermare la ricezione del regista/metodista.

 

 

giphy.gif

 

 

Perdere questa prima linea di pressing consentirebbe all'avversario di giostrare palla in zona centrale trovandosi poi in superiorità numerica e con fasce scoperte fronte alla porta.

 

 

2skdK.jpg

 

 

Si accennava precedentemente a come il Monaco sia una squadra paurosamente verticale. La fase di possesso dei monegaschi contro squadre che giocano a difesa aperta è materialmente ridotta all’osso: il possesso posizionale è praticamente inesistente, il fraseggio non è pervenuto. Ciò a cui si affida il Monaco sono i lanci lunghi a saltare il centrocampo e le transizioni palla al piede di elementi come Mendy, Lemar e Mbappé che in progressione dimostrano che scuderie come Williams e McLaren possono prendere spunto per risalire la classifica costruttori.

 

 

giphy.gif

 

Con soli due passaggi il Monaco a partire dalla difesa

ha creato una chiara occasione da gol

 

 

 

 

 

Contro squadre che tendono a giocare con baricentri bassissimi, o che in certi frangenti della partita concedono il possesso palla, gli uomini di Jardim provano ad adattarsi a situazioni cui solitamente sono poco abituati operando un possesso palla per certi versi scolastico, mirato prevalentemente a manovre di aggiramento che consistono nel portare la palla in fascia, a partire da uno sviluppo pressoché centrale, per poi provare il traversone a cercare le punte. L’obiettivo numero 1, manco a dirlo, è la creazione di situazioni di 1vs1 o addirittura 2vs1, dove la tecnica e la velocità dei suoi esterni possono fare malissimo.

 

 

 

 

Come si affronta il Monaco?

 

 

 

Per far fronte al disturbo alla prima impostazione operato dai due attaccanti di Jardim, Manchester City e Borussia Dortmund, dopo 15 minuti di difficoltà, si adoperano praticando la salida lavolpiana. Nella squadra di Guardiola sono alternativamente Yaya Touré e Fernandinho ad abbassarsi sulla linea dei difensori; presso i gialloneri invece sono Weigl e Sahin ad alternarsi il compito.

 

 

2skdN.jpg

 

 

 

2skdL.jpg

 

 

 

 

In virtù dello svantaggio da recuperare, il Manchester City nel secondo tempo ha risposto innestando la difesa a 3 che ha sortito effetti del tutto analoghi a quelli della salida lavolpiana praticata nel primo tempo.

 

 

2skdM.jpg

 

 

La linea difensiva del Monaco è tutt’altro che granitica. Le doti fisiche di Glik, Jefferson, Raggi, Mendy e Sidibé rendono coriacei i corpo a corpo, ma è nella lettura degli spazi che la retroguardia monegasca pecca. Le distanze dagli avversari in fascia talvolta sono eccessive e le ali hanno il tempo di controllare agevolmente la sfera, mentre gli inserimenti all’interno dell’area vengono letti con una frazione di secondo di ritardo che, per quanto infima, nel calcio moderno può essere mortale.

 

 

2skdG.jpg

 

 

2skdH.jpg

 

 

Ma è quando viene attaccata frontalmente che l’intera difesa va in difficoltà: nessuno degli interpreti riesce a leggere in maniera corretta le distanze con il dirimpettaio né i tempi di uscita, per cui le situazioni si sviluppano in falli o uscite fuori tempo che aprono le porte dell’area di rigore.

 

giphy.gif

 

Solo l'errore di De Bruyne nella misura del passaggio

salva il Monaco da morte quasi certa

 

 

giphy.gif

 

Tutti i difensori guardano la palla dimenticando l'esistenza

di 20 metri vuoti alle loro spalle

 

 

 

In definitiva, il Monaco è una squadra dalle brillanti doti tecniche ed atletiche ma che, per renderle operative, necessita di stare sul pezzo per 95 minuti a partita. Un momento di black-out, alla luce della fragilità strutturale dell'assetto difensivo francese, può rivelarsi fatale.

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Bellissima analisi, come sempre...

Il Monaco è una squadra che ha dalla sua l'entusiasmo dei debuttanti, ragion per cui per noi sarà difficilissima.

Ma da qui a dire che non siamo favoriti ce ne passa...

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"Un momento di black-out, alla luce della fragilità strutturale dell'assetto difensivo francese, può rivelarsi fatale."

 

esattamente, pronti a punire..

conoscendo Allegri, avrà già studiato i punti deboli del Monaco.

 

Come sempre complimenti per la perfetta analisi tattica.

 

ormai qui in VS siamo Th3Jokerdipendenti

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Ottima analisi come sempre, comunque basta attaccarli, facendo pressing sin da subito sulla loro difesa per costringerli a giocare col portiere

Parliamo di una squadra che tra quarti e ottavi ai ha incassato 8 goal, la difesa è il loro punto debole

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quindi mi stai dicendo che la tattica del 'genio' jardim in sostanza si traduce in 'palla lunga e pedalare'?

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È una bella squadra (non a caso sono anche in vetta al campionato) , guai a sottovalutarli.

Secondo me pagheranno a livello d'esperienza

 

Inviato da mTalk

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Grandissima analisi tattica, complimenti. Sono sicuro che giocheremo due partite perfette per quanto riguarda l'equilibrio tattico. Abbiamo giocatori troppo intelligenti per sbilanciarsi troppo o per dar spazio ai loro velocisti. Non siamo una squadra che solitamente si fa sorprendere da palle lunghe alle spalle della difesa.

 

Vinca il migliore

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ottima analisi come sempre Joker.

Credo che il sorteggio ci ha aiutato anche sul calendario a lor avrebbe fatto comodo giocare la prima in trasferta e agire solo di rimessa. adesso giocando la prima in casa dovranno cercare di fare la partita (almeno un minimo).

Non dobbiamo cadere nella trappola di accettare i continui capovolgimenti di fronte altrimenti ci sfiancano e loro sono più giovani e resistenti. per me si dovrà attaccare con giudizio e controllare la partita senza lasciargli le ripartenze in campo aperto.

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Analisi interessante, bravo come sempre.

Non vedo l'ora di mercoledì proprio per vedere come Allegri affronterà questa squadra e se il Monaco stesso si adatterà all'avversario diverso rispetto ai precedenti Borussia e City.

 

Da tutto ciò mi rendo conto che senza controllo visivo attivo non si va da nessuna parte ahah

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quindi mi stai dicendo che la tattica del 'genio' jardim in sostanza si traduce in 'palla lunga e pedalare'?

 

Bakayoko e Fabinho sono due mediani molto fisici e poco qualitativi, scarseggiano di visione e pulizia di passaggio.

Difficile impostare una fase offensiva mirata al possesso posizionale, meglio puntare sulle caratteristiche dei velocisti che hanno in avanti

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67 goal subiti in stagione

 

Anche se ieri giocavano con le terze linee

 

Segnano molto ma subiscono altrettanto

 

In champions han subito 21 reti in 14 partite disputate

 

 

In campionato almeno 49 goal son stati distribuiti contro squadrette

 

 

Metz 12(2)

Montpellier 6(1)

Nancy 6(1)

Bastia 5(1)

Bordeaux 4(1)

Marsiglia 8(2)

Nantes 4(1)

Lorient 4(1)

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Bakayoko e Fabinho sono due mediani molto fisici e poco qualitativi, scarseggiano di visione e pulizia di passaggio.

Difficile impostare una fase offensiva mirata al possesso posizionale, meglio puntare sulle caratteristiche dei velocisti che hanno in avanti

 

 

Qualitativamente dispongono di Moutinho in mezzo

 

 

Fabinho e' un terzino adattato a mediano da Jardim in questa stagione

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se giochiamo con la stessa intensità ed attenzione con cui abbiamo affrontato il Barca, questi tornano a casa piangendo :)

 

detto questo attenzione a Mbappe e Lemar, sono loro i più pericolosi

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Qualitativamente dispongono di Moutinho in mezzo

 

 

Fabinho e' un terzino adattato a mediano da Jardim in questa stagione

 

Yes, ma le gerarchie in questo momento lo vedono più che altro come un'alternativa al duo di cui si parlava

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Bakayoko e Fabinho sono due mediani molto fisici e poco qualitativi, scarseggiano di visione e pulizia di passaggio.

Difficile impostare una fase offensiva mirata al possesso posizionale, meglio puntare sulle caratteristiche dei velocisti che hanno in avanti

 

non e' una critica eh, ma ho visto parecchie volte utenti commentare jardim come se fosse un dio, addirittura auspicarsi che possa venir ad allenarci; e poi sta facendo un calcio che e' vecchio quanto il gioco. I risultati gli danno ragione, anche perche' giocare in velocita' in CL ultimamente da' grandi frutti (noi stessi lo facciamo); ma in sostanza stanno facendo un gioco molto semplice da leggere

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se giochiamo con la stessa intensità ed attenzione con cui abbiamo affrontato il Barca, questi tornano a casa piangendo :)

 

detto questo attenzione a Mbappe e Lemar, sono loro i più pericolosi

 

 

Davanti son tutti pericolosi,anche Germain sconosciuto ai piu

 

A parte Falcao,i vari Mbappe,Lemar,Silva,Germain son tutti rapidi e veloci,e specialmente in ripartenza possono creare problemi

 

 

Rispetto si,ma nessuna paura

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i nostri difensori non devono assolutamente perdere palla se no ci ritroviamo mezza squadra del monaco in attacco in un millesimo di secondo XD

dybala e manzo secondo me saranno i cardini (paulo perchè gioca tra le linee, manzo perchè con la sua fisicità può far salire la squadra evitando il fraseggio a CC)

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Grande analisi come di consueto Joker.

 

Emerge il fatto che giocando come siamo abituati, lasciando pochissimo campo per la corsa degli avversari e allargando il campo sulle fasce, potremmo mettere il crisi sul nascere questo stile di gioco. Inoltre pur con uno schieramento diverso il Monaco mi sembra la più somigliante a certe squadre italiane pronte ad abbassarsi e ripartire in contropiede. Uno stile di gioco che conosciamo benissimo e per il quale abbiamo già sviluppato adeguate contromosse.

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[...]

Le correzioni di Guardiola

 

Nell’intervallo Pep Guardiola mette mano ancora una volta ai meccanismi di uscita del pallone dalla zona arretrata. In fase di costruzione il City si schiera con il 4-2-3-1, tenendo i terzini larghi e affiancando De Bruyne a Fernandinho.

 

Finalmente, dopo 135 minuti, è la mossa giusta per avere la meglio della pressione del Monaco. Complice probabilmente anche un calo fisico del Monaco, il City riesce a risalire il campo e ad abbassare gli avversari. I due giocatori interni del City, uniti ai due terzini larghi e alla stessa altezza dei centrocampisti, mandano fuori giri il sistema di pressione di Jardim. Lemar e Bernardo Silva sono presi in mezzo tra il terzino e l’interno; la presenza di Silva alle spalle dei due interni monegaschi rende Fabinho e Bakayoko più prudenti a salire in pressione su Fernandinho e De Bruyne.

 

Ad ogni ricezione di uno dei due interni di Guardiola, il Monaco non sa bene se fare alzare un mediano o aggredire stringendo gli esterni: nel primo caso si libera spazio per Bernando Silva alle spalle della pressione, mentre nel secondo viene lasciata una facile ricezione per il terzino che può risalire il campo.

 

Vinta la sfida in fase di costruzione bassa, il City riesca ad occupare in maniera compatta la metà campo avversaria costringendo il Monaco alla difesa posizionale. Per Guardiola la partita è finalmente sui binari tattici desiderati e la sua squadra, sfruttando le proprie doti di palleggio e le carenze a difesa schierata del Monaco, riesce a produrre nella ripresa 6 tiri, 1.1 expected goal e la rete del momentaneo 2-1.

 

Il Monaco, stanco e costretto a difendere basso, non riesce a risalire il campo e a creare pericoli per Caballero. Oltre al gol di Bakayoko, originato da un calcio piazzato, nel secondo tempo la squadra di Jardim produce solamente un tiro in porta da lontano di Mbappé, intercettato in partenza da Sagna. Nonostante questo, le fragilità difensive del City fanno definitivamente pendere il piatto della qualificazione verso il Monaco, difendendo male un calcio di punizione calciato dalla trequarti campo da Lemar.

 

L’ennesimo colpo subito, atterra il City che dopo il gol di Bakayoko non riesce più a calciare verso la porta di Subasic e saluta la Champions League.

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Bakayoko e Fabinho sono due mediani molto fisici e poco qualitativi, scarseggiano di visione e pulizia di passaggio.

Difficile impostare una fase offensiva mirata al possesso posizionale, meglio puntare sulle caratteristiche dei velocisti che hanno in avanti

Fabinho ha dei blackout degni del peggior Poulsen, forse è per questo che fanno tanti lanci lunghi, se pressati i due mediani vanno in grande difficoltà

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Qualitativamente dispongono di Moutinho in mezzo

 

 

Fabinho e' un terzino adattato a mediano da Jardim in questa stagione

Moutinho quasi sicuramente sarà in panca, fabinho è il titolare da inizio anno, per la fortuna nostra aggiungerei, spesso fa degli errori da campetto dell'oratorio :d

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Ottima analisi come sempre, comunque basta attaccarli, facendo pressing sin da subito sulla loro difesa per costringerli a giocare col portiere

Parliamo di una squadra che tra quarti e ottavi ai ha incassato 8 goal, la difesa è il loro punto debole

Non hai capito proprio nulla , attaccarli ci porta a farsi massacrare negli spazi dai loro contropiedisti , dobbiamo

Aspettarli , li vanno in difficoltà perché non sono capaci a costruire gioco.

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