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GdS, ritratto del DS Juve Fabio Paratici: "È uno all'antica, vuole conoscere tutto del giocatore. A lui piace andare oltre la parte tecnica"

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Pippo, la Nutella e i taccuini: ecco come si diventa Paratici

 

MILANO, 9 luglio 2017 - Dici Nutella e pensi a Pippo Inzaghi. E in effetti Fabio Paratici, il d.s. campione d’Italia, con Inzaghi è cresciuto. Famiglie amiche, vacanze insieme, stessa passione per la crema di nocciola, appunto, oltre che per la pasta e il parmigiano, nel caso del d.s. della Juve. Ma carriere separate. Perché Inzaghi è diventato un goleador, mentre Paratici si è tolto le scarpe da calcio a Brindisi e non le ha più messe. Aveva 31 anni, come giocatore non era un talento, i talenti però amava scovarli, i suoi taccuini valevano oro e Beppe Marotta se n’è accorto subito. Paratici è nato direttore sportivo, da giovane andava in giro cercando di far conciliare i suoi viaggi di piacere con i tornei Under 20 o gli Europei. Studiava i giocatori, prendeva appunti per verificare negli anni se ci aveva visto giusto definendoli talenti o almeno elementi interessanti. Marotta ha portato con sé Paratici alla Samp come osservatore e non se n’è più separato. Capo osservatore, poi d.s., poi con lui alla Juve: il 44enne Paratici è il braccio destro, quello che resta un passo indietro, preso nei suoi video e nei suoi appunti, perché è uno all’antica, non un analista da telefilm. Per disegnare i suoi profili Paratici vuole conoscere la famiglia del giocatore, valutarne il grado di compatibilità con la squadra, definire il suo livello di emotività. Il suo motto è: la parte tecnica la vedono tutti, bisogna andare oltre. Paratici prima studia il background, dopo le statistiche. Sposato con Roberta, piemontese di Mondovì, ha due figli, Lorenzo e Edoardo. Nel cassetto un diploma da ragioniere, nel passato una famiglia normale. Per rilassarsi una volta l’anno va in posti lontani, anche se non riesce a staccare il telefono, e d’estate quando può accompagna la moglie ad Alassio. Hobby conosciuti zero, Paratici non è tipo da campi di golf e mondanità, gli amici d’infanzia lo vedono poco ma lo ricordano tale e quale, nonostante i sei scudetti. Il suo sogno era giocare nel Piacenza in Serie A, in fondo non ci è riuscito neppure il suo amico Inzaghi, che dalla B con la squadra di casa ha spiccato il volo. Mentre il volo di Fabio è cominciato con Marotta e alcune intuizioni geniali, eppure nessuno lo ha mai sentito vantarsi di un colpo grosso. Paratici è l’alter ego invisibile del mediatico Marotta e difficilmente si espone. Lo hanno cercato in tanti, dal Milan al Psg, però nessuno è ancora riuscito a stanarlo dalla casa in centro a Torino, o a convincerlo a separarsi dall’uomo che gli ha insegnato il mestiere.

 

Fonte: GdS (Alessandra Bocci)

 

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È bravo ma ha delle fissazioni tutte sue per giocatori normalissimi (es: Sturaro)

 

Sinceramente non saprei dire se è il migliore al mondo perché non conosco così approfonditamente il lavoro di altri direttori sportivi

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È bravo ma ha delle fissazioni tutte sue per giocatori normalissimi (es: Sturaro)

 

Sinceramente non saprei dire se è il migliore al mondo perché non conosco così approfonditamente il lavoro di altri direttori sportivi

la penso come te..e quanto a scouting non vedo tutto questo fenomeno

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la penso come te..e quanto a scouting non vedo tutto questo fenomeno

 

Siamo in tre,ricordiamoci anche dei suoi tanti pupilli bidoni come Zaza,Lemina e Sturaro....

Poi nelle giovanili in tanti anni,nonostante gli investimenti,non hanno cavato un ragno dal buco....

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Siamo in tre,ricordiamoci anche dei suoi tanti pupilli bidoni come Zaza,Lemina e Sturaro....

Poi nelle giovanili in tanti anni,nonostante gli investimenti,non hanno cavato un ragno dal buco....

 

Uno meglio di lui attualmente??

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Uno meglio di lui attualmente??

 

Credo che sia difficile fare peggio di cosi' a livello di scouting nel settore giovanile....

A livello di prima squadra invece e' un buon ds ma non un fenomeno,a volte si fissa con dei muratori assurdi!

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Benissimo, però se poi vedo in campo sturaro, lemina e rincon capite che per noi tifosi la parte tecnica è l'unica cosa che conta!! Bisogna abbinare le due cose ma la parte tecnica deve rimanere predominante visto che il calcio è uno sport, puoi essere la persona più solare ed educata di questo mondo ma se in campo sei una pippa....

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