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Fantomas

Moggi: "Zidane? Lo presi anticipando il Milan, che andò su Dugarry. Pacchi? Esnaider. Ibra-Emerson la trattativa più divertente. Su Calciopoli..."

Post in rilievo

Non ho mai capitoa cessione di jugovic, sostituito tra l'altro da pecchia...

 

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Caciara!?!

 

Cioè c'è gente che non gradisce e non stima un uomo che ha fatto la storia della Juventus in ambito internazionale....e secondo te bisogna accettarlo in silenzio senza dire nulla.

 

Se poi invece c'è chi non gradisce l'attuale dirigenza ...e va bannato perchè parla male di un tesserato Juventus.

 

Riduciamo il forum a una serie di messaggi sterili ed inutili... tipo "grande direttore", anzi forse per molti sarebbe addirittura meglio avere messaggi prestabiliti tra cui scegliere...

 

Il forum è davvero scaduto in un piattume senza precedenti....Mi adeguo:

 

 

Grande Lucianone!

per sempre con big lucky

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Mi ricordo quando Moggi raccontò del periodo in cui si promise a Moratti, per gli anni seguenti, e gli passava dei nominativi per il calciomercato, in realtà non aveva intenzione di andarci e i nomi che suggeriva erano pipponi ahahahahahhaha

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Nel 1994 arrivammo secondi a 3 punti, il Milan vinse solo grazie a un'incredibile difesa, un bunker. Mentre in attacco la Juventus era nettamente superiore. Quella Juventus bonipertiana era già da titolo, l'anno successivo comunque ce la saremmo giocata con grandi possibilità di vittoria, vista anche la contemporanea crisi del Milan.

 

Sempre secondi arrivammo, e dimezzammo lo svantaggio dal Milan nelle ultime 3 giornate a giochi ormai conclusi. Dire "solo grazie ad un'incredibile difesa" nel calcio fa tutta la differenza del mondo, e noi eravamo ancora incompleti in difesa e a centrocampo per reggere un campionato intero a quei livelli. E' molto più difficile passare da un secondo posto ad un primo in campionato che vincere una singola finale di coppa, per esempio, perchè la finale te la giochi in una partita singola, in un campionato le differenze prima o poi escono fuori (se ci sono). L'anno dopo arrivarono un certo Ferrara e a centrocampo presero posto Deschamps (quando rientrò dall'infortunio) e Paulo Sousa. Sono pedine che ti cambiano la colonna vertebrale di una squadra. Senza contare il cambio in panchina, il nuovo assetto tattico, e tanto altro. Nei fatti passammo da 9 anni di patimenti in Italia a ritornare ad esserne il faro, per poi diventare la squadra di riferimento in Europa (Ferguson docet).

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Però non li strapagava, erano scommesse che se andavano male non ci rimettevi molto. Non ricordo degli Hernanes o dei Malaka a 12 o degli Isla a 18 milioni. Erano pacchi meno costosi

o neil pagato 18 miliardi ti sembra poco?? tral'altro in un calciomercato che non aveva questi prezzi folli che ci sono ora.

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Claro.

Ma se cambi mezza squadra ogni anno le variabili inevitabilmente aumentano.

Esempio stupido: di solito quando perdi una finale c'è voglia di rivalsa, i giocatori sono solitamente più determinati a farsi "perdonare". Come il Bayern dopo la sconfitta casalinga col Chelsea, l'anno dopo dominarono in lungo e in largo con la stessa squadra fondamentalmente.

Così come il Real è sempre la stessa squadra in queste 3 Champions, gli unici nomi nuovi sono Casemiro, Navas e Isco (che però già c'era nella Decima), gli altri gira e rigira sono sempre gli stessi.

Con questo non voglio dire che cambiare è sbagliato, anzi, ma farlo ogni anno con il giochino smonto e rimonto non è una strategia vincente, perché le incognite sono troppo invalidanti in un cammino di 9 e passa mesi di calcio se consideri l'ambiente nuovo per alcuni, il tempo di integrarsi, ecc.

Non credo che la colpa sia solo esclusivamente di Moggi, tutt'altro, se dall'alto gli ordini sono quelli di non spendere una lira ogni anno c'è poco da fare da questo punto di vista, dico solo che gli Esnaider, i Pecchia, i Giannichedda, senza sottolineare cessioni che si sono rivelate un colpo al cuore, sono una diretta conseguenza di questo giochino.

Tutto bello, una Juventus bellissima, probabilmente anzi sicuramente la più forte di sempre ma aver vinto appena 1 Champions in 4 finali nel giro di 8 e passa anni è a dir poco desolante perché qualcosa del genere, oggi come oggi, non ti ricapiterà mai più, ci sono molti più competitors, anche scorretti. Bisognava fare il colpo grosso allora.

 

Che allora bisognasse fare il colpo grosso sono d'accordo. Difatti per me la partita che cambia la storia è Juve-Borussia, e attenzione, per quanto mi riguarda lo è in modo assurdo, perchè per quanto oggi ci siano più recriminazioni che altro, la Juve quella partita la giocò bene, forse "troppo", (nel senso che l'avrebbe potuta giocare meglio, con più tatticismo), pagando al massimo gli errori difensivi alle prime occasioni in cui il Borussia si fece pericoloso. Rivedendola ti viene solo da mangiarti le mani per le occasioni, gli episodi, e tutto il resto. E secondo me fu da quel momento (ma qui siamo alla pura speculazione senza riscontro... questa volta davvero solo una mia sensazione) che Lippi deve aver pensato di cambiare atteggiamento nelle finali. Magari... vedendo che giocandone due in modo spavaldo (più l'Intercontinentale) rischiò persino di non vincerne nessuna, ha potuto pensare che "gestirle" diversamente poteva portare nuovi frutti. Ma vabbè, da qui si aprirebbe un OT infinito quindi mi taccio.

D'accordo anche sul fatto che cambiando sempre non dai continuità, e difatti proprio per questo il senso di quanto fatto allora (e anche adesso se vogliamo) è più meritevole di complimenti. Perchè smontando una squadra (anche se alcuni elementi rimanevano fissi) riuscivi sempre a comandare il calcio europeo. Ma se oggi il giochino lo paghi contro squadre che da tanti anni stanno segnando un'era calcistica (anche se le hai battute, quindi non sei lontano da loro... e per me non c'è un "4-1" tra Juve e Real), all'epoca, pur attuando quella politica, si può imputare tutto davvero alle singole finali, perchè non è che incontrammo squadre che erano da anni sulla cresta dell'onda, anzi! Il Borussia era la nostra casa di riposo (in tal senso noi venivamo da una "continuità" maggiore) e il Real pur avendo un'ottima squadra era ancora dietro di noi (come il Milan nel 2003).

Insomma, se avessimo avuto una proprietà più generosa, tale da evitare il giochino del taglia e cuci, forse avremmo vinto di più, ma forse anche no, perchè non c'è la controprova che a Monaco ci sarebbe girato tutto bene, per esmepio. Le finali sono davvero un discorso a parte.

Ecco perchè rimane il rammarico "tecnico" e sentimentale per non aver sfruttato al massimo un'era nella quale, anche grazie a Moggi, la Juve era la prima squadra in Europa.

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Sempre secondi arrivammo, e dimezzammo lo svantaggio dal Milan nelle ultime 3 giornate a giochi ormai conclusi. Dire "solo grazie ad un'incredibile difesa" nel calcio fa tutta la differenza del mondo, e noi eravamo ancora incompleti in difesa e a centrocampo per reggere un campionato intero a quei livelli. E' molto più difficile passare da un secondo posto ad un primo in campionato che vincere una singola finale di coppa, per esempio, perchè la finale te la giochi in una partita singola, in un campionato le differenze prima o poi escono fuori (se ci sono). L'anno dopo arrivarono un certo Ferrara e a centrocampo presero posto Deschamps (quando rientrò dall'infortunio) e Paulo Sousa. Sono pedine che ti cambiano la colonna vertebrale di una squadra. Senza contare il cambio in panchina, il nuovo assetto tattico, e tanto altro. Nei fatti passammo da 9 anni di patimenti in Italia a ritornare ad esserne il faro, per poi diventare la squadra di riferimento in Europa (Ferguson docet).

 

Verissimo, anche se quel Milan l'anno successivo entrò in crisi e questo mi porta a pensare che comunque la Juventus avrebbe avuto più chance. Personalmente i patimenti finirono un po' prima, quella Juventus bonipertiana, seppur inferiore a un Milan stellare, mi entusiasmava (ricorderai quell'incredibile Milan-Juventus 3-1 del 93). Era fortissima in attacco, in difesa pagava il confronto con i mostri sacri del Milan, ma era soprattutto a centrocampo che andava completata, e quella fu l'intuizione giusta di Moggi.

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Avercene altro che marotta.

Deve ancora capire che dopo aver venduto vidal e pogba ci serve un centrocampista di valore.

Continua a comprare a casaccio.

eccolo... .doh

Douglas Costa a casaccio...

Shick a casaccio...

e il mercato è ancora lungo

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Strano come questo personaggio abbia la libertà di dire quello che vuole senza mai perdere credito tra i tifosi nostalgici...!Sarei proprio curioso di vedere la reazione degli stessi se un giocatore che avesse vinto tutto con noi e 1 scudetto al napoli dicesse che napoli fosse stato il suo ricordo più bello...io credo che si griderebbe allo scandalo e giù petizioni per bruciarlo vivo in piazza!Ah già....ma il "Direttore" può dire quello che vuole....peccato che sono almeno una decina d'anni che spari solo minchiate e livore nei nostri confronti!

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Anche la cesione di Inzaghi Al Milan

No quella no, Inzaghi era arrivato ad un punto che era insopportabile, ricordo l'ultima stagione quanti gol mangiava sotto porta! E poi c'era già Trezeguet. La cessione di Inzaghi ci stava, soprattutto ad 80 miliardi di lire.

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Che allora bisognasse fare il colpo grosso sono d'accordo. Difatti per me la partita che cambia la storia è Juve-Borussia, e attenzione, per quanto mi riguarda lo è in modo assurdo, perchè per quanto oggi ci siano più recriminazioni che altro, la Juve quella partita la giocò bene, forse "troppo", (nel senso che l'avrebbe potuta giocare meglio, con più tatticismo), pagando al massimo gli errori difensivi alle prime occasioni in cui il Borussia si fece pericoloso. Rivedendola ti viene solo da mangiarti le mani per le occasioni, gli episodi, e tutto il resto. E secondo me fu da quel momento (ma qui siamo alla pura speculazione senza riscontro... questa volta davvero solo una mia sensazione) che Lippi deve aver pensato di cambiare atteggiamento nelle finali. Magari... vedendo che giocandone due in modo spavaldo (più l'Intercontinentale) rischiò persino di non vincerne nessuna, ha potuto pensare che "gestirle" diversamente poteva portare nuovi frutti. Ma vabbè, da qui si aprirebbe un OT infinito quindi mi taccio.

D'accordo anche sul fatto che cambiando sempre non dai continuità, e difatti proprio per questo il senso di quanto fatto allora (e anche adesso se vogliamo) è più meritevole di complimenti. Perchè smontando una squadra (anche se alcuni elementi rimanevano fissi) riuscivi sempre a comandare il calcio europeo. Ma se oggi il giochino lo paghi contro squadre che da tanti anni stanno segnando un'era calcistica (anche se le hai battute, quindi non sei lontano da loro... e per me non c'è un "4-1" tra Juve e Real), all'epoca, pur attuando quella politica, si può imputare tutto davvero alle singole finali, perchè non è che incontrammo squadre che erano da anni sulla cresta dell'onda, anzi! Il Borussia era la nostra casa di riposo (in tal senso noi venivamo da una "continuità" maggiore) e il Real pur avendo un'ottima squadra era ancora dietro di noi (come il Milan nel 2003).

Insomma, se avessimo avuto una proprietà più generosa, tale da evitare il giochino del taglia e cuci, forse avremmo vinto di più, ma forse anche no, perchè non c'è la controprova che a Monaco ci sarebbe girato tutto bene, per esmepio. Le finali sono davvero un discorso a parte.

Ecco perchè rimane il rammarico "tecnico" e sentimentale per non aver sfruttato al massimo un'era nella quale, anche grazie a Moggi, la Juve era la prima squadra in Europa.

Sono d'accordo.

Juventus-Borussia è la sliding door di quel periodo, una partita giocata bene e girata per colpa di episodi legati peraltro a questioni extra-calcistiche (è evidente che un Peruzzi appena tornato papà da Roma un gol del genere lo concede...).

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Una grandissima carriera senza dubbio....che fa passare in secondo piano (oggi) anche alcuni pacchi che hai preso (e non solo Esnaider) ... :)

 

Credo che non esista l'uomo-mercato immacolato, ovvero quello che ha preso solo grandi giocatori e mai nessun acquisto che abbia deluso, oppure quello che ha sempre pagato il giusto ogni acquisto.

Per tutti (Moggi, Marotta, Galliani, Corvino etc) vale, come criterio di valutazione, il numero di buone/eccellenti operazioni rapportato alle operazioni mediocri o addirittura nefaste.

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Avercene altro che marotta.

Deve ancora capire che dopo aver venduto vidal e pogba ci serve un centrocampista di valore.

Continua a comprare a casaccio.

 

Eh, sì, ci ha fatto passare davvero anni tristissimi, ricchi di umiliazioni e caratterizzati da grandi giocatori finiti in altri club, mentre noi compravamo gli scarsi...Pogba, Vidal e Tevez al Milan, Pirlo e Khedira al Napoli a parametro zero, Higuain e Pjanic all'Inter, Bonucci e Barzagli alla Roma...ma quanto ci ha fatto soffrire Marotta! Che beffa arrivare sempre secondi o terzi in Italia, e soprattutto che rabbia vedere i migliori che si accasavano altrove, a casa dei Corvino, dei Galliani, dei Fassone, dei Sabatini. Non glielo perdonerò mai.

 

Vabbe siamo tifosi qualche castroneria puo uscire.

Detto questo a marotta non gli farei gestire neanche la scatola dei cioccolattini kinder.

 

Per fortuna Agnelli non la pensa come te.

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Credo che non esista l'uomo-mercato immacolato, ovvero quello che ha preso solo grandi giocatori e mai nessun acquisto che abbia deluso, oppure quello che ha sempre pagato il giusto ogni acquisto.

Per tutti (Moggi, Marotta, Galliani, Corvino etc) vale, come criterio di valutazione, il numero di buone/eccellenti operazioni rapportato alle operazioni mediocri o addirittura nefaste.

concordo perfettamente .ok

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Il problema era allora e si ripresenta oggi. Ovvero l'ossessione di vincere per forza ci fa perdere le finali e continueremo a perdere finché i ragazzi non giocheranno per il piacere di giocare come successe al Milan di sacchi o all'attuale Real Madrid.

 

O la società inverte la mentalità o resteremo vincenti solo in Italia.

 

Caro straPavel, se facciamo un esame di coscienza quell'ossessione di cui parli gliel'abbiamo fatta un pò venire noi tifosi...

 

La nuova generazione di tifosi (non voglio fare discorsi da bacchettone o da nostalgico, sto solo prendendo atto della realtà) è cresciuta col mito della Champions, come se fosse l'unica competizione che conta.

 

Io ricordo che tanti anni fa in ogni paese italiano (perché, grazie a Dio, abbiamo tifosi ovunque) ad ogni vittoria di scudetto si organizzavano caroselli d'auto, cortei con bandiere sventolanti, autoradio a cassette che "sparavano" il vecchio inno bianconero (erano i tempi del Comunale di Torino..).

 

Ricordo che il primo successo europeo della Juventus fu la Coppa Uefa del 1977 e per la prima Coppa Campioni dovemmo attendere fino al 1985. Eppure nessuno aveva la sensazione di aver buttato via 30 anni di storia (la Coppa Campioni mi pare debuttò nel '55-'56 o giù di lì) perché fino a quel momento si erano vinti solo scudetti.

 

Il trofeo principale, quello con cui misurarsi ogni anno, quello la cui vittoria permetteva di sfottere le altre squadre, era il campionato. Si aspettava l'affermazione internazionale, ma non era certo un must, un tormentone, un obbligo. Contava vincere contro Milan, Inter, Torino, contro il Napoli di Maradona, la Roma di Falcao.

 

Adesso sembra conti solo la Champions. Vinciamo lo scudetto e lo prendiamo come una cosa normale, vinciamo sei scudetti in fila (impresa leggendaria) e non festeggiamo, anzi, rimaniamo quasi delusi della stagione perché, dopo aver vinto sesto scudetto e terza coppa Italia di fila, siamo arrivati solo alla finale di Champions e l'abbiamo persa...

 

Decisamente, siamo anche noi ad aver bisogno di resettare un pò la nostra testa e il nostro modo di tifare.

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solo esnaider?

 

oliseh, bachini, dimas, paramatti, o'neill, paci, mirkovic, blanchard, pericard, athirson, sorin e gladstone li ho portati a torino io??

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