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  1. Furbo. Sa che i suoi"clienti"odiano la Juve e gli juventini per una ridicola rivalità (non so se ridere o piangere) tutta loro,quindi che c'è di meglio per recuperare un po' di consensi se non andare contro la Juve? Buffone lui e miserabili i suoi clienti.
  2. Evviva il padrone,lunga vita al padrone.
  3. Anche perché siamo l'unica società al mondo non difesa dal padrone.
  4. Attaccare Giuntoli,non so se sorridere o intristirmi. Decide Mr."ci difenderemo in tutte le sedi",padrone per diritto di nascita. O credete che Giuntoli,per dire,non sia capace a procurarsi il numero telefonico di Klopp? Poverino
  5. ma ostaggio cosa? se vogliono(anzi se vuole)lo mandano via in meno di 30 secondi. Se resta è perchè vogliono(anzi vuole)che resti,punto. O credi che il problema sia davvero l'ingaggio da versagli comunque? per favore....
  6. ad elcan non piace questo elemento.🖕
  7. Antonio Conte svela il proprio sogno: "Vincere la Champions da allenatore". Sul futuro: "Non posso lavorare in una squadra che diverta e basta". Parla Antonio Conte. E sono parole, quelle contenute in una bella e lunga intervista al 'Daily Telegraph', che ancora una volta compongono il ritratto di un allenatore ambizioso, ossessionato dalle vittorie. Ha vinto tanto, Conte. In Italia e in Inghilterra. E l'obiettivo è proprio questo: continuare a sollevare trofei, trovare un club che corrisponda alla propria visione del calcio d'altissimo livello. E magari, a breve, conquistare la Champions League. Già, perché è questo il grande sogno di Conte: portare una squadra sul tetto d'Europa. E chi lo vorrà è avvisato: a lui divertire interessa il giusto, a contare sono solo i successi. LA TANTO AMATA DIFESA A TRE “La gente pensa che sia un sistema difensivo, ma non è vero. Ripeto, non è vero. Non dipende dal fatto che giochi a tre o a quattro in difesa, dipende da come costruisci la squadra e costruisci l’attacco. Allo stesso tempo, non va bene essere troppo offensivi. E nemmeno troppo difensivi. Bisogna rispettare le caratteristiche dei giocatori e adattarsi a loro. La mia esperienza mi dice che se vuoi vincere il campionato o alzare un trofeo, devi avere una squadra stabile. Il Manchester City della scorsa stagione è stato il miglior esempio di squadra dotata di grande equilibrio, difensivamente e offensivamente”. "DEVO SEMPRE VINCERE" I trofei che ho vinto sono una grande, grande responsabilità perché sono lì a ricordarti che ‘guarda, devi vincere. Hai fatto così e devi continuare a fare così. Se l’obiettivo finale è vincere il campionato e sollevare trofei, offrire spettacolo al pubblico è importante. Ma essere solo una squadra divertente non basta se vuoi vincere. Lo so perché ho allenato le migliori squadre e mi chiedevano sempre di vincere. Per me adesso è impossibile lavorare per una squadra che faccia divertire e basta, perché l’aspettativa è sempre quella di dover vincere. Amo il mio passato, ma allo stesso tempo l’aspettativa che ti porti dietro è sempre molto alta e se non vinci hai fallito. La migliore opzione possibile è dare spettacolo e vincere. Per essere celebrato, devo vincere. Altrimenti gli altri aspettano solo di festeggiare il mio fallimento. Questa è la verità". "IO COSTRUISCO SEMPRE" “La mia storia dice che nei miei club sono sempre arrivato in una situazione difficile e con problemi. Io costruisco sempre. Dopo la mia prima stagione al Chelsea, quando abbiamo vinto il titolo, avremmo potuto dominare in Inghilterra. Abbiamo parlato con Lukaku e van Dijk, con quei due campioni avremmo potuto cambiare la situazione”. IL TOTTENHAM, VIALLI, VENTRONE "Per me festeggiare il quarto posto e una qualificazione in Champions League è stato davvero strano. Alla fine della partita decisiva contro il Norwich ho chiamato il mio staff e ho detto ‘attenzione, non abituatevi a festeggiare un posto in Champions League’. Sono stato molto chiaro. Ho detto che abbiamo fatto il massimo. Dal nono al quarto posto, con tutti i problemi che abbiamo dovuto affrontare, è stato un miracolo. Ma non abbiamo festeggiato come se fosse un miracolo perché sono abituato a vincere. Sicuramente è stato uno dei momenti più duri della mia vita. Gianluca Vialli, con lui ho avuto un grande rapporto. L'ho incontrato tre settimane prima che morisse per cenare con mia moglie e conservo quel momento nel mio cuore. E Gian Piero. In soli sei giorni. È stato davvero difficile affrontare questa situazione, anche la morte di Sinisa. Quando accadono questo tipo di situazioni, hai pensieri orribili. Pensi a cosa può succedere a un'altra persona molto vicina a te, o se potrà succedere a te. È stato un momento davvero difficile, anche per i giocatori del Tottenham, quando è morto Gian Piero. Abbiamo provato a superarlo, ma ho sentito che anche i giocatori erano stati colpiti da questa tragedia". LO SFOGO CONTRO I GIOCATORI DEL TOTTENHAM “Non amavano giocare sotto pressione? In quel momento la mia sensazione era questa. Se dico qualcosa vuol dire che c’è sempre qualcosa di vero. No, onestamente, non mi pento di nulla. Io sono così. Odio le bugie. Questo a volte può aiutarmi o a volte può ferirmi. Ma preferisco restare in silenzio piuttosto che dire una bella bugia, anche nel rapporto con i miei giocatori. Durante la stagione può succedere che tu abbia bisogno di un dialogo onesto, che può essere positivo o negativo. Lo so benissimo, anch'io sono stato giocatore e alcuni allenatori mi hanno detto belle bugie per tenermi calmo. Non voglio questo tipo di situazione. So molto bene che quando hai questi dialoghi onesti con i giocatori, in un primo momento possono essere un po' arrabbiati. Poi, per mia esperienza, il tempo aiuta il giocatore ad apprezzarti. Erano arrabbiati, ma poi hanno apprezzato l’onestà”. IL FUTURO: "VOGLIO LA CHAMPIONS LEAGUE" "Mi sono preso un po' di tempo per me, per la mia famiglia e per andare a trovare i miei genitori. Mio padre mi ha spinto a rientrare in fretta, ma è importante ricaricarsi, fisicamente e mentalmente. Adesso il mio unico problema è che ho troppa energia e sto dando fastidio a mia moglie! Onestamente, un giorno mi piacerebbe sollevare la Champions League da allenatore. Ma so che è molto difficile. La gente pensa che sia semplice, ma devi essere nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l'ultimo passo per vincere la Champions League. Guarda il Manchester City. Sette anni, no? Vorrei regalare questa gioia a mio padre. Mi ha detto ‘voglio vederti sollevare la Champions League’. Non è semplice, ma tutti possono avere un sogno”. goal.com
  8. D'accordo sui giornalai,ma nel caso specifico si è pronunciato il direttore dell'area tecnico-operativa del Frosinone.
  9. Aggiungo:pareggiare in casa contro l'empoli anche in inferiorità numerica,dopo essere passati in vantaggio,è una VERGOGNA passata quasi sotto silenzio.Un punto contro empoli ed udinese,entrambe giocate a Torino........SCHIFO ASSOLUTO. Signore e signori,la juvexor.
  10. Acquistato l'anno scorso a gennaio dagli inglesi a 13,65 milioni di euro. Gli inglesi retrocedono ed oggi vale 50 milioni. Fico!
  11. Annatar

    Juventus - Empoli 1-1, commenti post partita

    IV posto centrato. Rinnovo in arrivo.
  12. Annatar

    21 anni senza l'Avvocato Gianni Agnelli

    F.C. Juventus N. 01.11.1897 M. 24.01.2003 ❤️
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