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budwaiser4

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  • Titolo utente
    Videogamer Juventino ♥
  • Compleanno 07/05/1988

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    Juventus
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    Uomo
  • Provenienza
    Roma
  • Interessi
    Videogaming (PS4, PC, Switch, 3DS, PS3), coding, Juventus

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  1. Quale progetto? Per svalutare ancora di più i giocatori e farci prendere a pallate sempre di più?
  2. budwaiser4

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Per (s)drammatizzarre
  3. budwaiser4

    Continuare con Allegri sì o no?

    Anni fa mi arrabbiavo per una partita come quella di oggi. Ad oggi, con Allegri, apatia. Mi ha praticamente tolto la gioia della vittoria e l'arrabbiatura per un pareggio o una sconfitta.
  4. Magari lo squalo peggiore che arriva sarà Juventino
  5. Sto ancora attendendo sviluppi sul curriculum falso di Ceferin, quandò un giorno uscirà sai che ridere.
  6. Ben vengano colpi del genere a patto che poi i giocatori vengano fatti giocare.
  7. budwaiser4

    (Ufficiale) Kenan Yıldız rinnova fino al 2027

    L'anno prossimo con lui e Kaio Jorge, ci divertiremo. Sperando che non facciano la * di vendere quest'ultimo.
  8. Non so che darei per sentire qualche dirigente della Juve che dica "ao e mo c'avete rotto er *, volete la guerra e guerra sia"
  9. budwaiser4

    Siviglia - Juventus 2-1, commenti post partita

    Nei fuorigiochi li abbiamo surclassati bisogna darne atto
  10. budwaiser4

    Siviglia - Juventus 2-1, commenti post partita

    La cosa che mi fa ridere a me è..pensate se veramente andava al Real a giocare questo tipo di calcio..altro che panolada i tifosi buttavano giu lo stadio
  11. budwaiser4

    Siviglia - Juventus 2-1, commenti post partita

    Paradossalmente avremmo avuto più chance di vincere se non avessimo segnato
  12. Calciomercato.com ha potuto visionare la famosa chiavetta di Luciano Moggi, quella che l’ex dirigente della Juve ad Andrea Agnelli alla fine di dicembre dello scorso anno all’assemblea dei soci, dopo la nomina del nuovo CdA bianconero. Il tutto verrà divulgato dalla trasmissione Report in onda lunedì su Rai Tre. Nelle 33 pagine di documento, corredato di file audio, è possibile leggere e ascoltare molte intercettazioni tra alcuni volti noti del calcio di allora, come il presidente della FIGC Franco Carraro, il presidente del CONI Gianni Petrucci e l’addetto agli arbitri del Milan Leandro Meani. Di seguito vi riportiamo una prima cernita dei contenuti che Moggi stesso considera decisivi perla sollevazione della società bianconera da tutte le colpe storicamente attribuitele. MEANI, NON MOGGI - Il grande potere di Moggi secondo il PM Giuseppe Narducci derivava dalle telefonate intercorse tra il dirigente della Juve ed il Ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu.-La cordialità tra Moggi ed il ministro Pisanu, deriva dal fatto che quest’ultimo ha vissuto parecchio tempo a Monticiano (paese natale di Moggi) ed ha sposato una sua paesana. Da ciò deriva la loro frequentazione. Sarebbe stato opportuno che Narducci chiamasse a testimoniare il ministro Pisano, cosa che non ha fatto. Perché non lo ha fatto?- Pisanu non aveva nessun potere per rinviare gare, in quanto questo potere spettava esclusivamente al Presidente di Lega, dott. Adriano Galliani. La telefonata tra Moggi e Pisanu era una telefonata conoscitiva di un amico. Segue una telefonata tra Meani e Galliani, in cui il secondo dà prova di anteporre l’interesse del Milan a quello delle altre squadre nella gestione del calendario in seguito alla morte di Papa Wojtyla. Meani, dopo Calciopoli, è stato tolto dalla lista dirigenti rossonera. Perché, si legge, questo non è mai stato notato? Addirittura sono riportati gli scambi tra Meani e l’arbitro Massimo De Santis prima di un Fiorentina-Milan con la prima in lotta per la retrocessione e la seconda in lotta con la Juve per il titolo:“Tutti hanno visto cosa è successo in campo: compreso il rigore non dato alla Fiorentina per intervento di Pancaro su Pazzini; senza ammonizioni per nessuno, nonostante il gioco rude. Qui non si può tacere in merito alla telefonata del 29.4.2005, prima della partita arbitrata da De Santis:M: Ti spiego domani dov’è per te la madre di tutte le battaglie, noi domani abbiamo Nesta che è diffidato.D: Eh OH, non facesse lo scemo perché io dopo quello che ho fatto a Torino non posso fa diversamente…M: Certo Certo…non deve fare lo scemo…però dico non inventare un * se no ti viene fuori un disastro…D: Anche perché io a Torino alla fine c’avevano due diffidati, tutti e due li ho presi eh!M: la madre di tutte le battaglie è quella li che i nostri giornalisti e tutto l’ambiente è li che ti aspetta che se viene fuori una cosina su Nesta di ammazzano.La partita fu rude: i giocatori della Juve volevano fare dichiarazioni dopo aver visto gli highlights della partita, ma Moggi impedì tale fatto facendo fare silenzio stampa alla squadra. Il lunedì successivo alla partita Milan-Fiorentina De Santis telefonò a Meani e gli disse: “Hai visto: sono riuscito a far fare silenzio stampa alla Juventus” e Meani: “sei un amico. Lo dirò al capo!””. L’EX PRESIDENTE CARRARO - Da parte sua il Presidente Federale Carraro, che a suo tempo era stato Presidente del Milan, evidentemente prediligeva i colori rossoneri a quelli bianconeri, mettendo in un cantone la terzietà che dovrebbe essere usata da chi ha un ruolo istituzionale. Si interessava della retrocessione delle squadre, soprattutto non voleva che retrocedessero Lazio e Fiorentina. In merito alla partita Milan-Lazio del 6.2.2005, si evidenzia che Carraro diceva al designatore Bergamo che non si può “fare nulla per aiutare la Lazio” (perché la domenica sarebbe andata a giocare contro il Milan, sottointeso che la Lazio non poteva avvantaggiarsi sul Milan). Mentre invece la Juve veniva penalizzata nella lotta scudetto per mezzo di favori arbitrali all’Inter, indietro di 15 punti al momento dello scontro diretto (intercettazione dell’ex designatore Bergamo con l’arbitro Rodomonti) BERGAMO – Viene fatta menzione di alcuni episodi riguardanti il designatore Paolo Bergamo: parlando con Meani, Bergamo chiedeva: “mi sono portato avanti, mancano 10 giorni a Juve-Milan del 18.12.2004 ed io ho già fatto la griglia, parlane con Galliani e se gli piace andiamo avanti con quella”. Andavano bene tutti, ma non De Santis che “innervosisce la squadra”. Quindi, il ricorso sulla squalifica di tre giornate allo juventino Zlatan Ibrahimovic, che saltò la gara contro il Milan, pareggiata 0-0 nonostante l’arbitro fosse “approvato”, per via della mancata testimonianza del guardalinee Griselli sulla gomitata dello svedese nella gara in questione col Livorno: “Tu sai che Griselli che deve testimoniare è di Livorno come me. Troveranno la porta chiusa”. C’è anche un’intercettazione in cui l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti chiede a Bergamo di far vincere i nerazzurri. Insomma, non solo Milan. Moggi afferma di non aver mai fatto telefonate del genere al designatore. IL PRESIDENTE DEL CONI PETRUCCI – Petrucci, si legge, andava sbandierando ai sette venti che “chi vince troppo nel proprio sport non fa il bene dello sport stesso”, e la Juve che vinceva sempre, evidentemente secondo lui non faceva il bene del calcio. Nel 2000-2001, Petrucci, già direttore generale della Roma, ha modificato la regola sugli extracomunitari permettendo al giallorosso Nakata di scendere in campo contro la Juve per agevolare la corsa scudetto degli uomini della Capitale. Il documento pone la domanda: era da radiare Moggi oppure erano da radiare il Presidente Federale Carraro, il Pres. del Coni Petrucci, i designatori Bergamo e Pairetto, Facchetti e Meani? -------------------------------------- Prosegue la sintesi proposta da Calciomercato.com in merito al contenuto della chiavetta consegnata da Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, ad Andrea Agnelli dopo lo scoppio dello scandalo plusvalenze: il tema è Calciopoli, il precedente terremoto, e dopo aver offerto intercettazioni dei dirigenti del calcio italiano, si passa alle parole incongruenti del PM Giuseppe Narducci, dell’investigatore Attilio Auricchio e del Procuratore capo di Napoli Gian Domenico Lepore, che stridono se confrontate e aprono uno squarcio che coinvolge l’Inter e il resto del sistema calcio italiano. Lepore nel 2021 diceva: “Se fossimo andati avanti, sarebbe emerso che tutte le grandi squadre erano coinvolte, compresa l’Inter. Anche il Napoli non si sarebbe salvato, tutto il calcio italiano era marcio. Io non ho mai parlato di ‘cupola’, perché la Juve non era l’unica indagata”. Narducci: "Piaccia o non piaccia, non ci sono mai telefonate tra Bergamo e Pairetto con il sig. Moratti, con il sig. Sensi, o con il sig. Campedelli, Presidente del Chievo, sono balle smentite dai fatti la tesi dell’esistenza di un sistema generalizzato in cui erano tutti a parlare con tutti”. (posizione, questa e quella successiva di Auricchio, fortemente avversate da Moggi nel documento) Il Maggiore Auricchio, invece, nel corso delle indagini respinse l’assistente Coppola che era andato a testimoniare le pressioni che l’Inter aveva fatto su di lui affinché ammorbidisse la sua relazione nei confronti di Cordoba che si era preso due giornate di squalifica post partita Venezia-Inter del 16.9.2001. Il Maggiore Auricchio disse a Coppola che “l’Inter non ci interessa”. Nel documento si legge che il Procuratore Federale Palazzi aveva scritto che “L’Inter è la società che rischia più di tutte per il comportamento illegale del suo presidente Giacinto Facchetti”, ma fu estromessa volutamente dal processo. FACCHETTI JR VS MOGGI - La querela da parte di Gianfelice Facchetti a Moggi è stata respinta dal Tribunale di Milano, che a differenza di quello di Napoli ha sentito le intercettazioni e ha trovato che “E’ noto a tutti come al tempo del procedimento di Calciopoli fosse opinione comune che il problema non era ascrivibile esclusivamente al sistema Moggi, ma si trattasse di una corruttela diffusa nell’intero ambiente.” L'ANONIMO - Si fa poi menzione di un’intervista al Corriere dello Sport del 23 dicembre 2011, concessa in maniera anonima da un investigatore che ammette come mancassero i presupposti per l’intera esistenza di Calciopoli, e come lo scandalo avrebbe dovuto travolgere tutto il calcio italiano, non solo la Juventus. Come emerge dall’articolo l’investigatore afferma chiaramente che:- E’ stata una cosa forzata (processo) non abbiamo mai scoperto una vera partita truccata- Scoppiò una lite tra i capi: uno voleva chiudere il caso, l'altro no e si andò avanti- Non ho sentito io le telefonate dell’Inter, ma c’erano due colleghi che dopo averle sentite decidevano quali utilizzare, al contrario di quanto ha affermato il PM Narducci quando disse “Piaccia o non piaccia non ci sono telefonate delle altre società”.- La sim svizzera di Moggi era sempre muta, abbiamo deciso presto di accantonarla. Sempre a proposito di Narducci, vengono riprese alcune sue dichiarazioni in merito alle telefonate non prese in esame nell’indagine: “Non costituivano reati perché non erano l’espressione o la manifestazione di accordi che si mettevano in piedi per determinare i risultati di alcune partite”. Si rimprovera quindi al PM una disparità di giudizio anche in merito alla rilevanza dei file in possesso degli inquirenti: a riprova che gli inquirenti avevano familiarità con usare intercettazioni tagliate chirurgicamente, si segnala che il Colonnello Auricchio veniva sanzionato per aver modificato il senso di un’intercettazione in un altro procedimento. FONTE CALCIOMERCATO.COM
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