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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 29/10/2018 in tutte le aree

  1. 1 punto
    No. E' scritto chiaramente sul sito che nel caso che la tessera del tifoso non fosse ancora arrivata, bisogna prendere i biglietti solamente contattando il numero di telefono dedicato ai member. La tessera del tifoso è strettamente personale.
  2. 1 punto
    Giallini è veramente un gigante! La serie è fatta molto bene, diciamo che è un bel noir! Vorrei poi recuperare anche i libri
  3. 1 punto
    Week-end "agrodolce " per le nostre principali giovanili femminili : La Primavera (U19) debutta bene in campionato battendo 3-0 il Genoa a Vinovo , nonostante qualche assenza ( tra nazionali e infortunate ) , grazie ad una doppietta di Lorenza Scarpelli ed un goal di Valentina Puglisi .. La U17 invece incassa la prima sconfitta stagionale ( 0-2 ) e , ahimè , purtroppo lo fa sul campo delle cinesine indaiste Bella vittoria nel derby per quanto riguarda le U15 : 3-1 ( 1 Marinone, 1 Biasotti, 1 Autogol) e il loro punteggio pieno in classifica continua ...
  4. 1 punto
    Periodo moscio, un po' come le pagine qui sul forum. Ho più che altro coperto qualche buco. Tirate sul pianista, di F. Truffaut, 1960. Ha già detto molto Rhyme. Film vivace pur raccontando una storia che potrebbe esser tristissima tra sfortune, suicidi etc. E' un Truffaut che, come spesso accade, gioca con il cinema andando a fare un film godibilissimo anche se lontano dalle sue opere più importanti. Ottima la caratterizzazione del protagonista. Non drammatiziamo... è solo questione di corna, sempre lui, 1970. Terzo capitolo dedicato ad Antoine Doinel, qui è ormai sposato. Anzi, oltre ad essere sposato gli arriva anche un bambino. Funziona tutto bene in questo racconto famigliare della piccola borghesia francese. Come nel precedente film si nota la lezione di Hitchcock sull'importanza dei dettagli imparata perfettamente da Truffaut. Penso che il film oggi sarebbe ingirabile in quanto l'accusa di sessismo si scatenerebbe dopo i primi cinque secondi di film. Il fiore dele mille e una notte, P.P. Pasolini, 1974. Ultimo capitolo della trilogia della vita. Non potendo più trovare nel mondo di oggi una sessualità pura e gioiosa Pasolini si deve rifugiare tra le meravigliose architetture urbane e narrative della fiaba. La storia si sviluppa in un sussegguirsi di racconti che si sviluppano partendo da una storia all'altra. Il che lo rende quasi un film ad episodi: ognuno con i suoi protagonisti e la sua ambientazione. Di conseguenza alcuni capitoli risulteranno meno riusciti di altri. In ogni caso un film da vedere. La strada dei Samouni, Stefano Savona, 2018. Documentario visto al cinema. Racconta la storia di una famiglia palestinese, i Samouni, che vive in un paesino nella campagna di Gaza. Savona come una mosca fa raccontare dai bambini e dalle donne superstiti la loro vita e lo sterminio della famiglia durante l'operazione Piombo fuso nel 2009. Quello che colpisce è l'estraneità e a al contempo la comune presenza della guerra. L'estraneità data dal fatto che loro non la cercano minimamente, non sono affiliati a nessun partito, e vedono la rivalità tra Israele e Palestina più come una guerra di interesse dell'élite al potere. Dall'altro la presenza della guerra che segna la quotidianità dei sopravvissuti con ricordi, ferite, e lutti. l documentario, oltre a delle riprese classiche, è arricchito da un'ampia presenza di sequenze animate. Una della disegnatrici, presente alla proiezione, ha spiegato come i disegni siano stati tutti realizzati a mano, con una tecnica che va a incidere il colore sul foglio lasciando le tracce bianche, scavate, che danno forma al disegno. Un effetto che si può dire visivamente ruvido ed efficace, viene utilizzato per le parti del film che si riferiscono al passato o alla fantasia dei bambini. E' un documentario dal tema molto delicato che spesso porta a polarizzare l'opinione e quindi a creare pregiudizi anche sul film, ma l'intento del film sembra quello di lasciar da parte le questioni geopolitiche o storiche andando a mostrare i volti che subiscono direttamente le conseguenze dei discorsi che si fanno in un verso o nell'altro. Se lo trovate vedetelo. Premiato a Cannes come miglior documentario.
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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