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Deborah J

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  1. La Juve punta su Gatti per il presente e per il futuro. Ormai è in via di definizione l’accordo tra il giocatore e il club bianconero per il prolungamento del contratto, spostando di un anno la data di scadenza ( fino al 2028) e ritoccando verso l’alto l’ingaggio. Un segnale di fiducia per il centrale e pure la volontà della società di blindare un elemento considerato importante sul lungo periodo. Ma Gatti è già adesso un elemento prezioso nelle rotazioni di Allegri: si è inserito con personalità nel gruppo e, dopo una stagione di rodaggio cominciata male e terminata in crescendo, punta alla consacrazione. In questa stagione è ancora a caccia del primo gol, dopo averne segnati di pesanti: nelle proiezioni offensive, il colpo di testa resta una delle specialità. Con fisico, testa e personalità ha scalzato Alex Sandro.
  2. 6,5 SZCZESNY Dottor Jekyll e Mister Hyde bianconero. In pochi minuti passa dal miracolo sulla punizione di Muriel alla “papera” che non trasforma il pareggio in sconfitta solo per l'errore sottoporta di Koopmeiners. 5,5 GATTI Regge bene l’urto, poi Muriel lo manda in tilt e nel recupero si addormenta su Bakker, libero di crossare per Koopmeiners. 6 BREMER Soffre De Ketelaere, ma se la cava in qualche modo nella 50ª presenza bianconera. Esce per crampi (dal 39' st RUGANI SV). 6 DANILO Riesce ad intercettare il tiro sporco di Zappacosta al 14' e tiene a bada Lookman. Cala nella ripresa, anche perché deve limitarsi dopo il giallo per fermare De Ketelaere. 5 MCKENNIE Si arrocca per limitare Koopmeiners, ma così viene travolto da Ruggeri e in attacco non si vede mai (dal 39' st WEAH SV). 5,5 FAGIOLI Due lampi, il tiro respinto da Musso al 31' e il pallone in profondità per Chiesa al 16' st, in una partita buia. Sbaglia ancora troppi palloni (dal 23' st MIRETTI 6: più di lotta che di governo). 6 LOCATELLI Lo stop di tacco che sfodera al 19' della ripresa strappa applausi anche ai tifosi bergamaschi. Meglio in difesa, dove si fa trovare attento pure sull'incornata di Kolasinac, che nella fase offensiva. 5 RABIOT Gira a velocità ridotta e non riesce a fare la differenza. Male anche in difesa dove non contrasta Zappacosta, libero di tirare due volte in area piccola. 5 CAMBIASO Si sposta di continuo dalla fascia al centro del campo, però pasticcia troppo e perde quasi tutti i contrasti (dal 23' st KOSTIC 5: non ha voglia e si vede). 5,5 KEAN Non sfrutta la chance della prima da titolare, a maggior ragione davanti al ct Spalletti. Fatica a trovare l'intesa con Chiesa e si fa vedere solo al 35' con un tiro parato da Musso: può fare di più (dal 30' st YILDIZ SV). 6,5 CHIESA È costretto a fare gli straordinari, causa infortuni di Vlahovic e Milik. Si sbatte e la vivacità non gli manca: semina il panico nell'area nerazzurra al 28' e impegna Musso ad inizio ripresa. La Stampa _________________________________________________________________________________ 6,5 Szczesny Notevole sulla punizione di Muriel, fortunato sul secondo tentativo del colombiano, quando Koopmeiners si divora l’1-0 sulla sua respinta un po’ così. 5,5 Gatti Non si è ancora del tutto ripreso dalla shock dell’autogol contro il Sassuolo, ha perso baldanza e sicumera. Riemergerà, ma serve altro tempo. 6 Bremer Finché De Ketelaere fa il centravanti, bene o male lo contiene. Più problematica la ripresa, davanti a un tridente arioso. Rugani s.v. 5,5 Danilo Va di esperienza, con modalità e sincronie quasi in automatico. Come altri entra in sofferenza quando Gasperini inserisce Muriel, punta vera. 5 Rabiot In formato paracarro e a inserimenti zero. Soffre il palleggio e il dinamismo degli atalantini, De Roon gli ruba il palcoscenico. Non trova misure né distan 5,5 McKennie Come tanti juventini sembra incatenato a compiti tattici logoranti, che ne limitano gli estri. E la fascia non è il suo regno. Weah s.v. 6 Fagioli Se non altro desta tutti dal torpore con il tiro a giro che costringe Musso a una deviazione difficile. Certo, avrebbe potuto inventarsi qualcos’altro. 6 Locatelli Regia normale, senza acuti, per non dire ordinaria, ma regia. Sono le linee di gioco a scarseggiare nella Juve. Il regista fa quello che può. 5,5 Cambiaso Abbastanza modesto nelle intenzioni, si accontenta di spendersi in marcatura su Zappacosta, che non è certo un Hakimi. Pensa in piccolo. 6 Kean Buon primo tempo, lui e Chiesa soli contro molti, senza grande supporto alle spalle. Calante nella ripresa, a causa di limitate risorse energetiche. 6,5 Chiesa Forse non fa sempre la cosa che vuole Allegri, ma le sue accelerazioni sono l’unico vero valore offensivo di questa Juve rannicchiata e speculativa. 6 Miretti Entra per Fagioli in quello che ormai sembra diventato un cambio fisso. Viene quasi da pensare che siano un giocatore solo e non è una bella riflessione. 5,5 Kostic Da uno con il suo passo e il suo fisico ci si attendeva che smuovesse le acque stagnanti, che servisse qualche pallone dei suoi. Niente di tutto questo. 6 Yildiz Povero ragazzo, prende posto in una Juve con il contropiede come unica risorsa. Non il posto migliore in cui un giovane di belle qualità possa farsi notare. 5,5 Allegri Se la logica è quella del buon punto, nessun problema, bene così, ma la Juve al Gewiss Stadium gioca per sopravvivere, non per vincere, e no, non ci siamo Gazzetta dello Sport
  3. Ho trovato questo video su twitter, premesso che a me non è mai stato simpatico, ma su Conte possiamo dire tutto ma non che non avesse una mentalità vincente. Non penso che Allegri andrebbe a "sgridare" i giocatori perchè troppo euforici per un 1-0 a favore.
  4. E' un punto guadagnato o due punti persi? "Giochiamo sempre per vincere, un pareggio sono sempre due punti persi. E' stato un pareggio meritato: noi meglio nel primo tempo, loro nel secondo. A un certo punto abbiamo capito che non dovevamo perderla, negli ultimi dieci minuti abbiamo sofferto ma portato a casa un punto importante". Gli ultimi cinque minuti sono lo step di crescita che dovete fare? "E' lo stesso errore che abbiamo fatto con il Sassuolo. Sul 2-2 si poteva portare a casa un punto dopo una partita orrenda, ogni tanto devi accettare di fare il massimo per guadagnare quel punto. Oggi abbiamo fatto meglio, dispiace non avere vinto. E' un punto importante contro una squadra veramente forte". Come sei arrivato a prendere la punizione di Muriel? "Non lo so. Non so nemmeno come ho fatto a far entrare quella di Laurienté. E' una parata importante, ci stava dopo la trasferta con il Sassuolo". Come si lavora dopo un errore? "Si lavora e basta. Quando si sbaglia si accetta, si lavora e basta". E' la miglior partenza della Juve: questo vi dà fiducia per guardare in alto? "Credo che ci sia tanto da migliorare. Abbiamo fatto pezzi di partite molto belli, ma ci sono dei momenti dove dobbiamo gestire meglio il pallone. Oggi nel primo tempo l'abbiamo fatto alla grande senza creare grandi occasioni. Nel secondo tempo siamo andati in difficoltà. E' un passo di crescita che dobbiamo fare per competere al massimo". La classifica non si guarda ancora? "No, siamo solo a ottobre. Ora abbiamo il derby, poi andiamo in Nazionale. Dobbiamo provare a vincere partita dopo partita".
  5. Domenico Berardi resiste nei pensieri della Juventus. È passato poco tempo dal corteggiamento di Ferragosto. E mancano ancora tre mesi alla riapertura del mercato invernale. Eppure il nome del numero 10 del Sassuolo continua a ronzare negli ambienti bianconeri. Non tanto per le recenti magie di Mimmo, a segno contro la Juventus e poi contro I’Inter. Quanto piuttosto perché alla Continassa continuano a pensare che un giocatore del genere farebbe comodo. Il tempo per progettare un nuovo tentativo c’è. In attesa di vedere in che posizione si troveranno Juventus e Sassuolo a gennaio, l’unica certezza è che i bianconeri dovranno sacrificare qualcuno per riprovarci. Questione di conti e linea societaria. Al netto di come andrà a finire il “caso Pogba”, la Juventus dovrà fare cassa con una cessione. Il maggiore indiziato, ora come ora, è Samuel Iling Jr. Un po’ perché il 19enne inglese ha diversi estimatori in Premier, dove non faticano a staccare assegno da 15-20 milioni. E un po’ perché, con l’esplosione di Andrea Cambiaso, a sinistra c’è una certa abbondanza tra l’ex Genoa e Kostic. L’incastro più semplice, almeno sulla carta, sarebbe Iling e soldi per Berardi. Giuntoli e Manna hanno percorso questa strada già ad agosto, senza però trovare la porta aperta del Sassuolo. Ma perché Berardi? A settembre è difficile fare previsioni su quello che succederà a gennaio. Certamente il nome di Berardi non è stato depennato alla Continassa. Già, perché dietro l’offensiva estiva della Juventus c’era un disegno chiaro: aggiungere a una rosa giovane (la Juve è la big con l’età media più bassa) un giocatore più esperto, ma non ancora “vecchio”.
  6. La crescita della Juve deve passare dagli ultimi minuti: sei d'accordo con Allegri? "Assolutamente. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, ci è mancato solo il gol. Nell'ultimo quarto d'ora siamo arrivati stanchi e dietro non si può mai sbagliare. Devi combattere contro la stanchezza perché un minimo errore ti condiziona la partita". Ci racconti la tua settimana? "Il mister e il gruppo mi danno tanta fiducia. Da una parte sono "contento" di fare quell'errore. Com'è successo l'anno scorso a Monza, è dagli errori che cresci e impari veramente. Non mi ha ucciso mentalmente, mi ha dato più spinta per lavorare sul dettaglio. Contro il Sassuolo abbiamo pagato la stanchezza, ma questi errori alla fine ti fortificano". Tu e Szczesny vi siete rincuorati a vincenda? "E' un percorso di crescita che passa anche da queste cose. Lì per lì fa malissimo, ma dal giorno dopo abbiamo subito alzato la testa e abbiamo pensato a lavorare e dove abbiamo sbagliato. Da queste cose uno cresce ancora di più. Anch'io scherzando ho detto: 'Ho fatto il primo gol in Serie A ma nella porta sbagliata'". Dove avete cambiato nel primo tempo? "Loro cercavano di creare un 4 contro 3 sugli esterni, quindi era sempre difficile andarli a prenderli: bastava arrivare quel mezzo secondo in ritardo, non far la scalata giusta che loro andavano in porta. A volte era meglio aspettarli dietro. Sono stati bravi perché ci mettevano in difficoltà, ma siamo stati uniti. Uscire da un campo difficilissimo senza prendere gol è un ottimo punto". E' importante portare a casa punti per dare continuità? "E' un percorso di crescita che dobbiamo fare. Ci sono quelle giornate dove uno non riesce a vincere, non bisogna perdere. Oggi l'abbiamo fatto. L'anno scorso abbiamo pagato questa cosa, oggi è un punto importante che ci aiuta a lavorare al massimo e arrivare al derby, che è una partita sentitissima e fondamentale".
  7. Mentre Allegri è contento per il punto, Gasperini è rammaricato per non averne portati a casa tre .. Gasperini: "Usciamo dalla partita con grande consapevolezza, ma rammaricati per non aver vinto"
  8. Complimenti ad entrambi. Una nota speciale per @Amici Luccicanti che reputo un utente esemplare, sempre educato e mai polemico. Quindi, premio più che meritato.
  9. La Juventus è prima in una speciale classifica della serie A che mette in rapporto i falli fatti e i cartellini ricevuti. 59 i falli fischiati con 15 gialli, una media di 3,9. La squadra di Allegri dovrà quindi lavorare anche su questo aspetto, considerando comunque una maggiore uniformità della classe arbitrale che fin ora nelle partite che ha visto protagonisti i bianconeri è stata molto severa con la squadra torinese, ma meno con gli avversari come dimostra ad esempio il recente caso della mancata espulsione di Berardi o la distribuzione dei cartellini in Juve-Lazio dove per lo stesso numero di falli (13) i padroni di casa hanno ricevuto 5 cartellini e gli ospiti 1
  10. Tentazione Thuram Jr a gennaio:se la squadra sará in lotta per lo scudetto potrebbe convincere la dirigenza a uno sforzo di mercato a gennaio: il talento del Nizza resta il preferito. Le alternative: in Francia c’è pure Diarra e occhio a Samardzic dell'Udinese. Non solo un centrocampista, la Juve pensa anche a giocatori più offensivi e così dopo Berardi ecco che è spuntato il nome di Sudakov che Giuntoli segue dai tempi del Napoli oltre che di Colpani del Monza.
  11. Infatti. Alcuni sono convinti che le trattative sono finte, pura invenzione dei giornali. Quando quotidiani sportivi accreditati (non Novella 2000) ribadiscono per giorni e giorni notizie di mercato è solo perchè c'è sempre un fondo di verità. Altro che fuffa, Lukaku volevano prenderlo davvero (come pure Berardi) e Vlahovic volevano venderlo, solo che, appunto, il Chelsea non è arrivato a una cifra decente, altrimenti Dusan sarebbe già in Inghilterra e Lukaku alla Juve.
  12. Avete subito pochissimo stasera, ma soprattutto nel primo tempo la squadra è sembrata insicura. "Era importante vincere oggi, soprattutto dopo una sconfitta arrivata anche in modo un po' rocambolesco, ci sono stati troppi errori singoli, cosa che difficilmente succede. Quindi oggi giocare in casa, contro il Lecce, cheè una squadra che non ti concede, una squadra arcigna, non era assolutamente facile. La squadra era partita anche discretamente bene, abbiamo avuto alcune situazioni, non abbiamo concesso nulla al Lecce, siamo stati equilibrati in campo, la cosa che abbiamo fatto meglio oggi, non concedendo tiri, avere la pazienza di sfruttare le occasioni che abbiamo creato" Gli ultimi minuti potevano portare a un errore di poca esperienza. Cosa non le è piaciuto?"E' esperienza, però abbiamo corsa, giocatori che possono crescere. Oggi dopo che ci siamo sbloccati mentalmente abbiamo giocato anche meglio, Rabiot è cresciuto molto, Cambiaso nel primo tempo era un po' contratto e poi è cresciuto molto anche lui, ci vuole un pochino di pazienza, assorbire gli errori che ci possono stare, però anche le prestazioni meno belle, perchè alcune partite non sono facili. Non scordiamoci che Federico è stato attaccato per l'ultimo errore, ma quelli sono episodi rocamboleschi, diciamo che è la prestazione che non è stata bellissima, ma è un giocatore che ha 27 partite in Serie A, di cui tutte nella Juventus, e non è facile. Quindi ci vuole un attimino di pazienza. Fagioli sta crescendo, Miretti sta crescendo, Weah si deve inserire, abbiamo trovato Mckennie, che se è bravo a mantenere questo tipo di attenzione è un giocatore che ha grande forza. Rugani oggi ha fatto una partita straordinaria. Rugani è un giocatore che è 8 anni nella Juventus, quindi lui queste partite le gioca con freddezza, perchè ormai è abituato. Quando non sei abituato, queste partite che diventano pesanti, dopo la palla ti scotta un po' di più nei piedi, ma è normale, quindi ci vuole un pochino di pazienza". Cosa manca alla Juventus per diventare l'antagonista dell'Inter? "L'ho detto e l'ho ridetto, non è che dico le cose perchè mi voglio nascondere, perchè l'Inter, il Milan e il Napoli momentaneamente sono attrezzate più di noi per vincere il titolo. Una è campione d'Italia, due anni fa ha vinto il Milan, l'Inter comunque è una squadra forte, lo è sempre stata, e noi quest'anno abbiamo tanti giocatori con poca esperienza". Quindi è l'esperienza che manca? "E' esperienza, però abbiamo corsa, giocatori che possono crescere. Oggi dopo che ci siamo sbloccati mentalmente abbiamo giocato anche meglio, Rabiot è cresciuto molto, Cambiaso nel primo tempo era un po' contratto e poi è cresciuto molto anche lui, ci vuole un pochino di pazienza, assorbire gli errori che ci possono stare, però anche le prestazioni meno belle, perchè alcune partite non sono facili". C'è stata un po' di paura stasera? "La squadra è stata molto aggressiva, a Sassuolo siamo partiti bene ma non abbiamo segnato e abbiamo concesso tanto. Oggi ci siamo abbassati, più che andare fuori giri è meglio tenerli lì e sfruttare le occasioni che ci capitano. Bisogna giocare col portiere, ma quando c'è bisogno, altrimenti si deve giocare in avanti". Chiesa si allarga un po' troppo? "Non sono d'accordo, ha giocato tanto dentro al campo e quando va sull'esterno diventa meno marcabile rispetto a prima. Federico è migliorato molto quest'anno". Che giocatore è Milik? "Milik è un attaccante straordinario, ho cinque attaccanti molto bravi, tra cui anche Yildiz. Stanno lavorando tutti bene, oggi Arek ha fatto una grande partita". _______________________________________________________________________________________________________ Allegri conferenza stampa post Lecce: Una Juventus ancora convalescente... "Non è una questione di convalescenza, anzi questa sera la squadra è stata molto matura. Non abbiamo concesso al Lecce nemmeno un tiro in porta. Sabato abbiamo perso una partita a Sassuolo rocambolesca e dovevamo capire che non dovevamo perdere la partita". È uscito dal campo nervoso... "No era finita. A trenta secondi dalla fine non bisogna mettere in mezzo il pallone e abbiamo rischiato di prendere un contropiede". Come nella partita a volte siete incostanti? "A volte non riesco a capire, perchè parlate di incostanza. Se vogliamo diventare una squadra che va a schiantarsi contro un muro, possiamo farlo. Difficilmente però potremo raggiungere i nostri obiettivi. Dico sempre che cii sono tante partite nella partita. La squadra, oggi, è partita bene, abbiamo aggredito, creato occasioni. Non possiamo tenere questi ritmi per tutta la gara. A Udine abbiamo fatto bene perché abbiamo fatto 2 gol, ma avevamo la sensazione di poterne prendere. Stasera non è successo, come a Empoli. A Udine, invece, 14 tiri con la difesa schierata. Se non riesci a difendere bene, dopo diventa un problema. Attaccare diventa peggio, invece abbiamo difeso bene, a cavallo senza subire pericolo. Siamo stati poi pericolosi davanti. Sono molto contento, non era facile. Quando vieni da una sconfitta come Sassuolo, la partita dopo non è pesante, ma molto di più. Rugani stasera ha giocato una partita da uno che è 8 anni alla Juve. Ha preso fischi, insulti, anche quando giocava bene. Giocare partite come stasera non gli sposta nulla, ma l'ha fatto con tranquillità. Presenza in campo che è differente, di uno da tanti anni alla Juve". Hai visto ancora delle scorie di Sassuolo? "In quella situazione finale a volte il troppo entusiasmo ci porta a fare cose sbagliate. Bisognava tenere la palla alla bandierina. A partita finita non devi prendere rischi. Queste situazioni vanno gestite. È una squadra in crescita. Stasera Fagioli ha fatto bene, Chiesa sta crescendo, Vlahovic si è messo a disposizione quando è entrato. Se hai degli inciamponi, in un momento di euforia come Sassuolo, cadi e poi ti fa male. Serve equilibrio soprattutto alla Juventus. Se pareggi una partita, qua è una tragedia mondiale e un giorno vinci lo scudetto, la realtà è questa. Serve una corazza. Non è che si nasce e si diventa subito grandi, ci sono dei passaggi da fare. Questa squadra alla Juve avrà un futuro, perchè ci sono tecnica e valori morali importanti. Serve tenere i piedi per terra. Per vincere bisogna fare molta fatica. Stasera i tifosi ci hanno dato pure una mano per arrivare all'obiettivo. Se tutti ci diamo una mano è più facile tornare a giocare in Europa. E se va in Europa ne traggono benefici tutti. Anche voi. Bisogna remare tutti dalla stessa parte". Come giudica la prestazione di Fagioli? "Fagioli ha fatto molto bene e sta crescendo fisicamente". Rabiot risente di non aver fatto la preparazione estiva con la squadra? "Assolutamente si. Sta crescendo e sta alzando i giri del suo motore". Soddisfatto della prestazione di Milik? "Milik è un titolare come Chiesa, Vlahovic, Kean e il ragazzino Yildiz che si sta facendo largo".
  13. Piovono fischi al termine del primo tempo tra Juventus e Lecce allo Stadium di Torino. Tornati negli spogliatoi sul risultato dello 0-0, le due formazioni, sono state accompagnate dai fischi dei tifosi bianconeri totalmente risentiti dalla prestazione della squadra di Allegri.
  14. Oltre alle prestazioni altalenanti e alle emozioni discontinue, c’è una classifica che fa sorridere e regala segnali di speranza. I 13 punti ottenuti nelle prime 6 giornate sono più di una certezza per una squadra che non partiva così bene dal 2019/2020, quando i bianconeri (allenati da Sarri) ne conquistarono 16 e poi chiusero la stagione con il nono e ultimo scudetto del ciclo d’oro. Ora i valori e gli obiettivi sono diversi, ma Allegri può guardare con fiducia alla crescita dei suoi. In attesa del gioco, i conti comunque stanno tornando e la sconfitta dell’Inter contro il Sassuolo accorcia ulteriormente le distanze in vetta. Il terzo posto in solitaria, in attesa di Frosinone-Fiorentina di oggi, è comunque un trampolino di lancio e vale una partenza che il tecnico livornese non ricordava da tempo. Il percorso netto della Juve di Allegri nel 2014, 2017 e 2018 (6 su 6) è un lontano ricordo, ma tante cose sono cambiate in questi anni e non solo un attacco dove giocatori come Tevez, Dybala e Ronaldo (autori rispettivamente di 6, 10 e 3 gol in quegli avvii di campionato) trascinavano la Juve. Archiviato l’unico impegno infrasettimanale della Serie A nel 2023, i bianconeri ora si preparano al trittico della verità. Domenica sono a Bergamo contro l’Atalanta (che insegue ad un punto), sabato prossimo ospitano il Toro nel derby e dopo la sosta di campionato saranno a San Siro contro il Milan. Sarà un ottobre rosso per una Juve che vede alzarsi l’asticella delle difficoltà e vuole capire il proprio potenziale.
  15. Ieri mattina Cristiano Giuntoli è stato tra i primi a varcare i cancelli della Continassa, il nuovo dirigente è "sceso in campo" nell'arco della giornata tenendo colloqui singoli con staff tecnico e con i giocatori di maggior personalità per analizzare quello che è stato il campanello d'allarme suonato con il Sassuolo e dare una spinta in vista della partita di domani. Per la Juventus l'intervento del dirigente è stato un ritorno al passato visto che lo scorso anno visti i problemi dirigenziali era toccato ad Allegri prendersi il compito in queste situazioni
  16. In queste ore che Juventus ha visto dopo la scofnitta di Reggio Emilia? "Ho visto una Juve più serena, una Juventus arrabbiata per una sconfitta che non ci ha fatto bene, però abbiamo analizzato le cose positive, le cose negative e cerchiamo di migliorare e di continuare a crescere". Ha avuto modo di parlare alla squadra? Ce ne è stato bisogno? "No, abbiamo fatto gestione normalmente, siamo stati tutti i giorni al campo e abbiamo fatto una gestione normale di una gara valutata per la prestazione e non per gli episodi, perchè in tutte le gare, sia nelle vittorie che nelle sconfitte, ci sono delle cose positive da rimarcare e delle cose meno positive da non ripetere". Tra le cose positive la prestazione in continuità di Chiesa. Che Chiesa è anche a livello di personalità? "Siamo molto contenti della prestazione di Federico, è un ragazzo in crescita, ha avuto negli anni passati un po' di problemi fisici, in questo momento ce lo godiamo e lui sicuramente, come altri ragazzi giovani, sta prendendo la leadership di questo spogliatoio e siamo molto contenti".
  17. Il polacco è stato confermato urbi et orbi da Allegri. Con buona pace di Perin, che essendo qualcosa in più di un semplice vice sperava di ottenere le chiavi della porta juventina nel turno infrasettimanale. Il telegramma di Max: "Szczesny è il nostro portiere titolare e domani giocherà". Avanti con Tek, nonostante le clamorose topiche costate il ko contro il Sassuolo. Prima quel mezzo autogol, smanacciando in modo goffo, non da lui, un tiro non irresistibile di Laurienté poi carambolato sul suo piede e quindi in fondo al sacco. Poi la respinta corta, diventata a un assist involontario peri l 3-2 di Pinamonti. Infine quella palla avvelenata servita a Gatti, mantenendo una posizione troppo «larga», sull’out sinistro, in occasione del folle retropassaggio del difensore, altro protagonista dell’horror-show del Mapei Stadium. Insomma, il leader Tek non si tocca. Toccherà dunque a lui chiudere la porta in faccia ai vari Krstovic, Almqvist e Strefezza. Il portiere polacco può sbagliare, come tutti, ma difficilmente persevera.
  18. Nella prima parte di gara soprattutto eravate un pochino con la testa all'ultima partita col Sassuolo? "Sì, diciamo che nel primo tempo magari un po' di scorie dell'ultima partita ci sono state, perchè comunque abbiamo giocato due giorni fa, tre. Però abbiamo analizzato al partita e nei primi 20 minuti penso abbiamo fatto un'ottima partita come stiamo facendo nelle ultime, dove vogliamo andare a pressare alto, essere propositivi, vogliamo giocare questo calcio moderno, quello che ci chiede il mister. E' stata una partita fatta di errori individuali, oggi magari, ma nel secondo tempo comunque abbiamo portato a casa tre punti col Lecce che ci era davanti. E' stata una maturazione, della squadra, capire il momento e portare a casa tre punti che erano fondamentali oggi". Con la partenza di grandi giocatori, senti di avere delle responsabilità in più?"Quando giochi con questa maglia le responsabilità ce le hai, chiunque indossi questa maglia, siamo alla Juventus, una storia grandissima, fatta di Scudetti, Champions, e tutto quello che ha vinto la Juve, quindi quando indossi questa maglia la responsabilità c'è ed è tanta. E comunque noi all'interno dello spogliatopio abbiamo grandi giocatori con grande leadership, partendo dal capitano, Adrian, giovani che voglio dimostrare, Fagioli, Miretti, comunque siamo una squadra che quest'anno è partita con grande entusiasmo e vogliamo migliorare, arrivare nelle prime quattro posizioni perchè ci consentirebbe l'anno prossimo di giocare la Champions" A proposito di giocare un calcio moderno, in quali caratteristche vi sentite più avanti e in cosa dovete migliorare? "In questo inizio di campionato abbiamo dimostrato comunque che il calcio moderno è fatto di pressing, non di aspettare l'avversario, però è anche vero che oggi, soprattutto nel primo tempo, forse eravamo un pochino sulle gambe e lì c'è da capire che bisogna aspettare l'avversario, non sblanciarsi troppo. Quello che poi abbiamo fatto col Sassuolo, perchè poi sul 2-1 ci siamo sbilanciati un po' troppo e andava gestita meglio la partita. Non si può sempre pressare, essere propositivi, ma noi stiamo remando su questa strada, su questo calcio moderno, è quello che vuole il mister,. Giustamente c'è da parlare dentro la partita, capire le situazioni, esser epiù equilibrati e non fare quello che abbiamo fatto col Sassuolo. Magari come nel primo tempo di oggi non ti riesce, ma nel secondo porti a casa i tre punti. Alla fine quello conta". Come ti trovi in questo ruolo? Cosa cambia nel giocare con milik e con Vlahovic? "Sicuramente c'è bisogno di un grande miglioramento, perchè quando giochi sulla fascia, stoppi la palla e devi puntare l'uomo, quando sei in mezzo hai molti giocatori attorno. E questo fa parte di un miglioramento personale, devo continuare su questa strada, è quello che vuole il mister. E poi il mister mi ha detto che devo stare più vicino alla porta e penso che sto ripagando questa fiducia con questo avvio di campionato. Poi io ho giocato con Dusan alla Fiorentina, ci troviamo bene, ma anche con Milik, Kean e con lo stesso Yildiz che sta crescendo. Ma Milik e Kean sono già grandi giocatori che comunque durante la stagione ci potranno dare una grande mano" IN AGGIORNAMENTO
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