Sergio Porrini

Riprendere i soldi a chi ha vinto, no. Per i bookmaker vale quanto succede in campo. Ormai la partita di domenica è andata. Le società hanno pagato il 2-2 e tutti gli annessi e connessi (rigori, espulsioni ecc.ecc.) della partita che si è disputata. Rimborsare o addirittura pagare chi ha perso è una possibilità, ma è molto improbabile che accada in questo caso. In passato, però, è capitato che, a fronte di errori marchiani, alcuni bookmaker, di loro iniziativa, decidessero di considerare nulli (o addirittura vincenti) esiti perdenti (sempre e comunque pagando anche chi aveva pronosticato il risultato emerso dal campo), ma non credo che, in riferimento alla partita di domenica, qualche società di scommesse si sia mossa in questa direzione. Per l'eventuale nuova partita farebbero nuove quote e riaprirebbero i giochi.

In realtà, le immagini a disposizione includevano Candreva, ma la telecamera escludeva dall'immagine il portiere della Salernitana che in quel momento avrebbe potuto essere fra i pali oppure nell'area avversaria a scambiarsi la maglia con Perin. L'assenza dall'inquadratura equivale a non essere in campo. Del resto, nella società dell'immagine, se non appari non esisti. Quindi fuorigioco netto. Con questo credo di avere chiarito la situazione.

Bravi i due a montare una tempesta in un bicchiere d'acqua con tutto quello che ne è conseguito (ospitate, notizie sui giornali...) e che, d'altra parte, è ciò che porta il pane sul tavolo di queste persone (condivisibile o meno, non c'è nulla di male, sia chiaro). Così come loro fanno bene il loro mestiere, credo che dovrebbero porsi nella stessa ottica valutando il lavoro altrui. Nei loro video, al contrario, ho notato che ripetutamente si sono posti come persone che sanno e che conoscono l'ambiente parigino meglio di chi settimanalmente è chiamato a gestirne l'ordine (cosa impossibile visto che, da quanto hanno detto, era per entrambi la prima trasferta in quello stadio). In conclusione, dico che penso che allo stadio si dovrebbe poter entrare solo con una maglia di Sergio Porrini.

Un logo dovrebbe rappresentare la storia, l'essenza e lo spirito di una squadra e contestualmente essere riconosciuto per iconicità e stile ai quattro angoli del mondo. In altre parole, se il logo della Juventus fosse una persona, sarebbe Sergio Porrini.

Spero che oggi lo stadio riservi un'ottima accoglienza a un giocatore che ha scritto pagine importanti della nostra storia: Leonardo Spinazzola.

Sarà un'arma tattica importante e credo ci risolverà molte situazioni spinose. Anche se non ci dovesse riuscire, a queste cifre, non ci saranno troppi rimpianti.

Il pallone d'oro verrà assegnato ad ottobre. Il mondiale comincia a novembre.

Batistuta vanta un quarto posto assoluto (1999) da giocatore della Fiorentina.

Non penso che abbia reali possibilità di vittoria.

L'unico giocatore che riprenderei alla Juventus è Sergio Porrini. Quindi no.

Premettendo che, secondo me, il miglior centrocampista centrale della storia della Juventus sarebbe stato il GOAT Sergio Porrini se solo avesse deciso di avanzare il suo raggio di azione, i miei prescelti sono: Edgar Davids perché glielo devo dato il mio scetticismo quando venne acquistato Andrea Pirlo perché è stato un fulcro della rinascita Didier Deschamps perché, al di fuori della Juventus è quello che ha fatto meglio sia come giocatore che come allenatore.

Pensa che io ho giocato con Robben e mi sembrava Cerci.

Luigi Simoni detto Gigi Claudio Olinto de Carvalho detto Nené

Sergio Porrini, il GOAT

Niente meno? Ha anche spiegato in che modo giocare con un numero sulle spalle piuttosto che un altro sarebbe indicativo della serietà con la quale un calciatore approccia il proprio lavoro?

Peccato, proprio adesso che si era liberata la 10...

Mi hai tolto le parole dalla tastiera.

Ci sta. Diciamo che sarebbe stato meglio se avesse vinto anche la Champions con la Juventus in modo da poter dare una valutazione più consapevole.

Probabilmente che "in società tutti gli vogliono bene e lo stimano e sono pronti a dargli quello che merita". Scherzi a parte, voglio spezzare una lancia in favore di Dybala: i rapporti fra addetti ai lavori sono spesso meno tesi di quelli fra tifosi. In questo caso si parla anche di due connazionali. Uno dei quali potrebbe presto diventare il diretto superiore dell'altro.

Chiellini perché così vi fate una trasferta a L.A. per consegnarglielo.

Ottavi di Champions tutti gli anni che, implicitamente, comprendono la proprietà solida e, probabilmente, qualche vittoria a livello nazionale. Vincere la finale di Champions ogni volta che ci arrivi è una proposta trappola. Potresti anche non arrivarci mai, per assurdo nemmeno più giocare la competizione e il patto sarebbe comunque rispettato.

In una piazza senza troppe pressione, con aspettative limitate e che gli dia fiducia può costruirsi una seconda parte di carriera più che dignitosa. In Italia, il Sassuolo potrebbe essere una buona soluzione per lui.

Poniamo di dovere ottenere il risultato migliore possibile tirando due dadi e avere la possibilità di ripetere l'azione due volte se il primo punteggio non ci soddisfa. Tiriamo i dadi e facciamo 1 e 2. Tirarli di nuovo e fare 1 e 1 vuol dire essere davvero sfortunati.

Errore della società quello di non fare niente per Dybala. Anche in un contesto di "conflitto" sarebbe stato molto meglio istituzionalizzare e avere potere di controllo sul suo addio alla Juventus.

Iconico col suo "turbante" a pugnare per la maglia. Immagini da calcio dei nostri (bis)nonni in un mondo di influencer.