Sergio Porrini

Il topic chiede il nome di giocatori che da noi non hanno reso e in altre squadre sono diventati (tornati, nel suo caso) forti o addirittura essenziali. Di esempi più adatti rispetto van der Sar a rientrare in questo elenco ce ne sono forse un paio.

Non citato probabilmente per l'eccellenza del sostituto, ma un nome che rientra di diritto in questo elenco è quello di Edwin van der Sar.

I miei due cents: rinforzeranno la presenza su piattaforme come Twitch ingaggiando qualcuno dei tanti digital content creator che ad oggi, nei fatti, fa loro concorrenza.

Settantadue camere nel senso che hanno bloccato tutto l'albergo o che verranno tutte occupate da qualcuno?

Se il problema fosse lo spazio, dovrebbe fare un passo indietro (al massimo di lato, magari provando un'avventura oltreconfine) rispetto al Napoli piuttosto che ambire a fare un passo in avanti per quanto essere scontenti a Torino è probabilmente meglio che essere scontenti altrove.

Ottimo contributo. Avevo letto di questa situazione apparentemente spiacevole creatasi nel mondo del calcio giovanile torinese, ma non l'avevo collegata alla vicenda in oggetto. Quindi probabilmente hai ragione e le parole di De Martino si riferiscono a questo. Sarebbero ancora più compatibili di quello che pensavo io con il tenore del post scritto: una seccatura sul lavoro che si aggiunge alle altre. Nessun riferimento a una disonestà intrinseca della Juventus, ma solo la critica (fondata o meno non lo posso sapere) a uno specifico comportamento. Il che, per quanto mi riguarda, non farebbe comunque, fino a prova contraria, di questa persona un antijuventino (che non vuol dire automaticamente essere filojuventino, ovviamente).

L'idea che mi sono fatto io è che si riferisca (usando impropriamente il termine "marachelle", va detto) ai passi falsi dell'ultimo periodo. Piccole scocciature che si aggiungono alle altre che elenca nel post. Il che farebbe di lui tutt'altro che un antijuventino.

100 milioni all'Atalanta li darei solo per Sergio Porrini.

Lo spero per lui. Perché se Righetti sa qualcosa e l'ha resa pubblica senza un preciso mandato non sarà certo il ridicolo valzer dialettico di cui si è reso protagonista a emendarlo dalle sue colpe agli occhi dell'amico.

Che fastidio questa gente che dice di non poter dire, poi dice non dicendo, infine dice di non aver detto ciò che ha detto non dicendo.

Dichiarazioni pubbliche, articoli, approfondimenti, interventi di esperti che immancabilmente discettano sull'affinità mentale, la sintonia quasi fraterna e la capacità di capirsi con uno sguardo che lega un allenatore al suo vice e poi immancabilmente si scopre che questi disgraziati (i secondi) svolgono più o meno la funzione di un cartonato ("di un cartonato di un cartonato" nel caso dell'Inter) lautamente pagato, ma ritenuto incapace di gestire la squadra anche in una normalissima partita di metà campionato.

Se ho capito bene, la UEL della Roma potrebbe durare anche solo due partite.

Continuerà a farlo (lui o chi per esso) perché il suo ruolo nello "spettacolo" prevede quello. Forse per un paio di settimane verranno usate perifrasi, ma il concetto che verrà fatto passare sarà sempre lo stesso.

Nel caso specifico, la figura peggiore la fanno comunque Chirico che per dovere di scuderia accenna addirittura una difesa del "collega" opinionista e il conduttore che si nasconde dietro a un morto per giustificare il mancato intervento tempestivo. Comunque tattica molto rischiosa quella dell'Avvocato. Mi piacerebbe vedere cosa succederebbe se l'interista di turno "tenesse il punto" e non chinasse la testa per abbozzare scuse di circostanza. Perché un conto è la minaccia di azione legale, un conto la pratica e se poi l'azione non avesse seguito e/o successo... le gabbie sarebbero definitivamente aperte.

La tocca piano (cit.)

Se la fanno portare da quelli scarsi 😎

Si nasce incendiari, si muore pompieri

Qualsiasi tifoseria di un certo spessore, non solo nel calcio, annovera al proprio interno decine di persone che hanno/hanno avuto pendenze con la giustizia che vanno dalle questioni più futili (banalmente essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato) a quelle più gravi.

Visto che giustamente lo ricordano tutti per il Cagliari e la nazionale, voglio aggiungere un ulteriore tassello alla sua memoria. Mio nonno era orgogliosissimo di avere visto un giovane Gigi Riva giocare nel suo Legnano.

Rispetto.

In teoria si occupa di interventi personalizzati (sul campo, ma anche con video e altri strumenti) e mirati al miglioramento delle abilità del singolo. In pratica dà una mano durante gli allenamenti e prende lo stipendio.

Gli interisti che si lamentano per le (presunte) allusioni di Allegri mi sembrano un po' la * che si rivolta al badile. OPS!

La vedo in maniera differente. Il sogno di una vita lo realizzano i Mazzone e i Ranieri che dopo una (mezza) carriera ad allenare in giro per l'Italia vengono chiamati dalla squadra della loro città e per la quale hanno sempre tifato. Accettare, da sostanziale esordiente, una panchina da tappabuchi in una polveriera significa nella migliore delle ipotesi commettere un errore di inesperienza, nella peggiore di avere già capito che non avrai una carriera in questo ambito (cogli l'occasione -realizzi il sogno- perché sai che l'occasione non si ripresenterà). Al contrario, ipotizzando che De Rossi diventi un grande allenatore, su quella panchina ci potrà tornare come e quando vuole.

Nel suo "prime", figura clamorosa, soprattutto dal lato comunicativo, capace di dare una scossa al calcio italiano e che ha dato vita a "tormentoni" che difficilmente passeranno di moda. L'uscita su "Lo Monaco de Tibete" mi fa ridere ogni volta che la riguardo. Oggi, allenatore rimasto schiavo del suo personaggio che ha trovato nell'ambiente romano/ista l'ambito ideale per sparare le sue ultime cartucce, caricate a bile dopo esaurito la sua vena ironica e brillante.

Faccio sommessamente notare che la strada per la comoda vittoria in Supercoppa europea indicata nel palmares della Juventus 1995/98 venne spianata da Sergio Porrini che, probabilmente per una dimenticanza, non è stato citato tra i giocatori chiave di quella squadra.