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Stakko

Caparezza

Post in rilievo

A me la canzone piace, nel sound e nello stile, ma non c'ho capito quasi nulla.

 

Non penso che seguirà questo stile per tutto l'album;per i miei gusti lo posso apprezzare in un paio di canzoni, ma mi piace più il Caparezza che tende al rap.

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Pareri sparsi dopo il primo ascolto dell'intero album:

 

-Testi di livello altissimo, come sempre. Non che temessi un'involuzione da questo punto di vista, Caparezza è una certezza quando si tratta di scrivere canzoni;

 

-Musicalmente, invece, non sono convintissimo: mi sembra, ma magari riascoltandolo cambierò idea, che in alcune canzoni - una su tutte, L'infinto, quasi l'emblema di ciò che sto dicendo - si sia data troppa importanza e attenzione al testo e troppo poca alla musica. E non è tanto una questione di mancanza di ritornelli - veramente pochissimi in questo nuovo album -, quanto proprio di musicalità dei brani;

 

-Proprio per la poca musicalità e orecchiabilità, penso che questo album circolerà meno di Museica e Il Sogno Eretico. "Ti fa stare bene", che credo sia il singolo promozionale dato che è stato rilasciato lo stesso giorno dell'album, non lo sentiremo spesso in giro - non concordo con Capa quando dice che è un po' troppo da radio .ghgh -, come non sentiremo le altre tracce. Non c'è nell'album nuovo qualcosa come "Non me lo posso permettere", che possa passare spesso in radio e trainare le vendite del disco. Ma Capa ha già detto che non gli premeva particolarmente la "commerciabilità" di questo nuovo album, quindi ce ne faremo tutti una ragione :d;

 

-La svolta "intimista" di Caparezza è tanto inattesa quanto piacevole: continuo a preferire il Capa fustigatore dei malcostumi della società contemporanea, ma sebbene in questo album sia decisamente in secondo piano rispetto al Capa modalità "China Town", lo trovo un lavoro molto maturo e profondo, ma non per questo meno coinvolgente. Per fare un solo esempio, una canzone come "Larsen" ti fa entrare nella testa di una persona che soffre di acufene anche se fino al giorno prima sconoscevi persino l'esistenza della patologia;

 

-"La chiave" è commovente, anzi struggente, come lo era "China Town". Non era affatto facile raggiungere nuovamente quelle vette con un tipo di canzone che non è quello a cui Caparezza ci aveva abituato nei precedenti album;

 

-Il secondo ascolto devo farlo con i testi alla mano, per cogliere appieno tutte le sfumature e le citazioni - innumerevoli, come sempre. E a questo secondo ascolto, che potrei definire più analitico, sarà affiancato l'uso di Wikipedia per comprendere i riferimenti che non coglierò neppure leggendo i testi. sefz

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Dopo 3-4 ascolti, spesso fatti random, cioè senza seguire un ordine preciso, dò il mio parere.

 

La prima cosa che mi viene da dire è che in un primo momento sono rimasto spiazzato. Sentire un Caparezza diverso dal solito, quando ci si aspettava magari un album prettamente di critica, è stato abbastanza difficile. Il primo album in cui parla di sé, ho visto tante reazioni diverse inizialmente, in maniera più netta rispetto agli altri album.

Ammetto che quando aspettavo l'uscita del disco, ho avuto paura di rimanerne deluso, così non è stato ovviamente. sefz

 

I testi di livello altissimo, di un'intimità pazzesca in alcune canzoni, mi hanno fatto emozionare non poco e ho avuto parecchi "pugni allo stomaco" dopo aver ascoltato canzoni tipo "Una chiave" e "Larsen", con ascolti più approfonditi anche "Prosopagnosia" mi ha emozionato moltissimo.

Come ho già detto, non me lo aspettavo proprio da lui, ho sempre visto Caparezza come l'artista di critica sociale per eccellenza, ma stavolta abbiamo conosciuto anche Michele.

Una delle cose più belle che ho trovato è la continua fusione (e confusione) tra l'artista e l'uomo. Ho ascoltato le sue interviste, spesso ha parlato di "bipolarismo",che io ho inteso,ascoltando le canzoni, non come separazione di due entità diverse (del tipo: sul palco sono Capa, fuori sono Michele), bensì come la consapevolezza di essere entrambe le cose contemporaneamente.

A me viene difficile analizzare le sue canzoni, perché 1) non sono un esperto di musica 2) ci sarebbero troppe cose da dire e farei solo confusione.

 

Devo dire di essere abbastanza in sintonia con quello che dice lui, magari anche per questo ho apprezzato così tanto questo album.

Rispetto a Museica forse mi rimarrà più impresso, Museica forse è superiore a livello musicale, ma l'analisi interna di Prisoner709 è qualcosa di grandioso. Non mi piace nemmeno dire quale ho apprezzato di più, alla fine mi piacciono tutti e a seconda dell'umore ascolto gli uni o gli altri.

 

Comunque le mie preferite (e penso quelle di molti) sono state:

1) Prosopagnosia

2) Una Chiave

3) La caduta di Atlante

4) Confusianesimo

5) Larsen

6) Sogno di Potere,potentissima

7) L'infinito (solo per il resto,a livello musicale non la ho apprezzata)

8) Autoipnotica che devo ancora decifrare.

 

 

Poi ho apprezzato tutte le altre, ma queste sono state davvero forti. Se mi viene altro in mente lo farò. :d

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Dopo aver ascoltato Chinatown ho pensato che sarebbe stato interessante un Caparezza più introspettivo, anche perché quello critico aveva per me perso mordente. Naturalmente quindi apprezzo questo nuovo album. Non ho però ancora una preferita.

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Comprato il giorno stesso dell'uscita, ormai consumato da tante volte l'ho ascoltato @@ Dio bono, ma come fa quest'uomo a non sbagliare un colpo?!

 

Lavoro di livello altissimo. La sua maturazione artistica è evidente e, a parer mio, ben lungi dall'esaurirsi. Come molti altri fan, ho apprezzato questa svolta introspettiva, del tutto comprensibile per "un treno che viaggia sulla quarantina" che, per di più, ha attraversato un periodo poco felice. Mi si è stretto il cuore quando ho saputo dell'acufene.

 

Fremo dalla curiosità per la resa live di questo album. Anche da questo punto di vista non delude mai, i suoi concerti sono dei veri e propri spettacoli a 360° .allah

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Oh, il primo che va a un concerto del nuovo tour scriva qui se c'è anche Diego.

 

Io, da povero siciliano, dovrò attendere che escano le nuove date, probabilmente estive, per potermi godere Capa per la terza volta. -.-

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Un giorno capirò cos'è successo tra mikimix e caparezza. .sisi

non sembrano neanche la stessa persona .boh

 

Io, da povero siciliano, dovrò attendere che escano le nuove date, probabilmente estive, per potermi godere Capa per la terza volta. -.-

 

E prendere un aereo palermo-treviso e andare alla data di padova? uum

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Un giorno capirò cos'è successo tra mikimix e caparezza. .sisi

non sembrano neanche la stessa persona .boh

 

 

 

E prendere un aereo palermo-treviso e andare alla data di padova? uum

Ci sono vari posti in cui potrei andare senza spendere troppo in voli, ma sinceramente non mi va molto di spendere altri soldi oltre a quello del biglietto per vedere un artista che ho già visto e che al 90% verrà a Palermo. .sisi

 

Per quanto riguarda la fase Mikimix, Caparezza ha dichiarato più volte che l'ha totalmente rinnegata e non la sente affatto sua. Probabilmente era stata una scelta dell'etichetta a cui ha dovuto sottostare.

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Comprati stamattina i biglietti per il concerto di Bari il 18/11 @@. Parterre finiti purtroppo, quindi sarò in tribuna. Speriamo!

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Oh, il primo che va a un concerto del nuovo tour scriva qui se c'è anche Diego.

 

Io, da povero siciliano, dovrò attendere che escano le nuove date, probabilmente estive, per potermi godere Capa per la terza volta. -.-

 

Oggi ha messo una foto dei "preparativi" e c'era pure Diego!

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Scrivo con 10 giorni di ritardo. Concerto stratosferico, confermo la presenza di Diego (amato e tributato dal pubblico di Bari). Avevamo i biglietti in tribuna numerata, ma siamo arrivati piuttosto tardi (inizio evento ore 21, lui è uscito alle 21.05, mai vista una robe del genere sefz. Noi siamo entrati appena in tempo per goderci l'ingresso) e quindi c'era un gran casino ai posti. I nostri erano occupati da chissà chi e metterci a fare questioni col palazzetto tutto al buio (prima dell'ingresso di Michele spengono tutto con qualche minuto d'anticipo) e col pubblico in delirio sarebbe stato un suicidio. Fortunatamente una fila più sopra c'erano giusto tre posti liberi e siamo andati a sederci lì.

 

Chiunque ha la possibilità vada, perché è memorabile. Mi ha sorpreso anche la durata, quasi due ore e mezza di concerto pressoché ininterrotto, tolta una breve pausa di 5 minuti, quella classica in cui finge di andare via e poi torna. A febbraio viene ancora più vicino a me, a Taranto. Se avrò la possibilità ci torno.

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Sono stata al concerto di Busto Arsizio, in un PalaYamamay strapieno per l'occasione (4'000 persone), IN PRIMA FILA appoggiata alla transenna. Il palco progettato a forma di chiave è una figata, perché aumenta esponenzialmente il perimetro delle transenne e quindi permette a molte più persone di godersi lo spettacolo dalla posizione migliore.

 

Che posso dire? Qui siamo tutti suoi fan, quindi lo sapete già: i suoi non sono solo semplici concerti, col cantante che esegue la sua scaletta, saltella un po' sul palco, batte il cinque a quelli in prima fila e stop. Sono degli SPETTACOLI COMPLETI, che non sfigurerebbero in teatro. Scenografie e costumi fantastici, idee geniali, gag comiche con il mitico Diego, ballerini eccezionali, spiegazioni introduttive prima dei brani a volte serie e a volte più facete: Michele non perde mai occasione per mostrare a tutti quanto sia intensa - quasi maniacale - la sua ricerca della PERFEZIONE, per offrire al SUO pubblico uno spettacolo indimenticabile. Lui scoppiettante come sempre, si muove come un furetto sul palco senza mostrare il minimo segno di affanno .allah

 

EPICO il momento in cui, durante Una Chiave, il buon Capa sale su una struttura a forma di chiave con le ali e, munito di imbragatura, si lascia trasportare in aria, in piedi su questo singolare Pegaso, vestito di bianco: miglior modo per veicolare il messaggio di quella canzone stupenda non c'era.

 

Io sono letteralmente andata in delirio quando ha fatto Jodellavitanonhocapitouncazzo .piangi  finale stratosferico con un altro pezzo che amo particolarmente, Abiura di me, e pioggia di stelle filanti sul pubblico.

 

 

 

Non ho più parole per dire quanto sia GRATA alla Vita per aver donato a tutti noi questo artista straordinario e questa persona meravigliosa.

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9 ore fa, Roland Deschain ha scritto:

Se non sbaglio sarà allo Sherwood festival a padova.

O c'è già stato, boh, non ho seguito molto sefz

Dopodomani, venerdì 29! ;)

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