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Man of Destiny

Il Topic degli Stadi

Post in rilievo

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sembra un "canotto", dovrebbe essere bello :)

 

Mi sembra che lo stadio "canotto" (magari un architetto ci dirà il termine adatto, ma il tuo mi piace perché rende l'idea sefz) sia quello più gettonato per i nuovi stadi.

A me personalmente non piace.

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Marco Bellinazzo@MarcoBellinazzo 6 min

Real Madrid e "Santiago Bernabeu": per i naming rights si sfidano Microsoft e Coca Cola

 

Bernabeu": per i naming rights si sfidano Microsoft e Coca Cola

La crisi spagnola potrebbe aprire le porte a cambiamenti radicali nel rapporto tra le squadre di calcio e gli sponsor. Se negli ultimi anni abbiamo assistito ad eventi per certi versi epocali, come le sponsorizzazioni nelle magliette del Barcellona (mai "sporcate" prima dell'accordo benefico con l'Unicef), adesso tocca al Real Madrid: il club della capitale avrebbe infatti ricevuto delle offerte per la cessione dei naming rights dello stadio "Santiago Bernabeu". Finora Florentino Perez ha sempre declinato tutte le proposte, ma l'ultima in ordine cronologico sembra essere realmente allettante. Dietro quest'offerta ci sarebbe il marchio Coca Cola, pronta a sborsare una cifra da record per mettere il proprio nome allo storico stadio delle Merengues.

I primi a bussare alle porte della Casa Blanca sono stati qualche mese fa gli americani di Microsoft. Il colosso dell'informatica si è proposto come partner del Real Madrid nei lavori di ristrutturazione del Bernabeu, un progetto da circa 450 milioni di euro per uno stadio "marchiato" Microsoft. Una richiesta espressa pochi giorni dopo l'ingresso di Bill Gates in FCC, compagnia di costruzioni leader in Spagna, di cui il numero uno di Microsoft adesso possiede il 6%. Senza contare gli altri rapporti tra il club madrileno e l'azienda statunitense, già partner nella Real Madrid Foundation.

Mentre ancora non arrivano risposte da Madrid per l'accordo con Microsoft, è arrivata in questi giorni un'offerta di un altro colosso statunitense, Coca Cola. Un'offerta ben più vantaggiosa, da circa 80 milioni di euro all'anno rispetto ai "soli" 50 milioni annui che garantirebbe l'accordo con Microsoft. I debiti della società e il bisogno di intervenire sul vecchio Bernabeu potrebbero far vacillare Florentino Perez e fargli accettare l'offerta.

 

Blog "Calcio & Business" di Marco Belinazzo

Il sole 24 ore

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Nuovo Camp Nou, il progetto

L'impianto avrà una capienza di 105 mila spettatori, superiore a Wembley e al Santiago Bernabeu. La somma per i lavori: 600 milioni di euro.

fonte: http://calcio.fanpage.it/nuovo-camp-nou-il-progetto-foto/#ixzz2r0owgdTL

 

Il Barcellona ha deciso: il ‘vecchio’ Camp Nou andrà in pensione, verrà demolito e dalle sue ceneri – nello stesso posto dove sorge la struttura attuale – edificato il nuovo impianto. La decisione sarà ratificata i prossimi 5 e 6 aprile, quando i membri del consiglio catalano dovranno dare il via libero definitivo alla scelta fatta (come si apprende dal quotidiano Marca e dalle foto pubblicate dal Barcellona). Costo dell’opera: 600 milioni di euro, che la società blaugrana ha in cantiere di ammortizzare in buona parte – come spiegato dal vice presidente finanziario, Javier Faus – attraverso un finanziamento interno e una partnership commerciale abbastanza consistente da garantire introiti e portare ‘in dote’ anche il nome dello sponsor da associare al glorioso stadio.

 

Capienza. Il progetto dovrebbe essere completato in quattro anni, nel periodo compreso tra il maggio 2017 e il febbraio 2021. Il nuovo Camp Nou sarà completamente coperto e dovrebbe avere una capacità di 105.000 posti – a fronte dei 98.787 spettatori attuali. Capienza superiore a Wembley e al Santiago Bernabeu.

 

La guerra degli sponsor. Offerta incredibile quella finita sul tavolo del Barcellona: la Qatar Foundation sarebbe pronta a mettere sul piatto della società blaugrana ben 350 milioni di euro per affiancare il proprio nome al nuovo Camp Nou per i prossimi 30 anni.

 

Il Barcellona annuncia: "Referendum per il nuovo Camp Nou il 5 e il 6 aprile"

fonte: http://www.goal.com/it/news/94/calcio-estero/2014/01/20/4558214/il-barcellona-annuncia-referendum-per-il-nuovo-camp-nou-il-5

 

Il Barcellona, attraverso il proprio presidente, Sandro Rosell, ha annunciato che il nuovo stadio sarà realizzato nella stessa area dove sorge l'attuale Camp Nou, e che il progetto per la sua realizzazione sarà sottoposto a referendum dalla giunta direttiva del club catalano.

"E' stata una decisione difficile, - ha spiegato Rosell - avevamo due opzioni entrambe intriganti, ma alla fine abbiamo preso la decisione di restare a Les Corts. Il Camp Nou è parte della nostra memoria collettiva. E' il più grande stadio d'Europa e un'icona della città di Barcellona".

Scartata dunque la possibilità di costruire il nuovo impianto in un'altra area: "L'ipotesi di costruire il nuovo stadio in una nuova area è stata scartata perché gli elevati costi avrebbero potuto portare all'ipoteca del club blaugrana", ha spiegato Rosell.

Il referendum si terrà nel weekend fra il 5 e il 6 aprile prossimi, quando la squadra di Martino sarà impegnata nella Liga contro il Betis. Il Camp Nou è lo stadio del Barcellona dal 24 settembre 1957, quando c'è stata la sua inaugurazione.

 

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Completato al 98% lo stadio dove esordiranno Inghilterra e Italia al mondiale. Informazione extra: per chi volesse andare a guardarla, sappiate che c'è un easy collegamento diretto, senza scali in Brasile, da Lisbona .sisi Inaugurazione a febbraio.

 

Nome: Arena Amazônia

Città: Manaus

Capienza: 42.300 ca.

Costo: 250.000.000 € ca.

 

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io sono stato al camp nou,e devo dire che già se sei in ultima fila del primo anello nell'angolo,la porta opposta la vedi col binocolo,non oso immaginare quei posti a 75 metri d'altezza .sisi

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L'Arena del Gremio potrebbe sostituire l'Arena da Baixada di Curitiba, in tremendo ritardo nella costruzione. Sarebbe un problema, perché Porto Alegre riceve già cinque partite al Beira-Rio, di là sarebbero quattro .sisi

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http://www.info-stad...age/thumb/50954

 

(metto il link che non me la fa inserire)

 

Su SSC hanno pubblicato questa immagine del Velodrome al 26 gennaio. Ma il Marsiglia ora dove gioca?

mistero, se non sbaglio hanno giocato in trasferta a Nizza ed è stata rinviata la partita casalinga con il Valenciennes quinde hanno accellerato i lavori (penso io).

cmq queste foto le ho prese dal sito dell'OM e sono di giorno 27/01/14:

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Completato, inaugurato e prima partita giocata nello stadio che ospiterà Italia-Uruguay il 24 giugno prossimo:

 

Nome: Arena das Dunas

Città: Natal

Capienza: 42.000

Club: ABC, América

Costo: 130.000.000 € ca.

 

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Intanto in Ungheria quasi finiti lo stadio di Budapest, del Ferencsvarosi (sono andati velocissimi :o ) e quello di Debrecen.

 

E si muovono anche in Bulgaria con lo stadio di Plovdiv (Lokomotiv) e di Sofia (Levski)

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Battute finali anche per un altro stadio dei mondiali 2014, lavori conclusi al 98% all'interno:

 

Nome: Estádio José Pinheiro Borda

Città: Porto Alegre

Club: Internacional de Porto Alegre

Capienza: 56.000

Costo (rimodellato): 100.000.000 € ca.

 

Com'era (anno di costruzione 1969)

 

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Dopo il rinnovamento:

 

 

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Che brutto :upss:

 

Trasloco in vista per il West Ham: dopo la vendita di Upton Park, il suo storico impianto, gli Hammers giocheranno dal 2016 allo stadio Olimpico. L'annuncio e' stato dato questa mattina, lo stadio nell'est di Londra e' stato ceduto ad una societa' immobiliare (Galliard Group) che lo convertira' in 700 appartamenti. Secondo le prime indiscrezioni, il West Ham incassera' oltre 85 milioni di euro dalla cessione dell'impianto dove ha giocato ininterrottamente dal 1904. Il completamento del nuovo complesso residenziale e' previsto per il 2018, e in omaggio al club restera' una statua dell'idolo degli Hammers, Boby Moore.

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Il Cda del Manchester City ha concesso l'ok all'ampliamento dell'Etihad che, con i suoi sessantamila spettatori, diventerà così il secondo stadio d'Inghilterra.

 

Il calcio inglese domina in Europa anche, se non soprattutto, grazie ad un'avveduta politica di marketing e stadi di proprietà. In tal senso non fa ovviamente eccezione il Manchester City, club in mano agli sceicchi, e ormai da anni protagonista in sede di mercato così come sul campo.

 

Il Cda del City infatti, in data odierna, ha deliberato il piano di espansione dell'Etihad. Lo stadio dunque passerà dagli attuali 47.500 spettatori agli oltre 60.000, diventando in questo modo il secondo impianto di tutta la Premier League, dietro all'Old Trafford. Ennesimo salto nel futuro dunque per i Citizens.

 

Il tutto mentre il calcio italiano resta fermo ad ammirare lo 'Stadium' della Juventus, in attesa che si completino i lavori per l'impianto dell'Udinese e veda finalmente la luce il progetto del nuovo stadio del Milan. Per i rossoneri infatti la strada sembra tracciata, l'addio a 'San Siro' è qualcosa di più che una semplice ipotesi.

 

 

A quanto pare gli sceicchi al thani, non scherzano affatto, dal momento che hanno costruito di fianco allo stadio anche una cittadella dello sport dal valore di 200mln, che ospita tra l'altro anche il settore giovanile.

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Roma: non solo stadio nuovo, nasce un polo con Disney, Apple e NikeL'area di Tor di Valle dove sorgerà lo stadio della Roma

 

Nelle idee della proprietà americana il nuovo impianto che sorgerà a Tor di Valle sarà parte di un complesso di intrattenimento con il coinvolgimento di grandi brand. Per il nome della struttura asta milionaria

di MATTEO PINCI

 

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APPROFONDIMENTI

 

Roma, confermata la chiusura delle curve. E Totti si ferma per la SampRoma, tutti a rapporto da Garcia: "Ora voltiamo di nuovo pagina"Roma, notte allo stadio: l'odissea di 500 tifosiNapoli-Roma 3-0, impresa degli azzurri: è finale con la FiorentinaTAGserie A, as roma, stadio as romaROMA - La Roma che non dimentica il passato inaugurando una mostra sulla propria storia lunga 87 anni, guarda soprattutto al futuro. Non è un mistero: il piano di sviluppo aziendale previsto dalla gestione Pallotta non può prescindere dalla realizzazione di uno stadio di proprietà. Ma non solo: perché lo stadio sarà, nelle idee del gruppo statunitense che controlla il club, parte di un complesso commerciale e d'intrattenimento che punta a coinvolgere al proprio interno i più importanti marchi su scala globale. I partner Nike e Disney (che ingloba la Espn), ma contatti sono stati avviati anche con il colosso informatico Apple. Per assicurarsi un numero di visitatori straordinario anche nei giorni in cui l'impianto sarà inutilizzato. E, di conseguenza, incassi da record.

 

"Ci sono stati incontri con gli uffici di Roma Capitale su aspetti fondamentali come le infrastrutture": così il sindaco Marino riapre la partita con il club per la realizzazione di uno stadio sull'area dell'ippodromo di Tor di Valle, nelle adiacenze dell'autostrada Roma-Fiumicino. "Ma il 9 dicembre - frena il primo cittadino della capitale - nell'incontro in Campidoglio abbiamo visto soltanto un rendering. Aspetti come la cubatura, i servizi e la viabilità non sono disponibili". La Giunta ha chiesto alla gestione americana di onorare tutti i costi infrastrutturali per aumentare i collegamenti tra la città e l'area di Tor di Valle, comprese un'uscita apposita sul raccordo e una stazione ferroviaria.In cambio gli uomini di Pallotta avrebbero chiesto più metri cubi - circa 30 mila - su cui si discute attualmente. Perché nonostante i costi esorbitanti, l'establishment romanista è convinto di poterli sostenere, riuscendo anche a generare utili. Come? Realizzando attorno all'impianto una serie di strutture commerciali e d'intrattenimento affidate ai più noti brand mondiali. Un polo da 200 mila visitatori al mese: accanto allo stadio, infatti, l'idea su cui gli americani sono al lavoro ("Per rendere il progetto cantierabile", spiega Marino), prevede una serie di attrazioni firmate dai partner del club: Nike e Disney - Espn. Per farsi un'idea, si possono immaginare megastore del brand sportivo o ristoranti a tema simili a quelli che compaiono all'interno di Eurodisney: quelli romani, però, cavalcherebbero ovviamente tematiche sportive.

 

Della partita, però, non faranno parte solo Nike e Disney: perché i manager statunitensi hanno già avuto contatti anche con altri marchi. Come Apple, ad esempio. Per sondare la disponibilità a realizzare in quei metri cubi anche un Apple Center, verosimilmente il più grande d'Italia. Discorso avanzato, ma con il colosso informatico si era sondata anche la possibilità di un coinvolgimento nel "naming" dello stadio, discorso però fermo e di difficilissima percorribilità. Ovviamente, lo spazio esterno, in cui dovrebbero sorgere anche i nuovi campi di allenamento, la sede sociale, un mini impianto per le giovanili e un campus scolastico, sarà aperto ad altri grandi brand interessati. Facile allora immaginare che se dovesse andare in porto l'operazione Alitalia, anche Etihad possa diventare un interlocutore privilegiato, considerato l'interesse del gruppo orientato a sviluppare lo scalo di Fiumicino  -  tra l'altro vicinissimo a Tor di Valle  -  per farne uno dei principali hub in Occidente. La partita è aperta. La caccia al marchio, anche.

 

 

(14 febbraio 2014)©RIPRODUZIO

 

 

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