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*Michel le Roi*

Buffon risponde ai tifosi: «Le buone prestazioni sono una rivincita, le insinuazioni sul modo di vincere fanno capire che siamo tornati»

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Stefania da Milano può anche evitare di fare quegli interventi in diretta, anzi può anche evitare di tifare Juve, ne trarremmo beneficio tutti.

 

 

 

 

 

 

 

Gigi Buffon è stato l'illustre ospite odierno di Cristina Chiabotto, nel Filo Diretto di JTV. Il capitano della Juventus e della Nazionale ha risposto alle domande della showgirl e dei tifosi bianconeri.

Tuttojuve.com ha riportato integralmente ed in tempo reale le sue dichiarazioni.

 

Come stai Gigi? Cosa significa essere Campioni d'inverno?

"Partiamo dal fatto che sto molto bene, fisicamente, moralmente, anche perchè le vittorie aiutano. E anche questa sequenza di risultati fa sì che anche nella vita normale di tutti i giorni ci sia più energia. E in più abbiamo intrapreso ormai da una decina di giornate, due mesi, due mesi e mezzo, un percorso molto importante".

 

A inizio campionato sei stato molto criticato, avevano detto che eri finito. Adesso per te è una bella rivincita?

"Domanda bella, pertinente. Sicuramente è una soddisfazione per me riuscire ad abbinare delle buone prestazioni alle vittorie di squadra, perchè poi tutto questo aiuta ad esaltare anche il singolo giocatore. Per quel che riguarda le critiche iniziali, io penso che ci sia stato un eccesso da parte di tutti, ma è anche vero che quando hai tanta esperienza come penso di avere io, queste critiche fungono proprio da stimolo, è un qualcosa che ti fa tornare vito, ti fa rimettere in discussione tutto. E questa è l'essenza del nostro lavoro, è l'essenza dell'essere uno sportivo di alto livello".

 

Ogni domenica ricevi attestati di stima da parte di tutti i tifosi. C'è un gesto, un episodio che ricordi maggiormente, che ti ha colpito di più?

"In questi 13 anni ce ne sono stati tanti di momenti per certi aspetti anche toccanti, che hanno esaltato, che hanno fatto emergere questo amore, questo rapporto stupendo tra me e i tifosi. L'ultimo che mi ricordo e che sinceramente mi ha emozionato tanto, è stato due anni fa, dopo che venivamo da 4-5 anni di non vittorie e di risultati deludenti, in una delle ultime partite di un campionato perfetto, che avevo fatto senza macchie, feci un errore contro il Lecce, a due-tre minuti dalla fine, che ci poteva costare caro: è stata impagabile, subito, un secondo dopo che la palla era entrata in porta, i cori, l'affetto e il sostegno della gente. Sostegno e affetto della gente che ho ritrovato poi immediatamente tre giorni dopo quando abbiamo vinto lo Scudetto a Trieste, con tutta la curva che praticamente per tutto il riscaldamento ha inneggiato il mio nome, cercando di sostenermi. Per me è stato veramente importante perchè era un momento delicato per la squadra, per la storia della Juve, ma anche per me".

 

Che effetto ti fa indossare la fascia di capitano?

"Guarda Cristina, quando uno gioca nella Juve, a meno che tu non sia stato Del Piero, sai che puoi essere un giocatore importantissimo, come penso di esserlo, ma non un simbolo. Io mi ritengo un giocatore che in certi momenti storici della Juve ha dato delle risposte con i fatti, ha preso delle posizioni, ha fatto delle scelte che probabilmente non avrebbe fatto nessuno. Questa è la verità ed è storia. E' anche vero che se un giorno mi avessero detto che sarei diventato il capitano della Juve, sinceramente non ci avrei mai creduto, era un onore poter rappresentare in campo e fuori dal campo, essere un punto di riferimento per la gente e per i compagni, è un qualcosa di veramente grande che alcune volte non ci voglio neanche pensare, perchè ci sono delle situazioni che probabilmente se riesci a capire la portata che hanno, ti possono intimorire".

 

Avendo otto punti di vantaggio sulla Roma, ci può essere un rilassamento mentale della squadra?

"Anche questa è una domanda giusta ed è un qualcosa dobbiamo prendere in considerazione più che altro riferita agli altri anni: soprattutto l'anno scorso, c'è stato un momento, a cavallo tra Natale e il nuovo anno, in cui avevamo forse 10 punti di vantaggio sulla seconda e in tutto gennaio abbiamo fatto 4-5 punti, per cui il Napoli praticamente ci riagguantò. Secondo me, forti di quelle esperienze precedenti, dobbiamo cercare di tenere ben fermo e ben saldo il piede sulla tavoletta".

 

Quanto è difficile essere il portiere più forte del mondo e rimanere al top per tutti questi anni? Cosa ti spinge a trovare sempre nuove motivazioni?

"Sicuramente poter dire con certezza 'quello è il più forte del mondo', soprattutto in certi momenti della stagione, che è lunga... ci saranno magari anche 3-4 mesi in cui altri portieri staranno meglio di te e faranno meglio di te. Però credo che sinceramente, per capire il peso specifico, il valore di un giocatore, nel momento in cui finirà la carriera, secondo me si dovranno prendere in considerazione la continuità di rendimento, quanto tempo ha giocato, a che livello. A quel punto si possono trarre delle cifre più significative, più corrette. In un momento storico come questo, nel quale mi avvio verso i 36 anni, sicuramente sono contento di quello che sto facendo e di quello che ho fatto, però non sono per nulla appagato. E questo mio non appagamento fa sì che voglia sempre migliorare. Ho sempre voglia di una sfida nuova".

 

Quanto ti fa male sentire ancora parlare delle annate del 2006, sentirsi dire ladri, sentirsi contare due Scudetti in meno? A livello di dignita.... considerando anche la formazione che scendeva in campo quegli anni.

"Sicuramente è stata una pagina dolorosa per la Juventus, per tutti i tifosi e per noi giocatori che abbiamo vissuto quelle incredibile cavalcate trionfanti. Il fatto che ancora oggi, in molti, riconducano, riprendano quelle esperienze ormai passate, volendo insinuare il dubbio sulle nostre vittorie, è un qualcosa che sotto certi aspetti mi fa piacere, perchè significa che la Juve ha ricominciato a vincere e continua a far timore agli avversari. Poi secondariamente, perchè come ho detto anche dopo la partita con la Roma, penso sia l'alibi migliore per chi non vince. E' la giustificazione migliore da dare all'esterno anche ai propri tifosi: non si vince perchè qualcuno non si comporta magari in maniera corretta. La Juve ha un po' il ruolo del maggiordomo: di chi è la colpa? Del maggiordomo (ride, ndr). E tutto questo che adesso ho quasi 36 anni, è una cosa che non mi tocca, anzi ne vado orgoglioso".

 

Quando li compi?

"Il 28".

 

Sei un esempio per tanti giovani. Qual è il valore che vorresti trasmettere ai tuoi figli?

"Sai, sono un esempio quando faccio cose buone, ma uno nella vita ne fa anche di meno buone, perchè la vita è fatta un po' di tutti gli ingredienti. L'importante, come dico sempre, è trarre esperienza dagli errori per poter non farli in futuro. Però credo sia anche un nostro diritto sbagliare e fare errori, perchè se uno non sbagliasse secondo me non riuscirebbe a educare neanche i propri figli, perchè sarebbe una persona perfetta e nel momento in cui un figlio dovesse incappare in un errore, non sapresti come aiutarlo. L'unica cosa che mi auguro per i miei due bimbi, è che siano sempre due persone educate, rispettose e rispettate, e che abbiano sempre un'ideale e un lavoro per il quale svegliarsi la mattina. Quella è l'unica cosa che chiedo, oltre alla salute naturalmente".

 

L'eventuale vittoria dell'Europa League allo Juventus Stadium, può levare l'amarezza per l'uscita dalla Champions League?

"Al di là della finale di Torino, come dico sempre, quando si parte per una competizione, a me piace avere la sensazione della voglia e la speranza di poterla vincere, perchè si gioca per quello. Per cui, casomai dovesse accadere un qualcosa di simile, vuol dire che era tutto destino e tutta storia. Credo che non farebbe schifo a nessuno vincere un'Europa League, poi a Torino, perchè ti permetterebbe anche di fare una Supercoppa Europea tre mesi dopo, che la fanno veramente in pochi nella loro carriera. Poi sarebbe un'impronta europea di nuovo importante che dà la Juve, perchè poi alla fine le vittorie europee, siano di Coppa dei Campioni o di Europa League, secondo me ti danno una convinzione e uno spessore di squadra europea. Secondo me sarebbe molto importante".

 

Avete 8 e 10 punti di vantaggio su Roma e Napoli. Su cosa si lavora in questi casi per trovare gli stimoli giusti?

"Si lavora solo ed esclusivamente sulle esperienza passate, su quello che ci accadde l'anno scorso, quando avevamo 10 punti di vantaggio sul Napoli a inizio gennaio e arrivammo a fine gennaio con 2-3 punti. In quel momento ci prendemmo veramente paura. E penso che quella paura ancora oggi ce la dobbiamo ricordare per non commettere lo stesso errore".

 

In passato la stampa ha strumentalizzato le tue parole, la tua correttezza. Questo ha modificato il tuo rapporto con i media. Poi qual è la parata a cui sei più affezionato? Zoff vinse il mondiale a 40 anni e mezzo. Io ti auguro di superare anche quell'età, perchè sei integro fisicamente.

"Si è vero, in passato alcune mie esternazioni, penso siano state frutto di strumentalizzazioni sicuramente scorrette. Ma nonostante questo non ho mai perso la voglia di dire la mia o portare rancore nei confronti di qualcuno, perchè alla fine la serenità che ho dentro, mi viene dal fatto che so chi sono. Quando uno sa chi è e sa che non ha nulla da rimproverarsi riguardo a certe situazioni, va a letto con la coscienza a posto e con la testa sgombra e serena. Anzi, alcune volte, se qualcuno mi ha pugnalato, l'ho affrontato proprio col sorriso perchè è l'unico modo per poter disarmare gli avversari in questo caso. Però davanti ad alcune critiche devo dire che nello stesso momento, c'è stato anche chi è riuscito a far emergere il mio lato positivo e ad apprezzare certe dichiarazioni che potevamo sembrare scomode. Per cui, come capita spesso a certi personaggi, sei costretto a dividere un po' l'opinione, c'è chi sta con te e c'è chi sta contro. Però questa è la vita, non si può andare bene e tutti. La parata e anche il rammarico... è stata la parata nella finale di Coppa dei Campioni sul colpo di testa di Inzaghi, perchè penso sia stata una parata formidabile. Una parata che ci ha avvicinato tanto a quella vittoria".

 

Qual è stata la partita più dura e combattuta del girone d'andata?

"Sicuramente una squadra che ci ha messo in grande difficoltà è stata l'Udinese in casa. Ci ha messo in difficoltà perchè tatticamente ha un grande allenatore, che non sbaglia mai le partite, l'approccio alla gara. E non lo fa mai sbagliare alla squadra. Poi devo dire che anche la Roma per 50-60 minuti mi ha fatto una bella impressione, La Fiorentina è l'unica che ci ha battuto, per cui grandi meriti a lei, però ci abbiamo messo anche noi un po' del nostro. Il Napoli, al di là che abbia perso, magari in maniera netta, è una squadra che si vede che ha un'identità di gioco europea se vogliamo, cerca di condurre il gioco e di fare il proprio gioco, senza farsi condizionare dagli avversari o dal modulo tattico degli avversari. E' chiaro che in Italia, che è un Paese in cui il tatticismo va per la maggiore, è anche un rischio. Però dimostra anche una certa linearità di pensiero, una certa consapevolezza, una certa programmazione che si vuole portare avanti".

 

Visto che abbiamo tanti giovani portieri che si stanno comportando molto bene nelle serie inferiori, mi riferisco soprattutto a quelli che giocano in Serie B, secondo te c'è qualcuno che potrebbe diventare il nuovo Buffon?

"Sì, sicuramente, perchè alla fine non è che ho un certificato di unicità, nel momento in cui sono nato non me l'hanno dato. Per cui sicuramente ci sarà un nuovo Buffon, magari ci sarà anche meglio di Buffon, probabilmente è già nato e si sta già allenando, o ha intenzione di fare il portiere. In questo momento sicuramente i portieri giovani, di prospettiva che vedo per la Juve, sono Leali, che è nostro, per cui ce l'abbiamo già in casa. Poi molto forti ritengo anche Perin e Bardi. Ma anche in Primavera credo che la Juve abbia due-tre ragazzotti che potrebbero e potranno diventare il futuro portiere della squadra bianconera".

 

Cosa ne pensi dell'ipotesi di giocare i Mondiali di calcio in inverno?

"Poco romantica, un'ipotesi che non mi piace per niente, anche perchè purtroppo, per come è andato e per come l'ho vissuto io, abbiamo sperimentato un Mondiale, seppur in estate, in Sudafrica, però là era inverno e non è la stessa cosa. Il Mondiale ha bisogno di luce, di colori, di tifo, di entusiasmo, altrimento è un altro tipo di competizione. E' bello rimanere anche aggrappati a certe tradizioni, perchè fanno sì che un certo romanticismo non vada scemando".

 

Stai già pensando a Brasile 2014?

"Ogni tanto ci penso. E' normale che sia così, più che altro perchè spero di arrivarci, visto che sono sempre fatalista, non do mai per scontato nulla. Qualche scoppola l'ho presa nella mia carriera, con qualche infortunio anche in competizioni importanti. Spero di arrivarci. E' un qualcosa di grandioso, perchè è un Mondiale che si disputa nella terra proprio del calcio e secondo me in pochi avranno la fortuna di poterlo raccontare ai parenti e ai figli".

 

Che cosa sogni per questo 2014 appena iniziato?

"Per il 2014, spero e mi auguro di mantenere l'integrità fisica che ho avuto nelle ultime tre stagioni. Mi auguro di poter essere sempre un punto di riferimento per il mondo Juve e spero di meritarmi sempre l'appellativo di numero uno, come mi chiamano i tifosi. E poter confermare le vittorie che in questi ultimi tre anni ci hanno fatto tornare il sorriso, perchè poi nella vita è importante ogni tanto tirarlo fuori e riuscire a sorridere di buon gusto".

 

Tuttojuve.com

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ma dove ca22o ha vissuto questa stefania negli ultimi 7 anni?

a Morattopoli?

Pure gli infiltrati che chiamano in diretta e ci pigliano per il kulo

Siamo sicuri che non ci sia di mezzo lo scherzo di qualcuno della carta igienica rosa?

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Stefania guarda che la terza stella l'abbiamo da due anni ... sveeeegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, amo ucciso gli ultimi due campionati sefz

 

Grazie per il video ;)

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Stefania da Milano non dico quello che penso altrimenti sarei querelato... :d

 

Per il resto grande Gigi, bella intervista e grazie per il video! .ok

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Buffon è un grande portiere ed una persona intelligente, perfettamente calata nella realtà e nella storia della Juventus. Quando non si dimostra troppo educato e buono verso gli altri (con conseguente strumentalizzazione delle sue dichiarazioni da parte di infamoni e zerbini vari) il portierone tira fendenti niente affatto male...La battuta con cui velatamente ma non troppo ha liquidato Totti (Aiutini? Alibi di chi non vince mai) e l'odierna consapevolezza che le allusioni di sempre testimoniano e certificano il ritorno al ruolo che compete alla Juve sono prova della sua juventinità e della sua arguzia...

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Grande Gigi...nel 2006 era doveroso dargli il pallone d'oro...sarebbe stata una iniezione di romanticismo per il mondo del calcio unica...

 

 

quanto a stefania probabilmente intendeva la terza stella ufficiale/ufficiosa dai punti di vista... gli scudetti sono 32 e la terza stella l'abbiamo sullo stadio e in qualche prodotto ufficiale come tazze e ciabatte, ma sinceramente sarà impagabile avere una maglia con le 3 stelle cucite...

 

spero arrivi presto quel momento!

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Grande Gigi...nel 2006 era doveroso dargli il pallone d'oro...sarebbe stata una iniezione di romanticismo per il mondo del calcio unica...

 

 

quanto a stefania probabilmente intendeva la terza stella ufficiale/ufficiosa dai punti di vista... gli scudetti sono 32 e la terza stella l'abbiamo sullo stadio e in qualche prodotto ufficiale come tazze e ciabatte, ma sinceramente sarà impagabile avere una maglia con le 3 stelle cucite...

 

spero arrivi presto quel momento!

Sarebbe una vaccata metterla, sarebbe darla vinta ad ebete e soci, spero non la mettano .nono

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Sarebbe una vaccata metterla, sarebbe darla vinta ad ebete e soci, spero non la mettano .nono

 

Ma non metterla per me sarebbe proprio darla vinta a tutta l'italia italiota ... C'è Garcia che nella conferenza della coppa italia parla di una bella stellina da mettere sulla maglia in caso di decima vittoria. Questo sta a significare che porre un qualcosa sulla maglia è sempre sinonimo di acquisizione di una vittoria leggittima...

 

A questo punto non avremmo manco dovuto mettere il tricolore...

 

Oramai 2 scudeti su 32 matematicamente iniziano a diventare anche "trascurabili" (nel vero senso della parola), ma a livello europeo i tifosi delle altre squadre ti guardano il logo ed è una bella cosa manifestare le tre stelle!

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Ma non metterla per me sarebbe proprio darla vinta a tutta l'italia italiota ... C'è Garcia che nella conferenza della coppa italia parla di una bella stellina da mettere sulla maglia in caso di decima vittoria. Questo sta a significare che porre un qualcosa sulla maglia è sempre sinonimo di acquisizione di una vittoria leggittima...

 

A questo punto non avremmo manco dovuto mettere il tricolore...

 

Oramai 2 scudeti su 32 matematicamente iniziano a diventare anche "trascurabili" (nel vero senso della parola), ma a livello europeo i tifosi delle altre squadre ti guardano il logo ed è una bella cosa manifestare le tre stelle!

La penso diversamente, era da metterla già al 30.

AA decise di levarle del tutto dal logo, io parlo per me ovviamente, non vorrei tornasse indietro nella sua decisione.

Ovviamente rispetto la tua opinione .ok

All'estero conoscono le porcate che hanno combinato alla Juve più che in Italia

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La penso diversamente, era da metterla già al 30.

AA decise di levarle del tutto dal logo, io parlo per me ovviamente, non vorrei tornasse indietro nella sua decisione.

Ovviamente rispetto la tua opinione .ok

All'estero conoscono le porcate che hanno combinato alla Juve più che in Italia

.ok

sai che c'è...per noi è anche una cosa importante in quanto fu Agnelli in persona a inventare le stelle ogni 10 scudetti.

 

Anche a livello di tifosi avversari, rosicherebbero e non poco a vederle...fidati di uno che abita a roma! ;)

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