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BeppeFurino

Il Topic del Jazz

Post in rilievo

bennycarter.jpgBenny Carter

Bennet Lester "Benny" Carter (New York, 8 agosto 1907 – Los Angeles, 12 luglio 2003) è stato un sassofonista, trombettista, arrangiatore jazz statunitense.

Nato a New York nel 1907, il più giovane e l'unico maschio di tre figli, Benny ricevette le prime lezioni di pianoforte da sua madre, e continuò a studiare musica quasi esclusivamente da autodidatta. Uno dei suoi vicini di casa all'epoca era Bubber Miley, prima tromba nell'orchestra di Duke Ellington, e questo spinse il giovane Carter a comprare una tromba. Quando però si accorse di non riuscire a suonare come Miley, scambiò la tromba con un sassofono.

Maestro riconosciuto del sax alto, stilisticamente Benny Carter ha rappresentato un ponte tra lo swing e il bebop. Il suo ruolo di contraltista è rimasto predominante sin dagli esordi - nel 1928 - fino agli ultimi giorni di attività, negli anni 1990.

Strumentista instancabile, ma anche compositore, arrangiatore, leader e anche trombettista e clarinettista di qualità, era chiamato King (il re) dagli altri musicisti jazz.

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band_start.jpgTingvall Trio

Negli ultimi 10 anni il Tingvall Trio è cresciuto fino a raggiungere un successo senza pari nella storia del ‘Jazz made in Germany’. Quella che una volta era una band un pò disordinata proveniente da St. Pauli, quartiere altrettanto disordinato di Amburgo intorno al quale gravitano divertimenti di ogni tipo, è adesso ritenuta una delle migliori band tedesche d’esportazione nel suo genere. E non è certamente una coincidenza che questo ensemble sia riuscito a mettere insieme con il suo concetto musicale diverse generazioni di ascoltatori tanto che è perfino riuscito a riportare al jazz una fascia di quel pubblico giovane che è oggi sommerso dagli stimoli di altri media e generi musicali.

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220px-KellyleeEvans2011.jpgKellylee Evans

Kellylee Evans (born 7 February 1975 in Scarborough, Ontario) is a Canadian jazz and soul music vocalist

Biography

Stella nascente cantante / cantautore Kellylee Evans è un artista camaleontico, il cui fascino naturale e improvvisazione jazz stile vocale hanno brillato nel suo viaggio avventuroso attraverso il jazz, soul, pop e hip-hop negli ultimi dieci anni. In quel periodo, ha pubblicato due album da solista indie di canzoni originali in Canada, ha guadagnato due nomination ai Juno Award (vincente "Best Jazz Vocal Album" per Nina, il suo omaggio appassionato a Nina Simone), affascinato adoranti di fan francesi e canadesi ed eseguito intorno il mondo, apertura per star come John Legend, Dianne Reeves, Derek Trucks, George Benson e Willy Nelson.

http://www.youtube.com/watch?v=m1rZK-cvH2E

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Carmen-Gomes.jpgCarmen Gomes

'Soul Jazz con un tocco Bluesy',Una performance di Carmen Gomes è un'esplorazione in musica.

 

Carmen Gomes è nata all'ombra della Hoogovens a Velsen. E 'cresciuta ad Amsterdam, la città che è ha profondamente influenzato il suo sviluppo musicale. La musica suonata dalla sua prima giovinezza è stato un ruolo importante nella sua vita: '. E' cresciuta con la collezione di dischi dei suoi genitori' Avevano tutto: Deep Purple, Joan Baez, Bach, Janis Joplin, così come Miles Davis, Billie Holiday e Thelonious Monk. 'Si potrebbe dire che sono il prodotto di un flusso multi-musicale.

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10309443-large.jpgJane Monheit

Jane Monheit è nato a Oakdale, New York nel 1977 ed è una cantante jazz, pianista e clarinettista.

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event_108954412.jpegJohn Pizzarelli

Giovanni Paolo Pizzarelli, Jr. (nato il 6 aprile 1960) è un americano jazz chitarrista , cantante , compositore e bandleader .

John Pizzarelli, chitarrista di fama mondiale del jazz e cantante, è stato chiamato "Hip con un occhiolino" di Town & Country, "follemente creativo" dal Los Angeles Times e "il genio geniale della chitarra" di The Toronto Star. Quando si esibisce con la moglie, la cantante / attrice Jessica Molaskey, e suo padre, leggenda della chitarra Bucky Pizzarelli, sono stati etichettati come "la prima famiglia di Cool" da parte del San Francisco Chronicle e "l'von Trapp su Martini" di The New Yorker. Secondo il New York Times, "il duo Pizzarelli-Molaskey sono quanto di meglio si possa in qualsiasi mezzo di intrattenimento."

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203266_14.jpgGene Ammons

Eugene “Jug” Ammons (Chicago, 14 aprile 1925 – Chicago, 6 agosto 1974) è stato un sassofonista statunitense jazz, figlio del pianista boogie-woogie Albert Ammons.

Gene cominciò a suonare e ad incidere col padre, famoso pianista. La carriera di Ammons prese quota quando entrò nell’orchestra del trombettista King Kolax nel 1943, quando aveva appena diciott’anni. In seguito fu con le orchestre di Billy Eckstine e Woody Herman rispettivamente nel 1944 e nel 1949. Nel 1950 formò un duo con Sonny Stitt. La sua carriera fu fermata da due severe condanne, per possesso di droga, dal 1958 al 1960, poi dal 1962 al 1969 (la condanna originale era di 15 anni).

Ammons, il cui stile fu influenzato soprattutto da Lester Young e Ben Webster, fu con Von Freeman fu uno dei fondatori della scuola di Chicago per il sax tenore. Era dotato di una voce strumentale potente ed espressiva, e godette di una grande popolarità fra gli appassionati. Per al sua seconda condanna, gli fu permesso di portare con sé lo strumento, e scrisse una gran quantità di pezzi quando era in cella.

http://www.youtube.com/watch?v=zhp70aJ-b2o

http://www.youtube.com/watch?v=gclLFJTecMM

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Bel topic! Bravo! ne approfitto da profano di jazz per chiedere (data la vastità del genere) qualche dritta su cosa ascoltare, oltre a quello che avete postato che è già un buon inizio...lo so che è la domanda più banale stupida e generica del mondo, per cui mi spiego meglio: premesso che a me piace molto la tromba (strumento fortemente evocativo) e infatti sono molto stuzzicato dal bebop, vorrei un consiglio su cantanti/autori tendenzialmente melodici (anche se non c'è la tromba va bene lo stesso eh :d )...spero di essermi spiegato, se no chiedete pure!

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Bel topic! Bravo! ne approfitto da profano di jazz per chiedere (data la vastità del genere) qualche dritta su cosa ascoltare, oltre a quello che avete postato che è già un buon inizio...lo so che è la domanda più banale stupida e generica del mondo, per cui mi spiego meglio: premesso che a me piace molto la tromba (strumento fortemente evocativo) e infatti sono molto stuzzicato dal bebop, vorrei un consiglio su cantanti/autori tendenzialmente melodici (anche se non c'è la tromba va bene lo stesso eh :d )...spero di essermi spiegato, se no chiedete pure!

Grazie, per te 2 grandissimi del genere Bebop, mostri sacri della tromba del precedente secolo, mentre per cantanti/autori vai sul genere; "female vocalist jazz", ho postato tante artiste brave e ne seguiranno altre.

Un consiglio prova ad ascoltare in questo topic.

A seguire! :)

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Dizzy%20Gillespie_0.jpg?itok=4I5Qo9BADizzy Gillespie, la tromba della vertigine.

John Birks “Dizzy” Gillespie (Cheraw, 21 ottobre 1917 – New York, 6 gennaio 1993) è stato un trombettista, pianista e compositore jazz statunitense.

Fu anche cantante, percussionista e bandleader. Con Charlie Parker fu, negli anni quaranta, uno degli inventori e delle figure chiave del bebop e del jazz moderno.

John Birks Gillespie era il piú giovane di nove figli e cominciò a suonare la tromba all’etá di 12 anni per gioco e da autodidatta. Suo padre (che picchiava regolarmente i suoi bambini) morí quando Gillespie ne aveva dieci.

Nonostante fosse molto povero, riuscí ad ottenere una borsa di studio all’istituto di Laurinburg, nella North Carolina. Tuttavia, lasciò la scuola nel 1935 e si trasferí a Philadelphia alla ricerca di lavoro come musicista a tempo pieno. Inizialmente si uní a Frankie Fairfax e effettuò la sua prima registrazione nella band di Teddy Hill nella quale sostituí Roy Eldridge.

Alla fine degli anni Trenta si mise in luce nelle orchestre di Teddy Hill, Lucky Millinder, Cab Calloway, Jimmy Dorsey e Lionel Hampton come uno dei migliori epigoni di Roy Eldridge. In quelli anni incontrò tra gli altri Coleman Hawkins, Mario Bauza, Milt Hinton, che lo indirizzarono verso uno stile piú moderno.

Nei primi anni Quaranta Gillespie iniziò a frequentare il Minton’s Playhouse, un locale notturno di New York dove insieme iniziava a muovere i primi passi il nuovo jazz.

http://www.youtube.com/watch?v=BQYXn1DP38s

http://www.youtube.com/watch?v=ZO1uMjz3n3w

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louis-armstrong-1.jpgLouis Armstrong – La quintessenza del jazz

Louis Daniel Armstrong noto anche con il soprannome di Satchmo o Pops (New Orleans, 4 agosto 1901 – New York, 6 luglio 1971) è stato un trombettista e cantante statunitense.

Armstrong è stato molto probabilmente il piú famoso musicista jazz del XX secolo. Carismatico ed innovativo, al suo talento ed alla sua luminosa personalità si deve molta della popolarità del jazz, che esce dai confini della sua regione d’origine per diventare un genere musicale amato in tutto il mondo.

Armstrong raggiunse la fama inizialmente come trombettista, ma fu anche uno dei piú importanti cantanti jazz, soprattutto verso la fine della carriera.

Nacque in una famiglia povera a New Orleans, in Louisiana e trascorse la sua infanzia in un sobborgo residenziale di New Orleans. Dapprima imparò a suonare la cornetta nella banda musicale di un riformatorio per ragazzi neri, la New Orleans Home for Colored Waifs, in cui venne messo dopo aver sparato alcuni colpi di pistola in aria per festeggiare una vigilia di Natale.

Seguiva con passione le frequenti esibizioni della banda cittadina e non perdeva occasione per ascoltare i musicisti più grandi, imparando da Bunk Johnson, Buddy Petit e soprattutto da “King” Joe Oliver, che per il giovane Armstrong fu mentore e quasi una figura paterna.

Successivamente Armstrong suonò nelle bande e sui battelli di New Orleans, iniziando con la rinomata band di Fate Marable, che si esibiva su un battello che faceva la spola lungo il fiume Mississippi. Armstrong ebbe a descrivere quegli anni come il suo “andare all’università”, data la grande esperienza che fece con arrangiamenti scritti. Quando Joe Oliver lasciò la città nel 1919, Armstrong prese il suo posto nella band di Kid Ory, l’allora migliore jazz band della città.

http://www.youtube.com/watch?v=kmfeKUNDDYs

http://www.youtube.com/watch?v=E2VCwBzGdPM

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clusone07_RitaMarcotulli1.jpgRita Marcotulli

Rita Marcotulli (Roma, 10 marzo 1959) è una compositrice e pianista italiana di musica jazz.

Allieva del Conservatorio Santa Cecilia e del Conservatorio Licinio Refice e sorella della cantante jazz, Carla Marcotulli , Rita Marcotulli comincia a suonare professionalmente all'interno di piccoli gruppi negli anni settanta e successivamente inizia a collaborare con svariati artisti internazionali come Chet Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Helène La Barrière, Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Sal Nistico, Michel Portal, Enrico Rava, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Norma Winstone.

Nel 1987 viene votata Miglior nuovo talento attraverso un sondaggio della rivista Musica Jazz e l'anno seguente si trasferisce in Svezia, dove rimane fino al 1992[3]. Tornata in Italia collabora fra gli altri con Ambrogio Sparagna e Pino Daniele e nel 1996 accompagna Pat Metheny in un'esibizione al Festival di Sanremo.

Più recentemente ha partecipato alla realizzazione del film Basilicata coast to coast, per il quale si è occupata della colonna sonora. Grazie a questo lavoro la Marcotulli ha ricevuto il Ciak d'oro nel 2010, il Nastro d'argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno[6], il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz

Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63ª edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.

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EVE2_37150_1.JPGCarla Marcotulli

Carla Marcotulli è nata a Roma, Italia nel 1962 e ha studiato flauto traverso presso il Conservatorio di Musica di Frosinone. Ha anche studiato canto e ha cantato con Big Band del conservatorio ed eseguito come solista nel Coro Gospel. Ha iniziato la sua attività professionale come cantante di jazz nei primi anni 1980, esibendosi con artisti jazz come Massimo Urbani, Larry Nocella, Danilo Rea, Roberto Gatto, Giovanni Tommaso, Nicola Stilo, e sua sorella, la pianista Rita Marcotulli. Nel 1983 si esibisce a fianco di Chet Baker al 'Four Roses Jazz Festival' di Roma, ed è poi invitato da Carmen McRae a cantare con lei in un concerto al Music Inn.

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MariaPiaDeVito4.jpgMaria Pia De Vito

Maria Pia De Vito (Napoli, 1960) è una cantante e compositrice italiana.

Unisce un interesse per la musica etnica e tradizionale mediterranea con la sperimentazione jazzistica. Alla fine degli anni '90 collabora con Rita Marcotulli al progetto "Nauplia" di una fusione tra la melodia napoletana ed il jazz. Ha collaborato con svariati musicisti, fra cui John Taylor, Ernst Rejiseger, Paolo Fresu, Norma Winstone, Steve Swallow, Gianluigi Trovesi, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Giorgio Gaslini.

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paolo%20fresu.jpgPaolo Fresu

Paolo Fresu è nato a Berchidda (SS) nel 1961. Ha iniziato a studiare la tromba quando aveva 11 anni, mentre suonava nella banda della sua città. Dopo un’esperienza con la musica pop, ha scoperto il jazz nel 1980 ed ha cominciato la sua carriera professionale nel 1982, avendo prima seguito i seminari di Siena e poi registrato per la RAI, sotto la guida di Bruno Tomaso. Nel 1994 si è laureato in Tromba al Conservatorio di Cagliari, dove aveva M. Enzo Morandini come insegnante ed ha frequentato l’Università di Musica e Spettacolo (DAMS) a Bologna.). Ha insegnato Musica in diverse scuole e per anni si è attivamente occupato degli aspetti didattici della sua arte:. Ha partecipato come solista in tanti progetti di registrazione di jazz innovativo come Jazz-Popular Music e New Age Music. È stato direttore artistico del Festival Time in Jazz a Berchidda dal 1988, del Concorso internazionale per giovani musicisti europei ad Oristano dal 1994 e anche del Jazz Seminary a Nuoro dal 1989. Ha lavorato con tanti musicisti italiani (D’Andrea, Tommaso, Trovesi, Gaslini, Pieranunzi, Giammarco, Damiani), europei ed americani come K. Wheeler, J. Taylor, D. Liebman, T. Oxley, D. Humair, A. Mangelsdorff, P. Favre, M. Portal, G. Mulligan, D. Holland, Ph. Woods, B. Brookmayer, J. Zorn, P. Daniellson, R. Beirach, J. Abercrombie, T. Gurtu, G. Schuller ecc. Si è esibito in tutti i festival importanti italiani e in tantissimi internazionali. Ha registrato 120 album, di cui undici sono apparsi con il suo nome e tanti altri con degli invitati internazionali. Nel 1996 ha ricevuto due nuovi premi a Parigi: il premio Bobby Jaspar dall’Académie du Jazz e il Django d’Or per il migliore musicista europeo.

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Rea.JpgDanilo Rea

Vicenza 9 agosto 1957. Pianista. Ha debuttato nel 1975 con il Trio di Roma (con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto). Tra i dischi: Improvvisi (1989, con Gatto), The Tales of Doctor 3 (1998, con Pietropaoli e Sferra), Lirico (2004), Milestones (2007, con Gino Paoli), Reminiscence (2008). Di recente in coppia con Gino Paoli con il progetto Due come noi che..., una serie di concerti voce e pianoforte. «Non mi sono fatto imbrigliare dai puristi del genere».

• «Pianista enciclopedico, non solo di jazz, ma anche accompagnatore prediletto dai cantanti. I migliori e i più amati dal pubblico italiano, da Mina a Gino Paoli, Claudio Baglioni, Pino Daniele, Fiorella Mannoia o Riccardo Cocciante» (Giacomo Pellicciotti).

• «A due anni ero attaccato al mangiadischi, con Domenico Modugno dalla mattina alla sera. I miei se ne accorsero e, più tardi, mi spinsero agli studi in conservatorio» (diplomato a Santa Cecilia). Il suo musicista preferito, Bill Evans: «Dopo averlo scoperto, decisi di passare dalla classica al jazz».

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Elina.9_edited-1.jpgElina Duni

Swiss-Albanian jazz vocalist

Quello di Elina Duni è uno snodo identitario ed intellettuale a cui difficilmente sfugge chi si allontana dalla propria terra di nascita. Originaria di Tirana, dov’è nata nel 1981, Elina proviene da una famiglia di artisti (papà attore e regista, mamma scrittrice); si separa dalla sua Albania all’età di dieci anni. In Svizzera studia canto e pianoforte classico, incontra il jazz, ma al di là dei ricordi d’infanzia non è incline ad interessarsi al patrimonio folklorico di casa, che negli anni della sua infanzia è stato pesantemente influenzato dalla retorica del regime comunista da poco imploso. In seguito, anche grazie alle sue frequentazioni musicali, si avvia la riconciliazione con una parte del suo mondo culturale di provenienza: ecco la riscoperta della magnifica espressività musicale albanese che decide di esplorare, di fare propria alla luce della sua ricerca e maturazione artistica. Incide due album, Baresha e Lume, prodotti rispettivamente nel 2008 e nel 2010, dove la tradizione orale balcanica si affaccia nell’orizzonte creativo ed interpretativo. Adesso è la volta di un disco realizzato alla corte bavarese di Manfred Eicher, intitolato emblematicamente “Al di là delle Montagne”, Matanë Malit. Scrive Elina nelle note che il disco è “l'eco della mia infanzia, del mio esilio e della mia riconciliazione con i due mondi che mi hanno formata”. Ha carattere la vocalist elvetico-albanese, coadiuvata da tre musicisti di assoluto livello che conferiscono all’album una pienezza di stile, un quadro sonoro nel quale si intersecano storie musicali diverse.

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Colin%20Vallon3899.jpgColin Vallon

Pianista jazz francese Colin Vallon rende moderno jazz creativo con un sacco di atmosfera e un senso post-bop di improvvisazione. Nato a Losanna nel 1980, Ha trascorso la sua infanzia a Yverdon e dopo due anni di studio classico, ha studiato jazz all'età di quattordici anni con Marc Ueter. A 18 anni si unì alla Swiss Jazz School di Berna dove ha studiato Silvano Bazan, William Evans, Manuel e Bert Joris Bärtsch.

Ha fondato il Colin Vallon Trio nel 1999.

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93cd6c60-07fc-4b0c-8c72-a8b57742f191.jpgClaire Martin

Jazz vocalist

Martin è nata a Wimbledon, Londra . E 'cresciuta in una casa "piena di musica", e sostiene di aver imparato tutto di Judy Garland canzoni di da quando aveva 12 Lei cita Ella Fitzgerald di Song Books come la vita cambia influenza che l'ha ispirata a partecipare in scena la scuola e poi a studiare canto sia in New York e Londra All'età di 21 anni, Martin ha formato il proprio quartetto jazz. Nel 1991, è stata scelta dalla scozzese etichetta jazz Linn Records , e il suo album di debutto, The Waiting Game , è stato rilasciato nel 1992 L'album è stato ben recensito ed è stato selezionato da The Times come uno dei loro "album dell'anno". Nello stesso. Martin ha continuato l'esecuzione e la registrazione, ottenendo numerosi premi e recensioni entusiastiche in tutto il 1990 ei primi anni del 2000, tra cui vittorie ai BBC Jazz Awards come Miglior Cantante, e sei vittorie al British Jazz Awards. Ha rilasciato un totale di tredici album, tutto in etichetta Linn, e ha collaborato con diversi musicisti di spicco, tra cui Martin Taylor , John Martyn , Stephane Grappelli , Mark Nightingale , Sir Richard Rodney Bennett , Jim Mullen e Nigel Hitchcock . Oltre alla sua carriera di cantante, lei è anche un co-presentatore di Jazz Line Up su BBC Radio 3 .

Nel giugno 2011, Martin è stato nominata Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE) nel 2011 Birthday Honours per i servizi alla musica.

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catherinerussell1_WEB.jpgCatherine Russell

Catherine Russell (1956) ,jazz contemporaneo e blues vocalist.

Con radici profonde e autentiche di Russell nel jazz e il blues, una reputazione per prestazioni talento e qualità, una significativa esposizione nel jazz del paese e di altri locali di musica (tra cui la Carnegie Hall e il Lincoln Center), Russell è diventata ben nota negli ambienti jazz e, a partire da gennaio 2014, è stato il secondo più venduto artista femminile in diverse classifiche jazz.

"Crazy Blues" è stato utilizzato nell’episodio 10, Stagione 1 della serie Tv HBO Boardwalk Empire, questa canzone è stata inclusa in una registrazione colonna sonora che ha vinto nel 2012 per il Grammy Award per la Miglior Compilation Soundtrack for Visual media al 54 Grammy Awards.

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r835244_7737490.jpgNorma Winstone e il battito "naturale" delle parole

Norma Ann Winstone (born 23 September 1941) is a British jazz singer and lyricist.

La storia di Norma Winstone è strettamente legata a quella della ECM. Norma è una delle voci ECM. Nel senso che incarna perfettamente il senso della discussa poetica dell'etichetta bavarese: che è lo stare all'incrocio dei venti, in un paesaggio sonoro vasto ed indistinto, sfumato, malinconico.

La ricerca della cantante inglese entra anche nella sfera della canzone "leggera" del 900, sfiora la tradizione liederistica dell'800, affonda le radici forse anche nella musica inglese tradizionale, nella antiche ballads. Quello che conta alla fine è però l'esito poetico di questo lungo viaggio: una musica soffusa di malinconia, di lontananze. Brumosa come una brughiera inglese, sommessa ed inquieta, aristocratica, ostica al primo ascolto ma capace, strada facendo, di trasmettere all' ascoltatore emozioni non banali. Storie di ombre illuminate, fiocamente, da un fuoco caldo e quieto.

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PatriciaBarber.jpgPatricia Barber

Patricia Barber (born November 8, 1955, Chicago, Illinois) is an American jazz and blues singer, pianist, songwriter, and bandleader.

E' considerata uno degli artisti jazz più completi al giorno d’oggi. Figlia d’arte, è nata nella periferia ovest di Chicago, il padre, Floyd “Shim” Barber, suonava infatti il sax nell’orchestra di Glenn Miller e la madre era una cantante.

La Barber ha studiato pianoforte e psicologia all’Università dello Iowa. I suoi concerti fanno regolarmente il tutto esaurito nelle capitali europee, da Lisbona a Mosca e Parigi è la sua seconda casa.

Il successo è arrivato presto nella metà degli anni ’80 quando ha iniziato ad esibirsi al leggendario Gold Star Sardine Bar.

Ha pubblicato nove album: il primo, Split, fu autoprodotto nel 1989, seguito da A Distortion of Love (Polygram Antilles, 1992). Dal 1994 al 2002, quando divenne una cantautrice (fino agli anni ’90 infatti non scriveva le proprie canzoni e i testi), incise cinque dischi per un’etichetta indie di Chicago, la Premonition Records, tutte produzioni in collaborazione con Mike Friedman, dopo di ciò iniziò a registrare con la sua attuale etichetta, Blue Note.

Nel 2003, Patricia Barber ha ricevuto il primo Guggenheim Fellowship mai assegnato ad un cantautore.

Il repertorio della cantautrice americana varia dall’allegro, al triste, dal trash all’elegante, all’alternativo, dal classico/contemporaneo all’hip fino all’estremo, ma alla fine esso è autenticamente e profondamente jazz.

Con la sua voce ipnotica e pulita, Patricia è riuscita a ritagliarsi uno spazio importante fra gli interpreti jazz. Il suo è un jazz particolare, da cui sgorgano senza inibizioni essenze rock e pop che la avvicinano decisamente a Joni Mitchell.

La sua voce salmastra si sposa alla perfezione col suo pianoforte dal timbro scuro e a volte limaccioso, notturno e riottoso. Il classicismo di fondo è solo un pretesto e il suo suono non riesce a non essere contemporaneo.

http://www.youtube.com/watch?v=Ke6cDxM4Zdc

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11477.jpgSimona Premazzi

 

La musica di Simona Premazzi è descritta come "un mix che coniuga fantasia, energia e grazia melodica

La Premazzi proviene da una piccola città alla periferia di Milano, dove ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di 9 anni. Musicista di talento, Simona si è laureata presso il conservatorio di musica di Milano dove ha seguito gli studi iscrivendosi alla Jazz School Academy e alla scuola di musica CPM per studiare sotto la guida incomparabile di due formidabili maestri del jazz come Massimo Colombo e Franco D'Andrea.

Un suono forte, groovy ed eccitante, bilanciato da delicatezza ed eleganza, sensibilità e decisione. Le composizioni di Simona Premazzi esplorano mondi musicali differenti, brani swing con sezioni in metri ritmici diversi, ballad delicate dall'armonia statica, loop e vamp ipnotici.

Dal 2004 si e trasferita a new york dove ha iniziato presto a suonare regolarmente in jazz clubs

Simona Premazzi è leader di un trio e quartetto "The Intruders" con Stacy Dillard al sax, Ryan Berg al basso, Rudy Royston alla batteria, Jason Brown alla batteria.

http://www.youtube.com/watch?v=_I3oB-DuX2s

http://www.youtube.com/watch?v=J90JxvQc-nM

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mina-12-american-song-book.jpeg

Mina “12 (American Song Book)”

Mina canta il jazz, ad accompagnare la straordinaria voce di Mina, il Trio jazz composto da: Danilo Rea al piano, Alfredo Golino alla batteria, Massimo Moriconi al contrabbasso e gli archi arrangiati da Gianni Ferrio, che rendono l’atmosfera ancora più coinvolgente e suggestiva.

Tracce:

I’ve Got You Under My Skin

Just a Gigolo

I’ll Be Seeing You

I’m Glad There Is You

Have Yourself a Merry Little Christmas

Anytime Anywhere

Fire and Rain

Over the Rainbow

Everything Happens to Me

Love Me Tender

Banana Split for My Baby

September Song

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29930669.jpgChie Ayado

 

A differenza di molte star internazionali,Chie Ayado non è un nome molto conosciuto in Europa.

Nel suo paese natale, il Giappone, è una superstar jazz performer con decine di milioni di dischi venduti. Non a caso viaggia con una media di oltre quaranta concerti all’anno.

La sua etichetta, EWE, ha svolto un lavoro pregevole con delle registrazioni analogiche: voce e pianoforte in un tutt’uno splendido.

Chie Ayado, canta il jazz con una splendida voce espressiva, dinamica, reinterpretando brani della musica pop internazionale.

A vederla cantare viene da chiedersi: Come può risiedere una grande voce in un corpo così piccolo?

Infatti le sue interpretazioni sono straordinarie ed emozionanti, accompagnata per lo più solo dal suo pianoforte.

Lei fa di ogni sua canzone, un pezzo unico e, pur trattandosi di una cover diventa un qualcosa di personale, come se nessuno avesse mai cantato quel brano prima di lei, in nessuna versione.

Chie si avvicina alla musica più come hobby, influenzata dai suoi genitori e, fin da bambina è avvolta dalle sonorità jazz dei film di Hollywood. Ha iniziato il suo percorso di studio della musica con il pianoforte classico, ma ben presto ha cominciato a dubitare di questa scelta, ed è cresciuta come un bambino che ha sempre preferito il Vangelo ai Salmi.

All’età di 17 anni mette insieme tutti i soldi che aveva risparmiato con il suo lavoro part-time, e parte per la terra dei sogni: la West Coast degli Stati Uniti. Dopo essersi sistemata a New York, Chie viene invitata da un proprietario di un negozio di musica a visitare una chiesa. Lei accetta e diviene un membro del coro.

Nel 1991 torna in Giappone e inizia a cantare in un jazz club a Osaka, e ben presto si crea un’ottima reputazione di jazz vocalist, il 1998 è l’anno del suo debutto come professionista jazz all’età di 40 anni.

Il resto è un insieme di successi uno dopo l’altro.

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