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Shinji Ikari

[Topic Unico] Tutte le informazioni e i consigli sui film in uscita

Post in rilievo

Allora, Revenant. Lo dico subito, per me è una pellicola mediocre. Direi il film più hollywoodiano del regista con tutti i difetti annessi: ordinario, stereotipato nel dramma, superficiale, con una magniloquenza visiva che gira quasi sempre a vuoto. Non fraintendetemi, non sto dicendo che Inarritu lo abbia fatto volontariamente (tutte le inquadrature sono studiate al millimetro) ma probabilmente, come Nolan, si sta facendo risucchiare da un modo di produrre cinema risultandone vittima. Fotografia bellissima eh ma non va quasi mai oltre al decorativo. È palese come in ogni fotogramma, salvo poche eccezioni, Inarritu cerchi di dire qualcosa ma non ce la fa. C'è troppa ostentazione e questa è dovuta anche a una scrittura inconsistente da parare. Personaggi piatti e trama, nel suo sviluppo, ridicola. Tutti avvolti da un'aria di misticismo che forzata è a dir poco. Poi Inarritu cita Tarkovskij (spudoratamente) ed Herzog ma lo fa male per la miseria. Se facessi finta poi, di non aver scritto tutto questo, è pure un film d'azione limitato. In certi momenti mi ha fatto ripensare addirittura a Rambo (certi passaggi sono uguali) e io preferisco Rambo.

 

A te però come al solito piace esagerare sefz

Sulla sceneggiatura concordo con te e avevo ragione nel dire che sarebbe stato un film per me "evanescente", ma tecnicamente non si può discutere.

Poi a qualcuno può risultare noioso a qualcun altro no, qualcuno può aver recepito delle emozioni e altri no....questo è un discorso a parte.

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A te però come al solito piace esagerare sefz

Sulla sceneggiatura concordo con te e avevo ragione nel dire che sarebbe stato un film per me "evanescente", ma tecnicamente non si può discutere.

Poi a qualcuno può risultare noioso a qualcun altro no, qualcuno può aver recepito delle emozioni e altri no....questo è un discorso a parte.

 

Se esagero nei modi, i casi sono due: o abbiamo davanti un gran film o sono molto incacchiato con chi spreca le risorse che ha sefz

Ma guarda, la trama può benissimo essere anche la più banale del mondo ma se le immagini, in termini cinematografici, sono con i controcavoli, può uscirne comunque un gran film. In Revenant, le immagini sono sì con i controcavoli ma dal mero punto di vista fotografico e tecnico. Cinematograficamente, al contrario, non vanno oltre alle immagini che ci propone National Geographic. Non è che se chiamo tal top alla fotografia, tal top nelle scenografie, allora il film è automaticamente di qualità. L'equivalente pratico è quello di potersi servire di ingredienti pregiatissimi ma nell'abbinarli malamente nella ricetta finale.

Nate ha fatto un confronto intelligente con Barry Lyndon di Kubrick. Tuttavia, a differenza sua, per me questo confronto mette esattamente in risalto quello che sto dicendo. In Barry Lyndon ogni fotogramma è una ricerca spasmodica della rappresentenzione pittorica del '700 (quando è ambientato il film). Ogni fotogramma va oltre alla trama, tutti i fotogrammi potrebbero esistere da soli perché sono letteralmente delle tavole interattive. Un racconto nel racconto. In Revenant non c'è proprio alcun dubbio sul fatto che la fotografia di Lubetzki sia meravigliosa (ci sono pure movimenti di macchina da paura). Il problema, per me, nasce dal fatto che la fotografia qui viene assoggettata ad una contemplazione fine a sé stessa che non ha nulla da raccontare se non documentare la bellezza delle location. Il regista fallisce perché crede/spera di trovare della poesia bombardando lo spettatore con delle immagini di qualità altissima, peccato che poi si "dimentichi" di farne un racconto cinematografico. Inarritu vuole fare l'Herzog di turno ma non gli riesce perché, ovviamente, deve essere anche Inarritu.

Sull'evoluzione della trama, che ho definito ridicola, lo dico perché non puoi farci sopravvivere il protagonista a qualsiasi cosa, in un contesto del genere, e contemporaneamente abbozzarci delle pretese intellettuali di qualche tipo. Certi film d'azione con Sylvester Stallone (che cito perché conosco a memoria) hanno più dignità sotto questo aspetto. Siccome Inarritu non è ovviamente impazzito di colpo, perché ottimi lavori ne ha fatti e io ne son testimone, questo difetto è semplicemente figlio di Hollywood. Stesso problema di Nolan. Questi registi si sono trovati in mano delle risorse senza fine ma al contempo si son fatti condizionare dal fatto di dover per forza inventarsi qualcosa per giustificare delle visioni che sono autentiche dimostrazioni di potenza. E allora partono veri e propri scippi dai maestri (Tarkovskij il più palesemente depredato, poi Herzog, Kurosawa), allora si inserisce qua e là il misticismo, allora partono le visioni. E chi ci rimette infine? Il povero Dicaprio, per l'ennesima volta con un ruolo non tagliato per lui. Doveva fare l'uomo "tagliato con l'accetta", figlio di quei tempi, guidato solo dalla vendetta e invece si trasforma in un supereroe che deve per forza avere qualcosa di più della semplice umanità.

Dove fallisce quindi Revenant? Fallisce nel suo non essere né carne nè pesce. Potrebbe essere un grande western o film d'azione, slegato da inutili forzature autoriali, ma non lo è. Potrebbe essere un grande film d'autore ma non lo è perché le intenzioni autoriali non sono chiare né supportate da un racconto visivo cinematograficamente (non tecnicamente) all'altezza.

 

A me non rimane che citarvi alcuni film che, a mio giudizio, spiritualmente riescono dove Revenant non riesce, sia che esso volesse essere un film d'azione o un'opera elevata.

 

Jauja, di Lisandro Alonso. L'esempio più recente e davvero affine che mi viene in mente.

Il grande silenzio, di Sergio Corbucci.

Per un pugno di dollari, di Sergio Leone.

Dersu Uzala, di Akira Kurosawa.

Aguirre, furore di Dio, di Werner Herzog.

Grizzly Man, di Werner Herzog.

Apocalypse Now, di Francis Ford Coppola.

L'infanzia di Ivan, di Andreij Tarkovskij.

 

Esempi bassi: Rambo, Cliffhanger, Daylight trappola nel tunnel. Tutti film d'azione riusciti, contro le avversità della società e della natura, esagerati e senza alcuna pretesa autoriale. Nel finale di Revenant si utilizza perfino un espediente che c'è anche in un altro finale con Stallone, in Nighthawks lol.

 

Poi sia chiaro, quando parlo di mediocre, parlo sempre di risultati. Di per sé, se smembrato, Revenant è un'esperienza che va vista semplicemente perché al cinema di oggi, roba così eccellente e maestosa, passa di rado. Mille piani sequenza, ambientazioni naturali stupende che non vediamo certo tutti i giorni. Gente che muore a valanga, ripresa da movimenti di macchina di difficoltà 10 su 10.

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Se esagero nei modi, i casi sono due: o abbiamo davanti un gran film o sono molto incacchiato con chi spreca le risorse che ha sefz

Ma guarda, la trama può benissimo essere anche la più banale del mondo ma se le immagini, in termini cinematografici, sono con i controcavoli, può uscirne comunque un gran film. In Revenant, le immagini sono sì con i controcavoli ma dal mero punto di vista fotografico e tecnico. Cinematograficamente, al contrario, non vanno oltre alle immagini che ci propone National Geographic. Non è che se chiamo tal top alla fotografia, tal top nelle scenografie, allora il film è automaticamente di qualità. L'equivalente pratico è quello di potersi servire di ingredienti pregiatissimi ma nell'abbinarli malamente nella ricetta finale.

Nate ha fatto un confronto intelligente con Barry Lyndon di Kubrick. Tuttavia, a differenza sua, per me questo confronto mette esattamente in risalto quello che sto dicendo. In Barry Lyndon ogni fotogramma è una ricerca spasmodica della rappresentenzione pittorica del '700 (quando è ambientato il film). Ogni fotogramma va oltre alla trama, tutti i fotogrammi potrebbero esistere da soli perché sono letteralmente delle tavole interattive. Un racconto nel racconto. In Revenant non c'è proprio alcun dubbio sul fatto che la fotografia di Lubetzki sia meravigliosa (ci sono pure movimenti di macchina da paura). Il problema, per me, nasce dal fatto che la fotografia qui viene assoggettata ad una contemplazione fine a sé stessa che non ha nulla da raccontare se non documentare la bellezza delle location. Il regista fallisce perché crede/spera di trovare della poesia bombardando lo spettatore con delle immagini di qualità altissima, peccato che poi si "dimentichi" di farne un racconto cinematografico. Inarritu vuole fare l'Herzog di turno ma non gli riesce perché, ovviamente, deve essere anche Inarritu.

Sull'evoluzione della trama, che ho definito ridicola, lo dico perché non puoi farci sopravvivere il protagonista a qualsiasi cosa, in un contesto del genere, e contemporaneamente abbozzarci delle pretese intellettuali di qualche tipo. Certi film d'azione con Sylvester Stallone (che cito perché conosco a memoria) hanno più dignità sotto questo aspetto. Siccome Inarritu non è ovviamente impazzito di colpo, perché ottimi lavori ne ha fatti e io ne son testimone, questo difetto è semplicemente figlio di Hollywood. Stesso problema di Nolan. Questi registi si sono trovati in mano delle risorse senza fine ma al contempo si son fatti condizionare dal fatto di dover per forza inventarsi qualcosa per giustificare delle visioni che sono autentiche dimostrazioni di potenza. E allora partono veri e propri scippi dai maestri (Tarkovskij il più palesemente depredato, poi Herzog, Kurosawa), allora si inserisce qua e là il misticismo, allora partono le visioni. E chi ci rimette infine? Il povero Dicaprio, per l'ennesima volta con un ruolo non tagliato per lui. Doveva fare l'uomo "tagliato con l'accetta", figlio di quei tempi, guidato solo dalla vendetta e invece si trasforma in un supereroe che deve per forza avere qualcosa di più della semplice umanità.

Dove fallisce quindi Revenant? Fallisce nel suo non essere né carne nè pesce. Potrebbe essere un grande western o film d'azione, slegato da inutili forzature autoriali, ma non lo è. Potrebbe essere un grande film d'autore ma non lo è perché le intenzioni autoriali non sono chiare né supportate da un racconto visivo cinematograficamente (non tecnicamente) all'altezza.

 

A me non rimane che citarvi alcuni film che, a mio giudizio, spiritualmente riescono dove Revenant non riesce, sia che esso volesse essere un film d'azione o un'opera elevata.

 

Jauja, di Lisandro Alonso. L'esempio più recente e davvero affine che mi viene in mente.

Il grande silenzio, di Sergio Corbucci.

Per un pugno di dollari, di Sergio Leone.

Dersu Uzala, di Akira Kurosawa.

Aguirre, furore di Dio, di Werner Herzog.

Grizzly Man, di Werner Herzog.

Apocalipse Now, di Stanley Kubrick.

L'infanzia di Ivan, di Andreij Tarkovskij.

 

Esempi bassi: Rambo, Cliffhanger, Daylight trappola nel tunnel. Tutti film d'azione riusciti, contro le avversità della società e della natura, esagerati e senza alcuna pretesa autoriale. Nel finale di Revenant si utilizza perfino un espediente che c'è anche in un altro finale con Stallone, in Nighthawks lol.

 

Poi sia chiaro, quando parlo di mediocre, parlo sempre di risultati. Di per sé, se smembrato, Revenant è un'esperienza che va vista semplicemente perché al cinema di oggi, roba così eccellente e maestosa, passa di rado. Mille piani sequenza, ambientazioni naturali stupende che non vediamo certo tutti i giorni. Gente che muore a valanga, ripresa da movimenti di macchina di difficoltà 10 su 10.

 

Come al solito è una ottima risposta, molto dettagliata e assolutamente non superficiale.

A grandi linee io sono d'accordo.

Nel mio primo giudizio, però, mi ero soffermato sul concetto delle tue ultime 3 righe proprio perché, come hai detto...al giorno d'oggi certe cose sono rare.

E secondo me è bene dirlo ed è bene partire da lì.

Poi, torno a ripetere, secondo me il problema principale e quello collegato direttamente o indirettamente a tutte le tue critiche...è la sceneggiatura.

Da lì passa tutto e da lì si collega tutto.

Il fatto che per te non sia ne carne ne pesce, il fatto che dicevi sul personaggio interpretato da DiCaprio, il fatto che per te non sia spiritualmente riuscito...anche il fatto che hai detto delle immagini.

Io comunque, anche tramite la regia, la fotografia (che ho trovato grandiose...magari meno riuscite nel contesto rispetto ad altri grandi cineasti del passato. Ma non è un aspetto primario) e il montaggio, ho percepito quello che Inarritu ha voluto dire con questo film.

Ho visto anche il documentario che lo approfondiva e mi ha solo confermato il messaggio che avevo percepito durante la visione.

Le immagini e i fotogrammi secondo me non sono fini a se stessi.

Anzi, è il resto ad esserlo.

La vera anima del film secondo me si vede proprio in certe immagini.

Molto più che in alcuni personaggi e nelle vicende che hanno costruito intorno a loro.

Ecco perché torno a dire che il problema maggiore è la sceneggiatura.

 

Apocalypse Now di Coppola?

 

Comunque Barry Lyndon è un film che mi annoiò moltissimo, molto più di The Revenant.

Ma l'ho visto molti anni fa, forse dovrei riguardarlo sefz

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Apocalypse Now di Coppola?

 

Si, scusami. Svista mia epocale, grazie, ora correggo :d

 

Comunque Barry Lyndon è un film che mi annoiò moltissimo, molto più di The Revenant.

Ma l'ho visto molti anni fa, forse dovrei riguardarlo sefz

 

Diciamo che il paragone tra i due è più che altro fotografico appunto. Si parla di livelli eccelsi di fotografia in entrambi i casi (l'utilizzo delle candele in Barry Lyndon è, tra l'altro, stupendo). Non è sicuramente tra i suoi lavori più accessibili, non tanto per i contenuti, ma perché rimane comunque un film storico ed in costume. Ritmi, comportamenti, relazioni, si attengono a quel tempo. Anche io, quando lo vidi la prima volta, al momento rimasi abbastanza smarrito. Credo che anche Il Gattopardo, di Luchino Visconti, abbia caratteristiche ed effetti sullo spettatore davvero simili a Barry Lyndon.

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come Nolan, si sta facendo risucchiare da un modo di produrre cinema risultandone vittima.

Sì, anche per me l'effetto globale è simile a quello di Interstellar.

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Il 4 febbario esce il film di Tarantino,sono curioso di vederlo.

 

Io sono curioso di Steve Jobs ma nessuno mi porta :d

Tarantino, non lo so, non mi attira troppo. Mi sembra l'ennesima formula, ormai ampiamente da lui trita, che ci presenta. Felice di essere smentito.

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Io sono curioso di Steve Jobs ma nessuno mi porta :d

Tarantino, non lo so, non mi attira troppo. Mi sembra l'ennesima formula, ormai ampiamente da lui trita, che ci presenta. Felice di essere smentito.

Io non amo Tarantino,ma b..senza gloria l'ho visto qualche giorno fa e mi è piaciuto molto,se il film nuovo non ha strani flashback e discorsi senza senso che solo tarantino capisce allora merita di essere visto,diversamente no.

Steve Jobs l'ho visto ieri sera,sinceramente mi aspettavo di meglio mi ha deluso come film.

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Si, scusami. Svista mia epocale, grazie, ora correggo :d

 

 

 

Diciamo che il paragone tra i due è più che altro fotografico appunto. Si parla di livelli eccelsi di fotografia in entrambi i casi (l'utilizzo delle candele in Barry Lyndon è, tra l'altro, stupendo). Non è sicuramente tra i suoi lavori più accessibili, non tanto per i contenuti, ma perché rimane comunque un film storico ed in costume. Ritmi, comportamenti, relazioni, si attengono a quel tempo. Anche io, quando lo vidi la prima volta, al momento rimasi abbastanza smarrito. Credo che anche Il Gattopardo, di Luchino Visconti, abbia caratteristiche ed effetti sullo spettatore davvero simili a Barry Lyndon.

ma poi Barry e' un percorso...una vita con le sue mutazioni..e' differente imho

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io muoi dalla curiosita di vedee warcraft...non perche' amante del viedo gioco a cui non ho mai giocato e non conosco...ma perche' il regista, Duncan Jones (figlio di Bowie) nelle due precedenti pellicole (Moon e Source Code) ha catturato il mio occhio

 

 

poi invece leggevo del prossimo lavoro di Malick (che solitamente non garba i miei gusti, nonostante comprenda la sua grandezza) ha un castpazzesco....Goosling e Bale come nella grande scommesa, al cui fianco arriva Fassbender....sti cavoli direi

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io muoi dalla curiosita di vedee warcraft...non perche' amante del viedo gioco a cui non ho mai giocato e non conosco...ma perche' il regista, Duncan Jones (figlio di Bowie) nelle due precedenti pellicole (Moon e Source Code) ha catturato il mio occhio

 

 

poi invece leggevo del prossimo lavoro di Malick (che solitamente non garba i miei gusti, nonostante comprenda la sua grandezza) ha un castpazzesco....Goosling e Bale come nella grande scommesa, al cui fianco arriva Fassbender....sti cavoli direi

Io ho visto il trailer del film su Heidi. .ghgh

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Comunque Barry Lyndon è un film che mi annoiò moltissimo, molto più di The Revenant.

Ma l'ho visto molti anni fa, forse dovrei riguardarlo sefz

 

Mi sto prendendo a male parole con un sacco di persone (da amici a professori universitari) sul fatto che Barry Lyndon sia un film mortalmente palloso. Niente da dire su regia, fotografia, costumi, musiche... capolavoro assoluto. Ma il film in se' è il più noioso fatto da Kubrick, a mio avviso.

Chi ti prende per ignorante se lo dici, lo prenderei a mazzate. Ora perchè è Barry Lyndon di Kubrick non si può toccare...

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Mi sto prendendo a male parole con un sacco di persone (da amici a professori universitari) sul fatto che Barry Lyndon sia un film mortalmente palloso. Niente da dire su regia, fotografia, costumi, musiche... capolavoro assoluto. Ma il film in se' è il più noioso fatto da Kubrick, a mio avviso.

Chi ti prende per ignorante se lo dici, lo prenderei a mazzate. Ora perchè è Barry Lyndon di Kubrick non si può toccare...

 

Io a dire il vero l'ho visto diversi anni fa.

E a quel tempo la mia cultura cinematografica era molto più scarsa.

Sicuramente dovrei riguardarlo ora...il mio approccio sarebbe diverso.

Ma non nascondo che non ho finito nemmeno di vederlo sefz

Su Kubrick credo sia doveroso riconoscere il suo genio, le sue innovazioni, la sua lungimiranza, la sua grande qualità come cineasta e anche la sua capacità di spaziare tra diversi generi.

Poi però ognuno a livello di gusti, a livello di coinvolgimento personale, a livello di visione....può tranquillamente non andarne pazzo e preferire altri.

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Io ho visto il trailer del film su Heidi. .ghgh

il mio incubo d'infanzia...vedevo sta bimba spersa nei monti in mezzo alle mucche con l'amico impacciato e la gamba rotta e tremavo all'idea di essere nei suoi panni....cioe' se mi volevano far sgtar buono bastava che mi dicevano...ti mando al paese di Heidi eh :d

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Mi sto prendendo a male parole con un sacco di persone (da amici a professori universitari) sul fatto che Barry Lyndon sia un film mortalmente palloso. Niente da dire su regia, fotografia, costumi, musiche... capolavoro assoluto. Ma il film in se' è il più noioso fatto da Kubrick, a mio avviso.

Chi ti prende per ignorante se lo dici, lo prenderei a mazzate. Ora perchè è Barry Lyndon di Kubrick non si può toccare...

come ti dicevo, son gusti..

malick per esempio lo adoro per la fotografia ed i paesaggi che mostra, ma le sue trame sono a mio gusto piombo allungato con sonno, specie le ultime uscite...quando fa' quei breack visivi (stile To The Wonder) mi manda fuori....o mi prendo un acido o non reggo :risata3: ...eppure e' tra i mostri sacri senza alcun dubbio

 

 

per esempio a me Barry non dispiacque in quanto narrava la sua vita e la sua maturazione, quindi l'ho trovato interessante perche' in epoca a me sconosciuta

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Sabato sera ho scelto all'ultimo di andare al cinema, ho consigliato alla compagnia Steve Jobs (incuriosito da un commento letto qui e secondo cui non sarebbe una biografia spicciola). Morale, alle 21 non lo proiettavano. Abbiamo virato su L'abbiamo fatta grossa di Verdone.

Commedia piacevole e con venature satiriche.

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Qualcuno ha notizie sull'ultima fatica di Scorsese? Mi pare si chiami Silence, ho letto che è in postproduzione da un bel po' di tempo, ma fino all'anno scorso si vociferava che sarebbe uscito entro l'anno, invece a quanto pare hanno rimandato al 2016, ma di date ancora non si sa nulla. Voi ne sapete di più?

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Qualcuno ha notizie sull'ultima fatica di Scorsese? Mi pare si chiami Silence, ho letto che è in postproduzione da un bel po' di tempo, ma fino all'anno scorso si vociferava che sarebbe uscito entro l'anno, invece a quanto pare hanno rimandato al 2016, ma di date ancora non si sa nulla. Voi ne sapete di più?

 

Da quello che ho letto non c'è ancora la data ufficiale e si sa molto poco sui tempi.

Doveva uscire a novembre dello scorso anno, ma poi è stato posticipato.

Al 90% dovrebbe comunque uscire durante il 2016.

Ho letto che forse lo presentano a Cannes, ma i produttori non vogliono comunque mettere fretta a Scorsese.

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Sabato sera ho scelto all'ultimo di andare al cinema, ho consigliato alla compagnia Steve Jobs (incuriosito da un commento letto qui e secondo cui non sarebbe una biografia spicciola). Morale, alle 21 non lo proiettavano. Abbiamo virato su L'abbiamo fatta grossa di Verdone.

Commedia piacevole e con venature satiriche.

Ti sei evitato un film noioso e senza senso.

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Da quello che ho letto non c'è ancora la data ufficiale e si sa molto poco sui tempi.

Doveva uscire a novembre dello scorso anno, ma poi è stato posticipato.

Al 90% dovrebbe comunque uscire durante il 2016.

Ho letto che forse lo presentano a Cannes, ma i produttori non vogliono comunque mettere fretta a Scorsese.

 

Speriamo ne valga la pena tutta questa attesa. Pare che questo progetto lo abbia in cantiere da più di vent'anni

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Ho visto Steve Jobs.

Devo ancora assimilarlo ma credo di aver visto il film più bello dello scorso anno.

Il taglio che gli è stato dato è interessantissimo. Sceneggiatura e regia splendide. Un cast davvero all'altezza, tutti perfetti.

La Winslet mi ha quasi fatto commuovere, più invecchia più diventa brava.

Fassbender poi è unico. Eclettico e magistrale in ogni scena in cui appare.

 

Non mi aspettavo assolutamente quello che ho visto. Non uscivo dalla sala così soddisfatto dalla visione di Birdman.

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Ho visto Steve Jobs.

Devo ancora assimilarlo ma credo di aver visto il film più bello dello scorso anno.

Il taglio che gli è stato dato è interessantissimo. Sceneggiatura e regia splendide. Un cast davvero all'altezza, tutti perfetti.

La Winslet mi ha quasi fatto commuovere, più invecchia più diventa brava.

Fassbender poi è unico. Eclettico e magistrale in ogni scena in cui appare.

 

Non mi aspettavo assolutamente quello che ho visto. Non uscivo dalla sala così soddisfatto dalla visione di Birdman.

Mi spiace ma io l'ho trovato davvero un film mediocre.

Un fassbender iniziale che non corrisponde proprio alla realtà (di somiglianza dico) il classico belloccio di turno all'americana.

La winslet non mi è apparsa cosi magistrale,interpreta un ruolo di segretaria e consigliera che non mi ha fatto ne caldo ne freddo.

Per il resto era interessante vedere il modo in cui presentavano i vari modelli di pc al pubblico ma puntualmente poco prima dell'entrata in scena si passava subito alle conclusioni.

Di steve jobs questo film dice poco e nulla,a parte che lui ci ha messo solo le idee e il carisma per il resto era la squadra di tecnici e programmatori che fecero il grosso del lavoro.

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