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Shinji Ikari

[Topic Unico] Tutte le informazioni e i consigli sui film in uscita

Post in rilievo

Al mio cinema hanno già tolto Legend, dopo solo una settimana! Però cartoni, commediole e fantascienza per dodicenni vanno bene! .uffa

 

E niente.... .allah

 

 

 

Hai visto Deadpool? Io l'ho trovato divertente.

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Al mio cinema hanno già tolto Legend, dopo solo una settimana! Però cartoni, commediole e fantascienza per dodicenni vanno bene! .uffa

 

 

 

Hai visto Deadpool? Io l'ho trovato divertente.

 

Ancora no .ok

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Al mio cinema hanno già tolto Legend, dopo solo una settimana! Però cartoni, commediole e fantascienza per dodicenni vanno bene! .uffa

 

 

 

Hai visto Deadpool? Io l'ho trovato divertente.

Fa sganasciare ahah

Però in linea di massima mi aspettavo un po' meglio...

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Dove sta Thor, quella è la parte mia. Comunque non quella di captamereca.

Thor è ad Asgard,in teoria con Bruce Banner .Li vedremo in Thor Ragnarok

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Thor è ad Asgard,in teoria con Bruce Banner .Li vedremo in Thor Ragnarok

 

Ah, ok. E' che con tutti sti film sugli avengers uno perde un po' di vista le varie ubicazioni. :d

Questo lo vedrò, ma aspetto con più interesse Thor: ragnarok e Avengers: infinity war. Qui ce ne sono molti, ma iron man lo vedo così così e cappetano merica...

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Visto Lo chiamavano Jeeg Robot. Un ottimo film, in tutte le sue componenti. Grande sorpresa questo Mainetti. Un film senza retorica, divertente e allo stesso tempo molto profondo. Un amico, per la scena al luna park, suggeriva il rimando a La strada di Fellini. Menzione speciale per la bravissima Ilenia Pastorelli, che voglio accostare ad Astrid Bergès-Frisbey di Alaska.

C'è ancora una parte di cinema nostrano che non ha nulla da invidiare agli altri.

 

Bellissimo jeeg robot, il cattivo è meraviglioso, altissimo livello.

 

Io l'ho visto ieri sera e mi sono divertito parecchio. Certo, è un lungometraggio d'esordio e infatti le ingenuità non mancano, ma globalmente è una piccola gemma. La rivisitazione di un genere, quello del supereroe, ma totalmente distante (e quindi di ben altro respiro) dalle produzioni usa e getta che gli americani ci propinano a ritmo di catena di montaggio. C'è tutta una parodia di fondo che è si italiana, ma anche giapponese. Un pastiche pop, completamente parodico, tra la nostra cultura e quella giapponese. Da una parte abbiamo quindi la struttura canonica della trama con superoe: "vita prima dei poteri-arrivo dei poteri-vita dopo i poteri". Tuttavia, dall'altra, abbiamo uno sviluppo originale grazie al regista Mainetti e i due sceneggiatori. È una pellicola unica nel suo genere perché troviamo davvero un incrocio parodico tra il nostro trash e il trash nipponico, un incrocio tra Poliziotto superpiù di Sergio Corbucci e Takashi Miike, ma anche il crossover tra il poliziesco nostrano, il demenziale, il fantasy e un videogioco curato da Goichi Suda. Il personaggio più rappresentativo di questa peculiarità è sicuramente il "super villain" interpretato da Luca Marinelli: un mix tra Renato Zero, Joker e Yuda della scuola di Nanto dalla serie Ken il Guerriero. Un connubio, con la licenza di essere malvagio, tra il peggio della cultura televisiva italiana e il peggio della cultura televisiva giapponese. In conclusione siamo davanti ad una roba che non puoi trovare nel cinema mainstream da qui all'eternità, che è nostra, dalla comicità tutt'altro che scontata a dispetto delle apparenze, e che quindi meriterebbe di essere vista anche solo per questo.

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Io l'ho visto ieri sera e mi sono divertito parecchio. Certo, è un lungometraggio d'esordio e infatti le ingenuità non mancano, ma globalmente è una piccola gemma. La rivisitazione di un genere, quello del supereroe, ma totalmente distante (e quindi di ben altro respiro) dalle produzioni usa e getta che gli americani ci propinano a ritmo di catena di montaggio. C'è tutta una parodia di fondo che è si italiana, ma anche giapponese. Un pastiche pop, completamente parodico, tra la nostra cultura e quella giapponese. Da una parte abbiamo quindi la struttura canonica della trama con superoe: "vita prima dei poteri-arrivo dei poteri-vita dopo i poteri". Tuttavia, dall'altra, abbiamo uno sviluppo originale grazie al regista Mainetti e i due sceneggiatori. È una pellicola unica nel suo genere perché troviamo davvero un incrocio parodico tra il nostro trash e il trash nipponico, un incrocio tra Poliziotto superpiù di Sergio Corbucci e Takashi Miike, ma anche il crossover tra il poliziesco nostrano, il demenziale, il fantasy e un videogioco curato da Goichi Suda. Il personaggio più rappresentativo di questa peculiarità è sicuramente il "super villain" interpretato da Luca Marinelli: un mix tra Renato Zero, Joker e Yuda della scuola di Nanto dalla serie Ken il Guerriero. Un connubio, con la licenza di essere malvagio, tra il peggio della cultura televisiva italiana e il peggio della cultura televisiva giapponese. In conclusione siamo davanti ad una roba che non puoi trovare nel cinema mainstream da qui all'eternità, che è nostra, dalla comicità tutt'altro che scontata a dispetto delle apparenze, e che quindi meriterebbe di essere vista anche solo per questo.

Contenta che sia piaciuto anche a te. Secondo te che tipo di accoglienza potrebbe ricevere all'estero?

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Contenta che sia piaciuto anche a te. Secondo te che tipo di accoglienza potrebbe ricevere all'estero?

 

I film ironici sono i più difficili da esportare perché il senso dell'umorismo varia da paese a paese. A maggior ragione un film come questo, fortemente "romano" e citazionista, poco trasversale se non per il canovaccio narrativo della persona normale che si ritrova dei poteri. All'estero, chicche trash come il cattivo che in passato ha fatto parte del cast di Buona Domenica (muoio letteralmente), per dire, non arriverebbero mai. Le precise canzoni italiane tirate in ballo o le parodie dei criminali romani e napoletani, secondo me non sarebbero colte appieno. La stessa citazione di Jeeg Robot, per quanto sia un anime giapponese celebre e storico, è una forma nostalgica tutta nostra che si rifa ad un nostro passato televisivo esclusivo. In conclusione la vedo dura.

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I film ironici sono i più difficili da esportare perché il senso dell'umorismo varia da paese a paese. A maggior ragione un film come questo, fortemente "romano" e citazionista, poco trasversale se non per il canovaccio narrativo della persona normale che si ritrova dei poteri. All'estero, chicche trash come il cattivo che in passato ha fatto parte del cast di Buona Domenica (muoio letteralmente), per dire, non arriverebbero mai. Le precise canzoni italiane tirate in ballo o le parodie dei criminali romani e napoletani, secondo me non sarebbero colte appieno. La stessa citazione di Jeeg Robot, per quanto sia un anime giapponese celebre e storico, è una forma nostalgica tutta nostra che si rifa ad un nostro passato televisivo esclusivo. In conclusione la vedo dura.

 

Concordo.

 

ps: rispondi con Daitarn eh! :d

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I film ironici sono i più difficili da esportare perché il senso dell'umorismo varia da paese a paese. A maggior ragione un film come questo, fortemente "romano" e citazionista, poco trasversale se non per il canovaccio narrativo della persona normale che si ritrova dei poteri. All'estero, chicche trash come il cattivo che in passato ha fatto parte del cast di Buona Domenica (muoio letteralmente), per dire, non arriverebbero mai. Le precise canzoni italiane tirate in ballo o le parodie dei criminali romani e napoletani, secondo me non sarebbero colte appieno. La stessa citazione di Jeeg Robot, per quanto sia un anime giapponese celebre e storico, è una forma nostalgica tutta nostra che si rifa ad un nostro passato televisivo esclusivo. In conclusione la vedo dura.

La penso anch'io così tutto sommato, poi col doppiaggio perderebbe moltissimo.

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Concordo.

 

ps: rispondi con Daitarn eh! :d

 

Eh, Daitarn III ha rappresentato per me quello che Jeeg ha rappresentato per altri :d

 

La penso anch'io così tutto sommato, poi col doppiaggio perderebbe moltissimo.

 

Per altro .sisi

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Ragazzi qualcuno ha visto "ave, cesare!" dei Coen?

 

Io l'ho visto ieri sera.

Prima di dare un giudizio completo preferirei riguardarlo.

Comunque c'è stata un'incomprensione generale....dovuta al trailer.

Dal trailer sembra un film comico, con ritmi veloci e pieno d'azione.

Ecco....è tutt'altro tipo di film.

Ave, Cesare non vuole essere un film comico (quasi tutte le scene dove si ride sono nel trailer), praticamente possiamo dire che la trama centrale è solo un pretesto, non ha ritmi veloci e non è pieno d'azione.

E' a suo modo un'omaggio al cinema, soprattutto quello degli anni '40-'50.

Ovviamente con il tono dei Coen....grottesco e ironico.

Con una visione critica, caricaturale ed ironica degli stereotipi dello star system e dello studio system.

Un viaggio stereotipato tra i generi più in voga in quegli anni (per esempio western e musical....compresi film con numeri acquatici) e le varie tipologie di attori e personaggi presenti negli Studios.

Con annesse critiche sempre ironiche alla religione e ad un tipo di politica.

La trama centrale è solo un pretesto, passa in secondo piano.

Visivamente bellissimo con un'ottima fotografia e ottimi costumi e scenografie....c'è la scena nella piscina che è davvero splendida.

Se uno si aspetta un film comico (con tutte le caratteristiche di genere) risulta una *....e infatti si leggono giudizi anche durissimi di molte persone.

Se uno riesce a cogliere l'intento di questo film e il suo tema, invece può piacere....è per sapere quanto che vorrei rivederlo.

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Io l'ho visto ieri sera.

Prima di dare un giudizio completo preferirei riguardarlo.

Comunque c'è stata un'incomprensione generale....dovuta al trailer.

Dal trailer sembra un film comico, con ritmi veloci e pieno d'azione.

Ecco....è tutt'altro tipo di film.

Ave, Cesare non vuole essere un film comico (quasi tutte le scene dove si ride sono nel trailer), praticamente possiamo dire che la trama centrale è solo un pretesto, non ha ritmi veloci e non è pieno d'azione.

E' a suo modo un'omaggio al cinema, soprattutto quello degli anni '40-'50.

Ovviamente con il tono dei Coen....grottesco e ironico.

Con una visione critica, caricaturale ed ironica degli stereotipi dello star system e dello studio system.

Un viaggio stereotipato tra i generi più in voga in quegli anni (per esempio western e musical....compresi film con numeri acquatici) e le varie tipologie di attori e personaggi presenti negli Studios.

Con annesse critiche sempre ironiche alla religione e ad un tipo di politica.

La trama centrale è solo un pretesto, passa in secondo piano.

Visivamente bellissimo con un'ottima fotografia e ottimi costumi e scenografie....c'è la scena nella piscina che è davvero splendida.

Se uno si aspetta un film comico (con tutte le caratteristiche di genere) risulta una *....e infatti si leggono giudizi anche durissimi di molte persone.

Se uno riesce a cogliere l'intento di questo film e il suo tema, invece può piacere....è per sapere quanto che vorrei rivederlo.

 

sono appena tornato dal cinema, e devo dire che condivido ogni singola parola che hai scritto, complimenti per l'analisi...a partire dal trailer "fuorviante"...chiaramente non mi aspettavo un film comico "classico" che strappa (o almeno cerca di strappare) risate a ogni scena, anche perchè non sarebbe nello stile dei Coen, però alla fine del film sono rimasto un pò così, quasi con un senso di incompiutezza che non saprei nemmeno descrivere, e l'amico che era con me in sala ha avuto la stessa reazione...effettivamente la trama è messa lì solo come pretesto per il film, tutta la storia del rapimento del personaggio di Clooney potrebbe essere racchiusa in forse quindici minuti di pellicola .ghgh

 

condivido anche la conclusione, e cioè che lo devo rivedere per giudicare...alla prima visione mi ha spiazzato, alla prossima ci andrò con spirito diverso, cercando di cogliere meglio alcuni dettagli e sfumature...

 

P.S. una menzione particolare per la scena con i ministri di culto, dialogo eccezionale :d

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Io l'ho visto ieri sera.

Prima di dare un giudizio completo preferirei riguardarlo.

Comunque c'è stata un'incomprensione generale....dovuta al trailer.

Dal trailer sembra un film comico, con ritmi veloci e pieno d'azione.

Ecco....è tutt'altro tipo di film.

Ave, Cesare non vuole essere un film comico

 

Io credo di andarlo a vedere giovedì. Non mi aspettavo comunque un film comico, ma ironico. Conoscendo i fratelli :)

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Io credo di andarlo a vedere giovedì. Non mi aspettavo comunque un film comico, ma ironico. Conoscendo i fratelli :)

 

Moltissime persone sì, a leggere i commenti.

E sono commenti anche durissimi....molti lo definiscono una "schifezza", altri sono usciti dal cinema dopo 40 minuti o 1 ora.

I motivi principali sono che fa ridere poco, è lento, noioso ed inconcludente.

Io credo che prima di far commenti così estremi, il film vada contestualizzato, come dicevo nel mio post precedente.

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Moltissime persone sì, a leggere i commenti.

E sono commenti anche durissimi....molti lo definiscono una "schifezza", altri sono usciti dal cinema dopo 40 minuti o 1 ora.

I motivi principali sono che fa ridere poco, è lento, noioso ed inconcludente.

Io credo che prima di far commenti così estremi, il film vada contestualizzato, come dicevo nel mio post precedente.

 

Ave, Cesare! visto ieri notte. È un'opera, usando la parola che usano sempre tutti, metacinematografica. Il film che fa vedere "il dietro le quinte" dei film, indaga proprio sul modo di fare cinema tipicamente americano, dalla produzione in giù e lo fa attraverso quello degli anni '50 con annesse molteplici citazioni (notare anche i 4:3 che spesso fanno capolino). Da una parte i Cohen sono critici, dall'altra nostalgici. Alcune cose ci sono ancora oggi, altre sono letteralmente sparite. Il film è raffinato però secondo me non si capisce bene che direzione deve prendere.

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