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*38allori*

Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

Post in rilievo

Il 5/10/2021 Alle 00:12, Winston Wolf ha scritto:

Oooh! Finalmente sono riuscito a trovare il topic dedicato ai libri! Sta un po' nascosto sefz

 

Allora, mi sono letto tutte e 47 le pagine, e faccio subito contento @Fra The Best dicendo che in questo periodo ho fatto scorpacciata di un autore che è tra i miei preferiti di sempre, e cioè Leonardo Sciascia. Lo scrittore nativo di Racalmuto è sempre stata una mia grande passione, in ciò influenzato sin da piccolissimo da un mio zio che aveva una sezione della sua biblioteca dedicata appositamente solo a questo autore.

Nel corso degli anni passati (diciamo nel periodo del liceo e dell'università) avevo letto i suoi libri più famosi, vale a dire A ciascuno il suo, Il giorno della civetta e L'affaire Moro. In questo ultimo anno e mezzo ho invece riletto (perchè quando li lessi per la prima volta - 16/17 anni - non avevo le giuste cognizioni e il giusto background per capirli e apprezzarli) Il contesto e Una storia semplice. Ho invece letto per la prima volta Todo modo, La scomparsa di Majorana e Porte aperte.

Ecco, se devo dire qual è quello che mi è piaciuto di più, citerei senza dubbio quest'ultimo: credo sia la summa della sua poetica e del suo modo di vedere il mondo.

Amo alla follia il suo stile, la sua aggettivazione sostanziosa, il suo narrare mai pesante anche quando si parla di cose "alte" (c'è un passaggio de Il contesto in cui si fa un paragone tra liturgia religiosa e celebrazione di un processo che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi). In più, mi piace tantissimo il modo in cui inserisce all'interno delle sue storie le tantissime citazioni colte che dimostrano la sua sconfinata cultura: facendole declamare ai suoi personaggi.

Qualche consiglio di ulteriore lettura? Ho in lista un bel po' di sue opere: I pugnalatori, Morte dell'inquisitore, Dalle parti degli infedeli... Mi farebbe piacere intavolare una discussione.

 

P.S. poi un'altra volta apro il capitolo Josè Saramago 💘

Io non ti conosco ma ti voglio già benissimo. @@

 

Io consiglio Dalle parti degli infedeli. Vivamente. .sisi

  • Grazie 1

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Il 7/10/2021 Alle 17:05, Fra The Best ha scritto:

Io non ti conosco ma ti voglio già benissimo. @@

 

Io consiglio Dalle parti degli infedeli. Vivamente. .sisi

Prendo appunti, tanto prima o poi li leggerò tutti. Grazie mille!

 

P.S. se ami Sciascia, non puoi non aver letto anche Gesualdo Bufalino, in particolare Diceria dell'untore e Le menzogne della notte (mi è piaciuto più il secondo che il primo, ma sono entrambe opere sublimi).

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15 ore fa, Winston Wolf ha scritto:

Prendo appunti, tanto prima o poi li leggerò tutti. Grazie mille!

 

P.S. se ami Sciascia, non puoi non aver letto anche Gesualdo Bufalino, in particolare Diceria dell'untore e Le menzogne della notte (mi è piaciuto più il secondo che il primo, ma sono entrambe opere sublimi).

Purtroppo non ho ancora letto il primo, pur avendolo. Idem per Retablo di Vincenzo Consolo, prima o poi rimedierò. E ovviamente anche io ho l'obiettivo di leggere tutto Sciascia. .sisi

 

Mi farai sapere quando avrai letto Dalle parti degli infedeli, e alla prossima per il capitolo Saramago. :d

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8 ore fa, Fra The Best ha scritto:

Purtroppo non ho ancora letto il primo, pur avendolo. Idem per Retablo di Vincenzo Consolo, prima o poi rimedierò. E ovviamente anche io ho l'obiettivo di leggere tutto Sciascia. .sisi

 

Mi farai sapere quando avrai letto Dalle parti degli infedeli, e alla prossima per il capitolo Saramago. :d

E apriamolo subito, il capitolo Josè Saramago. Che dire? Mi sono innamorato di questo autore fin dalle prime righe de Le intermittenze della morte, poi ho proseguito con Cecità (che letto durante il lockdown fa una certa impressione...), Saggio sulla lucidità (che va letto immediatamente dopo Cecità, perchè ne è in qualche modo la continuazione in chiave politico-sociale) e infine - per ora - L'uomo duplicato.

Faccio un po' l'eretico e dico che tra tutti, quello che mi è piaciuto di più è stato proprio quest'ultimo, a suo modo semplicemente geniale (non nell'accezione che questo aggettivo - ultimamente troppo abusato - ha assunto: semplicemente, per concepire una cosa del genere devi essere un genio, punto).

Trovo incredibile come ogni sua opera abbia come punto di partenza un evento sovrannaturale o comunque al di fuori del normale per poi sviluppare la storia secondo gli istinti e le sensazioni quotidiane e riportare il tutto ad una dimensione umana che evidenzia la vera natura dell'uomo come singolo e come individuo inserito nella società.

Il prossimo in programma è senza dubbio Il vangelo secondo Gesù *, anche se, dato il tema, avrò un approccio un po' più cauto, ma sono curioso di leggerlo senza avere pregiudizi di sorta.

Ovviamente anche io ho dovuto adattare il mio modo di leggere alla sua cifra stilistica e al suo uso (o non uso) decisamente sui generis della punteggiatura, ma credo di essermici abituato alla seconda pagina.

Insomma, un autore che mi sento di consigliare a tutti gli amanti dell'ottima letteratura: la narrazione scorre che è un piacere, tiene sempre viva l'attenzione, le sue divagazioni sotto forma di interventi del narratore sono gustose e sempre azzeccate, e quando chiudi l'ultima pagina di un suo libro ne esci sicuramente più arricchito di quando avevi cominciato.

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7 ore fa, Winston Wolf ha scritto:

E apriamolo subito, il capitolo Josè Saramago. Che dire? Mi sono innamorato di questo autore fin dalle prime righe de Le intermittenze della morte, poi ho proseguito con Cecità (che letto durante il lockdown fa una certa impressione...), Saggio sulla lucidità (che va letto immediatamente dopo Cecità, perchè ne è in qualche modo la continuazione in chiave politico-sociale) e infine - per ora - L'uomo duplicato.

Faccio un po' l'eretico e dico che tra tutti, quello che mi è piaciuto di più è stato proprio quest'ultimo, a suo modo semplicemente geniale (non nell'accezione che questo aggettivo - ultimamente troppo abusato - ha assunto: semplicemente, per concepire una cosa del genere devi essere un genio, punto).

Trovo incredibile come ogni sua opera abbia come punto di partenza un evento sovrannaturale o comunque al di fuori del normale per poi sviluppare la storia secondo gli istinti e le sensazioni quotidiane e riportare il tutto ad una dimensione umana che evidenzia la vera natura dell'uomo come singolo e come individuo inserito nella società.

Il prossimo in programma è senza dubbio Il vangelo secondo Gesù *, anche se, dato il tema, avrò un approccio un po' più cauto, ma sono curioso di leggerlo senza avere pregiudizi di sorta.

Ovviamente anche io ho dovuto adattare il mio modo di leggere alla sua cifra stilistica e al suo uso (o non uso) decisamente sui generis della punteggiatura, ma credo di essermici abituato alla seconda pagina.

Insomma, un autore che mi sento di consigliare a tutti gli amanti dell'ottima letteratura: la narrazione scorre che è un piacere, tiene sempre viva l'attenzione, le sue divagazioni sotto forma di interventi del narratore sono gustose e sempre azzeccate, e quando chiudi l'ultima pagina di un suo libro ne esci sicuramente più arricchito di quando avevi cominciato.

Concordo su tutta la linea. Io invece ho cominciato con Cecità, quasi casualmente: da amante della lingua e della letteratura spagnola e ispanoamericana, provavo un certo pregiudizio/antipatia verso portoghesi e brasiliani. È stata una lettura folgorante, come ho spiegato pagine addietro, e che mi ha spinto a voler approfondire il resto della sua bibliografia.

 

Ho letto e apprezzato moltissimo Saggio sulla lucidità, che invece, da quanto ho letto in rete, da molti è stato derubricato come un tentativo non riuscito di sequel di un'opera di grande successo. Poi ho preferito procedere in ordine di pubblicazione, quindi sono partito dalle primissime opere da cui il genio di Saramago emerge solo a sprazzi. Le intermittenze della morte me lo avevano consigliato e mi sembra super interessante ma, procedendo nel modo in cui ho deciso, lo leggerò tra parecchi anni. sefz

 

De L'uomo duplicato invece ho visto un film a esso ispirato che non mi è piaciuto nemmeno un po', ma questo ha solo accresciuto in me la voglia di leggere il libro. Per il resto, tra le trame che ho 'sbirciato' (non amo informarmi troppo su un'opera, se so già che la leggerò), quella che più mi incuriosisce è quella di Storia dell'assedio di Lisbona.

 

Per quanto riguarda Il vangelo secondo Gesù Cristo, non so qual è la tua posizione in campo religioso, ma se i dubbi che nutri nascono dal fatto che non sei credente, vai pure sereno perché il taglio particolarissimo dell'opera valse al povero Saramago gli strali delle autorità ecclesiastiche e svariate accuse di eresia.

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Il 11/10/2021 Alle 08:12, Fra The Best ha scritto:

Concordo su tutta la linea. Io invece ho cominciato con Cecità, quasi casualmente: da amante della lingua e della letteratura spagnola e ispanoamericana, provavo un certo pregiudizio/antipatia verso portoghesi e brasiliani. È stata una lettura folgorante, come ho spiegato pagine addietro, e che mi ha spinto a voler approfondire il resto della sua bibliografia.

 

Ho letto e apprezzato moltissimo Saggio sulla lucidità, che invece, da quanto ho letto in rete, da molti è stato derubricato come un tentativo non riuscito di sequel di un'opera di grande successo. Poi ho preferito procedere in ordine di pubblicazione, quindi sono partito dalle primissime opere da cui il genio di Saramago emerge solo a sprazzi. Le intermittenze della morte me lo avevano consigliato e mi sembra super interessante ma, procedendo nel modo in cui ho deciso, lo leggerò tra parecchi anni. sefz

 

De L'uomo duplicato invece ho visto un film a esso ispirato che non mi è piaciuto nemmeno un po', ma questo ha solo accresciuto in me la voglia di leggere il libro. Per il resto, tra le trame che ho 'sbirciato' (non amo informarmi troppo su un'opera, se so già che la leggerò), quella che più mi incuriosisce è quella di Storia dell'assedio di Lisbona.

 

Per quanto riguarda Il vangelo secondo Gesù *, non so qual è la tua posizione in campo religioso, ma se i dubbi che nutri nascono dal fatto che non sei credente, vai pure sereno perché il taglio particolarissimo dell'opera valse al povero Saramago gli strali delle autorità ecclesiastiche e svariate accuse di eresia.

Comincio dalla fine: non ho particolari preclusioni nel leggere qualsiasi cosa su qualsiasi tema, anche in ambito religioso, motivo per cui mi approccerò a Il Vangelo secondo Gesù * senza preconcetti, ma con molta curiosità.

So che de L'uomo duplicato è stata fatta una versione cinematografica, se non spaglio proprio da Villeneuve (che ultimamente ha realizzato Dune: non l'ho vista, ma ti dico che con il libro vai sul sicuro, è una storia assurda che sono lui poteva concepire.

Saggio sulla lucidità l'ho apprezzato tantissimo proprio per la sua chiave socio-politica; Cecità si commenta da solo.

Sicuramente in futuro leggerò altro di Saramago, mi attira troppo per fermarmi qui.

 

P.S. che poi, se parliamo di Portogallo, non possiamo non citare un'opera che per me sta nei dieci libri italiani (o perlomeno di autori italiani) migliori di sempre, vale a dire Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi. Vidi prima il film (peraltro è stata l'uultima gigantesca intepretazione di Marcello Mastroianni) e davvero sono indeciso se sia meglio la pellicola o il libro, per dire...

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8 ore fa, Winston Wolf ha scritto:

P.S. che poi, se parliamo di Portogallo, non possiamo non citare un'opera che per me sta nei dieci libri italiani (o perlomeno di autori italiani) migliori di sempre, vale a dire Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi. Vidi prima il film (peraltro è stata l'uultima gigantesca intepretazione di Marcello Mastroianni) e davvero sono indeciso se sia meglio la pellicola o il libro, per dire... 

Vabbè, allora dillo che viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda. sefz

 

Anche per me 'Sostiene Pereira' è una delle opere migliori della letteratura italiana che abbia letto, per curiosità poi ho esplorato anche altro di Tabucchi ma, a parte 'Piazza d'Italia' che mi ha ricordato molto 'Cent'anni di solitudine' (alto romanzo che ho adorato), non ho più ritrovato le altissime vette raggiunte in 'Sostiene Pereira'.

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Breve storia del mondo di Ernst Gombrich.

Non scopro nulla, visto che si tratta di un libro di diversi decenni fa e più volte riadattato/ripubblicato.

L'autore riesce nell'incredibile impresa di condensare l'intera storia umana in 350 pagine. Ovviamente il livello di approfondimento non può essere elevato, vengono dedicate di media 7/8 pagine ad ogni periodo storico, ma lo fa con un linguaggio semplice e efficace.

Leggendo questo libro ho compreso come l'uomo ciclicamente abbia commesso i medesimi errori e che la maggior parte dei conflitti sono scaturiti per banalità e battaglie ideologiche fini a loro stesse.

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Ho appena finito di leggere La città dei vivi di Nicola Lagioia. Basato su un caso di cronaca realmente accaduto a Roma, è un libro a metà tra il romanzo e l'inchiesta giornalistica che scava nel profondo l'animo umano alla ricerca dei motivi del Male. Il suo stile è asciutto e piacevole, e mi sono più volte fermato a rileggere alcuni passaggi, per quanto erano profondi ed aderenti al vero. Lo definirei una sorta di romanzo pasoliniano dei tempi odierni, con la stessa attenzione al retroterra socio-culturale dei protagonisti, ma con un focus più accentuato sulle realtà familiari. Molto bello, lo consiglio vivamente.

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“Dove sono tutti quanti?” di Amedeo Balbi.

Astrofisico che ho conosciuto tramite il suo canale Youtube. Lo trovo tra i migliori divulgatori scientifici perché con un linguaggio chiaro e tanti esempi riesce a semplificare le leggi della fisica.

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20 ore fa, BoJay Horseman ha scritto:

“Dove sono tutti quanti?” di Amedeo Balbi.

Astrofisico che ho conosciuto tramite il suo canale Youtube. Lo trovo tra i migliori divulgatori scientifici perché con un linguaggio chiaro e tanti esempi riesce a semplificare le leggi della fisica.

Da poco ha scritto un libro "inseguendo un raggio di luce". Dovrebbe essere interessante.

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7 ore fa, margarina ha scritto:

Ma La casa dei ricordi è il sequel de La casa delle voci di Carrisi? @Fra The Best@LadyJay

No, che io sappia c'è solo lo stesso protagonista (Pietro Gerber). Non l'ho ancora letto, quindi non so dirtelo per certo.

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4 ore fa, LadyJay ha scritto:

No, che io sappia c'è solo lo stesso protagonista (Pietro Gerber). Non l'ho ancora letto, quindi non so dirtelo per certo.

 

5 ore fa, Fra The Best ha scritto:

Non so se è il seguito, c'è però lo stesso protagonista. .sisi

Beh come accade nelle varie serie thriller, no? 

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22 ore fa, margarina ha scritto:

 

Beh come accade nelle varie serie thriller, no? 

Sì, ma non era detto che fosse il primo di una serie. Poteva anche essere un romanzo autoconclusivo. sefz

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oh esiste un topic sui libri@@

@Fra The Best non sei un appassionato lettore,  sei un divoratore di libri: complimenti!

 

E io che dopo "Delitto e castigo" (quanto resti addosso la sensazione di angoscia-tormento che trasuda è pazzesco) non ho ancora trovato il tempo di leggere qualsiasi cosa abbia scritto Dostoevskij sefz

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Il 10/12/2021 Alle 23:07, sempresoloforzajuventus ha scritto:

oh esiste un topic sui libri@@

@Fra The Best non sei un appassionato lettore,  sei un divoratore di libri: complimenti!

 

E io che dopo "Delitto e castigo" (quanto resti addosso la sensazione di angoscia-tormento che trasuda è pazzesco) non ho ancora trovato il tempo di leggere qualsiasi cosa abbia scritto Dostoevskij sefz

Leggo molto meno di quanto vorrei. E molto ma molto meno di quanto richiederebbe il numero di libri che ho a casa. sefz

 

Cosa stai leggendo per adesso?

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Adesso, Fra The Best ha scritto:

Leggo molto meno di quanto vorrei. E molto ma molto meno di quanto richiederebbe il numero di libri che ho a casa. sefz

 

Cosa stai leggendo per adesso?

purtroppo nessuna lettura di piaceresefz

solo letture di dovere (storiografia antica)

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Alcune delle letture di questi mesi:

 

Tituba, strega nera di Salem di Maryse Condé
Ispirato da una storia vera,
Tituba è una donna di colore, presa dal suo paese d'origne, deportata in America e venduta come schiava, verrà accusata e processata per stregoneria a Salem.
Un buon romanzo per farsi un'idea di come si sia potuti arrivare a quella follia che è stata la caccia alle streghe alla fine del 1600, in alcune parti degli Stati Uniti.

 

Ritorno dall'universo di Stanislv Law
Un romanzo di genere distopico.
Un astronauta lascia la terra per un viaggio spaziale e quando ritorna, per lui sono passati pochi mesi, per la terra svariati decennni.
Ritrova quindi una terra che non riconosce piu, usi e costumi sono completamente cambiati e lui dovrà trovare il modo di adattarsi.

 

Bella l'idea, il genere mi piace anche, ma lo svolgimento non mi ha convinto piu di tanto,

il protagonista ha un comportamento che piu volte mi è sembrato incoerente o troppo strano.

Dello stesso autore ho apprezzato di piu Solaris, da cui è stato tratto anche un film.

 

Circe di Madeline Miller.
L'autrice racconta una Circe molto umana nei suoi pregi e nei suoi difetti, nonostante la sua natura divina.
Questa contrapposizione tra le sue origini divine e le sue pulsioni tipicamente umane è il filo conduttore di tutta la sua vita.

Ho trovato ben bilanciata la libertà narrativa dell'autrice con i riferimenti mitologici che tutti conosciamo.


Alabama di Alessandro Barbero.
Il racconto della guerra di secessione, vista dalla parte dei sudisti, in particolare da un anziano reduce.

Le conferenze di Barbero su youtube le divoro, quindi mi sono lanciato con grandi aspettative nella lettura di questo libro.


Aspettative deluse complessivamente; Barbero ha voluto riprodurre la parlata caratteristica degli stati uniti del sud
adottando uno stile di scrittura che ho faticato tantissimo a digerire nonostante la brevità del romanzo.

 

Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton
Un thriller di gener fantastico; il protagonista deve scoprire l'assassino di una donna, per farlo può rivivere per sette giorni la stessa giornata,
ogni volta però la rivirà nel corpo di un personaggio diverso.
A me è piaciuto, nonostante alla fine non sia piu riuscito a stare dietro a tutti i risvolti della trama, andavo sulla fiducia.

 

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10 ore fa, sempresoloforzajuventus ha scritto:

purtroppo nessuna lettura di piaceresefz

solo letture di dovere (storiografia antica)

Capisco bene, quando stacchi gli occhi e la mente dai libri che devi leggere non è esattamente agevole piantarli su quelli che vorresti leggere. .uff

10 ore fa, Gats ha scritto:

Alcune delle letture di questi mesi:

 

 

Circe devo ancora leggerlo, ma La canzone di Achille mi era piaciuto davvero molto. Tu lo hai letto? 

 

Su Turton, concordo totalmente sulla sensazione di spaesamento a cui si giunge a un certo punto. sefz

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19 ore fa, Fra The Best ha scritto:

Circe devo ancora leggerlo, ma La canzone di Achille mi era piaciuto davvero molto. Tu lo hai letto?

La canzone di Achille no , inizialmente perchè partivo prevenuto purtroppo, poi perchè effettivamente non ho letto recensioni particolarmente positive.

( Mi sono fatto l'idea che sia un'ode ad Achille e al suo amore con Patroclo, che dopo un pò diventa stucchevole )

 

Da quello che ho capito, Circe è stato scritto molti anni dopo e si vede che l'autrice ha nel frattempo raggiunto una maturità diversa.

Quindi se ti è piaciuto La canzone di Achille, probabilmente ti piacerà anche Circe.

 

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