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Shinji Ikari

VIDEO Le profezie di Antonio Conte: «Pensare ad un'italiana in finale di Champions da qui a molti anni sarà dura, e io spesso azzecco le sentenze»

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Allegri è stato bravissimo ad ereditare un patrimonio straordinario di cui quasi nessuno, nemmeno il suo predecessore, si era accorto, ma c'è tanto Antonio Conte in questa finale di Berlino. Se siamo qui il merito è di entrambi. Chi non capisce questo è un incompetente di calcio.

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Allegri è stato bravissimo ad ereditare un patrimonio straordinario di cui quasi nessuno, nemmeno il suo predecessore, si era accorto, ma c'è tanto Antonio Conte in questa finale di Berlino. Se siamo qui il merito è di entrambi. Chi non capisce questo è un incompetente di calcio.

Io sono sicuramente un incompetente ma gli altri che la pensano come me secondo me non lo sono, io non so d'accordo sull'ultima tua frase, dove dici che c'è tanto di antonio in questa finale... di antonio non c'è assolutamente niente, conte ha dato il suò sul primo scudetto poi la squadra ha bloccato la crescita grazie alle paure del condottiero, questa squadra andava col pilota automatico e gli scudetti li vinceva per inerzia.. la vera prova del 9 era l'europa non piu l italia, e in europa conte ha fallito miseramente, ha depotenziato la squadra e la resa impotente... non ha dato piu nulla ma anzi a levato le sicurezza che aveva dato in campionato... in questa finale di antonio conte per me non c'è nulla ma c'è solo la mano di Massimialiano Allegri, che ha ridato orgoglio e convinzione ai grandi giocatori che avevamo in squadra e che conta ha ridotto mentalmente a pellisier di turno.

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Io sono sicuramente un incompetente ma gli altri che la pensano come me secondo me non lo sono, io non so d'accordo sull'ultima tua frase, dove dici che c'è tanto di antonio in questa finale... di antonio non c'è assolutamente niente, conte ha dato il suò sul primo scudetto poi la squadra ha bloccato la crescita grazie alle paure del condottiero, questa squadra andava col pilota automatico e gli scudetti li vinceva per inerzia.. la vera prova del 9 era l'europa non piu l italia, e in europa conte ha fallito miseramente, ha depotenziato la squadra e la resa impotente... non ha dato piu nulla ma anzi a levato le sicurezza che aveva dato in campionato... in questa finale di antonio conte per me non c'è nulla ma c'è solo la mano di Massimialiano Allegri, che ha ridato orgoglio e convinzione ai grandi giocatori che avevamo in squadra e che conta ha ridotto mentalmente a pellisier di turno.

 

L'utente credo volesse semplicemente dire che comunque è sbagliato mostrare tanta ingratitudine verso Conte, visto che senza il suo lavoro partito dai settimi posti oggi non saremmo a Berlino.

 

Allegri è stato bravissimo a raccogliere un grande patrimonio umano e tecnico e ci ha messo molto del suo andando a migliorare tutti gli aspetti, tecnici tattici e mentali dove bisognava migliorare, soprattutto in Europa. Ma anche per lui sarebbe stato impossibile creare tutto ciò se non avesse trovato un gruppo di calciatori estremamente preparati, maturi, disponibili al sacrificio, vincenti, un gruppo che è stato forgiato da Conte negli anni passati. Tanto per citarne alcuni, basta vedere cosa erano Bonucci, Chiellini, Marchisio 4 anni fa (denigrati e sottovalutati da tutti) e come si sono pian piano trasformati sotto la guida di Conte. Buffon era un portiere finito e poi è rinato improvvisamente. Antonio ha rivoltato come un calzino un ambiente morto e ridato una dignità calcistica, una disciplina, una mentalità vincente, un'organizzazione di gioco super.

 

Come ha detto anche Agnelli ieri, Conte andrà sempre ringraziato perchè ha avuto un ruolo fondamentale e decisivo nel processo di rinascita della Juventus dopo le ceneri di Calciopoli (assieme all'ottimo lavoro dirigenziale naturalmente), ha costruito un palazzo. Allegri è stato eccezionale nel prendere questo palazzo e trasformarlo in un hotel a 5 stelle.

 

Fermo restando chiaramente che Conte ha sbagliato totalmente atteggiamento e a non credere lui per primo nelle potenzialità della squadra da lui stesso costruita. Questo però non può cancellare il suo lavoro, la storia di questa squadra che il 6 giugno rischia di andare alla Leggenda è pur sempre partita da lui.

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Il Signor Conte Antonio è un grande psicologo dello sport, saprebbe fare giocare a calcio anche un tavolo. Su questa capacità di convincere i singoli e di "fare gruppo" ha costruito il gruppo Juve a partire da un'afosa giornata estiva statunitense nel luglio 2011. Memorabile il suo primo discorso quando disse a tutti i giocatori, vecchi e nuovi: "Avete finito di fare schifo? Basta! Non è possibile arrivare settimi per due volte di fila!". Da lì in poi costruì con sudore e sacrificio il ciclo Juve.

 

Grazie infinte Mister Conte! Ma...

 

Ma c'è un ma. Un allenatore, non uno psicologo dello sport, un allenatore CAMBIA il proprio modulo in corsa, a seconda dell'avversario che ha di fronte. Dopo aver provato il 4-3-3 per un mese, un mesetto e mezzo, Antonio si è fossilizzato sul 3-5-2 mantenendolo all'ossessione. Potevamo giocare in Champions, oppure in Campionato con il Napoli o con il Livorno che era sempre quel benedetto / maledetto 3-5-2. Notoriamente con questo modulo, molto contenitivo in quanto i due esterni erano Asamoah e Lichsteiner, non di certo due ali, in Europa fatichi a giocare bene. Finchè giochi in Italia è un conto, in Europa invece un altro.

Ed ecco che uscimmo contro il Bayern il primo anno di Champions e poi con il Galatasaray ai gironi, per poi procedere in Europa League fino in semifinale dove non riuscimmo a segnare una, UNA, rete in 90' al Benfica in casa. Che si trattasse di giocare con il Bayern oppure contro il Trabzonspor era sempre 3-5-2 anche qui.

 

Antonio è più psicologo sportivo che allenatore perchè ha adottato uno e un solo modulo. 3-5-2 (CHE POI E' UN 5-3-2). Forse apposta, per fare capire alla dirigenza che servivano esterni (a lui piacevano DI MARIA su tutti, poi Iturbe, Lamela....)

Quando un allenatore poi, alla fine del suo terzo scudetto consecutivo con la Juve dice: "Non so se qui, ma io di certo vincerò prima o poi la Champions" lascia trapelare di voler andare via. Cosa che puntualmente è accaduta perchè Marotta non comprava i calciatori che lui voleva. E se mai davvero fosse stato il mancato arrivo di Iturbe alla modica cifra di 27 milioni di euro, il motivo dell'autoesonero dell'allenatore pugliese, allora mi scappa davvero da ridere.

Antonio vuole andare in un posto dove può dire: voglio, posso e comando. Antonio vuole fare tutto lui da solo e stop. Ma il bello è che anche gli allenatori di squadre più ricche della Juve non possono avere tutti i calciatori che desiderano neppure loro.

 

Massimiliano Allegri, il cui arrivo da me NON è stato mai contestato, anzi l'ho sempre considerato un buonissimo allenatore, che, come tutti ha fatto il meglio che poteva con gli elementi che aveva, ha dimostrato di adottare ben 3 moduli di gioco. E' partito lasciando il contianissimo 3-5-2, per poi passare al suo 4-3-1-2 e nelle gare meno importanti addirittura gioca con il 4-3-3. Allegri non ha vinto quello che Conte ha vinto, anche se in una stagione Conte vinceva solo lo scudetto, mentre lui ha vinto Scudetto, Coppa Italia ed è ad un passo da un qualcosa di incredibile e clamoroso, ma ha dimostrato di essere più allenatore, più tattico di Conte.

 

Allegri sta continuando a dimostrare che, sapendo disporre bene gli uomini in campo e in modo diverso a seconda delle occasioni, contribuendo a credere in alcuni uomini e migliorandone rendimento a seconda dei vari moduli utilizzati (Pereyra, Morata, Sturaro su tutti), con un pizzico di fortuna (la traversa di Rodriguez a Torino con la provvidenziale deviazione di Sturaro, il doppio palo di Djordjevic nella finale di Coppa Italia), pur senza ricorrere a giocatori affermati con contratti milionari, si possono ottenere traguardi insperati ed importantissimi. Alla faccia di chi non credeva in lui a luglio, credendo che fosse lui la causa dei mali del Milan degli ultimi anni, e alla faccia un pò di tutti noi (me compreso) che consideravo il raggiungimento dei quarti di Champions un traguardo ragguardevole per questa squadra.

 

Antonio è molto presuntuoso e autoritario. Non mi stupirei se si licenziasse dalla Nazionale prima dell'Europeo 2016 perchè non riesce ad organizzare gli stage, rischiando ancora una volta di bruciarsi e di ottenere una brutta fama a livello europeo. Chi mai vorrebbe un allenatore così? Un allenatore che, se non si fa tutto quello che dice lui, rischia di prendesene e andarsene? Gli va dato il merito che non aspetta mai di essere cacciato, ma se ne va lui rinunciando quindi alla liquidazione....però lavorare con lui è come avere una pistola puntata alla tempia: quale dirigenza vorrebbe mai lavorare con Conte se lui per esempio se ne andasse dalla Nazionale tra qualche mese?

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Io sono sicuramente un incompetente ma gli altri che la pensano come me secondo me non lo sono, io non so d'accordo sull'ultima tua frase, dove dici che c'è tanto di antonio in questa finale... di antonio non c'è assolutamente niente, conte ha dato il suò sul primo scudetto poi la squadra ha bloccato la crescita grazie alle paure del condottiero, questa squadra andava col pilota automatico e gli scudetti li vinceva per inerzia.. la vera prova del 9 era l'europa non piu l italia, e in europa conte ha fallito miseramente, ha depotenziato la squadra e la resa impotente... non ha dato piu nulla ma anzi a levato le sicurezza che aveva dato in campionato... in questa finale di antonio conte per me non c'è nulla ma c'è solo la mano di Massimialiano Allegri, che ha ridato orgoglio e convinzione ai grandi giocatori che avevamo in squadra e che conta ha ridotto mentalmente a pellisier di turno.

 

Io non voglio sminuire i meriti di Allegri, ma se è arrivato fino a qui lo ha fatto con la squadra costruita da Antonio Conte e dirigenti, Allegri ha vinto con squadre già fatte, che ha saputo migliorare senza dubbio, ma che avevano un impianto già fatto. Conte ha costruito una corazzata in Italia ereditando un settimo posto. Probabilmente è vero che avevamo dei limiti in Europa, ma è altrettanto vero che senza essere tornati vincenti in Italia non saremmo mai stati oggi a Berlino, è er questo che oggi dobbiamo ringraziare entrambi gli allenatori, senza deridere nessuno e lasciando da parte inutili campanilismi e prese di posizioni personali.

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