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ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

Post in rilievo

Il 29/5/2022 Alle 09:07, Stanislr87 ha scritto:

Segnalo che pure la Giorgi sta agli ottavi

Giorgi out, mentre Martina Trevisan è ai quarti!

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I ragazzi naturali s'infortunano. Lo stress fisico è notevole. I problemi sono fisiologici; è solo un periodo sfortunato: Jannik (così come Bum Bum Matteo) si riprenderà.

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10 minuti fa, Godai ha scritto:

I ragazzi naturali s'infortunano. Lo stress fisico è notevole. I problemi sono fisiologici; è solo un periodo sfortunato: Jannik (così come Bum Bum Matteo) si riprenderà.

Fossi in lui però un viaggetto a Lourdes lo farei .ghgh

 

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Il 22/4/2022 Alle 23:10, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Sì, salvo poi fare la vittima; ridicolo. Comunque alla fine è stato piallato dall’extra terrestre; tra l’altro senza l’inesperienza dei suoi diciotto anni sarebbe finita per ko tecnico in due set. Ma paradossalmente aver dominato il terzo set dopo aver perso il secondo da avanti 4-1 con due break fa ancora più impressione. 
 

Predestinato se ce n’è uno. 
 

Altro appunto su Tsitsipas: non mi sono mai piaciuti i genitori che fanno da coach ai loro figli; mai. 
 

PS Personalmente trovo la decisione di escludere i giocatori russi e bielorussi da Wimbledon (e altri tornei UK) semplicemente vergognosa.  
 

 

Ti devo questa vecchia risposta (non ho dimenticato).

Ascolta, tu sai che cosa penso di questo ragazzo spagnolo: non voglio fare flame e non intendo mettermi a discutere ad ogni torneo su di lui per ribadire sempre lo stesso concetto. Sarebbe sciocco, e, soprattutto, improduttivo per la discussione: tanto c'è già chi ne tesse abbondantamente le lodi in maniera sperticata dalla mattina alla sera (a volte persino sguaiata - non qui, in questo forum, intendo...ma da altre parti sì).

Non guardo le sue partite, di norma.

Nè le guarderò in futuro.

Non mi interessano i giocatori finti.

 

Questo non significa che non abbia notato le sue grandi qualità non solo di potenza, ma anche di tocco (ho visto le sue torturanti smorzate.....all'altezza, se non meglio, di quelle del Wizard....complimento per me non da poco, come sai), e poi i passantini sotto rete, i lob chirurgici.....non sono cieco....la mano c'è, su questo non vi è dubbio alcuno. Il carattere e lo spirito agonistico sono d'acciaio (ma questo ce l'hanno anche altri).

Ma la perfezione non esiste. Non è di questo mondo.

Il mondo del tennis ha bisogno, dopo il tramonto dei 3, di un nuovo personaggio (sarebbe meglio 2....così facciamo la saga...) in grado di calamitare l'attenzione dei media (e degli investitori).

Beh, l'ha trovato.

Per me può vincere pure 50 slam, 20 master e 15 coppe Davis, ma la sostanza di quello che penso è quella.

Al momento non ho motivo di cambiarla.

Comunque, ho un soprannome anche per lui: El Demolidor, che mi pare esprima bene il senso che lascia quando lo guardi sul campo.

Quindi, non mi esprimerò più qui su di lui.

 

Sui coach genitori....sì in linea di massima concordo con te.....però ci sono anche state notevoli eccezioni. C'entra anche come è fatto un ragazzo, la sua psicologia, com'è cresciuto. Insomma, l'extra - campo incide. Non me la sento di sindacare più di tanto su scelte così personali.

Certo, è normale che se ne parli; ed è verissimo che tante volte i genitori - i padri in particolare - hanno fatto dei danni enormi (non solo alle carriere....ricordi la vecchia mia pupilla Jelena Dokic?) ai propri figli.

 

Tsitsipas è oggettivamente insopportabile....e mi dispiace, perchè il greco è un grandissimo giocatore, e dotato di un tennis bellissimo da vedere. Ma con questi mezzucci ha davvero stufato: oggi sono contento che le abbia prese clamorosamente dall'altro Next - Gen Rune ( tipo smargiasso, antipatico ed arrogante, sì.....ma fortissimo....un altro destinato a stare nelle prime posizioni a breve....un altro 2003, quindi giovanissimo).

 

Infine Wimbledon: anche per me la decisione di espellere i tennisti russi e bielorussi è una vergogna assoluta per lo sport mondiale. La politica non deve entrare in queste cose. Si fa solo il male del tennis, e si introducono discriminazioni intollerabili in un ambiente che dovrebbe fare dell'internazionalità, dell'accettazione, della globalità, dell'assenza di frontiere e di ogni forma di razzismo, di qualunque matrice esso sia (politico o sul colore della pelle, in questo caso, non cambia nulla), il suo vessillo, che dovrebbe  essere da esempio per tutti gli altri settori della società.

Invece, lo slam verde si è, penosamente, piegato ai diktat della politica.

 

Chiudo dicendoti che, come ti ho detto, ho un periodo difficile sul piano personale e non posso scrivere come vorrei.

Ti saluto con un'antica formula latina:

Vale, Ronnie, vale.

 

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19 minuti fa, alexanderv1986 ha scritto:

Fossi in lui però un viaggetto a Lourdes lo farei .ghgh

 

Anche 2 sefz

Quest'anno è così, ci vuole pazienza. Ha 20 anni. Forse il suo corpo non si è ancora abituato ai ritmi forsennati del circuito (tra viaggi intercontinentali, pressione mediatica, spostamenti continui per 11 mesi l'anno).

Forse deve tarare in maniera ottimale il suo calendario, privilegiando certi tornei piuttosto che altri....insomma....programmazione più ad hoc....chissà.

Aspettiamo prima di dire che è inadeguato strutturalmente a giocare a tennis per lunghi periodi.

Tutti i giocatori, quelli naturali almeno, s'infortunano. C'è gente che sta fuori per 2/3 anni.

Bollare Jan il rosso come un catorcio è sommamente ingiusto e brutto proprio da sentire: non se lo merita, per l'impegno che ci mette, e per quello che già ci ha dato, lui, così giovane, in questo inizio embrionale di carriera.

 

Io sono convinto che passerà questo periodo.

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SINNER ORA HAI UN PROBLEMA

TENNIS: ROLAND GARROS

IL GINOCCHIO VA KO
UN ALTRO RITIRO
«STAGIONE NO»

Era già accaduto negli Usa. Il calvario dopo

il 1° set: «Troppo dolore». Oggi 59° Rafa-Nole

INVIATO A PARIGI ,DI RICCARDO CRIVELLI

 

I

n ginocchio. Ancora una volta. E adesso la fragilità del fisico di Jannik Sinner diventa una questione nodale intorno al futuro della giovane stella azzurra. Dopo il ritiro di Indian Wells nei quarti contro Cerundolo per le vesciche (e la settimana prima a Miami non era sceso in campo contro Kyrgios per un virus influenzale) e il guaio di Roma all’anca sinistra che lo ha menomato nel secondo set del quarto contro Tsitsipas, arriva come una pugnalata l’abbandono a Parigi contro Rublev all’alba del terzo set, per il riacutizzarsi del dolore al ginocchio sinistro che si era manifestato sabato, qualche ora prima del match poi vinto contro l’americano McDonald. Un altro pesante intoppo, che vanifica un primo set giocato alla grande e frustra le ambizioni di entrare tra i migliori otto del Roland Garros per la seconda volta dopo il 2020, in uno spicchio di tabellone che davvero poteva offrirgli il passaporto per i sogni, soprattutto dopo l’eliminazione di Medvedev per mano del redivivo Cilic.

Bastonato Il crac che getta nuove ombre su questa stagione martoriata di Jannik piomba sulla partita all’inizio del secondo set: fino a lì, come se il Lenglen fosse il palcoscenico del teatro dell’assurdo, era stato il russo, dominato in lungo e in largo, a lamentarsi delle condizioni fisiche («Non sento le gambe, non sento le spalle»). E invece, su un allungo o forse su un servizio, è Sinner a capire subito che qualcosa non funziona più: «Sapevo che non ero al cento per cento, ma il problema al ginocchio è arrivato inaspettato, in un punto diverso rispetto a sabato e speravo si risolvesse velocemente. Mi avevano detto che non era un problema serio e che non correvo rischi particolari. Così ho deciso di provare a spingere. Però a un certo punto quando saltavo per servire sentivo un nuovo tipo di dolore, molto forte». Lo sguardo cerca subito coach Vagnozzi in tribuna, i gesti di Jannik sono eloquenti come se il ginocchio si fosse girato, mentre dall’angolo gli chiedono se il dolore sia persistente e i due time out medici non risolvono la situazione. Il Rosso prova ad accelerare gli scambi, ma il set scivola via e poi sul 2-0 sotto del terzo, inevitabile, la decisione di lasciare il campo. Si ripresenterà in sala stampa più di un’ora dopo, sguardo basso fin quasi alle lacrime e la postura di un eroe bastonato dalla sorte: «Ora dovrò fare degli esami per capire come sto e quando rientrare, che è la cosa più importante. Purtroppo questa stagione non sta andando come desideravo, non sono ancora riuscito a vincere un torneo, neppure a fare una finale e perdere agli ottavi o ai quarti non serve a niente. Il livello del mio tennis c’è, la testa pure, ma devo risolvere questi problemi fisici e se dovessero richiedere due o tre settimane di lavoro senza giocare lo farei volentieri pur di uscirne. Si va in campo anche con il dolore — ammette — ma a volte ci sono situazioni insostenibili: ogni giocatore ha un punto debole, il mio è il fisico, che devo potenziare. Potevo andare lontano in questo torneo, come potevo andare lontano a Indian Wells: sono i miei due rimpianti più grandi. Ora devo lavorare sul mio corpo, non sarà certo questo infortunio a fermarmi».

Novità e tradizione Anche Tsistipas, un paio d’ore prima, esce dal campo con gli occhi velati dal pianto, ma il suo dolore si chiama Rune, il nuovo prodigio danese del 2003 che in due mesi sulla terra si è trasfigurato da promessa a superstar, come del resto era nei voti suoi e di tutti gli esperti: «Ho sempre creduto tanto in me stesso. Quando inizi nel circuito, hai sempre la sensazione di progredire molto lentamente. Invece tutto sta andando tutto molto veloce. Gioco tra i pro da due o tre anni, e sono già a un buon livello. Ma cerco sempre di migliorare, voglio diventare il migliore del mondo, il numero uno. È ciò che mi motiva. Per cui quello che ho fatto finora è molto bello, ma non sono ancora soddisfatto». Con lui e Alcaraz è diventato il Roland Garros della vera Next Gen, ma intanto la sfida più attesa continua a rimanere quella della tradizione leggendaria: stasera alle 20.45 sullo Chatrier va in scena il 59° episodio della saga tra Djokovic e Nadal (con qualche malumore di Rafa che avrebbe preferito giocare al pomeriggio). Una notte da leoni: «Quando il tabellone è uscito — confessa Nole — tutti hanno cominciato a pensare a questo match tra me e Rafa, ma è normale. Io sono contento di aver risparmiato energie preziose nelle altre partite perché mi torneranno utili di fronte a un guerriero come Nadal. Sappiamo che i nostri incontri richiedono un grande impegno e bisogna essere pronti mentalmente e fisicamente. Quella che ho di fronte, se parliamo del Roland Garros, è la sfida più difficile che si possa immaginare». Titani, a voi.

TEMPO DI LETTURA 4’12”

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Sinner bisogna che decida cosa vuole fare da grande comunque....

Se non mette a posto il fisico in primis.... A quanto pare non gli piace fare palestra.... Così ho sentito dire da un telecronista durante una sua partita....

Deve decidere se rimanere fermo su questi livelli, o provare a salire....

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4 ore fa, Trezegol_88 ha scritto:

Sinner bisogna che decida cosa vuole fare da grande comunque....

Se non mette a posto il fisico in primis.... A quanto pare non gli piace fare palestra.... Così ho sentito dire da un telecronista durante una sua partita....

Deve decidere se rimanere fermo su questi livelli, o provare a salire....

Ma veramente,se fisicamente non mette un po' di massa muscolare,non dico di diventare Nadal ma almeno un ragazzo normale della sua età non potrà migliorare più di così ...

 

Intanto sono pronto per vedere djokovic vs Nadal,Vamosss Rafa che non deve essere questa la tua ultima al Roland !

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