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Leevancleef

La Juventus femminile muove i primi passi

Post in rilievo

Consegna delle maglie e primo allenamento, oggi a Vinovo, per le giovani calciatrici bianconere

 

Sono scese per la prima volta in campo, oggi, nel Training Center di Vinovo. Sono giovani, volenterose e, ovviamente, bianconere. Parliamo delle ragazze che compongono la squadra femminile Under 13 della Juventus, l’ultimo arrivo nella nostra #JAcademy, che oggi hanno ricevuto l’equipaggiamento sportivo e si sono subito cimentate con il loro primo allenamento.

Il progetto (la rosa è in via di completamento) si sviluppa grazie alla collaborazione della società torinese San Bernardo Luserna Calcio Femminile, neopromossa in Serie A, che si occuperà della gestione logistica delle attività sportive.

Dopo questo primo allenamento a Vinovo le calciatrici (anno di nascita dal 2003 in poi), che sono tesserate Juventus FC, si alleneranno e scenderanno in campo per le partite casalinghe, sul terreno del Campo Victoria Ivest di via Paolo Veronese 173.

Da adesso per loro inizia un periodo di preparazione e allenamenti, dopodiché le ragazze parteciperanno a una serie di tornei e gare amichevoli, con l’obiettivo di prendere parte nel 2016 al campionato primaverile, dove saranno inserite nel tabellone con i “colleghi” maschi.

 

002.jpg

 

 

 

Juventus.com

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Ma c'è anche una squadra maggiore? Altrimenti una volta passati i 13 anni che fanno?

 

diventano la squadra maggiore :d

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Il mio sogno da ragazzina

 

sono fermamente contrario .... la juventus e' una cosa seria .

 

Anche il calcio femminile potrebbe diventarlo, se solo l'italiano medio avesse un briciolo di intelligenza in più...

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Il mio sogno da ragazzina

 

 

 

Anche il calcio femminile potrebbe diventarlo, se solo l'italiano medio avesse un briciolo di intelligenza in più...

Tu non i mai visto una partita di calcio femminile allora. ..qualcosa di ridicolo....decine di minuti senza un contatto fisico,...senza falli...non è calcio

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spero che prendan sul serio la cosa se no non vale molto la pena,a me piacerebbe avere una juventus dominatrice anche nel calcio femminile

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Tu non i mai visto una partita di calcio femminile allora. ..qualcosa di ridicolo....decine di minuti senza un contatto fisico,...senza falli...non è calcio

 

Ho giocato a calcio per 12 anni.

Naso fratturato proprio a causa di un contatto fisico (per farti un esempio).

forse sei tu ad aver visto un altro sport

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Ma se anche fosse un altro sport rispetto al calcio maschile, sarebbe forse un problema?

La pallavolo femminile è sostanzialmente un altro sport rispetto alla maschile, personalmente non mi piace ma per certi versi è addirittura più godibile. Il basket femminile è un altro sport (e qui, altro che poco contatto). Per non parlare di sport come la ginnastica artistica.

 

E,visto che siamo nella sezione giovanili, spesso anche il calcio delle squadre Primavera sembra un altro sport rispetto a quello delle prime squadre.

 

Per me, va benissimo: se facessero una squadra di calcio a 5 e una di subbuteo, tiferei anche quelle.

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Se praticano arti marziali , lancio del peso , ecc. possono praticare anche il calcio .

io non ho mai detto che non possono farlo , ho soltanto detto che la juventus e' una cosa seria ..... se si vogliono divertire a correre dietro a un pallone non ci vedo niente di male .... pero' la juventus e' un' altra cosa .

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Anche il calcio femminile potrebbe diventarlo, se solo l'italiano medio avesse un briciolo di intelligenza in più...

 

io ho visto qualche partita del mondiale, gioco lento e macchinoso, una noia, italiano medio o no sinceramente mi fa *, il calcio Maschile è un altra cosa, non è come per la Pallavvolo o il Tennis, è piu come il Basket

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io ho visto qualche partita del mondiale, gioco lento e macchinoso, una noia, italiano medio o no sinceramente mi fa *, il calcio Maschile è un altra cosa, non è come per la Pallavvolo o il Tennis, è piu come il Basket

 

Certo ci sta che possa piacere o no. Rispetto il tuo punto di vista pur non condividendolo. È diverso invece dire che sia poco serio

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Fiorentina e Lazio hanno fondato delle squadre femminili che giocano nei campionati professionistici.Non sarebbe una cattiva idea se ne fondassimo una anche noi .sisi .sisi .sisi

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Magari ricordo male... ma è una legge federale che nei prossimi anni impone alle squadre professionistiche di avere in programma di sviluppo per il calcio femminile.

 

ricordo male?

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io non ho mai detto che non possono farlo , ho soltanto detto che la juventus e' una cosa seria ..... se si vogliono divertire a correre dietro a un pallone non ci vedo niente di male .... pero' la juventus e' un' altra cosa .

Invece vogliono divertirsi a correre dietro ad un pallone vestendo la maglia della Juve e giustamente lo faranno.

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Invece vogliono divertirsi a correre dietro ad un pallone vestendo la maglia della Juve e giustamente lo faranno.

buon per loro .... io sono contrario .... posso esserlo ?

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E invece ricordavo bene

 

Grazie alla Fiorentina per il calcio femminile italiano inizierà una nuova era?

Dopo le riforme della Figc approvate lo scorso mese di maggio le squadre di calcio professionistiche possono rilevare il titolo sportivo dei club femminili. Per il momento la Fiorentina è stata la prima squadra in assoluto a voler entrare da protagonista nel calcio femminile ma altre società presto la seguirano. Ma tali riforme basteranno a risollevare le sorti del calcio femminile?

 

E’ presto per gridare alla rivoluzione però qualcosa nell’asfittico panorama calcistico femminile italiano finalmente si muove. Tornato prepotentemente sulle prime pagine dei media nazionali ai primi di maggio per la raccapricciante gaffe dell’ex presidente della LND Felice Belloli, colui che non voleva prendere in considerazione l’idea di dare soldi alle “quattro lesbiche” che tirano calci a un pallone, il calcio femminile questa estate è stato investito da una serie di riforme della Figc che – almeno sulla carta - dovrebbero aiutarlo a crescere e piano, piano a colmare il canyon che separa l’Italia dalle altre nazioni europee. Tra la fine di maggio e il mese di giugno il consiglio federale ha dapprima approvato la modifica che obbliga le società di Serie A e B ad avere una formazione di Giovanissime (Under 12) a partire dalla stagione 2015-2016 e di Allieve (Under 15) entro l’anno successivo e successivamente ha deliberato la riforma che permette ai club professionistici maschili di acquisire il titolo sportivo della controparte femminile. Una svolta netta che ha due obiettivi principali: favorire il dialogo e la nascita di sinergie virtuose fra club femminili e società maschili e, soprattutto, dare un maggiore impulso allo sviluppo del calcio femminile nel nostro paese.

 

Fanalini di coda in Europa

In un’Europa in cui si assiste ad un incremento costante del numero di ragazze che praticano il calcio (secondo l’Uefa nel 2013-2014 il numero delle calciatrici è cresciuto dello 0,2%, toccando quota 1,162 milioni) l’Italia è uno dei pochissimi stati in recessione. Dal 2012-13 al 2014-15 quasi 2.200 ragazze hanno abbandonato la pratica mentre ancor più sconcertante è l’analisi della crescita dei tesserati negli ultimi 30 anni che è praticamente rimasta stabile. Già perché se nel 1984 l’allora numero uno della Figc parlava di 18.000 tesserate oggi il numero totale di affiliate si assesta ad appena 20.000 calciatrici. Un dato sconcertante soprattutto se viene confrontato alle 250.000 calciatrici tesserate della Germania, le 90.000 dell’Inghilterra, le 73.000 della Danimarca e della Francia e le 170.000 della Svezia. Nel nostro paese, dove il calcio è un’autentica religione laica, il pallone non è roba per femmine come nel resto dell’Europa. La colpa? Stereotipi duri a morire, poca credibilità, scarse risorse finanziarie e soprattutto un gap culturale col quale bisogna necessariamente confrontarsi. Anche se qualcosa forse finalmente sta cambiando…

 

Calciatrici tesserate in Europa nella stagione 2014-2015 (dati UEFA)

Germania 258.380 Svezia 167.949 Olanda 137.525 Norvegia 106.696 Inghilterra 89.118 Francia 73.484 Danimarca 72.980 Spagna 31.314 Austria 28.121 Finlandia 26.507 Irlanda 23.427 Belgio 22.089 Svizzera 21.952 Ungheria 21.931 Italia 20.563

 

La Fiorentina e una svolta storica

Il prossimo campionato di Serie A femminile presenterà una grande novità: per la prima volta ai nastri di battenti si avrà una realtà che sarà diretta emanazione del calcio maschile. La Fiorentina, sfruttando la nuova norma promulgata dalla Figc, ha deciso di compiere un passo storico rilevando il titolo sportivo dell’ACF Firenze (che ha chiuso al quarto posto la passata stagione, ndr) e fondando la "Fiorentina Women’s Football Club” di proprietà della Fiorentina e presieduta da Sandro Mencucci, già consigliere delegato della società viola. Un’operazione che dà alla squadra di Della Valle una forte impronta internazionale (da anni nel resto dell’Europa club professionistici maschili gestiscono e possiedono formazioni femminili, ndr) e potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova era per il movimento femminile: L’idea della proprietà è stata quella di rilevare una squadra femminile per portarla in una realtà unica del nostro panorama – ha dichiarato Mencucci nella conferenza stampa di presentazione della neonata realtà - La società è interamente posseduta dalla AC Fiorentina, la squadra vestirà la maglia viola ed a capo ci sono persone con esperienza del calcio maschile come Vincenzo Vergine, che è stato responsabile del settore giovanile e svolgerà l’incarico di amministratore delegato. Vogliamo fare la storia del calcio italiano, siamo i primi a farlo e siamo orgogliosi di questo. Il nostro obiettivo, prima ancora che ottenere ottimi risultati sul campo è mettere la nostra professionalità al servizio del calcio femminile ed avvicinare tante giovani ragazze al calcio femminile”.

 

Già proprio qui sta il punto: senza allargare la base è impossibile crescere e colmare pian, piano l’importante gap con il resto d’Europa e in questo senso la Fiorentina sembra voler davvero impegnarsi per far conoscere il calcio femminile. Già domenica scorsa in occasione della sfida contro il Milan, le ragazze viola hanno assistito in tribuna d’onore al match e sono state presentate al pubblico del Franchi prima del fischio d’inizio mentre la società ha già annunciato che assistere alle sfide di campionato della squadra di mister Fattori a San Marcellino sarà completamente gratuito: “Oltre alla prima squadra e alla primavera allestiremo una squadra Under 12 – continua Mencucci – la missione è quella di creare una struttura ampia e ampliare il settore giovanile in modo che diventi un serbatoio per lanciare ragazze in prima squadra”. Confermato l’allenatore Sauro Fattori, tecnico fiorentino e con un passato da attaccante viola negli anni ’80, la società ha provveduto a piazzare colpi importanti per rinforzare l’organico, su tutti l’ingaggio di Patrizia Panico, monumento del calcio femminile e capace a 40 anni di segnare 34 gol in 26 partite di campionato e vincere con Verona il decimo scudetto in carriera: Dover rinunciare a giocare la Champions League non è mai facile ma appena ho potuto capire l’umiltà con cui la Fiorentina si è accostata al calcio femminile non ho avuto dubbi. Una società con questa forza economica avrebbe potuto approcciarsi a questo mondo in modo prepotente invece hanno mantenuto un basso profilo. Ovvio che l’obiettivo è vincere ma prima ancora è la crescita del calcio femminile e questo mi ha colpito molto".

 

Il parere illustre

Se questa decisione della Fiorentina rappresenterà veramente l’inizio di una nuova era per il calcio femminile di casa nostra l’abbiamo chiesto a Martina Angelini, la voce del calcio femminile di Eurosport: "Penso che davvero questo possa essere una specie di anno zero per il calcio femminile italiano perché dopo anni di immobilismo finalmente la Figc ha varato delle norme volte ad allargare la base obbligando le società di A e di B ad avvicinarsi a questo mondo e a fare in modo che sempre più bambine e ragazzine si avvicinino a questo sport. Da questa stagione 42 club sono obbligati ad organizzare un Under 12 di 20 giocatrici ed entro i prossimi due anni saranno chiamate ad allestire anche l’Under 15 e l’Under 17 significa che potenzialmente da qui al 2018 almeno 2500 ragazzine potrebbero avvicinarsi a questa disciplina. Coinvolgere le società di A e B dovrebbe significare anche alzare il livello: nessuno ci sta a perdere 10 o 12-0 contro le giovanissime del Milan, dell’Inter o del Verona e così anche le società più scettiche o meno attrezzate per evitare figuracce proveranno a prendere sul serio questo impegno lavorando in funzione della crescita tecnica e fisica delle allieve. Per tali ragioni sono ottimista anche se per vedere risultati tangibili, come ad esempio un campionato di massima serie composto interamente da squadre professionistiche, a mio avviso ci vorranno almeno 10 anni”. Già perché la forbice con il resto d’Europa è ampia e, anche se oltre la Fiorentina anche Lazio,Udinese e altre squadre di massima serie si stanno adoperando a gestire in prima persona squadre femminili, lo scetticismo da vincere è ancora tanto.

 

Qualche mese fa per esempio Maurizio Zamparini a cui è stato richiesto un parere sul calcio femminile dichiarò di non aver alcuna intenzione di investire risorse in questo mondo: "Il Palermo già così fatica a mantenersi come polisportiva – dichiarò il presidente dei rosanero al portale Mediagol alla fine di maggio - figuriamoci se dovessimo inserire il calcio femminile. Non credo faremo comunella con il calcio femminile”. Insomma il problema è che in Italia c’è ancora chi pensa che il calcio sia uno sport solamente per uomini e proprio su questo tasto Martina torna a battere: "Il calcio in Italia lo giocano i ragionieri sovrappeso dopo il lavoro, gli scapoli e gli ammogliati, i bimbi nel cortile ma per qualcuno fa ancora strano che lo giochino le ragazze. Questa mentalità deve cambiare se si vuole davvero provare a crescere come movimento. Quando la Germania ha scelto di investire pesantemente sul calcio per ritornare ai vertici mondiali ha speso soldi a tutti i livelli anche sul femminile raggiungendo risultati importantissimi a livello internazionale e allargando a dismisura il bacino dei tesserati. Da noi ad oggi questo sarebbe irrealizzabile visto che ancora siamo lontani dal riconoscere il professionismo per le giocatrici femminili. Credo sia anticostituzionale che, per fare esattamente la stessa cosa, ovvero allenarsi tutti i giorni, giocare in Italia, all'estero e in Nazionale, un uomo sia considerato professionista e una donna dilettante. La trovo una grave forma di discriminazione di genere che non può essere accettata nel 2015 e a cui spero si ponga un giorno rimedio…”. Insomma, la strada imboccata sembra essere finalmente quella giusta però il lavoro da fare è tanto da sbrigare.

(eurosport.com)

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io non ho mai detto che non possono farlo , ho soltanto detto che la juventus e' una cosa seria ..... se si vogliono divertire a correre dietro a un pallone non ci vedo niente di male .... pero' la juventus e' un' altra cosa .

 

Nel ragionamento bisognerebbe dire che anche il Real e il Barcellona sono cose serie.

Però essendo polisportive hanno di tutto al loro interno, la sezione basket poi... a livello di quella del calcio.

Vi son impianti di gioco e training center per le donne, in America rivaleggiano con gli uomini, in Germania le donne beccano i palloni d'oro alla Cerimonia Ufficiale con i Ronaldo e i Messi del caso, in Brasile poi sono autentiche divinità(Beh vabbè, ma avete mai visto una calciatrice o anche una pallavolista brasiliana? .piangi Divine.).

 

In sintesi la Juventus, come il calcio generale, i costumi e la cultura si evolve di pari passo.

Dire che 'noi siamo altra cosa' non ha senso alla luce di questo.

Anche il nuoto e la pallavolo femminili negli anni '60 eran una cosa da nulla, oggi è diventato uno degli eventi più seguiti in assoluto.

 

Pennetta-Vinci, il Setterosa, le donne meravigliose della Scherma(la Russia ci spende centinaia di milioni rubandoci gli allenatori e chi si becca gli ori? .ghgh ).

 

Tutto è in evoluzione, la Juve, avevo sentito fosse costretta da norme federali e quindi non avesse proprio di sua intenzione creato tale struttura, comunque si evolverà anch'essa.

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Tutto è in evoluzione, la Juve, avevo sentito fosse costretta da norme federali e quindi non avesse proprio di sua intenzione creato tale struttura, comunque si evolverà anch'essa.

per me e' una stronzata galattica .... la figc vuole che il calcio femminile si evolva ? ... bene , lo faccia con le proprie risorse , con il proprio logo e senza rompere le scatole a noi . la juventus e' una storia di uomini dal 1897 e cosi' deve restare per quanto mi riguarda .

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per me e' una stronzata galattica .... la figc vuole che il calcio femminile si evolva ? ... bene , lo faccia con le proprie risorse , con il proprio logo e senza rompere le scatole a noi . la juventus e' una storia di uomini dal 1897 e cosi' deve restare per quanto mi riguarda .

 

Dài sai anche te che non avrebbe senso.

Cosa sarebbe una Nazionale che si allena una volta ogni tre mesi?

 

Ognuno la vede come vuole giustamente. :)

Certo, se invece di quattro bambine vi fossero 22 ventenni come certe svangone nel calcio USA, sarebbe altra cosa. :d

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per me e' una stronzata galattica .... la figc vuole che il calcio femminile si evolva ? ... bene , lo faccia con le proprie risorse , con il proprio logo e senza rompere le scatole a noi . la juventus e' una storia di uomini dal 1897 e cosi' deve restare per quanto mi riguarda .

 

Forse qualcuno ha parlato di abolire la squadra maschile e lasciare solo quella femminile?

Che problema c'è se in parallelo si sviluppa anche una squadra di donne?

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