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Giannij Stinson

VIDEO Conferenza stampa di Agnelli con Buffon e Barzagli. Agnelli: «rinnovo per due anni per entrambi, traguardo più importante è sempre il prossimo»

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Prosegue il matrimonio tra la Vecchia Signora e i due senatori, Gianluigi Buffon e Andrea Barzagli. Il portiere e il difensore della Juventus hanno rinnovato il loro contratto fino al 2018. L'annuncio sarà dato a partire dalle 14:00, in una conferenza stampa congiunta che vedrà come protagonisti i due Campioni bianconeri e il presidente Andrea Agnelli. Tuttojuve.com riporta integralmente e in tempo reale tutte le dichiarazioni:

 

AGNELLI: "E' un piacere presentare dei rinnovi della Juve. Con me ci sono due giovani promettenti per il futuro e per le famose seconde squadre. Credo sia un'ottima notizia che il gruppo tecnico della Lega di Serie A si sia espresso a grande maggioranza in favore delle seconde squadre e assecondando la disponibilità del presidente Gravina di accogliere alcune delle seconde squadre nel campionato di Lega Pro. Questo sicuramente, se il Consiglio Federazione lo facesse proprio dalla prossima stagione sarebbe un grande passo avanti in ottica dello sviluppo dei giovani talenti del calcio italiano. Giovani talenti che loro non sono, ma converranno con me della bontà di questa iniziativa, perchè giocatori che oggi sono lontani avrebbero la possibilità di essere ed allenarsi accanto a loro quotdianamente e apprendere maggiormente quelle che sono le loro capacità e competenze, non solo tecniche, ma anche di personalità. Prima di lasciare la parola a loro, vorrei fare un paio di considerazioni. La prima è quella di rimarcare personalmente, ma di tutta la Juventus, l'enorme orgoglio e soddisfazione per la vittoria del quinto Scudetto consecutivo, e quindi aver fatto sì che loro due, ma anche i loro compagni, insieme a tutti i loro compagni che hanno partecipato in questi cinque anni, che si entrasse nella storia del calcio italiano. Una storia che sicuramente ci ha lasciato un minimo di amaro in bocca quest'anno per l'eliminazione in Champions League, ma è stata un'amarezza agrodolce, perchè che la partita con il Bayern Monaco ha confermato la portata internazionale di questa squadra, quindi ha confermato che l'annata precedente non è stata un fuorigiri, ma sta iniziando a posizionare la Juventus veramente come una delle grandi realtà europee, perchè giocare sostanzialmente alla pari con il Barcellona prima e con il Bayern poi, in quelle che sono state secondo noi le partite più belle della Champions League di quest'anno, al pari della semifinale di Europa League tra Borussia e Liverpool - quello è stato il grande calcio europeo di quest'anno -, ci deve dare la consapevolezza definitiva che la nostra dimensione è quella internazionale. Un quinto Scudetto che è motivo di orgoglio ed io prima ancora di ringraziare i ragazzi devo ringraziare l'amministratore delegato Marotta, che è qui con noi, il vicepresidente Nedved e il direttore sportivo Paratici. Solo noi sappiamo quanto sono stati difficili un paio di mesi prima di arrivare a questo risultato. Se ci ricordiamo la presa di posizione di Gigi da un lato e di Patrice dall'altro, dopo la partita con il Sassuolo, abbiamo la consapevolezza che per trasformare l'inizio che abbiamo avuto in un ciclo di 25 vittorie su 26, è stato un grandissimo lavoro di squadra. Ed io non posso ringraziare le persone che ho citato, ma tutti i collaboratori dello staff tecnico, perchè se poi alla fine siamo riusciti a prevalere rispetto ai nostri avversari, è stato grazie al contributo di tutti. Vi parlo di orgoglio per il quinto Scudetto, ne parlavamo tra di noi, ma credo che noi non capiremo fino in fondo fino a quando non saranno passati 10-15-20 anni la portata del risultato che abbiamo ottenuto. Solo quando sarà passato del tempo ci renderemo conto di cosa significa aver scritto una pagina di storia. Ma in questo momento noi non vogliamo renderci conto appieno di quello che abbiamo fatto perchè siamo assolutamente concentrati su quelli che sono i prossimi obiettivi. Chi viene alla Juventus sà che il traguardo più importante non è quello conseguito, ma il prossimo. E da questo punto di vista le nostre attenzioni sono al 21 maggio, alla finale di Coppa Italia, perchè sarebbe la prima volta che si realizzerebbe una doppietta italiana e da questo punto di vista siamo concentrati e solo da allora potremo tirare le conclusioni di quest'anno. Obiettivi che si ripeteranno l'anno prossimo con la dimensione internazionale già citata del mister avremo la possibilità di andare oltre la storia, di andare nella leggenda, con un sesto Scudetto oppure cercare veramente di raggiungere l'obiettivo internazionale che non tanto io come tifoso, ma tutti i ragazzi che sono oggi alla Juventus sanno e hanno la consapevolezza che in ogni campo d'Europa in cui andiamo ce la possiamo giocare e sappiamo che quello deve essere un sogno, un sogno che sappiamo oggi è realizzabile. In tema di festeggiamenti mi preme dire: nella cronaca di questi giorni abbiamo letto e sentito dire che la Juventus non festeggia, siamo la Juve e non ci sono le feste. Da questo punto di vista mi devo assumere la responsabilità di quello che è successo, in quanto alcuni miei collaboratori, in tempi non sospetti, si parla di 3-4 settimane fa, sono venuti in ufficio da me presentandomi la possibilità di un festeggiamento inconico, che avrebbe coinvolto una delle principali piazze di Torino, con un corollario alla partita di sabato, dando alla possibilità a tutti i tifosi di abbracciare la squadra. Io in quel momento ero più concentrato su quelli che sarebbero stati i risultati che si sarebbero dovuti raggiungere, in quanto nella mia esperienza ho visto Scudetti che sono stati vinti all'ultima giornata e Scudetti che sono stati persi all'ultima giornata. E da un lato se vogliamo la scaramanzia, o dall'altro il pragmatismo sabaudo, ha fatto sì' che io non prendessi neanche in considerazione l'ipotesi dei festeggiamenti. Poi essendo passato troppo tempo non è stato possibile realizzarli, quindi se non c'è festa quest'anno in parte è colpa mia. Chiedo scusa ai tifosi, ma sicuramente troveremo il modo per far sì che un abbraccio ci sia, non con le modalità però cui siamo stati abituati negli ultimi anni. I due ragazzi che ho accanto a me mi lasciano un po' di emozione, perchè ho accanto due campioni del mondo, due pentacampioni d'Italia consecutivi, a cui Gigi aggiunge altri quattro titoli, coppe e trofeo nazionali. Parlare di Gigi e Andrea è sicuramente difficile. Già la scorsa volta che mi sono trovato qui a parlare di Gigi, la partite che mi preme sottolineare, prima ancora del campione o i dati che avete tutti sotto gli occhi, sono le sue qualità umane e da parte mia credo che il vero privilegio che ho avuto io in questi anni è di aver avuto Gigi come Capitano della Juventus, perchè il Capitano della Juventus è il Capitano dell'Italia, ma non è il Capitano perchè porta una fascia, ma è Capitano perchè si assume le responsabilità. Un uomo, una persona, che fa la differenza, in campo e fuori dal campo. L'altra volta che mi sono trovato qui, avevo auspicato che a una persona come lui, venisse riconosciuto il massimo riconoscimento individuale, il Pallone d'Oro. Non ha portato bene, quindi spero Gigi che non te lo diano mai e vediamo cosa succede. Dall'altra parte Andrea, mi è capitato più volte e più volte lui ha scherzato con me, di definirlo il miglior acquisto che abbiamo fatto e questo non posso che ribadirlo. Andrea è un altro ragazzo serio, schivo e riservato, il quale meriterebbe non 10, ma 100 volte di più alla luce dei riflettori, che invece un po' per ruolo, un po' per carattere non trova. Non credo che gli manchino le luci dei riflettori conoscendolo, però sicuramente meriterebbe di più le luci dei riflettori. Io dal mio modesto livello tecnico, sapete che sono un difensore, non posso che guardare Andrea con grandissima ammirazione e non sarebbe soprannonimato altrimenti The wall, il muro. E' uno dei più grandi difensori della sua epoca, quando penso a Thiago Silva, Piquè e John Terry, Andrea sta sicuramente in questo elenco di giocatori. Il fatto di averlo con noi, averlo avuto con noi negli scorsi cinque anni e averlo con noi nei prossimi due, è motivo di estremo orgoglio. Abbiamo altri due anni davanti a noi con Andrea e Gigi, cammineremo assieme fino al 2018. Gli obiettivi dalla settimana prossima e per i prossimi due anni sono chiari, la nostra dimensione oltre che nazionale, dove l'obiettivo primario deve rimanere la conquista del campionato italiano, sappiamo che abbiamo la dimensione internazionale per poter sognare concretamente. Io vi ringrazio. Lascio la parola ad Andrea e Gigi per un breve saluto introduttivo per poi lasciare spazio a voi per le domande". (applauso, ndr).

 

BARZAGLI: "Buongiorno a tutti. Sono veramente fiero di me stesso oggi ed emozionato perchè era quello che desideravo: prima di tutto dimostrare di poter giocare in un club prestigioso come la Juve, quindi quando sono arrivato cinque anni e mezzo fa ero veramente con la massima concentrazione, ma anche con quel timore di dover affrontare veramente uno stadio e dei tifosi così importanti, quindi adesso che sono passati 5 anni, dove abbiamo fatto tantissime vittorie e ancora vogliamo proseguire, sono contentissimo di questo rinnovo di due anni e non vedo l'ora di iniziare già da domenica, non vedo l'ora di fare la finale di Coppa Italia e riniziare il prossimo anno. Quindi ringrazio il presidente per le bellissime parole che ha speso su di me, ringrazio la società, il direttore e tutti i suoi collaboratori, gli stessi compagni con i quali abbiamo instaurato un bellissimo rapporto e si vede sul campo".

 

BUFFON: "Sarò breve e conciso. Anch'io come Andrea sono orgogliosi di questo ulteriore atto di fiducia della società e del mondo Juve nei miei confronti. E ci tengo a sottolineare il fatto che la strada che abbiamo intrapreso è una strada fatta di un insieme di forze, le convogliamo tutti per cercare di migliorarci ed arrivare a quel sogno e a quell'obiettivo al quale tutti noi ambiamo e che penso di poter raggiungere assieme ai miei compagni e a questa grande società che ci fa sentire sicuri. Perchè alla fine la vera verità sta nel fatto che un giocatore riesce ad esprimersi a grandissimi livelli e magari anche per più tempo quando si lavora di gruppo, si lavora bene e quando alle spalle ci sono delle persone che sanno il fatto loro e qui non parlo di campo. La mia storia con la Juve penso che tutti la sappiate, mi auguro che possa concludersi nella maniera migliore e con ulteriori gratificazioni. Visto che l'altra volta ero qui a celebrare questo rinnovo con il presidente e con Chiellini, oggi sono sempre col presidente e con Barzagli, sono molto orgoglioso di questo, di condividere con un mio compagno un qualcosa di così importante, perchè alla fine credo che il legame che ci lega in campo e anche fuori, ma quello che mi interessa è sempre stato il campo, è un qualcosa di veramente profondo, di veramente speciale, che nasce dal rispetto. E credo che in tutte le situazioni che si vivono nello sport e nella vita, non sia facile riscontrare tutto questo e questa stima che c'è tra noi giocatori e penso con i dirigenti. E di questo ne sono veramente gratificato".

Gigi l'anno prossimo ti fa qualche effetto giocarti il decimo Scudetto personale? Hai pensato a una maglietta personalizzata con una stella? A Barzagli chiedo che effetto ti fa sapere che compagni e avversari pensino ancora che sei il migliori difensore in circolazione.

BUFFON: "Sinceramente ora vediamo e viviamo questi due anni, cominciamo con molta umiltà il prossimo. Se poi dovesse accadere che io e tutto il mondo Juve auspichiamo, sarebbe una grande soddisfazione, sarebbero davvero dei numeri incredibili, sarebbe la sedicesima stagione con la Juve e in sedici stagioni sarebbero dieci Scudetti e una vittoria di Serie B. Sono numeri veramente importanti che danno un senso e un segnale di continuità incredibile, per me come singolo giocatore, ma proprio di squadra".

BARZAGLI: "Fa piacere essere considerato così, ma io caratterialmente, per come sono fatto, non mi sento e non mi sentirò mai il difensore più forte, anzi, è un motivo in più per poterlo diventare e per poter migliorare. Io mi sento anche a questa età di avere spazio per migliorarmi e quindi cerco sempre di stare al top fisicamente per stare a livelli alti. Imparo anche dai miei compagni, dai miei avversari quando li guardo in televisione. Mi fa piacere, secondo me è una crescita continua anche a questa età e cerco di dimostrarlo sul campo".

La differenza tra voi e le altre big, è data dal fatto che la Juve ha uno zoccolo duro di italiani? In che modo questo influenza i nuovi arrivati? Al presidente: ci sono società che si stanno muovendo per cercare investitori stranieri, anche qui una differenza rispetto alle altre può essere data dal fatto di avere una tradizione italiana anche in questo senso?

BUFFON: "Penso che possa incidere e sia importante avere questo gruppo di ragazzi che inevitabilmente conoscono alla perfezione cosa vuol dire Juventus, cosa vuol dire stare nella Juve, indossare questa maglia e rappresentare questa società fuori dal campo. Ma credo che la forza a questi ragazzi, di poter essere d'aiuto e di conforto, te la dà solo il campo, perchè è vero che il carattere, il carisma ci vogliono, ma la forza con la quale in alcuni momenti dici le cose, le dici perchè è anche il campo che ti fa sentire importante e ti fa sentire ancora un giocatore e uno che vuole arrivare tramite le prestazioni e tramite i comportamenti. Sono cose che vanno di pari passo. La nostra forza nello spogliatoio ci sarà e c'è fino a quando anche il campo dirà che noi siamo gente importante, poi si vedrà".

 

Tuttojuve.com

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Festeggiamenti: Agnelli dice che gli avevano prospettato 4 settimane fa un programma con una festa in una piazza di Torino, ma che lui stesso disse di non organizzare nulla perchè lo scudetto non era ancora vinto. Adesso è tardi, non ci sono i tempi tecnici per organizzare la festa, chiede scusa ai tifosi, si cercherà comunque di fare qualcosa al riguardo.

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Bene quindi per il Presidente Gigi Buffon ha 9 scudetti..almeno a parole rivendichiamo ciò che abbiamo vinto sul campo

Beh direi che il 34 sta un po' dappertutto

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Comunque abbiamo uno charme diverso da tutte le altre squadre, c'è poco da fare. Ma guardateli come sono tutti eleganti, compunti, precisi, maturi...altrove vedo di certe presentazioni, di certi atteggiamenti, di certe conferenze che paiono messe su nelle fiere del quartierino. Qua c'è modo e professionalità, si vede lontano un miglio.

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Conferenza stampa di Gigi e Andrea

 

 

Scusatemi, non ho saputo resistere :d

.uah

 

 

Beh direi che il 34 sta un po' dappertutto

Lo so ma sentire certe cose in viva voce in una conferenza stampa ufficiale ha più effetto

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Che mentalità: "mancano solo 7 anni a festeggiare il secolo di proprietà, ci prepareremo a gestire il secolo successivo!"!!!!!!!!!!!

 

La dimensione della Juve non sono le mere stagioni ma i decenni, i secoli. La Juventus c'è sempre. Se non ci si orienta verso queste misure temporali non si capisce cosa siano la Juventus e la sua grandezza di Club che è, essenzialmente e primariamente, una dinastia calcistica.

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che stile.

Buffon "non ho vinto il pallone d'oro perchè non ho fatto abbastanza; è colpa mia! .allah

stile è stile, ma sappiamo tutti che non è la realtà dei fatti :(

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