Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

Mormegil

Guerra di Siria e situazione mediorientale: news e commenti

Post in rilievo

Vabbè dai, era prevedibile che prima o poi sarebbe caduta questa assurdità, era un divieto ridicolo 30 anni fa ma ora era proprio da sbellicarsi dalle risate, praticamente sono 20 anni che in tutte le case saudite c'è laTV satellitare (e quindi vedi tutti i canali, arabi e non, tanto che Oprah Winfrey era diventata una star assoluta in Arabia), da anni hai pure la tv on demand, Netflix, tutto, ma niente cinema perché immorali. :risata3:

Senza contare che se andavi in Bahrain o a Dubai nei cinema trovavi più sauditi che popcorn! :patpat:

Non lo conosco ma sbaglio o questo ragazzo sta portando più di qualche novità.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non lo conosco ma sbaglio o questo ragazzo sta portando più di qualche novità.

 

Quello si, ma era inevitabile, ha 32 anni, è nato e cresciuto in un mondo diverso da quello dei dinosauri che c'erano fino a poco tempo fa, sa che tutto il resto del pianeta (a cominciare dagli altri arabi) hanno sempre preso per i fondelli i sauditi per questi divieti ridicoli che hanno solo loro (guida donne e cinema su tutti) e sta sistemando un po' di cose, anche perché uno con un minimo di sale in zucca sa che ormai certi divieti sono pura ipocrisia nel 2017.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Per farVi capire che potere e che potenza "di fuoco" hanno i sionisti nel Mondo ( controllano quasi tutte le maggiori Banke , mass media , e i vertici di gruppi di potere decisionale )

Ho trovato un "interessante " e breve video su youtube ( dura meno di 2 minuti ) molto " significativo" ( poi continuate " la ricerca ... " per conto Vostro : ... ...... .brr

io ti consiglio di non guardare questi video razzisti, ce ne sono una miriade su youtube, spazzatura, veleno per la mente.

il sionismo è un movimento politico come ce ne sono tantissimi al mondo, ne più ne meno.

ci sono ebrei che occupano posti importanti ? vuol dire che sono ebrei bravi, capaci e preparati; niente di più, niente di meno.

mario draghi non è sionista ne ebreo a quel che mi risulta eppure occupa ed ha occupato posti importantissimi...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Per farVi capire che potere e che potenza "di fuoco" hanno i sionisti nel Mondo ( controllano quasi tutte le maggiori Banke , mass media , e i vertici di gruppi di potere decisionale )

Ho trovato un "interessante " e breve video su youtube ( dura meno di 2 minuti ) molto " significativo" ( poi continuate " la ricerca ... " per conto Vostro : ... ...... .brr

video vecchio tanti di loro ricoprono altre cariche anche se spesso sostituiti nda altri ebrei

tipo la fed che da 40 è gestita da ebrei forse martedi cambierà

 

io ti consiglio di non guardare questi video razzisti, ce ne sono una miriade su youtube, spazzatura, veleno per la mente.

il sionismo è un movimento politico come ce ne sono tantissimi al mondo, ne più ne meno.

ci sono ebrei che occupano posti importanti ? vuol dire che sono ebrei bravi, capaci e preparati; niente di più, niente di meno.

mario draghi non è sionista ne ebreo a quel che mi risulta eppure occupa ed ha occupato posti importantissimi...

che gli ebrei siano bravi anzi i più bravi nel capitalismo non c'è dubbio

che creino una rete di relazioni semichiusa non c'è dubbio neanche

di sicuro questo è un merito

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

che gli ebrei siano bravi anzi i più bravi nel capitalismo non c'è dubbio

che creino una rete di relazioni semichiusa non c'è dubbio neanche

di sicuro questo è un merito

 

ma sono come tutti gli altri, ci sono quelli intelligenti, quelli asini, quelli onesti, disonesti ecc... ecc..

noi abbiamo sfornato massoni, piduisti e chi più ne ha ne metta, siamo i maestri del complotto e delle relazioni semichiuse.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

io ti consiglio di non guardare questi video razzisti, ce ne sono una miriade su youtube, spazzatura, veleno per la mente.

il sionismo è un movimento politico come ce ne sono tantissimi al mondo, ne più ne meno.

ci sono ebrei che occupano posti importanti ? vuol dire che sono ebrei bravi, capaci e preparati; niente di più, niente di meno.

mario draghi non è sionista ne ebreo a quel che mi risulta eppure occupa ed ha occupato posti importantissimi...

 

Sì , può darsi ,

diciamo che : mi sentirei più sicuro se a tirar le fila del burattino Donald Trump & Co. ( per dirne uno ) , invece dell'Elite giudaico-neocapitaliste , ci fossero degli italiani ..... ;)

Per quanto riguarda se "sono bravi ...." , il "discorso " si farebbe lungo da spiegare , certo: Se "sei" (per dire ) una rapa non vai , comunque, da nessuna parte .

Basta capire un pò come "funziona " la politica a certi livelli ( ed essere sufficientemente perspicaci ) .

Solo un giovane-inesperto-sprovveduto ( che si affaccia per la prima volta al "mondo reale " ) può accomunare la politica di altissimo livello dirigista con ... l'Atletica .

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

ma sono come tutti gli altri, ci sono quelli intelligenti, quelli asini, quelli onesti, disonesti ecc... ecc..

noi abbiamo sfornato massoni, piduisti e chi più ne ha ne metta, siamo i maestri del complotto e delle relazioni semichiuse.

non sono d'accordo negli affari e nelle relazioni sono i migliori pare anche come gionalisti

nessun popolo è uguale alcuni hanno propensione per determinate cose che si accumulano nel corso della storia

quella degli ebrei negli affari probabilmente va trovata nel fatto che era l'unica religione che permetteva l'attiva creditizia guadaganre denaro sul denaro

i tedeschi sono efficienti

gli italiani sono creativi

in estremo oriente sono laboriosi

questi non sono luoghi comuni ma dati di fatto

questo è anche il bello del mondo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

io ti consiglio di non guardare questi video razzisti, ce ne sono una miriade su youtube, spazzatura, veleno per la mente.

il sionismo è un movimento politico come ce ne sono tantissimi al mondo, ne più ne meno.

ci sono ebrei che occupano posti importanti ? vuol dire che sono ebrei bravi, capaci e preparati; niente di più, niente di meno.

mario draghi non è sionista ne ebreo a quel che mi risulta eppure occupa ed ha occupato posti importantissimi...

secondo me per contare bisogna conoscere persone che contano ed esser nel loro network, prima di tutto. E questo vale non solo ad alto livello, ma in qualsiasi organizzazione o azienda. Magari in certi posti meglio esser ebrei, in altri di CL, in altri serve far l igiene dentale del presidente del consiglio, ecc.. se pensi che chi occupa certi posti lo fa perchè è bravo capace e preparato, mi devi spiegar perchè george w bush fa il presidente, o perchè quasi ci riesce la moglie di clinton o i kennedy senatori..casualità secondo te che siano imparentati con presidenti?

Non scherziamo nemmeno

 

Io sta spazzatura non la avrei guardata, ma adesso che mi dici di non guardarla, la guardo.

 

Non mi piace che qualcun altro pensi al posto mio

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

secondo me per contare bisogna conoscere persone che contano ed esser nel loro network, prima di tutto. E questo vale non solo ad alto livello, ma in qualsiasi organizzazione o azienda. Magari in certi posti meglio esser ebrei, in altri di CL, in altri serve far l igiene dentale del presidente del consiglio, ecc.. se pensi che chi occupa certi posti lo fa perchè è bravo capace e preparato, mi devi spiegar perchè george w bush fa il presidente, o perchè quasi ci riesce la moglie di clinton o i kennedy senatori..casualità secondo te che siano imparentati con presidenti?

Non scherziamo nemmeno

 

Io sta spazzatura non la avrei guardata, ma adesso che mi dici di non guardarla, la guardo.

 

Non mi piace che qualcun altro pensi al posto mio

 

ma io son d'accordo che ci sia mafia al mondo, ed altre cose, in ogni settore.

ma capisci che quel video è pura propaganda antisemita. poi si hai ragione non dovevo consigliare, ognuno guarda e crede quello che vuole.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

Gerusalemme, il patriarca del Libano convoca un summit islamo-cristiano

Il primate maronita Béchara Boutros Raï: «La mossa Usa è uno schiaffo ai cristiani d’Oriente»

 

Gerusalemme, il patriarca del Libano convoca un summit islamo-cristiano&--#60;/h3&--#62;

&--#60;p&--#62;La decisione dell’attuale Amministrazione Usa di trasferire l’ambasciata statunitense in Israele da Tel Aviv «è uno schiaffo per i palestinesi, per i cristiani d’Oriente, per i musulmani e tutti gli arabi». La mossa del presidente Donald Trump «ha demolito gli sforzi di pace tra Israele, Palestina e Paesi arabi, ha alimentato il fuoco di una nuova intifada e trasformato Gerusalemme, la città della pace, in una città di guerra». Sono queste le parole chiare espresse dal patriarca maronita Béchara Boutros Raï sulle conseguenze del passo controverso compiuto dalla leadership statunitense in merito al riconoscimento di sovranità israeliana sull’intera Città Santa.  &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62; &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;Il primate della Chiesa maronita le ha pronunciate nel corso dell’omelia, durante la liturgia eucaristica celebrata domenica scorsa presso la sede patriarcale di Bkerkè. Domani, giovedì 14 dicembre – riferiscono all’agenzia &--#60;span class="corsivo"&--#62;Fides &--#60;/span&--#62;fonti libanesi – il patriarca ha convocato sempre a Bkerkè un summit islamo-cristiano al quale prenderanno parte i capi e i rappresentanti delle Chiese e delle comunità cristiane insieme ad alti esponenti delle diverse comunità musulmane presenti in Libano, allo scopo di esprimere una posizione comune sulla questione di Gerusalemme e le nuove tensioni scatenate intorno alla Città Santa dalle disposizioni dell’Amministrazione Trump, che secondo il patriarca Raï contraddicono i criteri di legalità internazionale.  &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62; &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;Domenica scorsa, in Libano, anche il patriarca di Antiochia dei greco-ortodossi, Yohanna Yazigi, ha fortemente criticato la decisione americana di stabilire la sua ambasciata a Gerusalemme, definendola «una violazione del diritto internazionale» e una grave ingiustizia nei confronti dei palestinesi, destinata ad alimentare conflitti e sabotare tutti i tentativi di pacificazione in atto nella regione.  &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62; &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;In Libano, nazione che ospita ancora 400mila profughi palestinesi, già da domenica scorsa sono sfociate in scontri con le forze di sicurezza le manifestazioni di protesta convocate davanti all’ambasciata statunitense di Beirut nel distretto di Awkar per protestare contro le decisioni dell’Amministrazione Usa&--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62; &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;il libano praticamente nellemani di hezbollah&--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;laguerra voluta da israele si avvicina&--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;il gioco di trump aveva una logica e si starealizzando&--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;esitti tuttaltro che certi&--#60;/p&--#62;

&--#60;/div&--#62;

&--#60;div class="ls-articoloCatenaccio" style="font-size: 18px;"&--#62;Il primate maronita Béchara Boutros Raï: «La mossa Usa è uno schiaffo ai cristiani d’Oriente»&--#60;/div&--#62;

&--#60;/div&--#62;

&--#60;p&--#62; &--#60;/p&--#62;

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

ma io son d'accordo che ci sia mafia al mondo, ed altre cose, in ogni settore.

ma capisci che quel video è pura propaganda antisemita. poi si hai ragione non dovevo consigliare, ognuno guarda e crede quello che vuole.

son contrario alle censure, comunque ti do atto che pare la solita inutile frittura mista, e pure datata :-)

 

Non si deve aver paura, se è fuffa si squalifica da sè

 

Mentre se la oscuri le dai importanza

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Gerusalemme, il patriarca del Libano convoca un summit islamo-cristiano

Il primate maronita Béchara Boutros Raï: «La mossa Usa è uno schiaffo ai cristiani d’Oriente»

 

Gerusalemme, il patriarca del Libano convoca un summit islamo-cristiano&--#60;/h3&--#62;

&--#60;p&--#62;La decisione dell’attuale Amministrazione Usa di trasferire l’ambasciata statunitense in Israele da Tel Aviv «è uno schiaffo per i palestinesi, per i cristiani d’Oriente, per i musulmani e tutti gli arabi». La mossa del presidente Donald Trump «ha demolito gli sforzi di pace tra Israele, Palestina e Paesi arabi, ha alimentato il fuoco di una nuova intifada e trasformato Gerusalemme, la città della pace, in una città di guerra». Sono queste le parole chiare espresse dal patriarca maronita Béchara Boutros Raï sulle conseguenze del passo controverso compiuto dalla leadership statunitense in merito al riconoscimento di sovranità israeliana sull’intera Città Santa.  &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62; &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;Il primate della Chiesa maronita le ha pronunciate nel corso dell’omelia, durante la liturgia eucaristica celebrata domenica scorsa presso la sede patriarcale di Bkerkè. Domani, giovedì 14 dicembre – riferiscono all’agenzia &--#60;span class="corsivo"&--#62;Fides &--#60;/span&--#62;fonti libanesi – il patriarca ha convocato sempre a Bkerkè un summit islamo-cristiano al quale prenderanno parte i capi e i rappresentanti delle Chiese e delle comunità cristiane insieme ad alti esponenti delle diverse comunità musulmane presenti in Libano, allo scopo di esprimere una posizione comune sulla questione di Gerusalemme e le nuove tensioni scatenate intorno alla Città Santa dalle disposizioni dell’Amministrazione Trump, che secondo il patriarca Raï contraddicono i criteri di legalità internazionale.  &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62; &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;Domenica scorsa, in Libano, anche il patriarca di Antiochia dei greco-ortodossi, Yohanna Yazigi, ha fortemente criticato la decisione americana di stabilire la sua ambasciata a Gerusalemme, definendola «una violazione del diritto internazionale» e una grave ingiustizia nei confronti dei palestinesi, destinata ad alimentare conflitti e sabotare tutti i tentativi di pacificazione in atto nella regione.  &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62; &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;In Libano, nazione che ospita ancora 400mila profughi palestinesi, già da domenica scorsa sono sfociate in scontri con le forze di sicurezza le manifestazioni di protesta convocate davanti all’ambasciata statunitense di Beirut nel distretto di Awkar per protestare contro le decisioni dell’Amministrazione Usa&--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62; &--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;il libano praticamente nellemani di hezbollah&--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;laguerra voluta da israele si avvicina&--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;il gioco di trump aveva una logica e si starealizzando&--#60;/p&--#62;

&--#60;p&--#62;esitti tuttaltro che certi&--#60;/p&--#62;

&--#60;/div&--#62;

&--#60;div class="ls-articoloCatenaccio" style="font-size: 18px;"&--#62;Il primate maronita Béchara Boutros Raï: «La mossa Usa è uno schiaffo ai cristiani d’Oriente»&--#60;/div&--#62;

&--#60;/div&--#62;

&--#60;p&--#62; &--#60;/p&--#62;

Non c'è nulla di strano, chiunque conosca i cristiani del Levante lo sa benissimo che sono anti-sionisti fino al midollo, solo nei film di qualche sionista nostrano i cristiani d'oriente stanno con Israele. Oggi per dire in Giordania tutte le chiese hanno suonato le campane insieme in un gesto simbolico di protesta contro la decisione di Trump.

Quasi ogni arabo quando si parla di Gerusalemme, resistenza, ecc conosce a memoria 4-5 canzoni che hanno segnato un'epoca, sono tutte, ma dico tutte, di arabi cristiani. Fayrouz, Julia Boutrous, Marcel Khalifa, ecc.

 

La seguente (con sottotitoli in inglese ) è senza dubbio la più famosa canzone araba per Gerusalemme, opera di Fayrouz, una delle più grandi cantanti del mondo arabo, libanese maronita.

 

 

 

 

Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Non c'è nulla di strano, chiunque conosca i cristiani del Levante lo sa benissimo che sono anti-sionisti fino al midollo, solo nei film di qualche sionista nostrano i cristiani d'oriente stanno con Israele. Oggi per dire in Giordania tutte le chiese hanno suonato le campane insieme in un gesto simbolico di protesta contro la decisione di Trump.

Quasi ogni arabo quando si parla di Gerusalemme, resistenza, ecc conosce a memoria 4-5 canzoni che hanno segnato un'epoca, sono tutte, ma dico tutte, di arabi cristiani. Fayrouz, Julia Boutrous, Marcel Khalifa, ecc.

 

La seguente (con sottotitoli in inglese ) è senza dubbio la più famosa canzone araba per Gerusalemme, opera di Fayrouz, una delle più grandi cantanti del mondo arabo, libanese maronita.

Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

le religioni dovrebbero starsene fuori. Dovrebbe esser una trattativa tra due popoli e due stati. Quando le religioni si intromettono fanno sempre casini irrimediabili.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

io ti consiglio di non guardare questi video razzisti, ce ne sono una miriade su youtube, spazzatura, veleno per la mente.

il sionismo è un movimento politico come ce ne sono tantissimi al mondo, ne più ne meno.

ci sono ebrei che occupano posti importanti ? vuol dire che sono ebrei bravi, capaci e preparati; niente di più, niente di meno.

mario draghi non è sionista ne ebreo a quel che mi risulta eppure occupa ed ha occupato posti importantissimi...

 

Lo sai quale è il punto? Che a furia di tollerare certe opinioni-latrina, certi video ignobili e cialtroneschi si finisce per sdoganare l'odio nei confronti degli ebrei: perché i miserabili che veicolano (impunemente) spazzatura del genere possono raccontarmi quello che vogliono, di antisionismo e stronzate varie, peccato che qui si tratti di antisemitismo bello e buono e la prova provante è quella vergognosa stella gialla che campeggia in bella vista all'apertura del video.

 

Una stella gialla ebraica (e non azzura-Israele, si badi bene!) identica a queste:

2rr6tms.png

 

Chissà se anche questi bimbi facevano parte del tentacolare potere giudaico-sionista.... .doh

 

Schifo e vergogna! .stomale

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

le religioni dovrebbero starsene fuori. Dovrebbe esser una trattativa tra due popoli e due stati. Quando le religioni si intromettono fanno sempre casini irrimediabili.

 

La religione infatti non c'entra, i cristiani del Levante sono anti-sionisti per il semplice fatto che sono arabi, quindi ritengono il sionismo un'ideologia colonizzatrice! Però è evidente che in Occidente ci sono un bel po' di adepti del sionismo che cercano di tirare in ballo le "radici giudaico-cristiane" e via dicendo come a voler dire che un "buon cristiano" dovrebbe stare con i "fratelli ebrei", è chi parte da questi presupposti a strumentalizzare la religione, non il cristiano di Betlemme, di Beirut o di Damasco.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

I leader islamici: “Gerusalemme Est diventi la capitale della Palestina”

 

Vertice a Istanbul, Abu Mazen: Usa screditati . Ma i sauditi ammorbidiscono il testo finale

 

APTOPIX_Turkey_Jerusalem_Islamic_Summit_46326jpg-14806_1513181204-kknF-U11011469527489qgC-1024x576%40LaStampa.it.jpg

 

 

GIORDANO STABILE

INVIATO A BEIRUT

 

Gerusalemme Est deve essere la capitale dei palestinesi. L’America di Trump non è più credibile come un mediatore. La difesa della Città Santa resta la “linea rossa” per tutti i musulmani. Al vertice di Istanbul le 57 nazioni dell’Organizzazione dei Paesi islamici si sono compattate. Ma al di là della retorica di fuoco del padrone di casa, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, la spaccatura fra moderati, guidati dall’Arabia Saudita, e il “fronte della resistenza” a leadership iraniana, è rimasta sotto alla superficie e, alla fine, il punto di mediazione ricalca le posizioni tradizionali di Riad e lascia la porta aperta a una trattativa con Israele.

 

 

Al vertice hanno partecipato 48 Paesi, con una ventina di capi di Stato e di governo. Tutti si sono trovati d’accordo nel dichiarare “Gerusalemme Est capitale dello Stato di Palestina”. Le nazioni islamiche hanno poi chiesto agli altri Paesi di seguirli su questa linea. A ben guardare è un proclama accettabile anche in Occidente, perché di fatto riconosce la parte occidentale della città come capitale dello Stato ebraico e quindi punta alla soluzione “due popoli, due Stati” portata avanti dagli accordi di Oslo in poi.

 

È il leader turco Erdogan, nel suo discorso, ad alzare i toni dello scontro. Attacca gli Stati Uniti e Israele. «Oggi abbiamo mostrato al mondo l’unità del mondo islamico – ribadisce -. La decisione di Trump getta nel caos la regione, dà forza ai fanatici e mette fine al processo di pace». Poi alza ancora il tiro: il presidente americano «ha una mentalità sionista», è del tutto sbilanciato a favore di Israele. Ha toccato «la linea rossa dei musulmani» è per questo non ha più i requisiti di mediatore.

 

Il presidente palestinese Abu Mazen ripete lo stesso concetto. La fine della mediazione americana, nei piani del vecchio raiss, conduce a un’azione opposta quella seguita da 25 anni. Abu Mazen, di fronte ai “fratelli islamici”, rivela che l’Autorità palestinese ha «cancellato tutti gli accordi con Israele», compreso Oslo, si rivolgerà al Consiglio di sicurezza dell’Onu e chiederà la «piena ammissione» alla Nazioni Unite: «Non ci sarà pace finché Al-Quds (Gerusalemme) non sarà riconosciuta come capitale dello Stato di Palestina». I toni di Abu Mazen rimandano alla soluzione a «uno Stato», un balzo indietro nel tempo, che piace agli oltranzisti. Non a caso è il presidente iraniano Hassan Rohani a fare eco alle sue parole: «Non si è raggiunta la pace in Medio Oriente perché i mediatori Usa non sono mai stati onesti». Rohani ha limato la sua posizione in un bilaterale a porte chiuse con Erdogan, ma resta inaccettabile per l’Arabia Saudita. A Istanbul la delegazione saudita è di secondo livello eppure sono le parole di Re Salman, da Riad, a esprimere il punto finale. «Il Regno – precisa – chiede una soluzione politica e il ripristino dei diritti legittimi dei palestinesi, incluso quello di uno Stato indipendente con capitale Gerusalemme Est».

Re Salman evita di criticare l’America. Dalla Casa Bianca arriva una prima risposta: Trump «resta impegnato» a elaborare il suo piano, «di cui beneficeranno sia il popolo israeliano che quello palestinese». Dietro le quinte, i sauditi sottolineano come Trump abbia lasciato i confini della Città Santa da «stabilirsi» e quindi c’è spazio per la soluzione “due popoli, due Stati” e il loro piano di pace, anche se modificato nei colloqui fra il principe ereditario Mohammed bin Salman e l’inviato della Casa Bianca Jared Kushner, con il sobborgo di Abu Dis destinato a diventare capitale palestinese. Ed è proprio sull’erede al trono che punta lo Stato ebraico per riaprire le trattative. Ieri il ministro israeliano dell’intelligence Yisrael Katz lo ha invitato esplicitamente in Israele, dopo la sua visita in incognito dello scorso settembre.

 

La Stampa

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Vertice a Istanbul, Abu Mazen: Usa screditati . Ma i sauditi ammorbidiscono il testo finale

......

 

vediamo cosa ha in mente l'amministrazione americana, questo piano "di cui beneficeranno sia il popolo israeliano che quello palestinese" qui si gioca la credibilità USA non solo per il medioriente, ma pure per la UE.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Intanto in Medio Oriente continuano ad esserci 2 fronti tra i paesi sunniti (Turchia e Qatar da una parte, Arabia, Emirati, Bahrain ed Egitto dall'altra), con altri paesi (Giordania, Marocco e Kuwait) ritenuti più vicini ai sauditi che ai turchi ma non completamente allineati sulle loro posizioni. Una di queste divergenze ultimamente è venuta a galla con la vicenda di Gerusalemme, visto che Giordania, Marocco e Kuwait si sono trovate sulle posizioni turche (molto dure verso la decisione di Trump) più che su quelle saudite (sostanzialmente indifferenti alla vicenda).

 

Diversi siti arabi parlano di un Muhammad bin Salman che avrebbe esercitato pressioni enormi su Re Abdallah di Giordania per non farlo andare al vertice straordinario dei paesi islamici a Istanbul (Arabia, Egitto ed Emirati l'hanno praticamente snobbato), il Re ci è andato lo stesso e la cosa non è andata giù ai sauditi. E cosa ti fa quel volpone di Bin Salman? Sequestra in Arabia (ufficialmente per indagini relative a vicende di corruzione) il più importante uomo d'affari giordano (che ha anche cittadinanza saudita), il miliardario Sabih Al Masri, azionista di maggioranza della più importante banca giordana (la Arab Bank) e con investimenti in tutti i settori nevralgici dell'economia giordana (turistico e alberghiero in particolare).

 

A quanto pare i sauditi hanno voluto mandare un messaggio a Re Abdallah, se non stai con noi al 100% possiamo anche voltarti le spalle, inutile dire che in quel caso le conseguenze sarebbero devastanti per la Giordania, visto che dopo aver perso il mercato iracheno l'Arabia rimane l'unico partner commerciale rilevante nell'area per le aziende giordane.

 

Ieri Al Masri è stato rilasciato ma non trapela nulla di ufficiale sui reali motivi del sequestro.

 

https://www.alaraby.co.uk/english/news/2017/12/17/saudi-arabia-releases-influential-jordanian-businessman-sabih-al-masri

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Intanto in Medio Oriente continuano ad esserci 2 fronti tra i paesi sunniti (Turchia e Qatar da una parte, Arabia, Emirati, Bahrain ed Egitto dall'altra), con altri paesi (Giordania, Marocco e Kuwait) ritenuti più vicini ai sauditi che ai turchi ma non completamente allineati sulle loro posizioni. Una di queste divergenze ultimamente è venuta a galla con la vicenda di Gerusalemme, visto che Giordania, Marocco e Kuwait si sono trovate sulle posizioni turche (molto dure verso la decisione di Trump) più che su quelle saudite (sostanzialmente indifferenti alla vicenda).

 

Diversi siti arabi parlano di un Muhammad bin Salman che avrebbe esercitato pressioni enormi su Re Abdallah di Giordania per non farlo andare al vertice straordinario dei paesi islamici a Istanbul (Arabia, Egitto ed Emirati l'hanno praticamente snobbato), il Re ci è andato lo stesso e la cosa non è andata giù ai sauditi. E cosa ti fa quel volpone di Bin Salman? Sequestra in Arabia (ufficialmente per indagini relative a vicende di corruzione) il più importante uomo d'affari giordano (che ha anche cittadinanza saudita), il miliardario Sabih Al Masri, azionista di maggioranza della più importante banca giordana (la Arab Bank) e con investimenti in tutti i settori nevralgici dell'economia giordana (turistico e alberghiero in particolare).

 

A quanto pare i sauditi hanno voluto mandare un messaggio a Re Abdallah, se non stai con noi al 100% possiamo anche voltarti le spalle, inutile dire che in quel caso le conseguenze sarebbero devastanti per la Giordania, visto che dopo aver perso il mercato iracheno l'Arabia rimane l'unico partner commerciale rilevante nell'area per le aziende giordane.

 

Ieri Al Masri è stato rilasciato ma non trapela nulla di ufficiale sui reali motivi del sequestro.

 

https://www.alaraby....-sabih-al-masri

 

volevo chiederti visto che conosci bene il mondo arabo mediorientale, chi comanda storicamente li ? cioè chi detta la linea, influenza, trascina l'opinione pubblica?

per il mondo sciita penso sia facile intuire che è l'iran, ma per i sunniti ?

oggi sembrerebbe erdogan, ma la popolazione turca anche se sunnita non è araba e penso conti questo.., io penserei l'arabia saudita, ma sono alleati degli americani, boh.

forse l'egitto ? so che li c'è l'università islamica di Al Azhar, una sorta di vaticano dei musulmani sunniti.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

volevo chiederti visto che conosci bene il mondo arabo mediorientale, chi comanda storicamente li ? cioè chi detta la linea, influenza, trascina l'opinione pubblica?

per il mondo sciita penso sia facile intuire che è l'iran, ma per i sunniti ?

oggi sembrerebbe erdogan, ma la popolazione turca anche se sunnita non è araba e penso conti questo.., io penserei l'arabia saudita, ma sono alleati degli americani, boh.

forse l'egitto ? so che li c'è l'università islamica di Al Azhar, una sorta di vaticano dei musulmani sunniti.

Un'opinione pubblica araba unitaria ormai non esiste, poteva esistere ai tempi di Re Feisal o di Nasser, oggi non più, quindi non si può parlare di un leader in grado di influenzare tutti. La guerra del golfo segnò la prima rottura, Saddam era odiato nei paesi del golfo, amato negli altri paesi arabi. Oggi è un po' la stessa cosa, il personaggio politico che polarizza maggiormente l'opinione pubblica araba è sicuramente Erdogan, molti lo amano, molti lo odiano. A livello locale posso dirti che i vari sovrani del golfo sono sicuramente quelli più apprezzati dai loro popoli, mentre Sisi in Egitto e Abu Mazen in Palestina sono probabilmente quelli più odiati.

Oggi più che di leader politici parlerei di influenza di personaggi televisivi, predicatori, blogger, ecc. Probabilmente un Feisal Al Qassem o Ahmad Al Shugairi, presentatori di programmi e talk show popolarissimi, riescono a influenzare l'opinione pubblica araba più di qualsiasi politico.

 

Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

L'Assemblea generale Onu boccia Gerusalemme capitale di Israele. Nikki Haley: "Usa ricorderanno questo voto"

 

Minaccioso intervento dell'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, prima del voto sulla risoluzione di condanna del riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele da parte di Trump. Netanyahu: "Qualunque sia l'esito, Gerusalemme è la nostra capitale"

 

172411018-83459ff8-af40-4412-902f-ea057543591f.jpg

Nikki Haley, ambasciatrice Usa all'Onu (ansa)

 

 

 

NEW YORK - L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha bocciato la decisione di Donald Trump di spostare l'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, con l'implicito riconoscimento della Città Santa quale capita di Israele. Tra i voti a favore della risoluzione quello dell'Italia, insieme a 25 paesi dell'Unione europea, tra cui Francia, Germania e Regno Unito.

 

La convocazione dell'Assemblea generale è stata richiesta dai rappresentanti di Turchia e Yemen, a seguito del veto posto il 19 dicembre dagli Stati Uniti a una bozza di risoluzione simile proposta dall'Egitto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Nell'Assemblea generale, nessuno dei 193 stati rappresentati possiede il potere di veto, a differenza del Consiglio di Sicurezza dove i membri permanenti Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti possono bloccare con un solo voto qualsiasi risoluzione.

 

L'ambasciatore dello Yemen, Khaled Hussein Mohamed Alyemany, presentando il testo della risoluzione ha definito l'azione di Trump "una palese violazione dei diritti del popolo palestinese e delle nazioni arabe, e di tutti i musulmani e cristiani nel mondo".

 

Duro e persino minaccioso intervento dell'ambasciatrice Usa all'Onu, Nikki Haley: "L'America sposterà la sua ambasciata a Gerusalemme, ed è questa la cosa giusta da fare. Nessun voto alle Nazioni Unite farà la differenza. Ma questo è un voto che gli Stati Uniti ricorderanno, ricorderanno il giorno in cui sono stati attaccati per aver esercitato il loro diritto come nazione sovrana.azione sovrana. Questo voto farà la differenza su come gli americani guarderanno l'Onu e i Paesi che ci mancheranno di rispetto. Ricorderemo questo voto".

 

A seguire, il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu: "Prima di questo incontro, uno Stato membro delle Nazioni unite ha minacciato tutti gli altri membri, è stato chiesto a tutti di votare 'no' per non affrontare conseguenze. Questo è bullismo. Non ci lasceremo intimidire, il mondo è più grande di cinque nazioni (i membri permanenti al Consiglio di sicurezza Onu). Potete essere forti, ma ciò non vuol dire che abbiate ragione".

 

L'ambasciatore israeliano Danny Danon: "Questo voto finirà nel secchio della spazzatura della storia. Nessuna risoluzione dell'Assemblea Generale ci farà uscire da Gerusalemme".

 

Il ministro degli Esteri palestinese, Riyad al Maliki, ha aperto il suo discorso sottolineando come "la decisione degli Stati Uniti non influenzerà lo status di Gerusalemme, ma colpisce la condizione degli Stati Uniti come mediatore di pace". "Gerusalemme è la chiave per la pace e per la guerra - ha ricordato il diplomatico palestinese -. Gli Stati Uniti hanno perso un'opportunità per rivedere la decisione e unirsi alla comunità internazionale ponendo fine al suo isolamento nel mondo". La decisione di Washington invece serve il governo israeliano e incoraggia l'estremismo e il terrorismo nella regione".

 

Prevedendo la probabile approvazione della risoluzione da parte dell'Assemblea generale, il voto il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito le Nazioni Unite "la casa delle bugie". "Israele respinge il voto ancor prima del suo esito - le parole del premier -. La dichiarazione di Trump del 6 dicembre (l'annuncio dello spostamento dell'ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, ndr) si distacca da decenni di politica Usa basata sulla convinzione, e con il consenso internazionale, che la sorte di Gerusalemme può essere decisa da un negoziato. Gerusalemme è la capitale di Israele, qualunque sia il risultato del voto" all'Onu.

 

Fonte: Repubblica

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

L'Assemblea generale Onu boccia Gerusalemme capitale di Israele. Nikki Haley: "Usa ricorderanno questo voto"

 

Minaccioso intervento dell'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, prima del voto sulla risoluzione di condanna del riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele da parte di Trump. Netanyahu: "Qualunque sia l'esito, Gerusalemme è la nostra capitale"

 

172411018-83459ff8-af40-4412-902f-ea057543591f.jpg

Nikki Haley, ambasciatrice Usa all'Onu (ansa)

 

 

 

NEW YORK - L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha bocciato la decisione di Donald Trump di spostare l'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, con l'implicito riconoscimento della Città Santa quale capita di Israele. Tra i voti a favore della risoluzione quello dell'Italia, insieme a 25 paesi dell'Unione europea, tra cui Francia, Germania e Regno Unito.

 

La convocazione dell'Assemblea generale è stata richiesta dai rappresentanti di Turchia e Yemen, a seguito del veto posto il 19 dicembre dagli Stati Uniti a una bozza di risoluzione simile proposta dall'Egitto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Nell'Assemblea generale, nessuno dei 193 stati rappresentati possiede il potere di veto, a differenza del Consiglio di Sicurezza dove i membri permanenti Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti possono bloccare con un solo voto qualsiasi risoluzione.

 

L'ambasciatore dello Yemen, Khaled Hussein Mohamed Alyemany, presentando il testo della risoluzione ha definito l'azione di Trump "una palese violazione dei diritti del popolo palestinese e delle nazioni arabe, e di tutti i musulmani e cristiani nel mondo".

 

Duro e persino minaccioso intervento dell'ambasciatrice Usa all'Onu, Nikki Haley: "L'America sposterà la sua ambasciata a Gerusalemme, ed è questa la cosa giusta da fare. Nessun voto alle Nazioni Unite farà la differenza. Ma questo è un voto che gli Stati Uniti ricorderanno, ricorderanno il giorno in cui sono stati attaccati per aver esercitato il loro diritto come nazione sovrana.azione sovrana. Questo voto farà la differenza su come gli americani guarderanno l'Onu e i Paesi che ci mancheranno di rispetto. Ricorderemo questo voto".

 

A seguire, il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu: "Prima di questo incontro, uno Stato membro delle Nazioni unite ha minacciato tutti gli altri membri, è stato chiesto a tutti di votare 'no' per non affrontare conseguenze. Questo è bullismo. Non ci lasceremo intimidire, il mondo è più grande di cinque nazioni (i membri permanenti al Consiglio di sicurezza Onu). Potete essere forti, ma ciò non vuol dire che abbiate ragione".

 

L'ambasciatore israeliano Danny Danon: "Questo voto finirà nel secchio della spazzatura della storia. Nessuna risoluzione dell'Assemblea Generale ci farà uscire da Gerusalemme".

 

Il ministro degli Esteri palestinese, Riyad al Maliki, ha aperto il suo discorso sottolineando come "la decisione degli Stati Uniti non influenzerà lo status di Gerusalemme, ma colpisce la condizione degli Stati Uniti come mediatore di pace". "Gerusalemme è la chiave per la pace e per la guerra - ha ricordato il diplomatico palestinese -. Gli Stati Uniti hanno perso un'opportunità per rivedere la decisione e unirsi alla comunità internazionale ponendo fine al suo isolamento nel mondo". La decisione di Washington invece serve il governo israeliano e incoraggia l'estremismo e il terrorismo nella regione".

 

Prevedendo la probabile approvazione della risoluzione da parte dell'Assemblea generale, il voto il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito le Nazioni Unite "la casa delle bugie". "Israele respinge il voto ancor prima del suo esito - le parole del premier -. La dichiarazione di Trump del 6 dicembre (l'annuncio dello spostamento dell'ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, ndr) si distacca da decenni di politica Usa basata sulla convinzione, e con il consenso internazionale, che la sorte di Gerusalemme può essere decisa da un negoziato. Gerusalemme è la capitale di Israele, qualunque sia il risultato del voto" all'Onu.

 

Fonte: Repubblica

 

Trump e la sua amministrazione fanno la voce grossa "gli americani guarderanno l'Onu e i Paesi che ci mancheranno di rispetto. Ricorderemo questo voto", in realtà è probabile che gli americani per prima cosa sostituiranno lui e la sua amministrazione.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Trump e la sua amministrazione fanno la voce grossa "gli americani guarderanno l'Onu e i Paesi che ci mancheranno di rispetto. Ricorderemo questo voto", in realtà è probabile che gli americani per prima cosa sostituiranno lui e la sua amministrazione.

 

Purtroppo la cosa non sarà cosi rapida. Il cialtrone per almeno altri 3 anni resterà al suo posto a far danni a meno di eventi clamorosi......

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.