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Mormegil

Guerra di Siria e situazione mediorientale: news e commenti

Post in rilievo

28 minuti fa, Loz ha scritto:

conosco un minimo la materia (non per studio ma in maniera tangenziale, avendo fatto un po' di lavoro interessante sull'esperimento carcerario di Stanford e da lì toccando diversi punti della teoria dell'identità sociale) per dire che la cosa più importante è esattamente quella che citi tu: etnia e colore della pelle sono elementi come tanti altri, due delle infinite variabili, che molto spesso sono assolutamente insignificanti (noi siamo in un forum nato esattamente per una di queste cose insignificanti...come dice Seinfeld in uno dei suoi sketch d'apertura più famosi, il nostro "ingroup" è puramente identificato dal colore di una maglietta - non per niente tra le discussioni più accese ci sono quelle sulle nuove maglie...).

il discorso vero e valido è quello su quanto e come la propaganda è in grado definire ingroup e outgroup, perché di questo si tratta. si tratta di predefinire un bias e forzare quante più persone ad aderirvi

un tempo, diciamo da un secolo e mezzo fino a mezzo secolo fa, tra gli ingroup più importanti nella civiltà c'era quello determinato dall'appartenenza a una classe sociale/condizione lavorativa, oggi praticamente scomparso.

adesso sembra valere più quello etnico, che altro non è se non una ripresentazione (come del resto lo sono tutti) dell'unico ingroup effettivamente "vero", ossia il proprio io, la propria condizione socio-economica, buona o misera che sia, il bisogno di difenderla da chiunque/qualsiasi cosa

 

per cui, per tornare al post di Valerio, no, la resistenza inconscia non è nei confronti della "razza", ma nei confronti di qualsiasi cosa ti venga posto davanti e indicato come causa di un presunto peggioramento della tua condizione.

mi piace pensare, come esempio pari a mille altri, alla Sicilia: i sicani, poi i fenici (mediorientali), i greci, i cartaginesi (nordafricani), i barbari germanici, i bizantini (mediorientali), gli arabi (da nordafrica, medio oriente e spagna), i normanni (danesi e norvegesi), i francesi e gli spagnoli...e in tutto questo forse la resistenza più significativa è stata quella contro i sabaudi, nel nome di una "unicità" che significa preservare ciò che è nato grazie all'assenza di preservazione! 

Eh, eh... Stanford... Milgram...  :d me ne ero occupato, in maniera tangenziale pure io, interessandomi di genocidio ebraico e quindi di obbedienza all'autorità (vedi Eichmann e la sua consapevole sottomissione all'autorità riconosciuta, ecc ecc). Da qui infatti è facile allargare il discorso al totalitarismo ed alla propaganda che ne è parte integrante.

Direi che siamo sulla stessa linea di pensiero: la propaganda, che poi è marketing politico degenerato, ha un ruolo di primo piano nel portare alla superficie certi schemi mentali che abbiamo radicati molto in profondità, ma anche nel crearne di nuovi all'occorrenza. Il linguaggio, la comunicazione di massa, sono strumenti estremamente potenti in termini di condizionamento sociale. Ad esempio, nei circa 25 anni di attività pubblica del nazismo, è stato fatto un uso estremamente abile della parola, attraverso la quale è stato possibile "costruire", in termini e con metodi estremamente innovativi (il cinema, tra tutti: si pensi solo all'esteticamente meraviglioso modello "ariano" proposto dalla Riefenstahl, contrapposto agli ebrei raffigurati come "ratti" brulicanti) l'immagine del "nemico" (l'"ebreo") partendo da una base preesistente di pregiudizi latenti accumulati nel tempo (risalenti all'antisemitismo religioso). In altre parole, vi è stata una mescolanza di vecchi (ed in qualche modo relativamente innocui) pregiudizi rielaborati in chiave strumentale attraverso frustrazioni moderne (la "pugnalata alla schiena" del 1918, le condizione della pace di Versailles, la crisi del '29...), veicolati con metodi totalmente innovativi che ha prodotto un risultato distruttivo impressionante. Il tutto accompagnato da una serie di step successivi, quasi "meccanici" - demonizzazione > emarginazione > ghettizzazione > deportazione ed infine > sterminio -  che hanno progressivamente creato ed alimentato il concetto di ingroup Vs outgroup espresso alla N-milionesima potenza. Praticamente un caso da manuale di psicologia sociale applicato su scala continentale.

Quindi si: la comunicazione sociale è fondamentale nell'indirizzare il giudizio (o pregiudizio) della comunità. E d'altra parte lo vediamo tutti i giorni dal potere che hanno assunto le fake news sulle capacità individuali di giudizio. In questo senso, rispetto agli anni '30 non è cambiato granchè: si sono evoluti i mezzi, ma le vulnerabilità non sono state per nulla rimosse.

 

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4 ore fa, ValerioBncnr ha scritto:

Hai citato paesi mai nati ma costruiti sul nulla.

Ossia dove le uniche comunità nativa chiuse sono state sterminate o spazzate via rinchiuse in piccoli recinti ove non potessero dar fastidio.

In quel caso abbiamo come esempio il "migrante" che arrivato ha ucciso il popolo locale e lo ha sostituito. Quindi ha senso parlare di resistenza

 

Ora mettendoci nei panni di Israele , di cui anche io critico i modi sopratutto vista la loro storia, un paese religioso ed etnicamente estraneo all'Africa del Nord, che si è instaurato con la forza negli anni 40 post seconda guerra mondiale.

Un paese circondato da "nemici" e loro si sono sempre difesi con mura ed chiusura rispetto al mondo arabo.

Facile capire perchè non vogliano arabi o siano molto "razzisti"

 

Che poi anche Israele JuventusOnly è l'esempio di ciò di cui ti parlavo.

Ossia gli ebrei  hanno individuato una regione che non era uno stato ma un agglomerato di tribù nomadi senza un governo centrale o una storia unitaria.

Si sono insediati insieme alle altre piccole comunità e poi hanno pianificato scientificamente una colonizazione repentina sostenuta da paesi anglosassoni come il Regno Unito.

Hanno forzosamente conquistato la terra delle tribù locali, cacciato e distrutto chi viveva li da sempre per "bonificare" il territorio.

Un processo di conquista partito dalla fine degli anni 40 che si è concluso all'incirca verso la fine degli anni 70.

La striscia di Gaza è l'unico territorio superstite nelle mani degli autoctoni della regione.

 

Quindi quello che si diceva prima.

Più un paese ha una propria comunità,una storia comune e somiglianze etniche più sarà restio all'intrusione 1) di persone provenienti da culture diverse 2) razze dissimili 3) accettare usanze e tradizioni contrastanti.

 

C'è però un limite di tolleranza. Ossia che i pochi sono accolti con entusiamo perchè "esotici" quando poi i pochi superano il limite di tolleranza locale allora vengono individuati come "invasori" e le comunità di solito reagiscono in modo compatto (intollerante e razzista) se non arginate dalle leggi di uno stato

Il punto è che per me tutto questo ragionamento si basa su convenzioni poste da noi, tu puoi ritenere l'etnia la convenzione che definisce il gruppo, io posso vederela invece nella lingua, tizio nella religione, caio nel cibo che si mangia, sempronio nella musica che si ascolta, ecc. E tutte queste convenzioni, se vissute in modo "ideologico", portano a sentimenti negativi verso chi non è parte del gruppo definito dalla convenzione, chiamalo razzismo, xenofobia o quello che vuoi.

L'identità nazionale di uno stato moderno invece dovrebbe basarsi su altro, su idee, valori e regole condivise, il tutto si riassume nella costituzione. 

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sale la tensione in mediooriente

israele attacca la siria con la scusa dell'iran

da quando gli usa hanno deciso di ritirarsi, sta succedendo di tutto per farli rimanere

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16 ore fa, Vonpalace ha scritto:

sale la tensione in mediooriente

israele attacca la siria con la scusa dell'iran

da quando gli usa hanno deciso di ritirarsi, sta succedendo di tutto per farli rimanere

Non sono ovviamente d'accordo (sarebbe strano, diversamente  sefz   )

 

Sono anni che Israele attacca obiettivi iraniani in Siria senza che questo sia legato alla presenza o meno di truppe USA nel paese. Israele persegue la sua politica difensiva a prescindere da Washington. Semplicemente, come ha millemila volte avvertito, Israele non tollera la presenza iraniana in Siria ed agisce di conseguenza ed in maniera coerente con i suoi avvertimenti. E avverti una, e avverti due e avverti tre... ad un certo punto la legnata sui denti ai pasdaran si rende necessaria.

Piuttosto, c'è da chiedersi cosa diavolo ci facciano ancora gli iraniani in Siria, ora che la guerra civile è praticamente terminata. Questo è il vero punto di attrito.

Perchè leva gli iraniani dalla Siria e poi vedi come la tensione si abbassa come per miracolo di Allah... .ghgh 

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6 ore fa, sol invictus ha scritto:

Non sono ovviamente d'accordo (sarebbe strano, diversamente  sefz   )

 

Sono anni che Israele attacca obiettivi iraniani in Siria senza che questo sia legato alla presenza o meno di truppe USA nel paese. Israele persegue la sua politica difensiva a prescindere da Washington. Semplicemente, come ha millemila volte avvertito, Israele non tollera la presenza iraniana in Siria ed agisce di conseguenza ed in maniera coerente con i suoi avvertimenti. E avverti una, e avverti due e avverti tre... ad un certo punto la legnata sui denti ai pasdaran si rende necessaria.

Piuttosto, c'è da chiedersi cosa diavolo ci facciano ancora gli iraniani in Siria, ora che la guerra civile è praticamente terminata. Questo è il vero punto di attrito.

Perchè leva gli iraniani dalla Siria e poi vedi come la tensione si abbassa come per miracolo di Allah... .ghgh 

israele da anni attacca, cura,fornisce armi finanziamenti e supporti vari agli oppositori di assad e di conseguenza dell'iran isis compresa

ma è sempre stato fatto diciamo con discrezione ora viene fatto in maniera molto visibile quasi plateale

i motivi possono essere 2 secondo me

1 le prossime elezioni in israele e si sa che un nemico esterno è sempre positivo

2 fare in mdo che l'elettorato di trump metta pressione per evitare il ritiro delle truppe

 

sul motivo di cosa ci facciano gli iraniniani in siria c'è da dire che sono stati invitati dal precedente e futuro governo(crudele e sanguinario per carità ma un po tutti gli attori lo sono) ,

tanti altri che sono in siria non sono stati invitati USA in primis

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31 minuti fa, Jorge Valdivia ha scritto:

Avete visto Vice con Bale?!😆

Com'è? Per i miei gusti mi sa che è l'unico che mi interessa agli Oscar di quest'anno...

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Il 23/1/2019 Alle 17:48, sol invictus ha scritto:

Com'è? Per i miei gusti mi sa che è l'unico che mi interessa agli Oscar di quest'anno...

Diciamo che è molto accattivante e forsennato nel ritmo, parla direttamente allo spettatore. Bale straordinario ma qui sono di parte.

Per quanto riguarda i contenuti devo dire che la storia (intesa sia come storia del film che come fatti storici) è molto affascinante ma io non ho sufficienti conoscenze per affermare se è veritiero in toto oppure no, ma certamente un fondo di verità c'è ed è innegabile. Alcune cose magari sono state esagerate (ad esempio Bush figlio sembra un totale incapace senza spina dorsale, totalmente in balia del suo vice, il personaggio interpretato da Bale giust'appunto). 

Molto bella la scena finale dove in pratica (senza spoilerare) si vedono cittadini americani discutere sul film ed uno afferma "ma è fatto così perché democratico e anti-repubblicano" e da lì si sviluppa tutta una discussione rozza su Hillary-Trump che mi ha ricordato molto le discussioni in cui un italiano dà del piddino ad un altro ed un piddino dà del 5stalle ad un altro ancora.

Io te lo consiglio, scorre via veloce ed è gradevole.

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Non c'entra nulla con la situazione siriana in particolare ma è per chiarire quanto è profonda ormai la spaccatura nel golfo (visto che qui c'è ancora gente che fa confusione tra Qatar ed Emirati).

Come avevo già accennato in altri interventi nel golfo ormai ci sono due coalizioni, da una parte Arabia-Emirati-Bahrain,  dall'altra il Qatar che è praticamente sotto "embargo" da parte di queste nazioni e ormai deve appoggiarsi all'Iran per tutto. Kuwait e Oman cercano di fare da neutrali. Il motivo di tutto ciò sarebbe il legame del Qatar con i Fratelli Musulmani che sauditi ed emiratini considerano da qualche anno "terroristi". E la cosa ormai non riguarda solo lo scontro tra leader ma si sta trasformando in un vero e proprio odio tra i rispettivi popoli.

Nella coppa asiatica che si sta svolgendo negli Emirati ieri c'è stata la semifinale Qatar-Emirati, finita 4-0 per i qatarioti. Questa la reazione del pubblico emiratino al secondo goal qatariota...

 

 

Inutile dirvi che lanciare la scarpa verso qualcuno è il massimo segno di disprezzo in Medio Oriente, forse alcuni di voi ricordano il giornalista iracheno che lanciò la scarpa contro Bush. 

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28 minuti fa, JuventusOnly ha scritto:

Non c'entra nulla con la situazione siriana in particolare ma è per chiarire quanto è profonda ormai la spaccatura nel golfo (visto che qui c'è ancora gente che fa confusione tra Qatar ed Emirati).

Come avevo già accennato in altri interventi nel golfo ormai ci sono due coalizioni, da una parte Arabia-Emirati-Bahrain,  dall'altra il Qatar che è praticamente sotto "embargo" da parte di queste nazioni e ormai deve appoggiarsi all'Iran per tutto. Kuwait e Oman cercano di fare da neutrali. Il motivo di tutto ciò sarebbe il legame del Qatar con i Fratelli Musulmani che sauditi ed emiratini considerano da qualche anno "terroristi". E la cosa ormai non riguarda solo lo scontro tra leader ma si sta trasformando in un vero e proprio odio tra i rispettivi popoli.

Nella coppa asiatica che si sta svolgendo negli Emirati ieri c'è stata la semifinale Qatar-Emirati, finita 4-0 per i qatarioti. Questa la reazione del pubblico emiratino al secondo goal qatariota... 

 

 

Inutile dirvi che lanciare la scarpa verso qualcuno è il massimo segno di disprezzo in Medio Oriente, forse alcuni di voi ricordano il giornalista iracheno che lanciò la scarpa contro Bush.  

le rivalità si sentono più tra i vicini che in paesi distanti..... anche per l'Italia sarebbe cosi se non fossimo "democratici"

tra Francia, Svizzera, Germania ecc, l'italia sarebbe in guerra con quasi tutti i suoi vicini sefz

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59 minuti fa, Pogba88 ha scritto:

le rivalità si sentono più tra i vicini che in paesi distanti..... anche per l'Italia sarebbe cosi se non fossimo "democratici"

tra Francia, Svizzera, Germania ecc, l'italia sarebbe in guerra con quasi tutti i suoi vicini sefz

In questo caso è politica non sport, per dire quando giocano tra loro sauditi ed emiratini alla fine sono sempre baci e abbracci. Nel golfo vivono comunque lo sport in modo piuttosto "cool", senza troppi drammi. Qui è  la politica ad aver creato questa spaccatura profonda. 

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Letto del probabile ritiro dall'Afghanistan. E' inutile girarci intorno, è una sconfitta. Il possibile accordo con i talebani non garantisce certo la sicurezza di Kabul. E' normale essere amareggiati ma le guerre sono queste, si vince e si perde. Se però dopo 17 anni, molti soldati caduti, tanti soldi spesi, il governo non è in grado di assicurare il controllo del paese è inutile fermarsi ancora. Questa guerra è la più lunga della storia degli Stati Uniti. Credo che si sia fatto il possibile. Ma per vincere occorre avere il sostegno di buona parte della popolazione e uomini disposti a combattere. A quanto leggo gli occidentali sono malvisti da molti laggiù. Molti afgani invece di combattere i talebani al fianco del governo democratico sono scappati in Europa (più di mezzo milione solo negli ultimi anni). I talebani invece non hanno mai mollato, occorre dargliene atto. Sono molto dispiaciuto per i nostri caduti, per quelli occidentali, per gli afgani che ci hanno creduto, per le donne afgane che ora temono di dover dire addio alla loro libertà. Non ho rispetto per chi è scappato in Europa ed ora frigna e si lamenta. I talebani hanno combattuto per il paese e se lo sono preso. Giusto tornare a casa con amarezza e concentrare i nostri sforzi sull'Africa e sul Mediterraneo. E che davvero serva da lezione.

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Il 22/1/2019 Alle 10:38, sol invictus ha scritto:

Non sono ovviamente d'accordo (sarebbe strano, diversamente  sefz   )

 

Sono anni che Israele attacca obiettivi iraniani in Siria senza che questo sia legato alla presenza o meno di truppe USA nel paese. Israele persegue la sua politica difensiva a prescindere da Washington. Semplicemente, come ha millemila volte avvertito, Israele non tollera la presenza iraniana in Siria ed agisce di conseguenza ed in maniera coerente con i suoi avvertimenti. E avverti una, e avverti due e avverti tre... ad un certo punto la legnata sui denti ai pasdaran si rende necessaria.

Piuttosto, c'è da chiedersi cosa diavolo ci facciano ancora gli iraniani in Siria, ora che la guerra civile è praticamente terminata. Questo è il vero punto di attrito.

Perchè leva gli iraniani dalla Siria e poi vedi come la tensione si abbassa come per miracolo di Allah... .ghgh 

Ci sono arrivati grazie all'accordo di Obama che ha permesso all'Iran di uscire dall'isolamento e dal guscio. Hanno avuto più soldi da spendere e molti li hanno utilizzati per finanziare la presenza militare fuori dal confine. Poi per quanto riguarda la loro presenza lì ci sono due interpretazioni: quella iraniana sostiene che sia vitale per garantire la sicurezza del paese (a questo scopo è da leggersi il loro tentativo di creare la mezzaluna che connette Teheran al Mediterraneo attraverso anche l'Iraq per arrivare agli Hezbollah situati in Libano) e chi invece la vede come proiezione offensiva (gli Usa ed Israele). Io per quel che vale credo più alla seconda tesi dal momento che soltanto un folle (anche alla luce delle recenti esperienze in Iraq ed Afghanistan da cui intendono ritirarsi) potrebbe credere che gli Usa siano intenzionati ad attaccare il territorio persiano: ci sono montagne impervie ideali per la guerriglia e il tentativo si risolverebbe nell'ennesimo pantano (inoltre gli iraniani possiedono una difesa missilistica buona). Ergo la colpa è di chi ha fatto uscire l'Iran dall'isolamento a cui ora Trump sta cercando di ricondurlo. Gli iraniani invece che spendere soldi per finanziare i pasdaran all'estero dovrebbero occuparsi della loro popolazione che sta soffrendo parecchio in seguito alle sanzioni. I pasdaran hanno la loro influenza in diversi settori dell'economia: non è quindi facile ma non vedo altre strade.

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Il 30/1/2019 Alle 16:38, Juventino! ha scritto:

Letto del probabile ritiro dall'Afghanistan. E' inutile girarci intorno, è una sconfitta. Il possibile accordo con i talebani non garantisce certo la sicurezza di Kabul. E' normale essere amareggiati ma le guerre sono queste, si vince e si perde. Se però dopo 17 anni, molti soldati caduti, tanti soldi spesi, il governo non è in grado di assicurare il controllo del paese è inutile fermarsi ancora. Questa guerra è la più lunga della storia degli Stati Uniti. Credo che si sia fatto il possibile. Ma per vincere occorre avere il sostegno di buona parte della popolazione e uomini disposti a combattere. A quanto leggo gli occidentali sono malvisti da molti laggiù. Molti afgani invece di combattere i talebani al fianco del governo democratico sono scappati in Europa (più di mezzo milione solo negli ultimi anni). I talebani invece non hanno mai mollato, occorre dargliene atto. Sono molto dispiaciuto per i nostri caduti, per quelli occidentali, per gli afgani che ci hanno creduto, per le donne afgane che ora temono di dover dire addio alla loro libertà. Non ho rispetto per chi è scappato in Europa ed ora frigna e si lamenta. I talebani hanno combattuto per il paese e se lo sono preso. Giusto tornare a casa con amarezza e concentrare i nostri sforzi sull'Africa e sul Mediterraneo. E che davvero serva da lezione.

gli usa non vincono una guerra dal 1945 dopo solo disastri per tutti

hanno messo a capo di un governo un narcotrafficante altro che governo democratico

andatevi a guardare i dati sulla produzione di oppio

gli usa sonol'attila moderno

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Il 30/1/2019 Alle 16:59, Juventino! ha scritto:

Ci sono arrivati grazie all'accordo di Obama che ha permesso all'Iran di uscire dall'isolamento e dal guscio. Hanno avuto più soldi da spendere e molti li hanno utilizzati per finanziare la presenza militare fuori dal confine. Poi per quanto riguarda la loro presenza lì ci sono due interpretazioni: quella iraniana sostiene che sia vitale per garantire la sicurezza del paese (a questo scopo è da leggersi il loro tentativo di creare la mezzaluna che connette Teheran al Mediterraneo attraverso anche l'Iraq per arrivare agli Hezbollah situati in Libano) e chi invece la vede come proiezione offensiva (gli Usa ed Israele). Io per quel che vale credo più alla seconda tesi dal momento che soltanto un folle (anche alla luce delle recenti esperienze in Iraq ed Afghanistan da cui intendono ritirarsi) potrebbe credere che gli Usa siano intenzionati ad attaccare il territorio persiano: ci sono montagne impervie ideali per la guerriglia e il tentativo si risolverebbe nell'ennesimo pantano (inoltre gli iraniani possiedono una difesa missilistica buona). Ergo la colpa è di chi ha fatto uscire l'Iran dall'isolamento a cui ora Trump sta cercando di ricondurlo. Gli iraniani invece che spendere soldi per finanziare i pasdaran all'estero dovrebbero occuparsi della loro popolazione che sta soffrendo parecchio in seguito alle sanzioni. I pasdaran hanno la loro influenza in diversi settori dell'economia: non è quindi facile ma non vedo altre strade.

la gente soffre in seguito alle sanzioni e di conseguenza cerca un nemico

l'iran è stato offensivo solo quando è stato messo spalle al muro

obama secondo me ha fatto bene egli iraniani stavano rispettando l'accordo e la tensione siera allentata

chiaramente a sauditi e israele non stava bene e neanche agli americani

visto che il grosso delle commesse sono state prese dagli europei(italiani in testa),non fidandosi giustamente degli

americani,la risposta degliusa estata semplice ne noi e ne gli altri quindi sanzioni che tutti devono per forza rispaettare

 

gli usa essendoesclusi sisono portat

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9 ore fa, Vonpalace ha scritto:

gli usa non vincono una guerra dal 1945 dopo solo disastri per tutti

hanno messo a capo di un governo un narcotrafficante altro che governo democratico

andatevi a guardare i dati sulla produzione di oppio

gli usa sonol'attila moderno

Adesso non esageriamo. Hanno fatto errori ma è anche nella normalità quando sei una superpotenza che ha voce in capitolo su molteplici scenari mondiali. Rimangono molto ma molto meglio della possibile alternativa (Cina). Questo per svariate ragioni. Sul fatto che tendono a perdere le guerre che combattono è vero. Alla fine la guerra più ponderata combattuta negli ultimi 30 anni è stata quella di Bush padre.

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9 ore fa, Vonpalace ha scritto:

la gente soffre in seguito alle sanzioni e di conseguenza cerca un nemico

l'iran è stato offensivo solo quando è stato messo spalle al muro

obama secondo me ha fatto bene egli iraniani stavano rispettando l'accordo e la tensione siera allentata

chiaramente a sauditi e israele non stava bene e neanche agli americani

visto che il grosso delle commesse sono state prese dagli europei(italiani in testa),non fidandosi giustamente degli

americani,la risposta degliusa estata semplice ne noi e ne gli altri quindi sanzioni che tutti devono per forza rispaettare

 

gli usa essendoesclusi sisono portat

Quell'accordo anche se fosse stato rispettato non sarebbe stato risolutivo dal momento che era limitato nel tempo. Ed ha minato la fiducia degli alleati (Israele ed Arabia Saudita) nella regione. 

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11 ore fa, Vonpalace ha scritto:

la gente soffre in seguito alle sanzioni e di conseguenza cerca un nemico

l'iran è stato offensivo solo quando è stato messo spalle al muro

Teoria che sa di giustificazionismo ideologico preconcetto. Accetto la contestualizzazione, il giustificazionismo molto meno.

 

Secondo questo punto di vista si sarebbe dovuta infatti giustificare anche l'aggressività nazista in quanto provocata dal trattato di Versailles, dalle riparazioni di guerra, dall'occupazione della Renania, dal sequestro degli assetti economici della Ruhr in conto pagamento dei danni 14-18... tutte dinamiche oggettivamente propedeutiche all'avvento  del nazismo (ecco la contestualizzazione), ma che in nessun modo possono essere portate ad attenuanti al processo storico al nazismo (ecco il rifiuto del giustificazionismo  -   che puzza molto di revisionismo negazionista, btw), in quanto i successivi atti compiuti dal nazismo rappresentano la ragione d'essere del nazismo stesso: che li avrebbe perpetrati egualmente, a prescindere da quelle che possono essere state le cause scatenanti  della sua ascesa al potere. Era un sistema che agiva in quanto tale, che ha indubbiamente sfruttato il malessere post-1918 e la crisi del '29 come scorciatoie politiche, ma che in assenza di queste avrebbe trovato/inventato altre leve per salire al potere: e l'incendio del Reichstag ne è la prova lampante.

 

L'Iran non è stato messo con le spalle al muro, in quanto la sua tendenza ad uscire dal proprio recinto è nella la natura stessa del regime: un torbido miscuglio di radicalismo religioso (leggasi ideologico) e totalitarismo castale (come il III Reich), con i pasdaran che rappresentano uno stato dentro lo stato (come le SS di Himmler) dotate di un proprio esercito in competizione con le forze armate classiche (come le Waffen-SS rispetto alla Wehrmacht), di una propria militanza giovanile (là la Hitlerjugend, qua i Basij), di un proprio apparato economico-produttivo esclusivo (là si chiamava Verwaltungshauptamt, qua è la rete tentacolare di fondazioni religiose in mano ai pasdaran ed agli ayatollah), di una propria visione/lettura del mondo esterno o Weltanschauung (là prettamente ideologica, qui teocratica - ambedue poggiate su basi economiche), di una propria missione politica espansionistica (là si chiamava Lebensraum, qui mezzaluna sciita - concetto che non l'ha inventato Sol, l'atlantista fanatico ma il moderato re Abdallah di Giordania circa 15 anni fa), di un - ma guarda il caso .ghgh  - pervicace, fanatico antisemitismo basale, oserei dire strutturale, di cui utilizza anche il linguaggio (Goebbles definiva gli ebrei "ratti", Khamenei invece "tumore canceroso") ecc, ecc:  e adesso non tiratemi fuori (che lo conosco a memoria .lazy ) il solito armamentario sull'antisionismo e sulle sue presunte differenze con l'antisemitismo, perchè se un capo di stato o leader religioso (Ahmadinejad e Khamenei) si prefiggono la "sacra missione" di annientare (nabudi, imha, zaval...) lo Stato di Israele che piaccia o non piaccia è lo Stato degli ebrei, ebbene, questo a casa mia si chiama antisemitismo. E attenzione: queste minacce non sono state profferite da un presunto Iran con le spalle al muro, bensì ancora durante i negoziati USA-Iran sul nucleare dalla sacra guida Khamenei.

Tutte cose che l'Iran sta perseguendo da decenni.

 

E se queste sono spalle al muro, allora anche lo zio Adi nel settembre 1939 era stato messo con le spalle al muro dal rifiuto polacco di concedergli Danzica... .ehm 

 

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1 ora fa, JuventusOnly ha scritto:

Non è proprio Medio Oriente ma come la vedete questa escalation India - Pakistan

gira e rigira, il motivo è sempre la contesa del Kashmir(anche se diranno il contrario).

il pericolo è che essendo due nazioni in possesso dell'atomica, non è per nulla positivo. Anche se dubito avranno mai il coraggio di usarla nei casi estremi...

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Tra le notizie molto dibattute in questi giorni in Medio Oriente c'è la decisione di Trump di "regalare" il Golan a Israele. 

Nel video la reazione del comico siriano Duraid Lahham (uno dei comici più noti del mondo arabo e grande sostenitore di Assad), in cui è impegnato a firmare un decreto per "donare la California al Messico" e poi sottolinea che "questa mia decisione ha lo stesso valore della decisione con cui il terrroista Trump ha deciso di regalare il Golan siriano al terrorista Netanyahu". 

 

 

P.S: quando dico che quelli che in Occidente sostengono Trump e Assad non hanno capito una mazza del mondo arabo mi riferisco anche a questo. Se c'è un posto in Medio Oriente dove America = patria di cowboy arroganti quello è la Siria di Assad. 

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Marocco, l'appello del papa e del re: "Preservare Gerusalemme"

Francesco e re Mohammed VI, in occasione della visita in Marocco del pontefice, riconoscendo l'unicità e la sacralità di Gerusalemme / Al Qods Acharif e avendo a cuore il suo significato spirituale e la sua peculiare vocazione di Città della Pace, hanno firmato una dichiarazione comune. Si tratta di un fuori programma della visita

"Preservare la Città santa di Gerusalemme come patrimonio comune dell'umanità e soprattutto per i fedeli delle tre religioni monoteiste, come luogo di incontro e simbolo di coesistenza pacifica". Lo ha chiesto insieme al re Mohammed VI in un appello comune: "Devono essere conservati e promossi il carattere specifico multi-religioso, la dimensione spirituale e la peculiare identità culturale di Gerusalemme", auspicando quindi che "nella Città santa siano garantiti la piena libertà di accesso ai fedeli delle tre religioni monoteiste e il diritto di ciascuna di esercitarvi il proprio culto".

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2 ore fa, Vonpalace ha scritto:

Marocco, l'appello del papa e del re: "Preservare Gerusalemme"

Francesco e re Mohammed VI, in occasione della visita in Marocco del pontefice, riconoscendo l'unicità e la sacralità di Gerusalemme / Al Qods Acharif e avendo a cuore il suo significato spirituale e la sua peculiare vocazione di Città della Pace, hanno firmato una dichiarazione comune. Si tratta di un fuori programma della visita

"Preservare la Città santa di Gerusalemme come patrimonio comune dell'umanità e soprattutto per i fedeli delle tre religioni monoteiste, come luogo di incontro e simbolo di coesistenza pacifica". Lo ha chiesto insieme al re Mohammed VI in un appello comune: "Devono essere conservati e promossi il carattere specifico multi-religioso, la dimensione spirituale e la peculiare identità culturale di Gerusalemme", auspicando quindi che "nella Città santa siano garantiti la piena libertà di accesso ai fedeli delle tre religioni monoteiste e il diritto di ciascuna di esercitarvi il proprio culto".

concordo col papa e col il re mohammed! Gerusalemme non può appartenere ad una sola, ma a tutte e 3 le religioni. Cosi come non può appartenere solo ad Israele cosi come alla palestina.

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5 ore fa, Pogba88 ha scritto:

concordo col papa e col il re mohammed! Gerusalemme non può appartenere ad una sola, ma a tutte e 3 le religioni. Cosi come non può appartenere solo ad Israele cosi come alla palestina.

Basterebbe applicare il diritto internazionale e le varie risoluzioni ONU, ma dalle parti di Tel Aviv non sono molto d'accordo. E Trump è pappa e ciccia con Israele, più dei tanti filo-israeliani che l'hanno preceduto alla casa bianca. 

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18 minuti fa, JuventusOnly ha scritto:

Basterebbe applicare il diritto internazionale e le varie risoluzioni ONU, ma dalle parti di Tel Aviv non sono molto d'accordo. E Trump è pappa e ciccia con Israele, più dei tanti filo-israeliani che l'hanno preceduto alla casa bianca. 

All'inizio capivo poco il perché i palestinesi non potevano vedere gli israeliani, poi informandomi ho capito il motivo. Le intenzioni sono giuste ma come agiscono è sbagliata ma i motivi che spingono i palestinesi a quello è comprensibilissimo. Purtroppo è vero che gli israeliani hanno una tale influenza alla casa bianca da far paura....

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