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Fantomas

Domenico Marocchino racconta la finale di Atene: "Avevamo l'assoluta certezza che avremmo vinto facile. Poi Magath tirò a Zoff e noi tutti sparimmo"

Post in rilievo

Nel 1983 non ero ancora nato, o meglio sarei nato alla fine di quell'anno, quindi non esistevo, però sono convinto di una cosa, i più grandi forse mi potranno smentire o confermare, ma ho l'impressione che alla "Coppa dei Campioni" si dava un peso minore a quella che è invece adesso, che pare essere diventata, anzi è, il trofeo per eccellenza. Forse per questo si pensò "ma si siamo piu forti, abbiamo gia vinto". A questo aggiungerei pure la poca propensione della proprietà Juventus a tale evento. Se per assurdo fosse andato l'Avvocato a dire loro "Ragazzi, questa dobbiamo vincerla, quindi attenzione", secondo me avremmo avuto un approccio completamente differente. Nel 1996 dopo un normale Juventus-Cagliari di campionato vinta per 2-1, intervistarono Umberto Agnelli, il quale rispose ad una domanda di un giornalista sul primo obiettivo stagionale, e lui rispose "lo scudetto". E' questo il nostro unico e grande difetto. Dico io, ne avevi 23, in Italia bene o male spesso vinci per inerzia, mentre in Europa non sempre hai la squadra forte, ma cavolo rispondi "la Champions". Io qua non riesco a trovare una risposta, come poteva una proprietà così ricca, importante, influente, con un uomo, tale Agnelli, reputato il vero Re d'Italia, Re dell'Industria, capace pure di dare del tu a Kissinger, essere stata così spesso calcisticamente "provinciale".

Bravo!

L'ho sottolineato anch'io qualche giorno fa, quando ha iniziato a circolare il video di Gianni Agnelli che diceva ad un giornalista, parlando credo di sogni da realizzare, che sarebbe stato fantastico battere il nostro stesso record di 5 scudetti consecutivi, vincendone 6.

Siccome nel proseguio del video riportarono le parole di Agnelli a Lippi, vuol dire che già di scudetti ne avevamo più di 20, e comunque più di ogni altra squadra in italia.

Avessero intervistato Berlusconi o Moratti o chi per loro, o comunque qualsiasi altro presidente degli "allora" top club europei, tutti avrebbero risposto 'vincere 2-3-5-10 champions di fila'.

La proprietà della Juventus, e mi riferisco ai vecchi Agnelli, sembrava invece letteralmente ossessionata dallo scudetto.

Non so se lo facessero poiché la Juventus, al pari della FIAT, era una loro creatura diventata eccellenza nazionale, in questo senso legata a doppio filo con l'italia, o cos'altro.

 

Però ecco, il messaggio che è sempre passato è che la Champions, per la proprietà della Juventus, sia stata alternativamente:

- un fastidio e un intoppo agli albori, quando la partecipazione era ad inviti (è risaputo che i primi inviti vennero respinti al mittente in quanto la società riteneva la Coppa dei Campioni un qualcosa di poco utile, che avrebbe tra l'altro tolto concentrazione alla squadra in ottica campionato);

- un orpello, un ornamento, un sovrappiù, eventualmente, alla vittoria del campionato nazionale, comunque sempre prioritaria;

- un traguardo, ma non di importanza tale da sacrificare la vittoria del campionato nazionale per potersi focalizzare esclusivamente su quello (come ha spesso fatto il milan, ad esempio)

 

Mi spiace, ma a costo di essere tacciato di lesa maestà, questa mentalità mi ha sempre fatto ribrezzo.

Secondo me è ANCHE per questo che la nostra storia nelle finali è "così" negativa.

Sembra quasi poi che la Juventus punti SERIAMENTE all'Europa, solo quando trova l'allenatore che ha coraggio di cimentarsi in tale campo (Trapattoni, Lippi, Allegri), diversamente ... pazienza.

 

Fortunatamente, con l'avvento alla presidenza di Andrea Agnelli, si è assistito ad un'inversione di tendenza, letteralmente "a U", come si dice, sotto questo punto di vista.

 

La mission della 'nuova Juve' targata Andrea Agnelli, non è più solo quella di vincere scudetti ad ogni costo, ma anche quella di restare stabilmente nel gotha europeo del calcio, puntando a portare a casa il trofeo a più riprese.

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Un errore fu far giocare Bettega praticamente mediano...infatti c'era lui su Magath. Era a fine carriera e giocare quella partita fu praticamente un premio per quello che fece alla Juve, in piu' era reduce da un infortunio al crociato, che gli aveva fatto saltare il mondiale.

 

Avesse giocato Furino le cose sarebbero andate diversamente, anche solo per la carica che avrebbe dato a quella squadra che

sembrava in coma.

 

Tutto detto da uno che e' juventino praticamente per Bettega, uno dei miei preferiti di sempre, anzi forse IL preferito, assieme a Scirea Zoff e pochi altri.

ma non è così dai. Bettega il crociato se lo ruppe un anno e mezzo prima e poi in quella stagione giocò quasi sempre titolare. Da attaccante. Anzi a ben vedere era più in forma di paolo Rossi. Infatti Bettega aveva segnato in semifinale di coppa campioni, alla terzultima contro l'Inter (nel famoso 3-3 poi persa a tavolino) e col Genoa all'ultima di campionato. Ad Atene Bettega fu l'unico a sfiorare il gol, un minuto prima del gol di magath.

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E da lì iniziò il nostro calvario europeo. Tutto iniziò grazie a loro e poi Lippi diede il colpo di grazia

chi te l' ha raccontata sta storia? Per la Juve il calvario europeo è cominciato negli anni trenta con quattro eliminazioni in semifinale della coppa dell' Europa centrale (la Champions dell'epoca), o col sette a zero nella prima coppa campioni. .e comunque prima di Atene avevamo già perso quattro finali su cinque, compresa una coppa fiere a Torino e una intercontinentale giocata a roma

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Quello che dicevo ieri in altro topic... il fatto che in alcune finali non sono neanche scesi in campo. Marocchino sembra mi abbia letta :d

 

Battute a parte... questa neanche io l'ho vissuta, anche perchè sono nata 8 anni dopo .uah

Però, a differenza della squadra attuale, che ha si la consapevolezza di potercela fare, ma che mette comunque un 50%50... quelli erano convinti di avere già vinto, infatti per quello la persero. Mio padre (la mia memoria storica) queste cose me le ha già raccontate tante volte. Mentre dei nostri giocatori attuali ha un concetto più positivo... speriamo non si sbagli.

Cara Deby....hai 20 anni meno di me....

Io me la ricordo, avevo 12 anni. La prima grande delusione sportiva.

Ma quest'anno alzeremo la Terza!

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È l'emblema delle finali di coppa campioni della Juventus. Tutto giusto quello che han detto le persone che l'hanno vissuta. Avevo 8 anni e ricordo la mia grande delusione. Ma a 8 anni poi dopo qualche giorno pensi ad altro e già vincere la coppa Italia contro il Verona mi fece gioire di nuovo. L'amburgo era infinitamente inferiore alla juve ma non erano degli scappati di casa , non erano dei novellini in europa ed erano molto bene allenati da quel diavolo di happel. Cioè per dire che il tempo mitizza tutto e sembra quasi che abbiamo perso contro il catanzaro. Non è proprio così

 

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Se perdessimo ancora sinceramente sarei smarrito e non saprei più cosa fare e come spiegare tutta questa malasorte.

Forse non parteciperei più l'anno prossimo.

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Non sottovalutare l'avversario dovrebbe essere la prima legge non scritta del calcio. In una finale poi, e soprattutto da una squadra di campioni come era quella juve. Non era ancora nato, ho schivato una pallottola, anche se mi sono beccate tutte le altre dal 97 in poi

 

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Anche il Trap ci mise del suo...Platini non si capiva dove giocasse...mezz'ala, regista, difensore aggiunto e poi centravanti....mah

Platini fu uno dei meno peggio...e i ruoli che hai elencato sono quelli che ricopriva abitualmente ogni partita. Platini era uno che giocava a tutto campo e non aveva un ruolo fisso. L'ho visto giocare a fianco di Scirea, impostare l'azione e andare al centro dell'area a ricevere il pallone e fare gol.

Chi mancò totalmente fu Boniek e Rossi, contropiedisti che con una squadra arroccata e fisicamente prestante scomparvero dalla partita.

Col senno del poi, sullo zero a zero avremmo dovuto aspettarli per colpirli di rimessa ma quando dopo dieci minuti sei sotto di un gol per un cross sbagliato di Magath, allora cresce la paura e ti accorgi che l'Amburgo è fatto di 11 giocatori come te e non ha nessuna intenzione di fare la vittima sacrificale.Di finali come quella del 1983 la Juventus ne ha fatte tante. Unica parola: impotenza.

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Ai tempi eravamo tutti convinti di vincere facilmente. Però secondo me ciò era anche dovuto all'onda lunga del mondiale di Spagna. In fondo molti dei bianconeri e anche alcuni tedeschi erano in campo nella finale Italia Germania e quindi un po' tutti pensavamo che come l'Italia aveva battuto la Germania, così la Juve avrebbe battuto l'Amburgo. Dimenticando che in fondo i tedeschi erano al vertice del calcio europeo, che l'Amburgo stava giocando la terza finale in quattro anni e che tutto sommato la Juve aveva una pessima tradizione nelle coppe con quattro finali perse su cinque. Un analogo atteggiamento lo avemmo nel 1997 col borussia Dortmund dato che l'avevamo ripetutamente battuto nei quattro anni precedenti.

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un mio amico che la vide da ragazzino mi ha raccontato di come arrivammo a quel giorni... strasicuri di averla già vinta. Tutti i giornali parlavano di goleada e si doveva solo scegliere il punteggio (dal 3-0 in su)

 

poi il campo... 11 fantasmi e quel gol a coulo da centrocampo...

 

leggo la formazioni di quella juve e sembra impossibile aver perso...

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