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phoenix

LaStampa: "La Juve vuole cambiare filosofia, Allegri:«Dobbiamo imparare a fare più gol». Si chiude per Douglas Costa, senza rinunciare a Bernardeschi"

Post in rilievo

DEVE cambiare filosofia

 

DEVE cambiare allenatore....

 

Il Real difende in 6 non di più... se l'azione della squadra avversaria è lenta rientrano anche gli altri a coprire le linee di passaggio, ma nelle ripartenze veloci il Real difende a anche in 4

 

La Juve difende in 10.... punto!

 

L'unico modo per cambiare filosofia è prendere un allenatore che ritiene Galeone un fesso... non un mentore.

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si è vero, è una litania tutta italiana questa del vince chi prende meno gol.

poi arrivi nelle finali champions, e ne prendi 4 con questa filosofia.

 

Infatti... alla faccia della difesa imperforabile, nelle ultime tre edizioni abbiamo incontrato le squadre top (Real, Barca e Bayern) in 8 partite (Real e Barca nel 14-15, Bayern nel 15-16, Barca e Real nel 16-17), prendendoci in tutto 15 goal, quasi due goal a partita. Per cui un tipo di gioco che doveva eccellere nella difesa ci metterva invece nelle condizioni di dover fare almeno due goal, o piu' probabilmente tre goal, in media per poter vincere con questi avversai. Inutile dire che la Juve - per tradizione, cultura calcistica italiana, attitudine difensivista, etc - fa tre goal solo ogni volta che passa la cometa di Halley.

 

Sarei molto contento se la Juve provasse a scrollarsi di dosso la polvere italica del "primo non prenderle", che forse puo' servire per vincere i campionati a 20 squadre ma non le competizioni a eliminazione diretta (anche i mondiali per squadre, ad esempio... secondo me nel 1982 e nel 2006 li abbiamo vinti con squadre stranamente "pirata" per la cultura del nostro calcio, che invece fa figure barbine quando cerca di calcolare e speculare sul risultato).

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Orsolini è un giovane di belle speranza che ha fatto bene in serie B; mentre il ventitreenne Bernardeschi gioca in A da oltre cinque anni e se non erro, fa parte della nazionale maggiore, quindi il profilo per giocare nella Juve è ben presente; tra l'altro se la società lo cerca il motivo è indubbiamente valido.

Soltanto in Italia giocatori come Bernardeschi e Berardi, già sui 23 anni e con cinque anni di serie A alle spalle, vengono ancora considerati giovani di belle speranze, quando in realtà il loro livello lo hanno già messo in mostra in questi anni. Bernardeschi un futuro campione? Al massimo può diventare un buon giocatore e nulla più. Orsolini invece può anche essere un bluff, ma il suo reale potenziale non lo conosce ancora nessuno e potrebbe rivelarsi un vero crack, se verrà provato nella Juve anziché essere dato in prestito a squadrette che non possono insegnargli nulla. Mi viene facile credere che in Italia un Mbappè rischierebbe di essere lasciato marcire in un Sassuolo o in un Crotone qualunque...

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Il problema di Allegri è che deve fare pace con sè stesso.

Pretende un gioco più offensivo e poi schiera Barzagli terzino e toglie Dybala per mettere Rincon. E la cosa divertente è che poi urla dalla panchina come un ossesso che la squadra non deve stare bassa e deve pressare avanti.

Vorrebbe attaccare difendendo, il che ha senso solo nella sua testa.

L'utopia è molto bella, ma la realtà del calcio è quella della coperta corta. Se attacchi, un pò ti devi scoprire, punto.

Il Barcellona del Tiki-Taka guidato da Guardiola aveva forse una difesa inossidabile?

 

io dire in aggiunta che l'idea di fase difensiva nella scuola calcio Italiana di cui Allegri è figlio è vecchia in se...

per noi difendere significa arretrare tutto il baricentro e schierare 5 la dietro a fare muro chiudendo fisicamente tutti gli spazi.

in europa è diverso, la fase difensiva è più un coprire gli spazi correttamente in ripiegamento cercando di non arrivare all'uno contro uno, e di avere una seconda alternativa nel caso sia saltato il primo uomo.

insomma collegandosi al discorso dello spettacolo, si predilige il gioco a viso aperto rispetto all'idea di MURO tutta Italiana.

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Il problema di Allegri è che deve fare pace con sè stesso.

Pretende un gioco più offensivo e poi schiera Barzagli terzino e toglie Dybala per mettere Rincon. E la cosa divertente è che poi urla dalla panchina come un ossesso che la squadra non deve stare bassa e deve pressare avanti.

Vorrebbe attaccare difendendo, il che ha senso solo nella sua testa.

L'utopia è molto bella, ma la realtà del calcio è quella della coperta corta. Se attacchi, un pò ti devi scoprire, punto.

Il Barcellona del Tiki-Taka guidato da Guardiola aveva forse una difesa inossidabile?

Il problema di Allegri è che deve fare pace con sè stesso.

Pretende un gioco più offensivo e poi schiera Barzagli terzino e toglie Dybala per mettere Rincon. E la cosa divertente è che poi urla dalla panchina come un ossesso che la squadra non deve stare bassa e deve pressare avanti.

Vorrebbe attaccare difendendo, il che ha senso solo nella sua testa.

L'utopia è molto bella, ma la realtà del calcio è quella della coperta corta. Se attacchi, un pò ti devi scoprire, punto.

Il Barcellona del Tiki-Taka guidato da Guardiola aveva forse una difesa inossidabile?

 

 

Il Barca di Guardiola aveva una capacità di palleggio tale che in pratica concedeva solo 10 minuti, forse 15 di possesso palla agli avversari. In quei 10 minuti dovevi fargli gol, cosa non sempre possibile, in più una volta perso palla difendeva a partire dall'area avversaria evitando ai propri difensori pericolosi uno contro uno. Per acquisire quei meccanismi però ci vorrebbe anche una preparazione fisica decente, e una qualità di palleggio di molto superiore per far correre gli avversari e non il contrario. Ma non ci arriveremo mai a quei livelli.

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Fare più gol dice Allegri per attuare il SUO cambiamento, ma come si può ottenere ciò non lo spiega o non lo anticipa se lo ha in mente forse; molti quasi tutti sanno qui come si prevengono i gol evitabili perché lo vado ripetendo da tempo all'infinito, lo rinnovo per coloro che ne fossero ancora all'oscuro, ovvero 1) sostituendo in difesa l'attuale zona con la marcatura a uomo moderna, elastica, innovata dal CVA e 2) rispettando la regola della posizione frontale attiva sui tiri contro, non come ha fatto vedere Khedira a Cardiff e spesse volte anche Bonucci ed altri bianconeri in area; siccome non mi sono occupato solo dei gol evitabili, nel mio studio ho analizzato anche la fase offensiva in area trovando delle soluzioni tecnico tattiche collaudate, sperimentate da me positivamente quando allenavo, che facilitano il compito, la finalizzazione degli attaccanti nell'andare a rete senza incontrare troppi ostacoli o rimanendo a bocca asciutta nel fare gol come accade con la Juventus segnando talvolta meno di quanto subisce, con Allegri che vuole segnare di più per chiudere prima la partita; ecco le mie proposte che se adottate garantiranno gol SICURI e FREQUENTI:

 

 

1) il colpo di testa a rete con rincorsa sulle palle alte in arrivo;

2) Il tiro fintato a rete o di passaggio facendo girare di spalle avversario per poi dribblare superandolo;

3) la mobilità e la sorpresa ovvero far partire un attaccante da solo, senza palla con un'iniziativa che sul momento non dice niente agli avversari ma che si traduce in un inserimento a sorpresa con palla appoggiatagli, a seguire, fino in porta, tanto la zona dei giocatori contro lo lascia fare indisturbato;

4) il dribbling dentro l'area di rigore, intenzionalmente, insistentemente cercato e voluto per andare direttamente a rete, per procurarsi un regolare calcio di rigore inducendo il difensore al fallo, per appoggiare al compagno smarcato dopo aver saltato uno o più avversari.

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Il problema di Allegri è che deve fare pace con sè stesso.

Pretende un gioco più offensivo e poi schiera Barzagli terzino e toglie Dybala per mettere Rincon. E la cosa divertente è che poi urla dalla panchina come un ossesso che la squadra non deve stare bassa e deve pressare avanti.

Vorrebbe attaccare difendendo, il che ha senso solo nella sua testa.

L'utopia è molto bella, ma la realtà del calcio è quella della coperta corta. Se attacchi, un pò ti devi scoprire, punto.

Il Barcellona del Tiki-Taka guidato da Guardiola aveva forse una difesa inossidabile?

Il tentativo di acquistare N'Zonzì, dietro sua espressa richiesta, è ulteriore dimostrazione che continua a non capire. La sua idea è quella di rinforzare la mediana per liberare l'attacco da compiti difensivi, ma non è così che funziona. Quando si attacca, SI ATTACCA, a costo di scoprirsi un poco.

 

Quando si attacca ci vogliono schemi, movimenti all'unisono dei singoli e dei reparti.

Attaccare non vuol dire solo aspettare e ripartire, facendo fede sulle qualità di singoli d'attacco, caro Allegri.

Come dici tu, questo non sa manco cosa dice...

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Infatti... alla faccia della difesa imperforabile, nelle ultime tre edizioni abbiamo incontrato le squadre top (Real, Barca e Bayern) in 8 partite (Real e Barca nel 14-15, Bayern nel 15-16, Barca e Real nel 16-17), prendendoci in tutto 15 goal, quasi due goal a partita. Per cui un tipo di gioco che doveva eccellere nella difesa ci metterva invece nelle condizioni di dover fare almeno due goal, o piu' probabilmente tre goal, in media per poter vincere con questi avversai. Inutile dire che la Juve - per tradizione, cultura calcistica italiana, attitudine difensivista, etc - fa tre goal solo ogni volta che passa la cometa di Halley.

 

Sarei molto contento se la Juve provasse a scrollarsi di dosso la polvere italica del "primo non prenderle", che forse puo' servire per vincere i campionati a 20 squadre ma non le competizioni a eliminazione diretta (anche i mondiali per squadre, ad esempio... secondo me nel 1982 e nel 2006 li abbiamo vinti con squadre stranamente "pirata" per la cultura del nostro calcio, che invece fa figure barbine quando cerca di calcolare e speculare sul risultato).

 

io spero sempre che prima o poi qualcuno che comanda alla juve, capisca questa cosa e cambi rotta.

che fra l'altro più spettacolo uguale più appeal, avremmo solo da guadagnarci.

ma fino a che nel mondo juve si sentiranno frasi del tipo "conta solo il risultato" non cambierà niente.

per dirti se ci fosse stato berlusconi ed il suo milan in finale, con un secondo tempo come quello della juve avrebbe tirato giù tutti i santi dal paradiso.. per un discorso di immagine che esula dal risultato finale.

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DEVE cambiare allenatore....

 

Il Real difende in 6 non di più... se l'azione della squadra avversaria è lenta rientrano anche gli altri a coprire le linee di passaggio, ma nelle ripartenze veloci il Real difende a anche in 4

 

La Juve difende in 10.... punto!

 

L'unico modo per cambiare filosofia è prendere un allenatore che ritiene Galeone un fesso... non un mentore.

 

Allenatore , societa, senatori..La filosofia deve cambiare... Servono goleade , sempre cercare il gol piuttosto che record di porte inviolate e cose del genere

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io spero sempre che prima o poi qualcuno che comanda alla juve, capisca questa cosa e cambi rotta.

che fra l'altro più spettacolo uguale più appeal, avremmo solo da guadagnarci.

ma fino a che nel mondo juve si sentiranno frasi del tipo "conta solo il risultato" non cambierà niente.

per dirti se ci fosse stato berlusconi ed il suo milan in finale, con un secondo tempo come quello della juve avrebbe tirato giù tutti i santi dal paradiso.. per un discorso di immagine che esula dal risultato finale.

 

A Cesare quel che e' di Cesare... a modo suo Berlusconi fu qualche decennio avanti nel capire come il calcio fosse un prodotto da vendere, anche prima dell'arrivo degli sceicchi nella premier, PSG, etc. Anche secondo me alla fine di un secondo tempo come quello con il Real in finale sarebbe sceso negli spogliatoi a cantarne quattro ad Allegri e alla sua truppa che l'avrebbero sentito fino in Irlanda. Al di la' del risultato, di certo non li attiri i ragazzini arabi, cinesi o indonesiani (per dire di qualche mercato emergente) con una desolazione come quella dei nostri secondi 45 minuti.

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Tatticamente Allegri non si discute, è un grande maestro; ma il calcio non è solamente tattica, ci sono momenti in cui è necessario osare di più, lasciando spazio alla genialità, alle giocate di fantasia da parte di quei giocatori che se le possono permettere e spesso riescono a cambiare gli equilibri; tutta la grande differenza di mentalità si basa su questo semplicissimo concetto, il quale tra l'altro ha sempre reso bellissimo il gioco del calcio.

Da incorniciare..

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40 mln per Bernardeschi sono un'esagerazione, cosa mai ha fatto per valerli? Se guardiamo al rendimento degli ultimi 2 campionati già 20 sarebbero troppi, detto questo alla Juve, per fortuna, gli scarpari non lo venderanno mai.

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A Cesare quel che e' di Cesare... a modo suo Berlusconi fu qualche decennio avanti nel capire come il calcio fosse un prodotto da vendere, anche prima dell'arrivo degli sceicchi nella premier, PSG, etc. Anche secondo me alla fine di un secondo tempo come quello con il Real in finale sarebbe sceso negli spogliatoi a cantarne quattro ad Allegri e alla sua truppa che l'avrebbero sentito fino in Irlanda. Al di la' del risultato, di certo non li attiri i ragazzini arabi, cinesi o indonesiani (per dire di qualche mercato emergente) con una desolazione come quella dei nostri secondi 45 minuti.

 

Non attiri neanche i giovani europei.. In Francia, Spagna, Germania, UK, Scandinavia, Est Europa oltre ai loro campionati nazionali seguono la Premier, la Liga. Anche Bundesliga e Ligue 1 sono più seguite del campionato italiano. Per vincere poi servono i calciatori, puoi perdere o vincere sia giocando bene che giocando speculando. La scelta ideologica di giocare male di proposito è propria della mentalità italiana del voler essere più furbi degli altri "tiè, ora ti frego". Alla fine provando a fare sempre il furbo ci si rivela i più fessi di tutti, stanno tutti peggio perchè diventa una lotta a chi è più furbo e quello più furbo di te che ti frega lo trovi sempre. Non a caso l'Italia è allo sfascio. Visto che perdi o vinci al di là del gioco che utilizzi (dipende dalla forza dei giocatori) giocare male di proposito è semplicemente stupido e dannoso per se stessi (meno sponsor, meno appeal, meno tifosi nel mondo, meno grandi giocatori che vogliono stare da te).

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A Cesare quel che e' di Cesare... a modo suo Berlusconi fu qualche decennio avanti nel capire come il calcio fosse un prodotto da vendere, anche prima dell'arrivo degli sceicchi nella premier, PSG, etc. Anche secondo me alla fine di un secondo tempo come quello con il Real in finale sarebbe sceso negli spogliatoi a cantarne quattro ad Allegri e alla sua truppa che l'avrebbero sentito fino in Irlanda. Al di la' del risultato, di certo non li attiri i ragazzini arabi, cinesi o indonesiani (per dire di qualche mercato emergente) con una desolazione come quella dei nostri secondi 45 minuti.

 

probabilmente, anzi quasi sicuramente con berlusconi allegri avrebbe avuto vita breve, indipendentemente dai risultati.

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IL Real gioca sempre per fare gol anche quando vince tre a zero, come Bayern e Barcellona. Noi ne facciamo uno o due e poi difendiamo il risultato. Questo è il motivo per cui siamo ancora un gradino sotto a queste tre anche se abbiamo eliminato il Real nel 2015 e il Barcellona quest'anno .ok

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"Chi vuole lo spettacolo vada al circo" ( cit.)Peccato che questo concetto in Europa sia poco redditizio,poco apprezzato e molto poco vincente

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Fare più gol dice Allegri per attuare il SUO cambiamento, ma come si può ottenere ciò non lo spiega o non lo anticipa se lo ha in mente forse; molti quasi tutti sanno qui come si prevengono i gol evitabili perché lo vado ripetendo da tempo all'infinito, lo rinnovo per coloro che ne fossero ancora all'oscuro, ovvero 1) sostituendo in difesa l'attuale zona con la marcatura a uomo moderna, elastica, innovata dal CVA e 2) rispettando la regola della posizione frontale attiva sui tiri contro, non come ha fatto vedere Khedira a Cardiff e spesse volte anche Bonucci ed altri bianconeri in area; siccome non mi sono occupato solo dei gol evitabili, nel mio studio ho analizzato anche la fase offensiva in area trovando delle soluzioni tecnico tattiche collaudate, sperimentate da me positivamente quando allenavo, che facilitano il compito, la finalizzazione degli attaccanti nell'andare a rete senza incontrare troppi ostacoli o rimanendo a bocca asciutta nel fare gol come accade con la Juventus segnando talvolta meno di quanto subisce, con Allegri che vuole segnare di più per chiudere prima la partita; ecco le mie proposte che se adottate garantiranno gol SICURI e FREQUENTI:

 

 

1) il colpo di testa a rete con rincorsa sulle palle alte in arrivo;

2) Il tiro fintato a rete o di passaggio facendo girare di spalle avversario per poi dribblare superandolo;

3) la mobilità e la sorpresa ovvero far partire un attaccante da solo, senza palla con un'iniziativa che sul momento non dice niente agli avversari ma che si traduce in un inserimento a sorpresa con palla appoggiatagli, a seguire, fino in porta, tanto la zona dei giocatori contro lo lascia fare indisturbato;

4) il dribbling dentro l'area di rigore, intenzionalmente, insistentemente cercato e voluto per andare direttamente a rete, per procurarsi un regolare calcio di rigore inducendo il difensore al fallo, per appoggiare al compagno smarcato dopo aver saltato uno o più avversari.

La mobilità, la posizione e il dribbling (ricerca dell'elusione dell'avversario) sono caratteristiche di gioco che aiuterebbero l'azione a svilupparsi già dal centrocampo. Ed a prendere in mano la partita. Ci vogliono però i giusti interpreti, non può farlo chiunque. Può provarci ma i risultati sarebbero differenti. Una squadra come il Barcellona di Tourè Xavi Iniesta, Messi Eto'o Henry penso ne sia l'esempio positivo massimo e più concreto, parlando di epoca contemporanea (parere personale) .

 

Senza avere la pretesa assurda di arrivare a quei livelli (avere quei giocatori, tutti insieme e per molti nel periodo migliore della carriera, probabilmente sarà irripetibile o eccezionalmente raro) dovrebbero essere comprati interpreti adatti nel ruolo specifico soprattutto pensando a RIFORMARE IL CENTROCAMPO e aggiungendo alle potenzialità attuali qualcuno in attacco che sappia attuare in campo le tre peculiarità di cui sopra, rendendo il gioco organico e organizzato tanto da farlo diventare spontaneo... (E RISERVE ALL' ALTEZZA DI CHI VIENE SOSTITUITO) .

 

Non dico di "copiare" quel Barcellona, sarebbe impossibile, ma di prendere spunto per elaborare con gli UOMINI/GIOCATORI ADATTI (E NON ADATTATI) una personalità definita di gioco che privilegi quei tre aspetti, votati alla concretezza, ovvero al goal. E accettando nel "percorso", senza isterismi, eventuali contraccolpi durante la partita, anche se si trattasse di prendere 1 o 2 goal, anche si trattasse di perderne qualcuna. Ma secondo me l'allenamento mentale e fisico dovrebbe mirare a quel tipo di gioco specifico.

 

Quindi anche il mercato sarà fondamentale... Rinfoltire il centrocampo con qualità (molta) e quantità (necessaria), completare l'attacco con qualità, cambio generazionale in difesa con Rugani titolare al fianco di Bonucci e al posto di Chiellini (quindi più qualità) sacrificando qualcosa all' 1 contro 1 e panchina migliorata nella (manco a dirlo) qualità.

 

Questo, senza vendere i migliori.

 

Mettendo e soprattutto riportando ognuno nei propri ruoli di competenza.

 

Purtroppo il budget non è e non sarà quello del Real, Barcellona, Bayern o inglesi di turno... .ok

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Non attiri neanche i giovani europei.. In Francia, Spagna, Germania, UK, Scandinavia, Est Europa oltre ai loro campionati nazionali seguono la Premier, la Liga. Anche Bundesliga e Ligue 1 sono più seguite del campionato italiano. Per vincere poi servono i calciatori, puoi perdere o vincere sia giocando bene che giocando speculando. La scelta ideologica di giocare male di proposito è propria della mentalità italiana del voler essere più furbi degli altri "tiè, ora ti frego". Alla fine provando a fare sempre il furbo ci si rivela i più fessi di tutti, stanno tutti peggio perchè diventa una lotta a chi è più furbo e quello più furbo di te che ti frega lo trovi sempre. Non a caso l'Italia è allo sfascio. Visto che perdi o vinci al di là del gioco che utilizzi (dipende dalla forza dei giocatori) giocare male di proposito è semplicemente stupido e dannoso per se stessi (meno sponsor, meno appeal, meno tifosi nel mondo, meno grandi giocatori che vogliono stare da te).

 

D'accordissimo, anche i giovani europei considerano il campionato italiano come poco attraente rispetto allo spettacolo della premier e della liga (vivo all'estero e quanto dici mi e' evidente). Mi trovi sulla stessa linea anche sull'interpretazione 'sociologica' della condotta nel calcio italiano come espressiva della mentalita' opportunista italica... perche' investire per raccogliere domani quando posso arraffare ora, magari venendo a compromessi con altri per spartirci la torta? Tanto poi, se e' evidente che all'estero hanno ingranato una marcia in piu' e ci surclassano per programmazione, impianti, cultura calcistica, etc., possiamo sempre consolarci con il "ma il nostro e' il paese piu' bello del mondo" o biasimare l'arbitro o la sorte (anche il fatalismo e' un tratto italico).

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Io credo che la responsabilità vada condivisa tra allenatore e giocatori. Noi, per tradizione, nelle finali, entriamo in campo con la tremarella; persino gente come Buffon patisce emotivamente questi eventi. Allegri ha dimostrato di saper mettere in campo una formazione che, secondo tempo a Cardiff a parte, ha disputato un'ottima Champions. Ma sicuramente è mancato quel quid che ti fa vincere l'ultimo atto di una stagione importante

I giocatori fanno quello che dice l'allenatore...si mettono alla sua disposizione....devono rincorrere l'avversario o devono marcare uno a uomo ecc...sono tutte cose che fanno in allenamento...c'entra al 100% L'allenatore.

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I giocatori fanno quello che dice l'allenatore...si mettono alla sua disposizione....devono rincorrere l'avversario o devono marcare uno a uomo ecc...sono tutte cose che fanno in allenamento...c'entra al 100% L'allenatore.

 

giustissimo

e la società che sceglie l'allenatore...

ma prendiamo Sarri dico io, gli mettiamo da contratto di indossare. giacca e cravatta in certe occasioni e lo limitiamo nelle interviste e siamo già messi molto meglio rispetto ad ora dal punto di vista dello spettacolo

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