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Deborah J

Il Messaggero, Chiellini boom: "Rovinati da Guardiola. L'Italia degli stopper ha fatto scuola al mondo, oggi non esiste più un marcatore"

Post in rilievo

si può progredire ma lo si può fare anche senza dire che prima era tutto negativo, oggi si prendono certi gol perchè i difensori non sanno marcare, guarda rugani spesso si perde l'uomo, io non capisco perchè il saper impostare e giocare coi piedi non possa cmq coincidere con esercizi di marcatore puro, no perchè e non mi rifersico a te, siamo tutti bravi a dire bisogna fare il giro palla, attaccare e via dicendo, poi si prende gol perchè rugani per fare il giro palla sbaglia a dare la palla e partono i processi, e purtroppo i difensori di oggi e ci metto pure caldara, hanno questo difetto non sono marcatori pure e non capisco perchè non si possano ugualmente allenare su questo fondamentale

 

Quello che hai rappresentato così bene descrivendo la carenza e la mancanza di difensori marcatori oggi, lo condivido, lo vado sostenendo e spiegando da anni; sai qual'è la ragione principale, se non unica, di questa situazione venutasi a creare, che anche Chiellini ha messo altrettanto bene in evidenza, anche se non fa riferimento esplicito alla zona e suoi dettami tattici? Tutto, infatti, sta nella zona introdotta con le sue rischiose applicazioni tattiche basate su automatismi collettivi di difficile esecuzione, essendo finalizzati a fermare l'attaccante solo in modo virtuale; basta un nonnulla che il meccanismo o dispositivo difensivo salti causando gol evitabili, gol che si potevano e si dovevano prevenire se al posto della zona, si fosse giocato con marcatura a uomo moderna, ecc.

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infatti prima era piu difficile segnare

 

sono cambiate le regole, certe medie gol di ronaldo e messi sono gonfiate fa tante cose, falli da ultimo uomo, ammonizioni sulle trattenute, retropassaggio al portiere che non si fa piu'

 

le regole sono sempre pro attaccanti, palloni a aria compressa compresi

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ma quindi giorgiop in realtà è GiorgioC? :o

 

Quanto riferito al tema trattato, anche se non punta il dito come faccio io sulla zona, giorgiop e GiorgioC la vedono alla stessa maniera, io molto prima di lui, siamo differenti solo per ruolo in campo, io giocavo con il numero 11 prima (ala sinistra) e poi con il 10 (regista), lui Chiellini 3 terzino sinistro, marcatore a uomo n. 1 in Italia e n. 1 in Europa.

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Il problema del calcio italiano, ma anche della Juventus, é che non saranno mai i piú bravi ad attaccare o a spingere come gli spagnoli, gli inglesi od i tedeschi. E quindi devono per forza essere i piú bravi a difendere per fare strada. Ma ora che non si difende piú in Italia, é logico che il calcio italiano sia in crisi, sia a livello di nazionale sia a livello di club. L´unica squadra con ottimi difensori é la Juventus e non a caso vince da sei anni di seguito! E credo che non sia nemmeno un caso che il primo anno che la difesa cominci a schricchiolare, lo Scudetto sará davvero dura vincerlo (anche se penso che potremmo vincerlo lo stesso, ma questo si vedrá...).

 

Secondo me in Italia bisognerebbe tornare alle antiche virtú che per decenni hanno fatto vincere l´Italia a livello internazionale. Tutti parlano del gioco europeo, ma alla fine si scopre che i supereuropei, cioé il Napoli, non hanno mai vinto niente, almeno finora. E la Juve le due finali di Champions le ha pur sempre conquistate partendo da una grande difesa. Ma ha anche perso le due finali di Champions per non aver marcato ad uomo giocatori come Messi o Ronaldo. Io non capisco perché a Cardiff Chiellini non abbia marcato in modo stretto Ronaldo! E lui ne sarebbe capace.....ma penso che sia colpa di Allegri che non ha dato indicazioni precise in tal senso (marcatura ad uomo su Ronaldo STRETTISSIMA).

 

Nel 1987 io avevo 13 anni ed avevo cominciato a giocare a calcio nel mio club locale. La prima partita mi avevano messo attaccante, perché ero il piú veloce in squadra. Ma avevo i piedi storti e quadrati, per cui sbagliai tre occasionissime e perdemmo 2-1. Nelle seguenti due partite mi mettevano difensore. E non prendemmo un solo gol. Ero scarsissimo coi piedi, ma in compenso ero attentissimo in fase di marcatura e non lasciavo mai il mio uomo (o ragazzo, visto che avevamo 13-14 anni). Ma il mio allenatore non era soddisfatto. Diceva che ero troppo scarso coi piedi e che con me in squadra non riuscivano ad impostare bene. Quindi nella terza partita mi metteva in porta!! Lí nessuno marcava ad uomo, visto che non c´ero io, e perdemmo 4-1. Eppure fui il migliore in campo, perché potevamo perdere anche 8-1! Io da quel giorno ho fatto sempre il portiere finché ho smesso di giocare. Ma la cosa divertente é che non riuscivamo piú, in quella stagione, a fare due gare di seguito senza prendere gol, come nelle due partite dove mi avevano messo in difesa, ma dove il mio allenatore mi aveva tolto perché ero troppo scarso coi piedi.

 

Quindi giá a quell´etá, a 13 anni, ho capito che il problema erano gli allenatori, che non capivano che per non prendere gol bisognava marcare ad uomo ed essere concentratissimi in difesa. Quasi tutte le squadre in cui ho giocato poi sono state leggerissime ed allegrissime in difesa ed a volte era un incubo fare il portiere. Perché spesso mi capitava di subire una ventina di tiri in porta a partita, tanto era scarsa la difesa!

 

Oggi quando guardo una partita per esempio tra il City ed il Monaco, come l´anno scorso, vedo un calcio sí spettacolare, ma molto ma molto ingenuo. Ed infatti il Monaco é uscito appena ha incontrato la prima squadra con una difesa seria, la Juventus. E penso che accadrá anche col City quest´anno. Gioca sí benissimo in attacco, ma anche col Napoli ha subito tantissimi tiri in porta. Cosí non puó vincere la Champions, almeno per me....

 

Michael ti sei dimenticato di citarmi visto che di quanto hai esposto e sul tema sollevato da Chiellini ne abbiamo parlato, discusso più volte condividendo le nostre idee; ciao Giorgio.

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Chiellini parla di Guardiolismo e non di Guardiola, il che rappresenta una differenza sostanziale.

 

Non sono certo Guardiola e la sua filosofia ad aver rovinato il calcio, ma il fatto che il tiki taka venga elevato al livello di una religione e che si pensi che coincida non con una caratteristica di un allenatore, vincente quanto volete, ma direttamente col concetto di calcio moderno.

D'accordissimo con te. Tant'è che anche Sarri che nella sua carriera non ha vinto neanche il torneo rionale, viene considerato un allenatore rivoluzionario. E per settimane hanno paragonato la carriera di Sarri a quella di Guardiola facendogli fare la figura del peracottaro. Il fatto è che se un allenatore pratica tiki taka è moderno: tutto il resto fa schifo. Purtroppo il lavaggio del cervello fatto da buona parte della stampa, capeggiata da Sacchi, con i suoi adepti Pistocchi e company, ha fatto ormai danni irreparabili. Sembra che l'unico modo di giocare al calcio sia passarsi la palla all'infinito massimo due tocchi e lanciarsi in quattro al recupero una volta persa. E' un modo di giocare, raramente vincente, bello finché si vuole (ma non per tutti, in tanti si annoiano) ma non l'unico nè necessariamente il più efficace. Resta solo una cosa valida: vince sempre chi ha i migliori giocatori, indipendentemente dal sistema di gioco. Poi c'è grande differenza fra gli allenatori bravi e gli allenatori scarsi, ma la partita non si gioca sul tiki taka ma su un miliardo di altri aspetti.

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non sono per niente d'accordo. Semplicemente perché Sarri non applica la marcatura a uomo, Gasperini si

 

In Italia tutti gli allenatori giocano a zona in difesa, in area, compreso Gasperini, anche lui subisce gol evitabili per mancanza di marcatura a uomo moderna, recentemente il gol evitabilissimo di Zelaya contro l'Apollon in EL ma anche quello di Cristante contro la Spal ed altri ancora.

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Il fatto che abbiamo giocatori di basso profilo non ha a che vedere col modo di giocare ma di cosa (non) insegnano... Il fatto che generalmente nelle nostre giovanil ipreferiscano giocatori più grossi fisicamente piuttosto che buoni tecnicamente ma magari gracili la dice tutta

 

Inviato da mTalk

 

perchè il modo di giocare non è conseguente a quello che si insegna? e ciò che si insegna non dipende dal modo di giocare?

 

sacchi o meglio il sacchismo ha portato alla formazione degli allenatori mediante determinati concetti, ancora tutt'oggi gran parte degli allenatori delle giovanili è di influenza sacchiana, e questo comporta proprio l'insegnamento di determinati principi piuttosto che altri, e premiare certi giocatori rispetto che altri.

 

così come si preferisce insegnare il fuorigioco e la zona piuttosto che la marcatura o l'1vs1, o così come si preferisce insegnare i movimenti del 442 rispetto a lavorare sui principi base del possesso palla come controllo orientato e passaggio.

 

Si avvicina il guardiolismo(anche se dovremmo dire il barcelonismo) a Sacchi, ma in realtà sono due mondi completamente diversi, tutti e due hanno preso spunto dalle teorie olandesi ma hanno coltivato principi diversi, le conseguenze del sacchismo le abbiamo pagate in negativo a livello dei settori giovanili.

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tecnicamente baresi rispetto a Chiello era Pelè.

Qualsiasi giocatore di serie A rispetto a Chiellini è Pelè, ma la tecnica di Baresi, uno dei miti assoluti del calcio, era nettamente inferiore ai più grandi difensori italiani degli ultimi 40 anni (da Scirea, poi Maldini, Nesta e Cannavaro)

Forse era pari a quella di un altro grande difensore, poco forte tecnicamente, ma molto arcigno e tenace, che seppur non nell'olimpo dei migliori è stato indubbiamente un grande difensore: un odiatissimo Giuseppe Bergomi.

 

Chiellini nel modo di marcare e nella tenacia assomiglia più a Baresi rispetto che un Maldini o un Nesta... Questo era il mio esempio.

Nella stessa frase scrivevo anche che i ruoli sono completamente diversi (uno stopper, l'altro un libero degli anni '90).

 

Il paragone non sussiste, ci mancherebbe.

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come ha detto qualcuno, da ora in poi potremo chiamarti giorgioc .sisi

 

comunque che ne pensi invece di rugani? ti convince?

 

Ho già espresso il mio pensiero su Rugani, chi lo segue, chi lo allena deve insegnargli e formarlo a marcare a uomo in maniera moderna, anche lui sa giocare solo a zona; Allegri non ne è capace nel senso che fa giocare la sua squadra esclusivamente a zona, costringendo lo stesso Chiellini a farlo, suo malgrado, e per questo motivo commettendo talvolta degli errori pacchiani che, lui Chiellini, non commetterebbe mai se marcasse a uomo in maniera moderna lasciando perdere la zona.

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Qualsiasi giocatore di serie A rispetto a Chiellini è Pelè, ma la tecnica di Baresi, uno dei miti assoluti del calcio, era nettamente inferiore ai più grandi difensori italiani degli ultimi 40 anni (da Scirea, poi Maldini, Nesta e Cannavaro)

Forse era pari a quella di un altro grande difensore, poco forte tecnicamente, ma molto arcigno e tenace, che seppur non nell'olimpo dei migliori è stato indubbiamente un grande difensore: un odiatissimo Giuseppe Bergomi.

 

Chiellini nel modo di marcare e nella tenacia assomiglia più a Baresi rispetto che un Maldini o un Nesta... Questo era il mio esempio.

Nella stessa frase scrivevo anche che i ruoli sono completamente diversi (uno stopper, l'altro un libero degli anni '90).

 

Il paragone non sussiste, ci mancherebbe.

 

Chiellini sarebbe un brio, un gentile, rapportandolo alle caratteristiche..ed avrebbe giocato tranquillamente anche 40 anni fa..

 

Baresi come caratteristiche era diverso, ma c'è anche da dire che prima di Sacchi giocava in serie B, negare che abbia avuto dei vantaggi a livello di carriera con il sistema di gioco di Sacchi è negare l'evidenza...però non mi permetterei mai di dire che Baresi non era forte.

 

il problema del sacchismo son state le conseguenze che ha portato...perchè ha permesso a gente normale di giocare in serie A abbassando di conseguenza il livello medio delle squadre.

 

E questo ovviamente non lo dico io, ma lo lo si trova scritto in molte pubblicazioni e ricerche calcistiche..

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Chiellini sarebbe un brio, un gentile, rapporandolo alle caratteristiche

 

Baresi era diverso, ma c'è anche da dire che prima di Sacchi giocava in serie B, negare che abbia avuto dei vantaggi a livello di carriera con il sistema di gioco di Sacchi è negare l'evidenza...però non mi permetterei mai di dire che Baresi non era forte.

 

il problema del sacchismo son state le conseguenze che ha portato...perchè ha permesso a gente normale di giocare in serie A abbassando di conseguenza il livello medio delle squadre.

 

E questo ovviamente non lo dico io, ma lo lo si trova scritto in molte pubblicazioni e ricerche calcistiche..

Non solo ha permesso a gente normale (tecnicamente, non fisicamente) di giocare in serie A, ma accorciando le squadre di quaranta metri ha di fatto cancellato dal calcio tutti quei giocatori molto tecnici ma con poco fisico che una volta imperversavano in serie A (i Beccalossi, i Benny Carbone, i Vignola, i Pizzi, i Morfeo, i Robbiati, ecc. ecc. ecc.) e che adesso non esistono più. Di fatto riducendo drasticamente il tasso tecnico e omologando i giocatori. Modesti tecnicamente, basta che corrano per 90' facendo pressing ultraoffensivo e muovendosi in modo sincrono. Quanti esempi di questa tipologia di calciatore mediocre abbiamo oggi in serie A? Una batteria infinita. Fuoriclasse zero

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Chiellini parla di Guardiolismo e non di Guardiola, il che rappresenta una differenza sostanziale.

 

Non sono certo Guardiola e la sua filosofia ad aver rovinato il calcio, ma il fatto che il tiki taka venga elevato al livello di una religione e che si pensi che coincida non con una caratteristica di un allenatore, vincente quanto volete, ma direttamente col concetto di calcio moderno.

 

Vincente con Messi Xavi e Iniesta.

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D'accordissimo con te. Tant'è che anche Sarri che nella sua carriera non ha vinto neanche il torneo rionale, viene considerato un allenatore rivoluzionario. E per settimane hanno paragonato la carriera di Sarri a quella di Guardiola facendogli fare la figura del peracottaro. Il fatto è che se un allenatore pratica tiki taka è moderno: tutto il resto fa schifo. Purtroppo il lavaggio del cervello fatto da buona parte della stampa, capeggiata da Sacchi, con i suoi adepti Pistocchi e company, ha fatto ormai danni irreparabili. Sembra che l'unico modo di giocare al calcio sia passarsi la palla all'infinito massimo due tocchi e lanciarsi in quattro al recupero una volta persa. E' un modo di giocare, raramente vincente, bello finché si vuole (ma non per tutti, in tanti si annoiano) ma non l'unico nè necessariamente il più efficace. Resta solo una cosa valida: vince sempre chi ha i migliori giocatori, indipendentemente dal sistema di gioco. Poi c'è grande differenza fra gli allenatori bravi e gli allenatori scarsi, ma la partita non si gioca sul tiki taka ma su un miliardo di altri aspetti.

 

Esatto. Modo che se applicato nel giusto contesto e con i giusti interpreti diventa storico, come nel caso di Guardiola e il suo Barça. Ma mica si trattava di mero Guardiolismo... è stato un metodo che in quel contesto si è rivelato vincente, ma ci sono diverse variabili che si sommano e si completano l'una con l'altra.

 

Esco un po' anche dal modo di ragionare binario che spesso caratterizza le discussioni sul forum, ossia due schieramenti che in questo caso da una parte trattano Guardiola come un dio e dall'altra come un semplice sculato.

La verità sta nel mezzo: Guardiola merita un posto nella storia visto quello che ha fatto vedere, ma è stato fortunato ad aver avuto a disposizione determinati interpreti.

E, ovviamente per ora, lo dicono i numeri, visto che gli stessi interpreti hanno comunque vinto con altri allenatori mentre lui non è stato capace di dare una concreta continuità alla sua filosofia, seppur con due squadre di altissimo livello.

 

La tristezza del proselitismo "guardiolista" è l'aver creato adepti anche nelle categorie inferiori, fino ai dilettanti. Ci sono molti allenatori delle giovanili, visti da me in persona, che tralasciano l'abc di un difensore (marcatura, contrasto, uno vs uno, ecc...) per cercare di inculcare un concetto di possesso palla che senza qualità tecniche di spessore diventa deleterio. E non è certo semplice costruire una squadra di 20-25 giocatori tutti in grado di esprimere elevate qualità di palleggio.

 

Vincente con Messi Xavi e Iniesta.

 

Sì. Con interpreti del genere penso sia molto più facile applicare una determinata filosofia di gioco.

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Esatto. Modo che se applicato nel giusto contesto e con i giusti interpreti diventa storico, come nel caso di Guardiola e il suo Barça. Ma mica si trattava di mero Guardiolismo... è stato un metodo che in quel contesto si è rivelato vincente, ma ci sono diverse variabili che si sommano e si completano l'una con l'altra.

 

Esco un po' anche dal modo di ragionare binario che spesso caratterizza le discussioni sul forum, ossia due schieramenti che in questo caso da una parte trattano Guardiola come un dio e dall'altra come un semplice sculato.

La verità sta nel mezzo: Guardiola merita un posto nella storia visto quello che ha fatto vedere, ma è stato fortunato ad aver avuto a disposizione determinati interpreti.

E, ovviamente per ora, lo dicono i numeri, visto che gli stessi interpreti hanno comunque vinto con altri allenatori mentre lui non è stato capace di dare una concreta continuità alla sua filosofia, seppur con due squadre di altissimo livello.

 

La tristezza del proselitismo "guardiolista" è l'aver creato adepti anche nelle categorie inferiori, fino ai dilettanti. Ci sono molti allenatori delle giovanili, visti da me in persona, che tralasciano l'abc di un difensore (marcatura, contrasto, uno vs uno, ecc...) per cercare di inculcare un concetto di possesso palla che senza qualità tecniche di spessore diventa deleterio. E non è certo semplice costruire una squadra di 20-25 giocatori tutti in grado di esprimere elevate qualità di palleggio.

 

 

 

Sì. Con interpreti del genere penso sia molto più facile applicare una determinata filosofia di gioco.

 

Con interpreti del genere vinci con qualsiasi filosofia di gioco tu applichi.

L' unica filosofia da applicare è mandarli in campo. Poi ci pensano loro.

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Con interpreti del genere vinci con qualsiasi filosofia di gioco tu applichi.

L' unica filosofia da applicare è mandarli in campo. Poi ci pensano loro.

 

Intendevo dire che posso adottare una filosofia, seppur avente lacune che in altri contesti sarebbero ben più visibili, e far credere che sia vincente a prescindere. Ma non è così.

 

Chiellini ha perfettamente ragione. E sa quel che dice, non è certo uno che parla di ovvietà e stereotipi.

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Non solo ha permesso a gente normale (tecnicamente, non fisicamente) di giocare in serie A, ma accorciando le squadre di quaranta metri ha di fatto cancellato dal calcio tutti quei giocatori molto tecnici ma con poco fisico che una volta imperversavano in serie A (i Beccalossi, i Benny Carbone, i Vignola, i Pizzi, i Morfeo, i Robbiati, ecc. ecc. ecc.) e che adesso non esistono più. Di fatto riducendo drasticamente il tasso tecnico e omologando i giocatori. Modesti tecnicamente, basta che corrano per 90' facendo pressing ultraoffensivo e muovendosi in modo sincrono. Quanti esempi di questa tipologia di calciatore mediocre abbiamo oggi in serie A? Una batteria infinita. Fuoriclasse zero

 

diciamo che con Sacchi è passato il concetto della tattica messa avanti a tutto, e più importante rispetto alla tecnica e al talento individuale.

 

quindi se vogliamo valutare il Sacchi per i trofei vinti facciamo pure, come fanno praticamente tutti, ma c'è pure da considerare a 360° cosa ha portato la sua "rivoluzione".

 

 

il guardiolismo(ma ripeto sarebbe più corretto dire barcelonismo o comunque calcio spagnolo) in realtà con sacchi ha poco a che fare perchè ognuno dal modello iniziale(calcio totale di crujff) ha preso e sviluppato concetti diversi, Sacchi ha preso come riferimento il modo di difendere, ma gli schemi offensivi di sacchi in realtà con ciò che faceva l'olanda di Crujff hanno poco a che fare, Guardiola dal suo invece ha preso il concetto del possesso palla, della rivoluzione dei "ruoli", e del gioco di posizione.

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Preferisco avere un giocatore un po' più scarso a difendere che abbia i piedi buoni e vincere 5-1, che avere un difensore che, senza pressing avversario, spara un rimessa laterale una sassate per fare un passaggio semplice di 10m grazie ai suoi piedi a banana e vincere 1-0 sudando.

essere un grande difensore non implica avere per forza 2 ferri da stiro al posto dei piedi. Ferrara Cannavaro Maldini Nesta montero thuram...erano grandissimi difensori ma sapevano giocare a calcio. È chiellini che è limitato non la categoria dei difensori

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ma baaaaaasta !!!!!! ma lo avete mai visto giocare? nelle giovanili faceva il centrocampista. ma per favore......il mondo al contrario...

ok, ma magari gli direbbe di superare la metacampo solo sui corner, e di passare la palla massimo a due metri. forse in questo caso lo farebbe giocare.

Questo può essere

Non so

Ma giocherebbe

Perchè è un campione

O con del neri o con chi vuoi tu

 

 

Inviato dalle mura di gerico

 

 

 

 

 

"la juve non vincerà mai 6-2"... ma se l'abbiamo appena fatto a udine! .haha

 

scherzi a parte, ha ragione da vendere. oggi i difensori duri, rognosi, che ti facevano sudare sette camicie per muoverti non esistono. tutti con la fissa dei piedi buoni, dell'uscire palla al piede... calcio da fighetti.

 

A pep non piace

E se non piace a pep

Non va detto

Altrimenti piange

Poverino

 

 

Inviato dalle mura di gerico

 

 

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perchè il modo di giocare non è conseguente a quello che si insegna? e ciò che si insegna non dipende dal modo di giocare?

 

Sì... e no ;) vedi sotto

 

 

così come si preferisce insegnare il fuorigioco e la zona piuttosto che la marcatura o l'1vs1, o così come si preferisce insegnare i movimenti del 442 rispetto a lavorare sui principi base del possesso palla come controllo orientato e passaggio.

 

Il problema è che secondo me (nb il mio è un modestissimo parere di ex giocatore dilettantistico di basso livello eh... non sono nemmeno un allenatore)

vanno insegnate tutte le cose (e che in ogni caso un difensore in primis deve essere capace di difendere)

 

Per semplificare: Ok, prediligo far giocare a zona e faccio fare il fuorigioco ai miei giocatori... ma quando l'azione stringe verso la propria area di rigore il mio difensore dev'essere in grado di francobollare il proprio attaccante di riferimento e allo stesso modo deve essere preparato ad affrontare un 1 vs 1 contro l'avversario che lo punta.

 

Il cambio "culturale" per cui vengono mosse le critiche al "guardiolismo" riguarda proprio questo: il difensore deve avere i piedi buoni (e va benissimo ci mancherebbe) ma a costo di non essere in grado di marcare/fermare un attaccante? Vale a dire che il difensore "moderno" deve essere più bravo a costruire che a difendere? O che basti che sia capace di difendere "di reparto" (assieme agli altri colleghi della linea difensiva) ma non singolarmente?

 

Penso che in definitiva Chiellini intendesse questo... Che poi lo si voglia bollare come retrogrado o antiquato, lo posso capire, ma non condividere.

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Rovinato non lo so, di sicuro il suo Barcellona (perchè solo in quella squadra ha conseguito risultati in Europa grazie a Messi, Xavi e Iniesta fra gli altri, è bene ricordarlo sempre) ha influenzato parecchio.

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Ritengo utile pubblicare questo video che riporto dal mio topic aperto nella Sez. Serie A ed altri campionati, sul confronto-scontro tra zona e marcatura a uomo moderna, dove un utente l’aveva postato nel settembre scorso in sintonia con il tema da me trattato, nel quale questa volta protagonista è Cristian BoboVieri che da attaccante anche lui di valore in sintonia con il pensiero Chiellini difensore, punta il dito contro la zona e la mancanza di marcatura a uomo, dello stopper e del libero, la qual cosa afferma di averlo oltremodo favorito nel segnare gol evitabili in serie, quando prima giocando contro squadre che non sapevano ancora cosa fosse la zona e quindi marcato a uomo, segnava si e no 6 gol all’anno; altra testimonianza da prendere in considerazione per dire quanto la zona sia stata e lo è tuttora dannosa e criticabile nell’evoluzione del calcio moderno.

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Tolte le meteore Milito e Drogba, tutti gli altri giocavano in squadre con una spiccata mentalita' offensiva.

 

Ma voi ancora a pensare che le champions si vincono con il catenaccio di Allegri .ghgh

 

Continua la tua battaglia personale soldato

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avete gia avvisato GIORGIOP ?? :d :d

Uno come Aldair oggi sarebbe il difensore piu forte del Mondo per distacco..Senza andare a citare Vierchowod, che anche a 40 anni porterebbe a scuola qualsiasi difensore nel MOndo attuale.

La realtà è che non esistono piu difensori forti e basta.

 

Sono anche boiate cosmiche quelle sui " piedi"..Perchè difensori come Nesta Stam Maldini o Ferdinand, i piedi li avevano eccome...Semplicemente quelli di oggi sono scarsi, punto..Non è che quelli di oggi hanno i piedi buoni mentre quelli di una volta erano scarponi..No,quelli di 10 anni fa avevano i piedi ( alcuni) e sapevano difendere.

Thuram non aveva i piedi??? Nel senso..Ma cosa ci raccontiamo??

 

Ho citato Aldair, ma potevo citare Sol Campbell, o un Fernando Couto qualsiasi..Un Nestor Sensini..Una volta ogni squadra aveva 1 o 2 difensori fenomenali...

Oggi di difensori veramente forti nel Mondo ce ne saranno 3 o 4...

 

Gente come Sensini Aldair Campbell, senza andare a citare i piu forti in assoluto, oggi cagherebbe in testa a tutti.

Il calcio è diventato mediocre..

Come dimostrano inumeri ridicoli di Messi e ROnaldo..Sono 2 fenomeni, ma i numeri che hanno sono semplicemente ridicoli.

 

Mi trovi d'accordo, specialmente sui numeri falsi di Messi e Ronaldo, pur riconoscendo che sono dei campioni ma grazie anche ai favori tattici di cui hanno goduto con la difesa a zona praticata dalle squadre avversarie.

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Sono considerazioni, valutazioni, riflessioni quelle di Chiellini, che sottoscrivo, condivido in pieno; mi permetto di precisare che io le faccio, le scrivo anche qui ma anche prima, esattamente a partire dagli anni '90 come attestato, testimoniato dai miei articoli pubblicati a Coverciano che si possono leggere contenuti nel mio sito www.calcioegoal.it assieme a tanto altro su questi specifici temi calcistici collegati ai gol evitabili; Chiellini mi ha dato una mano molto qualificabile come la sua, mancando quella degli allenatori tutti zonisti, fautori della zona dalla prima all'ultima ora (adesso), per dare vigore, spinta alla mia campagna in antitesi alla zona e a favore della marcatura a uomo moderna, elastica, supportata, integrata ed innovata dal controllo visivo attivo.

la mia era semplice ironia,già precedentemente ti ho fatto i complimenti e manifestato la mia stima per l impegno e la passione che hai nel portare avanti le tue idee .allah

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