Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

Giannij Stinson

Pirlo Series vol.5 - Juventus: la rivincita del Maestro

Post in rilievo

di Romeo Agresti

 

Il Maestro, il genio, l'esteta del calcio. Tre etichette tutte racchiudibili in un solo nome e cognome: Andrea Pirlo. Uno di quei giocatori che nascono a epoche, un tesoro prezioso, un fuoriclasse che ha saputo incantare, adorato da tutti gli amanti del calcio. A prescindere dalla casacca indossata.

 

Un interprete trasversale. Unico. Il suo arrivo alla Juventus, dopo aver vinto tanto e tutto con la maglia del Milan e il Mondiale 2006 con la Nazionale italiana, è eclatante. E, a proposito di azzurri vincenti, ecco le parole di Luca Toni a Goal Italia: “Giocare con Andrea è stato veramente un onore e un piacere. Nel suo ruolo è stato il migliore, anche perché l'ha inventato lui. Una grandissima carriera, ha vinto tanto, si ritira un altro grande campione. Adesso, sicuramente, farà qualcos'altro di importante. Abbiamo bisogno di gente come lui nel calcio che conta”.

La società rossonera lo lascia partire senza muovere un muscolo, convinta che Van Bommel possa ampiamente supplire alla sua dipartita. La dirigenza Juventus lo corteggia, lo fa sentire importante con una dichiarazione ormai passata agli annali: “Abbiamo bisogno di te” . Il fuoriclasse bresciano ha tante richieste pressanti ma sceglie Torino, convinto dal progetto e dalla voglia di riscatto della società bianconera, che arriva da due settimi posti in campionato caratterizzati da magrissime figure.

 

La scelta si rivela subito azzeccatissima. La Signora, in quel periodo, ha deciso di svoltare energicamente con il passato recente. Antonio Conte è il nuovo condottiero in panchina. E lo stesso allenatore salentino, quando si ritrova Pirlo in rosa, storce un po’ il naso. Il suo credo per rilanciare la storia della Vecchia Signora è l’applicazione di un 4-2-4 tutto energia, muscoli e sprint. In questo contesto, dunque, dove mettere il regista bresciano dai piedi fatati? Il tecnico leccese si ingegna e trova la soluzione, cambia sistema di gioco e sposta in cabina di comando l'allora 32enne che lo ripagherà di ogni piccolo scetticismo.

 

 

andrea-pirlo-card_yczafsazmz5q1izxplo57e3fo.jpg?t=-1646407841

 

 

E' l'estate del 2011, comincia una nuova saga juventina con Pirlo a fare le veci del classico metronomo. Alla prima partita casalinga della stagione si inaugura lo Stadium in gare ufficiali, avversario il Parma. Pirlo conia subito una giocata che diventerà un marchio di fabbrica conclamato: taglio veloce per l’inserimento di Lichtsteiner da destra, e rete che si scuote inghiottendo la sfera; una pensata, una giocata che diventerà consuetudine e spaccherà in mille frammenti le resistenze delle difese avversarie. Presenti, in quella squadra, Paolo De Ceglie: “E' stato un onore giocare con Andrea e sarà un peccato non vedere più in campo un calciatore unico e insostituibile”. E Marco Motta: "Ha reso semplice qualunque giocata. E' un campione dentro e fuori dal rettangolo di gioco, è stato un compagno vero: pronto ad aiutare tutti attraverso consigli preziosi".

 

Pirlo diventa un punto fermo attorno al quale ruota tutta la Juventus. Il pubblico che gremisce gli spalti, dopo qualche iniziale titubanza per i suoi trascorsi con maglie nerazzurre e rossonere, non proprio stimate in quel di Torino, lo esalta, lo incorona e non smette di sostenerlo quasi fosse una bandiera di lunga data fuoriuscita dal settore giovanile.

Andrea dalla provincia di Brescia diviene un nuovo eroe in maglietta strisciata di bianconero. Lui, nonostante piedi divini, non è un individualista e sa sempre mettersi al servizio dei compagni. Alla Juventus, inoltre, si perfeziona anche in fase di copertura rincorrendo gli avversari da mediano muscolare, strappando la sfera dai piedi avversari e riproponendo con lampi accecanti di classe. Appunto, la classe. Mostrata anche in allenamento, come spiegato da Rubinho, ex portiere juventino: “Mi piaceva molto mangiare con lui, perché non diceva mai parole a caso. Mi ha segnato tantissimi calci di punizione, quando si metteva in testa di fare goal non c'era nulla da fare”.

Si impegna nelle due fasi con l’entusiasmo di un ragazzino, dall’alto di quel suo stile di corsa quasi saltellante ma tremendamente efficace. Poi, quando partono i traccianti dai suoi piedi, si compie l'incanto. Se non è marcatura poco ci manca, se non sono assist letali ci va sempre molto vicino. Nella capitale sabauda Pirlo vive una seconda giovinezza con tanti cambiamenti; compresa la vita privata. E quella barba folta che si lascia crescere lo incorona come Maestro. Un’immagine nuova, sostenuta dalla sacralità della saggezza. "Andrea è un maestro - ci spiega Simone Pepe -. Ciò fa capire quanto sia stato importante per la storia del calcio. Ha incancato generazioni e ci mancherà".

 

Pirlo trascorre quattro stagioni sotto la Mole, un periodo straordinario. In bianconero si aggiudica 4 Scudetti, 1 Coppa Italia e 2 Supercoppe italiane, andando pure vicino alla riconquista della Champions League con la finale di Berlino del 2015 con una Juventus che giunge in finale da outsider, contro un Barcellona nettamente più forte. Era targata, scherzi del destino, Max Allegri. Additato come l'artefice della separazione meneghina, il mister livornese ottimizza al meglio le qualità del Pirlo bianconero, spedendo nel dimenticatoio rancori e chiacchiericci. Rapporto solido, equilibrato e produttivo. D'altronde, si sa, la Juventus è capace di rigenerare tutto e tutti.

 

andrea-pirlo-juventus_1jqwqhogr9i611kqflnsl1fen4.jpg?t=810285342

 

Le sue lacrime a fine partita sono il condensato di un campione che sa di aver consumato l’ultima chance fornita dal fato, per salire sul tetto d’Europa, con i colori che gli hanno servito una rivincita imponderabile. Pirlo ha lasciato un segno indelebile nei cuori dei tifosi juventini non solo per le movenze e le giocate di classe, ma pure per goal di rara bellezza e soprattutto decisivi nell’economia delle annate vissute a Vinovo. Storia: 119 presenze, 16 reti, alcune entrate nell’iconografia della leggenda juventina.

 

La “maledetta”, la sua punizione imprevedibile è divenuta una griffe internazionale. Calciata a giro, colpita con tre dita dritta e violenta nel sette, o ancora rasoterra e astuta, ma il Pirlo nazionale ha mostrato di saper andare in buca in tutti i modi, con azioni in movimento o più semplicemente dal dischetto, sfruttando le due doti strepitose di tiro, posizionamento e vista periferica. Celeberrima la sua punizione all'88' in quel di Genova. Madama non gioca bene contro il Grifone, ma ci pensa lui con una parabola imprendibile che, sorvola la staccionata di uomini, e si insacca alle spalle di Perin.

Poderoso il sussulto rimasto nell'immaginario collettivo del tifoso della Signora – quando al fotofinish di un derby – punisce il Toro con una staffilata di destro che fa esplodere lo Stadium. Pirlo è rimasto nella leggenda di casa Juventus e, ora che ha deciso di ritirarsi, chissà cosa farà. A questo straordinario campione vanno ascritti due notevoli meriti: coraggio e consapevolezza. Il coraggio di dire basta con le scarpe bullonate e il prato verde quando non ci si sente più in linea con le gesta compiute; la consapevolezza che esiste una vita sportiva, oltre a quella quotidiana, anche dopo il ritiro definitivo. Segno che anche l’uomo non è inferiore alla sua fama mondiale.

 

Fonte: Goal.com

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ma quanto * è forte?! Quel gol Andrea...Quel gol di quella sera dove la Torino granata smise di proferir verbo...E le loro bandiere caddero mentre un urlo BiancoNero si alzò...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

la mia firma lo ringrazia da quando ha deciso di andare via.

 

il mio centrocampista preferito di sempre, ero uno dei 3-4 veramente felici quando arrivò alla Juventus, il resto del forum non fece altro che insultare Marotta e tutta la dirigenza.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

La luce che ha cancellato il buio in cui eravamo finiti.....esemplare, fuoriclasse ma soprattutto...CALCIATORE.....grazie Maestro per averci illuminato!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

la mia firma lo ringrazia da quando ha deciso di andare via.

 

il mio centrocampista preferito di sempre, ero uno dei 3-4 veramente felici quando arrivò alla Juventus, il resto del forum non fece altro che insultare Marotta e tutta la dirigenza.

Anche io ero nei tre-quattro....comunque sia il resto del forum oramai insulta a prescindere la dirigenza ad ogni acquisto ...io mi preoccupa se non insulta!!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Felicissimo del suo arrivo, perché dopo gli anni di oblio post farsa, finalmente avremmo rivisto la nostra maglia indossata da un fuoriclasse totale.

 

E infatti tale è stato

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

sarebbe bello rispolverare il suo topic di benvenuto, dove i guru del forum lo davano come bollito e finito e rotto ed insomma inferiore ad un Aquilani qualsiasi .ghgh

 

io gli diedi il benvenuto con un "benvenuto Campione" e quanto ci ha fatto godere @@

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Probabilmente il miglior regista degl ultimi 30 anni,e, uno dei migliori di sempre,e ci deve far riflettere che, l attuale mister nel Milan,volesse metterlo mezz ala sinistra per mettere cemento davanti alla difesa,quando in quella posizione la squadra aveva vinto di tutto in Europa,la solita mentalita catenacciara di Max

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.