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FRANCESCO SPIRITO

VIDEO Un Juve-Milan di straordinaria bellezza: la finale di andata della Coppa Italia 1989/90

Post in rilievo

Infatti questa è una leggenda "nostalgica".

 

In OGNI CAMPO delle attività umane si è migliorati nel tempo, tecnicamente, fisicamente, mentalmente (fai giocare un campione di scacchi degli anni 50 con uno attuale e vedi che massacro), non si comprende perchè SOLO nel calcio questo non dovrebbe essere avvenuto.

 

 

Mah, sono d'accordo a metà e sugli scacchi sono d'accordo per nulla. Per il calcio è migliorata senz'altro la preparazione fisica ed è aumentata la forza muscolare dei singoli giocatori e questo chiaramente incide sull'intensità delle singole partite e sull'agonismo che si vede in campo. Ma tecnicamente, a mio avviso, la qualità media (ovviamente non parlo dei fuoriclasse che sono fuori categoria) era più alta; magari ai difensori venivano chieste meno cose ma fatte meglio e tutti i centrocampisti dovevano almeno saper passare la palla con precisione e "tempi" giusti.

Quanto agli scacchisti (scusatemi, da appassionato il tema mi interessa), i giocatori, anche per i mezzi a disposizione che hanno (libri, Internet, accesso ad analisi di ogni tipo su aperture, medio-gioco, finale, ecc.), sono più preparati nello studio e nella conoscenza di centomila varianti ma ho seri dubbi che un Carlsen (fortissimo per carità) possa "massacrare, come dici tu, un Alechin, un Capablanca, un Tal, un Karpov o un Kasparov al massimo delle loro forze. E ti dirò di più; proprio a causa di questo studio eccessivo che consente pure al più scarso di imparare a memoria ventimila varianti di apertura, molte partite tra i migliori sono di una noia mortale.....

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Non so...un Tacchinardi poi che era molto lento...se ne fai una questione solo di calcio italiano può essere (ma per dire un Gagliardi i o Jorginho per me non sono inferiori tecnicamente a Tacchinardi per non parlare di Verratti) ma io parlavo in generale. Poi allora il campionato italiano era il top (eravamo anche all'immediata vigilia dei mondiali italiano) ora non più.

 

Chiaro parlo specificamente del calcio italiano, anche se a parte il caso della Spagna, i campioni che girano oggi sono quantitativamente inferiori a livello globale, pensa solo al fatto che in certi ruoli c'è una penuria a livello globale, per esempio i terzini, ce ne sono pochissimi di livello, e i pochi che ci sono valgono oro.

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Il calcio degli anni 90 ha avuto ritmi superiori a tutte le epoche, compresa quella attuale. Nessun tiki tala, nessuna necessità di piedi da regista per i portieri, perché non toccavano ingenti quantità di palloni come ora, calcio verticale...

 

 

Anche sui ritmi di gioco parliamone... forse oggi si raggiungono picchi più alti, ma la velocità media per tutto il match quanto meno negl'anni '90 era maggiore, mentre ad oggi dopo un pò scoppiano.

 

.quotone

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Come ca..o sia stato possibile che l'Avvocato si sia fatto convincere da Montezemolo ad accantonare il Mito per quel ...... di Maifredi è un mistero.

 

O forse è semplicemente che l'amore per i figli/figliocci rendi ciechi...

 

No, in realtà l'Avvocato prese una gran bella cotta per il Milan di Sacchi e volle che anche la Juve si adeguasse a quel modello di calcio.

Lo stesso Zoff ha detto che a Marzo del 1990 Agnelli lo invitò a cena e gli dette il benservito perché ormai si erano accordati con Maifredi: la più grossa cantonata della sua vita calcistica, smantellò un gruppo affiatato, a cui sarebbero bastati due difensori bravi (perché quella squadra soffriva dietro) e Baggio già acquistato per rivincere lo scudetto l'anno successivo...

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Questo invece è una leggenda "progressista" smentita dai fatti, il "mito" del progresso secondo il quale in qualsiasi campo qualcosa sia migliore solo perchè "moderna" (tra l'altro "mentalmente" io vedo delle nuove generazioni più fragili e condizionabili, meno strutturate, non vedo dei neo-Platone o Hegel in giro, ma qui andremmo su altri campi) non so che bambini tu veda palleggiare oggi, io mi ricordo di intere generazioni cresciute a pane e pallone, forgiate da ore e ore passate a giocare nei campetti, per strada etc.mentre adesso molti ragazzini se ne stanno attaccati agli smartphone o alla playstation (e lo dico da uno che comunque sin dall'età di 6-7 anni ha bazzicato coi computer e console grazie a mio padre, ma ho coniugato questo come molti della mia generazione con la vita all'aria aperta e lo sport.

Io vedo molti meno bambini e ragazzini fuori a giocare a pallone, magari fanno altri sport, un tempo non c'era parco, parocchia, strada in cui non si vedesse gruppi di bambini giocare, e gli iscritti alle scuole calcio erano molti di più, come anche la qualità degli insegnanti nelle scuole calcio era più alta.

Beh...i record in qualunque sport sono stati migliorati.

 

Vuoi limitarti alla tecnica con la palla?

 

Confronta un freestyler di oggi ed uno di 30 anni fa.

 

Confronta Klaus Di Biasi ed un cinese di oggi. Prima si lottava per le medaglie olimpiche con coefficienti di 2.0, adesso si arriva fino a 3.8.

 

Cosa significa? Che si è enormemente migliorati.

 

Succede in TUTTI gli sport (e più in generale nelle attività umane): nel calcio, non si sa perchè, non sarebbe dovuto avvenire.

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Beh...i record in qualunque sport sono stati migliorati.

 

Vuoi limitarti alla tecnica con la palla?

 

Confronta un freestyler di oggi ed uno di 30 anni fa.

 

Confronta Klaus Di Biasi ed un cinese di oggi. Prima si lottava per le medaglie olimpiche con coefficienti di 2.0, adesso si arriva fino a 3.8.

 

Cosa significa? Che si è enormemente migliorati.

 

Succede in TUTTI gli sport (e più in generale nelle attività umane): nel calcio, non si sa perchè, non sarebbe dovuto avvenire.

 

Qualsiasi partita della serie A attuale è inferiore a livello di ritmo rispetto alla stessa di vent'anni fa.

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Seguo la Juventus dal 1982 ma questa è quella che mi è rimasta più nel cuore.

Una buona squadra, non certo ai livelli di Milan, Napoli ed Inter ma capace di giocare un ottimo calcio e prendersi tante belle soddisfazioni, cioè una Coppa UEFA (quando era una coppa importante e non la champions dei poveri come oggi) ed una Coppa Italia (trofeo ambitissimo all'epoca) oltre a tante belle gare in campionato (il 3-0 in casa contro lo stesso Milan fece ammettere a Sacchi di aver preso una lezione di calcio).

 

La grandezza di quella squadra poi venne fuori soprattutto a livello umano.

La stagione cominciò con un calciomercato dove tutti si prendevano beffe di noi: tutti a ridere perché Boniperti, l'ex dominatore del calcio fino a pochi anni prima, prendeva rifiuti su rifiuti e per l'attacco doveva ripiegare su uno sconosciuto attaccante di serie B, il buon Salvatore Schillaci proveniente dal Messina e su una buona promessa come Casiraghi.

Per il resto tanti bravi giocatori, da Marocchi a Galia passando per Fortunato (Daniele), Aleijnikov e Tricella, ma nessun fuoriclasse se si esclude Capitan Fracassa Tacconi in porta, ultimo baluardo, insieme a Brio alla sua ultima stagione, di una squadra leggendaria.

Cominciò il campionato e il 3 Settembre morì Scirea, vice allenatore, grande amico di Zoff, una perdita enorme per la società e la squadra.

A Febbraio Boniperti si dimise da Presidente dopo 19 anni, perché aveva capito di aver fatto il suo tempo e perché non voleva dividere il ruolo con altri, vedi Montezemolo.

A Marzo Zoff venne silurato perché l'Avvocato aveva scelto Maifredi per la stagione successiva, perché voleva una Juventus champagne, non più operaia.

In pratica: senza allenatore, vice allenatore, presidente, con mezza squadra in vendita...questi potevano tranquillamente mandare tutto a remengo e pensare a loro stessi.

 

Invece furono leali con l'allenatore e lottarono fino alla fine per tutti i trofei, vincendone due.

Sarò retorico, ma quella fu una squadra immensa a livello umano.

Per questo ancora oggi non riesco a detestare uno come Marocchi quando lo sento in televisione e lo stesso dicasi per Pasquale Bruno.

Sarò eternamente grato a questo gruppo straordinario.

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Non rimpiango quei tempi, era una Juventus mediocre che doveva accontentarsi delle briciole alle spalle del Milan e del Napoli di Maradona (e anche dell'Inter del Trap).

 

Be, oddio quella dell'89-90 non era una squadra mediocre....

 

Così come, tutto sommato, non lo era la Juve della stagione prima, dove solo un clamoroso errore arbitrale (unito ad una conduzione di gara a senso unico al San Paolo) portò all'eliminazione della Juve, ai quarti di Uefa, contro il Napoli di Maradona... Se no la Coppa Uefa sarebbe, quasi certamente, arrivata con un anno di anticipo...

 

Vincere Coppa Italia (hai sentito Zoff cosa ha detto: <<Quest'anno la Coppa Italia è stata come un campionato>>) e Coppa Uefa, in quegli anni, non era sinonimo di mediocrità (non lo sarebbe oggi, non lo era a maggior ragione allora quando in Uefa giocavano le seconde, le terze e le quarte dei migliori campionati europei...).

 

Poi, per il resto, leggi il commento dell'amico Seymour Levov...

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Seguo la Juventus dal 1982 ma questa è quella che mi è rimasta più nel cuore.

Una buona squadra, non certo ai livelli di Milan, Napoli ed Inter ma capace di giocare un ottimo calcio e prendersi tante belle soddisfazioni, cioè una Coppa UEFA (quando era una coppa importante e non la champions dei poveri come oggi) ed una Coppa Italia (trofeo ambitissimo all'epoca) oltre a tante belle gare in campionato (il 3-0 in casa contro lo stesso Milan fece ammettere a Sacchi di aver preso una lezione di calcio).

 

La grandezza di quella squadra poi venne fuori soprattutto a livello umano.

La stagione cominciò con un calciomercato dove tutti si prendevano beffe di noi: tutti a ridere perché Boniperti, l'ex dominatore del calcio fino a pochi anni prima, prendeva rifiuti su rifiuti e per l'attacco doveva ripiegare su uno sconosciuto attaccante di serie B, il buon Salvatore Schillaci proveniente dal Messina e su una buona promessa come Casiraghi.

Per il resto tanti bravi giocatori, da Marocchi a Galia passando per Fortunato (Daniele), Aleijnikov e Tricella, ma nessun fuoriclasse se si esclude Capitan Fracassa Tacconi in porta, ultimo baluardo, insieme a Brio alla sua ultima stagione, di una squadra leggendaria.

Cominciò il campionato e il 3 Settembre morì Scirea, vice allenatore, grande amico di Zoff, una perdita enorme per la società e la squadra.

A Febbraio Boniperti si dimise da Presidente dopo 19 anni, perché aveva capito di aver fatto il suo tempo e perché non voleva dividere il ruolo con altri, vedi Montezemolo.

A Marzo Zoff venne silurato perché l'Avvocato aveva scelto Maifredi per la stagione successiva, perché voleva una Juventus champagne, non più operaia.

In pratica: senza allenatore, vice allenatore, presidente, con mezza squadra in vendita...questi potevano tranquillamente mandare tutto a remengo e pensare a loro stessi.

 

Invece furono leali con l'allenatore e lottarono fino alla fine per tutti i trofei, vincendone due.

Sarò retorico, ma quella fu una squadra immensa a livello umano.

Per questo ancora oggi non riesco a detestare uno come Marocchi quando lo sento in televisione e lo stesso dicasi per Pasquale Bruno.

Sarò eternamente grato a questo gruppo straordinario.

 

Chapeau.

 

Molti che considerano le vittorie della Juve scontate od un obbligo sempre e comunque,

 

dovrebbero leggere il tuo ragionamento....

 

Compreso chi ha scritto che quella fu una Juve mediocre... (vedi mia risposta sopra)

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In base a quale statistica lo affermi?

 

In base ai miei occhi. È sufficiente guardare una partita della Juventus di Lippi, ad esempio, per notare che nessuno camminava palla al piede, non vi erano mille retropassaggi/passaggi orizzontali, nè giocatori che al 60' si fermavano per crampi.

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In base ai miei occhi. È sufficiente guardare una partita della Juventus di Lippi, ad esempio, per notare che nessuno camminava palla al piede, non vi erano mille retropassaggi/passaggi orizzontali, nè giocatori che al 60' si fermavano per crampi.

 

tu hai scritto riferendoti al calcio in generale di tutta la Serie A.

 

E mi sa che, invece, i giocatori corrano più adesso, si migliora in resistenza, forza e velocità. E' legge di evoluzione.

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No, in realtà l'Avvocato prese una gran bella cotta per il Milan di Sacchi e volle che anche la Juve si adeguasse a quel modello di calcio.

Lo stesso Zoff ha detto che a Marzo del 1990 Agnelli lo invitò a cena e gli dette il benservito perché ormai si erano accordati con Maifredi: la più grossa cantonata della sua vita calcistica, smantellò un gruppo affiatato, a cui sarebbero bastati due difensori bravi (perché quella squadra soffriva dietro) e Baggio già acquistato per rivincere lo scudetto l'anno successivo...

 

Però non è che la tifoseria si schierò con Zoff eh....non c'erano ovviamente Forum ma nessuno disse nulla all'epoca, anche perché l'avvento di Maifredi portò in dote anche un sacco di trequartisti e giocatori tecnici come Baggio, Hassler, Di Canio, Corino, Orlando, accantonando i Galia e gli Alejnikov. Montezemolo in pratica era un utente dell'Angolo dei guru ante litteram.

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L'ho rivista e mi ha stupito che match disputò quella Juve definita "operaia", allenata da Dino Zoff, contro il Milan di Sacchi...

 

Per la cronaca, quella Juve vinse poi la Coppa Uefa e la Coppa Italia (battendo il Milan a San Siro per 1-0) e quel Milan la Coppa Campioni avendo già in bacheca Intercontinentale e Supercoppa Europea.

 

A Torino fu una partita pazzesca (per ritmo e giocate corali ed individuali): più scorrono i minuti, più diventa questa finale diventa bella (e lo sottolinea anche il mitico Bruno Pizzul)

 

L'ho vista tutta.

Cioè quella sarebbe una partita fantastica? Puoi dire tecnicamente giocata bene con buona velocità, ma solo nel primo tempo. Nel secondo tempo mi stavo addormentando, soprattutto dopo che il Milan è rimasto in dieci. Tra l'altro non c'è stato manco un tiro in porta da entrambe le squadre, a parte la paratona ravvicinata di Galli. Mi aspettavo una partita con tanti gol e molte occasioni, sono rimasto deluso. Sinceramente ho visto di meglio.

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Seguo la Juventus dal 1982 ma questa è quella che mi è rimasta più nel cuore.

Una buona squadra, non certo ai livelli di Milan, Napoli ed Inter ma capace di giocare un ottimo calcio e prendersi tante belle soddisfazioni, cioè una Coppa UEFA (quando era una coppa importante e non la champions dei poveri come oggi) ed una Coppa Italia (trofeo ambitissimo all'epoca) oltre a tante belle gare in campionato (il 3-0 in casa contro lo stesso Milan fece ammettere a Sacchi di aver preso una lezione di calcio).

 

La grandezza di quella squadra poi venne fuori soprattutto a livello umano.

La stagione cominciò con un calciomercato dove tutti si prendevano beffe di noi: tutti a ridere perché Boniperti, l'ex dominatore del calcio fino a pochi anni prima, prendeva rifiuti su rifiuti e per l'attacco doveva ripiegare su uno sconosciuto attaccante di serie B, il buon Salvatore Schillaci proveniente dal Messina e su una buona promessa come Casiraghi.

Per il resto tanti bravi giocatori, da Marocchi a Galia passando per Fortunato (Daniele), Aleijnikov e Tricella, ma nessun fuoriclasse se si esclude Capitan Fracassa Tacconi in porta, ultimo baluardo, insieme a Brio alla sua ultima stagione, di una squadra leggendaria.

Cominciò il campionato e il 3 Settembre morì Scirea, vice allenatore, grande amico di Zoff, una perdita enorme per la società e la squadra.

A Febbraio Boniperti si dimise da Presidente dopo 19 anni, perché aveva capito di aver fatto il suo tempo e perché non voleva dividere il ruolo con altri, vedi Montezemolo.

A Marzo Zoff venne silurato perché l'Avvocato aveva scelto Maifredi per la stagione successiva, perché voleva una Juventus champagne, non più operaia.

In pratica: senza allenatore, vice allenatore, presidente, con mezza squadra in vendita...questi potevano tranquillamente mandare tutto a remengo e pensare a loro stessi.

 

Invece furono leali con l'allenatore e lottarono fino alla fine per tutti i trofei, vincendone due.

Sarò retorico, ma quella fu una squadra immensa a livello umano.

Per questo ancora oggi non riesco a detestare uno come Marocchi quando lo sento in televisione e lo stesso dicasi per Pasquale Bruno.

Sarò eternamente grato a questo gruppo straordinario.

Molto interessante. :)

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Seguo la Juventus dal 1982 ma questa è quella che mi è rimasta più nel cuore.

Una buona squadra, non certo ai livelli di Milan, Napoli ed Inter ma capace di giocare un ottimo calcio e prendersi tante belle soddisfazioni, cioè una Coppa UEFA (quando era una coppa importante e non la champions dei poveri come oggi) ed una Coppa Italia (trofeo ambitissimo all'epoca) oltre a tante belle gare in campionato (il 3-0 in casa contro lo stesso Milan fece ammettere a Sacchi di aver preso una lezione di calcio).

 

La grandezza di quella squadra poi venne fuori soprattutto a livello umano.

La stagione cominciò con un calciomercato dove tutti si prendevano beffe di noi: tutti a ridere perché Boniperti, l'ex dominatore del calcio fino a pochi anni prima, prendeva rifiuti su rifiuti e per l'attacco doveva ripiegare su uno sconosciuto attaccante di serie B, il buon Salvatore Schillaci proveniente dal Messina e su una buona promessa come Casiraghi.

Per il resto tanti bravi giocatori, da Marocchi a Galia passando per Fortunato (Daniele), Aleijnikov e Tricella, ma nessun fuoriclasse se si esclude Capitan Fracassa Tacconi in porta, ultimo baluardo, insieme a Brio alla sua ultima stagione, di una squadra leggendaria.

Cominciò il campionato e il 3 Settembre morì Scirea, vice allenatore, grande amico di Zoff, una perdita enorme per la società e la squadra.

A Febbraio Boniperti si dimise da Presidente dopo 19 anni, perché aveva capito di aver fatto il suo tempo e perché non voleva dividere il ruolo con altri, vedi Montezemolo.

A Marzo Zoff venne silurato perché l'Avvocato aveva scelto Maifredi per la stagione successiva, perché voleva una Juventus champagne, non più operaia.

In pratica: senza allenatore, vice allenatore, presidente, con mezza squadra in vendita...questi potevano tranquillamente mandare tutto a remengo e pensare a loro stessi.

 

Invece furono leali con l'allenatore e lottarono fino alla fine per tutti i trofei, vincendone due.

Sarò retorico, ma quella fu una squadra immensa a livello umano.

Per questo ancora oggi non riesco a detestare uno come Marocchi quando lo sento in televisione e lo stesso dicasi per Pasquale Bruno.

Sarò eternamente grato a questo gruppo straordinario.

 

Ottimo post, mi permetto di "glossarlo"....

Schillaci in realtà non era proprio sconosciuto, in quanto era il capocannoniere della B e da qualche anno si era fatto notare nel Messina.

Tricella ed anche Daniele Fortunato non arrivarono in quella sessione di mercato ma due anni ed un anno prima.

Il primo arrivò con De Agostini l'anno di Rush, reduce dal Verona scudettato e considerato uno dei migliori liberi italiani (alla Juve non si é mai confermato pienamente).

Daniele Fortunato mi pare arrivasse dall'Atalanta, centrocampista centrale (o difensore) dal buon piede ma lentissimo.

Quell'anno invece arrivò Dario Bonetti, stopper che alternava buonissime partite ad altre tragiche...era un lungagnone un po' scoordinato ma anche non disprezzabile sul piano tecnico.

Montezemolo di questi ed anche di Alejnikov (uno dei piccoli segreti di quella Juve...un buon metronomo a centrocampo) e Galia (mediano dagli inserimenti letali molto poco apprezzato dal pubblico juventino sempre un po' pretenzioso) fece piazza pulita, per imbarcare i difensori Luppi e De Marchi, ex Bologna (entrambi tragici) e il centrale difensivo nazionale brasiliano Julio Cesar, enorme, di grandissimo fisico e tecnica ma un po' pachidermico, uno dei migliori al mondiale '86 "dimenticato" dal grande calcio al PSG (che all'epoca era una squadra abbastanza normale di una Lega francese in disarmo), quest'ultimo comunque con Baggio ed in parte Hassler uno degli unici acquisti decenti.

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Ottimo post, mi permetto di "glossarlo"....

Schillaci in realtà non era proprio sconosciuto, in quanto era il capocannoniere della B e da qualche anno si era fatto notare nel Messina.

Tricella ed anche Daniele Fortunato non arrivarono in quella sessione di mercato ma due anni ed un anno prima.

Il primo arrivò con De Agostini l'anno di Rush, reduce dal Verona scudettato e considerato uno dei migliori liberi italiani (alla Juve non si é mai confermato pienamente).

Daniele Fortunato mi pare arrivasse dall'Atalanta, centrocampista centrale (o difensore) dal buon piede ma lentissimo.

Quell'anno invece arrivò Dario Bonetti, stopper che alternava buonissime partite ad altre tragiche...era un lungagnone un po' scoordinato ma anche non disprezzabile sul piano tecnico.

Montezemolo di questi ed anche di Alejnikov (uno dei piccoli segreti di quella Juve...un buon metronomo a centrocampo) e Galia (mediano dagli inserimenti letali molto poco apprezzato dal pubblico juventino sempre un po' pretenzioso) fece piazza pulita, per imbarcare i difensori Luppi e De Marchi, ex Bologna (entrambi tragici) e il centrale difensivo nazionale brasiliano Julio Cesar, enorme, di grandissimo fisico e tecnica ma un po' pachidermico, uno dei migliori al mondiale '86 "dimenticato" dal grande calcio al PSG (che all'epoca era una squadra abbastanza normale di una Lega francese in disarmo), quest'ultimo comunque con Baggio ed in parte Hassler uno degli unici acquisti decenti.

 

Accetto volentieri le precisazioni, soprattutto quella su Schillaci perché comunque in Serie B andava a mille (in coppia con Catalano...potrei anche dire che l'anno prima sullo zaino di scuola avevo scritto a caratteri enormi Catalano - Schillaci perché tutti scrivevano Baggio - Borgonovo e a me la viola faceva schifo, ma non ero così fesso da scrivere Laudrup - Barros... :d :d :d :d ).

Sugli altri ricordo bene che erano arrivati tutti prima, e che Tricella era davvero un ottimo libero nel Verona scudettato di Bagnoli. Poi arrivò alla Juve e purtroppo non si confermò...

Su Dario Bonetti taccio, ricordo solo un salto fuori tempo che causò il 3-2 di Van Basten contro il Milan, roba da matti!

Ah, concordo su Galia, che negli inserimenti era pressoché perfetto...

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Mah, sono d'accordo a metà e sugli scacchi sono d'accordo per nulla. Per il calcio è migliorata senz'altro la preparazione fisica ed è aumentata la forza muscolare dei singoli giocatori e questo chiaramente incide sull'intensità delle singole partite e sull'agonismo che si vede in campo. Ma tecnicamente, a mio avviso, la qualità media (ovviamente non parlo dei fuoriclasse che sono fuori categoria) era più alta; magari ai difensori venivano chieste meno cose ma fatte meglio e tutti i centrocampisti dovevano almeno saper passare la palla con precisione e "tempi" giusti.

 

 

Non so, concentrandosi sulle nazionali da sempre maggiori produttrici di calciatori

 

ti posto la formazione dell'Argentina finalista al mondiale '90 (pochi mesi dopo la partita che commentiamo):

 

Goycoechea, Ruggeri, Simon, Olarticoechea, Serrizuela, Giusti, Burruchaga, Basualdo (99 Batista), Calderon (46 Troglio), Caniggia, Maradona ©

 

Questa é la formazione della Germania campione

 

Illgner, Berthold (72’ Reuter), Brehme, Augenthaler, Kohler, Buchwald, Littbarski, Hässler, Völler, Matthäus, Klinsmann.

 

Questo é il Brasile nel '94

1 Cláudio Taffarel D 2 Jorginho 10px-Sub_off.svg.png 21’ D 6 Branco D 5 Mauro Silva D 13 Aldair C 8 Dunga (C) C 15 Márcio Santos C 17 Mazinho 10px-Yellow_card.svg.png 4’ C 9 Zinho 10px-Sub_off.svg.png 106’ A 11 Romário A 7 Bebeto

 

 

Non riesco a postare quello del '90 ma fidati che il fantasista era Valdo, e in attacco giocavano Careca (trentenne) e Muller (centravanti del Torino...).

 

Basta leggere queste formazioni per accorgersi che di veri fuoriclasse ce ne erano pochi (e lontane anni luce dai "moderni" Messi; Ronaldo; Robben; Neymar ecc. ecc.).

Maradona in fase calante, Matthaus, Romario...

 

Se le si paragona alle formazioni odierne di queste nazionali ci si rende conto della differenza (vogliamo paragonare un Marcelo a Branco?? O Dani Alves a Jorginho?? O Thiago Silva ad Aldair??? L'Argentina non mi cimento nemmeno...un ammasso di pipponi più Diego - ed eliminarono l'Italia... - ; la Germania si difende ma quella anni 2010 mi sembra molto più completa).

E nel calcio di oggi ci sono realtà come Francia (che sarebbe emersa solo alla fine degli anni '90 e comunque come per Platini più per l'influsso di un singolo come Zidane), Spagna, Belgio, Portogallo, Colombia (che ha preso il posto del Cile in questi ultimissimi anni), Croazia (anch'essa comparsa per la prima volta alla fine del '90), Polonia, in parte Inghilterra che allora erano povere o producevano giusto qualche buon singolo, mentre ora producono ottimi giocatori in serie.

E' vero che l'Italia era senz'altro più forte, anche se alcuni giocatori erano un po' mitizzati...Zenga era inferiore a Buffon, Ferri non valeva Chiellini, tra Bergomi e Bonucci faticherei a scegliere, Giannini non valeva Verratti o Marchisio, Mancini non era superiore ad Insigne. Certo c'erano fuoriclasse VERI come Baresi, Maldini e Donadoni oltreché grandi giocatori come Vialli che oggi latitano. Ma alla fine De Napoli (non proprio un fine dicitore) é stato a lungo titolare.

 

Sulle ragioni del gap italico, mi sono già soffermato in passato: la teoria dei bambini che non giocano più a calcio per strada non regge, in Spagna e Germania giocano alla play station come da noi.

Possibile che nelle scuole calcio ci si concentri troppo sulla tattica, questo sì, o sul risultato immediato, "scoraggiando" i ragazzini di maggior tecnica.

O forse semplicemente ci sono meno giovani in generale e rispetto ad altre realtà (Germania e Francia su tutte) possiamo pescare meno dagli immigrati caratterizzati dalla giusta "fame".

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Accetto volentieri le precisazioni, soprattutto quella su Schillaci perché comunque in Serie B andava a mille (in coppia con Catalano...potrei anche dire che l'anno prima sullo zaino di scuola avevo scritto a caratteri enormi Catalano - Schillaci perché tutti scrivevano Baggio - Borgonovo e a me la viola faceva schifo, ma non ero così fesso da scrivere Laudrup - Barros... :d :d :d :d ).

Sugli altri ricordo bene che erano arrivati tutti prima, e che Tricella era davvero un ottimo libero nel Verona scudettato di Bagnoli. Poi arrivò alla Juve e purtroppo non si confermò...

Su Dario Bonetti taccio, ricordo solo un salto fuori tempo che causò il 3-2 di Van Basten contro il Milan, roba da matti!

Ah, concordo su Galia, che negli inserimenti era pressoché perfetto...

 

E Bonetti me lo ricordo anch'io...ed il bello che poi la partita dopo magari faceva un grande match...

Galia aveva anche un buonissimo piede (del resto al finale di ritorno la decise lui su un filtrante mi pare di Marocchi altro giocatore molto sottovalutato).

Ma il giocatore in più di quella squadra era senz'altro Rui Barros....mi ricordo l'estate precedente tutti i giorni a comprare la Gazzetta (spendendo tutta la mia modesta paghetta di allora) nell'attesa di Futre dato ad un passo (tra l'altro da allora la sua carriera andò in netto declino) e poi mi ricordo di aver visto una trasmissione sportiva pomeridiana su Rai tre che annunciava l'acquisto dello sconosciuto Rui, piccolissimo e peggio di calimero.

Invece Boniperti con lui ci aveva visto giusto, ma oramai aveva subito troppo il contraccolpo del Milan berlusconiano e non riusciva a rispondere sul mercato (anche perché l'Avvocato gli tagliò i fondi).

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L'ho vista tutta.

Cioè quella sarebbe una partita fantastica? Puoi dire tecnicamente giocata bene con buona velocità, ma solo nel primo tempo. Nel secondo tempo mi stavo addormentando, soprattutto dopo che il Milan è rimasto in dieci. Tra l'altro non c'è stato manco un tiro in porta da entrambe le squadre, a parte la paratona ravvicinata di Galli. Mi aspettavo una partita con tanti gol e molte occasioni, sono rimasto deluso. Sinceramente ho visto di meglio.

 

Allora te ne proporrò di più belle eh, eh, eh...

 

Io qui vedo ritmo, pressing, verticalizzazioni, capacità delle difese di chiudere contro attaccanti fortissimi, azioni corali e spunti individuali di grande tecnica...

 

Poi, per carità: nella sua storia, la Juventus ha giocato partite gigantesche e magari ho abusato della parola "straordinaria".

 

Comunque li davanti c'erano la squadra che vinse poi la Coppa Uefa e quella che vinse la Coppa Campioni (oggi sarebbe finale di Supercoppa Europea, anche se la Uefa una volta era una signora coppa).

 

Ed il rapporto è anche li: perché la Juve, vincendo due coppe di quel livello, fece un miracolo in quella stagione.

 

Non era la Juve di Platinì e degli altri campionissimi: ma in due bellissimi finale giocò alla pari contro il Milan di Sacchi (che in campionato sconfisse anche per 3-0). Dimostrando che non necessariamente la più forte vince sempre...

 

Quindi queste partite (compresa quella sotto) sono anche ulteriormente belle per lo spirito con cui quella Juve giocò: non inchinandosi all'idea <<siamo contro avversari imbattibili...>>.

 

https://www.youtube.com/watch?v=19B6_lqhi0k

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Me la ricordo benissimo, avevo 15 anni e venivano da anni senza vincere nulla ed eravamo subissati da un milan stellare che vinceva in italia ed europa.

 

Date queste premesse l'accoppiata C.Italia contro il Milan e Coppa Uefa contro la fiorentina della stagione 89/90 sono tra i successi che ricordo con più affetto.

 

In pratica eravamo la Lazio di oggi, tanto per fare un paragone.

 

Tanto per far capire alle nuove generazioni quello che erano le squadre italiane all'epoca: una Juve che arrivava quarta senza mai essere in corsa per lo scudetto vinceva l'Europa League (Coppa Uefa), il Milan la coppa campioni, la Samp la coppa coppe, in pratica le prime 4-5 squadre italiane monopolizzavano le finali di tutte le competizioni europee, mentre oggi è un miracolo se ci arriva in finale la prima squadra italiana.

In pratica era più difficile vincere lo scudetto in Italia che una coppa europea...

 

Tornando a quella squadra me la ricordo a memoria, c'erano vecchi campioni, alcuni buoni giocatori, giocatori scarsi che però quell'anno hanno reso al 110%.

 

Tacconi: vecchio campione della Juve del Trap, a fine carriera ma in grande forma e con grande carisma

De Agostini: ottimo terzino sinistro, uno dei migliori che abbiamo avuto ma ha vinto solo queste coppe perché capitato in anni bui

Galia: scarso come pochi ma con 4 polmoni e capacità di inserimento, passa alla storia per il gol a S.Siro in finale. Rimasto nel cuore

Alejnikov: una stagione, andava a 10 all'ora, però aveva intelligenza tattica e in quel centrocampo ci è servito a dare ordine

Marocchi: giovane emergente, sappiamo poi che ha vinto tutto con Lippi

Barros: bassissimo e velocissimo contropiedista, era l'ideale per il gioco di quella Juve, molto simpatico pure lui

Schillaci: in quell'anno era il miglior centravanti italiano, segnava in tutti i modi e con grande qualità

Casiraghi: sembrava un campione in erba, grandissima potenza, poi carriera da riserva nella Juve e nella Lazio.

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Mi hanno stupito molto i fuorigioco "chiamati" da Baresi col suo famoso braccio alzato a mimare la bandierina alzata del guardalinee..uno clamoroso sopratutto, con Casiraghi regolare di almeno un metro. Tutti glieli fischiavano * *****

Una squadra e una difesa sicuramente fortissima quella del milan ma che ha saputo sfruttare molto bene, e farne la base della sua fase difensiva, la vecchia regola ( per certi versi assurda ) del fuorigioco.

 

Io ero innamorato di Casiraghi da bambino...per i più giovani, fate conto di vedere un Belotti con meno senso del gol ma mooooooolto più cattivo..un incubo per i difensori!

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Beh...i record in qualunque sport sono stati migliorati.

 

Vuoi limitarti alla tecnica con la palla?

 

Confronta un freestyler di oggi ed uno di 30 anni fa.

 

Confronta Klaus Di Biasi ed un cinese di oggi. Prima si lottava per le medaglie olimpiche con coefficienti di 2.0, adesso si arriva fino a 3.8.

 

Cosa significa? Che si è enormemente migliorati.

 

Succede in TUTTI gli sport (e più in generale nelle attività umane): nel calcio, non si sa perchè, non sarebbe dovuto avvenire.

 

Credo non ci sia una formula valida per tutto, sia in senso progressista che "passatista", (e questo in ogni ambito) è chiaro che ci siano stati dei miglioramenti in alcuni aspetti, in alcuni sport più di altri, ma c'è stato anche un regresso per altri versi, ci sono tanti fattori, sia generazionali che riguardanti il benessere (e il suo investimento nello sport) di un dato paese.

I giocolieri free styler ci sono sempre stati, tieni però conto che palleggiare coi palloni di 20-30 anni fa era più difficile che palleggiare coi palloni odierni, più leggeri e tecnologicamente diversi come materiali, per questo dico spesso che una punizione calciata da Platini, Baggio o Del Piero o vari gol storici che hanno fatto hanno una valenza diversa, direi superiore, rispetto a certi gol fatti oggi da un Cristiano Ronaldo (per dire) che calcia dei palloni "da spiaggia" in confronto a quelli vecchi passami la battuta.

Come diceva anche un altro utente la preparazione fisica, l'alimentazione, la scienza medica etc.sono migliorate, ma paradossalmente, almeno in Italia, il livello tecnico è peggiorato, le scuole calcio insegnano più tattica che tecnica, e cose che un tempo erano considerate un bagaglio tecnico basilare di ogni giocatore (indipendentemente dal ruolo) oggi sono diventate eccezioni... solo per fare un esempio ti/vi sembra possibile che oggi una altissima percentuale di giocatori di serie A non sappia fare un cross decente e difetti di aspetti fondanti della tecnica di base? (dallo stoppare a fornire passaggi puliti) da far sembrare, ripeto, vecchi mestieranti di un tempo quasi degli Iniesta (passami l'esagerazione) in confronto a certi giocatori oggi tutto atletismo e piedi quadri.

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