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FRANCESCO SPIRITO

L'atmosfera e le emozioni di una fantastica semifinale: 1-0 per la Juve, che non bastò... Ma guardate che spettacolo calcistico

Post in rilievo

 

 

Ricordo bene che in quel periodo ci fu la tragedia del Moby Prince a Livorno, ma non ricordando la data sono andato a vedere e ho letto che accadde il 10 aprile, la sera della partita d'andata !!

 

Ah ecco mi ricordavo che era la sera della partita (perchè nell’intervallo ci fu un TG in edizione straordinaria), confondevo peró con l’andata.

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Prima di aprire il topic sapevo già stessi parlando di quella partita...Un Baggio sontuoso segno su punizione e per pochissimo non facemmo il secondo ...

Anch'io ho capito subito che si trattava di questa partita. Orgoglioso di questa prestazione

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Maifredi per me è stato il peggiore allenatore della storia della Juve,la squadra non aveva nessun gioco, l'unica cosa che chiedeva era pressare come matti, infatti in primavera la squadra era scoppiata, questa partita fu forse la migliore della stagione anche perché non avevamo nulla da perdere.

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Gran peccato, a un passo dalla finale, goal sprecati... era il barcellona che l'anno dopo avrebbe vinto la prima champions league contro la sampdoria in finale. Se avessimo vinto quella coppa sarebbe potuto cambiare qualcosa nella nostra storia...

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Tanti complimenti, tanto spettacolo, eliminazione e tutti a casa... mi ricorda un'altra squadra dal calcio champagne...

 

Ciao

 

Ok, però permettimi...

 

Intanto, quella Juve non fu incensata di complimenti (dato che in quella stagione arrivò settima, non qualificandosi in nessuna competizione europea dell'epoca, evento epocale per la Juve perché non era mai successo).

 

Quindi, non ci può essere un paragone con il Napoli attuale che, spesso, viene incensato oltre i suoi meriti (voglio dire che, anche quando fa partite normali, lo si loda di sorti magnifiche e progressive...).

 

Inoltre, questa era una semifinale di Coppa delle Coppe (e non un primo turno di coppa, come quest'anno dove il Napoli è uscito, arrivando dietro ad una formazione non certo fortissima) contro una delle squadre più forti dell'epoca (che l'anno successivo avrebbe vinto la Coppa Campioni, anzi la prima edizione della Champions, anche se era riservata ancora, esclusivamente, alle squadre vincitrici del campionato; e che nella stagione 88-89 aveva vinto la Coppa delle Coppe).

 

Questa è la premessa ed è questo che muove (anche) il ricordo.

 

Una grande sfida, dove la Juve giocò una partita fantastica, e che è bello rivedere per piacere di riassaporare quelle atmosfere e quella sfida spettacolare: altre volte, certo, si coniugarono prestazioni favolose al passaggio del turno (negli anni '80 vincemmo diverse coppe internazionali).

 

In quel caso fu una vittoria parziale, se vuoi di Pirro: ma lo spettacolo fu ugualmente grandioso, le emozioni fortissime, molte azioni straordinarie.

 

Poi nel calcio a volte si vince, a volte si perde: quello che conta, come nel caso di questo ricordo, e che la squadra non solo giocò benissimo ma diede tutto, fino alla fine... E con una formazione molto tecnica in campo (come in altre occasioni di grandi sfide di coppa). Questo è quello che conta...

 

Se il calcio si limitasse all'osservazione del risultato, basterebbe guardare il televideo (o Internet o il giornale) il giorno dopo...

 

(e, guarda bene, quello che ti dico non è in contraddizione con la famosa frase di Boniperti; "Alla Juve vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta" - perché quel "ma", omesso da molti giornalisti e dalla versione distorta, è fondamentale per capire quell'affermazione. E su questo se vuoi possiamo aprire un capitolo)

 

Il calcio, fortunatamente, è anche emozione e bellezza

 

ed anche, sullo stesso piano, rispetto per l'avversario quando questo si dimostra più forte

 

(cosa che in Italia, nei confronti della Juve, spesso manca)

 

e rispetto ed applausi verso due formazioni che ti regalano una doppia sfida così, di altissimo livello, disputando due partite da cineteca (la prima la fecero loro con un secondo tempo superlativo, la seconda noi) che meritano di essere ricordate...

 

Ciao e buona serata.

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Maifredi per me è stato il peggiore allenatore della storia della Juve,la squadra non aveva nessun gioco, l'unica cosa che chiedeva era pressare come matti, infatti in primavera la squadra era scoppiata, questa partita fu forse la migliore della stagione anche perché non avevamo nulla da perdere.

 

Ciao

 

Per me, arrivò anche in una stagione totalmente sbagliata. Forse, con altri dirigenti alle spalle, le cose sarebbero andate meglio. In definitiva, in una Serie A di altissimo livello, virò al girone d'andata secondo ed ad un solo punto dai futuri Campioni d'Italia della Sampdoria.

 

Un allenatore che non avesse saputo dare idee e gioco, ad Aprile non avrebbe guidato la squadra a disputare, contro una delle formazioni più forti dell'epoca, una semifinale così...

 

Intendo dire: in quel campionato, secondo me, si franò, anche, per altri motivi....

 

Detto questo

 

Zoff era bravissimo e non si sarebbe mai dovuto mandar via: con una Juve normale, nella media, aveva disputato due stagioni miracolose, valorizzando al massimo la rosa, e vincendo due coppe (e, se non fossimo stati derubati al San Paolo, forse avrebbe potuto vincere anche la Coppa Uefa 88-89).

 

Forse quello fu il peccato originale che, come un karma, pagammo ampiamente nella stagione 90-91 con Maifredi...

 

in un certo senso, pagammo anche quella colpa...

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Ciao

 

Ok, però permettimi...

 

Intanto, quella Juve non fu incensata di complimenti (dato che in quella stagione arrivò settima, non qualificandosi in nessuna competizione europea dell'epoca, evento epocale per la Juve perché non era mai successo).

 

Quindi, non ci può essere un paragone con il Napoli attuale che, spesso, viene incensato oltre i suoi meriti (voglio dire che, anche quando fa partite normali, lo si loda di sorti magnifiche e progressive...).

 

Inoltre, questa era una semifinale di Coppa delle Coppe (e non un primo turno di coppa, come quest'anno dove il Napoli è uscito, arrivando dietro ad una formazione non certo fortissima) contro una delle squadre più forti dell'epoca (che l'anno successivo avrebbe vinto la Coppa Campioni, anzi la prima edizione della Champions, anche se era riservata ancora, esclusivamente, alle squadre vincitrici del campionato; e che nella stagione 88-89 aveva vinto la Coppa delle Coppe).

 

Questa è la premessa ed è questo che muove (anche) il ricordo.

 

Una grande sfida, dove la Juve giocò una partita fantastica, e che è bello rivedere per piacere di riassaporare quelle atmosfere e quella sfida spettacolare: altre volte, certo, si coniugò prestazioni favolose al passaggio del turno (negli anni '80 vincemmo diverse coppe internazionali).

 

In quel caso fu una vittoria parziale, se vuoi di Pirro: ma lo spettacolo fu ugualmente grandioso, le emozioni fortissime, molte azioni straordinarie.

 

Poi nel calcio a volte si vince, a volte si perde: quello che conta, come nel caso di questo ricordo, e che la squadra non solo giocò benissimo ma diede tutto, fino alla fine... E con una formazione molto tecnica in campo (come in altre occasioni di grandi sfide di coppa). Questo è quello che conta...

 

Se il calcio si limitasse all'osservazione del risultato, basterebbe guardare il televideo (o Internet o il giornale) il giorno dopo...

 

(e, guarda bene, quello che ti dico non è in contraddizione con la famosa frase di Boniperti; "Alla Juve vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta" - perché quel "ma", omesso da molti giornalisti e dalla versione distorta, è fondamentale per capire quell'affermazione. E su questo se vuoi possiamo aprire un capitolo)

 

Il calcio, fortunatamente, è anche emozione e bellezza

 

ed anche, sullo stesso piano, rispetto per l'avversario quando questo si dimostra più forte

 

(cosa che in Italia, nei confronti della Juve, spesso manca)

 

e rispetto ed applausi verso due formazioni che ti regalano una doppia sfida così, di altissimo livello, disputando due partite da cineteca (la prima la fecero loro con un secondo tempo superlativo, la seconda noi) che meritano di essere ricordate...

 

Ciao e buona serata.

 

tutto giustissimo e sacrosanto, quoto tuttissimo...

avevo 8 anni all'epoca, mi ricordo che il 3-1 dell'andata fu la prima volta che piansi per una partita della Juventus, quindi a questa doppia sfida mi lega comunque dell'affetto :)...

il mio riferimento è a chi sogna e rivorrebbe una Juve con tutti quei fantasisti "sognando" una Juve spettacolare come quella quando la Juventus attuale è infinitamente più forte di quella squadra che come hai sottolineato tu in campionato non entrò neanche in europa...

tutto qui...

poi ovvio che sono gran bei ricordi anche quelli, tutta la nostra storia è bellissima e non la scambierei con la storia di nessun'altra squadra...

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Gran peccato, a un passo dalla finale, goal sprecati... era il barcellona che l'anno dopo avrebbe vinto la prima champions league contro la sampdoria in finale. Se avessimo vinto quella coppa sarebbe potuto cambiare qualcosa nella nostra storia...

 

A partire dall'approdare ad una finale contro il Manchester United che sarebbe stata (lo fu anche Barca - Manchester) di grande fascino...

 

Anche perché le inglesi erano appena rientrate (escluse il Liverpool) nelle competizioni europee...

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tutto giustissimo e sacrosanto, quoto tuttissimo...

avevo 8 anni all'epoca, mi ricordo che il 3-1 dell'andata fu la prima volta che piansi per una partita della Juventus, quindi a questa doppia sfida mi lega comunque dell'affetto :)...

il mio riferimento è a chi sogna e rivorrebbe una Juve con tutti quei fantasisti "sognando" una Juve spettacolare come quella quando la Juventus attuale è infinitamente più forte di quella squadra che come hai sottolineato tu in campionato non entrò neanche in europa...

tutto qui...

poi ovvio che sono gran bei ricordi anche quelli, tutta la nostra storia è bellissima e non la scambierei con la storia di nessun'altra squadra...

 

Ti ringrazio di cuore.

 

Volevo proprio evidenziare questo spirito, mi fa piacere che tu l'abbia colto e lo condivida...

 

Speriamo che, in Champions, Allegri ci regali una formazione con molta tecnica e trovi l'alchimia giusta per donarci grandi prestazioni di squadra...

 

Su quella sfida, all'andata il giocatore che ci fece girare letteralmente la testa, fu una nostra ex stella: Michael Laudrup.

 

Ed ecco perché quel Barca è l'unico Barca che ho davvero amato: un fuoriclasse che sapeva trasformare il football in magia pura...

 

Oltre altri grandi che aveva come Ronald Koeman, altro giocatore che mi sarebbe piaciuto vedere alla Juve.

 

Ps: se ti va, a tal proposito, guarda questo mio topic http://www.vecchiasignora.com/topic/323235-il-secondo-gol-di-dybala-contro-il-verona-ne-ricorda-uno-realizzato-da-una-nostra-ex-stella-sempre-con-il-verona-guardate/

 

https://www.youtube.com/watch?v=QpCLsb25T0k

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Ti ringrazio di cuore.

 

Volevo proprio evidenziare questo spirito, mi fa piacere che tu l'abbia colto e lo condivida...

 

Speriamo che, in Champions, Allegri ci regali una formazione con molta tecnica e trovi l'alchimia giusta per donarci grandi prestazioni di squadra...

 

Su quella sfida, all'andata il giocatore che ci fece girare letteralmente la testa, fu una nostra ex stella: Michael Laudrup.

 

Ed ecco perché quel Barca è l'unico Barca che ho davvero amato: un fuoriclasse che sapeva trasformare il football in magia pura...

 

Oltre altri grandi che aveva come Ronald Koeman, altro giocatore che mi sarebbe piaciuto vedere alla Juve.

 

Ps: se ti va, a tal proposito, guarda questo mio topic http://www.vecchiasi...erona-guardate/

 

 

beh, ma sul fatto che Laudrup sia stato uno dei fuoriclasse più sottovalutati di questo sport con me sfondi una porta aperta...

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C'ero. Gran partita dei nostri. Ma quella partita la ricorderò sempre per la passione del Delle Alpi. Per me, quella volta dove lo stadio si riempì prima rispetto all'inizio della partita. Un'ora e mezza prima del fischio d'inizio era già pressoché pieno. In tal senso, secondo me superò le due sfide col Real al Delle Alpi. Non cito lo Stadium perché purtroppo in tal senso ha portato la gente ad arrivare all'ultimo, pure nelle occasioni speciali. Peccato, l'unica cosa che rimpiango del Delle Alpi.

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Invito l'autore del topic(che stimo particolarmente)ad aprire un topic su Juve-Psg semifinale d'andata di C. UEFA (1993 credo),partita, secondo me,epocale come questo Juve-Barca e come ,fortunatamente,tante altre partite della nostra gloriosissima storia.

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una delle tante partite di coppa viste in piedi tutto il tempo nervosamente davanti alla TV...fummo veramente sfortunati ma ci incaponimmo troppo con i tiri da fuori...

certo se fosse entrato quello di Di Canio veniva giù lo stadio...

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Forse sono uno dei pochi a conservare un ricordo comunque affettuoso della Juve di Maifredi, una squadra capace di grandissime partite e di scivoloni altrettanto sensazionali. Fragile e talentuosa al tempo stesso.

 

Oltre a questa semifinale (quello era un Barcellona non meno forte di quello attuale), posso ricordare anche un 4 a 2 all'Inter (di Trapattoni) o i cinque gol rifilati alla Roma o al forte Parma di Scala.

 

Il vero problema di quell'anno fu il combinato disposto fra un allenatore acerbo e una dirigenza alle prime armi: la squadra non fu costruita bene e si provò a fare qualcosa per cui non c'era piena convinzione.

Ancora adesso non ho ben chiaro come ci disponessimo in campo, con l'impiego simultaneo di Hasslerr, Baggio, Schillaci e Casiraghi (due prime punte, un trequartista e un'ala). Non riesco a vedere quale modulo a zona potesse accoglierli tutti.

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Era già un grande Barcellona con il padre di Busquets, poi Laudrup, Koeman, Bakero, Salinas, Ferrer e in panchina il "monello" Johan Cruyff

uum intendi Jordi Crujiff vero?

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Quella sera se non ricordo male fu la stessa sera dellaffondamento di un traghetto nel mar tirreno. O ricordo male?

La tragedia del Moby Prince. Il traghetto non affondò, ma urtò la petroliera Agip Abruzzo e andò in fiamme.

 

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La ricordo anch'io come una partita epica (ero un ragazzino) e ho ancora davanti agli occhi la palla che attraversa l'area piccola con Totò che arriva tardi di un attimo nel secondo tempo. A mente fredda fu una partita giocata da una squadra disperata, tutta all'arrembaggio, con tanta foga e tanta voglia, ma anche tanta approssimazione. Moltissimi tiri velleitari dalla distanza, ma probabilmente senza la punizione di Baggio neppure avremmo segnato.

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uum intendi Jordi Crujiff vero?

 

No no, intendo proprio Johan che era l'allenatore di quella squadra .ok

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Ricordo benissimo la partita. Quella di Maifredi non fu una brutta Juve, perché spesso giocava un calcio propositivo ed interessante. Ma la difesa faceva acqua da tutte le parti. Io credo che con una difesa migliore, avrebbe potuto fare molta strada, ma in difesa giocavano, oltre al forte, ma discontinuo Julio Cesar, Luppi e De Marchi!

 

L´anno dopo arrivó Trapattoni e fu ingaggiato il grande difensore tedesco Kohler e la squadra diventó molto piú pratica e concreta, ma anche meno spettacolare. Poi con Lippi si trovó la ricetta magica con una squadra concreta e pratica, ma anche spettacolare.

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beh, ma sul fatto che Laudrup sia stato uno dei fuoriclasse più sottovalutati di questo sport con me sfondi una porta aperta...

 

Ciao

 

Mi fa piacere che tu condivida anche questa posizione su Laudrup (ah parte che solo in Italia si discetta, mentre nel resto d'Europa, in particolare in Spagna nessuno mette in dubbio la grandezza di Laudrup. Nemmeno, tanto per fare una battuta, il sommo Boniperti che in una recente intervista ha dichiarato: "Alla Juve ho portato alcuni tra i migliori al mondo..: " e nella lista ha inserito Laudrup...

 

Poi, tra le altre, c'è questa intervista recentissima a Cabrini... Proprio dalla radio di vs, intervista riportata qui...

 

http://www.*/notizie-juve/cabrini-laudrup-il-piu-forte-con-cui-ho-giocato-lo-diceva-anche-platini/

 

E poi, in ultimo, se vuoi dire la tua sull'argomento, allora ti rilancio l'invito di entrare nel topic che parte da un'assoluta curiosità che sono stato il primo a scoprire (e poi ho inviato anche una lettera ad alcuni giornali: la Gazzetta mi ha ascoltato ed ha montato un video in proposito...)

 

http://www.vecchiasignora.com/topic/323235-il-secondo-gol-di-dybala-contro-il-verona-ne-ricorda-uno-realizzato-da-una-nostra-ex-stella-sempre-con-il-verona-guardate/

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La ricordo anch'io come una partita epica (ero un ragazzino) e ho ancora davanti agli occhi la palla che attraversa l'area piccola con Totò che arriva tardi di un attimo nel secondo tempo. A mente fredda fu una partita giocata da una squadra disperata, tutta all'arrembaggio, con tanta foga e tanta voglia, ma anche tanta approssimazione. Moltissimi tiri velleitari dalla distanza, ma probabilmente senza la punizione di Baggio neppure avremmo segnato.

 

Ciao,

 

Intanto, Felice 2018 e sempre Forza Juve.

 

Sulla tua analisi: la rispetto doverosamente ma non la condivido...

 

Perché, in quella gara, la Juve giocò in modo molto organizzato: dietro, con un Julio Cesar nel ruolo di libero ma con un'applicazione moderna come prevede la zona integrale, fu letteralmente imperiale, spegnendo sul nascere molte loro occasioni e ribaltando, velocemente, l'azione...

 

La difesa, appunto, nonostante un loro forte attacco, non su più di tanto, lasciando a loro pochissime occasioni.

 

In avanti, poi, più è trascorso il tempo più la Juve ha saputo costruire azioni: ci sono stati palloni scagliati da dentro l'area che sono usciti di un soffio (compreso uno spettacolare diagonale di Baggio, dopo controllo al volo ed assist di Di Canio), Schillaci che non arriva per un nonnulla su un assist a pochissimi centimetri dalla riga di porta, diversa parate del loro portiere...

 

Ma, per vedere tutte queste occasioni, bisogna rivedere l'intero match, perché più scorrono i minuti più la Juve va vicino al goal...

 

Unitamente all'abilità difensiva (rara in quella stagione, ma superba in quella partita), direi che la Juve non avrebbe potuto esprimersi così se quel giorno non fosse stata messa bene in campo....

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Forse sono uno dei pochi a conservare un ricordo comunque affettuoso della Juve di Maifredi, una squadra capace di grandissime partite e di scivoloni altrettanto sensazionali. Fragile e talentuosa al tempo stesso.

 

Oltre a questa semifinale (quello era un Barcellona non meno forte di quello attuale), posso ricordare anche un 4 a 2 all'Inter (di Trapattoni) o i cinque gol rifilati alla Roma o al forte Parma di Scala.

 

Il vero problema di quell'anno fu il combinato disposto fra un allenatore acerbo e una dirigenza alle prime armi: la squadra non fu costruita bene e si provò a fare qualcosa per cui non c'era piena convinzione.

Ancora adesso non ho ben chiaro come ci disponessimo in campo, con l'impiego simultaneo di Hasslerr, Baggio, Schillaci e Casiraghi (due prime punte, un trequartista e un'ala). Non riesco a vedere quale modulo a zona potesse accoglierli tutti.

 

Ciao.

 

Eppure, schierare molti talentuosi, tra gli anni '80 e '90, non fu una prerogativa solo di quella Juventus... (esempio, tra i tanti, ma uno meno ricordato: la Juventus 88-89, era solita giocare, in Coppa Uefa, con Barros, Altobelli, Laudrup e Mauro, anche se il pur bravo Mauro, ala comunque forte, non era certo il dinamico e fantasioso Haessler, ma giusto per dire...).

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