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ConJuve

La famiglia Agnelli e gli investimenti sulla Juventus

Post in rilievo

5 ore fa, schuma ha scritto:
Scusami se te lo dico ma non ha scritto che non vogliono. Possono ma è più complesso il vogliono: sono società per azioni! Hai azioni tu? voglio vedere se tu avessi delle azioni e quelli di maggioranza investono a fondo perduto 100 milioni nel Napoli e vorrei vedere tu che dici.

 


Ma che ragionamenti sono? Se sei un azionista L’unica cosa che ti deve interessare è che le tue azioni non perdano valore. Dove investono a te non deve fregare un * sono investimenti di capitale a rischio e le decisioni sono delegate al consiglio di amministrazione di Exor.


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3 ore fa, PR20 ha scritto:

Molti evidentemente preferiscono mettere la testa nella sabbia piuttosto che accettare la realta'.

Che poi non si capisce cosa li spaventi tanto o cosa ci sarebbe di male, e' assolutamente normale che exor decida di investire dove meglio crede.

Almeno cosi' c'e' la speranza che prima o poi possano decidere di farlo quindi quello in cui Exor "potrebbe ma non vuole" e' uno scenario molto migliore di quello in cui "non potrebbe mai".

La realtà sono i bilanci della Juventus e il piazzamento tra le prime 10 società in Europa per fatturato. La realtà e confrontare la situazione attuale con la situazione del 2010 quando Agnelli prendeva in mano la società. Scusami ma non ci sono altre realtà, il resto sono solo opinioni.

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4 ore fa, aiace ha scritto:

 

Perché dovrebbe? Se due società stipulano un contratto per 5 anni e una delle due vuole recedere paga una penale se prevista o attende la fine del contratto.

Detto questo tu sei convinto che Exor non libera la Juve dell’impegno e gli fa perdere sponsor da 40/50 milioni?

Io non so da dove vi arrivano queste notizie il Real ad oggi ancora incassa 35 milioni più premi da Fly Emirates che vuole ridiscutere e punta a 60 ma dopo aver vinto 2 CL in 3 anni ed è il Real la squadra più famosa del mondo, la squadra che ha il record di CdC/CL 12 e di Liga vinte...

22 milioni sono tanta roba in questo momento fidati.

 

 

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A me sembra il ragionamento di un marziano. Io sono il CEO di una società e voglio acquistare 100 Jeep Cherokee e faccio un contratto per l’acquisto in cinque anni a 5000000. Poi dopo tre anni mi chiama il CEO di un’altra società (non la FCA) e mi dice che la cifra è troppo bassa e che va per lo meno raddoppiata. Ora, ammesso che io voglia rispondere signorsì, secondo te il cda non avrebbe nulla da obiettare? L’assemblea degli azionisti? L’antitrust? La magistratura?

 

non vivete nel magico mondo delle fiabe suvvia

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21 minuti fa, Arabian. Tifoso ha scritto:

it's time for us to meet and go look for a sheik who can buy or invest in Juventus .. haha

Ahahahahahahah  .uah  it would be great, brother.

21 minuti fa, Arabian. Tifoso ha scritto:

nice to hear you, I stopped commenting here for a while because I'm not happy with Allegri and has so many fans here .coffee

He has many fans here because he's a great coach, he wins something every year, he prepare the team at its best for the great matches (exept the ucl finals :() and he manages the strange way the society has to make market in the best way.

I sometimes don't like the play he practise but it's the most productive way to manage a very long season, and there's no team that play at his 100% all season long :)

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53 minutes ago, TheCrimsonKing said:

Quindi qual è la verità? Che la nostra sponsorizzazione è consona al fair value delle sponsorizzazioni calcistiche nazionali o che Exor non vuole, per logiche a noi incomprensibili, aumentare al momento la cifra?

O la verità è nel mezzo? uum

Il mio parere l'ho scritto sopra, questo:

Quote

Jeep non ci sta rubando nulla ma, allo stesso tempo, e' stata molto fortunata a rinnovare dopo Galatasaray e Benfica e grazie a cio', in questo momento, sta beneficiando di una sponsorizzazione che vale  molto di piu di quello che paga.

 

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43 minuti fa, FuoriDalCoro ha scritto:

questa storia del 30% di soglia che si traduce in 150 milioni di fatturato è una favola. la soglia del 30%  si riferisce alla percentuale sui proventi da sponsorizzazione. Quando si citano le fonti gentilmente non fate confusione nella traduzione 

 

Il testo dice testualmente 

it provides an amount equivalent to 30% or more of the licensee total

ora se qualcuno traduce lecensee con fatturato il problema non è mio ma del traduttore....

 

giusto per capire nellìesercizio 2016/17 l'ammontare complessivo delle sponsorizzazione della Juventus è stato di € 72,88 milioni che valutate al 30% fa appunto 21,864 

 

 

 

Guarda caso proprio il valore della sponsorizzazione con Jeep inclusi i bonus .sisi 

 

Io non riesco a capire come si possa pensare di valere certe cifre in questo momento storico. Alcuni fanno riferimento a Tamoil che ci pagava quanto Jeep paga adesso ma con 10 anni di anticipo, altri guardano lo United  portando dati che ci vedono più o meno alla pari in termini di seguito in Nord America, ma poi non  parlano della situazione in Asia, dove lo United domina incontrastato dopo anni e anni di lavoro finalizzato essenzialmente a questo. Finali di Champions? Sicuramente hanno aiutato la nostra crescita, non solo nei diritti tv, e i risultati già si stanno vedendo, ma non penso proprio che bastino a raddoppiare gli introiti commerciali da un giorno all'altro. L'atletico ha ottenuto gli stessi risultati internazionali che abbiamo ottenuto noi, anzi si è portata a casa pure due Europa League negli ultimi 7 anni e gioca nel secondo campionato più guardato nel mondo. Non mi sembra che questo basti per fargli firmare contratti da 40/50 milioni a sponsor. 

Siamo nel 2018, in piena era social,  e penso che siano proprio i social il metro di paragone per misurare quanto un brand sia popolare. Noi abbiamo circa 50 milioni di follower tra le varie piattaforme, in piena crescita vero, ma i club con cui si osano paragoni economici in questo topic, ci doppiano o triplicano in questo dato. Ovvio non saranno questi numeri a dimostrare esattamente quanto una squadra sia seguita, ma in linea di massima un'idea della situazione te la danno.  Mettici poi,come hai detto tu qualche post addietro,  che la Juve è calata in un contesto socio-economico non certo dominante a livello internazionale, nè tanto meno particolarmente attrattivo verso capitali esteri, anche se la situazione sembra essere in leggero miglioramento, ed ecco spiegato perchè le rivali stanno a 300 milioni di ricavi commerciali e noi a 120. 

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3 ore fa, aiace ha scritto:

 


Ma ti entra in testa o no che non vuol dire nulla? Se sei convinto che esistano aziende disposte a pagare 50 milioni per fare il main sponsor portalo all’attenzione della Juventus e poi si cominceranno a fare i ragionamenti su risoluzioni o meno dei contratti in essere, rassegnati NON ESISTE nessuna offerta superiore ai 22 della Jeep. Ieri ti invitavo ad informarti su quanto paga Allianz a sportfive per il naming righe dello Stadium, lo hai fatto?


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io sto solo dicendo che se elkann volesse potrebbe stipulare un nuovo contratto

non sto dicendo che voglio 50 mil ne' che esista qualcuno che voglia pagare piu' di 22 mil

per quanto riguarda il naming right credo che sport five riceva 4,5 mil annui fino al 2023 ma questo non c'entra nulla con la exor

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44 minutes ago, FuoriDalCoro said:

questa storia del 30% di soglia che si traduce in 150 milioni di fatturato è una favola. la soglia del 30%  si riferisce alla percentuale sui proventi da sponsorizzazione. Quando si citano le fonti gentilmente non fate confusione nella traduzione 

 

Il testo dice testualmente 

it provides an amount equivalent to 30% or more of the licensee total

ora se qualcuno traduce lecensee con fatturato il problema non è mio ma del traduttore....

 

giusto per capire nellìesercizio 2016/17 l'ammontare complessivo delle sponsorizzazione della Juventus è stato di € 72,88 milioni che valutate al 30% fa appunto 21,864 

 

 

Ma per l'amor di dio,  se non conosci bene ne' l'argomento ne' la lingua, perche' insistere? e con questa sicurezza, poi.

Non e' meglio chiedere spiegazioni?

 

Licencee in inglese e' colui che che ottiene la licenza dal licensor (un po' come employee e' quello che viene assunto dall'employer, trainee -trainer ecc) 

 

In questo caso il licencee e' la societa' di calcio che deve ottenere la licenza a partecipare alle coppe europee dall'Uefa, che appunto e' il licensor. Non si parla di licenze nel senso di sponsorizzazioni, licenze all'utilizzo del marchio (che poi in quel caso sarebbe licenses non licencee).

 

E poi hai quotato la parte in grassetto spezzando a meta'  una frase nel bel mezzo di un genitivo sassone (qui quasi sospetto che tu sia un buontempone che ci sta prendendo in giro :d ) La frase completa e' :

 

it provides an amount equivalent to 30% or more of the licensee's total  revenues

 

Ovvero

(Si ritiene parte correlata l'entita' che)

..fornisce (o meglio  in questo caso: e' responsabile per) il 30%  dei ricavi totali (total revenues) del licencee.

 

Ovvero, se un ente qualsiasi, un'azienda o un singolo e' responsabile, attraverso sponsorizzazioni, acquisti o altro, di una quota superiore al 30% del fatturato della societa' di calcio presa in esame, questa quota di fatturato e' soggetta a verifica di fair value da parte dell'uefa. Ovvero si va a vedere cosa hanno comprato con quei soldi e se il prezzo pagato e' in linea o meno con i valori di mercato.

 

Se non lo e' quella quota di fatturata viene stornata dal calcolo del break-even (tradotto: non conta nel calcolo che si fa per vedere se la societa' ha rispettato il vincolo del pareggio di bilancio) e se da questo calcolo risulta che la societa' ha speso piu di quanto incassato (al netto di questo ricavo improprio) eventualmente scattano le sanzioni del caso.

 

Il passaggio completo postato dall'OP qualche pagina fa te lo incollo qui sotto

Adesso spero che ti sia convinto.

 

p_768vw3331.jpg

 

 

 

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Il 7/2/2018 Alle 01:13, AleBianconeroo ha scritto:

Classico topic che ciclicamente viene riproposto. E' acclarato che non investiranno di più nella juventus,  è stato ripetuto più e più volte, il concetto è questo, poi sapere i motivi cambia poco.

Ma quando mai la famiglia Agnelli ha investito cifre importanti nella Juventus? Sicuramente dall'epoca Moggi (compresa) in poi mai. Anzi (non ritrovo i riferimenti) negli anni '90 c'è stato un finanziamento ponte da Juve a Fiat. La Juve è questa, rassegnatevi.

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26 minutes ago, rossano92 said:

Guarda caso proprio il valore della sponsorizzazione con Jeep inclusi i bonus .sisi 

 

Io non riesco a capire come si possa pensare di valere certe cifre in questo momento storico. Alcuni fanno riferimento a Tamoil che ci pagava quanto Jeep paga adesso ma con 10 anni di anticipo, altri guardano lo United  portando dati che ci vedono più o meno alla pari in termini di seguito in Nord America, ma poi non  parlano della situazione in Asia, dove lo United domina incontrastato dopo anni e anni di lavoro finalizzato essenzialmente a questo. Finali di Champions? Sicuramente hanno aiutato la nostra crescita, non solo nei diritti tv, e i risultati già si stanno vedendo, ma non penso proprio che bastino a raddoppiare gli introiti commerciali da un giorno all'altro. L'atletico ha ottenuto gli stessi risultati internazionali che abbiamo ottenuto noi, anzi si è portata a casa pure due Europa League negli ultimi 7 anni e gioca nel secondo campionato più guardato nel mondo. Non mi sembra che questo basti per fargli firmare contratti da 40/50 milioni a sponsor. 

Siamo nel 2018, in piena era social,  e penso che siano proprio i social il metro di paragone per misurare quanto un brand sia popolare. Noi abbiamo circa 50 milioni di follower tra le varie piattaforme, in piena crescita vero, ma i club con cui si osano paragoni economici in questo topic, ci doppiano o triplicano in questo dato. Ovvio non saranno questi numeri a dimostrare esattamente quanto una squadra sia seguita, ma in linea di massima un'idea della situazione te la danno.  Mettici poi,come hai detto tu qualche post addietro,  che la Juve è calata in un contesto socio-economico non certo dominante a livello internazionale, nè tanto meno particolarmente attrattivo verso capitali esteri, anche se la situazione sembra essere in leggero miglioramento, ed ecco spiegato perchè le rivali stanno a 300 milioni di ricavi commerciali e noi a 120. 

Guarda che stai prendendo un abbaglio anche tu. Leggi sopra.

E cmq, si sta parlando non di quello che la sponsorizzazione sulla maglia della Juve vale ma di quello che c'e scritto nelle regole del FFP.

 

Poi se Jeep e Juve negoziassero la sponsorizzazione oggi - dopo due finali di champions invece che dopo benfica e Galatasaray - credo sia pacifico che si accorderebbero su valori molto piu alti di 20mil, ma questo, come detto, e' un'altro discorso che c'entra nulla col messaggio che hai quotato.

Ovviamente peraltro non e' colpa di Jeep se sono stati fortunati e fanno bene ad approfittarne.

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15 minuti fa, rossano92 ha scritto:

 

Io non riesco a capire come si possa pensare di valere certe cifre in questo momento storico. Alcuni fanno riferimento a Tamoil che ci pagava quanto Jeep paga adesso ma con 10 anni di anticipo, altri guardano lo United  portando dati che ci vedono più o meno alla pari in termini di seguito in Nord America, ma poi non  parlano della situazione in Asia, dove lo United domina incontrastato dopo anni e anni di lavoro finalizzato essenzialmente a questo. Finali di Champions? Sicuramente hanno aiutato la nostra crescita, non solo nei diritti tv, e i risultati già si stanno vedendo, ma non penso proprio che bastino a raddoppiare gli introiti commerciali da un giorno all'altro. L'atletico ha ottenuto gli stessi risultati internazionali che abbiamo ottenuto noi, anzi si è portata a casa pure due Europa League negli ultimi 7 anni e gioca nel secondo campionato più guardato nel mondo. Non mi sembra che questo basti per fargli firmare contratti da 40/50 milioni a sponsor. 

Siamo nel 2018, in piena era social,  e penso che siano proprio i social il metro di paragone per misurare quanto un brand sia popolare. Noi abbiamo circa 50 milioni di follower tra le varie piattaforme, in piena crescita vero, ma i club con cui si osano paragoni economici in questo topic, ci doppiano o triplicano in questo dato. Ovvio non saranno questi numeri a dimostrare esattamente quanto una squadra sia seguita, ma in linea di massima un'idea della situazione te la danno.  Mettici poi,come hai detto tu qualche post addietro,  che la Juve è calata in un contesto socio-economico non certo dominante a livello internazionale, nè tanto meno particolarmente attrattivo verso capitali esteri, anche se la situazione sembra essere in leggero miglioramento, ed ecco spiegato perchè le rivali stanno a 300 milioni di ricavi commerciali e noi a 120. 

La sponsorizzazione della Tamoil era fuori dal contesto socio economico infatti ma legata al fatto che Tamoil era zienda di stato libica e socio della Juventus era Gheddafi

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25 minuti fa, PR20 ha scritto:

 

Ma per l'amor di dio,  se non conosci bene ne' l'argomento ne' la lingua, perche' insistere? e con questa sicurezza, poi.

Non e' meglio chiedere spiegazioni?

 

Licencee e' colui che che ottiene la licenza dal licensor, in questo caso il licencee e' la societa' di calcio che deve ottenere la licenza a partecipare alle coppe europee dall'Uefa, che appunto e' il licensor. Non si parla di licenze nel senso di sponsorizzazioni, licenze all'utilizzo del marchio (che poi in quel caso sarebbe licenses non licencee).

 

E poi hai quotato la parte in grassetto spezzando a meta'  una frase nel bel mezzo di un genitivo sassone (qui quasi sospetto che tu sia un buontempone che ci sta prendendo in giro :d ) La frase completa e' :

 

it provides an amount equivalent to 30% or more of the licensee's total  revenues

 

Ovvero

(Si ritiene parte correlata l'entita' che)

..fornisce (o meglio  in questo caso: e' responsabile per) il 30%  dei ricavi totali (total revenues) del licencee.

 

Ovvero, se un'ente qualsiasi, un'azienda o un singolo e' responsabile, attraverso sponsorizzazioni o altro, di una quota superiore al 30% del fatturato della societa' di calcio presa in esame, questa quota di fatturato e' soggetto a verifica di fair value da parte dell'uefa. Ovvero si va a vedere cosa hanno comprato con quei soldi e se il prezzo pagato e' in linea o meno con i valori di mercato.

 

Il passaggio completo postato dall'OP qualche pagina fa

Adesso spero che ti sia convinto.

 

 

 

Hai perfettamente ragione sulla traduzione non avevo letto la legenda prima e per questo ho eliminato il post per non generare confusione ma torna comunque in gioco il valore della sponsorizzazione correlata al mercato. ti cito un articolo del sole24ore

 

Dopo aver esaminato i bilanci, gli organi di controllo della Uefa hanno messo sotto esame i conti di circa 60 club che presenterebbero sponsorizzazioni gonfiate o fuori mercato. Nel mirino ci sono anzitutto quei contratti stipulati con “parti correlate”, vale a dire aziende dello stesso gruppo o riconducibili al medesimo proprietario.

I club sotto esame. Sul banco degli imputati, ci sono, come del resto ampiamente prevedibile, Psg, Manchester City e Zenit San Pietroburgo (di proprietà di Gazprom). Ma nella “lista nera” sono finiti anche molti club russi e turchi che intrattengono rapporti economici molto “stretti” con sponsor sia pur distinti dalla proprietà. Nessun club italiano invece è stato selezionato dalla Uefa tra quelli che nelle prossime settimane saranno chiamati a giustificare o quantificare importi accettabili per le sponsorizzazioni sospette. L’onere della prova, in effetti, è a carico dei club che potranno nominare periti di parte per confutare i dubbi della Uefa se non vorranno incappare nelle sanzioni che saranno irrogate tra maggio e giugno, dopo la finale di Champions league.

Lo “stress-test”. Nel corso delle ultime riunioni degli organismi di controllo contabile sarebbero stati definiti, inoltre, una serie di criteri in base ai quali dovrà essere realizzato sui contratti di sponsorizzazione sospetti una sorta di stress-test, per appurare se i soldi incassati dai club sono in qualche modo giustificabili nell’ottica del fair play finanziario. In primo luogo, si dovrà verificare quale sarebbe stato il costo sostenuto dall’azienda-sponsor per ottenere la stessa visibilità qualora avesse optato, per veicolare il proprio brand, sui media tradizionali (pubblicità in tv, sui new media, giornali, eccetera). In secondo luogo, la Uefa ha deciso di affidare a due società (che saranno scelte a breve) leader nel settore un’indagine indipendente per stabilire l’effettivo valore di mercato delle sponsorizzazioni sospette, distinguendo per ambito merceologico e paese. In terzo luogo, si dovrà ricorrere – questo almeno sembra essere l’orientamento prevalente – alle formule matematiche comunemente accettate dalle società di marketing e nel mondo accademico per fissare le valutazioni dei cosiddetti “intangibles”: quanto vale davvero il marchio di un club?; qual è il livello di attaccamento dei tifosi a un brand?; qual è la capacità di un determianto club di divulgare il marchio del proprio sponsor? In altri termini, e tanto per andare sul concreto, qual è il valore del brand Qatar e quale la “forza” del Psg di valorizzare questo brand a livello planetario in vista dei mondiali di calcio del 2022?
Insomma, un lavoro certosino anche se sembrano già intravedersi i margini di infinite battaglie legali tra club sanzionati e istituzioni calcistiche europee che occuperanno le cronache dei prossimi mesi.

La battaglia in seno alla Uefa. C’è da dire che negli uffici di Nyon, sede della Uefa, si contrappongono due anime, due correnti di pensiero le potremmo definire. Da un lato, c’è l’anima rigorista, tedesco-bavarese, che fa capo al Bayern Monaco e al presidente dell’Eca Rumenigge, che vorrebbe un’applicazione rigorosa delle regole del fair play finanziario per mandare un messaggio inequivocabile a chi in queste stagioni ha dimostrato di non averle esattamente a cuore. A questa corrente di pensiero appartiene la nobiltà del calcio europeo, dal Real Madrid al Barcellona, dal Manchester United all’Arsenal. Dall’altro lato, c’è invece l’anima più flessibile, costituita non solo dai club che hanno agito senza tener conto dei criteri dal Ffp (City, Chelsea, Psg, Monaco, squadre russe e ucraine), che in considerazione del fatto che si tratta della prima applicazione della nuova disciplina preferirebbero un approccio prudenziale con sanzioni soft e . Alla fine a far pendere la bilancia da una parte o dall’altra potrebbero essere quelle società che pur avendo i conti in ordine hanno subito più din altri in questi anni la recessione economica e sono riusciti a mantenere un livello sportivo accettabile solo grazie ai soldi di oligarchi e sceicchi che hanno acquistato decine di calciatori quasi senza badare al prezzo. Potrebbe insomma prevalere un sentimento pragmatico di accettazione di alcune forzature in virtù della “realpolitik” economica e in attesa di ridiscutere la questione in tempi più floridi per tutti.

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9 minutes ago, FuoriDalCoro said:

Hai perfettamente ragione sulla traduzione non avevo letto la legenda prima e per questo ho eliminato il post per non generare confusione ma torna comunque in gioco il valore della sponsorizzazione correlata al mercato. ti cito un articolo del sole24ore

 

Dopo aver esaminato i bilanci, gli organi di controllo della Uefa hanno messo sotto esame i conti di circa 60 club che presenterebbero sponsorizzazioni gonfiate o fuori mercato. Nel mirino ci sono anzitutto quei contratti stipulati con “parti correlate”, vale a dire aziende dello stesso gruppo o riconducibili al medesimo proprietario.

I club sotto esame. Sul banco degli imputati, ci sono, come del resto ampiamente prevedibile, Psg, Manchester City e Zenit San Pietroburgo (di proprietà di Gazprom). Ma nella “lista nera” sono finiti anche molti club russi e turchi che intrattengono rapporti economici molto “stretti” con sponsor sia pur distinti dalla proprietà. Nessun club italiano invece è stato selezionato dalla Uefa tra quelli che nelle prossime settimane saranno chiamati a giustificare o quantificare importi accettabili per le sponsorizzazioni sospette. L’onere della prova, in effetti, è a carico dei club che potranno nominare periti di parte per confutare i dubbi della Uefa se non vorranno incappare nelle sanzioni che saranno irrogate tra maggio e giugno, dopo la finale di Champions league.

Lo “stress-test”. Nel corso delle ultime riunioni degli organismi di controllo contabile sarebbero stati definiti, inoltre, una serie di criteri in base ai quali dovrà essere realizzato sui contratti di sponsorizzazione sospetti una sorta di stress-test, per appurare se i soldi incassati dai club sono in qualche modo giustificabili nell’ottica del fair play finanziario. In primo luogo, si dovrà verificare quale sarebbe stato il costo sostenuto dall’azienda-sponsor per ottenere la stessa visibilità qualora avesse optato, per veicolare il proprio brand, sui media tradizionali (pubblicità in tv, sui new media, giornali, eccetera). In secondo luogo, la Uefa ha deciso di affidare a due società (che saranno scelte a breve) leader nel settore un’indagine indipendente per stabilire l’effettivo valore di mercato delle sponsorizzazioni sospette, distinguendo per ambito merceologico e paese. In terzo luogo, si dovrà ricorrere – questo almeno sembra essere l’orientamento prevalente – alle formule matematiche comunemente accettate dalle società di marketing e nel mondo accademico per fissare le valutazioni dei cosiddetti “intangibles”: quanto vale davvero il marchio di un club?; qual è il livello di attaccamento dei tifosi a un brand?; qual è la capacità di un determianto club di divulgare il marchio del proprio sponsor? In altri termini, e tanto per andare sul concreto, qual è il valore del brand Qatar e quale la “forza” del Psg di valorizzare questo brand a livello planetario in vista dei mondiali di calcio del 2022?
Insomma, un lavoro certosino anche se sembrano già intravedersi i margini di infinite battaglie legali tra club sanzionati e istituzioni calcistiche europee che occuperanno le cronache dei prossimi mesi.

La battaglia in seno alla Uefa. C’è da dire che negli uffici di Nyon, sede della Uefa, si contrappongono due anime, due correnti di pensiero le potremmo definire. Da un lato, c’è l’anima rigorista, tedesco-bavarese, che fa capo al Bayern Monaco e al presidente dell’Eca Rumenigge, che vorrebbe un’applicazione rigorosa delle regole del fair play finanziario per mandare un messaggio inequivocabile a chi in queste stagioni ha dimostrato di non averle esattamente a cuore. A questa corrente di pensiero appartiene la nobiltà del calcio europeo, dal Real Madrid al Barcellona, dal Manchester United all’Arsenal. Dall’altro lato, c’è invece l’anima più flessibile, costituita non solo dai club che hanno agito senza tener conto dei criteri dal Ffp (City, Chelsea, Psg, Monaco, squadre russe e ucraine), che in considerazione del fatto che si tratta della prima applicazione della nuova disciplina preferirebbero un approccio prudenziale con sanzioni soft e . Alla fine a far pendere la bilancia da una parte o dall’altra potrebbero essere quelle società che pur avendo i conti in ordine hanno subito più din altri in questi anni la recessione economica e sono riusciti a mantenere un livello sportivo accettabile solo grazie ai soldi di oligarchi e sceicchi che hanno acquistato decine di calciatori quasi senza badare al prezzo. Potrebbe insomma prevalere un sentimento pragmatico di accettazione di alcune forzature in virtù della “realpolitik” economica e in attesa di ridiscutere la questione in tempi più floridi per tutti.

Vabbe' ma questo articolo dice semplicemente che ci sono alcune societa' sotto osservazione dell'uefa per transazioni "sospette" di essere gonfiate e quindi di essere dei finaziamenti occulti da parte di parti correlate. e che queste eventualmente andranno valutate a valore di mercato ai fini del break-even ecc 

 

Quello che nell'articolo non si dice (ma lo si desume dal regolamento dell'Uefa) e' che questo controllo scatta solo nel momento in cui si raggiunge quella soglia del 30%.

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3 minuti fa, PR20 ha scritto:

Vabbe' ma questo articolo dice semplicemente che ci sono alcune societa' sotto osservazione dell'uefa per transazioni "sospette" di essere gonfiate e quindi di essere dei finaziamenti occulti da parte di parti correlate. e che queste eventualmente andranno valutate a valore di mercato ai fini del break-even ecc 

 

Quello che nell'articolo non si dice (ma lo si desume dal regolamento dell'Uefa) e' che questo controllo scatta solo nel momento in cui si raggiunge quella soglia del 30%.

dal sito UEFA.com

 

5) Possono i proprietari dei club iniettare liquidità nelle casse dei club a piacimento o attraverso sponsorizzazioni?

Se il proprietario di un club inietta liquidità nelle casse del club scegliendo come sponsor un'azienda a cui è collegato, gli organi competenti UEFA indagheranno e, se necessario, adegueranno i risultati della valutazione di bilancio in base alle entrate per sponsorizzazioni, scegliendo un livello appropriato ('valore equo') a seconda dei prezzi di mercato.

Sotto i regolamenti aggiornati, qualsiasi entità che, da sola o con altre che sono legate allo stesso proprietario o governo, rappresenti oltre il 30% dei ricavi totali del club è automaticamente considerato un partner.

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37 minuti fa, Kandinskij ha scritto:

Ma quando mai la famiglia Agnelli ha investito cifre importanti nella Juventus? Sicuramente dall'epoca Moggi (compresa) in poi mai. Anzi (non ritrovo i riferimenti) negli anni '90 c'è stato un finanziamento ponte da Juve a Fiat. La Juve è questa, rassegnatevi.

Credo tu abbia sbagliato a citare utente, oppure hai letto male ed eventualmente penso anche di sapere il motivo.

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50 minuti fa, Iscrittodal2008 ha scritto:

io sto solo dicendo che se elkann volesse potrebbe stipulare un nuovo contratto

 

Elkan non può perchè non decide da solo, deve rispondere delle sue azioni ad un consiglio di amministrazione e poi a quanto sappiamo ad Elkan della Juve frega meno che del Tamburello, anzi forse quest'ultimo lo annoia di meno.

50 minuti fa, Iscrittodal2008 ha scritto:

 

non sto dicendo che voglio 50 mil ne' che esista qualcuno che voglia pagare piu' di 22 mil

 

 quindi tutto il tuo discorso non ha senso.

50 minuti fa, Iscrittodal2008 ha scritto:

 

per quanto riguarda il naming right credo che sport five riceva 4,5 mil annui fino al 2023 ma questo non c'entra nulla con la exor

C'entra nella ragione per cui ti fa da metro di valutazione su quanto abbia appeal il brand Juve su certi investitori e quanto sono disposti a spendere.. 20/25 milioni in 5 anni e poi c'è chi pensa che ci sono aziende con borse da 40 milioni impazienti di diventare main sponsor...

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1 ora fa, jurgen kohler ha scritto:

A me sembra il ragionamento di un marziano. Io sono il CEO di una società e voglio acquistare 100 Jeep Cherokee e faccio un contratto per l’acquisto in cinque anni a 5000000. Poi dopo tre anni mi chiama il CEO di un’altra società (non la FCA) e mi dice che la cifra è troppo bassa e che va per lo meno raddoppiata. Ora, ammesso che io voglia rispondere signorsì, secondo te il cda non avrebbe nulla da obiettare? L’assemblea degli azionisti? L’antitrust? La magistratura?

 

non vivete nel magico mondo delle fiabe suvvia

mi sa che hai sbagliato a quotare....uum

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13 minutes ago, FuoriDalCoro said:

dal sito UEFA.com

 

5) Possono i proprietari dei club iniettare liquidità nelle casse dei club a piacimento o attraverso sponsorizzazioni?

Se il proprietario di un club inietta liquidità nelle casse del club scegliendo come sponsor un'azienda a cui è collegato, gli organi competenti UEFA indagheranno e, se necessario, adegueranno i risultati della valutazione di bilancio in base alle entrate per sponsorizzazioni, scegliendo un livello appropriato ('valore equo') a seconda dei prezzi di mercato.

Sotto i regolamenti aggiornati, qualsiasi entità che, da sola o con altre che sono legate allo stesso proprietario o governo, rappresenti oltre il 30% dei ricavi totali del club è automaticamente considerato un partner.

Quello che hai citato e' un estratto semplificato del regolamento che invece  e' questo documento, (da cui e' stato estratto il pezzettino che ti ho copiato prima)  

https://www.uefa.com/MultimediaFiles/Download/Tech/uefaorg/General/02/26/77/91/2267791_DOWNLOAD.pdf

 

dove appunto si menziona quella quota del 30%

 

Quello e' un documento di 100 pagine (che io ho letto tempo fa perche' sono curioso ai limiti della sanita' mentale) pieno di clausole e sottoclausole e casi particolari. L'altra una paginetta riassuntiva, dove tra l'altro si dice la stessa cosa riguardo al 30%, solo in maniera meno chiara.

 

Ti chiederei di fidarti di quello che ti dico se puoi perche' non e' che possiamo passarci il pomeriggio.

 

 

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54 minuti fa, Kandinskij ha scritto:

Ma quando mai la famiglia Agnelli ha investito cifre importanti nella Juventus? Sicuramente dall'epoca Moggi (compresa) in poi mai. Anzi (non ritrovo i riferimenti) negli anni '90 c'è stato un finanziamento ponte da Juve a Fiat. La Juve è questa, rassegnatevi.

Te ne cito 3 a caso, tutti acquisti che per gli anni in cui sono stati acquistati sono stati  defiiniti dei RECORD per le cifre spese, se non si sanno le cose evitare...

 

Mumo Orsi 1928

Fu probabilmente grazie alla vetrina olimpica che la famiglia Agnelli se ne invaghì e fece di tutto per portarlo alla Juventus. La trattativa fece scalpore all'epoca: ci si trovò di fronte a un episodio di "calciomercato" dal sapore quasi contemporaneo, a causa della complessa contrattazione con il suo club di provenienza e in ragione dello stipendio offerto al giocatore, decisamente elevato per gli standard dell'epoca (100.000 lire +8.000 lire al mese, oltre ad una Fiat 509[4]

 

Omar Sivori 1957

A 21 anni, Sívori arrivò quindi in Italia. L'approdo alla Juventus lo si dovette soprattutto all'interessamento dell'ex bianconero Renato Cesarini; i torinesi pagarono 10 milioni di pesos per il suo cartellino, stabilendo un record dell'epoca.

 

John Charles 1957

 

Charles nacque a Swansea e si unì al Leeds United all'età di 17 anni. Per questa squadra segnò 150 gol in otto anni, compresi 42 nella stagione 1953-54. Nel 1957, Gigi Peronace, curò l'acquisto ed il passaggio alla squadra italiana della Juventus per l'allora cifra record di 65.000 sterline.

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11 minuti fa, PR20 ha scritto:

Quello che hai citato e' un estratto semplificato del regolamento che invece  e' questo documento, (da cui e' stato estratto il pezzettino che ti ho copiato prima)  

https://www.uefa.com/MultimediaFiles/Download/Tech/uefaorg/General/02/26/77/91/2267791_DOWNLOAD.pdf

 

dove appunto si menziona quella quota del 30%

 

Quello e' un documento di 100 pagine (che io ho letto tempo fa perche' sono curioso ai limiti della sanita' mentale) pieno di clausole e sottoclausole e casi particolari. L'altra una paginetta riassuntiva, dove tra l'altro si dice la stessa cosa riguardo al 30%, solo in maniera meno chiara.

 

Ti chiederei di fidarti di quello che ti dico se puoi perche' non e' che possiamo passarci il pomeriggio.

 

 

Quello che ti chiedo dunque, se lo sai: questo 30% è riferito al fatturato totale o al totale delle sponsorizzazioni?

 

Ed il concetto di fair value è un concetto valido? Cioè i nostri 22 milioncini sono giusti per via di questo fair value?

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1 minute ago, TheCrimsonKing said:

Quello che ti chiedo dunque, se lo sai: questo 30% è riferito al fatturato totale o al totale delle sponsorizzazioni?

 

Ed il concetto di fair value è un concetto valido? Cioè i nostri 22 milioncini sono giusti per via di questo fair value?

C'e' scritto tutto nei post precedenti.

E' il 30% del fatturato totale ma questa e' solo la soglia al di sotto della quale la Uefa non interviene. Se interviene allora va a valutare quale sarebbe l'equo valore di mercato (fair value).

 

Quindi, una sponsorizzazione potrebbe anche essere fuori mercato ma, se non supera il 30% del fatturato (piu corretto dire se una parte non e' responsabile per piu del 30% del fatturato di una societa' di calcio) l'uefa non interviene.

 

A valori di mercato per me oggi la sponsorizzazione di maglia vale intorno ai 40mil, forse piu.

Ma e' chiaro che quando hanno stipulato il contratto, quasi 4 anni fa, dopo Galatasaray e Benfica 20mil erano una cifra assolutamente equa e quindi non si puo' pretendere che Jeep ti regali dei soldi in piu.

 

Cosi' come la Juventus non rinuncerebbe a parte dei soldi se la situazione fosse invertita. Si potrebbe negoziare un rinnovo anticipato a cifre piu alte ma non e' detto che convenga neanche a noi. Il contratto scade nel 2021 e di solito negoziare il rinnovo un anno prima, quindi nel 2020. Nel nostro caso magari potremmo farlo l'anno prossimo con un anno di anticipo.

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Perché non conviene.

Se la Juventus giocasse in un campionato come la premier, probabilmente, l'appeal sarebbe maggiore, così come l'investimento della proprietà.

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38 minuti fa, PR20 ha scritto:

C'e' scritto tutto nei post precedenti.

E' il 30% del fatturato totale ma questa e' solo la soglia al di sotto della quale la Uefa non interviene. Se interviene allora va a valutare quale sarebbe l'equo valore di mercato (fair value).

 

Quindi, una sponsorizzazione potrebbe anche essere fuori mercato ma, se non supera il 30% del fatturato (piu corretto dire se una parte non e' responsabile per piu del 30% del fatturato di una societa' di calcio) l'uefa non interviene.

 

A valori di mercato per me oggi la sponsorizzazione di maglia vale intorno ai 40mil, forse piu.

Ma e' chiaro che quando hanno stipulato il contratto, quasi 4 anni fa, dopo Galatasaray e Benfica 20mil erano una cifra assolutamente equa e quindi non si puo' pretendere che Jeep ti regali dei soldi in piu.

 

Cosi' come la Juventus non rinuncerebbe a parte dei soldi se la situazione fosse invertita. Si potrebbe negoziare un rinnovo anticipato a cifre piu alte ma non e' detto che convenga neanche a noi. Il contratto scade nel 2021 e di solito negoziare il rinnovo un anno prima, quindi nel 2020. Nel nostro caso magari potremmo farlo l'anno prossimo con un anno di anticipo.

Beh è tutto molto contrastante con quello che diceva l'utente @FuoriDalCoro, secondo cui il valore della sponsorizzazione deve seguire un fair value legato al mercato delle sponsorizzazioni calcistiche in Italia; nei post precedenti diceva di aver sbagliato la traduzione, si riferiva a quello?

 

E quindi alla fine la conclusione è che la cifra di sponsorizzazione è ritenuta bassa, giustamente direi.

Vediamo il prossimo rinnovo su che cifre sarà.

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Il 7/2/2018 Alle 01:34, MrLuca ha scritto:

Il motivo è molto semplice: dalla dipartita dell'Avvocato in poi, Exor considerava la Juventus semplicemente come un asset della loro holding che non doveva generare perdite e autofinanziarsi. Si vocifera che i nipoti l'avrebbero anche venduta se non ci fosse stata una clausola legata alla società nel testamento del nonno, quindi, soprattutto per John, la Juventus non ha nessun valore sentimentale.

Negli ultimi anni in cui la società è stata risanata, ai piani alti si sono resi conto di quanto sia potente il marchio Juventus come veicolo pubblicitario ed è per questo che hanno parametrato al ribasso la quota di sponsorizzazione legata alla Jeep, praticamente si stanno ripagando alla grande con la pubblicità che gli facciamo e un'esposizione mediatica così ampia non vale la cifra che ci restituiscono.

Andrea Agnelli sa benissimo che, al netto del contesto italiano non favorevole, senza miglioramenti dal punto di vista delle sponsorships non potremo mai raggiungere i top club europei dal punto di vista economico, però al tempo stesso sa che dalla casa madre non vedrà mai una lira. Ed è per questo che ogni anno siamo costretti a fare plusvalenze con i giocatori migliori in rosa.

Nel frattempo, considerate le differenze di fatturato e organizzazione societaria con i competitors italiani, possiamo cullarci su vittorie interne effimere, mentre in Europa, casualmente, ci manca sempre il centesimo per fare l'euro.

 

C'è chi si accontenta perchè "arriviamo dai settimi posti" e chi vede che questa crescita bloccata e stagnante è il nostro limite più grosso e lo fa notare, scegli tu da che parte stare.

La sponsorizzazione di Jeep, non certo esorbitante, ha un duplice aspetto: da un lato rende la posizione di main sponsor aggredibile da partner terzi, dall'altro evita una eccessiva dipendenza da Exor !

 

Sulle maggiori opportunità che si avrebbero a livello continentale con l'ipotetico surplus legato allo sponsor, permettimi ma non concordo, ti darebbe solo la opportunità di partecipare a rischiose e quanto mai inutili aste per quelle che in molti casi sono 'promesse', finendo al più con l'inflazionare il salary cap ...

 

La vera cartina di tornasole è l'impegno economico dello sponsor tecnico ... unico a darti il reale posizionamento economico e tecnico sul piano continentale !

Tu stesso evidenzi come sia più il marchio Jeep a giovarsi del brand Juventus e da ciò si dovrebbe dedurre che la curva potenziale delle entrate da main sponsor sia al momento marginale nella strategia industriale della Vecchia Signora, circostanza che mi riporta ai due aspetti sopra evidenziati. :d

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