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Leevancleef

La partita delle sliding doors. Gestione del doppio vantaggio, scelte di formazione e paradossi di Juve-Tottenham

Post in rilievo

Abbiamo provato a fare la partita dello scorso anno contro il Barcellona, ma abbiamo sbagliato la gestione dopo il 2-0. Ora servirà ripetere la partita di Monaco, sperando che stavolta, se ci sarà bisogno di spazzarla, la si spazzi.

 

La partita è stata questa: 15 minuti di dominio e poi il festival delle sliding doors.

In quel "festival" noi abbiamo sempre trovato la porta chiusa, loro aperta.

Ma dovevamo provare a limitarle noi, le sliding doors, perché ad essere in vantaggio 2-0 eravamo NOI, che avevamo la partita in pugno. E contro una squadra che in Champions è imbattuta, che ha dominato il suo girone, e che nelle ultime 16 partite stagionali ne aveva persa solo una, se senti l’odore del sangue devi chiudere i giochi, devi cercare di non farli rientrare in partita. Invece troppi errori (DI OGNI TIPO) hanno riaperto tutto.

 

Probabilmente si è voluto seguire lo stesso canovaccio di altre occasioni (visto anche in Europa), che col Barça, per l’appunto, pagò. L’inizio è stato ottimo, e giocato con un’attitudine che la Juve SA SOSTENERE. Perché… sì, sappiamo giocare in quel modo lì, difendendo in avanti, pressando alti… lo abbiamo fatto in svariate situazioni e anche bene, e non ricordo una sola occasione in cui ne abbiamo pagato dazio, se non quando abbiamo deciso di arretrare.

 

E’ questo il bivio.

Al di là di quanto l’avversario te lo permetta (perché c’è sempre un avversario, e pure forte), la domanda è: una volta sul doppio vantaggio, a livello di atteggiamento, è giusto continuare ad attaccare a spron battuto mantenendo il baricentro alto, oppure, vista la situazione favorevole, meglio arretrare facendo forza sulla nostra difesa per non rischiare di rovinare quello stesso vantaggio, provando così a colpire in contropiede per approfittare degli spazi aperti lasciati dagli avversari?

Per completezza è giusto dire che l’allenatore (colui che attua questo tipo di scelte), da quando è alla Juve su 18 turni ad eliminazione diretta ne ha perso solo uno, a Monaco, e ricordiamo come.

 

E allora, dal mio punto di vista, sono vere due cose.

 

1) Non si vince in una sola maniera, altrimenti tutti attuerebbero quella. Si vince se la scelta tattica alla base della partita trova la corretta applicazione in chi scende in campo.

La Juve ha dimostrato che alternando gli “atteggiamenti” è riuscita ad arrivare in finale per due volte negli ultimi tre anni, perdendo un ottavo di finale all’ultimo secondo. Facendo meglio, quindi, di molte squadre più accreditate in questo lasso di tempo. Il problema è che ieri sera, dal mio punto di vista, la gestione è stata imperfetta e si sono pagati a caro prezzo degli errori marchiani (perché un errore in Champions può costare caro) non riuscendo ad approfittare di quelli altrui (e torniamo alle sliding doors di prima).

E quindi è stato un ping pong di occasioni.

Dal possibile 2-1, evitato da un mezzo miracolo di Buffon, al possibile 3-0, con palla che esce di poco alla fine di un contropiede perfetto (se fosse entrata avremmo probabilmente lodato la strategia adottata).

Dal possibile 3-0 al 2-1, per effetto di un passaggio sbagliato di Higuain a centrocampo e della conseguente caduta di Chiellini per un fallo non ravvisato dall’arbitro, che lasciava le praterie a Kane.

Quindi dal 2-1 al possibile 3-1 per il rigore all’ultimo minuto del 1°T (che sarebbe stato psicologicamente importantissimo), sbagliato, e da lì, dopo altre occasioni sprecate nella ripresa, al 2-2 finale per un errore di Buffon sulla punizione di Eriksen.

 

Il paradosso di questa “giostra” ne contiene un altro, e cioè che i due giocatori che ci hanno portati al doppio vantaggio e che hanno inizialmente evitato che il Tottenham accorciasse le distanze, hanno sulla coscienza anche errori decisivi ai fini del risultato. Buffon sul gol del 2-2, Higuain con la palla consegnata a loro in occasione del primo gol e con l’errore dal dischetto. E dico questo considerando Higuain, ovviamente, il migliore in campo dei nostri.

Episodi. Con la Juve che, altro paradosso, ha avuto più occasioni “chiare” per segnare rispetto al Tottenham, nonostante abbia tirato complessivamente meno e abbia tenuto molto di meno il possesso della palla. Perché se il primo tempo si fosse chiuso sul 3-1 o sul 4-1 non ci sarebbe stato nulla da dire. Perché anche nel 2°T abbiamo avuto occasioni con Bernardeschi (due volte), con Mandzukic, che di testa l’ha tirata in bocca al portiere… persino con Benatia, che anche lui di testa ha avuto tutto il tempo per  colpirla bene ma l’ha spedita alta.

E tutto ciò subendo. Subendo a tutto campo il loro possesso palla.

Paradosso.

 

Però… e qui vengo al mio secondo punto.

2) Più porti gli avversari nei pressi della tua porta, più ci sarà la possibilità che “l’errore” di cui sopra possa essere deleterio. Non devi sbagliare nulla, devi alzare il muro e colpire chirurgicamente in ripartenza (come abbiamo fatto tante volte), altrimenti paghi.

E qui un ulteriore paradosso. Noi non subiamo il 1°gol durante una loro fase di attacco. Non siamo "chiusi in area". Sbagliamo un passaggio lasciando campo alle spalle. In un certo senso sbagliamo l’uscita (non “di squadra”, ma per un errore individuale). Prendiamo gol a campo aperto!

Ma l’atteggiamento è stato comunque quello di aver ridato fiducia al Tottenham. TROPPA fiducia. Ci può stare la “gestione”, non ci può stare che gli esterni alti si appiattiscano sulla line dei difensori, senò poi come esci? Se giocassimo in un campo importante all’estero, e gli avversari andassero sul 2-0, continuerebbero a “dominarci”, o ci farebbero rientrare in partita, appiattendosi così tanto? Perlopiù la prima ipotesi, credo. Ma ripeto anche quanto detto sopra: con una gestione delle due fasi FATTA BENE, APPLICATA BENE (quindi non come ieri sera), la Juve ha subito una sola eliminazione in qualsiasi turno ad eliminazione diretta negli ultimi 3 anni!

 

Secondo me abbiamo uomini, qualità, allenatore e bravura per giocare PIU’ STABILMENTE con una linea alta, e riusciamo a farlo benissimo (lo abbiamo fatto ottimamente persino nel 1°T del Camp Nou, quest’anno). Ma penso anche che quando applichiamo per bene la soluzione più elastica, cioè partire super offensivi per poi arretrare e difendere il risultato, provando a colpire in contropiede, siamo solidissimi, tatticamente ineccepibili. E facciamo risultati (vedi alcuni big match di Champions, vedi trasferta di Napoli, e così via).

 

Non ho ancora parlato di formazione. Già, la formazione?

Iniziamo col dire che le assenze si sono sentite, c’è poco da fare. In primis Matuidi, che è l’equilibratore di questa squadra, uno che da solo porta il pressing di tre uomini, che sbaglia raramente una gestione, che taglia il campo in tutta la sua lunghezza… tanta roba (basta vedere la media dei gol subiti con Blaise in campo e con lui fuori). Poi anche Dybala e Cuadrado, perchè sinceramente… immaginarmeli contro la linea difensiva “allegra” del Tottenham… insomma, credo che sarebbero stati mooooolto utili. Non che Douglas Costa, per esempio, non abbia fatto cose buone, da alcuni suoi strappi sono nate azioni pericolosissime (oltre che il 2°rigore). Ma si è trattato più di soluzioni “anarchiche”, e trovate con continuità saltuaria. Bernardeschi, che pure è arrivato due volte al tiro e ha conquistato il primo rigore, non ha gli stessi strappi di Cuadrado, la stessa corsa, lo stesso dribbling. E contro questa difesa credo che le sue caratteristiche sarebbero state importantissime. Così come quelle di Dybala, che avrebbe liberato Higuain da un po’ di lavoro extra tenendo ancor più sotto pressione la difesa avversaria. Insomma… parliamo di tre giocatori determinanti. Ma rimango a Matuidi per ritornare al discorso sulla formazione e focalizzarmi sul centrocampo.

Posto che Allegri avrà sicuramente pensato di offenderli da subito per poi colpire in ripartenza (e da qui l’aggiunta di un giocatore offensivo come Bernardeschi che desse una soluzione in più in uscita), noi abbiamo avuto un problema: il centrocampo. Il “nostro” 4-2-3-1 si reggeva grazie al GRANDE lavoro di Mandzukic, di Cuadrado, e alla grande condizione del Khedira dello scorso anno (fino all’infortunio di maggio). Quest’anno Mandzukic quel lavoro non lo sta garantendo con la stessa continuità, Cuadrado (che è il migliore ad interpretare quel compito a tutta fascia) è ai box, e Khedira alterna poche buone partite a tante prestazioni mediocri. Io non so se ieri sera avesse anche dei problemi fisici, ma mi sembra che abbia effettuato un totale di 7 passaggi, giocando, praticamente, da fermo! E no, a questi livelli non te lo puoi permettere.

E allora… la domanda che si fanno già in molti è: era così corretto scegliere di tornare al centrocampo a due in queste condizioni, quando la squadra aveva ritrovato delle certezze giocando a tre? Era così corretto farlo con questa condizione atletica di Mandzukic e Khedira, e senza Cuadrado e Dybala, che quel modulo lo interpretano alla perfezione? E contro una squadra bravissima a palleggiare, con interpreti a metà campo di grande qualità?

Forse no.

Ma se al termine di quella ripartenza andiamo sul 3-0… forse sì.

Sliding doors.

Contro il Barcellona Buffon salvò su Iniesta un gol praticamente fatto, senò chissà se anche quella partita sarebbe finita 2-2 invece che 3-0. Ieri sera salva due volte su Kane, ma poi sbagliamo il rigore e Buffon fa una sciocchezza.

Episodi, paradossi, sliding doors.

Vero.

Ma che comunque, torniamo al punto di prima, se sei in vantaggio 2-0 non dovresti concedere con tale ripetitività.

 

L’ultimo paradosso è che tutte queste considerazioni… se da una parte mi fanno vedere la trasferta inglese come un qualcosa di enorme, specie in quel monumento che è Wembley, dall’altro mi fanno pensare che imparando da alcuni errori, recuperando tutti gli uomini, e sfruttando le occasioni che la loro difesa concede… possiamo andare a giocarcela a testa alta. Come abbiamo fatto a Dortmund, al Camp Nou, al Bernabeu, all’Allianz Arena, sui campi più difficili d’Europa.

A patto che si metta in campo tutto ciò che è necessario. Servirà un canovaccio tattico migliore. Serviranno i rientri di chi è fuori. Servirà attenzione, cinismo e gioco di  squadra. Servirà più cattiveria, non la classica cattiveria da “bava alla bocca”, ma la cattiveria di voler passare il turno, di non voler concedere nulla, di continuare a tenere la gara in pugno qualora capitasse di averla, ammazzando la partita, senza dare nuova linfa all’avversario. Servirà dare tutto. Serviranno tante cose.

 

Quello che serve adesso, però, è la calma, la razionalità, e non perdere la testa. Perché siamo, nonostante tutto, ancora al primo tempo. Perché c’è un derby da preparare ed un Napoli da marcare stretto.

Perchè il Fino Alla Fine non è solo un motto, ma un atteggiamento da mettere in pratica. Tutti, squadra, allenatore e noi tifosi compresi!

 

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Fino alla fine, certo. Ma non sempre Fino alla fine tutti in difesa a difendere il golletto col solito corner a favore degli avversari al 93' che ti ferma il cuore, sperando che non ci sia il Blanchard di turno a beffarti.

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Post partita ci vorrebbe sempre un Leevancleef che metta in luce i punti chiave della partita, senza farsi prendere da isterismi. 

 

Dal canto mio, sono ottimista per la gara di ritorno. Dobbiamo fare 2 gol e loro non sono forti in difesa, anche se ieri sera la difesa inglese sembrava la nostra.

Tutto quello che ricade nel concetto di sliding-doors non va considerato. Alla fine contano la prestazione e il risultato finale.

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E' un'analisi scritta con criterio, e non (più) di pancia, e per tal ragione, quindi, condivisibile.

Di fatto, hai scritto un articolo di carta stampata poco criticabile, e quindi come tale - pur avendo alcune perplessità su quanto dici a proposito di Khedira e Manzo, che a mio parere sono i giocatori che ci mancano di più (e sui quali non insisterei più) -  lo lascio pulito.

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8 minuti fa, eli2000 ha scritto:

Fino alla fine, certo. Ma non sempre Fino alla fine tutti in difesa a difendere il golletto col solito corner a favore degli avversari al 93' che ti ferma il cuore, sperando che non ci sia il Blanchard di turno a beffarti.

Paradossalmente quella partita di Blanchard fu stradominata. Sbagliammo una caterva di gol.

Cmq ho capito cosa intendi.

 

5 minuti fa, Fuk ha scritto:

Post partita ci vorrebbe sempre un Leevancleef che metta in luce i punti chiave della partita, senza farsi prendere da isterismi. 

Grazie! Anche se mi girano parecchio. Ma grazie .ok

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Complimenti per il post Lee. .ok

 

Io trovo inspiegabile l'atteggiamento dopo il 2-0.... Ci siamo abbassati troppo pur non essendo passati nemmeno 15 minuti dall'inizio della partita.

E pensare che la loro difesa ballava non poco appena veniva aggredita....

Secondo me dovrebbero rammaricarsi parecchio per questo atteggiamento.

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Ottima analisi.

Le sliding doors in altre occasioni ci sono andate bene, ieri sono girate male.

Questo, in una partita di CL, ci può anche stare.

È la gestione rinunciataria che non accetterò mai. Con questa mentalità, la CL ce la possiamo scordare. E anche in campionato rischia di non bastare più.

 

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L unica sliding door significativa è la conferma del tecnico in estate,

quando lui stesso aveva intuito la fine di un ciclo e la dirigenza non

ha colto. 

 

Il il resto è la solita inadeguatezza allegriana: atteggiamento remissivo 

e rinunciatario, pressing inesistente, modulo senza equilibrio (tornare al

cc a 2 è stato un errore da dilettanti), condizione fisica della squadra

impresentabile. Una sciagura.

 

Si cercano sempre mille giustificazioni, ci si aggrappa agli episodi,

ma la verità è una ed è evidente: siamo prigionieri di un allenatore

con limiti enormi e provinciale.

Negare l evidenza ormai rasenta la comicità.

 

 

 

 

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L'analisi secondo me è corretta e rispecchia quello che si è visto ieri.

Difficile muovere appunti a quello che hai scritto quindi mi limito a riportare una sensazione che ho avuto durante la partita. Verissimo che potevamo andare sul 3-0 e che, limitandoci a contare le palle gol, avremmo potuto segnarne 5 ma intorno al ventesimo la sensazione che avevo era che la partita stava scappando via e stava succedendo non per una nostra scelta deliberata di abbassarci e gestire ma perché il nostro centrocampo non aveva abbastanza forza per tenere alta la squadra. Dembelè (che è un buon giocatore ma nulla di speciale) con la massima tranquillità e senza pressione alcuna prendeva palla nella sua trequarti e la portava ai limiti della nostra area. Il gol di Keane l'ho vissuto come un evento inevitabile. Il dispiacere è molto perché a mio avviso il Tottenham è una buona squadra ma ampiamente alla nostra portata. Secondo me possiamo anche vincere a Wembley ma servirà prima di tutto schierare 11 giocatori (non 9 come ieri sera) e soprattutto metterli nel loro ruolo. Ho letto molte critiche su Douglas Costa che non riesco a condividere. Ha passato tutta la partita spalle alla porta in una morsa di quattro giocatori (Vertonghen, Sanches, Dier, Dembelè) che fisicamente lo sovrastano, ovvio trovasse difficoltà. Quando è riuscito a prendere la fascia sinistra e a puntare ha fatto danni (il secondo rigore) o comunque creato situazioni di pericolo con il cross. Aggiungo che Aurier, a mio avviso il loro elemento più debole, avrebbe avuto serie difficoltà a concludere la partita se regolarmente puntato da Costa. Evidentemente Allegri la pensa diversamente (ed ha ragione lui intendiamoci) però faccio davvero fatica a capire perché nella sua squadra i due uomini imprescindibili siano proprio i due che da inizio anno stanno offrendo prestazioni scadenti. Mi riferisco a Khedira (soprattutto) e a Mandzukic. L'apporto del centrocampista tedesco, se non segna, ormai è nullo. Tu hai evidenziato i 7 passaggi ma ci sarebbe da aggiungere lo zero assoluto in interdizione (niente pressing, niente contrasti). Schierare lui e Pjanic (su cui poi pesa tutto il centrocampo) con un Mandzukic in queste condizione significa consegnare il centrocampo e la partita agli avversari. Vero che il possesso palla non fa vincere le partite ma 67 a 33 per loro è eccessivo. Si vive e si gioca in costante affanno e l'errore (il passaggio sbagliato di Higuain, la scivolata/fallo di Chiellini, il non fuorigioco di Alex Sandro) diventa molto più probabile. In sintesi, riferendomi al bel concetto su cui poggia la tua analisi, diventa più probabile che le "sliding doors" ci siano sfavorevoli.

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9 minuti fa, CT79 ha scritto:

L'analisi secondo me è corretta e rispecchia quello che si è visto ieri.

Difficile muovere appunti a quello che hai scritto quindi mi limito a riportare una sensazione che ho avuto durante la partita. Verissimo che potevamo andare sul 3-0 e che, limitandoci a contare le palle gol, avremmo potuto segnarne 5 ma intorno al ventesimo la sensazione che avevo era che la partita stava scappando via e stava succedendo non per una nostra scelta deliberata di abbassarci e gestire ma perché il nostro centrocampo non aveva abbastanza forza per tenere alta la squadra. Dembelè (che è un buon giocatore ma nulla di speciale) con la massima tranquillità e senza pressione alcuna prendeva palla nella sua trequarti e la portava ai limiti della nostra area. Il gol di Keane l'ho vissuto come un evento inevitabile. Il dispiacere è molto perché a mio avviso il Tottenham è una buona squadra ma ampiamente alla nostra portata. Secondo me possiamo anche vincere a Wembley ma servirà prima di tutto schierare 11 giocatori (non 9 come ieri sera) e soprattutto metterli nel loro ruolo. Ho letto molte critiche su Douglas Costa che non riesco a condividere. Ha passato tutta la partita spalle alla porta in una morsa di quattro giocatori (Vertonghen, Sanches, Dier, Dembelè) che fisicamente lo sovrastano, ovvio trovasse difficoltà. Quando è riuscito a prendere la fascia sinistra e a puntare ha fatto danni (il secondo rigore) o comunque creato situazioni di pericolo con il cross. Aggiungo che Aurier, a mio avviso il loro elemento più debole, avrebbe avuto serie difficoltà a concludere la partita se regolarmente puntato da Costa. Evidentemente Allegri la pensa diversamente (ed ha ragione lui intendiamoci) però faccio davvero fatica a capire perché nella sua squadra i due uomini imprescindibili siano proprio i due che da inizio anno stanno offrendo prestazioni scadenti. Mi riferisco a Khedira (soprattutto) e a Mandzukic. L'apporto del centrocampista tedesco, se non segna, ormai è nullo. Tu hai evidenziato i 7 passaggi ma ci sarebbe da aggiungere lo zero assoluto in interdizione (niente pressing, niente contrasti). Schierare lui e Pjanic (su cui poi pesa tutto il centrocampo) con un Mandzukic in queste condizione significa consegnare il centrocampo e la partita agli avversari. Vero che il possesso palla non fa vincere le partite ma 67 a 33 per loro è eccessivo. Si vive e si gioca in costante affanno e l'errore (il passaggio sbagliato di Higuain, la scivolata/fallo di Chiellini, il non fuorigioco di Alex Sandro) diventa molto più probabile. In sintesi, riferendomi al bel concetto su cui poggia la tua analisi, diventa più probabile che le "sliding doors" ci siano sfavorevoli.

d'accordo con entrambi.

La chiave della partita si è sviluppata con il loro recupero alto della palla. dalle stat risultano molto attivi i 3 trequartisti nel recupero palla .

hanno lavorato molto sfruttando le debolezze del nostro centrocampo.

Assente Khedira dalla fase di impostazione ha ricevuto in 70 minuti solo 4 palloni.

Assente dall'interdizione Mandzukic pochi contrasti.

 

Aggiungo un aspetto che ho notato ieri , pochi passaggi di squadra, molti lanci lunghi.

Questa disposizione tattica si serve di un trequartista che sappia spaziare per uscire velocemente dal primo pressing per inciso gli inglesi hanno giocato sulle ns debolezze 


Mentalmente i primi 15 minuti li avevamo annientati ... poi hanno preso sicurezza perchè 3 trequartisti hanno schiacciato i  ns 2 centrocampisti

Costa non riusciva a portare fuori i due mediani e quindi andavamo in netta sofferenza in mezzo al campo 3 vs 5 .

 

 

 

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2 minuti fa, elteoJ ha scritto:

d'accordo con entrambi.

La chiave della partita si è sviluppata con il loro recupero alto della palla. dalle stat risultano molto attivi i 3 trequartisti nel recupero palla .

hanno lavorato molto sfruttando le debolezze del nostro centrocampo.

Assente Khedira dalla fase di impostazione ha ricevuto in 70 minuti solo 4 palloni.

Assente dall'interdizione Mandzukic pochi contrasti.

 

Aggiungo un aspetto che ho notato ieri , pochi passaggi di squadra, molti lanci lunghi.

Questa disposizione tattica si serve di un trequartista che sappia spaziare per uscire velocemente dal primo pressing per inciso gli inglesi hanno giocato sulle ns debolezze 


Mentalmente i primi 15 minuti li avevamo annientati ... poi hanno preso sicurezza perchè 3 trequartisti hanno schiacciato i  ns 2 centrocampisti

Costa non riusciva a portare fuori i due mediani e quindi andavamo in netta sofferenza in mezzo al campo 3 vs 5 .

 

 

 

Per dirla proprio tutta ad un certo punto la partita di ieri sera, sotto alcuni aspetti, mi ricordato, seppur con effetti meno disastrosi, la finale di Cardiff.

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Il problema si può riassumere con l'assenza di Matuidi. Ieri eravamo di fatto senza filtro a centrocampo, Khedira è in un momento di mediocrità imbarazzante e Pjanic se quello accanta non fa legna si perde. E contro un centrocampo dinamico come il loro messi così era prevedibile il naufragio. 

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1 ora fa, chrim10 ha scritto:

E' un'analisi scritta con criterio, e non (più) di pancia, e per tal ragione, quindi, condivisibile.

Di fatto, hai scritto un articolo di carta stampata poco criticabile, e quindi come tale - pur avendo alcune perplessità su quanto dici a proposito di Khedira e Manzo, che a mio parere sono i giocatori che ci mancano di più (e sui quali non insisterei più) -  lo lascio pulito.

Grazie. Anche per me cmq mancano parecchio, l'ho scritto. Mandzo perchè ci aveva abituati a tutt'altra continuità, e Khedira perché, tra l'altro, fa sorgere il problema della quantità in quel reparto. Però in campionato ha fatto 6 gol, ultimamente sembrava in crescita. Vanno recuperati a pieno. assolutamente.

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dispiace dirlo ma le "sliding doors" sono tutte nella formazione di allegri e nel suo modo di concepire il calcio

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Solita disanima ineccepibile.

Io credo che il ritorno andrà giocato con una intelligenza rarissima.

PArtita che andrà giocata con una attenzione estrema ad ogni dettaglio.

 

Passa tutto dagli uomini, dallo stato di forma..anche dalla fortuna.

Ce la possiamo fare ma servirà davvero la partita perfetta.

 

Tante volte la Juve è andata in trasferta da anima sacrificale ed è tornata con lo scalpo avversario.

Si può fare anche la prossima volta ma servirà davvero sbattere gli attributi sul tavolo, non pensare e fare. Con cattiveria.

Quella che abbiamo avuto ieri sera per soli 10-15 minuti.
Una Juve cattiva e focalizzata può tutto.
Una Juve non cattiva non può niente.

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Fin quando non si entra nell'ordine delle idee che le differenze fra queste squadre sono minime, dove episodi, condizione, errori, o colpi dei campioni sono l'unica grande differenza, saremo sempre sull'altalena delle emozioni come stamattina.

 

La Champions è questa.

 

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9 minuti fa, Leevancleef ha scritto:

Grazie. Anche per me cmq mancano parecchio, l'ho scritto. Mandzo perchè ci aveva abituati a tutt'altra continuità, e Khedira perché, tra l'altro, fa sorgere il problema della quantità in quel reparto. Però in campionato ha fatto 6 gol, ultimamente sembrava in crescita. Vanno recuperati a pieno. assolutamente.

con il senno di poi mi domando un Marchisio avrebbe fatto meglio del Khedira visto ieri?

secondo me allegri ha schierato i migliori che poteva schierare , ma forse il tedesco andava tolto prima. 

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19 minuti fa, CT79 ha scritto:

Per dirla proprio tutta ad un certo punto la partita di ieri sera, sotto alcuni aspetti, mi ricordato, seppur con effetti meno disastrosi, la finale di Cardiff.

concordo pienamente.

 

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Secondo me la Juve si ferma perché sa di non poter fare quel pressing per un tempo prolungato, non con quella diga in mediana almeno, quindi se si trova in vantaggio prova a gestire la benzina in funzione del resto del match.

 

Un conto è fare il 4-2-3-1 se in diga ci metti due come Kante-Casemiro, un conto è farlo con due elementi fisicamente nulli. 

 

Per giocare offensivo e allo stesso tempo non lasciare scoperti Pjanic e Khedira gli attaccanti devono farsi un mezzo enorme avanti e dietro, ed è evidente che lo possono fare solo a sprazzi altrimenti dopo i primi 45' scoppieremmo già (vedi Cardiff, dove siamo andati letteralmente fuori giri e applicato un super pressing per tutta la prima frazione di gioco, per poi non ne averne più per tutta la ripresa).

Oltretutto quest'anno non hai manco più Cuadrado che era quello più adatto per caratteristiche a fare l'"ala-terzino", e Mandzukic è lontanissimo parente del carro armato dello scorso anno, è un elemento ormai atleticamente prosciugato. 

 

Ecco che in queste condizioni un 4-2-3-1 interpretato con quegli uomini e con quel pressing asfissiante dura giusto il tempo di 15 minuti, se pure. 

Siccome il "giochino" ci è riuscito una volta (Juve-Barcellona) pensiamo che possa riuscire sempre, invece no, perché se concedi il pallino del gioco all'avversario per 70 minuti non sempre trovi l'Iniesta che te la spara in bocca (e se segna cambia ogni discorso), magari trovi il Kane non perdona. O il Muller. O il Lewandowski (per tornare ad un'altra partita assai simile come dinamica). 

Se concedi campo all'avversario, e che avversario, facendo bazzicare costantemente nei pressi della tua area di rigore, prima o poi il modo di segnarti lo trova. Una, due volte, può anche andarti bene, la terza e la quarta no. Anche perché con tutto il rispetto non hai più la BBC al top con la quale potevi anche assumerti il rischio di "rimbalzare" gli avversari nella tua area di rigore (eppure come abbiamo visto in tante occasioni anche con loro siamo stati fregati con questo atteggiamento, vedi le varie finali tra Juve e Italia, Monaco ecc), non abbiamo più una linea particolare affidabile per andare al muro contro muro.

 

Queste sono le conseguenze di un mercato per l'ennesima volta incoerente, abbiamo comprato millemila uomini offensivi ma non il cagnaccio davanti alla difesa che sarebbe servito a sostenere quell'attacco (Matic, N.Zonzi, Can?). Hai preso Matuidi che è una mezz'ala di inserimento e certamente con lui hai acquisito ossigeno, ma devi fare il 4-3-3 e sei costretto lasciar fuori tanto ben di dio davanti.

 

Resta il fatto che il 4-3-3 e Matuidi oggi sono imprescindibili per l'equilibrio della squadra e per provare a fare più pressing per più tempo di gioco.

 

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Analisi perfetta. Tre errori gravi: 4-2-3-1 con Khedira assente, passaggi sbagliati e difesa a 9. Non si gioca così in Champions. Ed era il Tottenham, non Barcellona, Real Madrid o Bayern Monaco...

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Analisi molto condivisibile, ma parlando di “sliding doors” non si può fare a meno di osservare - dato che in Italia ci siamo oramai abituati - che ben due dei primi tre goal, ove ci fosse stato il VAR, sarebbero stati soggetti ad annullamento quasi certo.

Questo per dire come il calcio può essere stra-condizionato dalle decisioni arbitrali, specie negli scontri così equilibrati ad eliminazione diretta (e basti ricordare Bayern-Juventus, che grazie all’arbitro ha fatto passare Allegri da stratega perfetto a scemo del villaggio).

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43 minuti fa, CT79 ha scritto:

Per dirla proprio tutta ad un certo punto la partita di ieri sera, sotto alcuni aspetti, mi ricordato, seppur con effetti meno disastrosi, la finale di Cardiff.

Esatto. Quando ho visto che i centrocampisti arretravano in difesa ho subito detto "ora ne prendiamo 4". Alla fine è andata bene...

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A mio avviso il nostro problema è proprio quello di basarci troppo sugli episodi. Ok, se Higuain buttava dentro il 3-0 o 3-1 magari staremmo parlando d'altro, ma una squadra che comanda il gioco e vuole segnare se sbaglia un gol se ne frega e continua ad attaccare per segnarne un altro. Quante volte si vede un Barcellona sbagliare diversi gol e poi segnare? Non si può sempre pretendere di avere il 100% di conversione occasioni-gol

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