Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

Fra The Best

Genitori-nonni, la Cassazione conferma: "La bambina dev'essere adottata"

Post in rilievo

Quoto

La Cassazione ha confermato l'adottabilità della bimba, che ormai ha sette anni, nata da una coppia di genitori anziani di Casale Monferrato, Gabriella Carsano e Luigi Deambrosis, ritenendoli incapaci "di comprendere quali siano i bisogni emotivo-affettivi e pratici" della bimba, e risultando il padre "totalmente dipendente" dai desideri della moglie "chiusa in un processo narcisistico".

 

Con il verdetto depositato oggi la Suprema Corte ha confermato la sentenza emessa dalla Corte di appello di Torino nel 2017 nel processo di secondo grado-bis.

 

"E' una sentenza che non si può neanche commentare. Non abbiamo null'altro da dire". Poche parole, dal tono molto amareggiato, quelle del padre, oggi settantenne, raggiunto telefonicamente nell'abitazione di Mirabello, dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato l'adottabilità della bimba.

 

A sostegno dei genitori di Mirabello Monferrato, a pochi chilometri da Casale, era stata creata, tempo fa, la pagina Facebook "Ridate la figlia alla famiglia Deambrosis". Il sindaco Mauro Gioanola aveva anche promosso, con altri comuni della zona, una petizione con raccolta firme consegnata all'avvocato romano Adriana Boscagli, che segue la coppia, per farla arrivare alla Cassazione.

 

Nata nel maggio 2010, la bimba dopo pochi giorni era stata portata via e affidata a una casa-famiglia dopo la denuncia dei vicini che avevano segnalato alle forze dell'ordine il presunto abbandono della piccola in auto durante le operazioni di scarico della spesa: un episodio sfociato anche in un procedimento giudiziario conclusosi con il proscioglimento dei coniugi di Mirabello.

 

---

 

Il parere dell'esperto

 

La Cassazione ha messo oggi la parola fine alla lunga e travagliata vicenda cosiddetta dei “genitori nonni”. I coniugi De Ambrosis, lei ultracinquatenne e lui quasi settantenne, danno alla luce, con la tecnica della fecondazione eterologa, una bambina. Nel 2010 i vicini di casa denunciano il padre per un presunto abbandono di minore, per aver lasciato la  piccina in auto da sola per pochi minuti (dirà così l’uomo). Mentre il procedimento penale va avanti, scattano le indagini e su impulso del Pubblico ministero minorile, la bambina viene allontanata e si apre il giudizio di adottabilità ovverosia quel particolare processo diretto a valutare se i genitori “biologici” possiedono le capacità, non solo materiali ma anche affettive e psichiche, per allevare un bambino.

 

Quel processo, in cui il bambino viene rappresentato da un curatore speciale, cioè un avvocato che diventa il portavoce dei diritti del minore, si chiude negativamente per i due genitori. Il verdetto viene confermato in Appello e poi in Cassazione: i giudici ritengono che i due genitori, anche se non hanno problemi economici o sociali, sono “troppo anziani e sbadati” per crescere la bambina con cui, peraltro, dal 2012 non hanno rapporti.


Poi arriva il colpo di scena:  l’assoluzione dall’accusa di abbandono di minore; assoluzione che giustifica la richiesta alla Cassazione di rivedere il caso. I giudici supremi danno ragione ai genitori e rimandano il tutto  alla Corte d’appello di Torino per una nuova valutazione. I Giudici piemontesi, però, confermano la loro decisione iniziale ritenendo che i due genitori, non certo (o meglio: non solo) perché anziani, non possiedano la capacità genitoriale necessaria al benessere della bambina.


La Cassazione, oggi, conferma la sentenza precisando che la valutazione di inidoneità di padre e madre non si è basata basa sulla loro età né sull’episodio dell’abbandono ma su un complesso di  circostanze.


L’iter processuale è sicuramente ineccepibile. Certo è che il risultato di oggi, nell’attuale situazione, è sicuramente quella che maggiormente tutela la bambin che di fatto non ha mai vissuto con la famiglia di origine. Forse i genitori sono stati vittima di un errore giudiziario o forse no. Ma sicuramente la bambina deve essere tutelata e protetta, permettendole di preservare le relazioni e gli affetti che ha costruito. Anche se se questo comporta il sacrificio dei diritti dei genitori.


Repubblica.it

Sono curioso di sapere le vostre opinioni prima di dare la mia.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Fra The Best ha scritto:

Sono curioso di sapere le vostre opinioni prima di dare la mia.

Che fai, te la tiri?

1 ora fa, Fra The Best ha scritto:

La Cassazione, oggi, conferma la sentenza precisando che la valutazione di inidoneità di padre e madre non si è basata basa sulla loro età né sull’episodio dell’abbandono ma su un complesso di  circostanze.

Io spero solo che questa parte sia vera, è difficile parlare senza saperne di più. Di sicuro non penso si mettano a togliere bambini ai genitori, così, random.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, MasterminT ha scritto:

Che fai, te la tiri?

No, figurati. sefz

 

Ma non essendo un esperto di diritto familiare e conoscendo la vicenda solo da quanto scritto sui giornali, attendo che magari arrivi qualcuno di più informato a chiarire meglio il quadro.

 

Per questo concordo sulla seconda parte del tuo messaggio.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

I giornali cercano solo il titolo forte per vendere piu copie, titolone da clickbait assicurato.
Bisognerebbe sapere troppe cose prima di poter dare un'opinione ma questo non è nell'interesse di chi fa informazione: meno si sa piu si fa scandalo piu se ne discute e quelli vendono.
Da quel poco che so entrambj i genitori hanno disturbi di personalità non ignorabili, lui dipendente totalmente da lei (ciò che lei dice lui fa) e lei soffre di disturbo narcisistico di personalità, un mix molto pericoloso.
Che dopo sia sufficiente per togliergli la bambina non lo so e non credo ma ripeto ne sapia o troppo poco.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
14 hours ago, Fra The Best said:

Sono curioso di sapere le vostre opinioni prima di dare la mia.

Direi che è difficile esprimere un giudizio da fuori, per quello che ne sappiamo noi potrebbe essere una grande ingiustizia, oppure potrebbe essere che la valutazione clinica di queste due persone ha fatto pensare che siano due potenziali Rosa e Olindo.

 

Detto questo, credo che bisognerebbe pensarci duecento volte prima di fare un figlio ad una certa età, lo trovo un gesto piuttosto egoistico.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

La cosa che più delle altre non mi è molto chiara è se tutto l'iter giudiziario sarebbe partito anche senza la denuncia dei vicini per abbandono, per il quale i genitori sono stati assolti.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Vicenda allucinante  e kafkiana. Ovviamente bisognerebbe conoscere tutti i dettagli per poterla giudicare: tuttavia un paio di punti mi lasciano perplesso:

 

1) il fatto che inizialmente la bimba sia stata sottratta ai genitori per presunta "inidoneità" apparentemente dovuta all'età avanzata dei due.

Ma come si fa a stabilire se due genitori sono in grado di fare i genitori?  Dal fatto che siano più o meno giovani e/o più o meno "sbadati" come hanno sentenziato i giudici in primo grado? Perché se fosse così siamo ad un passo dal totalitarismo giudiziario di stampo sovietico.

O ci dimentichiamo di tutti quei bambini abbandonati fino a morire sul sedile posteriore di un'auto da padri e madri molto più distratti e molto più giovani dei due coniugi di Casale? E di tutti quegli innumerevoli casi in cui si vedono coppie giovani comportarsi con i figli in maniera irresponsabile, ovvero che appaiono del tutto inadatte ad essere genitori, ma dei quali ci si accorge solo a disgrazia avvenuta? O vogliamo davvero stabilire un limite oltre il quale si risulta inidonei a svolgere determinati compiti?  Perché in tal caso chiunque di noi potrebbe, a buon titolo rifiutarsi di farsi curare e operare da un medico di età superiore ai 50 anni (tanti quanti ne aveva la madre al momento della sottrazione) perché la sua "sbadataggine" senile potrebbe indurlo a prescriverci una medicina  sbagliata o a dimenticarsi un ferro nella nostra pancia.

Se questa è la motivazione,  allora siamo davvero ai livelli dei tribunali sovietici che sottraevano i figli ai dissidenti e condannavano questi ultimi al manicomio giudiziario perché "inidonei" alla società socialista. 

 

2)  che * vuol dire  madre "chiusa in un processo narcisistico"? Che attraverso il "possesso" della figlia la personalità della madre si esalta ed esonda,   e quindi lei brama la bambina non per il bene della piccola ma per autogratificazione personale e quindi per il bene di sé medesima? Perché se fosse così bisognerebbe togliere i figli ad almeno metà delle coppie italiane, visto che più spesso che no, i bambini diventano una proiezione del  proprio ego oppure, nel peggiore dei casi, un grimaldello per cercare di salvare un rapporto che non funziona più.  

Senza contare gli innumerevoli casi di depressione post-partum,  in cui la madre rifiuta il nuovo arrivato ed allo stesso tempo si colpevolizza perché non riesce ad accettarlo innescando un circolo vizioso perverso. Cosa facciamo, leviamo i figli anche a questi perché le madri non sono idonee?

 

È del tutto ovvio che a distanza di sette anni la bambina NON sia più idonea (lei, non la madre)  a ritornare tra i genitori naturali, perché nel frattempo si è creata un nuovo ambiente da zero, da cui sarebbe oggettivamente malsano sottrarla e che sia proprio questa malsanità a rendere adesso improprio il ricongiungimento. La situazione quindi è questa e non è più modificabile.

Resta tuttavia il dubbio, pesante, che sia proprio la consapevolezza dell''impossibilità di rendere, adesso, giustizia ai due genitori, la motivazione nascosta da parte dei giudici nel riaffermare quella che potrebbe essere stata, in origine, una clamorosa ingiustizia.

 

Mi auguro ovviamente che alla base della sottrazione, ci siano state delle motivazioni solide e inoppugnabili.

Ma ho seri, serissimi dubbi.

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Sta roba mi ha già fatto girare le scatole. 

Alla fine tolgono loro la bambina solo perchè ormai è troppo tardi (la bambina vive già da anni con una nuova famiglia) per restituirla ai veri genitori... altrimenti sarebbero piu danni che vantaggi.

Quando a 14 anni racconteranno alla bambina la verità su questa vicenda ne uscirà traumatizzata

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
42 minuti fa, sol invictus ha scritto:

Vicenda allucinante  e kafkiana. Ovviamente bisognerebbe conoscere tutti i dettagli per poterla giudicare: tuttavia un paio di punti mi lasciano perplesso:

 

1) il fatto che inizialmente la bimba sia stata sottratta ai genitori per presunta "inidoneità" apparentemente dovuta all'età avanzata dei due.

Ma come si fa a stabilire se due genitori sono in grado di fare i genitori?  Dal fatto che siano più o meno giovani e/o più o meno "sbadati" come hanno sentenziato i giudici in primo grado? Perché se fosse così siamo ad un passo dal totalitarismo giudiziario di stampo sovietico.

O ci dimentichiamo di tutti quei bambini abbandonati fino a morire sul sedile posteriore di un'auto da padri e madri molto più distratti e molto più giovani dei due coniugi di Casale? E di tutti quegli innumerevoli casi in cui si vedono coppie giovani comportarsi con i figli in maniera irresponsabile, ovvero che appaiono del tutto inadatte ad essere genitori, ma dei quali ci si accorge solo a disgrazia avvenuta? O vogliamo davvero stabilire un limite oltre il quale si risulta inidonei a svolgere determinati compiti?  Perché in tal caso chiunque di noi potrebbe, a buon titolo rifiutarsi di farsi curare e operare da un medico di età superiore ai 50 anni (tanti quanti ne aveva la madre al momento della sottrazione) perché la sua "sbadataggine" senile potrebbe indurlo a prescriverci una medicina  sbagliata o a dimenticarsi un ferro nella nostra pancia.

Se questa è la motivazione,  allora siamo davvero ai livelli dei tribunali sovietici che sottraevano i figli ai dissidenti e condannavano questi ultimi al manicomio giudiziario perché "inidonei" alla società socialista. 

 

2)  che * vuol dire  madre "chiusa in un processo narcisistico"? Che attraverso il "possesso" della figlia la personalità della madre si esalta ed esonda,   e quindi lei brama la bambina non per il bene della piccola ma per autogratificazione personale e quindi per il bene di sé medesima? Perché se fosse così bisognerebbe togliere i figli ad almeno metà delle coppie italiane, visto che più spesso che no, i bambini diventano una proiezione del  proprio ego oppure, nel peggiore dei casi, un grimaldello per cercare di salvare un rapporto che non funziona più.  

Senza contare gli innumerevoli casi di depressione post-partum,  in cui la madre rifiuta il nuovo arrivato ed allo stesso tempo si colpevolizza perché non riesce ad accettarlo innescando un circolo vizioso perverso. Cosa facciamo, leviamo i figli anche a questi perché le madri non sono idonee?

 

È del tutto ovvio che a distanza di sette anni la bambina NON sia più idonea (lei, non la madre)  a ritornare tra i genitori naturali, perché nel frattempo si è creata un nuovo ambiente da zero, da cui sarebbe oggettivamente malsano sottrarla e che sia proprio questa malsanità a rendere adesso improprio il ricongiungimento. La situazione quindi è questa e non è più modificabile.

Resta tuttavia il dubbio, pesante, che sia proprio la consapevolezza dell''impossibilità di rendere, adesso, giustizia ai due genitori, la motivazione nascosta da parte dei giudici nel riaffermare quella che potrebbe essere stata, in origine, una clamorosa ingiustizia.

 

Mi auguro ovviamente che alla base della sottrazione, ci siano state delle motivazioni solide e inoppugnabili.

Ma ho seri, serissimi dubbi.

 

 

La verità è che non sapevano come uscire da questo empasse (è tardi per ridare la bambina ai genitori... non è un pacco che oggi dai ad uno e domani dai all'altro). La bambina vive da anni ormai (almeno 6) con una nuova famiglia. i Veri genitori sono per lei degli estranei ed allora s'è trovata questa scappatoia giuridica che non ha nessun fondamento 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
10 minuti fa, Maxxo74 ha scritto:

La verità è che non sapevano come uscire da questo empasse (è tardi per ridare la bambina ai genitori... non è un pacco che oggi dai ad uno e domani dai all'altro). La bambina vive da anni ormai (almeno 6) con una nuova famiglia. i Veri genitori sono per lei degli estranei ed allora s'è trovata questa scappatoia giuridica che non ha nessun fondamento 

Esatto. Il mio dubbio è proprio questo: che visto che è oramai impossibile rendere giustizia, abbiano accettato di perpetuare una ingiustizia.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Copio e incollo da un articolo dell'Huffington Post dell'anno scorso

 

Sullo sfondo, restano i molti punti oscuri affrontati di volta in volta dai tribunali. A partire dalla prima segnalazione ai servizi sociali il giorno dopo la nascita, in cui già si chiedeva un "intervento immediato e urgente a tutela della minore" visto il "netto rifiuto" della madre al supporto psicologico ospedaliero proposto prima del parto. Passando per una seconda relazione, pochi giorni dopo, in cui si evidenziavano le "difficoltà nella signora nella gestione della relazione con la figlia". Fino all’episodio dei pochi minuti in cui la piccola, di appena un mese, fu lasciata in auto nel cortile di casa. È stato quest’ultimo fatto il punto di partenza del processo penale per abbandono, nel quale Deambrosis è stato assolto.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io dico che se non fosse stato per i vicini (che come solito non si fanno i qacci liti), la bambina sarebbe cresciuta con la sua vera famiglia. Effettivamente sembra una sentenza cerchibottista 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

queste sono questioni molto delicate ed occorre saperne di più! non conoscendo i fatti nè i motivi di tale decisione è sempre meglio astenersi da commenti fuori luogo!

secondo la mia modestissima opinione!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, iggy pop ha scritto:

Copio e incollo da un articolo dell'Huffington Post dell'anno scorso

 

Sullo sfondo, restano i molti punti oscuri affrontati di volta in volta dai tribunali. A partire dalla prima segnalazione ai servizi sociali il giorno dopo la nascita, in cui già si chiedeva un "intervento immediato e urgente a tutela della minore" visto il "netto rifiuto" della madre al supporto psicologico ospedaliero proposto prima del parto. Passando per una seconda relazione, pochi giorni dopo, in cui si evidenziavano le "difficoltà nella signora nella gestione della relazione con la figlia". Fino all’episodio dei pochi minuti in cui la piccola, di appena un mese, fu lasciata in auto nel cortile di casa. È stato quest’ultimo fatto il punto di partenza del processo penale per abbandono, nel quale Deambrosis è stato assolto.

Questi dettagli in realtà aggiungono poco: l'unico degno di nota, ossia l'abbandono, si è concluso per l'appunto con l'assoluzione del padre.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
19 ore fa, Nietszche ha scritto:

non sapevo che le donne potessero avere figli cosi in avanzata età uum

sono davvero ignorante su certe cose. ma quando inizia la menopausa non si smette di avere questa possibilità?

Non sono un medico ma leggo nell'articolo che la bambina è stata concepita con la fecondazione eterologa ovvero con la donazione di un gamete, ovvero di una cellula riproduttiva maschile o femminile, da parte di un soggetto terzo. Insomma con i metodi naturali, a 50 anni e passa figli non se ne possono più fare ma con la procreazione medicalmente assistita sì. 

Detto questo, la vicenda è certamente delicata e sono, nel complesso, d'accordo con sol anche se, come è stato detto, dopo 7 anni e con la bambina che ormai vive presso un'altra famiglia, la Corte d'appello e la Cassazione non potevano decidere diversamente. Si è arrivati a un punto in cui, non potendo scegliere il "bene", si è costretti a scegliere il male minore. Non credo si possa dire altro sulla vicenda senza conoscerne di più.

 

P.S.

A 'sto punto, direi che è arrivata l'ora di sentire l'opinione di Fra........:d

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

@Pogba88

 

Indubbiamente, e me ne guardo bene, anche se condivido le impressioni di Sol, al solito molto intelligenti.

Mi limito a dire che, per conoscenza di certe persone e certe vicende, l'idea che i destini - oserei dire la vita - di un bambino sia nelle mani dei cosiddetti assitenti sociali, dei cosiddetti psicologi di Stato, e di un giudice, tutti attivati da segnalazione dei vicini di casa, mi mette i BRIVIDI. 

 

Però mi rendo anche conto che in talune circostanza è inevitabile. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, Granpasso ha scritto:

P.S.

A 'sto punto, direi che è arrivata l'ora di sentire l'opinione di Fra........:d

 

2 ore fa, sol invictus ha scritto:

La ggente vogliono sapere!!! .ehm

Eccomi, eccomi. sefz

 

In linea generale concordo con voi, probabilmente dopo tutto questo tempo la soluzione "migliore" era lasciare che la bambina continuasse a vivere nel nuovo contesto familiare.

 

Sarebbe molto interessante, come ha sottolineato sol invictus, capire quali sarebbero i parametri per giudicare l'idoneità genitoriale: di certo non può essere soltanto l'età, anche perché se non è idoneo un ultracinquantenne di certo non lo sono nemmeno i neomaggiorenni, se non addirittura adolescenti (e, soprattutto nel Meridione, non sono pochi), a cui mi risulta che i figli vengano lasciati senza mettere in mezzo giudici e tribunali.

 

E qui torniamo al nocciolo della questione: tutto è partito dalla segnalazione - sbagliata, a posteriori - dei vicini? Se sì, basta così poco per togliere un bambino ai suoi genitori? Se no, come sembrerebbe dall'integrazione postata da iggy pop, gli assistenti sociali si sarebbero fatti gli stessi scrupoli sulla personalità della madre, se questa avesse avuto dai 25 ai 40 anni? Temo che la risposta sia no.

 

E quindi, come ha detto Ronnie O'Sullivan, non si può certamente fare a meno di tribunali dei minori e assistenti sociali, e non sono pochi i casi in cui gli stessi hanno risolto casi intricati facendo il bene dei bambini, ma dato che parliamo di situazioni delicatissime come il contesto familiare, ci si augura che le persone deputate a valutare si muovano con i piedi di piombo e considerino davvero tutte le variabili in gioco prima di prendere una decisione. Perché poi, ed è ciò che potrebbe essere successo nel caso di cui stiamo discutendo, con i tempi della giustizia si va a finire che costituisce un problema persino restituire ai genitori un bambino che ha vissuto cinque o più anni in un'altra famiglia e avrebbe certamente problemi a stravolgere la propria vita tornando nella famiglia d'origine.

 

Può l'interesse del minore prevalere su quello dei suoi genitori, che nulla avevano fatto per meritarsi di vedersi tolto il figlio?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, sol invictus ha scritto:

uhuh uhuh

 

È tutta simulazione, la mia....pokerista

:d

Sai qual è il problema? Che mi è stato sempre riconosciuto un dono di sintesi, ma leggendo te - chissà perché ... uum - sto diventando prolisso .uah

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 minuti fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Sai qual è il problema? Che mi è stato sempre riconosciuto un dono di sintesi, ma leggendo te - chissà perché ... uum - sto diventando prolisso .uah

Capisco... chi va con lo, zoppo... :d

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, sol invictus ha scritto:

Capisco... chi va con lo, zoppo... :d

La verità è che si parla di calcio è un conto, se si trattano questioni importanti - anche per semplice diletto o piacere di discutere e confrontarsi - occorre un certo rigore che presuppone di articolare il proprio pensiero. Soprattutto se si ha buona conoscenza di un argomento (es. tu riguardo la Shoah). 

 

Altrimenti si parla per slogan, cosa che non aggiunge niente, se non la radicalizzazione delle reciproche posizioni con scazzi annessi e connessi. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
29 minuti fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

@Pogba88

 

Indubbiamente, e me ne guardo bene, anche se condivido le impressioni di Sol, al solito molto intelligenti.

Mi limito a dire che, per conoscenza di certe persone e certe vicende, l'idea che i destini - oserei dire la vita - di un bambino sia nelle mani dei cosiddetti assitenti sociali, dei cosiddetti psicologi di Stato, e di un giudice, tutti attivati da segnalazione dei vicini di casa, mi mette i BRIVIDI. 

 

Però mi rendo anche conto che in talune circostanza è inevitabile. 

Concordo, la cosa fa venire i brividi oltre ad essere un fatto estremamente triste...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
6 ore fa, Granpasso ha scritto:

Non sono un medico ma leggo nell'articolo che la bambina è stata concepita con la fecondazione eterologa ovvero con la donazione di un gamete, ovvero di una cellula riproduttiva maschile o femminile, da parte di un soggetto terzo. Insomma con i metodi naturali, a 50 anni e passa figli non se ne possono più fare ma con la procreazione medicalmente assistita sì. 

Detto questo, la vicenda è certamente delicata e sono, nel complesso, d'accordo con sol anche se, come è stato detto, dopo 7 anni e con la bambina che ormai vive presso un'altra famiglia, la Corte d'appello e la Cassazione non potevano decidere diversamente. Si è arrivati a un punto in cui, non potendo scegliere il "bene", si è costretti a scegliere il male minore. Non credo si possa dire altro sulla vicenda senza conoscerne di più.

 

P.S.

A 'sto punto, direi che è arrivata l'ora di sentire l'opinione di Fra........:d

sono d'accordo che non si può esprimere un giudizio senza conoscere tutta la vincenda, devo aver saltato la parte in cui parlava della fecondazione e perciò pensavo di essere veramente ignorante rispetto alle gravidanze, argomento di cui ammetto non ho alcuno interesse ( sono ancora troppo giovane)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.