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jaco1991

Il mondo del ciclismo

Post in rilievo

Peccato Trentin che ha azzardato lo scatto,probabilmente non si sentiva forte sennò in una volata del genere se la poteva giocare

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secondo me pero' trentin non doveva provare ad anticipare tutti cosi presto ai -2...se la poteva giocare molto meglio in volata...ottima prova anche di nibali (che non era sicuramente al meglio della condizione) e valverde(a 38 anni!!!) che finiscono nei primi 10

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Penso che Trentin fosse sicuro di essere battuto in volata da Sagan, che invece era più stanco di quanto non abbia fatto credere e non ha praticamente fatto la volata

Va detto che stavolta sono saliti fortissimo, se non sbaglio nuovo record del Poggio

 

Effettivamente vedendolo sul Poggio lo slovacco sembrava brillantissimo, capisco l'idea di Trentin

Contro questa Alaphilippe comunque c'era poco da fare probabilmente, mostruoso in questo momento della stagione

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primo corridore dei big che rinuncia al giro...aru dovra' essere operato alla gamba sinistra per un problema ad un arteria che impedisce il corretto afflusso di sangue durante gli sforzi piu' intensi...

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primo corridore dei big che rinuncia al giro...aru dovra' essere operato alla gamba sinistra per un problema ad un arteria che impedisce il corretto afflusso di sangue durante gli sforzi piu' intensi...

Che sfigato che è però,* * .....

 

Speriamo che posso tornare almeno per la vuelta per riprendere confidenza e che dal prossimo anno non ci siano più problemi ...... e che facciano subito un controllo anche alla gamba destra,alle braccia,al naso e alle orecchie perché a questo punto si può beccare qualsiasi cosa questo povero ragazzo ...... qui siamo ai livelli di scarogna di Pantani eh

 

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1 ora fa, onekiddu ha scritto:

Che sfigato che è però,* * .....

 

Speriamo che posso tornare almeno per la vuelta per riprendere confidenza e che dal prossimo anno non ci siano più problemi ...... e che facciano subito un controllo anche alla gamba destra,alle braccia,al naso e alle orecchie perché a questo punto si può beccare qualsiasi cosa questo povero ragazzo ...... qui siamo ai livelli di scarogna di Pantani eh

 

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leggevo su internet che per questo tipo di intervento chirurgico servono circa 3 mesi per il recupero, quindi a livello teorico potrebbe tornare ad allenarsi a meta' giugno circa...avrebbe circa 2 mesi per trovare almeno una buona condizione per la vuelta...se poi esce bene l'ultima settimana della vuelta potrebbe preparare bene "il lombardia"

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leggevo su internet che per questo tipo di intervento chirurgico servono circa 3 mesi per il recupero, quindi a livello teorico potrebbe tornare ad allenarsi a meta' giugno circa...avrebbe circa 2 mesi per trovare almeno una buona condizione per la vuelta...se poi esce bene l'ultima settimana della vuelta potrebbe preparare bene "il lombardia"
Eh si,pure i vari articoli parlano di un mese totalmente fermo e 3/4 mesi per un recupero totale ..... speriamo che possa fare un buon finale di stagione ma l'importante per lui è non lasciarsi andare e prepararsi bene per il prossimo anno,è ancora giovane ma purtroppo la carriera di un atleta dura quello che dura .....

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1 ora fa, onekiddu ha scritto:

Eh si,pure i vari articoli parlano di un mese totalmente fermo e 3/4 mesi per un recupero totale ..... speriamo che possa fare un buon finale di stagione ma l'importante per lui è non lasciarsi andare e prepararsi bene per il prossimo anno,è ancora giovane ma purtroppo la carriera di un atleta dura quello che dura .....

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e' un po' quello che dicevo gia' lo scorso anno, a parte i problemi fisici mi pare un corridore da ritrovare piu' mentalmente che fisicamente...potrebbe fargli molto bene una stagione senza pressioni di classifica ma da "cacciatore di tappe" per fargli ritrovare serenita' e ottimismo con qualche vittoria di tappa o di corse da un giorno

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Eh sì il ragazzo non è proprio fortunato... Chissà da quanto tempo si porta dietro quel problema. Il calo di rendimento delle ultime stagioni era inspiegabile

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Più rivedo gli ultimi 5 km più penso che Trentin e Sagan abbiano buttato via un'occasione clamoroso.

Dispiace per Trentin perché, a differenza di Peter che tra 12 mesi sarà molto probabilmente di nuovo lì a giocarsi la vittoria, questa poteva essere l'occasione della vita.

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Sarà un 2019 molto lungo quello di Fabio Aru. Dopo un 2018 per dire poco complicato, il corridore della UAE Team Emirates si era presentato al nuovo anno con grandi ambizioni, fiducioso di essersi lasciato alle spalle i problemi che ne avevano così pesantemente condizionato il rendimento nella passata stagione. Le prime corse dell’anno hanno invece subito costretto il sardo a sprofondare nuovamente nell’incubo di prestazioni deludenti e inspiegabili. Questo almeno sino questo fine settimana, quando il risultato di una TAC con liquido di contrasto ha emesso un verdetto pesante, quanto per certi versi liberatorio: costrizione dell’arteria iliaca della gamba sinistra.

Necessario un intervento dunque che lo terrà fermo per un mese di riposo assoluto, al quale seguiranno almeno due mesi di allenamenti prima di poter rientrare alle corse. A partire da luglio potremo rivederlo in corsa, da valutare ovviamente le condizioni, ma anche se questa stagione dovesse essere ormai sacrificata alla risoluzione del problema (lo stop complessivo potrebbe essere anche di cinque mesi complessivi), finalmente avere una spiegazione che ha fatto diventare il promettente Cavaliere dei Quattro Mori un corridore sempre costretto a soffrire è qualcosa di importante, prima di tutto per lui.

“Ci sono stati dei giorni in cui in bici ero morto. Devastato. Terribile, e ancora più terribile non capirne il motivo – commenta alla Gazzetta dello Sport – Ora mi dispiace molto fermarmi, ma provo un senso di sollievo, perché so che dopo l’operazione potrò tornare a essere quello che sono davvero. Facevo tanta fatica, mi impegnavo di più ma le cose andavano sempre peggio”.

Dopo un lungo periodo in cui era costretto a correre “limitato” e “scomposto” per risultati deludenti che non rispecchiavano la sua “dimensione”, il corridore di Villacidro ammette la terribile frustrazione di cui ha sofferto per lunghissimi mesi. “Ho i brividi a raccontarlo – confessa – Quando mi è stata data la diagnosi, mi è venuto da piangere. Solo pochissime persone, una di questa è la mia fidanzata Valentina che vive con me, sanno quanto ho sofferto. Nonostante una dedizione incredibile, il non poter raggiungere minimamente il mio livello era frustrante, sì. Non ero Fabio Aru. Impossibile essere sereno. Un decimo posto diventava quasi
una vittoria… ma io non corro per il decimo posto”.

Per uno come lui, il livello che aveva era davvero troppo poco… “Andavo a 250 watt in salita e mi chiedevo, cosa succede? Caspita, stiamo parlando di un livello amatoriale, o anche peggio – commenta – E di testa non mollavo. Alla Vuelta, ai Laghi di Covandonga, ho inseguito per 60 km facendo una fatica bestiale e ho preso 6’. A livello di testa, di grinta, morendo sulla bici”.

Un punto sul quale insiste: “Si poteva pensare che stessi male di testa, ma in realtà la testa è stata fortissima a sostenere tutte
queste delusioni. Il miglior risultato è stato un quarto posto alla Tirreno-Adriatico del 2018… non era possibile. Mille domande, mille dubbi. Avevo un limitatore e vedevo gli altri sfrecciarmi davanti. Ho avuto tante paure. Non mi fossi impegnato, ma * miseria, io faccio tutto al centodieci per cento”.

Ovviamente, a pochi giorni da un intervento delicato e così importante “un po’ di paura c’è”, ma prevale chiaramente la voglia di ritornare quello di prima. Al “sollievo” per avere trovato la soluzione si unisce la determinazione: “Vorrei tornare in gruppo prima di fine anno. Mentalmente, la ripresa è già iniziata. Non vedo l’ora di rientrare”.


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Che azione bettiol!!! Fenomeno!!

Il 4/4/2019 Alle 07:55, jan ullrich ha scritto:

Impressionante numero di Mathieu Van Der Poel ieri.

É una dei pochi che domenica può fare saltare il banco.

Caduta tragicomica oggi..

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grande bettiol!!! sta crescendo molto questo ragazzo! e sopratutto finalmente una classica monumento che torna a veder trionfare un italiano oltre al solito nibali!

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13 minuti fa, luca1989 ha scritto:

grande bettiol!!! sta crescendo molto questo ragazzo! e sopratutto finalmente una classica monumento che torna a veder trionfare un italiano oltre al solito nibali!

25 anni, prima vittoria da professionista e sul podio dopo 12 anni dall'ultima volta italiana....direi che è un bel biglietto da visita  sefz

 

 

 

E per par condicio nella gara femminile finita un'ora prima ....

 

 

 

 
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Giro delle Fiandre 2019, trionfo italiano: vince Bettiol. Donne, trionfa la Bastianelli

 

Giornata storica. Per l'azzurro è il primo successo in carriera. La campionessa d'Europa in carica mette un'altra perla nel suo prestigioso palmarès

Ultimo aggiornamento il 7 aprile 2019 alle 17:28
 
Giro delle Fiandre, Alberto  Bettiol (Ansa) Giro delle Fiandre, Alberto Bettiol (Ansa)
 

Roma, 7 aprile 2019 - Domenica straordinaria per il ciclismo italiano. Al Giro delle Fiandre 2019 

DONNE - Marta Bastianelli, campionessa d'Europa in carica, mette un'altra perla nel suo prestigioso palmarès conquistando il Giro delle Fiandre femminile. Una volata a tre ha risolto la corsa dopo che nel finale di gara hanno fatto la differenza l'italiana, l'olandese Annemiek Van Vleuten e la danese Uttrup Ludwig. L'attacco decisivo è stato lanciato dall'olandese sul Paterberg, decimo e ultimo muro del percorso. Hanno risposto con prontezza Bastianelli e Ludwig. Nel finale sono stati inutili gli sforzi per staccare prima dello sprint l'azzurra, che firma il secondo successo per un'atleta italiana al Fiandre dopo quello di Elisa Longo Borghini. Quarto posto per la giovanissima Sofia Bertizzolo, compagna di squadra della vincitrice.

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7 minuti fa, Black&White17 ha scritto:

25 anni, prima vittoria da professionista e sul podio dopo 12 anni dall'ultima volta italiana....direi che è un bel biglietto da visita  sefz

 

bettiol e' il classico corridore che e' arrivato troppo presto nei professionisti a parere mio...considera che ha fatto il salto nei professionisti a soli 21 anni ed e' un ciclismo molto diverso da quello under 23...il salto si sente e non poco...probabilmente gli sono serviti almeno un paio di anni per adattarsi visto che gia lo scorso anno aveva fatto buoni progressi anche se senza vittorie...speriamo continui questa crescita!

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2 minuti fa, luca1989 ha scritto:

bettiol e' il classico corridore che e' arrivato troppo presto nei professionisti a parere mio...considera che ha fatto il salto nei professionisti a soli 21 anni ed e' un ciclismo molto diverso da quello under 23...il salto si sente e non poco...probabilmente gli sono serviti almeno un paio di anni per adattarsi visto che gia lo scorso anno aveva fatto buoni progressi anche se senza vittorie...speriamo continui questa crescita!

Speriamo .. perché vedere ciclisti che fanno il botto e poi spariscono ce ne sono tanti

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Grande Bettiol ! Purtroppo non ho potuto vedere il momento decisivo ma è sempre emozionante sapere di un italiano che vince il fiandre

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15 ore fa, Olof Mellberg ha scritto:

Che azione bettiol!!! Fenomeno!!

Caduta tragicomica oggi..

Da pollo, ma nonostante ciò è arrivato 4.

Era nettamente il più forte del lotto.

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Complimenti a Gilbert. Vincere sulle pietre dopo essere stato per una vita corridore da cote è un'impresa pazzesca. Tra l'altro, sia oggi sia al Fiandre ha vinto muovendosi in prima persona già distanza siderale dal traguardo, da Campione vero

.allah

 

Quanto sono belle Fiandre e Roubaix!

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