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Dale_Cooper

Juventus U23 | Stagione 2018/2019

Post in rilievo

1 ora fa, garrison ha scritto:

Se non prorogano il progetto per altri 5 anni li chiudiamo dentro, almeno.

Come Moggi con Paparesta. E senza luci.

Solo che a processo si e' scoperto che Moggi non ha mai chiuso Paparesta nello spogliatoio.

Giusto per precisare, nulla di personale. ☺️

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13 minuti fa, moggipresidente1 ha scritto:

Solo che a processo si e' scoperto che Moggi non ha mai chiuso Paparesta nello spogliatoio.

Giusto per precisare, nulla di personale. ☺️

Lo so era una battuta.

Però venerdì viene e li chiude dentro!

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5 ore fa, moggipresidente1 ha scritto:

Intanto, vedono bello in grande 36 scudetti.

Che qualcuno, e in particolare la società, si ostini a contare 36 scudetti è una vergogna e una stupidaggine che ci attira solo antipatie. 

Sogno un gol qualificazione di Nicolussi. 

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5 ore fa, Akelitz ha scritto:

Che qualcuno, e in particolare la società, si ostini a contare 36 scudetti è una vergogna e una stupidaggine che ci attira solo antipatie. 

Sogno un gol qualificazione di Nicolussi. 

La Juventus ha 36 scudetti

I cartonati non si sa!

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21 ore fa, Fìodor ha scritto:

Il fatto che si tenga al nostro Stadium è confortante, no?

O magari ce lo mettono in quel posto a domicilio

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Quoto

Istituire un tavolo di riflessione per lavorare sulle normative e aprire il bando per la graduatoria funzionale al completamento degli organici delle Seconde Squadre. Sono queste le priorità emerse dal convegno "Seconde Squadre – analisi e prospettive nel contesto italiano”, organizzato da Lega Pro in collaborazione con Juventus, e tenutosi questa mattina all'Allianz Stadium.

 

Sopratutto, ciò che è emerso è l'importanza del progetto, quale strumento di formazione per i giovani calciatori, ma anche volano per il rilancio della Serie C e linfa per le Nazionali.

 

Il tema delle Seconde Squadre è stato affrontato in tutti i suoi aspetti. Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina, aprendo i lavori, ha ricordato come il progetto, da lui sempre sostenuto, vada però sostenuto da un movimento capace di «dare soluzioni di prospettiva. È necessario abbandonare concetti votati a una forma di assistenzialismo e sposarne altri, frutto di una logica imprenditoriale. Da parte della Lega Pro e di tutti i soggetti interessati dovrà essere definito chiaramente il numero di società che hanno diritto ad avere le Seconde Squadre, quale dev'essere la mission e quale il progetto politico».

 

Una richiesta, quella di Gravina, cui ha immediatamente risposto Francesco Ghirelli: «Vogliamo finalmente essere la Lega della formazione dei giovani, passando dalle dichiarazioni ai fatti – ha sottolineato il Presidente della Lega Pro - Le Seconde Squadre sono parte integrante della nostra mission di formazione e uno degli asset per la crescita di giovani giocatori per la Nazionale. La Juventus ha il merito di aver intrapreso questa strada e devo sottolineare lo stile, l'attenzione il rispetto con cui si è rapportata alla nostra Lega. Ora dobbiamo raccogliere le valutazioni sulle esperienze e riflettere sulle proposte progettuali».

 

La Juventus è al momento l'unica squadra italiana ad aver sposato il progetto delle Seconde Squadre e il convegno odierno dovrà essere un punto di partenza per interventi strutturali che permettano ad altri club di seguire la strada intrapresa dalla società bianconera: «L'auspicio è che le componenti del calcio italiano possano trovare la via per seguire questo percorso – ha ribadito il Presidente Andrea Agnelli - La Juventus si è calata nella realtà della Lega Pro anche con la volontà di contribuire al suo sviluppo in termini di visibilità, e presenze allo stadio, portando la nostra esperienza anche dal punto di vista commerciale. Ora credo sia fondamentale mettere a sistema le decisioni prese nella scorsa estate, creando una piattaforma che permetta l'ingresso di altri club, dando limiti di età corretti per i giocatori impiegati, in modo che possano rappresentare un importante bacino per le Nazionali, e infine lavorando insieme per fare crescere le Leghe di riferimento».

 

«Far giocare i nostri giovani i nostri talenti e formarli prima». L'esigenza, sottolineata da Demetrio Albertini, Presidente del Settore Tecnico della FIGC, è solo uno degli aspetti che lo sviluppo delle Seconde Squadre soddisferebbe, portando evidenti benefici a tutto il movimento calcistico italiano: «Nella rosa della Germania Campione del Mondo nel 2014, su 23 giocatori in rosa, 16 erano passati dalle seconde squadre, un dato che sale addirittura a 20 giocatori su 23 se si considera la Spagna, vincitrice nel 2010. La Serie C è un campionato formativo».

 

Nel resto d'Europa d'altra parte, eccezion fatta per l'Inghilterra, dove si gioca un campionato Under 23, in tutte le nazioni calcisticamente più evolute le Seconde Squadre sono una realtà ormai da molti anni ed è a questi modelli che l'Italia deve fare riferimento. Viceversa, lo sbocco verso il calcio professionistico per la maggior parte dei giovani rischia di trasformarsi in un “imbuto”, sempre più stretto, come ha spiegato Federico Cherubini, Head of Football Teams and Technical Areas della Juventus: «Al momento siamo ultimi in Europa per il numero di giocatori formati dai club che arrivano in serie A. Questo perché una volta terminata l'esperienza con la Primavera, per i giocatori c'è una sorta di limbo, costituito o dall'andare in prestito, o dal proseguire in Primavera come fuori quota. Le Seconde Squadre chiuderebbero quel limbo e potrebbero al contempo alimentare un circolo virtuoso: le società avrebbero più calciatori di proprietà, meno prestiti e potrebbero quindi alimentare il proprio patrimonio».

 

«Dobbiamo rafforzare il concetto di formazione e le Seconde Squadre sono uno strumento da tenere in grande considerazione in questo senso – ha concluso Giuseppe Marotta, Consigliere Federale FIGC e Amministratore Delegato dell'Inter - Non sono solo importanti per la crescita dei giocatori, ma anche dei formatori. Può accadere come in Spagna che Guardiola o Luis Enrique arrivino ad allenare la seconda Prima Squadra. E il discorso può allargarsi agli staff, ai preparatori, a tutte le componenti. L'auspicio è che la Federazione tenga in grande considerazione la formazione del talento. E che il Settore Tecnico diventi l'università del calcio italiano di domani».

 

Juventus.com.

 

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Quoto

Sabato 16 marzo la Under 23 scende in campo in trasferta, per la sfida contro il Pontedera.

 

Fischio d'inizio alle 20.30.

 

Ecco i convocati per la sfida:

 

1 Del Favero
2 Andersson
3 Masciangelo
7 Mokulu
8 Kastanos
9 Bunino
11 Mavididi
13 Alcibiade
14 Olivieri
16 Nicolussi Caviglia

17 Zanimacchia
18 Di Pardo
19 Morelli
20 Beruatto
21 Fernandes
24 Coccolo

25 Pozzebon
28 Portanova

30 Nocchi
31 Capellini
34 Del Prete
40 Loria
46 Oliveira Rosa

 

Juventus.com.

 

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4 ore fa, delsa ha scritto:

lo metto qui visto che oramai è un giocatore dell under 23

 

 

HANS ❤️

 

 

https://streamable.com/io46s

 

 

un ragazzo meraviglioso @@

Grazie di averla postata.

Un giocatore che usa il verbo "evince" in un'intervista ha già guadagnato mille punti.

Speriamo, probabilmente non ha le doti tecniche e fisiche di altri (quelle spalle sono un po' strette...), pur essendo tutt'alto che scarso (comunque é stato spesso nazionale), ma sembra effettivamente un ragazzo splendido e pulito, abbiamo bisogno di formare gente così.

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17 minuti fa, garrison ha scritto:

Grazie di averla postata.

 Un giocatore che usa il verbo "evince" in un'intervista ha già guadagnato mille punti.

Speriamo, probabilmente non ha le doti tecniche e fisiche di altri (quelle spalle sono un po' strette...), pur essendo tutt'alto che scarso (comunque é stato spesso nazionale), ma sembra effettivamente un ragazzo splendido e pulito, abbiamo bisogno di formare gente così.

In effetti e' quantomeno desueto per il livello medio dei calciatori.

Dai, possiamo dire che se non dovesse farcela ad alto livello nel calcio (e mi sto toccando), potra' fare il commentatore in TV.

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8 minuti fa, moggipresidente1 ha scritto:

In effetti e' quantomeno desueto per il livello medio dei calciatori.

Dai, possiamo dire che se non dovesse farcela ad alto livello nel calcio (e mi sto toccando), potra' fare il commentatore in TV.

Perché? È antijuventino? 

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questo è l intervento di Cherubini nel convegno sulle seconde squadre tenutosi venerdì allo stadium

 

credo si andrà nella direzione di fare le squadre non più come under 23 ma come under 21 con 4 o 5 giocatori senza limitazioni

 

 

Quoto
 

Federico Cherubini, responsabile del progetto U23 della Juventus, ha tenuto un lunghissimo intervento nel corso del convegno sulle seconde squadre in svolgimento a Torino: “Dei 443 calciatori che nella passata stagione hanno chiuso la loro esperienza con la Primavera solo 10 sono inseriti nelle rose di Serie A, 18 in quelle di B e 102 in C, ma scendere in campo è un’altra cosa visto che sono solo 11 quelli che hanno fatto più di 10 presenze nelle prime due serie italiane e di questi solo in tre giocano con continuità, ovvero Zaniolo, Bastoni e Pinamonti. Si tratta di un imbuto troppo stretto. In Serie C poi dei 149 classe ‘99 presenti nelle rose ben il 70% è in prestito da altri club. Guardando all’estero abbiamo visto che siamo un po' più vecchi di Germania o Francia, ma migliori di Inghilterra e Spagna e la differenza è tutta nel percorso. In Italia quando esci dalla Primavera devi entrare in una prima squadra, ma quasi nessuno ci riesce nel proprio club d’appartenenza e inizia a girare in prestito, in Inghilterra il campionato U23 non riscuote successo tanto che Guardiola auspicava l’inserimento di seconde squadre anche lì. In Spagna abbiamo addirittura club che hanno una terza squadra, mentre in Germania non c’è alcun obbligo a differenza della Francia dove però possono arrivare al massimo in terza serie ma devono avere infrastrutture adeguate. In Olanda il sistema è più complesso con seconde squadre e campionato riserve, mentre il Portogallo e poi Belgio e Svizzera hanno le seconde squadre con limitazioni. L’Italia è l’unico di questi paesi dove a 19 anni devi andare in una prima squadra e questo gonfia il numero di prestiti che però non sempre fruttano. Faccio l’esempio di Spinazzola arrivato alla Juve a 19 anni, inizia un giro di prestiti con cinque squadre diverse in tre stagioni dove colleziona poche presenze prima di riuscire a uscire dal limbo e dimostrare le sue qualità rientrando alla fine da noi dopo sei anni. L’abbiamo messo in parallelo con Morata che dopo il settore giovanile gioca nel Castilla ed esordisce a 18 anni col Real Madrid. In quattro anni colleziona 84 presenze e 45 gol nel Castilla e 52 presenze e 11 gol con il Real Madrid, e nel 2013 quando vince l’Europeo U21 ha già 100 presenze. Da qui è partita una riflessione generale su prestiti e seconde squadre decidendo di aderire al progetto seconde squadre con la nascita della squadra U23 però nel comunicato che dava il via a questo progetto non c’è la sicurezza di partite dalla Serie C perché l’iscrizione dipende dalle carenze d’organico e questo potrebbe voler dire che serviranno anni per generare i posti per 5-6 squadre. Serve inoltre cambiare alcune norme perché al momento noi non abbiamo potuto tesserare Luca Marrone perché aveva più di 50 presenze in Serie A, ma avremmo potuto far giocare Messi e non è possibile come cosa. Al momento abbiamo un mix di altre esperienze e questo va sistemato per trovare una linea precisa. In Francia per esempio è consentito liberamente il passaggio tra prima e seconda squadra e tutti i 20 club di Ligue 1 hanno la seconda squadra. In Germania come dicevo il fenomeno è in discussione, le seconde squadra sono meno, sono 23 di cui 16 di Bundesliga 1 e 7 di Bundesliga 2. In Spagna ci sono 35 seconde squadre e il passaggio da prima a seconda squadra è regolato dall'età. Il sistema olandese che come dicevo è un sistema di riferimento è invece un sistema ibrido perché dà la possibilità ad alcune squadre di iscrivere le squadre a un reale campionato di seconda divisione e ha parallelamente un campionato riserve. - continua Cherubini come riporta Tuttojuve.com - Come hanno detto Gravina e Ghirelli, le seconde squadre devono creare un movimento virtuoso. Io ho passato tanti anni in Lega Pro e l'introduzione di tante norme a sostegno dei giovani, minutaggio, probabilmente erano una cosa giusta in quel momento, ma al momento in Lega Pro ci sono 1528 calciatori e un giocatore su tre è un prestito. Quanti di quei giocatori in prestito sono giovani? 340 sono Under 23. La quasi totalità dei giovani che giocano in Lega Pro quindi non è di proprietà dei club. Tornare ad avere giocatori di proprietà e meno prestiti significa fare patrimonio. Noi quando completiamo un trasferimento con la Serie C siamo contenti di poter pagare per un trasferimento. Iaquinta, Barzagli, Toni e Grosso sono stati campioni del mondo e hanno portato benefici per i loro vecchi club, sono stati gli unici ad essere di proprietà di un club di Lega Pro senza esserci passati solo in prestito. Un dovere delle seconde squadre inoltre è che devono fornire giocatori alle Under 21 e Under 20. La Spagna campione del Mondo 2010 aveva tantissime presenze nelle seconde squadre, così come quella campione d'Europa così come quella della Germania campione del mondo nel 2014. Banalmente se noi avessimo avuto la seconda squadra qualche anno fa credo che Kean avrebbe già oltre 100 partite. L'ultimo esempio è il Portogallo campione d'Europa nel 2016 con una forte componente di giocatori passati dalla seconde squadra. Il sistema va verso le seconde squadre e io credo sia doveroso che tutte le componenti che oggi sono qui si interroghino su questo per dare continuità a questo progetto che noi abbiamo iniziato".

 

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Il 17/3/2019 Alle 21:07, delsa ha scritto:

questo è l intervento di Cherubini nel convegno sulle seconde squadre tenutosi venerdì allo stadium

 

credo si andrà nella direzione di fare le squadre non più come under 23 ma come under 21 con 4 o 5 giocatori senza limitazioni

 

 

 

Avrebbe senso, si tratterebbe di avere una squadra dove fare i primi due anni tra i "grandi", con l'ovvia aggiunta di qualche over per un apporto di esperienza. Tra l'altro già quest'anno  la nostra u23 è molto simile a una u21 + fuori quota: abbiamo solo 2 u22 (nati nel 97), uno che non gioca mai e l'altro fuori x infortunio per tutta la stagione, e 3 u23 che mi danno l'impressione di essere stati presi in un ruolo simile a quello dei fuori quota, perché sono tutti abbastanza esperti in campionati minori (inoltre sono tutti e 3 in prestito). Magari sarebbe utile prima di arrivare alla formula definitiva fare ancora una o al massimo due stagioni di transizione, con la possibilità di avere qualche u22/u23 in rosa, così da non dover sbolognare subito tutti i classe 98 che abbiamo e sui quali si può ancora lavorare (almeno su alcuni di loro).

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21 minuti fa, art75 ha scritto:

Avrebbe senso, si tratterebbe di avere una squadra dove fare i primi due anni tra i "grandi", con l'ovvia aggiunta di qualche over per un apporto di esperienza. Tra l'altro già quest'anno  la nostra u23 è molto simile a una u21 + fuori quota: abbiamo solo 2 u22 (nati nel 97), uno che non gioca mai e l'altro fuori x infortunio per tutta la stagione, e 3 u23 che mi danno l'impressione di essere stati presi in un ruolo simile a quello dei fuori quota, perché sono tutti abbastanza esperti in campionati minori (inoltre sono tutti e 3 in prestito). Magari sarebbe utile prima di arrivare alla formula definitiva fare ancora una o al massimo due stagioni di transazione, con la possibilità di avere qualche u22/u23 in rosa, così da non dover sbolognare subito tutti i classe 98 che abbiamo e sui quali si può ancora lavorare (almeno su alcuni di loro).

Se si deve cedere su questa cosa si lotti almeno per avere gli over convocabili in prima squadra

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8 minuti fa, rocciaj ha scritto:

Se si deve cedere su questa cosa si lotti almeno per avere gli over convocabili in prima squadra

Non so, Cherubini cita diversi esempi esteri, in alcuni dei quali il passaggio tra la prima e la seconda squadra è libero. Per gli over che abbiamo adesso non avrebbe senso, a mio avviso, e non so se avrebbe senso averne di livello più alto... magari sì se un giorno la squadra u21 venisse promossa in B. 

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8 minuti fa, art75 ha scritto:

Non so, Cherubini cita diversi esempi esteri, in alcuni dei quali il passaggio tra la prima e la seconda squadra è libero. Per gli over che abbiamo adesso non avrebbe senso, a mio avviso, e non so se avrebbe senso averne di livello più alto... magari sì se un giorno la squadra u21 venisse promossa in B. 

il paradosso è che se Nicolussi facesse 5 apparizioni in prima squadra... poi non potrebbe più giocare in under 23... che è il controsenso vero

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16 minuti fa, delsa ha scritto:

il paradosso è che se Nicolussi facesse 5 apparizioni in prima squadra... poi non potrebbe più giocare in under 23... che è il controsenso vero

Sì sarebbe un controsenso, tra l'altro è una norma che non mi sembra avere una grande utilità

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1 ora fa, delsa ha scritto:

il paradosso è che se Nicolussi facesse 5 apparizioni in prima squadra... poi non potrebbe più giocare in under 23... che è il controsenso vero

La prima regola da modificare/eliminare è proprio questa

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