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Rhyme

Occhio allo schermo!

Post in rilievo

6 ore fa, L.O.V.E. ha scritto:

Tutti i film biografici ti irritano?

A me hanno spesso deluso, tranne alcuni casi. Tipo L'ora più buia mi è piaciuto.

Son curiosa comunque di guardare questo Bohemian rhapsody

Tendenzialmente irritano anche me quando sono privi di ogni personalità cinematografica, e non hanno niente in più delle miniserie in due puntate della Rai con Bebbe Fiorello su santi, scienziati e eroi nostrani. Invece se uno torna con la mente indietro nel tempo, a mio parere di film biografici ne sono stati prodotti di molto belli. Forse sono film talmente belli e particolari che uno nemmeno li ricollega subito al genere "biopic", però quello sono... "The elephant man", "Amadeus", "Toro scatenato", "Ed Wood", "Il divo", "The social network", "Il Casanova di Fellini" 😍

Sempre di biopic si tratta. Se il regista riesce a dare una sua personale visione sulla storia, possono diventare veri e propri capolavori. In fondo, sono storie come altre, l'unica differenza è che si tratta di personaggi veri, e non di finzione.

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18 ore fa, Wallaby ha scritto:

Ci sono personaggi inimitabili e Freddie e' uno di questi, il film non lo guardero' ne ora ne mai, se voglio vedere i Queen mi guardo i loro vecchi filmati o i loro concerti, col concerto del secolo a Wembley su tutti, sti film mi irritano e non poco.

A me sta bene tutto ma nel film (spoiler):

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Si cambia come si sono conosciuti i Queen stessi, si altera il rapporto tra Freddie e la carissima amica/ex amante Mary Austin, si fanno perfino sciogliere i Queen temporaneamente. Solo per dirne qualcuna. Cioè. Per non parlare di quando i Queen presentano Bohemian Rhapsody al loro manager, per altro fittizio: un'auto sviolinata immane. Dopo capisci il motivo per cui i registi vengano licenziati quasi a film ultimato o per cui attori come Sacha Baron Cohen rifiutano la parte. E' un'opera di totale autocompiacimento della band.

 

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7 minuti fa, Tifoso Juventus ha scritto:

A me sta bene tutto ma nel film (spoiler):

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Si cambia come si sono conosciuti i Queen stessi, si altera il rapporto tra Freddie e la carissima amica/ex amante Mary Austin, si fanno perfino sciogliere i Queen temporaneamente. Solo per dirne qualcuna. Cioè. Per non parlare di quando i Queen presentano Bohemian Rhapsody al loro manager, per altro fittizio: un'auto sviolinata immane. Dopo capisci il motivo per cui i registi vengano licenziati quasi a film ultimato o per cui attori come Sacha Baron Cohen rifiutano la parte. E' un'opera di totale autocompiacimento della band.

 

Ah si??😕mammamia

Purtroppo chi non conosce i veri retroscena, magari li prende per buoni.

Il rapporto con mary austin e' una telenovela prima e pure dopo con l"eredita' e le ceneri di Freddie custodite fra mille segreti

Preferisco il Freddie che conosco, ma leggendo facebook ed altro, pare si parli di chissa' che grande opera sto film.bahhh

 

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Il 2/12/2018 Alle 21:03, Tifoso Juventus ha scritto:

Bentrovati.
Oggi pomeriggio ho visto Bohemian Rhapsody al cinema. Se cercate un film veramente biografico, girate altrove. Si tratta infatti di un grande omaggio ai Queen con tante licenze romanzate e condensate della loro storia. Infatti non va nel profondo dei protagonisti "limitandosi", per carità lo fa bene, a intrattenere. Possiamo dire, visto che dietro ci sono i membri rimanenti della band, che il tutto sia confenzionato principalmente per vendere e aumentare, se ce ne fosse bisogno, la notorietà del gruppo. Probabilmente Freddie Mercury stesso, se fosse vivo, sarebbe il primo a spingere per fare soldi il più possibile con un film su sé stesso, non hanno mai fatto segreto di questo. Resto tuttavia dell'idea che si potesse fare di meglio. Gli attori sono molto bravi peccato che, appunto, si limitino a fare parti di contorno tolto Rami Malek.

Bentornato Tifoso 😊

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Il 25/11/2018 Alle 15:48, Alessandro29 ha scritto:

Goditela. Quanto vorrei tornarci...

Puoi approfittarne anche per qualche tappa cinefila

Sono appena tornato e mi manca già moltissimo.

Praticamente ogni angolo rimanda al cinema...in particolare non potevo non andare a vedere la vista del ponte di Brooklyn presente in C'era una volta in America.

Poi per puro caso ho incontrato e fatto una foto con Bryan Cranston che era lì a Broadway.

Però se ci fossi andato solo una settimana dopo avrei beccato l'evento della Juventus a Brooklyn il 7 e la rassegna su Ugo Tognazzi che sarà al MoMA dal 5 al 10.

Il 26/11/2018 Alle 01:00, Juve stile di vita ha scritto:

Hai fatto dei recuperoni @@ Ti rispondo ora, anche se sarai a New York, beato te!

Su Germi concordo in tutto, anche se devo ammettere che io sono la prima a conoscerlo solo per la sua fase più tarda delle commedie, mentre non ho visto nulla dei suoi primi film, che devo recuperare. Trovo come te che "Divorzio all'italiana" sia un film praticamente perfetto, una commedia pazzesca, ma non solo... un film con sequenze memorabili, come (a proposito di Fellini), tutta la sequenza del meta-cinema con "la dolce vita" e lo stesso mastroianni.

Non posso fare altro che consigliarti un'altra delle sue incursioni nel genere, che è "Signore e signori", a mio parere di molto superiore a "Sedotta e abbandonata" e giusto un gradino inferiore a "Divorzio all'italiana", seppur trattasi di un film diversissimo, una commedia corale con una struttura quasi episodica, ambientata stavolta nella provincia veneta. Un altro film cattivissimo e brillantissimo.

Su Fellini che dire, anch'io amo a dismisura "Le notti di Cabiria" e mi ritrovo in tutta la tua considerazione sulla performance della Masina. La scena finale di quel film è pura poesia, un cazzotto allo stomaco e poi un po' di zucchero, come da poetica felliniana. La vita va avanti, e vale la pena viverla fino in fondo... 

Vedo che hai saltato "La strada", se hai amato "Le notti di Cabiria" e soprattutto se ami la Masina come attrice, non puoi assolutamente perdertelo, è tra i suoi vertici assoluti, un altro film dove la poesia si mescola alla durezza della vita. Questo è il Fellini della prima fase, quello detto del neorealismo romantico (da non confondere con il neorealismo rosa), che si interromperà con "La dolce vita". Di lì in poi troverai un altro Fellini, come già avrai avuto modo di constatare visti gli ultimi 3 film che hai recuperato. Ci sta che La dolce vita e 8 1/2 non ti abbiano colpito, a livello di pancia, come i film precedenti, sono film molto diversi, anche come intenti. Personalmente io reputo 8 1/2 forse il suo migliore, lo amo di più de "la dolce vita", ma di contraltare poche cose mi emozionano come alcune scene de "la dolce vita". Secondo me, nonostante nell'immaginario collettivo evochi l'opposto (la dolce vita, il lusso, i divi e le dive, i paparazzi, via veneto e tutto il resto), è proprio il suo film più disperato. Il personaggio di Steiner, quel finale sublime in cui lui non sente, non può sentire... Mamma mia, i brividi solo a ripensarci. Quindi ti capisco più per 8 1/2 che per la dolce vita, anche se, come ho detto, amo ancora di più il primo, ma trovo il secondo emotivamente più forte.

Giulietta degli spiriti invece ti è piaciuto?

 

Rispondo solo adesso, ieri praticamente ho dormito tutto il giorno :d

"Signore & signori" mi manca e vorrei vederlo, anche perché appunto va a completare il filone iniziato con "Divorzio all'italiana" e "Sedotta e abbandonata".

Così come un altro film di Germi che vorrei vedere è "Un maledetto imbroglio".

Per quanto riguarda Fellini, "La strada" non l'ho saltato intenzionalmente...ho visto quelli che avevo a disposizione tra dvd e registrazioni.

Ma chiaramente vorrei recuperare anche gli altri (e rivedere Amarcord che ho visto diversi anni fa e non ricordo molto bene). "La strada" è proprio uno di quelli che sono più curioso di vedere.

E in quell'occasione mi prometto di riguardare anche "La dolce vita" e "8 1/2".

"Giulietta degli spiriti" secondo me è più debole degli altri dal punto di vista narrativo...ho avuto la sensazione di caos.

Questa volta sposta l'attenzione da se stesso alla moglie e probabilmente gli riesce più difficile comunicare l'essenza e il suo inconscio rispetto alle opere precedenti.

Ma visivamente lo ritengo meraviglioso, è il primo film a colori di Fellini e si vede che la novità lo porta a sperimentare, ad esagerare e a divertirsi...e con lui si è divertito anche il mio occhio e non poco.

E al di là della struttura generale mi è piaciuta anche la storia e la costruzione di alcune scene...sin dalla prima, quella con la Masina che si prepara attendendo gli ospiti, di fronte agli specchi, eppure il suo volto non viene mostrato per i primi minuti.

Generalmente mi è piaciuto.

 

A proposito di Fellini, segnalo l'uscita di un cofanetto con 9 suoi film in blu ray su Amazon Germania, attualmente prevista per il 14 febbraio...occasione abbastanza ghiotta.

 

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Non ho tanto da dirvi, a parte che mi sono regalato un nuovo tv e mi sembra di essere al cinema (quasi...). Basterebbe avere un po' di tempo per vederci qualcosa....E' da due mesi che sono fuori quasi tutte le sere, e fino a Natale il trend sarà questo. 

 

Ho rivisto C'era una volta il West (acquistato su Chili, bitrate non eccezionale) per chiudere in bellezza con i western leoniani; pargoli estasiati (e il padre più di loro al rivedere una Cardinale di bellezza e sex appeal senza paragoni). 

 

PS Planet Earth in 4k fa cadere la mascella.... 

 

PS2 Per @Rhyme e @Juve stile di vita: forse ve l'ho già detto, ma i film i migliori film di Fellini sono quelli marchiati dalla sceneggiatura di Ennio Flaiano; dalla loro separazione artistica, Fellini non è più stato...Fellini. Questo, senza nulla togliere al Maestro, è oggettivo. 

Detto ciò, anch'io preferisco La strada e Le notti di Cabiria (e anche Giulietta degli spiriti per certi versi) a La dolce vita e Otto e mezzo. 

 

PS3 Un paio di sabati fa - a tarda ora - ho visto un bellissimo documentario su Ingmar Bergman; mamma mia che uomo terribile che era...perfino più umorale, irascibile, narcisista e scorbutico di me .ghgh

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Il 24/11/2018 Alle 12:21, Smartengine ha scritto:

Vi è piaciuto La battaglia dei tre regni? Ho scoperto solo ora che esiste una vers. da 290 min. circa 😲

perche' in realta' il film in Cina e' uscito in due parti, ad un anno di distanza l'uno dall'altro...per l'europa han fatto un film unico tagliando parecchio

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Il 1/12/2018 Alle 03:15, Andrej Rublëv ha scritto:

Sono tornato a scrivere dopo essermi trasferito in pianta stabile a Torino, ora ho sistemato un po' tutti i casini che avevo e posso tornare a leggere in pianta stabile il topic (vedo che si è portati sempre a scrivere di più, bene così...). Queste sono le mie, poche, visioni del mese di novembre.

 

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Air Doll - 2009 - Hirokazu Koreeda

 


Animali notturni - 2016 - Tom Ford
Biutiful - 2010 - Alejandro González Iñárritu
Boyz n the Hood - Strade violente - 1991 - John Singleton
In the Mood for Love - 2000 - Wong Kar-wai
My Friend Ivan Lapshin - 1985 - Aleksei German
Nella giungla di cemento - 1993 - Albert / Allen Hughes
Lo spaccone - 1961 - Robert Rossen
Waking Life - 2001 - Richard Linklater

 

 

Ho rivisto In the Mood for Love dopo 3 anni circa, me lo ricordo come lo avevo lasciato, una film con una grandissima cura estetica e molto implicito, e forse è il fatto di tenersi molto "sulle spine" e sospeso, a far mancare il passo definitivo per definirlo capolavoro, ma già così è un ottimo film.

 

Il primo film di Iñárritu che ho visto è stato Birdman, l'ho considerato un esercizio di stile che non mi lasciò nulla al momento della visione, mentre invece Revenant lo abbandonai a mezz'ora dall'inizio, facendomi un'idea di Iñárritu come un regista abbastanza freddo e noioso. In realtà dopo la visione di Babel un anno fa e Biutiful questo mese, sto incominciando un po' a rivalutarlo e penso di guardare anche le sue opere precedenti. Un film forte, diretto e cupo, con un Javier Bardem grandissimo che sforna la sua prestazione migliore, per me anche meglio di Non è un paese per vecchi. Parlando di grandi prestazioni attoriali anche una citazione all'immenso Paul Newman in Lo spaccone, che inizia con mezz'ora a ritmi serratissimi di biliardo e diventa la storia di una relazione e di un mondo corrotto (come lo definirà la protagonista).

 

Poi ho visto praticamente due fotocopie - Boyz n the Hood - Strade violente Nella giungla di cemento, due hood film con praticamente la stessa storia, meglio forse il primo giusto per le interpretazioni di Cuba Gooding Jr. e Laurence Fishburne. Sono film forse anche un po' anacronistici perché diventati dei cliché e abbastanza presi in giro, dal ragazzo nero che vuole uscire dal ghetto alla scorribande delle gang.

 

Metto in un unico paragrafo tutti i film che mi sono piaciuti meno: Air Doll di Koreeda, la storia di una bambola gonfiabile che prende vita, quasi un Pinocchio per adulti, con un effetto finale abbastanza squallido. Peccato perché Koreeda ha mostrato di saper fare anche molti film, ne parlai anche qui una volta. My Friend Ivan Lapshin è un film sull'URSS pre-purghe staliniane, ma l'ho trovato abbastanza confusionario e poco incisivo nella rappresentazione del popolo sovietico (poi sarà una fissa mia ma se penso a cinema sovietico penso solo a Tarkovskij). Waking Life di Linklater avrà pure alcuni spunti interessanti, ma certe volte suona veramente come una parodia di certe discussioni filosofiche-intellettuali.

 

L'ultimo che ho visto è stato Animali notturni di Tom Ford: bella contrapposizione tra due mondi, bella riflessione sui personaggi.

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(Amy Adams viene giudicata come sua madre e finisce per diventarlo, il protagonista del libro viene definito "weak" e assume quel ruolo, come il Gyllenhaal della vita reale che è "weak" nel non presentarsi all'appuntamento)

Ma credo si fermino qui i pregi, oltre una sufficienza non credo ci si possa spingere, come è lo stile registico di Ford nonostante un'idea ambiziosa.

 

E per finire lascio qui questo spezzone che ho spesso usato negli ultimi mesi per riappacificarmi col mondo senza commentarlo.

 

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Mi permetto...

Se consideri che i due film "ghetto" da te citati uscirono ad inizi anni 90, allora dobbiamo relativizzare il film all'epoca di uscita

per quell'epoca furono dei veri film rivelazione, solo in quel periodo il Rap cominciava a denunciare gli abusi della polizia nei ghetti e finalmente arrivarono film su quella line che presero spunto dal grande Spike Lee con Do the right thing (ancora oggi Radio Rahim e' un mio idolo, girava con lo stereo gigante in coppa ed ascoltava Fight The Power dei Public Enemy)

Chiaro che se lo guardiamo oggi, pare un film scontato e gia' visto...ma quei film sono usciti in piena guerra raziale e i registi sono stati coraggiosi ed a parer mio solo che da lodare per l'intento

 

Personalmente adoro chi utilizza il mezzo artistico per muovere le coscienze...

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Il 2/12/2018 Alle 21:03, Tifoso Juventus ha scritto:

Bentrovati.
Oggi pomeriggio ho visto Bohemian Rhapsody al cinema. Se cercate un film veramente biografico, girate altrove. Si tratta infatti di un grande omaggio ai Queen con tante licenze romanzate e condensate della loro storia. Infatti non va nel profondo dei protagonisti "limitandosi", per carità lo fa bene, a intrattenere. Possiamo dire, visto che dietro ci sono i membri rimanenti della band, che il tutto sia confenzionato principalmente per vendere e aumentare, se ce ne fosse bisogno, la notorietà del gruppo. Probabilmente Freddie Mercury stesso, se fosse vivo, sarebbe il primo a spingere per fare soldi il più possibile con un film su sé stesso, non hanno mai fatto segreto di questo. Resto tuttavia dell'idea che si potesse fare di meglio. Gli attori sono molto bravi peccato che, appunto, si limitino a fare parti di contorno tolto Rami Malek.

cavolo peccato allora

I Queen sono stati uno dei gruppi Europei migliori di sempre imho, ho visto tutti gli speciali possibili immaginabili, ed e' un peccato quindi che non siano andati dentro la persona, perche' Freddy era speciale

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Il 3/12/2018 Alle 12:50, L.O.V.E. ha scritto:

Tutti i film biografici ti irritano?

A me hanno spesso deluso, tranne alcuni casi. Tipo L'ora più buia mi è piaciuto.

Son curiosa comunque di guardare questo Bohemian rhapsody

anche io preferisco dei doc film, piuttosto che dei film veri

la ragione? perche' i film li trovo troppo romanzati e difficilmente corrispondenti alla realta' (abbelliscono tutto, a volte sbagliando per sminuiscono il carattere dell'artista)

Il 3/12/2018 Alle 13:42, L.O.V.E. ha scritto:

Concordo. Tra gli sportivi ti piacque Foxcatcher?

io tra i film sportivi che preferisco ci sono tutti quelli del basball e del golf....pensa te, sport che non ho mai praticato tra l'altro

il baseball solitamente sono film divertenti

quelli del golf ivece sembrano leggende

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23 ore fa, Juve stile di vita ha scritto:

Tendenzialmente irritano anche me quando sono privi di ogni personalità cinematografica, e non hanno niente in più delle miniserie in due puntate della Rai con Bebbe Fiorello su santi, scienziati e eroi nostrani. Invece se uno torna con la mente indietro nel tempo, a mio parere di film biografici ne sono stati prodotti di molto belli. Forse sono film talmente belli e particolari che uno nemmeno li ricollega subito al genere "biopic", però quello sono... "The elephant man", "Amadeus", "Toro scatenato", "Ed Wood", "Il divo", "The social network", "Il Casanova di Fellini" 😍

Sempre di biopic si tratta. Se il regista riesce a dare una sua personale visione sulla storia, possono diventare veri e propri capolavori. In fondo, sono storie come altre, l'unica differenza è che si tratta di personaggi veri, e non di finzione.

prendiamo i Doors di Stone....si nulla da dire perche' Val Kilmer era perfetto e dava quel tocco, ma comunque lontano da cosa erano veramente loro

cosi' in molti altri casi...vidi Pele', si carino ma e' privo di personalita'

 

i doc film invece mi piacciono un sacco, anche perche' scopri tanti particolari

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21 ore fa, Tifoso Juventus ha scritto:

A me sta bene tutto ma nel film (spoiler):

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Si cambia come si sono conosciuti i Queen stessi, si altera il rapporto tra Freddie e la carissima amica/ex amante Mary Austin, si fanno perfino sciogliere i Queen temporaneamente. Solo per dirne qualcuna. Cioè. Per non parlare di quando i Queen presentano Bohemian Rhapsody al loro manager, per altro fittizio: un'auto sviolinata immane. Dopo capisci il motivo per cui i registi vengano licenziati quasi a film ultimato o per cui attori come Sacha Baron Cohen rifiutano la parte. E' un'opera di totale autocompiacimento della band.

 

Bohemian Rapsody fu bocciata dalla casa discografica in quanto il simpatico Elton John asseri' che era spazzatura e che mai un pezzo del genere avrebbe avuto succeso commerciali...fortunatamente riuscirono a far passare il pezzo in radio tramite amicizie e la gente ando' in direzione opposta al pensiero di Elton

2 ore fa, Rhyme ha scritto:

Sono appena tornato e mi manca già moltissimo.

Praticamente ogni angolo rimanda al cinema...in particolare non potevo non andare a vedere la vista del ponte di Brooklyn presente in C'era una volta in America.

Poi per puro caso ho incontrato e fatto una foto con Bryan Cranston che era lì a Broadway.

Però se ci fossi andato solo una settimana dopo avrei beccato l'evento della Juventus a Brooklyn il 7 e la rassegna su Ugo Tognazzi che sarà al MoMA dal 5 al 10.

Rispondo solo adesso, ieri praticamente ho dormito tutto il giorno :d

"Signore & signori" mi manca e vorrei vederlo, anche perché appunto va a completare il filone iniziato con "Divorzio all'italiana" e "Sedotta e abbandonata".

Così come un altro film di Germi che vorrei vedere è "Un maledetto imbroglio".

Per quanto riguarda Fellini, "La strada" non l'ho saltato intenzionalmente...ho visto quelli che avevo a disposizione tra dvd e registrazioni.

Ma chiaramente vorrei recuperare anche gli altri (e rivedere Amarcord che ho visto diversi anni fa e non ricordo molto bene). "La strada" è proprio uno di quelli che sono più curioso di vedere.

E in quell'occasione mi prometto di riguardare anche "La dolce vita" e "8 1/2".

"Giulietta degli spiriti" secondo me è più debole degli altri dal punto di vista narrativo...ho avuto la sensazione di caos.

Questa volta sposta l'attenzione da se stesso alla moglie e probabilmente gli riesce più difficile comunicare l'essenza e il suo inconscio rispetto alle opere precedenti.

Ma visivamente lo ritengo meraviglioso, è il primo film a colori di Fellini e si vede che la novità lo porta a sperimentare, ad esagerare e a divertirsi...e con lui si è divertito anche il mio occhio e non poco.

E al di là della struttura generale mi è piaciuta anche la storia e la costruzione di alcune scene...sin dalla prima, quella con la Masina che si prepara attendendo gli ospiti, di fronte agli specchi, eppure il suo volto non viene mostrato per i primi minuti.

Generalmente mi è piaciuto.

 

A proposito di Fellini, segnalo l'uscita di un cofanetto con 9 suoi film in blu ray su Amazon Germania, attualmente prevista per il 14 febbraio...occasione abbastanza ghiotta.

 

su sky c'e' un bel doc su Fellini

quindi ti sei fatto regalare un tuta arancione da Bryan?

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1 ora fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Non ho tanto da dirvi, a parte che mi sono regalato un nuovo tv e mi sembra di essere al cinema (quasi...). Basterebbe avere un po' di tempo per vederci qualcosa....E' da due mesi che sono fuori quasi tutte le sere, e fino a Natale il trend sarà questo. 

 

Ho rivisto C'era una volta il West (acquistato su Chili, bitrate non eccezionale) per chiudere in bellezza con i western leoniani; pargoli estasiati (e il padre più di loro al rivedere una Cardinale di bellezza e sex appeal senza paragoni). 

 

PS Planet Earth in 4k fa cadere la mascella.... 

 

PS2 Per @Rhyme e @Juve stile di vita: forse ve l'ho già detto, ma i film i migliori film di Fellini sono quelli marchiati dalla sceneggiatura di Ennio Flaiano; dalla loro separazione artistica, Fellini non è più stato...Fellini. Questo, senza nulla togliere al Maestro, è oggettivo. 

Detto ciò, anch'io preferisco La strada e Le notti di Cabiria (e anche Giulietta degli spiriti per certi versi) a La dolce vita e Otto e mezzo. 

 

PS3 Un paio di sabati fa - a tarda ora - ho visto un bellissimo documentario su Ingmar Bergman; mamma mia che uomo terribile che era...perfino più umorale, irascibile, narcisista e scorbutico di me .ghgh

sul primo ps posso solo immaginare, ti invidio perche' il 4k sulle immagini della natura e' tanta roba

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2 ore fa, POLARMAN ha scritto:

cavolo peccato allora

I Queen sono stati uno dei gruppi Europei migliori di sempre imho, ho visto tutti gli speciali possibili immaginabili, ed e' un peccato quindi che non siano andati dentro la persona, perche' Freddy era speciale

Dopo ripeto, se parliamo di mero intrattenimento, lo fa benissimo. In più parti è esaltante.

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Vedo moltissimi film ma ho perso un po' l'abitudine a scrivervi, mi spiace. Ve ne riporto solo due.

 

Roma, F. Fellini, 1972.

 

il film è semi autobiografico e metacinematografico, racconta l'arrivo a Roma da giovane del regista e l'oggi, di allora, mentre è alle prese con la realizzazione di un film. Sempre presente, come ambientazione e personaggio senza volto la città eterna.

 

Il film, seguendo quella dissoluzione dell'unidirezionalità narrativa attuata da Fellini fin da La dolce vita procede per quadri accomunati dalla costanza del caos iperpervasivo che è espressione della putrefazione della modernità. Strano non ci sia Guerra tra gli sceneggiatori. 

Emblematica, in tal senso, la scena forse più bella che racconta di un viaggio nelle gallerie della metro in costruzione dove, andando a rompere un diaframma, si scopre una villa romana perfettamente conservata coi suoi affreschi che appena viene a contatto con l'aria della modernità si distrugge senza potervi porre rimedio.

 

Da segnalare nel film l'ultima prova da attrice della Magnani.

 

Il film, visto al cinema, era preceduto dall'intervista dell'attore Peter Gonzales che interpretava il Fellini diciottenne. Tra le varie cose ha raccontato che Fellini lo voleva come Titta in Amarcord ma la madre, in Texas, ha preso la telefonata al suo posto non dicendogli niente per paura che la lasciasse sola.

 

Roma, A. Cuaron, 2018.

 

Avvertenza: da guardare fino all'ultimissimo titolo di coda. 

 

Spoiler

 

Roma, in questo caso, è un quartiere messicano. Il film viene dalla vita del regista e racconta l'inizio degli anni '70, quando era bambino, portando sulla pellicola la storia di una famiglia dell'alta borghesia che vive nella sua bella casa cittadina assieme a due domestiche, ed è in particolare Cleo, una delle due, ad esser protagonista del film.

 

La tragedia familiare, nella sua catastrofe piena di fatti comuni ma non per questo meno dolorosi, è qualcosa che il regista, forse anche tramite questo film, discesosi pienamente all'interno, vince non eliminandola ma comprendendola all'interno della vita, quasi ritualizzandola  in quell'ultimo "shantih shantih shantih". La pace completa, quasi stoica, che nonostante il dolore ciò che accade rimane al termine di tutto.

 

La maestria nell'utilizzo della cinepresa è impeccabile. Usa il cavalletto, spesso piazzandola al centro della scena, lo usa come fulcro per esplorare a tutto tondo il panorama umano e visivo che lo attornia. Una nota di merito alla casa scelta, a dir poco da rivista di settore in quanto ad arredamento. Tornando alla cinepresa, questa coi suoi movimenti e le sue carrellate accompagna, quasi anticipandoli, i nostri familiari. Ma la maestria è nel riuscire a sfruttare questa camera sempre a distanza, sempre lontana dai protagonista, che guarda con occhio quasi documentaristico le vicende ma allo stesso tempo non toglie niente, anzi arriva ottimamente al pathos, al drammaticità di ciò che avviene. 

E poi si potrebbe dire di quanto ogni scena non sia mai banale nel modo in cui è inquadrata: anche nel semplice arrivo di un auto a casa che diventa di volta in volta espressione dello stato d'animo del personaggio.

 

Mi spiace soltanto che un film di tale fattura sia destinato ad esser visto in piccoli schermi e in deboli impianti audio, perché anche il lavoro sul suono è ricercatissimo, ma se potete andate a vederlo al cinema. Questa sera l'ultima occasione di trovarlo in sala, tra l'altro grazie a un sodalizio tra Netflix e Cineteca di Bologna che apparentemente dovrebbero apparire agli opposti.

 

Detta in parole povere: anche quest'anno, agli Oscar, vince il Leone d'oro. O almeno lo meriterebbe, in qualsiasi categoria.

 

P.S. Il film in poco più di due ore racconta circa un anno della famiglia, decisamente intenso, ma quando è finito ne volevo ancora, mi è sembrato quasi corto per quanto poteva ancora raccontare.

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19 ore fa, POLARMAN ha scritto:

prendiamo i Doors di Stone....si nulla da dire perche' Val Kilmer era perfetto e dava quel tocco, ma comunque lontano da cosa erano veramente loro

cosi' in molti altri casi...vidi Pele', si carino ma e' privo di personalita'

 

i doc film invece mi piacciono un sacco, anche perche' scopri tanti particolari

Vabbè ma Pelè è un filmetto. Io invece prima parlavo di grandi film "biografici", che pure sono stati fatti nel corso degli anni...

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21 ore fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Non ho tanto da dirvi, a parte che mi sono regalato un nuovo tv e mi sembra di essere al cinema (quasi...). Basterebbe avere un po' di tempo per vederci qualcosa....E' da due mesi che sono fuori quasi tutte le sere, e fino a Natale il trend sarà questo. 

 

Ho rivisto C'era una volta il West (acquistato su Chili, bitrate non eccezionale) per chiudere in bellezza con i western leoniani; pargoli estasiati (e il padre più di loro al rivedere una Cardinale di bellezza e sex appeal senza paragoni). 

 

PS Planet Earth in 4k fa cadere la mascella.... 

 

PS2 Per @Rhyme e @Juve stile di vita: forse ve l'ho già detto, ma i film i migliori film di Fellini sono quelli marchiati dalla sceneggiatura di Ennio Flaiano; dalla loro separazione artistica, Fellini non è più stato...Fellini. Questo, senza nulla togliere al Maestro, è oggettivo. 

Detto ciò, anch'io preferisco La strada e Le notti di Cabiria (e anche Giulietta degli spiriti per certi versi) a La dolce vita e Otto e mezzo. 

 

PS3 Un paio di sabati fa - a tarda ora - ho visto un bellissimo documentario su Ingmar Bergman; mamma mia che uomo terribile che era...perfino più umorale, irascibile, narcisista e scorbutico di me .ghgh

Sisi mi ricordo, facemmo una bella discussione un po' di mesi fa.

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22 ore fa, Rhyme ha scritto:

Sono appena tornato e mi manca già moltissimo.

Praticamente ogni angolo rimanda al cinema...in particolare non potevo non andare a vedere la vista del ponte di Brooklyn presente in C'era una volta in America.

Poi per puro caso ho incontrato e fatto una foto con Bryan Cranston che era lì a Broadway.

Però se ci fossi andato solo una settimana dopo avrei beccato l'evento della Juventus a Brooklyn il 7 e la rassegna su Ugo Tognazzi che sarà al MoMA dal 5 al 10.

Rispondo solo adesso, ieri praticamente ho dormito tutto il giorno :d

"Signore & signori" mi manca e vorrei vederlo, anche perché appunto va a completare il filone iniziato con "Divorzio all'italiana" e "Sedotta e abbandonata".

Così come un altro film di Germi che vorrei vedere è "Un maledetto imbroglio".

Per quanto riguarda Fellini, "La strada" non l'ho saltato intenzionalmente...ho visto quelli che avevo a disposizione tra dvd e registrazioni.

Ma chiaramente vorrei recuperare anche gli altri (e rivedere Amarcord che ho visto diversi anni fa e non ricordo molto bene). "La strada" è proprio uno di quelli che sono più curioso di vedere.

E in quell'occasione mi prometto di riguardare anche "La dolce vita" e "8 1/2".

"Giulietta degli spiriti" secondo me è più debole degli altri dal punto di vista narrativo...ho avuto la sensazione di caos.

Questa volta sposta l'attenzione da se stesso alla moglie e probabilmente gli riesce più difficile comunicare l'essenza e il suo inconscio rispetto alle opere precedenti.

Ma visivamente lo ritengo meraviglioso, è il primo film a colori di Fellini e si vede che la novità lo porta a sperimentare, ad esagerare e a divertirsi...e con lui si è divertito anche il mio occhio e non poco.

E al di là della struttura generale mi è piaciuta anche la storia e la costruzione di alcune scene...sin dalla prima, quella con la Masina che si prepara attendendo gli ospiti, di fronte agli specchi, eppure il suo volto non viene mostrato per i primi minuti.

Generalmente mi è piaciuto.

 

A proposito di Fellini, segnalo l'uscita di un cofanetto con 9 suoi film in blu ray su Amazon Germania, attualmente prevista per il 14 febbraio...occasione abbastanza ghiotta.

 

Diciamo che da quel film in poi si va in quella direzione. Te ne accorgerai quando vedrai i film seguenti, "Satyricon" sopra tutti, ma anche altri. Però sono opere magnifiche per la loro potenza visiva, deliranti in quel senso...

Ho dato un'occhiata al cofanetto tedesco, peccato che ne abbia già 4 su 9 in dvd, altrimenti forse lo avrei preso.

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20 ore fa, POLARMAN ha scritto:

su sky c'e' un bel doc su Fellini

quindi ti sei fatto regalare un tuta arancione da Bryan?

Grazie, adesso lo cerco.

 

Non ho avuto il piacere :d

Tra l'altro io Breaking Bad nemmeno l'ho visto sefz

 

51 minuti fa, Juve stile di vita ha scritto:

Diciamo che da quel film in poi si va in quella direzione. Te ne accorgerai quando vedrai i film seguenti, "Satyricon" sopra tutti, ma anche altri. Però sono opere magnifiche per la loro potenza visiva, deliranti in quel senso...

Ho dato un'occhiata al cofanetto tedesco, peccato che ne abbia già 4 su 9 in dvd, altrimenti forse lo avrei preso.

Sicuramente.

Molti hanno criticato l'uso del colore in Giulietta degli spiriti e anche la costruzione visiva, ritenendola eccessiva e fine a se stessa.

A me, come dicevo, da quel punto di vista è piaciuto tantissimo e l'ho trovato di grandissimo valore.

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22 ore fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

PS2 Per @Rhyme e @Juve stile di vita: forse ve l'ho già detto, ma i film i migliori film di Fellini sono quelli marchiati dalla sceneggiatura di Ennio Flaiano; dalla loro separazione artistica, Fellini non è più stato...Fellini. Questo, senza nulla togliere al Maestro, è oggettivo. 

Detto ciò, anch'io preferisco La strada e Le notti di Cabiria (e anche Giulietta degli spiriti per certi versi) a La dolce vita e Otto e mezzo.

Sì, ricordo anche io...e adesso avendoli visti alcuni posso ricollegare a quel discorso, anche se purtroppo quei messaggi erano nel topic vecchio.

Quelli del periodo successivo non li ho visti, ma effettivamente la maggior parte dei più noti e celebrati sono nella prima parte.

Con l'eccezione di Amarcord.

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22 ore fa, POLARMAN ha scritto:

io tra i film sportivi che preferisco ci sono tutti quelli del basball e del golf....pensa te, sport che non ho mai praticato tra l'altro

il baseball solitamente sono film divertenti

quelli del golf ivece sembrano leggende

Relativo al calcio ricordo Il Maledetto United, fatto abbastanza bene, sul Leeds di Brian Clough

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Il 4/12/2018 Alle 17:07, Rhyme ha scritto:

Sono appena tornato e mi manca già moltissimo.

Praticamente ogni angolo rimanda al cinema...in particolare non potevo non andare a vedere la vista del ponte di Brooklyn presente in C'era una volta in America.

Poi per puro caso ho incontrato e fatto una foto con Bryan Cranston che era lì a Broadway.

Però se ci fossi andato solo una settimana dopo avrei beccato l'evento della Juventus a Brooklyn il 7 e la rassegna su Ugo Tognazzi che sarà al MoMA dal 5 al 10.

Peggiorerà la sensazione di nostalgia, preparati sefz 

Anch'io vidi quello scorcio del ponte di Brooklyn di C'era una volta in America, ma in quel momento non ci pensai, rivedendo le foto poi mi accorsi.

Fortunato ad incontrare Cranston.  Peccato tu non sia andato(se così è) sulla panchina di Woody in Manhattan, credo sia uno dei punti più tranquilli di New York, silenzioso, quartiere residenziale, rilassante.

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4 ore fa, Juve stile di vita ha scritto:

Vabbè ma Pelè è un filmetto. Io invece prima parlavo di grandi film "biografici", che pure sono stati fatti nel corso degli anni...

ho citato i primi due esempi che mi sono venuti in mente

in merito ai personaggi legati alle guerre, non amo perche' io penso sempre che la storia la scrivano i vincitori

sportivi solitamente mistificano, cosi' anche quelli su personaggi artistici

 

i doc film sono piu' interessanti imho

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1 ora fa, Alessandro29 ha scritto:

Relativo al calcio ricordo Il Maledetto United, fatto abbastanza bene, sul Leeds di Brian Clough

mai visto ...lo segno

 

ormai mi conosci da anni, sai che per me il cinema deve essere cinema....la realta' messa su schermo non e' realta' (Cloud Atlas semi citazione ahah )

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12 minuti fa, POLARMAN ha scritto:

mai visto ...lo segno

 

ormai mi conosci da anni, sai che per me il cinema deve essere cinema....la realta' messa su schermo non e' realta' (Cloud Atlas semi citazione ahah )

Ci manca solo che ci inviti a pranzo, su, ormai... sefz 

E' curioso perchè narra della vicenda(tratta da un libro) di questo allenatore che ha vinto anche due coppe dei campioni(col Nottingham Forest), ma non raccontando delle sue vittorie, bensì prendendo una parentesi disastrosa di una quarantina di giorni alla guida del Leeds. Di celebrativo quindi non c'è nulla, le immagini dei suoi successivi trionfi sono solo a fine film.

 

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