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Rhyme

Occhio allo schermo!

Post in rilievo

23 minuti fa, Alessandro29 ha scritto:

Ci manca solo che ci inviti a pranzo, su, ormai... sefz 

E' curioso perchè narra della vicenda(tratta da un libro) di questo allenatore che ha vinto anche due coppe dei campioni(col Nottingham Forest), ma non raccontando delle sue vittorie, bensì prendendo una parentesi disastrosa di una quarantina di giorni alla guida del Leeds. Di celebrativo quindi non c'è nulla, le immagini dei suoi successivi trionfi sono solo a fine film.

 

come a dare speranza, nel senso che dopo un fallimento, ha vinto tutto...bello, interessante perche' positivo

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1 ora fa, POLARMAN ha scritto:

doc film sono piu' interessanti imho

Concordo! E ve ne ribadisco due - già suggeriti in passato - assolutamente imperdibili: 

 

When we were king, sul leggendario match Alì vs Foreman (sul quale Norman Mayler ha scritto un libro strepitoso: Il combattimento). 

 

Once Brothers, sulla grandissima Jugoslavia del basket a ridosso della guerra, con l’intreccio del rapporto di amicizia, interrotto, tra Vlade Divac e Drazen Petrovic. 

Davvero emozionante l’umani di Vlade. 

 

Insisto: sono due must see per cinefili come voi. 

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Il 3/12/2018 Alle 19:35, Juve stile di vita ha scritto:

Tendenzialmente irritano anche me quando sono privi di ogni personalità cinematografica, e non hanno niente in più delle miniserie in due puntate della Rai con Bebbe Fiorello su santi, scienziati e eroi nostrani. Invece se uno torna con la mente indietro nel tempo, a mio parere di film biografici ne sono stati prodotti di molto belli. Forse sono film talmente belli e particolari che uno nemmeno li ricollega subito al genere "biopic", però quello sono... "The elephant man", "Amadeus", "Toro scatenato", "Ed Wood", "Il divo", "The social network", "Il Casanova di Fellini" 😍

Sempre di biopic si tratta. Se il regista riesce a dare una sua personale visione sulla storia, possono diventare veri e propri capolavori. In fondo, sono storie come altre, l'unica differenza è che si tratta di personaggi veri, e non di finzione.

Sono d'accordo.

Non esistono generi meno interessanti o con meno potenziale o con meno valore...semplicemente perché, come ben dici, il cinema racconta storie e le storie possono essere di ogni tipo.

Ed è per questo, ad esempio, che a me non frega nulla se la vita di un tizio realmente esistito viene modificata.

Comunque esistono generi spesso sfruttati male o che affrontano periodi di alti e bassi. Questo può essere vero anche per il genere biopic e sono d'accordo...l'ho detto spesso anche io.

Ma il discorso non può essere esteso all'intero genere, perché appunto hai citato film di livello altissimo e ce ne sono tanti altri come Lawrence d'Arabia, Schindler's List, Il pianista, Truman Capote, Donnie Brasco ma anche altri di Scorsese come The Aviator, Casinò, The Walf of Wall Street e potremmo continuare fino alle 8 di mattina di domani, volendo.

Il problema sta nel fare ottimo cinema o cinema mediocre, non nel fare un biopic o meno.

E vale per tutte le tipologie di film, perché il genere non conta nulla.

Un altro genere che può sembrare di minor valore è l'horror, in quel caso questo discorso diventa ancor più grande.

Ma anche in questo caso è un problema di intenti, è un problema di rappresentazione, di qualità non del genere in sè.

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5 ore fa, L.O.V.E. ha scritto:

Dal momento che ne state parlando, quali sono i migliori documentari che avete visto?

Mi sa che mi immergo in questo genere. .uhm

Non solo sportivi, eh. 

Spero siano facilmente reperibili. 

Onestamente di documentari cinematografici ne ho visti pochi.

Bellissimo è Grizzly Man di Herzog e ancor di più, per me, lo è La memoria dell'acqua che è un qualcosa di spettacolare.

Poi ne parlai qui, mi sono piaciuti anche i documentari artistici prodotti da Sky, soprattutto quello su Raffaello

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16 ore fa, L.O.V.E. ha scritto:

Dal momento che ne state parlando, quali sono i migliori documentari che avete visto?

Mi sa che mi immergo in questo genere. .uhm

Non solo sportivi, eh. 

Spero siano facilmente reperibili. 

Te ne cito due usciti quest'anno.

Visages villages, di cui esce il dvd in questi giorni,  e La strada di Samouni ancor più recente.

 

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Ho visto anche io Roma.

Ero alla proiezione in una città vicina, Pietrasanta, ed ha partecipato e presentato il film proprio Cuaron che abita proprio lì, dove ha anche lavorato al montaggio di Roma.

Il film è bellissimo, anche se purtroppo non sono riuscito a godermelo al massimo causa condizioni di salute non proprio idilliache.

E' un film di un'eleganza, di un'intimità, di una completezza veramente elevate.

Ogni inquadratura ed ogni scena è costruita con cura, passione e qualità, complice anche un bellissimo bianco e nero e una fotografia stupenda.

Le numerose e lente panoramiche della camera vanno continuamente a scoprire dettagli o personaggi in scena...viene, in sostanza, pienamente rappresentato l'effetto della memoria.

E' ancor più sorprendente se pensiamo che Cuaron ha compiuto la quasi totalità del lavoro...l'ha prodotto, ha scritto il soggetto, la sceneggiatura, l'ha diretto e ha curato fotografia e montaggio.

Dopo la visione Cuaron ha risposto a domande sul film, parlando ad esempio del perché ha scelto il bianco e nero e soprattutto perché ha scelto un bianco e nero digitale (perché la memoria collega al passato ma nasce dal presente, perciò ha ritenuto opportuno l'utilizzo di un bianco e nero moderno), parlando di Netflix in relazione alle sale, parlando del Messico di quegli anni, parlando di com'è nata l'idea e la produzione di questo film e di molto altro ancora.

Per quel poco che ho visto ha dimostrato di essere una persona splendida, disponibilissimo fino all'ultimo per domande, contatto con le persone e foto.

 

Per quanto mi riguarda, Roma è il miglior film della stagione fino ad adesso e spero che il suo valore venga riconosciuto.

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19 ore fa, Alessandro29 ha scritto:

Peggiorerà la sensazione di nostalgia, preparati sefz 

Anch'io vidi quello scorcio del ponte di Brooklyn di C'era una volta in America, ma in quel momento non ci pensai, rivedendo le foto poi mi accorsi.

Fortunato ad incontrare Cranston.  Peccato tu non sia andato(se così è) sulla panchina di Woody in Manhattan, credo sia uno dei punti più tranquilli di New York, silenzioso, quartiere residenziale, rilassante.

Infatti sto già pensando di tornarci sefz

No, purtroppo alla panchina non ci sono stato...a dire il vero non ero nemmeno sicuro che ci fosse realmente e in quale zona fosse.

Adesso ho capito dov'è ed è un motivo in più per tornarci :d

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1 ora fa, perfX ha scritto:

Te ne cito due usciti quest'anno.

Visages villages, di cui esce il dvd in questi giorni,  e La strada di Samouni ancor più recente.

Io non sono un grande amante, in genere, dei docufilm  però nel mio post precedente rispondevo - concordando con lui - a Polar, il quale sosteneva che il mondo dello sport lo trovo meglio riprodotto da un docufilm ben fatto che da un film tout court; poi ci sono le lodevoli eccezioni, ovviamente; ad esempio, a me la rappresentazione cinematografica di Febbre a 90 è piaciuto, anche se il romanzo di Hornby è altra cosa. Mi sono piaciuti anche Lo spaccone (ma qui lo sport è proprio a latere), che ho rivisto un mesetto fa, Toro scatenato, e un film sul baseball con protagonista Brad Pitt di cui ora non ricordo il nome. 

 

Per quanto riguarda la domanda della mia cara @L.O.V.E., non ricordo i più belli (a parte i due sullo sport che ho citato), ma di recente mi sono piaciuti molto i docu su Caravaggio e su Franco Cerri, grande jazzista (e non solo) italiano. 

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4 minuti fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Io non sono un grande amante, in genere, dei docufilm  però nel mio post precedente rispondevo - concordando con lui - a Polar, il quale sosteneva che il mondo dello sport lo trovo meglio riprodotto da un docufilm ben fatto che da un film tout court; poi ci sono le lodevoli eccezioni, ovviamente; ad esempio, a me la rappresentazione cinematografica di Febbre a 90 è piaciuto, anche se il romanzo di Hornby è altra cosa. Mi sono piaciuti anche Lo spaccone (ma qui lo sport è proprio a latere), che ho rivisto un mesetto fa, Toro scatenato, e un film sul baseball con protagonista Brad Pitt di cui ora non ricordo il nome. 

 

Per quanto riguarda la domanda della mia cara @L.O.V.E., non ricordo i più belli (a parte i due sullo sport che ho citato), ma di recente mi sono piaciuti molto i docu su Caravaggio e su Franco Cerri, grande jazzista (e non solo) italiano. 

Per il momento mi sono procurata:

- Bianconeri. Juventus story

- Caravaggio. L' anima e il sangue

- Deep web

- Fuocoammare

- Citizenfour

- Il grande quaderno

 

.ok

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1 minuto fa, L.O.V.E. ha scritto:

Per il momento mi sono procurata:

- Bianconeri. Juventus story

- Caravaggio. L' anima e il sangue

- Deep web

- Fuocoammare

- Citizenfour

- Il grande quaderno

 

.ok

Di questi, ho visto solo quello su Caravaggio (davvero notevole); per il resto, non perderti i due a tema sportivo di cui sopra...non ti deluderanno :d

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4 ore fa, Rhyme ha scritto:

Infatti sto già pensando di tornarci sefz

No, purtroppo alla panchina non ci sono stato...a dire il vero non ero nemmeno sicuro che ci fosse realmente e in quale zona fosse.

Adesso ho capito dov'è ed è un motivo in più per tornarci :d

Beh, è totalmente diverso da allora quel punto, la sua di sicuro non c'è più:d  Sono un paio e collocate più in basso rispetto al livello della strada.

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20 ore fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Concordo! E ve ne ribadisco due - già suggeriti in passato - assolutamente imperdibili: 

 

When we were king, sul leggendario match Alì vs Foreman (sul quale Norman Mayler ha scritto un libro strepitoso: Il combattimento). 

 

Once Brothers, sulla grandissima Jugoslavia del basket a ridosso della guerra, con l’intreccio del rapporto di amicizia, interrotto, tra Vlade Divac e Drazen Petrovic. 

Davvero emozionante l’umani di Vlade. 

 

Insisto: sono due must see per cinefili come voi. 

devo recuperare il secondo porcatrotaladra...il primo lo vidi tempo fa' e "che te lo dico a fare" ahah

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4 ore fa, Rhyme ha scritto:

Ho visto anche io Roma.

Ero alla proiezione in una città vicina, Pietrasanta, ed ha partecipato e presentato il film proprio Cuaron che abita proprio lì, dove ha anche lavorato al montaggio di Roma.

Il film è bellissimo, anche se purtroppo non sono riuscito a godermelo al massimo causa condizioni di salute non proprio idilliache.

E' un film di un'eleganza, di un'intimità, di una completezza veramente elevate.

Ogni inquadratura ed ogni scena è costruita con cura, passione e qualità, complice anche un bellissimo bianco e nero e una fotografia stupenda.

Le numerose e lente panoramiche della camera vanno continuamente a scoprire dettagli o personaggi in scena...viene, in sostanza, pienamente rappresentato l'effetto della memoria.

E' ancor più sorprendente se pensiamo che Cuaron ha compiuto la quasi totalità del lavoro...l'ha prodotto, ha scritto il soggetto, la sceneggiatura, l'ha diretto e ha curato fotografia e montaggio.

Dopo la visione Cuaron ha risposto a domande sul film, parlando ad esempio del perché ha scelto il bianco e nero e soprattutto perché ha scelto un bianco e nero digitale (perché la memoria collega al passato ma nasce dal presente, perciò ha ritenuto opportuno l'utilizzo di un bianco e nero moderno), parlando di Netflix in relazione alle sale, parlando del Messico di quegli anni, parlando di com'è nata l'idea e la produzione di questo film e di molto altro ancora.

Per quel poco che ho visto ha dimostrato di essere una persona splendida, disponibilissimo fino all'ultimo per domande, contatto con le persone e foto.

 

Per quanto mi riguarda, Roma è il miglior film della stagione fino ad adesso e spero che il suo valore venga riconosciuto.

a pietrasanta ho un caro cliente, giardiniere di Lippi ahah

Pietrasanta citta' d'artisti

4 ore fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Io non sono un grande amante, in genere, dei docufilm  però nel mio post precedente rispondevo - concordando con lui - a Polar, il quale sosteneva che il mondo dello sport lo trovo meglio riprodotto da un docufilm ben fatto che da un film tout court; poi ci sono le lodevoli eccezioni, ovviamente; ad esempio, a me la rappresentazione cinematografica di Febbre a 90 è piaciuto, anche se il romanzo di Hornby è altra cosa. Mi sono piaciuti anche Lo spaccone (ma qui lo sport è proprio a latere), che ho rivisto un mesetto fa, Toro scatenato, e un film sul baseball con protagonista Brad Pitt di cui ora non ricordo il nome. 

 

Per quanto riguarda la domanda della mia cara @L.O.V.E., non ricordo i più belli (a parte i due sullo sport che ho citato), ma di recente mi sono piaciuti molto i docu su Caravaggio e su Franco Cerri, grande jazzista (e non solo) italiano. 

io amo quei generi didoc perche' ti portano nel vero ambiente e stile di vita di quell'epoca, attraverso le immagini lo respiri (non so' come spiegarlo) ed in piu' impari tanti piccoli retroscena che han direzionato la vita o carriera di questi personaggi

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4 ore fa, L.O.V.E. ha scritto:

Per il momento mi sono procurata:

- Bianconeri. Juventus story

- Caravaggio. L' anima e il sangue

- Deep web

- Fuocoammare

- Citizenfour

- Il grande quaderno

 

.ok

non ti perdere manco per scherzo quello su Leonardo (istruttivo al massimo, ti insegna anche a "leggere" i quadri

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Ho visto miliardi di film in questo periodo ma nessuno mi ha dato voglia di scrivere (si alcuni carini, ma nulla di che)

 

Invece ieri devo dire che ho avuto fortuna con due visioni (per i miei stupidi gusti) degne di nota

Partiamo dal piu' semplice, ossia Paranorman, un cartone animato che parla di un ragazzino che ha il dono (o la sfortuna) di vedere e poter parlare con i morti. Come spesso accade la morale e' molto forte in questo film ed io l'ho apprezzata molto, sperando che possa servire da monito. Il tutto si svolge con simpatia, dinamicita' e fila via velocemente, uno dei cartoni piu' carini degli ultimi tempi imho

 

Poi invece, siccome Rhyme mi ha detto di aver incrociato Bryan, mi son guardato un suo film, che all'inizio pensavo fosse una cavolata assurda, ma che man mano prendeva forma (nonostante la sua volgarita' e stranezza), Proprio Lui? Il padre che viene invitato ad incontrare il neo ragazzo della figlia (il futuro genero e' James Franco), da qui lo scontro generazionale dei modi, della mentalita' e del commercio. Ho trovato interessante questo raffronto anche perche' il regista e' stato bravo a far pendere l'ago della bilanvcia un po' da una parte ed un po' dall'altra, il tutto mixata da tonnellate di situazioni piuttosto grottesche e/o comiche.

 

Per chi come me ama generi frivoli e spensierati, li consiglio entrambi

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51 minuti fa, POLARMAN ha scritto:

non ti perdere manco per scherzo quello su Leonardo (istruttivo al massimo, ti insegna anche a "leggere" i quadri

Pensavo fosse più semplici trovarli..

Per il momento ho trovato solo un sito. Che altro mi consigli?

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2 ore fa, POLARMAN ha scritto:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho visto miliardi di film in questo periodo ma nessuno mi ha dato voglia di scrivere (si alcuni carini, ma nulla di che)

 

Invece ieri devo dire che ho avuto fortuna con due visioni (per i miei stupidi gusti) degne di nota

Partiamo dal piu' semplice, ossia Paranorman, un cartone animato che parla di un ragazzino che ha il dono (o la sfortuna) di vedere e poter parlare con i morti. Come spesso accade la morale e' molto forte in questo film ed io l'ho apprezzata molto, sperando che possa servire da monito. Il tutto si svolge con simpatia, dinamicita' e fila via velocemente, uno dei cartoni piu' carini degli ultimi tempi imho

 

Poi invece, siccome Rhyme mi ha detto di aver incrociato Bryan, mi son guardato un suo film, che all'inizio pensavo fosse una cavolata assurda, ma che man mano prendeva forma (nonostante la sua volgarita' e stranezza), Proprio Lui? Il padre che viene invitato ad incontrare il neo ragazzo della figlia (il futuro genero e' James Franco), da qui lo scontro generazionale dei modi, della mentalita' e del commercio. Ho trovato interessante questo raffronto anche perche' il regista e' stato bravo a far pendere l'ago della bilanvcia un po' da una parte ed un po' dall'altra, il tutto mixata da tonnellate di situazioni piuttosto grottesche e/o comiche.

 

Per chi come me ama generi frivoli e spensierati, li consiglio entrambi

Molto carino Paranorman

23 ore fa, L.O.V.E. ha scritto:

Dal momento che ne state parlando, quali sono i migliori documentari che avete visto?

Mi sa che mi immergo in questo genere. .uhm

Non solo sportivi, eh. 

Spero siano facilmente reperibili. 

78/52 sulla scena della doccia di Psycho è interessante

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1 ora fa, L.O.V.E. ha scritto:

Pensavo fosse più semplici trovarli..

Per il momento ho trovato solo un sito. Che altro mi consigli?

a livello sportivo, come ho scritto qui dentro, mi sono mangiato diversi speciali di sky dedicati al basket (doctor j, jason kidd, bird etc) che da appassionato ho guardato con gran piacere anche perche' racontavano l'infanzia ed il post

tutti quelli sull'arte che sono usciti negli ultimi anni (incredibile che siano produzioni straniere) intesi come michelangelo, raffaello, gli uffizi etc fino all'ultimo che hai citato tu

earth per quanto concerne la natura (ce ne dovrebbero essere un paio, il primo mi incanto')

 

poi vado a sentimento dall'on demand di sky per quanto riguarda la musica ma come al solito sono i piu' sconosciuti che mi incantano

purtroppo avendo sky non saprei aiutarti per dove trovarle per vie alternative

38 minuti fa, Alessandro29 ha scritto:

Molto carino Paranorman

78/52 sulla scena della doccia di Psycho è interessante

ho apprezzato molto la morale intrinseca del film, dove la paura porta ignoranza...spero che sia un messaggio recepito, perche' io al contrario, ho come prima paura questa ignoranza dettata dalla paura ahah

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12 ore fa, Rhyme ha scritto:

Per quanto mi riguarda, Roma è il miglior film della stagione fino ad adesso e spero che il suo valore venga riconosciuto.

 

Concordo.

 

Ma leggevo che per la questione premi, secondari anche se meritati per un film così bello, ha mille problemi. Come miglior film c'è il problema che non è in inglese, cosa che sembra sia richiesta; per ora è candidato per il Messico come miglior film straniero ma c'è il problema della distribuzione e permanenza in sala che è un criterio per poter candidare il film; Cuaron pare poi non vogliano ammetterlo per il premio per la miglior cinematografia per questioni di sindacato di categoria; mentre l'attrice che interpreta Cleo, non essendo professionalmente un'attrice, rischia l'ostracismo di chi invece è attore professionista e potrebbe non votare un laico a discapito di un collega. Insomma, c'è da divertirsi...

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26 minuti fa, perfX ha scritto:

 

Concordo.

 

Ma leggevo che per la questione premi, secondari anche se meritati per un film così bello, ha mille problemi. Come miglior film c'è il problema che non è in inglese, cosa che sembra sia richiesta; per ora è candidato per il Messico come miglior film straniero ma c'è il problema della distribuzione e permanenza in sala che è un criterio per poter candidare il film; Cuaron pare poi non vogliano ammetterlo per il premio per la miglior cinematografia per questioni di sindacato di categoria; mentre l'attrice che interpreta Cleo, non essendo professionalmente un'attrice, rischia l'ostracismo di chi invece è attore professionista e potrebbe non votare un laico a discapito di un collega. Insomma, c'è da divertirsi...

Infatti ai Golden Globe non è rientrato nella categoria del miglior film drammatico per una regola della Hollywood Foreign Press Association.

Ma per gli Oscar non dovrebbero esserci problemi...non ci sono limitazioni per la categoria del miglior film, che io sappia.

Possono rientrarci liberamente film di ogni lingua e paese di produzione e pure film d'animazione.

Anche il criterio della distribuzione è facilmente aggirabile, da quanto so basta che rimanga per almeno 7 giorni in almeno un cinema della California o comunque di quella zona...sono stati nominati all'Oscar film fatti uscire sulle piattaforme che hanno aggirato la cosa in questo modo, Roma ha avuto una distribuzione maggiore.

Ma è possibile che ci siano dei cavilli e degli intoppi vari, possibilissimo. Ad esempio ricordo che "Elle" non potè essere candidato all'Oscar come film straniero per non ricordo quali motivi, ma invece la protagonista Isabelle Huppert potè essere candidata come attrice.

Vedremo come andrà anche con le altre categorie, per adesso sia l'attrice che la fotografia sono inserite nelle predizioni di varie fonti ma lo scopriremo meglio con l'avvicinarci alle nomination e con gli altri premi. Per adesso, oltre alle nomination dei GG, c'è stato davvero poco, ma in quel poco però Roma sta comparendo.

 

La mia speranza è che con il tempo gli Oscar si aprano sempre più al cinema mondiale, perché è ridicolo veder lasciati fuori da alcune categorie o addirittura da tutto dei film che surclassano quelli americani.

Un tempo la cosa passava più in cavalleria e si notava meno...ma adesso non è più così.

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Il 6/12/2018 Alle 01:26, Rhyme ha scritto:

Sono d'accordo.

Non esistono generi meno interessanti o con meno potenziale o con meno valore...semplicemente perché, come ben dici, il cinema racconta storie e le storie possono essere di ogni tipo.

Ed è per questo, ad esempio, che a me non frega nulla se la vita di un tizio realmente esistito viene modificata.

Comunque esistono generi spesso sfruttati male o che affrontano periodi di alti e bassi. Questo può essere vero anche per il genere biopic e sono d'accordo...l'ho detto spesso anche io.

Ma il discorso non può essere esteso all'intero genere, perché appunto hai citato film di livello altissimo e ce ne sono tanti altri come Lawrence d'Arabia, Schindler's List, Il pianista, Truman Capote, Donnie Brasco ma anche altri di Scorsese come The Aviator, Casinò, The Walf of Wall Street e potremmo continuare fino alle 8 di mattina di domani, volendo.

Il problema sta nel fare ottimo cinema o cinema mediocre, non nel fare un biopic o meno.

E vale per tutte le tipologie di film, perché il genere non conta nulla.

Un altro genere che può sembrare di minor valore è l'horror, in quel caso questo discorso diventa ancor più grande.

Ma anche in questo caso è un problema di intenti, è un problema di rappresentazione, di qualità non del genere in sè.

È tutto lì il discorso, non esistono generi che in partenza siano di minor valore. Mi ero scordata di citare tutti gli altri film che hai citato tu, quindi alla fine anche qui i capolavori non mancano. 

A tale proposito l'altro ieri ho visto "Bohemian Rapsody" e non mi vergogno a dire che mi è piaciucchiato. 

Credo abbia influito molto il fatto che io non sia una fan dei Queen, spiego meglio. Fin da bambina ho ascoltato tante loro canzoni e mi piacciono tutte molto, li apprezzo e tutto, ma non posso definirmi una loro fan, conosco la loro storia e quella di Mercury per sommi capi. Quindi non ho notato tutte queste incongruenze che hanno inserito, e lì per lì non mi ha dato fastidio. Poi c'è da dire che avevo anche aspettative molto basse. Insomma, alla fine me lo sono goduto. Secondo me è un filmettino commerciale che non ha niente di particolare o innovativo e non si addentra con profondità nella psicologia di Mercury, però ha il pregio di mettere la musica in primo piano e per 2 ore mi ha gasato, tanto che quasi quasi tornerei a vederlo.

Voi direte: ma a sto punto rivediti il Live AID senza regalargli altri soldi. In effetti :d

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Il 5/12/2018 Alle 19:35, POLARMAN ha scritto:

ho citato i primi due esempi che mi sono venuti in mente

in merito ai personaggi legati alle guerre, non amo perche' io penso sempre che la storia la scrivano i vincitori

sportivi solitamente mistificano, cosi' anche quelli su personaggi artistici

 

i doc film sono piu' interessanti imho

Se fatti bene io amo soprattutto quelli sugli artisti, ma anche sugli sportivi. Alla "Toro scatenato", pero', non alla "Pelè" :d

"Tonya" tu l'hai visto? Quello è un bel biopic sportivo con personalità, su un personaggio peraltro poco conosciuto dal grande pubblico. 

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16 ore fa, Rhyme ha scritto:

La mia speranza è che con il tempo gli Oscar si aprano sempre più al cinema mondiale, perché è ridicolo veder lasciati fuori da alcune categorie o addirittura da tutto dei film che surclassano quelli americani.

Un tempo la cosa passava più in cavalleria e si notava meno...ma adesso non è più così.

Eh, hai pienamente ragione. Ricordiamoci sempre che gli Oscar sono i loro premi, celebrano prima di tutto il cinema americano, loro stessi quindi. La cosa non deve sorprendere.

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Il 6/12/2018 Alle 13:09, Rhyme ha scritto:

Ho visto anche io Roma.

Ero alla proiezione in una città vicina, Pietrasanta, ed ha partecipato e presentato il film proprio Cuaron che abita proprio lì, dove ha anche lavorato al montaggio di Roma.

Il film è bellissimo, anche se purtroppo non sono riuscito a godermelo al massimo causa condizioni di salute non proprio idilliache.

E' un film di un'eleganza, di un'intimità, di una completezza veramente elevate.

Ogni inquadratura ed ogni scena è costruita con cura, passione e qualità, complice anche un bellissimo bianco e nero e una fotografia stupenda.

Le numerose e lente panoramiche della camera vanno continuamente a scoprire dettagli o personaggi in scena...viene, in sostanza, pienamente rappresentato l'effetto della memoria.

E' ancor più sorprendente se pensiamo che Cuaron ha compiuto la quasi totalità del lavoro...l'ha prodotto, ha scritto il soggetto, la sceneggiatura, l'ha diretto e ha curato fotografia e montaggio.

Dopo la visione Cuaron ha risposto a domande sul film, parlando ad esempio del perché ha scelto il bianco e nero e soprattutto perché ha scelto un bianco e nero digitale (perché la memoria collega al passato ma nasce dal presente, perciò ha ritenuto opportuno l'utilizzo di un bianco e nero moderno), parlando di Netflix in relazione alle sale, parlando del Messico di quegli anni, parlando di com'è nata l'idea e la produzione di questo film e di molto altro ancora.

Per quel poco che ho visto ha dimostrato di essere una persona splendida, disponibilissimo fino all'ultimo per domande, contatto con le persone e foto.

 

Per quanto mi riguarda, Roma è il miglior film della stagione fino ad adesso e spero che il suo valore venga riconosciuto.

Bello poter vedere il film in sala col regista e poterne dibattere, dà molto alla visione, arricchisce l'esperienza. Se poi è uno del livello di Cuaron...

Da me non lo danno Roma, anche se ho letto potrebbero prolungare la presenza nelle sale di qualche giorno, ma non so se amplierebbero anche il numero di sale. Poi, figuriamoci, molti gestori di sale stanno già con la bava alla bocca per Boldi e De Sica, non si sbatteranno di certo, purtroppo.

Chissà se almeno ci sarà la classica uscita in home video

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