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Rhyme

Occhio allo schermo!

Post in rilievo

2 ore fa, Alessandro29 ha scritto:

Penso conoscerai la storia della brutale uccisione di Sharon Tate, moglie di Polanski. Beh il finale ricorda un po' Bast.ardi senza gloria, il cinema in un certo senso rende giustizia, riscrive le reali vicende. Le mette a posto. 

E' un voler ricordare con affetto, rendendo quasi un omaggio a lei e alle altre tre persone che morirono. In questo lo trovo riuscito, mi è piaciuto. 

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Con l'abbraccio finale dove tutti sono al sicuro, salvi. Purtroppo così non è stato.

 

Conosco, ma in questo caso a me non ha convinto la scelta. Non mi è proprio piaciuta. 

 

Ammetto poi di non aver visto mai interamente Bast.ardi senza gloria. .nono

 

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20 ore fa, Lady Bug ha scritto:

Conosco, ma in questo caso a me non ha convinto la scelta. Non mi è proprio piaciuta. 

 

Ammetto poi di non aver visto mai interamente Bast.ardi senza gloria. .nono

 

Perchè non ti è piaciuta? Altri han dato altre interpretazioni, ma francamente credo sia una perdita di tempo stare a ragionare su chissà quale interpretazione del finale, in questo caso.

 

Lì Hitler ucciso nel cinema, nel senso letterale del termine

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56 minuti fa, Alessandro29 ha scritto:

Perchè non ti è piaciuta? Altri han dato altre interpretazioni, ma francamente credo sia una perdita di tempo stare a ragionare su chissà quale interpretazione del finale, in questo caso.

 

Lì Hitler ucciso nel cinema, nel senso letterale del termine

Probabilmente non mi è piaciuta perché per gran parte del film mi son chiesta come avrebbe fatto ad unire la storia leggera dei protagonisti ad un evento tragico e mai avrei pensato ad una trovata del genere. Non è quindi la coerenza nel film a non convincermi, ma le aspettative disattese. 

Credo che le rivisioni storiche mi garbano solo se son chiare fin dall'inizio come nelle narrazioni ucroniche.

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Il 12/10/2019 Alle 17:33, Lady Bug ha scritto:

Visto anche io.

Ho trovo facile immergermi nelle atmosfere senza annoiarmi, nonostante alcune scene inutilmente allungate.

I due personaggi principali mi son piaciuti, preferendo quello di Di Caprio per me più caratterizzato.

Il film mi è piaciuto fino ad un certo punto, fino al finale che invece mi ha deluso abbastanza. 

 .sisi

Infatti vorrei chiederti, ma alla fine che è successo? Hollywood riscrive la storia? Scelta che non mi convince. 

 

 

 

 

io non l'ho ancora visto...ma generalmente quentin ama invertire la storia 

in Django era il nero a cavallo che dava la caccia ai bianchi 

in inglorius bastard erano gli uno squadrone di ebrei a perseguitare i tedeschi

lui ama invertire la storia solitamente

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l'altra sera per caso ho visto un film dal titolo Gambit, con Colin Firth e Cameron Diaz....beh molto carino e simpatico...ci sono un paio di scene che si svolgono all'interno di un hotel che sono da sbellicarsi....specie quando lui entra dalla finestra in una stanza di una Lady ahah da morire ....poi spulciando, leggo che la sceneggiature e' dei Cohen e tutto mi torna

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Sound of my voice

Un thriller psicologico ben fatto su una setta capeggiata da una leader di dubbia credibilità che due documentaristi cercano di smascherare infiltrandosi tra i membri. 

Un film alla Brit Marling, l'attrice e sceneggiatrice di Another Earth, che propone sempre tematiche suggestive lasciando allo spettatore più strade interpretative. In questo film ricopre proprio il ruolo del capo della setta. 

Palese che parte delle idee di questo film è stato successivamente riproposto nella sua serie tv, The OA. 

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Il 19/10/2019 Alle 23:03, Lady Bug ha scritto:

Sound of my voice

Un thriller psicologico ben fatto su una setta capeggiata da una leader di dubbia credibilità che due documentaristi cercano di smascherare infiltrandosi tra i membri. 

Un film alla Brit Marling, l'attrice e sceneggiatrice di Another Earth, che propone sempre tematiche suggestive lasciando allo spettatore più strade interpretative. In questo film ricopre proprio il ruolo del capo della setta. 

Palese che parte delle idee di questo film è stato successivamente riproposto nella sua serie tv, The OA. 

Dove lo trovo? Sky, amazon, c'è da qualche parte?

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4 minuti fa, Alessandro29 ha scritto:

Dove lo trovo? Sky, amazon, c'è da qualche parte?

Io l'ho beccato su un sito di streaming che permette di guardare film in lingua originale e scaricare anche i sottotitoli. "Film per evolvere" è il nome del sito. Naturalmente ci sono anche i due che la Marling ha fatto con Cahill. 

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3 ore fa, Lady Bug ha scritto:

Io l'ho beccato su un sito di streaming che permette di guardare film in lingua originale e scaricare anche i sottotitoli. "Film per evolvere" è il nome del sito. Naturalmente ci sono anche i due che la Marling ha fatto con Cahill. 

Streaming legale?

 

1 ora fa, Smartengine ha scritto:

Scorsese: "Volevo fare un film con i miei vecchi amici. Netflix mi ha dato il tempo, la tecnologia e i soldi per The Irishman"

A me pare assurdo che altri non abbiano voluto produrglielo. Scorsese+De Niro+Al Pacino+Joe Pesci+Mafia...e nessuno che si sia chiesto "oh ma non è che questo può essere un filmone?"...boh 

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28 minuti fa, Alessandro29 ha scritto:

Streaming legale?

 

A me pare assurdo che altri non abbiano voluto produrglielo. Scorsese+De Niro+Al Pacino+Joe Pesci+Mafia...e nessuno che si sia chiesto "oh ma non è che questo può essere un filmone?"...boh 

Evidentemente non erano sicuri di voler spendere così tanto, il film è costato alla fine ben 160 mln. (con effetti speciali avveniristici che tolgono 35-40 anni ad attori ve viaggiano per gli 80 cit.), e magari per questa gente puzzava di roba un pò forzata...appunto tre vecchie glorie che si rimettono a fare un film sulla mafia, ovviamente questa è solo una mia ipotesi eh, perchè anche per me questo potrebbe esser un filmone.

E così intanto netflix gli ha dato carta bianca e tutto il budget possibile...così tanto rispondere a quelli che dicono che "netflix ammazza il cinema". Esce pure il sala (come è giusto che sia) per alcuni giorni, che si accontentino.

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Prosegue il recupero della filmografia di Brit Marling.

 

Ho rivisto I Origins di Cahill.

Se non erro dopo la prima visione avevo ritenuto meno riuscita la seconda parte, ma questa seconda volta ho apprezzato decisamente di più tutto il film. È delicato, romantico e fantasioso quanto basta. Bravissimo tutto il cast! 

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Ho aspettato un po' a commentarlo, ne ho sentite tante, ma per me Joker è veramente un grande film.

Quando durante la visione e alla fine della stessa senti un nodo allo stomaco vuol dire che il film ha fatto centro. E se ci ripensi anche nei giorni dopo...pure le musiche, penso a "Bathroom dance", colpiscono in pieno e le senti dentro, così come Arthur Fleck è colpito in pieno, fisicamente e psicologicamente, dalla durezza della vita. Un Joaquin Phoenix che è superfluo dire quanto sia eccezionale e quanto renda alla perfezione questo personaggio.

Mi piace molto la storia di Joker come prodotto di una società alla deriva, dura, spietata, che non ha rispetto nè pietà per i più deboli. Che è, di fatto, la società in cui viviamo, specie nella realtà delle grandi metropoli. E proprio questa aderenza alla vita vera rende questo film così attuale, duro e profondo. Non siamo in un film di fantasia col supereroe di turno, ma in un contesto tremendamente e terribilmente realistico. E proprio per questo non è una visione facile, ma faticosa.

Possiamo togliere il titolo "Joker" al film, il nome al personaggio, e il film avrebbe la stessa identica forza, trascende la sua figura e la sua origine dal mondo dei fumetti facendosi racconto contemporaneo.

Sì, si rifà molto a Taxi Driver, ma ciò non toglie sia veramente un bellissimo film.

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Il 31/10/2019 Alle 19:28, Alessandro29 ha scritto:

Ho aspettato un po' a commentarlo, ne ho sentite tante, ma per me Joker è veramente un grande film.

Quando durante la visione e alla fine della stessa senti un nodo allo stomaco vuol dire che il film ha fatto centro. E se ci ripensi anche nei giorni dopo...pure le musiche, penso a "Bathroom dance", colpiscono in pieno e le senti dentro, così come Arthur Fleck è colpito in pieno, fisicamente e psicologicamente, dalla durezza della vita. Un Joaquin Phoenix che è superfluo dire quanto sia eccezionale e quanto renda alla perfezione questo personaggio.

Mi piace molto la storia di Joker come prodotto di una società alla deriva, dura, spietata, che non ha rispetto nè pietà per i più deboli. Che è, di fatto, la società in cui viviamo, specie nella realtà delle grandi metropoli. E proprio questa aderenza alla vita vera rende questo film così attuale, duro e profondo. Non siamo in un film di fantasia col supereroe di turno, ma in un contesto tremendamente e terribilmente realistico. E proprio per questo non è una visione facile, ma faticosa.

Possiamo togliere il titolo "Joker" al film, il nome al personaggio, e il film avrebbe la stessa identica forza, trascende la sua figura e la sua origine dal mondo dei fumetti facendosi racconto contemporaneo.

Sì, si rifà molto a Taxi Driver, ma ciò non toglie sia veramente un bellissimo film.

io non l'ho visto...i commenti generali sono tutti entusiasti e parlano in generale di film "potente"

pero' un mio caro amico cinefilo mi ha detto che e' un ottimo film, ma che non lo riguarderebbe un'altra volta

sono molto curioso, chiramente ho capito che e' molto psicologico legato alla societa' ed al mutamento della persona Joker...molto curioso, appena potro' andro'

 

 

io nel mentre con mia moglie, siccome stiamo vivendo un periodo di stress (positivo, nel senso che stiamo cercando di comprare la casa dei nostri sogni (chiaramente la cosi' detta occasione della vita, diversamente non potremmo permettercelo, e siamo in attesa di una risposta) siamo andati a vedere al cinema La Famiglia Addams ahah

Io son cresciuto guardando il telefilm che adoravo ed il cartone si rifa' proprio al telefilm, l'ho trovato simpatico, chiramente nulla di nuovo ma ho passato 1 ora e mezza leggero

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54 minuti fa, POLARMAN ha scritto:

io non l'ho visto...i commenti generali sono tutti entusiasti e parlano in generale di film "potente"

pero' un mio caro amico cinefilo mi ha detto che e' un ottimo film, ma che non lo riguarderebbe un'altra volta

sono molto curioso, chiramente ho capito che e' molto psicologico legato alla societa' ed al mutamento della persona Joker...molto curioso, appena potro' andro'

 

 

io nel mentre con mia moglie, siccome stiamo vivendo un periodo di stress (positivo, nel senso che stiamo cercando di comprare la casa dei nostri sogni (chiaramente la cosi' detta occasione della vita, diversamente non potremmo permettercelo, e siamo in attesa di una risposta) siamo andati a vedere al cinema La Famiglia Addams ahah

Io son cresciuto guardando il telefilm che adoravo ed il cartone si rifa' proprio al telefilm, l'ho trovato simpatico, chiramente nulla di nuovo ma ho passato 1 ora e mezza leggero

In bocca al lupo allora per questo acquisto!:)

 

Su Joker...secondo me potrebbe rientrare in uno di quei film che tu fai fatica a vedere. Da un lato rispecchia troppo bene la società attuale e la sua deriva(e in questo senso sicuramente incontra il tuo apprezzamento), dall'altro è un film piuttosto doloroso, anche fisicamente.

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22 ore fa, Alessandro29 ha scritto:

In bocca al lupo allora per questo acquisto!:)

 

Su Joker...secondo me potrebbe rientrare in uno di quei film che tu fai fatica a vedere. Da un lato rispecchia troppo bene la società attuale e la sua deriva(e in questo senso sicuramente incontra il tuo apprezzamento), dall'altro è un film piuttosto doloroso, anche fisicamente.

esatto, ho quasi paura a vederlo nel senso che potrebbe entrarmi sotto pelle come risultare pedante imho

spero solo che non si riferisca a quel periodo che ognuno di noi affronta in gioventu' dove ti senti diverso dalla massa, non capito etc. e quindi diventi "cattivo" per un certo periodo, periodo che solitamente finisce quando entra in scena l'amore e allora tutto viene visto con altri occhi

 

p.s. ma l'angolo del guru? ma che fine ha fatto? senza l'angolo passo solo qui dentro ma di rado...

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Il 5/11/2019 Alle 20:54, Smartengine ha scritto:

Qualcuno è andato a vedere The Irishman al cinema o aspetta l'uscita su netflix?

Visto due giorni fa e non ho parole per descriverlo

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Il 6/11/2019 Alle 17:17, POLARMAN ha scritto:

esatto, ho quasi paura a vederlo nel senso che potrebbe entrarmi sotto pelle come risultare pedante imho

spero solo che non si riferisca a quel periodo che ognuno di noi affronta in gioventu' dove ti senti diverso dalla massa, non capito etc. e quindi diventi "cattivo" per un certo periodo, periodo che solitamente finisce quando entra in scena l'amore e allora tutto viene visto con altri occhi

 

p.s. ma l'angolo del guru? ma che fine ha fatto? senza l'angolo passo solo qui dentro ma di rado...

Aspetto curioso il tuo commento quando avrai modo di vederlo. No, tranquillo. non è relativo a quella "fase".

 

Eh, pure l'angolo boh...pure qui passiamo in pochi, molti desaparecidos e non capisco perchè...qua tocca andare a Chi l'ha vistoahah

 

22 ore fa, provv ha scritto:

Visto due giorni fa e non ho parole per descriverlo

 

21 ore fa, Smartengine ha scritto:

Almeno un paio di parole dai 😄

Forza, che qui già siamo due gatti, se poi si passa e non si ha nemmeno parole per descrivere il film...:d

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Segnalo da oggi al cinema Parasite, film coreano vincitore della Palma d'ora a Cannes e ritenuto tra i migliori film dell'anno, se non il migliore in assoluto fino ad ora.

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Dunque, mi son preso qualche giorno prima di parlarne, e in effetti non sarà un commento lungo, perché non ho troppo da dire.

The Irishman, secondo me, è un gran film. È un testamento, tanto del cinema di Scorsese a tutto tondo, quanto, specificatamente, del genere gangster. Mi è piaciuto un sacco, ci ho pensato e ripensato almeno per i due giorni successivi alla visione, cosa che non mi capita quasi mai. Non è un film alla Goodfellas, non ha picchi altissimi. Non è un film alla Taxi Driver, dove traspare la gioventù di regista e attori. È un film che vive in se stesso, nella placida e sicura tranquillità di un uomo - più uomini, perché il cast è mostruoso - che fa cinema e vive di cinema da 50 anni. Non vuole sbalordire, non ci prova neanche. Vive in 3 ore e mezza di costante grandezza, va per la sua strada, non ammicca allo spettatore, esiste e basta. Lo immagino come il film che Scorsese ha sempre sognato di vedere al cinema da spettatore. 

Lo rivedrei anche ora, lo avrei rivisto il giorno dopo senza problemi, lo rivedrò sicuramente. Lo guarderò quando vorrò godermi tre ore e mezza di confidenza nei propri mezzi e quieta saggezza. È questo, secondo me, che traspare più di ogni altra cosa. Nessuno prova a strafare, nonostante siano 4 tra gli uomini di cinema più grandi di sempre (De Niro, Al Pacino, Joe Pesci e Scorsese). Hanno raggiunto un'età, una consapevolezza ed una sicurezza tali che ognuno di loro si presta a fare semplicemente il suo nel miglior modo possibile. O almeno, questo è ciò che ha lasciato a me.

 

Dal punto di vista tecnico non dirò nulla, sarebbe più che superfluo. L'unica piccola menzione può esserci per una cgi - che io ho apprezzato e mai trovato fuori luogo - che in alcune sequenze dona a dei personaggi giovani la mobilità di uomini anziani. Nulla di insormontabile, sarebbe stato impossibile altrimenti. 

 

Penso che il mondo debba essere grato a Netflix per aver reso possibile The Irishman.

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